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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/02/21 in Risposte

  1. Rispetto ai temi messi in campo da @Cioso alcune considerazioni iniziali sono d'obbligo. Nel sistema monetario del periodo (ma anche del secolo precedente) a sesini, quattrini e, prima ancora, ai bagattini, veniva attribuito un valore fiduciario, non direttamente proporzionale al loro contenuto in metallo pregiato, Da ciò ne deriva che il peso non è da considerare un dato ponderale vincolante e comunque non con le minime tolleranze previste per i grandi nominali. E' comunque da tenere ben presente che per i sesini gli ordini di battitura prevedevano il taglio di 402 pezzi per libbra, pari a 0,9 g/pezzo (intrinseco passato dal 62%o al 27,77%o nel corso dei vari appalti). Per le muraiole il taglio era invece a 180 pezzi per libbra, pari a 2,01g/pezzo (intrinseco passato dal 208 al 166%o). Le verifiche precedenti alla liberazione di un lotto di piccoli nominali prevedevano la pesatura di una unità di peso di monete (una libbra, per es.) e il successivo conteggio, senza verifica dei singoli esemplari, con conseguente grande variabilità degli stessi. Altra considerazione importante; gli ordini di battitura, per quanto riguarda queste tipologie, non prevedevano delle misure di riferimento per diametro e spessore. Era sufficiente che un tondello fosse più riscaldato o meno e i dettagli della moneta, il diametro e lo spessore potevano risentirne di conseguenza. In collezione io conservo un paio di sesini con diametro di 18 mm... In definitiva, vista la grande differenza fra i pesi legali delle de tipologie e la lega veramente scarsa, ritengo quindi improbabile l'ipotesi dell'utilizzo di un tondello di muraiola. Venendo al tuo esemplare. Penso faccia parte della serie che nel mio studio sulla monetazione bassa di Francesco I descrivo e classifico fra le monete anonime inseribili fra i periodi di gestione di G.F.Manfredi ed E.Teseo (Panorama Numismatico n°330, pp. 11-14). Il ritratto è ottenuto con lo stesso punzone utilizzato per gli esemplari Png2S7 e successivi... di seguito alcuni esempi... ma anche: !!?? Di seguito le immagini dell'esemplare Png2S4 (mia collezione) con peso di 1,05g, in virtù delle N speculari, ipoteticamente collocabile fra le produzioni di G.F.Manfredi. Insomma... un periodo in cui a Modena si deve essere creata una notevole confusione monetaria di cui hanno sicuramente approfittato numerosi personaggi, penso anche dopo l'esecuzione capitale dello zecchiere Gian Francesco Manfedi. Per quanto riguarda il rovescio non vedo differenze significative nella foggia e nelle dimensioni dell'aquila. Penso quindi che il tuo esemplare debba essere classificato come normale sesino inseribile nel gruppo degli anonimi emessi fra il 1645 e il 1659 Con i migliori auguri a tutti un saluto Mario
    4 punti
  2. Buongiorno a tutti, rinnovo gli Auguri per un Anno sereno e fortunato. Come avrete intuito il mio interesse collezionistico da un anno a questa parte si è spostato al periodo del Vicereame, ma non disdegno di apprezzare le belle Borboniche, che magari a qualche Collezionista agli inizi possono apparire monotone e ripetitive. Prendiamo ad esempio la Piastra di Francesco I condivisa da Raffaele e confrontiamola con la 1826 dell'amico Sergio. All'apparenza possono sembrare identiche ma variano nel rovescio per la disposizione della legenda e per la punteggiatura avente dimensioni diverse: Grande in quella di Raff e piccola in quella di Sergio. Ma soprattutto è nel punzone dello Stemma Reale la differenza che ci fa capire come per quanto i Maestri incisori avessero cura nel riportare fedelmente tutti i particolari, qualcosa non veniva ricopiato esattamente. Chi colleziona Piastre di Francesco I sa che le varianti di conio si limitano a decori vari nei bordi, a legende lunghe o corte ma che io ricordi nessuna variante nello stemma. Vi prego di correggermi se sbaglio. La differenza che ho notato sta nella disposizione di due foglie nel ramo di alloro sul lato destro dello Stemma Borbonico. Sarebbe utile confrontare più rovesci di Piastre del 1826 per capire se la moneta di @Raff82 sia stata coniata prima di quella di @motoreavapore, o viceversa, perché sicuramente gli esuberi di metallo sul lato sinistro (nella piastra di Raffaele) mi fanno supporre che quel conio ebbe breve durata. Ho confrontato la mia 1826 ed ha il rovescio identico alla piastra di Sergio. Un caro saluto a tutti, Rocco.
    4 punti
  3. ?...ci provo...grazie @dux-sab Grazie @WilliamB...i rilievi sono buoni e mi piace molto anche il colore "abbrozzatissimo" del metallo Grazie @Litra68...è costato un pò ma ne valeva la pena...son monetine che passano raramente e questa merita anche per la conservazione che porta...come ho già scritto l'ultimo esemplare che era passato in vendita, Artemide bb/bb+ 200 più diritti, non mi piaceva questa x me è tutta un'altra storia...e sterà benone accanto alle sue sorelle in scuderia...
    4 punti
  4. Segnalo la pubblicazione del n°58 del Bollettino della Numismatica: LA COLLEZIONE DI VITTORIO EMANUELE III, La zecca di Casale Monferrato Parte I Da Gian Giacomo Paleologo (1418-1445) a Guglielmo II Paleologo (1494-1518). Curato da Luca Giannazza. https://www.bdnonline.numismaticadellostato.it/materiali/index.do?id=233 pubblicazione disponibile anche in formato cartaceo. Buona lettura e complimenti all'autore. Mario
    3 punti
  5. Quest'anno arrivo in ritardo massimo per le feste, ma spero che accettiate i miei più sinceri auguri per un sereno e prospero 2021 (e comunque migliore di quello che ci siamo appena lasciati alle spalle ...?) Un caro saluto e spero a presto, MB
    3 punti
  6. In effetti non vedo dove questa discussione porti. La forma del tondello non denota assolutamente nulla, solo che ha preso una martellata.
    3 punti
  7. Buonasera Raffaele, @Raff82 bella la tua Piastra del 1826 , si difende benissimo, complimenti. Millesimo abbastanza raretto e difficile da trovare in condizioni decenti per via del noto conio basso. Solo per confronto ti posto la mia. Ciao e felice inizio 2021.
    3 punti
  8. Ora qualche spiegazione. Partirei dalla J. E’ una classica SOLI INVICTO COMITI di Costantino I (per praticità non e' la stessa della tavola da gioco): una espressione al dativo piuttosto significativa, in quanto implica un certo riconoscimento ed una certa sudditanza nei confronti degli dèi pagani. Il Sole senza dubbio rappresenta la supremazia, il potere (ma anche l’eternità collegata al concetto di invincibilità). Costantino, dunque è il favorito di una divinità che si fa garante delle sue vittorie, che lo accompagna in guerra, lo protegge e lo aiuta. Particolare l’uso del termine “comes”, usato nel IV secolo per indicare una figura della gerarchia amministrativa paragonabile ad un nostro “ministro”. Il Sole compare sulle monete di Costantino I già a partire dal 310 dopo la repressione del tentativo di usurpazione operato da Massimiano, in pratica in contrapposizione ideologica alla coppia Giove/Ercole che era stata alla base prima della prima tetrarchia. Interessante come poi le emissioni di tale rovescio si intensifichino dopo la vittoria su Massenzio e il cosiddetto Editto di Milano, con la particolarità di “dritti” da cui emerge un rapporto sempre più paritario tra lui e la divinità solare: l’imperatore ed il suo comes divino lottano dunque da pari, fianco a fianco, per il benessere dell’impero. Non si avverte insomma per ora la lenta dissoluzione della simbologia pagana. Verso il 318/319 il Sole, come l’ultimo dio pagano, scomparve progressivamente dalla sua posizione dominante sui bronzi. Rimase ancora in maniera intermittente fino al 325 su alcuni solidi, forse per dimostrare che la devozione verso quel dio non era del tutto cessata, probabilmente una concessione ai pagani in una epoca di transizione verso il Cristianesimo e quindi ancora piena di contraddizioni (qualcuno però sostiene che si possa trattare come di una interpretazione della divinità solare in senso cristiano). Da notare, nell’ultimo periodo delle emissioni bronzee con il Sole (316/318) , la concomitante comparsa di monete con un interessante rovescio: CLARITAS REIPVB(LICAE); la serie fu coniata in occasione dell’elevazione a Cesari di Costantino II e Crispo (316). Il significato di tale rovescio ci riporta alla moneta “E” del nostro gioco. Si tratta, infatti, di una CLARITAS REIPVBLICAE di Roma per Costantino II: il Sole, radiato con la clamide svolazzante, avanza verso sinistra, alzando la mano destra e tenendo un frustino nella mano sinistra: La legenda CLARITAS (intesa credo come “splendore”) si associa sempre al Sole, ma, secondo il RIC, l’abbinamento si risolve in una immagine “annacquata” del dio (Il RIC usa proprio l’espressione “watering down”). Insomma, una sorta di Sole pallido. Secondo alcuni si tratterebbe di una specie di concessione alla religione cristiana: il Sole non è più protagonista (la legenda non è più sua), non è più un simbolo religioso (pagano) Secondi altri, invece, la nuova legenda allargherebbe il significato del Sole, inteso come spirito associato (e non asservito quindi) al bene comune, insomma piuttosto un simbolo della grandezza (e forse della eternità) dello Stato (REIPVBLICAE), della sua forza. Interessante che “Claritas” abbia la stessa etimologia di “clarus”, da cui “clarissimi”, appellativo molto in uso nel tardo impero per indicare i senatori o l’appartenenza ad una famiglia dell’ordine senatorio. In effetti, i rovesci SOLI INVICTO COMITI e CLARITAS REIPVB(LICAE) sono del tutto simili come immagini rappresentate, pur con una maggior ricchezza iconografica del primo Questo e’ il SOL: Questa la CLARITAS: Questo rovescio e’ stato emesso per Costantino I, ma anche e soprattutto per i Cesari Crispo e Costantino II (ma ho trovato anche una emissione di Siscia per Licinio II). Forse, questa maggior abbondanza di emissioni per i Cesari potrebbe forse avvalorare la seconda ipotesi interpretativa di cui si parlava sopra, anche nell’idea di creare una vera dinastia costantiniana che avrebbe dato solidità allo stato. Come detto, la legenda, a volte, può essere spezzata in CLARITAS REIPVB, come in questo esempio di Arelate per Costantino: In questa di Crispo, la mano sinistra che regge il globo e’ volta all’interno, la clamide e’ distesa e ferma: Interessante questa variante con il globo nella mano destra. La moneta e’ tratta dal forum ed apparteneva al nostro Agrippa: C’e’ anche un aureo: Il terzo sole si trova nella moneta “B”, in una emissione di Siscia per Crispo: Qui il Sole non e’ nella effigie, bensì come parte dell’esergo. Il segno di zecca ASIS+sole nascente si compone di tre parti: La prima identifica l'officina monetale (A, cioè prima officina). La seconda, la zecca di emissione e cioe’ Siscia (SIS). La terza identifica l'emissione monetale (il sole nascente). Fanno parte di questa emissione (sole nascente in esergo) monete caratterizzate dalla stessa tipologia del rovescio, emesse nel nome dei Cesari Crispo e Costantino II (in occasione dei loro voti decennali) e monete dell'Augusto Costantino I (in occasione dei suoi voti ventennali). La legenda del rovescio CAESARVM NOSTRORVM va letta insieme a VOT X ed indica i "vota suscepta decennalia" dei due Cesari, Crispo e Costantino II che, a fronte di un sacrificio pubblico agli dèi, si attendevano in cambio il favore divino di dieci anni felici nello svolgimento delle loro funzioni. La zecca di Siscia si trovava in Pannonia, sulle rive del fiume Sava: Fonti: -Wienand: Costantino ed il Sol Invictus (in enciclopedia costantiniana Treccani) Costantino_e_il_Sol_invictus_in_Costanti.pdf -tesorillo.com -moneteromane.info -forum ancient coins (pagine di Doug Smith). L’argomento Sol Invictus (e collegati) e’ molto complesso ed una analisi completa dell’argomento esula da questa discussione e dalle mie capacità. Ovviamente ogni integrazione e correzioni sono ben gradite. Spero che il quiz vi sia piaciuto. Ancora buon anno a tutti- Stilicho
    3 punti
  9. Buongiorno e Buon Anno a tutti Voi. Per cominciare bene questo 2021 condivido una delle mie monete preferite. Ferdinando IV - 8 Tornesi 1816
    3 punti
  10. Proseguendo il filone delle discussioni sulle prime monete, iniziato ormai diversi anni fa con Cina (https://www.lamoneta.it/topic/130632-monete-antiche-della-cina/) e India (https://www.lamoneta.it/topic/142604-le-prime-monete-indiane/), propongo questa volta una discussione, seppur molto introduttiva, sulle prime monete del Giappone. A differenza di Cina e India, il Giappone non ha avuto una tradizione monetaria autonoma, bensì strettamente connessa alla tradizione monetaria cinese: infatti, banliang e wuzhu (risalenti al periodo 206 a.C.– 25 d.C.), nonché monete del periodo di Wang Mang (8 - 23 d.C.), sono state ritrovate in tutto il Giappone, sebbene non in grandi quantità. Vi sono ancora dei dubbi relativi a quale sia stata la prima moneta ufficiale giapponese. Ciò che è certo è che la sua emissione sia stata estremamente tardiva, sul finire del VII secolo d.C.! Per fare un confronto, si tratta di più di 1.000 anni dopo l'introduzione della moneta in Lidia, Cina e India, risalenti indicativamente al VII-VI secolo a.C. Non mi sono note le ragioni di questo ritardo rispetto ad altre culture: francamente, non penso che possa essere riconducibile a una sorta di arretratezza economico/culturale, come sostenuto, per esempio, da Shin’ichi Sakuraki (pp. 23-25), in "Catalogue of the Japanese Coin Collection (pre-Meiji) at the British Museum". Mi parrebbe, piuttosto, più plausibile ricercare tali motivazioni in una certa "avversione" da parte del "governo" giapponese nei confronti di questo strumento (non molto dissimile da quello che, probabilmente, è accaduto anche in Mesopotamia o Egitto, dove la moneta è stata introdotta molto tardivamente sebbene conosciuta da secoli). La cronologia più accreditata sembrerebbe essere la seguente: mumon-ginsen, un lingotto di argento (o una moneta vera e propria?), datato al tardo VII secolo d.C., non recante alcuna iscrizione; Fuhonsen, oggi considerata la prima moneta giapponese. Moneta di rame datata anch'essa al tardo VII secolo d.C ; Wadō kaichin in d'argento, datata al quinto mese dell'anno 708; Wadō kaichin in rame, datata all'ottavo mese dell'anno 708. Nei prossimi giorni aggiungerò foto di queste monete e qualche altra informazione di interesse. Per ora concludo con la bibliografia utile che mi è nota: Catalogue of the Japanese Coin Collection (pre-Meiji) at the British Museum - disponibile integralmente su Academia.edu. In questo volume sono raccolte tutte le monete del British Museum, con un catalogo dettagliato e con molte note storiche; Hartill, D., Early Japanese Coins, opera di riferimento per questa monetazione. L'autore è noto anche per il volume dello stesso stampo sulla monetazione cinese - disponibile su Amazon a circa 20€; Munro, Coins of Japan, libro del 1904, ma opera ancora utile - disponibile in pdf in internet. Fatemi sapere cosa ne pensate e se avete informazioni di qualsiasi genere sull'argomento Un caro augurio di un anno migliore di quello appena trascorso... Matteo
    2 punti
  11. amico sdy82 mi autocito per chiarire il concetto: si tratta di un approccio al mondo delle monete e banconote (da qui la "infarinata numismatica"), non certo di un approccio alla Numismatica. Pochè come ben sappiamo, si parla di una scienza che studia e classifica le monete, dal punto di vista storico e artistico, non basta un trafiletto che descrive una moneta da 10 paise indiane per fare Numismatica. Quando parliamo di scienza , parliamo di libri, trattati e anche decreti di emissione e qualsivoglia documento che tratti di monetazione e delle tecniche di coniazione, della storia che ha fatto in modo che una moneta sia stata coniata e perché, con quale metallo e come e quando ....insomma un mondo di sapere che con questa raccolta c'entra poco . Non voglio svalutare la raccolta (tant'è che ho pure comprato il fascicolo) ma solo collocarla nei giusti binari, un ottimo modo di avvicinarsi alle monete, nulla di più. un caro saluto
    2 punti
  12. Breve riassunto storico: verso la fine del VII secolo l'imperatore Tenmu iniziò una serie di riforme e innovazioni basate sul modello cinese, in particolare replicò i procedimenti amministrativi e giuridici dell'epoca Tang ma "giapponizzati". In poche parole tentò di realizzare uno Stato centralizzato, simile a quello cinese, con a capo la famiglia imperiale. Oltre il modello politico, i giapponesi acquisirono altri aspetti della cultura cinese quali l'architettura, la scrittura e, molto probabilmente, anche la monetazione. La capitale Nara fu una vera e propria copia in scala ridotta della capitale cinese Changan. Inoltre, proprio durante il periodo Nara (710 - 784) la scrittura cinese portò alla comparsa dei primi libri scritti in Giappone e alla modellazione della prima lingua giapponese, dove i caratteri cinesi kanji si mescolarono con quelli autoctoni hiragana. Per quanto riguarda la monetazione, ancora oggi ci sono diversi dubbi sulla moneta Fuhonsen. Un vecchio libro del 1798 riporta che il Fuhonsen era una sorta di amuleto utilizzato per scopi religiosi. Inoltre, alcuni testi risalenti al periodo Nara specificano che la prima monetazione nasce con le monete Wadō kaichin. Attualmente, la moneta Wado-kaichin viene valutata come la più antica, e certamente circolata, valuta giapponese. In effetti molte monete Wado-kaichin sono state ritrovate in tutto il Giappone, persino in Manciuria e Corea.
    2 punti
  13. Assolutamente no e poi no! Mica vorrai offendere l'integrale neutralità di questa spilla?!? Qui in tutto il suo neutrale splendore (PS: la prossima volta vedi magari di postare foto più "leggibili") La soluzione è: "Distintivo per la festa nazionale Svizzera" https://it.wikipedia.org/wiki/Festa_nazionale_svizzera L'identificazione sarebbe stata ancora più facile se noi parlassimo un po' di romancio grigionese --> "d'uost" --> Agosto Grüezi, NJk PPS: Mooolto importante: la spilla va solo lavata con acqua distillata e sapone... neutro!
    2 punti
  14. Buongiorno Rocco anche le foglie della parte sinistra sono diverse sono invertite.
    2 punti
  15. Dalla parte della figura seduta mi sembra di leggere SANCTVS GEORGII... L'altra faccia parrebbe avere Androclo con il leone, rappresentazione tipica delle tessere fiorentine. Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  16. Penso che Tinia intendesse dire esattamente questo: si tratta di pezzi non ottenuti volontariamente, ma semplicemente per casualità meccanica. Perché alienazione? I pezzi sono perfettamente leggibili, ed in un sistema di tipo non fiduciario la forma o lo stile non hanno tutta questa importanza. Si tratta di monete perfettamente adatte alla circolazione
    2 punti
  17. Cari tutti, Segnalo che Spink ha recentemente pubblicato due nuovi testi dedicati alla monetazione in oro e argento inglese fra 1649 e 1816. Il testo in argento è una nuova edizione aggiornata del testo di riferimento per questa monetazione , mentre quello dedicato alla produzione aurea è completamente nuovo. Considerando l'importanza dell'autore sono due volumi di grande rilievo. English Gold Coinage 1649-1816 Maurice Bull (spinkbooks.com) English Silver Coinage Since 1649 7th Edition Maurice Bull (spinkbooks.com)
    2 punti
  18. auguro buon anno nuovo a tutti e buona visione
    2 punti
  19. Ho dimenticato un particolare importante che vorrei aggiungere: Non a caso ho catalogato nel volume per prima i 3 Cavalli IN HOC SIGNO VINCES, da quelli Anepigrafi, anzi...... la suddivisione dei due Tipi è stata operata oltre anche alla diversità dei rovesci (con e senza motto), soprattutto tenendo conto proprio della diversità dei pesi tra i due. In sostanza ho stabilito quali coniati prima e quali coniati dopo un certo periodo. E una questione applicata a riforme monetarie.......eh.....eheheheh !! E tutte le monete catalogate nel Volume, dico tutte, di qualsiasi Re di Spagna trattato, sono state inserite anche con questa logica..... se le trovate prima è perchè vennero coniate prima.
    2 punti
  20. Buongiorno e buon anno a tutti! Sono nuovamente qui a scrivervi dopo pochi giorni per mostrarvi una moneta che presenta alcune particolarità. Si tratta di un Sesino di Francesco I d’este, zecca di Modena, nella classica variante con busto al dritto ed aquila al rovescio. La moneta in questione però presenta dati ponderali diversi da quelli che dovrebbe presentare un normale sesino: il peso è infatti di 1,05 grammi mentre il diametro è di 19 mm (secondo il catalogo lamoneta il peso dovrebbe essere compreso fra 0,42 e 1,02g mentre il diametro non dovrebbe superare i 17mm). Inoltre L’Aquila presente al rovescio sembra più grande rispetto a quelle dei normali sesini. La mia impressione è che questo Sesino sia stato battuto sul tondello di una muraiola. Se qualcuno ha voglia di esprimere la propria Opinione in merito è il benvenuto! intanto vi posto qui sotto la foto del Sesino in questione (al centro) confrontato con una muraiola (a destra) e con un Sesino classico (a sinistra). grazie a tutti per l’attenzione.
    1 punto
  21. Più correttamente dovrebbe essere SANTVS GORGII, il rovescio lo trovi qui:
    1 punto
  22. Nel 2020 il proprietario di una casa d'asta importante mi ha detto che se sapessimo quali monete in futuro salgono di prezzo saremmo tutti ricchi. Lo disse lui senza che io chiedissi quella cosa. Anche le monete rare e in alta conservazione non possono continuamente aumentare di valore, altrimenti in futuro vedremmo una moneta battuta in asta a 10 miliardi di dollari, cosa che nei prossimi 50 anni io escluderei. ricordo che negli anni 70 molta gente che comprava monete greche per speculazione e ha comprato monete a 4000 CHF per poi doverle rivenderle a 400 CHF perche' il mercato era sceso e l'affare speculativo non si concretizzo'. la moneta piu' cara che io possiedo e che ho acquistato 15 (?) anni fa l'ho mostrata casualmente a una casa d'asta perche' per altri motivi l'avevo con me e il tipo della casa d'asta mi ha detto che ora siamo in una bolla e che se la vendo ora di sicuro come minimo ci faccio 2-3 volte il prezzo che l'ho pagata e che probabilmente farebbe 5-6 volte il prezzo che pagai io. per me le monete vanno comprate solo se si comperano per interesse personale e non per speculazione finanziaria. Altrimenti il rischio e' grande di restare col cerino. se il mercato numismatico dovesse ora sprofondare e i prezzi scendere tutti a un decimo dei prezzi attuali io non mi dispererei perche' le mie monete valgono meno, sarei al contrario molto contento di poter comprare delle monete che oggi non posso permettermi per motivi finanziari.
    1 punto
  23. Ciao Silvio i miei auguri anche a te e alla tua famiglia sperando anche di rivederti presto !!
    1 punto
  24. Buon Natale a tutti Ha impiegato un mese ad arrivare, ma per fortuna oggi ho potuto gustarmi questa moneta come fosse un regalo! Si tratta di un cagliarese di Carlo Emanuele III, vecchia monetazione, del 1741 che non sono riuscito a non portarmi a casa per la sua conservazione che mi ha fatto venire "gli occhi a cuore" Decentrato, ma sicuramente migliore di quello che avevo in collezione, ha un peso di 2,17 grammi, sul minimo per questo tipo. Il cagliarese valeva due denari sardi, la monetazione dell'isola è sempre stata diversa da quella di terraferma, ed è stata coniata in 604.710 pezzi per questa tipologia. Non è una moneta rara, almeno il 1741, a differenza del 1745, che personalmente non ho mai avuto l'occasione di vedere, ma questa ha proprio una bella conservazione ed un colore naturale del rame che mi è piaciuto subito. Ripetendo a tutti gli auguri di Buone Feste mi auguro che piaccia anche a voi e che vi faccia venire gli "occhi a cuore" !
    1 punto
  25. Sicuro, io sono uscito a fare la spesa con mia moglie e con l'occasione che lei doveva comprarsi uno di quei giornaletti "da donna", io ho comprato (dopo un primo tentativo andato a vuoto) questa iniziativa. Per curiosità e per la banconota da due dollari. Come penavo, di numismatica ci sta poco, è più una infarinata di informazioni sugli Stati del mondo, condita da curiosità numismtiche. Ecco un pò di foto, del fascicolo
    1 punto
  26. Conoscere i falsi è fondamentale per il collezionista, per lo studioso e per il commerciante. L'interesse per il Meneghetti deriva dal fatto che era proprio bravo. Le monete inventate non ingannano più nessuno, ma i falsi di monete esistenti sono molto difficili da individuare. Era uno specialista soprattutto delle carolingie e conoscerle è fondamentale. E comunque il giudizio morale non cambia. Il Meneghetti fu e resta un truffatore, indipendentemente dalla sua bravura. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  27. Mi avete stufato! ???? Vado a comprarlo!
    1 punto
  28. Lo riprendo grazie ... ma in questi giorni non posso ...
    1 punto
  29. Buongiorno, ho letto i vostri commenti e sono d'accordo sul fatto che il costo dell'opera non è pari al materiale acquistato. Però devo dire che, secondo me, questa iniziativa, può avere il merito di avvicinare (o almeno incuriosire) qualcuno al mondo delle monete (e banconote ) mondiali. Non necessariamente ragazzi, ma anche adulti che nulla sanno di monete. La numismatica, come è noto, è un'altra cosa; ma almeno cominciare a vedere che esistono (e esistevano) monete al di fuori dell'euro, a me sembra già un buon inizio di diffusione della cultura e di basilari nozioni geografiche / politiche sugli Stati del mondo (se si leggono anche le schede di "accompagnamento"), potrebbe fare scaturire a passione. Alcuni di noi hanno cominciato così. E' chiaro che è meglio pescare nelle ciotole (io sono un appassionato rovistatore...e cominciai così) ma penso che non tutti abbiano la possibilità di frequentare mercatini / bancarelle . Tra l'altro, girovagando nei mercatini, a volte vedo in vendita questa raccolta (credo le vecchie edizioni), completa o a fogli, di qualcuno che si è stufato e ha mollato il tutto. Ho sfogliato un pò e ovviamente dentro ci sono monetine di scarso valore (pure di piccolo taglio), però in fdc . Chiaramente sono pagate molto di più del loro valore commerciale, ma ripeto, possono essere una base di partenza per una raccolta di monete extra-euro e un motivo per arricchire la propria culura storica/geografica , che tanto manca nel nostro Paese. un caro saluto a tutti
    1 punto
  30. DE GREGE EPICURI Significa: al diritto o al rovescio.
    1 punto
  31. Sai almeno scrivere? Saluti TIBERIVS
    1 punto
  32. Io credo che qualsiasi azienda prima dell'uscita di un nuovo prodotto,che sia un farmaco una macchina piuttosto che una iniziativa editoriale,abbia tastato il polso magari facendo delle ricerche o sondaggi e rilevando in esse,speriamo,un certo interesse per la numismatica.E se dall'acquisto di parte di quest'opera, in maniera pessimistica,solamente l'1% diventasse un nuovo collezionista,adesso si interessato più ai mercatini e alle fiere,otterremo nuova linfa vitale per la nostra passione.Non sottovalutiamo i giovani;non tutti sono figli della playstation e del fankazzismo.
    1 punto
  33. Con grande giubilo, dopo lunghe e mature riflessioni, durate da quest'estate, ieri, dopo una giornata uggiosa passata nella mia casa/biblioteca a far passare esami per via telematica, mi son deciso e ho acquistato la mia prima moneta. Eccola : (riferimento RIC 108, viene da Sirmium). Purtroppo non sono dotato di decente apparecchio fotografico per poter competere con la foto di cgb.fr, però ho postato comunque il recto preso in foto da me. Ho scelto questa moneta (pagata una sciocchezza, 45€) per due ordini di ragioni. Dapprima perché Giuliano è uno dei miei personaggi storici (e di studio e ricerca) prediletti : cercavo una moneta che presentasse già la barba, scelta iconografica tutto fuorché anodina nel contesto simbolico-religioso dell'epoca (cfr. il suo Misopogon o Odiatore della barba) tendente a rivendicare la sua appartenenza al paganesimo e alla religio patria. In secondo luogo, questa moneta in particolare mi ha colpito perché il ritratto era pregevole e poiché non volevo cominciare subito con una bella maiorina con bue in verso, benché tali monete mi attirino molto. Cosa ne pensate di questo primo acquisto? Mi sto ancora approcciando alla numismatica e provo un piacere quasi inconfessato nello scoprire un ambito a me ancora ignoto dell'Antichità, benché su di essa io viva e abbia costruito la mia carriera. Ogni osservazione e consiglio per il futuro è bene accetto! Penso che la mia prima collezione sarà una 'sistematica' o monografica su Giuliano, terminato lui penserò a come ingrandirla (forse Eliogabalo?). Χαίρετε.
    1 punto
  34. È un bel quesito Se è stato battuto sul tondello di una muraiola però la grandezza dell'aquila deve essere come quella del sesino appunto e non più grande. Mi vien da pensare che quel particolare conio del sesino avesse un'aquila leggermente più grande. Propendo per la battitura su muraiola Bel pezzo Buon anno Marco
    1 punto
  35. È normale l'asta senza un minimo di stendardo?
    1 punto
  36. Ciao @Lucifugo tu mi chiami.. come posso non rispondere! Al solito non posti mai monete noiose. Complimenti. devo dire che il colpo d’occhio è buono, ma non conoscevo questo tipo di monete. Quindi il mio colpo d’occhio vale poco. Mi sono concentrato sul rovescio , perché il dritto è molto consunto. Non ne sono sicuro al 100%, ma potrebbe corrispondere a questo falso. Ma anche a questa imitativa! Mistero. Mi sbaglio sicuramente su uno dei due, ma non sono sicuro di quale. (O magari tutte e due) secondo voi? Ps. Quando dico corrisponde, intendo stesso conio.
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  37. Buonasera Raffaele, @Raff82 io anche, dopo aver visto gli ingrandimenti della legenda, credo che si tratta senza alcun dubbio di una A rovesciata. Sei stato veramente bravo a scovare questo altro errore nelle Piastre del 1834. Complimenti per il nuovo pezzo inedito.
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  38. Stesse tecniche della Barilla....
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  39. Già che ci sei, apri il primo collegamento, scorri fino a fondo pagina e clicca sul rettangolo Apollonia Pontika Drachms. Quando arrivi al fondo di questa pagina, clicca sul rettangolo "New York Hoard" Forgeries. Buona visione.
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  40. Un modo eccellente di inizare il 2021. Per chi sa il francese segnalo l'ottimo "Numismatique Japonaise" del 1892, un po' vecchio ma pieno d'informazioni molto interessanti e dettagliate. Nella parte finale ci sono anche molte pagine di disegni di monete. https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/3/35/Numismatique_Japonaise_by_Villaret_(1892)_-_Reduced_size_-_Zeno_Oriental_Coins_Database.pdf
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  41. Ricambio e vi faccio anch'io mei più sinceri auguri di Buon Anno! 20 centesimi Australia 1968 5 corone Norvegia 1968
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  42. Caro Giovanni, Cito le tue parole perchè il mio messaggio di cui sopra, indirettamente, conteneva questo concetto. Sorvolando sui tentativi di grading inseriti dagli utenti (il Bb+ è fuori di testa e a tal riguardo rassicurerei il collezionista che sicuramente la moneta non è Bb), direi che il mio discorso è molto più ampio. La nostra è una passione che in molti casi fa leva sulla volubilità del momento, e avere fretta (cosa che qui è evidente dal fatto che l'utente ha incamerato diversi pezzi importanti in davvero poco tempo: serie impero, 100L aquila e 50 lire aratrice, di cui una restituita per evidenti problemi non dichiarati) non mai buona cosa bene, specialmente se si ha scarsa preparazione in merito, cosa che in questo caso traspare, ad esempio, anche dal modo in cui l'utente presenta le sue monete: mostrando in alcuni casi con un solo verso. A tutto questo aggiungiamoci l'annoso problema, ormai trito e ritrito, delle "perizie" nostrane, che sintetizzano "tutto" in una fredda sigla (e al massimo una stringata nota) , quando invece, all'atto pratico, così non è (Leggetevi la discussione sopra citata per capire a cosa alludo). In buona sostanza, chi si avvicina a questa bellissima passione, nella sua innocente inesperienza si "affida" (testuale parola ripresa dalla precedente discussione) al venditore di turno che, nella sempre citata discussione, aveva graduato l'esemplare da 50L (poi restituito, di nuovo, leggere la discussione per capire meglio) MI PARE dalla foto FdC. (tra parentesi, io un 50 lire aratrice non l'ho MAI comprato perchè non sono mai riuscito a trovarlo come piaceva a me in tanti anni... @Monetaio ne sa qualcosa... ) Non dico castronerie se ci troviamo davanti l'esempio classico di quello che succede a una persona poco esperta. E' capitato a tutti, me incluso. Ma una cosa sono moneta da 100, 200 euro (che comunque sono sempre signori soldi che meritano rispetto!), tutt'altra monete da 1000 e passa euro. Non mi stancherò mai di dire che monete "pesanti" sarebbe meglio "capirle" prima di acquistarle, e che se non possono essere acquistate con visione diretta, ALMENO acquisite da venditori che SI CONOSCONO nel loro modo di operare e di cui si ha fiducia nel loro gusto e nel loro iter valutativo (di nuovo, il ruolo dell'esperienza è fondamentale quindi). Giovanni ha postato un esempio di MS60. Ma cerchiamo di andare oltre il concetto di una "misurazione". Il concetto di misurazione implica già saper in qualche modo attuarla. Ma andiamo per gradi; prima ancora di questo c'è la necessità di maturare un gusto estetico, poi, fondamentale, "capire" il metallo, i riflessi, la brillantezza, i rilievi, saper distinguere i difetti che affliggono QUELLA tipologia monetale di interesse da agenti esterni come usura e trattamenti vari ad esempio. Insomma, tutti aspetti che assumono importanza tanto più quanto aumenta il costo della moneta che si acquisisce. Non so quanti messaggi riceva di persone che mi chiedano pareri in merito a monete fotografate (che nel migliore dei casi sono mal illuminate), e dove al massimo puoi azzardare solo una forbice di grading. La cosa preoccupante è che queste foto sono scattate proprio da venditori che ignorano il concetto di cosa rende una foto chiara (ATTENZIONE: ho scritto foto chiara ai fini valutativi. Non intendo dire quindi foto bella. Una foto può essere chiara ai fini valutativi anche se non è una bella foto artistica... come le mie ad esempio ). Da qui si capisce come il problema è ben più esteso della semplice conservazione Spl o FdC. Tutti questi aspetti analizzati appaiono chiari in questa situazione in cui, inconsapevolmente, si è venuto a trovare il nostro @Lino86. Devo dire che ogni volta che mi trovo davanti a situazioni del genere mi viene voglia di rimettere mano a quel rompicapo assurdo del mio sistema di grading valutativo, anche se è un impazzimento colossale. Infatti, la cosa che lo rende difficile, non tanto il formulare un iter orientato alla valutazione conservativa (questo si può fare più o meno tranquillamente, ed è per questo che oggi sul mercato, troviamo diversi sistemi come la scala sheldon, o il sistema di Montenegro che per così dire, cerca di fondere i due sistemi), ma un sistema che prenda atto delle lacune logiche che attualmente presentano i sistemi valutativi, li rapporti alla tipologia monetale, e sulla base di questi criteri che rappresentano la base dei dati da valutare (quindi si rende necessario un creare un flusso analitico ad hoc, che sia modulare a seconda DELLA tipologia monetale in questione) restituisca una ANALISI quanto più completa possibile della moneta. Ho sottolineato la parola analisi, perchè è proprio questo il concetto maggiormente lacunoso. Una perizia implica un'analisi, NON una sigla accompagnata, nel migliore dei casi, da una stringata nota. Il tutto poi, deve essere TRASPARENTE, ovvero, il collezionista deve CAPIRE il perchè di una valutazione. Se siete arrivati alla fine di questo mio lungo (tanto per cambiare) intervento, vi ringrazio prima di tutto. Fatemi sapere (anche in privato), se avete interesse in un sistema valutativo di questo genere. Se ne potrebbe eventualmente parlare in una discussione a parte (quindi magari evitiamo di dilungarci su questi concetti in questa), dove potrei condividerne alcuni concetti (non tutti... sennò dopo mi rubano le idee come è già successo: alcune di queste mie idee infatti sono attualmente utilizzate, anche se in maniera assai pacchiana, da un commerciante che ha saputo cogliere certi spunti resi pubblici non da me)
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  43. Vogliamo parlare delle "12 lire del 1947"? Ma chi non conosce le famose 12 lire del '47 ?
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  44. Grano Cavalli 1790 A P Moneta che già avevo, ma ho deciso di riportarla a casa da Tenerife.
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  45. Ciao @mat69, il tema a cui fai riferimento é stato più e più volte dibattuto su questo forum e a tal proposito sono state scritte decine di pagine. Ti consiglio di visitare la sezione "questioni legali sulla numismatica" dove troverai sicuramente risposte alle tue domande; allego anche il link di una discussione che ho trovato interessante: Saluti
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  46. No. Concrezioni di malachite.
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  47. acquisita a inasta 72... era andata invenduta a 700 euro in un'asta della Felsinea... @eracle62, ti dico la verità.. ero quasi convinto che pochi la notassero, visto che se si immetteva modena nella ricerca non usciva... usciva mi sembra solo con la scritta Garfagnana o Cesare... però ... però la paura c'era che venisse alzata di brutto, mi tremava la mano sul mause... credimi , quando ad una cosa ci tieni davvero.... invece è andato tutto bene, un rilancio e poi mi hanno mollato... urlo da tifoso che la sua squadra del cuore fa goal al 90° tanto da prendere del cre..ino dalla moglie
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