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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/05/21 in Risposte
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I nonni, come tanti di noi - me compreso - avevano spesso una scatola in cui finivano "tagli, ritagli e frattaglie (cit.)", vale a dire carabattole che comunque dispiace di buttare nel sacchetto dei rifiuti : qualche moneta fuori corso, qualche gettone, qualche medaglietta, piccoli oggetti di metallo che sapevano benissimo che non valevano nulla. Ce l'ho anch'io, un vero scrigno del tesoro : praticamente immondizia ! Sono i nipoti che un bel giorno aprono la scatola e pensano/sperano che contenga qualcosa di valore, a volte trovano addirittuta antiche monete greche, romane...e così chiedono "Quanto vale ?", la Spranza è sempre l'ultima Dea... Sono loro ad essere un po' ingenui, i nonni si comportarono a suo tempo come [quasi] tutti noi ! Ciao TIBERIUS !12 punti
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Vittorio Emanuele I - Mezzo Scudo 1814 Argento 906/1000 - gr. 17.58 - diametro 36 mm - Zecca di Torino Il contorno é ornato (Catalogo n. 7 del 2020 della Numismatica Scaligera, lotto n. 377) Esemplare di grande bellezza e fascino, patina intensa ma al contempo delicata nelle sue sfumature. Ultimo nominale in argento prima dell'introduzione del sistema decimale il 6 agosto 1816 Il ritratto del Sovrano é ancora per stile riconducibile ai Savoia Vecchi....da Carlo Felice i ritratti dei Sovrani cambieranno decisamente. Renato3 punti
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Buonasera a tutti, @Numi 62, grazie per avermi aiutato a catalogare il mio Denaro di Federico, ne posto un altro che a prima vista sembra diverso, ma è solo più rovinato credo. ? Spinto dalla curiosità sono andato alla ricerca di notizie sulla Cuba, di cui fino al tuo post non ne conoscevo l'esistenza. Ho reperito in rete qualcosa e nel riportarlo cito autore e Fonte. La Cuba. Situata all’interno di quello che un tempo era l’esteso parco di caccia dei re normanni chiamato il “Genoard ” (che in arabo significa: paradiso della terra), la Cuba (dall’arabo qubba che vuol dire arco) sorge poco lontano da Porta Nuova nell’attuale corso Calatafimi. Origini Questo sontuoso palazzo, che presenta tutti i caratteri peculiari dell’architettura d’età normanna, fu voluto da Guglielmo II il Buono, come testimonia una iscrizione araba in caratteri cufici che decora la cornice d’attico della fabbrica decifrata da Michele Amari nel 1849: “Nel nome di Dio, clemente e misericordioso Bada qui, ferma qui la tua attenzione, fermati e guarda! Vedrai Egregia stanza dell’Egregi tra i re della terra, Guglielmo Secondo, non v’ha castello che sia degno di lui, nè bastano le sue sale… nè quali notansi i momenti più avventurati e i tempi più prosperi. E di nostro Signore il Messia mille e cento aggiuntovi ottanta che son corsi tanto lieti”. Storia Il palazzo, coevo a quello della Zisa, che eguagliò in magnificenza, venne portato a compimento nel 1180, era uno dei sollazzi regi (luoghi di delizie), ed un tempo era circondato da un magnifico parco con vigneti, frutteti e da una grande peschiera. Rimasto possedimento della monarchia di Sicilia fino agli inizi del XIV secolo, nel 1320 divenne proprietà di privati. In questo secolo venne menzionata dal Boccaccio nel suo “Decamerone”, che vi ambientò la sesta novella della quinta giornata riguardante l’amore del giovane Giovanni da Procida per una giovane fanciulla destinata a Federico II d’Aragona e chiusa nel palazzo reale. Ritornata al patrimonio regio, nel 1436 Alfonso il Magnanimo la concesse a Guglielmo Raimondo Moncada conte di Adernò, uno dei suoi vicere in Sicilia, finchè nel 1575 durante la peste venne adibito a lazzaretto per gli appestati. Successivamente in epoca borbonica fu aggregato alla caserma di cavalleria dei “Borgognoni”, subendo pesanti trasformazioni ed ampliamenti, con l’aggiunta di nuovi corpi di fabbrica. Fonte Web Palermo viva Autore articolo Nicola Stanzione Saluti Alberto3 punti
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Buonasera a tutti. Ferdinando II 10 Tornesi 1841 Magliocca 677 R2 Pagani 337 D'Incerti 305 Peso grammi 30,73 Conservazione BB (Artemide Aste 04 Settembre 2003, lotto 696).3 punti
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lasciato alle spalle un anno difficile per tutti vorrei esprimere i miei ringraziamenti a tutti quelli che con la loro competenza e passione (cito i primi che mi sovvengano Hirpini, Sandokan, Meleto e non se ne abbiano a male tutti gli altri!) in qualche modo mi hanno aiutato a passare il tempo dapprima segregato in casa (e si sa quanto duramente ha colpito la pandemia nella bergamasca) e poi il periodo trascorso in ospedale. Leggere le risposte alle richieste di identificazione m'è servito ad alleggerire la tensione ed anche a capire che...non imparerò mai nulla del mondo delle monete anche se mi appassiona? auguro un buon anno a tutti gli appassionati di questo sito sperando in un 2021 migliore p.s. ho lasciato un piccolo e modesto segno tangibile per la donazione peccato non poter dare di più3 punti
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Parecchi anni additro acquistai un podere abbandonato nell'Appennino Romagnolo. Le mura della casa erano state costruitie con pietre ricavate dal "galestro", come viene chiamata in loco una arenaria sabbiosa compressa dalla natura. Mi rivolsi ad una impresa locale per ristrutturare la casa, cercando di rispettarne per quanto possibile le caratteristiche come appunto le mura esterne, che non erano intonacate e che ho lasciate intatte. Chiesi al Capomastro se gli era mai capitato di trovare delle monete durante lavori del genere : mi disse che i rinvenimenti erano molto frequenti in quanto murare tra le pietre qualche moneta da sempre era ritenuto che "portasse bene". Mi disse anche che più raramente avevano trovato qualche cappellata di monetine, sempre di rame, e quelle secondo lui spesso costituivano una piccola riserva per chi le aveva occultate. Del resto era facile recuperarle, le pietre venivano murate con una malta poverissima fatta di calce e sabbione locale : bastava un chiodo, una punta qualunque per rimuoverle.3 punti
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Ciao e complimenti per il nuovo acquisto Il termine “irregular” lo puoi trovare utilizzato anche per indicare emissioni irregolari, imitative, barbariche... alle quali credo che questo grazioso esemplare appartenga. Lo stile non è assolutamente ufficiale e le leggende irregolari non lasciano dubbi sulla natura di questo esemplare. Un bel falso d’epoca.3 punti
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Grazie a Fabio Perrone ho migliorato la conservazione di questo millesimo : 2,6 Soldi 1757 di Carlo Emanuele III2 punti
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Inauguro il nuovo anno con uno dei miei primi acquisti 2021: D\ CONSTAN-TINVS AVG R\ PROVIDEN-TIAE AVGG, TRP RIC 449var - Irregular Il pezzo è accompagnato da questo cartellino: che riporta il numero 399 che è il riferimento al catalogo del rispostiglio pubblicato in Coin Hoards from Roman Britain vol. X dato che il pezzo proviene dal ripostiglio di Chapmanslade scoperto con il metal detector nel 1993. Qualche dato sul ripostiglio, tra cui una sua composizione di massima si trova nel sempre ben preciso e puntuale sito del PAS: https://finds.org.uk/database/hoards/record/id/2186 Si tratta di un ripostiglio di 5200 pezzi circa caratterizzato anche da una discreta presenza di radiati del III secolo (12 esemplari di cui 8 imitativi!) e da 25 nummi tetrarchici. La bustina arriva dritta dritta dai catalogatori del British Museum che hanno studiato l'insieme e trattenuto parte del ripostiglio.2 punti
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Buonasera a Tutti i Piastristri, scusate il ritardo ma tra lavoro, festività, famiglia e studio ho dovuto trascurare un po' il Forum. Ecco la mia unica Piastra del 1834. Saluti, Sergio.2 punti
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Di seguito alcuni punti (CONTRO)........ La frattura, sul dritto è evidente dietro la testa sul bordo. Ma se si cerca sul rovescio....... non la ritroviamo, un po strano, Osservando il rovescio, sotto le ruote del carro, sembrerebbe impasticciato da un difetto di " fusione", Ma potrebbe essere patina a diversi strati, tanto da coprire. Con una osservazione dal vivo, ci darebbe la soluzione certa, anche perché si può osservare BENE , la terza faccia della moneta..... il bordo. Alla luce di questa analisi, ritengo ( mia personale opinione) che la moneta ha più PRO che CONTRO.2 punti
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Interessante il blog di @odjob, complimenti ! Di Panorama ho ricevuto oggi quello di dicembre, numero con tanti spunti stimolanti ...2 punti
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Posto una delle mie 1834 che è molto simile a quella postata da @ggioggio: 4 quadratini Stemma del Portogallo, doppio Leone ed al D/ stesso segno di conio con fessura ad ore 5. Stesso conio?2 punti
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Ieri e' morto Gerry Marsden, leader del gruppo inglese anni ’60 Gerry and the Pacemakers. Originaria di Liverpool come i Beatles, la band e' diventata celebre per la versione di You’ll Never Walk Alone, il pezzo di Rodgers & Hammerstein tratto dal musical Carousel. La canzone finì al numero uno nel Regno Unito nel 1963 e venne adottata dai tifosi del Liverpool che cominciarono a cantarla quando la loro squadra giocava in casa. Da allora e' l'inno dei Reds. (197) Gerry & The Pacemakers - You'll Never Walk Alone [Official Video] - YouTube A me mette i brividi per quanto è bella. Le sue parole, lette oggi, mi danno un grande ottimismo. Quando sono triste, quando mi sento solo e deluso, quando tutto sembra andare storto, metto questo disco: scende qualche lacrimuccia, ma mi sento subito meglio... You'll never walk alone.....I'll never walk alone... "You'll never walk alone" When you walk through a storm Quando cammini nel bel mezzo di una tempesta Hold your head up high Tieni la testa bene in alto And don't be afraid of the dark E non aver paura del buio At the end of a storm Alla fine della tempesta There's a golden sky C'è un cielo dorato And the sweet silver song of a lark E la dolce canzone d'argento cantata dall'allodola Walk on through the wind Cammina nel vento Walk on through the rain Cammina nella pioggia Though your dreams be tossed and blown Anche se i tuoi sogni saranno sconvolti e spazzati Walk on, walk on Va avanti, va avanti With hope in your heart Con la speranza nel tuo cuore And you'll never walk alone E non camminerai mai da solo You'll never walk alone Non camminerai mai da solo Walk on, walk on Va avanti, va avanti With hope in your heart Con la speranza nel tuo cuore And you'll never walk alone E non camminerai mai da solo You'll never walk alone Non camminerai mai da solo Ciao da Stilicho2 punti
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Trovata! Era Traiano ? Grazie per l'aiuto Trajan, AE20 of Hierocaesarea, Lydia. AD 98-117. 6.18 g. AY NEΡBAN TΡAIANON, laureate head right / IEΡOKAICAΡEΩN, Artemis standing right, holding bow and reaching for an arrow from quiver at her shoulder. SNG Cop 182; Mionnet Supp. VII,171; BMC 24.2 punti
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A distanza di 30 anni sono tornato a comprare queste dispense in edicola e posso fare un piccolo bilancio a distanza, appunto, di 30 anni. Non mi soffermo sull'aspetto divulgativo e "appassionativo" che possano avere su un ragazzino di 8-10 anni, come lo è stato per me 30 anni fa. E' stato già detto e lo condivido. Veniamo al lato tecnico. La confezione è accattivante, forse anche per un bambino contemporaneo. Solo la confezione però. Il resto è stato abbastanza deludente, facciamo un parallelo con la cara vecchia raccolta Fabbri Editori, garantita da Bolaffi. Il fascicolo, spillato e non ad anelli come in passato, è banale. Un rapidissimo excursus sulla moneta e il denaro, una breve nota storica su USA e India e due righe e due foto sui pezzi allegati. Fabbri-Bolaffi (e poi De Agostini) era un'altra cosa. Testi curati (non per niente da Mario Traina), impianto geografico-bibliografico dell'Istituto De Agostini e la cura di Bolaffi, su piazza da più di cent'anni con il collezionismo filatelico. Il prezzo era alto già allora, come lo è oggi. Gli allegati: oggi come allora vengono fornite banconote e monete di poco conto e nessun plusvalore numismatico, anche se la Fabbri curava (con Bolaffi appunto) il FDS/FDC mentre oggi Hachette, nominiamola pure, inserisce pezzi circolati seppur gradevoli, a quanto ho ricevuto. Il tutto da inscatolare in prodotti forniti con le dispense. A quanto ho letto nella gerenza in seconda pagina, Hachette - grande gruppo editoriale francese, anch'essa su piazza da più di cent'anni - distribuisce per conto di una società spagnola testi e allegati - il testo è tradotto dallo spagnolo e si percepisce che non è nativo - allegati che verosimilmente vengono approvvigionati da Educational Coin che se ne fa garante. EC è una società americana di cui trovate ampia traccia online. Tutti questi passaggi, inevitabilmente, per fare profitto alzano il prezzo e abbassano i costi (leggi la qualità): è una legge di mercato che non condanno assolutamente, basta che il consumatore ne sia cosciente. Conclusione: la spesa è tanta, siamo intorno ai 1000 euro, l'idea è buona oggi come lo fu allora e in me ha funzionato. Se proprio non si può fare a meno del prodotto pronto, online ma anche nei mercatini si trovano le vecchie raccolte di cui sopra con una spesa ridicola, intorno ai 50-100 euro Fabbri e sui 100-150 euro De Agostini. Anche meno se si ricercano solo i fascicoli che per me sono la parte importante. Cosa diversa, come già detto, è il piacere della scoperta nel rovistare nelle ciotole in cerca di tesori o fra mucchi di monete a peso a poco prezzo.2 punti
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Continuiamo il viaggio nella storia della monetazione irlandese. Si era detto che queste tre monete raffigurano uccelli ornamentali. Ma da dove traggono ispirazione? Per la moneta da 1/2 penny, il disegno sembra sia ispirato ad un manoscritto chiamato Collection canonum Hibernensis, una raccolta latina di diritto canonico continentale e altri compendi, attribuita a Cù Chuimne (monaco di Iona) e Ruben di Dairinis (studioso), scritta probabilmente nel 725. Per la moneta da 1 penny, pare che l'artista Gabriel Hayes si sia ispirato al Book of Kells (in latino Codex Cenannensis), a volte chiamato anche Libro di Columba, un libro evangelico miniato in latino. Il libro conteneva i quattro vangeli del Nuovo Testamento, oltre che diversi testi e tabelle. Viene chiamato libro di Kells perchè per secoli è stato conservato nell'abbazia di Kells, a nord di Dublino (oggi conservato alla Biblioteca del Trinity College di Dublino). Ma chi era Columba? In Irlanda è noto come Colmcille, era un abate del 500, fondatore della famosa abbazia di Iona, in Scozia. E' il santo patrono di Derry e uno dei dodici apostoli d'Irlanda. A lui si deve gran parte della diffusione del cristianesimo celtico. Trecento anni dopo, in un monastero colombano (non si sa se in Scozia, in Inghilterra o in Irlanda) è stato scritto proprio il Libro di Columba. Il libro di Kells è considerato un capolavoro della calligrafia occidentale e di quella che viene chiamata arte insulare. Una caratteristica distintiva di quest'arte era la decorazione intrecciata, di cui riporto un esempio. Per la moneta da 2 pence, il disegno è ispirato alla Seconda Bibbia di Carlo il Calvo, un manoscritto dell'800 (di cui allego un'immagine), conservato oggi alla Biblioteca nazionale di Francia. Per quanto mi riguarda, queste 3 monete sono tra le più bizzarre che abbia mai visto.2 punti
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Buonasera a tutti. Partecipo a questa interessantissima discussione con un grosso di Giovanni Soranzo che presenta, insieme a caratteristiche già discusse (tra cui il segno di interpunzione :: nella legenda del D) o comunque illustrate nel volume di @ak72 sulle monete della Serenissima, una particolarità ulteriore al R: apparentemente le lettere XC alla destra del volto del Cristo sono unite in un solo simbolo. Manca inoltre il segno di abbreviazione. La moneta pesa 2.07 g, ed ha diametro di 19.5 mm. Segnalo anche un elemento, presente in alcune delle monete con il segno di interpunzione :: nella legenda del D, che non mi sembra sia stato evidenziato: alcuni bisanti sopra il trono alla sinistra del Cristo al R. I bisanti sono presenti, ad esempio, in tre delle monete del post #187 di @fabri61, e nel rovescio della prima moneta del post #222 di @terkel. Riporto per chiarezza un esempio tratto dal post #187. Un saluto, Valerio2 punti
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Posto anch’io il mio unico roba’i, purtroppo è la stessa tipologia di quelle già condivise...2 punti
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Questa è la Russia. C'è molto rame in Russia, ma poco controllo. Venti grammi in più, quindici grammi in meno: come è successo, è successo. I collezionisti cercano specificamente le monete più pesanti e leggere. Ecco una gara di pesi http://coins.su/forum/topic/168724-tyazhelye-i-legkie-monety-rossiiskoi-imperii/2 punti
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proprio ora ho ricevuto dal postino il numero di dicembre 2020 e quello di gennaio 2021(ho specificato gli anni dal momento che i tempi di spedizione per queste riviste sono divenuti biblici [si scherza]) approfitto per pubblicizzare il mio blog.cerco di postarvi contenuti molto spesso: https://numismaticameridionale.altervista.org Salutoni odjob2 punti
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LIBRERIA TESTI IMPERO ROMANO E NUMISMATICA TESTI CLASSICI: Description historique des monnaies frappées sous l'Empire romain - Vol. I H. Cohen Description historique des monnaies frappées sous l'Empire romain - Vol. II H. Cohen Description historique des monnaies frappées sous l'Empire romain - Vol. III H. Cohen Description historique des monnaies frappées sous l'Empire romain - Vol. IV H. Cohen Description historique des monnaies frappées sous l'Empire romain - Vol. V H. Cohen Description historique des monnaies frappées sous l'Empire romain - Vol. VI H. Cohen Il ripostiglio della Venera Luigi Adriano Milani, 1860 Monete Romane - manuale elementare Francesco Gnecchi, Hoepli, 1896 The Coin Types of Imperial Rome with 28 plates and 2 synoptical tables. F. Gnecchi , I Medaglioni Romani , Vol.3 Esclusivamente il volume tre: medaglioni di bronzo di piccolo e medio modulo e medaglioni del senato, con tavole a fine testo. Il Volume 2 (medaglioni di bronzo di grande modulo) si trova in versione senza tavole di fine testo a questo link: http://www.archive.org/details/GnecchiIMedaglioniRomaniVol.IiGranModuli (126Mbyte). Dattari G. - Intorno alle forme da fondere monete imperiali romane - RIN 1913 Intorno alle forme da fondere monete imperiali romane Gustave Blum - Numismatique d'Antinoos J.N. Svoronos. Athènes, 1914. In-8, pp. 33-70, 5 tav. f.t., brossura editoriale. Estratto da Journal International d'Archéologie numismatique. Tome seizieme. Weder M.R. - Der Bachofensche Munzschatz' (Augst 1884) Mit einem Exkurs uber die unter Aureolus in Mailnad gepragten Postumusmunzen." Studio della monetazione e i conii di Aureolo. Alföldi, Andreas. "The numbering of the victories of the Emperor Gallienus and of the loyalty of his legions." , 1929. Articolo sulla monetazione legionaria di Gallieno. Notiziario del Portale Numismatico dello Stato_16_2022 - Tesoro di Como Studio completo del Tesoro di Como. CONTRIBUTI : La monetazione di Faustina II La monetazione di Lucilla Una VICTORIA AVG inedita di Postumo Libera traduzione del testo "L'atelier de Milan" di M. Doyen A new Antoninianus in the name of Saloninus Augustus Tre nuovi antoniniani a nome di Salonino Augusto La monetazione di Giuliano II1 punto
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Buongiorno dentro un accumulo di monete ho trovato questo gettone in alluminio (e anche altri gettoni), emesso dalla Città di Gex, comune francese vicino alla frontiera svizzera, recante data 1919 e dal valore di 5 centesimi, con al rovescio lo stemma cittadino. Mi pare strano che anche i comuni francesi, come le città tedesche all'indomani della Grande Guerra, abbiano emesso monete di necessità (come mi sembra questa). Che ne pensate ?1 punto
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Ciao @luigi78, ti ringrazio dell'invito, devo dire che a volte, non sempre si ha la soluzione di un problema. Proprio per la tipologia del bronzo grande di Ierone II, moneta da tempo riprodotta. Sicuramente su questa della vendita N&N ,ci sono alcuni elementi che fanno dubitare, come ci sono elementi che si riscontrano su monete genuine. Cercherò di postare alcuni esempi sul Pro e Contro. Un confronto (PRO), ci dice che il dritto venduto alla M&M maggio 2001, esiste è non è corretto, anzi sul M&M è leggermente bulinato, ma genuino. Un altro confronto (PRO), con un dritto ( di un altro conio) sempre M&M ottobre 2005, ci fa osservare che la patina vicino ai bordi davanti il volto di Ierone II è screpolata, quasi come il bronzo N&N. Un altro punto (PRO), alcune corrosioni, specie sulla guancia, non sembrano da fusione, ma naturali.1 punto
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Grazie ad entrambi per gli interventi! E' sempre utile e molto interessante confrontarsi con altri numismatici e collezionisti ed ancora una volta ho imparato cose nuove. Ancora grazie e buona serata. Cioso.1 punto
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Questa crepa mi pare assolutamente normale. Sinceramente non trovo corretto mettere in dubbio una moneta altrui senza essere sicuri della falsità. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Ciao...dovrebbe essere una moneta della Siria, Seleucis e Pieria, Antiochia ad Orontem Ti direi Domiziano al 99 % (alcuni stile di ritratto sono simili a Nerone, ma sono praticamente certo sia il Flavio)1 punto
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Buongiorno @apollonia Naturalmente ho diritto di replica al tuo post 46, dopodichè personalmente chiuderò questa sterile ed inutile polemica. Penso sia inutile dirti che non condivido e non approvo nessuno dei tuoi post di questa discussione, partendo dalle offese citate con le frasi di altri personaggi ( post 37 ) e finendo con l'aspetto tecnico iniziato con la foto di un falso ( post 8 ) che non centrava nulla con la moneta di @Lucifugo e che gli ha fatto intendere che la sua moneta fosse falsa,( apollonia l'ha riconosciuta come falsa ) ( post 15 ) . Ci tengo a sottolineare che non è mai stata mia intenzione accusare ma, per amore della verità, ho solo cercato,vista la strada tortuosa che stava prendendo, di riportare la discussione su una strada di chiarezza e certezza. Personalmente penso che ognuno di noi abbia un suo ruolo definito, pertanto,massimo rispetto per tutti, studiosi, storici,periti,esperti e tecnici l'importante che svolgano bene solo il loro ruolo di competenza e di specializzazione. Ho finito, spero di aver fatto chiarezza....ed i miei interventi in questa discussione finiscono qua. Babelone1 punto
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È una romana provinciale, probabilmente moesia, ma dato lo stato di conservazione non so dire di più...1 punto
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Su Federico II si è scritto tutto e il contrario di tutto. Credo che tra tutti i simboli che richiamano la sua figura ce ne siano due in particolare: 1) Castel del Monte, ancora oggi per alcuni aspetti enigmatico 2) Augustale, una delle più belle monete del Medioevo.1 punto
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Si tratta del peso monetale per lo scudo d'oro, con il porcospino (porc-epic). Attribuibile a Louis XII... https://www.dumez-numismatique.com/article.asp?langue=fr&article=16964 di seguito il peso per il mezzo scudo (in questo caso attribuito al periodo fra Louis XI e Louis XII): https://www.cgb.fr/louis-xi-charles-viii-et-louis-xii-poids-monetaire-poids-monetaire-pour-le-demi-ecu-dor-au-soleil-n-d-tb-,v23_1414,a.html nel collegamento lo scudo d'oro con il porcospino per Louis XII https://fr.numiscorner.com/products/louis-xii-ecu-dor-au-porc-epic ciao Mario1 punto
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Per genova e la liguria occorrera’ aspettare ancora. Delle grandi zecche Firenze e Bologna sono state trattate in buona parte. Milano e’ in corso. Del regno di Napoli è stata pubblicata la prima parte delle zecche minori. Di Roma i denari provisini. Di Venezia e Genova ancora nulla.1 punto
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1969 Banca d'Italia - 1.000 lire tipo Verdi II° tipo Carli Lombardo del 25 marzo 1969 Questa banconota del 1969 è conosciuta con fibrille e senza fibrille (quella che posto è senza fibrille), l'unica differenza che è riportata dai cataloghi per questo contingente, aggiungo personalmente che è anche del tipo con dicitura piccola. Avendo scoperto io stesso una variante (foto sotto: decreti dicitura piccola e dicitura grande), tentai inutilmente nel 1982 di farla inserire nel catalogo alfa, mi sarei accontentato che ne facessero menzione anche solo in una nota a margine, era comunque una variante che non comportava per i due tipi nessuna rarità dell'una rispetto all'altra. Anche se qualcuno l'ha definita una differenza da 'lana caprina', credo che il diverso font utilizzato si noti abbastanza: Ritento nel 1991 ma nulla... riuscii però a far sistemare una loro assurda asserzione sulle AM-LIRE del 1943-44, il catalogo alfa sosteneva che le banconote appartenenti alle serie speciali contrassegnate con un asterisco, andavano a sostituire gli esemplari ritirati dalla circolazione per logorio, venivano invece emessi per sostituire in ugual misura le banconote danneggiate durante le fasi di stampa. Successivamente non ci ritentai più... nella mia raccolta sono presenti le canoniche 9 emissioni che vanno dal 1969 al 1981 + questa variante per il 1969.1 punto
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Come sappiamo la collezione Reale e’ quasi sterminata, circa 120.000 monete in tutto, questo e’ il primo tentativo di pubblicazione, o meglio ripubblicazione della collezione nella sua consistenza finale dopo l’originale pubblicazione del CNI ( Corpus) che e’ iniziata nel 1910 con il primo volume dedicato ai Savoia e terminato con il 1943 con quello dedicato a Napoli ( seconda parte). L’opera fu tra l’altro lasciara incompiuta. Che significa che - per Savoia ad esempio - tutte le monete acquisite dopo il 1910 sono in collezione ma non descritte e pubblicate ma solo inventariate. con il piano di questa attuale pubblicazione si e’ iniziato da zecche minori o anche grandi ( Quella di Milano, che consta di oktre 5.000 monete, la si sta portando avanti tramite una collaborazione con la SNI che sto attualmente coordinando) ma si e’ volutamente lasciate da parte la zecca di Roma e quella di Napoli, estremamente impegnative per la consistenza del materiale che saranno affrontate piu’ avanti nel piano dell’opera. Questo lavoro di pubblicazione, portato avanti senza troppi clamori e’ ampiamente meritorio perché consente di conoscere classificazione dati e immagini di un grandissimo numero di monete in precedenza inedite o non pubblicate mettendo a disposizione degli studiosi una mole di dati impressionante e allo stesso tempo fornendo la migliore garanzia di sicurezza alla collezione stessa ( la pubblicazione e’ la migliore tutela). ovviamente in un’opera di pubblicazione cosi articolata l’effettiva uscita dei fascicoli ( bollettini) segue un piano editoriale che risponde ad esigenze redazionali diverse e che va coordinato con il piano generale delle pubblicazioni del ministero e in particolare del museo nazionale romano che comprende anche altre pubblicazioni ( di ripostigli ad esempio o di altre collezioni ) che rientrano nell’attività editoriale complessiva dell’istituzione.1 punto
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Ho due commenti: - la forma ovale del flan non mi sembra di per se’ interessante dal punto di vista speculativo. In altre monetazioni è così frequente da sembrare la regola. Si vedano ad esempio gli stateri arcaici di Kelenderis, per i quali doveva esservi qualche aspetto di produzione dei flan che spiega il tutto. Ma per le siciliane greche in generale, non trovo nulla da dire - la sequenza delle lettere Alfa, beta, gamma lunato (C) e delta avrà invece avuto un qualche significato all’interno della sequenza dei conii riordinata dalla prof.ssa Caltabiano. La A appare alla fine della serie VI nel conio R127, mentre le 3 successive lettere appaiono in ordine fra R133 e R138 nella serie VII. L’interpretazione presentata nel corpus non è univoca: a) si attribuisce poca probabilità ad una semplice numerazione dell’emissione con 1, 2, 3 e 4; b) valore ancora numerico, ma secondo la teoria del numero all’interno della dottrina pitagorica; c) valore alfabetico, rimandando alle 4 stelle principali della costellazione della lepre, da A a D appunto, che formano il corpo stilizzato di questo scattante animale1 punto
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Concordo che queste discussioni hanno sempre poco seguito ma proviamo ad incrementerla ….. AV - mm 11 - gr. 0.95 R D/ Leggenda posta su sei linee che si intersecano a gruppi di due, in tre sensi e che sono rinchiusi in un cerchio con intorno legenda marginale. In centro dell’area globetto accostato da altri In campo: Non vi è divinità se non Dio/ Maometto / è l’inviato/di Dio Alì/ l’amico di Dio Leggenda marginale: Missione profetica. R/ Leggenda posta su sei linee che si intersecano a gruppi di due, in tre sensi e che sono rinchiusi in un cerchio con intorno legenda marginale. In centro dell’area globetto accostato da altri. In campo: L’Imam/ Ma’add Abu/ Tamin/ Mustansir/ billah principe/ dei credenti. Leggenda marginale: indicazione di zecca e data.1 punto
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Ecco quanto riporta Andrea del Pup nel libro Tecniche ed errori di coniazione.1 punto
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Buonasera! Questo è forse il miglior acquisto del 2020. Quarto di scudo della croce coniato a Venezia sotto il dogado di Marco Foscarini. Q fdc. E con pedegree importante. Ex collezione Zoppola e ex collezione Gnecchi, asta Hamburger 1903. Patina di medagliere su fondi lucenti. Non particolarmente raro, (R2) ma moneta molto intrigante. Non se ne vedono molte di questa conservazione. Saluti.1 punto
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Articolo molto interessante e ben scritto, complimenti! Tra l'altro, da appassionato di monetazione alessandrina, mi hai fatto scoprire le particolarità della ritrattistica, un aspetto che non ho mai considerato dal momento che ad affascinarmi sono solitamente i rovesci.1 punto
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La progressione del Mercato pero’ ci dice che di collezionisti ve ne sono ancora parecchi ( altrimenti le monete non si venderebbero e oggi si vende tutto a giudicare dalle aste tenute nei mesi scorsi : parliamo solo d’Italia - nac, nomisma, picena, ranieri , bolaffi) quindi qualcuno che colleziona in Italia, e in modo sostenuto, sembra esserci ancora ..1 punto
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Quest'anno il funzionamento del sito IPZS è stato imbarazzante.. spero non si ripetano più disagi, perché mentirei se dicessi di non essermi innervosito parecchio (e penso proprio di non essere l'unico). Quanto alle monete, i tondelli colorati continuano a lasciarmi molto perplesso, mentre gli ori sono abbastanza interessanti... e Caravaggio lo trovo delizioso.1 punto
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