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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/06/21 in Risposte
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Ciao a tutti, Dopo aver dedicato i miei studi principalmente alla monetazione di Faustina II, mi sono rivolto all'analisi delle coniazioni a nome di Lucilla che presentano molte analogie ma anche delle differenze rispetto a quelle a nome della madre. Si tratta della seconda ed ultima fatica del 2020 ed è scaricabile gratuitamente dal mio account di academia.edu. https://www.academia.edu/44842071/La_monetazione_imperiale_di_Lucilla_Storia_caratteristiche_tematiche_cronologia Ogni commento è il benvenuto. Grazie mille Alessio5 punti
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Di seguito alcuni punti (CONTRO)........ La frattura, sul dritto è evidente dietro la testa sul bordo. Ma se si cerca sul rovescio....... non la ritroviamo, un po strano, Osservando il rovescio, sotto le ruote del carro, sembrerebbe impasticciato da un difetto di " fusione", Ma potrebbe essere patina a diversi strati, tanto da coprire. Con una osservazione dal vivo, ci darebbe la soluzione certa, anche perché si può osservare BENE , la terza faccia della moneta..... il bordo. Alla luce di questa analisi, ritengo ( mia personale opinione) che la moneta ha più PRO che CONTRO.5 punti
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"Ed ecco la stella che avevano visto spuntare,li precedeva,finchè giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il Bambino"dal Vangelo secondo Matteo Visitate il mio BLOG che aggiorno spesso: https://numismaticameridionale.altervista.org Leone X (Giovanni de’Medici) 1513 – 1521 Moneta Da 2 ducati papali e mezzo, Au 8,59 g. Dritto/ LEO X PONTIFEX MAXIMVS Busto a s., con piviale ornato. Rovescio/ LVX VERA IN TENEBRIS LVCET I tre Re Magi a cavallo verso s. seguono la cometa che li irradia dall’alto; all’esergo, ROMA / segno del Banco Fugger. Riferimenti bibliografici:Muntoni 1. Berman 628. Friedberg 43. Rarissimo. Un bellissimo esemplare di questa affascinante emissione. Ben coniato e Spl Ex aste Santamaria, 7 Ottobre 1959, 18; Ratto 26 Novembre 1966, 18 e NAC 16, 1999, 112.Questo doppio ducato con il ritratto del figlio di Lorenzo il Magnifico, splendidamente conservato, è opera di Pier Maria da Pescia, coniato nei primi due anni di pontificato di Leone X quando ancora la zecca era gestita dalla Compagnia Fugger. La scena della cavalcata dei Magi che compare al rovescio sta forse a ricordare la venuta a Roma della fastosa ambasceria del re del Portogallo o addirittura la comparsa nel cielo di Roma, avvenuta poco dopo l’elezione del Papa, di una cometa, evento ritenuto di buon auspicio tanto da meritare di essere immortalato a futura memoria su questa bella moneta. Con Leone X iniziò la pratica di servirsi di certe emissioni di monete alla stregua di medaglie facendo in modo che ciò che vi veniva rappresentato aveva lo scopo di far ricordare eventi e personaggi.Foto da asta n°90 lotto n°551 di NumismaticaArsClassica4 punti
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1969 Guinea equatoriale - 5 pesetas Sino al 1968 il territorio era denominato 'Guinea spagnola', le monete avevano le stesse dimensioni delle corrispondenti pesetas utilizzate in Spagna, questa moneta fu coniata a Madrid e come le monete spagnole di quel periodo riporta dentro le due stelline la data 19 - 69. La peseta guineana è stata la valuta della Guinea Equatoriale dal 1969 al 1975, ha sostituito la peseta spagnola alla pari ed è stata successivamente rimpiazzata sempre alla pari dall'ekuele (1975-1985), attualmente utilizza il franco CFA (1 Euro = 656 franchi CFA).4 punti
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Ben tornati, amici lettori! Siccome molti di voi (me compreso) saranno rimasti appesantiti da buffet natalizi e cenoni di capodanno, ho deciso di aprire questo 2021 con una puntata tutto sommato “light”. Difatti, quest'oggi tratterò soltanto il 2 ½ gulden, una moneta po' a sé stante nel variegato panorama numismatico olandese. Gemella (per quantitativo d'argento) del rijksdaalder (già trattato) e del 50 stuivers (che ancora dobbiamo incontrare), questa moneta fu coniata solamente nel 1808 e un'unica tipologia. Al dritto abbiamo il busto del re rivolto verso destra e la classica legenda circolare. Personalmente, la reputo come una delle esecuzioni artisticamente meglio riuscite per quanto riguarda la monetazione di questo sovrano. Le dimensioni della testa sono ben bilanciate e la basetta è delineata e resa in modo naturale. Non ricordo se l'ho già detto ma, nel caso, mi scuso fin d'ora per la ripetizione. Come potete notare, Luigi Bonaparte appare sempre con la testa nuda, senza corone d'alloro, nastri o simili amenità, proprio come un altro ben più celebre napoleonide: Murat. A mio avviso, questo piccolo particolare può essere interpretato come un segno di vicinanza del sovrano nei confronti del proprio popolo. Non a caso, tra i sovrani napoleonidi, i più apprezzati furono proprio Luigi e Gioacchino... Discorso diametralmente opposto per quel che riguarda Girolamo di Westphalia che, se ricorderete, soleva cingersi il capo di corone d'alloro e, al contempo, s'interessava più alla bella vita di corte che alle problematiche del regno, la cui gestione era affidata a burocrati provenienti da Parigi. Tornando al nostro 2 ½ gulden, sul taglio del collo possiamo notare la firma dell'incisore George F. In realtà, come potete osservare qui di seguito, esistono due varianti: una con la firma completa, l'altra, caratterizzata da una punta del busto più corta, in cui troviamo solo la G iniziale e la F finale. Entrambe le varianti sono giudicate come R2 anche se, ad oggi, sono note poche decine di esemplari. Anche per questa ragione, in alta conservazione, questa moneta viaggia tranquillamente sui 12.000/15.000 euro. Sul rovescio non mi dilungo perché si tratta sempre del solito scudo coronato, simbolo del regno. Nel taglio della moneta troviamo incisa la frase “DE NAAM DES HEEREN ZY GELOOFD”, che può essere tradotta in “Crediamo nel nome del Signore”. Anche per quanto riguarda il 2 ½ gulden esistono numerose prove eseguite in bronzo (scuro e chiaro). Degna di nota, a mio avviso, è la prova del 1809, praticamente irreperibile per l'assoluta rarità. Bene. Anche per oggi abbiamo terminato. Come sempre, domande, curiosità o integrazioni a quanto detto sono ben accette. A presto e buona Epifania!3 punti
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CARATTERISTICHE PRINCIPALI Peso: 21 gr Diametro: 32 mm Metallo Presunto: Bronzo Salve, questo pezzo è molto rovinato, lo so. Potrebbe essere Probo, ma il resto con le tre figure l'ho trovato solo per Carinus. Sospetto nn sia moneta. Qualche indizio? Grazie2 punti
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Ciao, allego anche io una rarissima moneta con una suggestiva rappresentazione dei magi al rovescio: Ferrara Ercole I d'Este, 1471-1505. Da 8 quattrini, AR 0,91 g. Scena dell'adorazione dei Magi alla Beata Vergne col Bambino. Rv. Idra a sette teste sui tizzoni ardenti. CNI 70. MIR 262. Ex NAC/Varesi 115.2 punti
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Premesso che le questioni personali tra utenti non mi interessano, è sempre sgradevole eliminare una delle parti di un contraddittorio.. Entrando nel merito della discussione, tutti possono indubbiamente dire cose sensate purché motivate. E, dal momento che ritengo la Numismatica sia una scienza, come tale bisogna approcciarvisi. Sono disposto ad accettare che la forma ovale di certi pezzi possa essere dovuta ad un qualcosa in più di una semplice deformazione meccanica casuale (ipotesi), però si tratta di un'affermazione che deve essere in qualche modo comprovata o quantomeno bisogna portare degli elementi un poco più incisivi del "secondo me è così" (dati). Ed è chiaro che tali elementi debbano essere portati da chi propone l'ipotesi iniziale, non sono certo gli altri a dover trovare argomentazioni "contro". Ad esempio: ci sono elementi visivi che sembrino dimostrare che si tratti di pezzi volontariamente deformati? Le deformazioni si rilevano in una stessa emissione? Si riesce quantomeno a rilevare degli elementi comuni (ad esempio, il luogo di coniazione, il periodo di emissione, ecc)? E soprattutto, quale potrebbe essere la motivazione per una scelta del genere? Insomma, c'è uno straccio di prova che possa far pensare ad emissioni volontarie o dolose? Perché fino ad ora non è stato esposto niente in tal senso, e siccome l'alternativa della semplice deformazione meccanica è assolutamente legittima, mi sembra si stia ricamando sul nulla. Ovviamente sarei felice di essere smentito, ogni novità è ben vista. Però, come già detto, una tesi deve essere portata avanti con metodo. Altrimenti è fuffa Buona Epifania a tutti, Afranio2 punti
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Napoletana del giorno: CARLO DI BORBONE - 1/2 Piastra da 60 Grana 1734 Buona Epifania a tutti2 punti
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Repubblica Democratica Tedesca 20 pfennig 1969, ottone. (Le monete da 20 Pfennig di ottone furono emesse, poichè i telefoni a pagamento avevano una tariffa standard di 20 Pfennig e stavano avendo problemi con le monete di alluminio più piccole che si inceppavano a causa del loro peso ridotto)2 punti
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anche il mio centesimo Uruguay proviene dalla zecca di Parigi2 punti
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Buonasera a Tutti i Piastristri, scusate il ritardo ma tra lavoro, festività, famiglia e studio ho dovuto trascurare un po' il Forum. Ecco la mia unica Piastra del 1834. Saluti, Sergio.2 punti
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Buonasera a tutti. Partecipo a questa interessantissima discussione con un grosso di Giovanni Soranzo che presenta, insieme a caratteristiche già discusse (tra cui il segno di interpunzione :: nella legenda del D) o comunque illustrate nel volume di @ak72 sulle monete della Serenissima, una particolarità ulteriore al R: apparentemente le lettere XC alla destra del volto del Cristo sono unite in un solo simbolo. Manca inoltre il segno di abbreviazione. La moneta pesa 2.07 g, ed ha diametro di 19.5 mm. Segnalo anche un elemento, presente in alcune delle monete con il segno di interpunzione :: nella legenda del D, che non mi sembra sia stato evidenziato: alcuni bisanti sopra il trono alla sinistra del Cristo al R. I bisanti sono presenti, ad esempio, in tre delle monete del post #187 di @fabri61, e nel rovescio della prima moneta del post #222 di @terkel. Riporto per chiarezza un esempio tratto dal post #187. Un saluto, Valerio2 punti
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Buongiorno a tutti... per finire l'anno in bellezza, finalmente è arrivata anche questa monetina tanto tanto desiderata...era da tempo che la cercavo e poi finalmente, come sapranno in diversi, di recente è passata in vendita e qui nel forum se ne è anche scritto ( ne ho scritto pure io, facendo un pò lo gnorriperdonatemi! ) Il 3 il 4 il 6 cavalli del 1804 li avevo già e finalmente il poker del 1804 è servito....non ho le varianti con i due punti : e quelle con FERDIN (e credo queste ultime non le avrò mai e poi vabbè quelle con le sigle LD restano dei sogni), ma direi che per il momento posso accontentarmi...la condivido con piacere e ne approfitto per augurare a tutti di passare un piacevole e sereno ultimo dell'anno. Un caro saluto Cristiano.1 punto
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Inauguro il nuovo anno con uno dei miei primi acquisti 2021: D\ CONSTAN-TINVS AVG R\ PROVIDEN-TIAE AVGG, TRP RIC 449var - Irregular Il pezzo è accompagnato da questo cartellino: che riporta il numero 399 che è il riferimento al catalogo del rispostiglio pubblicato in Coin Hoards from Roman Britain vol. X dato che il pezzo proviene dal ripostiglio di Chapmanslade scoperto con il metal detector nel 1993. Qualche dato sul ripostiglio, tra cui una sua composizione di massima si trova nel sempre ben preciso e puntuale sito del PAS: https://finds.org.uk/database/hoards/record/id/2186 Si tratta di un ripostiglio di 5200 pezzi circa caratterizzato anche da una discreta presenza di radiati del III secolo (12 esemplari di cui 8 imitativi!) e da 25 nummi tetrarchici. La bustina arriva dritta dritta dai catalogatori del British Museum che hanno studiato l'insieme e trattenuto parte del ripostiglio.1 punto
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Personalmente, la trovo imbarazzante, in primo luogo per l’idea ma soprattutto per la pessima esecuzione. Sia chiaro, anche a me piace la Nutella e, più in generale, molti dei prodotti della Ferrero ma, mi chiedo, se davvero vi fosse la necessità di omaggiare un’azienda dolciaria con una moneta commemorativa... Mi sembra che ultimamente nella zecca le idee buone stiano veramente scarseggiando. Questa non è altro che un’ulteriore conferma della mia teoria secondo cui questi oggetti sono più vicini a dei prodotti commerciali, dei gadget “turistici” che a delle vere e proprie monete. Con ciò non posso che essere sempre più convinto della decisione (presa ormai anni fa) di abbandonare il collezionismo degli euro per dedicarmi a qualcosa di più serio.1 punto
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Ci siamo limitati a riportare la classificazione del RIC come tutti, .....l’unica iniziativa personale è stato definirla dupondio invece che asse per via della corona radiata.... provi a consultare il RIC 3e vedere se riferisce altro1 punto
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https://www.circolodozza.it/polisportivaorienteering petronius1 punto
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8 denari di Genova? In particolare confronta con gli anni 1654 e 1655 https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GE31/40 Ciao Mario1 punto
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Essendo una discussione interessante che è andata ben oltre la semplice identificazione, la sposto nella Sezione Romane Imperiali1 punto
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Per adesso da quello che vedo dalle foto direi mediamente un q.bb con un bb del rovescio e un mb+ del diritto. Mi verrebbe di fare ulteriormente una distinzione con due conservazioni diverse della sola parte del diritto. Le scritte appaiono in ottima conservazione (bb) a differenza del ritratto (mb) che pare molto sceso dovuto al fatto che il busto è più alto della scritta e quindi più soggetto all'usura, da ciò si capisce che la moneta ha circolato abbastanza. Il rovescio arriva al bb diciamo giusto giusto, anche a causa delle più fratture marginali. Probabilmente la foto e i colori non rendono per una giusta valutazione per cui aspettiamo nuove foto.1 punto
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Estetica in linea con le altre emissioni precedenti (Vespa e Lettera 22), anche se in questa i disegni mi sembrano forse più banali. Come potete vedere dalle immagini sopra nelle prime emissioni i disegni erano più elaborati, mentre in questa hanno solo riportato un barattolo. Sicuramente iconico e rappresentativo ma scontato. Se la zecca continua a pensare a fare sempre più emissioni tralasciando la qualità..............1 punto
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@Asclepia complimenti per aver messo in collezione un bel quartetto di monetine del 1804 Stupenda è il 6 cavalli, ma anche le altre sono davvero belle monete Il 9 cavalli presenta una certa freschezza di metallo, e rilievi da conservazione pari BB+/qSPL Sono curioso di vedere altre foto, magari dopo aver tolto quelle piccole ossidazioni di verderame In mano sarà sicuramente più bella che in foto. Il mio 9 cavali 1804 è in viaggio, e dovrebbe arrivare per la settimana prossima. A questo punto mi manca solo il 6 cavalli ?1 punto
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Mi complimento per l'articolo , molto interessante, completo e anche ben scritto. Onestamente non sapevo nulla di Lucilla né della sua monetazione. ma da ora in poi non sarà più così :ho imparato molte cose. Auguro al tuo lavoro la fortuna e la diffusione che si merita. Ciao da Stilicho1 punto
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Ciao! Vero. Il nostro "occhio di lince" non si è smentito; non ricordavo che la "S" è inscritta tra due barrette. Segue foto più chiara presa da internet saluti luciano1 punto
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Molte di queste monete sono tosate, rimane comunque una moneta rappresentativa milanese col proprio simbolo politico e religioso.1 punto
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Un'iniziativa interessante di cui purtroppo mi sono accorto soltanto adesso: https://www.sharper-night.it/1 punto
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Buonasera a tutti, @Numi 62, grazie per avermi aiutato a catalogare il mio Denaro di Federico, ne posto un altro che a prima vista sembra diverso, ma è solo più rovinato credo. ? Spinto dalla curiosità sono andato alla ricerca di notizie sulla Cuba, di cui fino al tuo post non ne conoscevo l'esistenza. Ho reperito in rete qualcosa e nel riportarlo cito autore e Fonte. La Cuba. Situata all’interno di quello che un tempo era l’esteso parco di caccia dei re normanni chiamato il “Genoard ” (che in arabo significa: paradiso della terra), la Cuba (dall’arabo qubba che vuol dire arco) sorge poco lontano da Porta Nuova nell’attuale corso Calatafimi. Origini Questo sontuoso palazzo, che presenta tutti i caratteri peculiari dell’architettura d’età normanna, fu voluto da Guglielmo II il Buono, come testimonia una iscrizione araba in caratteri cufici che decora la cornice d’attico della fabbrica decifrata da Michele Amari nel 1849: “Nel nome di Dio, clemente e misericordioso Bada qui, ferma qui la tua attenzione, fermati e guarda! Vedrai Egregia stanza dell’Egregi tra i re della terra, Guglielmo Secondo, non v’ha castello che sia degno di lui, nè bastano le sue sale… nè quali notansi i momenti più avventurati e i tempi più prosperi. E di nostro Signore il Messia mille e cento aggiuntovi ottanta che son corsi tanto lieti”. Storia Il palazzo, coevo a quello della Zisa, che eguagliò in magnificenza, venne portato a compimento nel 1180, era uno dei sollazzi regi (luoghi di delizie), ed un tempo era circondato da un magnifico parco con vigneti, frutteti e da una grande peschiera. Rimasto possedimento della monarchia di Sicilia fino agli inizi del XIV secolo, nel 1320 divenne proprietà di privati. In questo secolo venne menzionata dal Boccaccio nel suo “Decamerone”, che vi ambientò la sesta novella della quinta giornata riguardante l’amore del giovane Giovanni da Procida per una giovane fanciulla destinata a Federico II d’Aragona e chiusa nel palazzo reale. Ritornata al patrimonio regio, nel 1436 Alfonso il Magnanimo la concesse a Guglielmo Raimondo Moncada conte di Adernò, uno dei suoi vicere in Sicilia, finchè nel 1575 durante la peste venne adibito a lazzaretto per gli appestati. Successivamente in epoca borbonica fu aggregato alla caserma di cavalleria dei “Borgognoni”, subendo pesanti trasformazioni ed ampliamenti, con l’aggiunta di nuovi corpi di fabbrica. Fonte Web Palermo viva Autore articolo Nicola Stanzione Saluti Alberto1 punto
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Sono d'accordissimo con te. Ma in questo caso la moneta non appartiene a nessuno di noi, stiamo solo commentando una moneta apparsa su internet. Oppure stai difendendo l'anonimo compratore? La mia ipotesi, per di più, l'ho proposta a scopo di "esercizio didattico" chiedendo cortesemente di essere corretto in caso di errore. Ho scritto che, a mio parere, quella crepa è dubbia sulla base del libro di Fabregas "È falso il mio denario?" che cito: "Come distinguere le screpolature autentiche da quelle delle monete false? Ricercando le screpolature riempite di materiale con linee di frattura appena segnate ma senza profondità, come se fossero disegnate sull'argento". Da inesperto (e giudicando solo dalla foto) mi è sembrato questo il caso. La tua risposta "Questa crepa mi pare assolutamente normale" è probabilmente giusta ma, purtroppo, non aiuta me nè gli altri neofiti a crescere in quanto non è motivata.1 punto
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Secondo me iniziative commerciali come questa devono essere sempre benvenute: a costo zero per noi collezionisti fanno comunque GRANDISSIMA PUBBLICITA' (in TV... e più volte al giorno) al nostro mondo ed essendo chiaramente rivolte ad un pubblico di bimbi/ragazzini possono instillare in loro il pallino della numismatica che, soprattutto se provengono da famiglie in cui non c'è tradizione collezionistica, è sempre un gran risultato di questi tempi e magari alla lunga alimentando pure il ricambio generazionale di cui tanto si auspica... Ovviamente se un bambino ha già dei genitori e parenti collezionisti sarà instradato direttamente verso ciotole e libri opportuni con minor costo economico e maggior guadagno di conoscenze ma non tutti hanno questa fortuna. Saluti Simone1 punto
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Dopo 64 km. dalle sorgenti sul monte Paflagone, il fiume Sele, raggiunta l'omonima piana del Sele, sfocia nel Tirreno circa 9 km. a Nord del sito archeologico di Paestum, in Campania . In prossimità della riva Sud del fiume ed allora vicinissimo alla foce, verso fine VII sec. a.C. , Sibari costruisce un santuario dedicato ad Hera Argiva, protettrice anche dei commerci . Quel tratto di costa è il terminale della via commerciale che collega Sibari al Tirreno, il punto di arrivo dei traffici che portano da Sibari, arrivando per mezzo suo anche dalla ionica Mileto, fino alla terra degli Etruschi e più oltre fino all'Iberia . L'importanza e la ricchezza di questa via, sarà ben protetta e presidiata, sviluppando a pochi km. a Sud del santuario, la colonia sibarita di Poseidonia . Dei diversi edifici del santuario al Sele, nulla è pervenuto in alzato, ma sono state conservate importanti serie di metope scolpite che di quei templi ed edifici erano il decoro . l'interdipendenza dell'area del Sele con l'area della sibaritide, è ben documentata anche numismaticamente dalla monetazione di Poseidonia con Poseidon/toro, tipologia ripresa, dopo la caduta di Sibari (510 a.C.) , nella nuova Sibari con i rari tipi con Poseidon/toro a leggenda SYBA . nota : altre informazioni sul santuario al Sele sono in discussione "Tempio di Hera Argiva e le metope del Sele" del 11-10 20161 punto
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I rilievi sono alti. Le foglie sul rovescio potrebbero far pensare che sono consumate dalla circolazione ma secondo me questa impressione è dovuta da un difetto del conio. Questa moneta ha circolato molto poco. Per me q.spl1 punto
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I nonni, come tanti di noi - me compreso - avevano spesso una scatola in cui finivano "tagli, ritagli e frattaglie (cit.)", vale a dire carabattole che comunque dispiace di buttare nel sacchetto dei rifiuti : qualche moneta fuori corso, qualche gettone, qualche medaglietta, piccoli oggetti di metallo che sapevano benissimo che non valevano nulla. Ce l'ho anch'io, un vero scrigno del tesoro : praticamente immondizia ! Sono i nipoti che un bel giorno aprono la scatola e pensano/sperano che contenga qualcosa di valore, a volte trovano addirittuta antiche monete greche, romane...e così chiedono "Quanto vale ?", la Spranza è sempre l'ultima Dea... Sono loro ad essere un po' ingenui, i nonni si comportarono a suo tempo come [quasi] tutti noi ! Ciao TIBERIUS !1 punto
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Un famoso esempio di monete inserite in strutture architettoniche a scopo dedicatorio è la scoperta effettuata dal Sig. Clarke nell'aprile del 1870 a Priene, nel tempio di Atena Polias e precisamente sotto al piedistallo di una grande statua della Dea. Furono rinvenuti sei tetradrammi di Oroferne, re di Cappadocia nel 157 a.C. Il fatto è narrato da C.T. Newton: On an Inedited Tetradrachm of Orophernes II, King of Cappadocia. in Numismatic Chronicle vol XI 1871, p. 19. Il numero della rivista è legalmente scaricabile all'indirizzo: https://archive.org/download/newnumismatic11royauoft/newnumismatic11royauoft.pdf1 punto
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Ci tengo a dire la mia su questo argomento. Sicuramente dal punto di vista del valore la collezione in edicola non vale nulla, saranno (per ovvi motivi) monete e banconote comuni. Ma sono anche io del parere che questo tipo di operazioni possono avvicinare i più giovani a questa passione. Se avessi 8 anni e vedessi in edicola una banconota, costringerei mio padre a comprarla ? Se il contenuto dei fascicoli è ben fatto, secondo me è un'ottima iniziativa. Poi è chiaro che a molti di noi già avvezzi al collezionismo, non interessa. La numismatica è una passione difficile da tramandare, secondo me. Quindi ogni tentativo è ben apprezzato. Premesso che ovviamente è anche fatto per una mera questione economica e di guadagno. Ma se il risultato è quello di portare nuove persone ad avvicinarsi a quest'ambito, ben venga!1 punto
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Ciao e complimenti per il nuovo acquisto Il termine “irregular” lo puoi trovare utilizzato anche per indicare emissioni irregolari, imitative, barbariche... alle quali credo che questo grazioso esemplare appartenga. Lo stile non è assolutamente ufficiale e le leggende irregolari non lasciano dubbi sulla natura di questo esemplare. Un bel falso d’epoca.1 punto
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Eccezionale ritrovamento! Se pensiamo che questa moneta è in circolazione da quasi vent'anni e non era mai stata tesaurizzata.1 punto
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Consegnato il Gazzettino cartaceo numero 7 soli due mesi fa, si lavora ora sul futuro numero 8... Le premesse dagli articoli arrivati sono ottime, sia per tematiche, sia per autori che sono un mix tra nuovi e già conosciuti autori, si profila un altro numero importante. Chi vuole e riterrà può inviarci ancora un suo articolo o una riflessione numismatica da valutare volentieri inviando a [email protected] Si spera nel tempo di poter dare altri cartacei del numero 7, augurandoci che il futuro numero 8 coincida con la ripartenza della numismatica reale per raggiungere tanti appassionati . Poco alla volta la famiglia editoriale senza scopi di lucro di Quelli del Cordusio si amplia sempre più puntando ora alla decima pubblicazione complessiva !1 punto
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Eh niente, alla fine l'ho acquistato Grazie a tutti per i contributi alla discussione, Buona giornata. Massimo1 punto
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In allegato, per chi fosse interessato alcune osservazioni su due tipologie monetali emesse dal patriarca aquileiese. bertrando articolo.pdf1 punto
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