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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/30/21 in Risposte
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Seguendo una discussione ho scoperto che la sezione di Monete medievali di Zecche Italiane non aveva un curatore. A questa sezione partecipano molti utenti esperti e preparati in questa monetazione che è sicuramente una delle più interessanti e complesse della numismatica. Tuttavia, proprio per la complessità della materia, credo che ai collezionisti che si avvicinano ad essa per la prima volta un curatore possa essere utile. E così, dopo due anni di riposo, ho proposto a @Reficul di riprendere la collaborazione come curatore di questa sezione. La monetazione medievale italiana è una materia vastissima e, pur avendo un'infarinatura generale, non sono un esperto di tutte le zecche. Quindi spero in una vostra collaborazione e in un vostro aiuto per rendere questa sezione sempre interessante e utile per tutti. Arka Diligite iustitiam12 punti
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Buonasera a tutti, prendo spunto da Cristiano @Asclepia, le sue foto di gruppo mi piacciono molto, così viene anche più semplice confrontarle e magari cogliere qualche differenza, ma soprattutto goderne la visione come se fosse un quadro con più elementi che fanno parte della stessa scena. ? Saluti Alberto Ps. A parte le varianti, mi mancano il 1788 e il 1804 ?4 punti
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Arrivati il 1818 e 1820 (dall'ultima asta Negrini) a far compagnia al 1816 e 1817 Monete relativamente comuni in bassa conservazione, ma già così non sono così facili da trovare (senza svenarsi). Adesso manca un bel 1819 e il 1821, decisamente meno raro di quello che dicono i cataloghi (compare praticamente in tutte le aste) Foto per l'archivio prima di metterle a riposare con le sorelline sul velluto in banca3 punti
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Dopo ben quattro anni di inattività ritorno in punta di piedi qui sul forum e nel mondo numismatico per parlare dell’ultima fatica dell’instancabile amico @Rex Neap...ho dato giusto una rapida sfogliata ma come al solito non deludi mai caro Pietro! Fotografie di qualità e descrizioni minuziose come tuo solito...sfogliandolo mi sono tornate in mente le discussioni interminabili che avevamo insieme ad altri amici qualche anno fa e mi si sta riaccendendo una scintilla che credevo ormai sopita. Gaetano3 punti
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Ciao Enrico, leggendo questa discussione, mi ha riportato a quei bei tempi, dove la nostra passione ci faceva fare le ore lunghe. Purtroppo, a volte le foto ingannano, L'utente @lucerio, alla luce di questa foto, ha ragione di interpretarla come un artefizio a bulino per evidenziare meglio una legenda. Un pò come alcuni "pulitori di Greche". Ma non è cosi. Lo ha spiegato @vitellio e cercherò di spiegarlo anche io, con un paio di disegnini. Premesso, che non tutte le monete coniate, da conii punzonati per le leggente. Ovvero, quelle che non hanno la "depressione" attorno alla lettera, sicuramente hanno subito una attenta levigatura alla base del conio, cosi da eliminare la proturberanza o sbavatura, durante l'inerzia del punzoncino/lettera. La foto che allego, ci fa osservare che le tre monete, i loro conii, non sono stati levigati. I motivi del perché ? distrazioni in officina, fretta nel coniare, altri motivi validi, Ma non è questo il punto. Con un'altra foto, voglio convincere @lucerio che cone scritto da @vitellio, trattasi di sedimenti o croste calcaree, ovvero sporcizia. La ritroviamo (in rosso) anche attorno al figurativo, i( in giallo) non sono scrostature, ma uguali sedimenti.3 punti
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Ogni tanto vi aggiorno su questa meraviglia. Ho appena fatto il tampone ? e dato che sono fieramente negativo domani passo baldanzoso la frontiera e scendo verso Roma col mio prezioso fardello. Spero di trovare il tempo di passare da Moruzzi, che - coincidenza vuole - proprio il mese scorso ha autenticato una banconota simile alla mia (ma in migliore conservazione) senza numeri di serie la quale si trova ora sulla baia alla foll... ehm... alla bellezza di 8000 euro. Vi tengo informati! ???2 punti
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Salve A seconda del diametro direi o 1/2 o 1 o 2 soldi Gorizia fine settecento https://en.numista.com/catalogue/pieces29838.html 18 mm 1/2 soldo 20.7 mm 1 soldo 22 mm 2 soldi2 punti
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1972 Libia - 1 dinar Al retro la fortezza di Shaba, fu utilizzata anche dall'Esercito italiano durante il periodo coloniale del Fezzan.2 punti
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Ignác Semmelweis e l’importanza di lavarsi le mani L’Allgemeines Krankenhaus der Stadt Wien è il principale ospedale pubblico di Vienna. Stando a Wikipedia, è il quinto più grande d’Europa sia in termini di posti letto, sia di personale impiegato. È un’istituzione che ha sulle spalle oltre tre secoli di storia: i lavori per la sua costruzione iniziarono all’indomani del secondo assedio ottomano alla città del 1683. Nella sua lunga vita è stato il teatro di molte ricerche scientifiche importanti per la storia della medicina pubblica mondiale. Ed è qui che a metà dell’Ottocento un medico ungherese getta le basi di una disciplina che ha ancora una volta dimostrato la propria importanza durante la pandemia di Covid-19: l’igiene. Questa è la storia di Ignác Fülöp Semmelweis e dell’importanza di lavarsi le mani. Quando nascere era un rischio Alla fine del Settecento l’imperatore Giuseppe II visita l’ospedale. Colpito dalle difficoltà della struttura, decide di fare dell’ospedale pubblico di Vienna un’istituzione di eccellenza tanto nella cura dei propri pazienti quanto nella ricerca medica, favorendo il rapporto con l’Università. Proprio qui, nel 1844, nella migliore clinica dell’Austria-Ungheria, si specializza in ostetricia Semmelweis che, nel giro di due anni, viene nominato assistente professore al reparto maternità dell’ospedale di Vienna. Ignác Semmelweis era nato nel 1818 a Buda, figlio di una famiglia benestante di origini tedesche. Lasciare l’Ungheria per la capitale è un passaggio inevitabile per chi ha ambizioni e lui a 28 anni lavora in una delle più importanti istituzioni europee, sebbene l’ostetricia, specialmente all’epoca, non fosse il settore più ambito della pratica medica. A far nascere i bambini erano in fondo capacissime le donne fin dalla notte dei tempi. A peggiorare la fama del settore, circola negli ambienti viennesi la sensazione che andare a partorire in ospedale sia rischioso, spesso un condanna a morte per le donne. Capitava spesso che le puerpere si ammalassero di una forte febbre che non lasciava scampo. Chi poteva, partoriva in casa. I due padiglioni Il problema della febbre puerperale è all’ordine del giorno nel direttivo dell’ospedale, ma nemmeno i più blasonati medici e professori universitari sanno spiegare l’origine della malattia. Semmelweis nota però un fatto che sfuggiva a tutti. Nell’ospedale di Vienna i padiglioni di ostetricia sono due: in uno i parti sono assistiti dal personale medico, nell’altro solamente dalle balie e dalle infermiere. Il medico ungherese analizza il numero di neo-madri decedute nei due padiglioni tra il 1841 e il 1846, osservando che è più facile morire se si partorisce nel padiglione dove operano anche i medici. Il tasso di mortalità rispetto all’altro padiglione è cinque volte più alto. Semmelweis passa quindi a studiare che cosa facciano di diverso i medici rispetto a infermiere e balie. E la risposta non è difficile da trovare. Come in tutte le cliniche universitarie del mondo – è vero anche oggi – i professori dissezionano i cadaveri per studiarne le cause di morte e tenere lezione ai futuri medici. Può essere che qualcosa di mortale si trasferisca dai cadaveri alle partorienti attraverso gli stessi medici? All’epoca l’idea che esistessero i germi, entità invisibili a occhio nudo che possono trasmettere le malattie, non era ancora nota: bisognerà aspettare l’ultimo scampolo di secolo. La strana morte del dottor Jacob Kolletschka All’inizio del 1847, durante una delle autopsie di routine, un medico boemo più anziano di Semmelweis, Jacob Kolletschka, si ferisce al braccio con il bisturi. Nel giro di poco tempo si ammala gravemente, presentando sintomi simili a quelli delle neo-mamme. E se sia stato il bisturi infetto a trasferire qualcosa di nocivo e letale dentro al corpo dell’anatomopatologo? Lavarsi le mani, togliendo via ogni particella di questa minaccia invisibile prima di visitare le partorienti o assistere un parto potrebbe essere la soluzione al mistero della febbre puerperale? All’epoca nessuno dei medici si sentiva in dovere di lavarsi le mani dopo aver maneggiato gli organi di un cadavere e prima di visitare un paziente. Oggi sappiamo che la febbre che colpiva le neo-madri viennesi è provocata da alcuni batteri, come lo Streptococco o Escherichia coli, che trovano una via di accesso nelle lacerazioni della mucosa uterina che si possono verificare durante il parto. E sappiamo che erano proprio i medici che non si lavavano le mani a condannare a morte quelle donne. Semmelweis riesce a convincere l’ospedale a obbligare i medici a lavarsi le mani con acqua e sapone prima di passare da un paziente a un altro (morto o vivo che fosse). L’effetto è immediato: il tasso di mortalità del padiglione sotto osservazione si abbassa e raggiunge i valori dell’altro. Ma la storia di Semmelweis non è a lieto fine. L’opposizione della direzione dell’ospedale alle sue idee è feroce. Gli chiedono di mostrare che cosa porterebbero i medici sulle loro mani. E Semmelweis non può mostrarlo, anche se sa che l’introduzione della prima pratica di igiene in un ospedale ha migliorato la probabilità di sopravvivenza di un gruppo di suoi pazienti. Lotta contro il muro di gomma dell’establishment medico viennese, ma le forze sono impari. Da un parte la tradizione e l’autorità della prestigiosa università, dall’altra un medico che non riesce a mostrare le prove di quello che sostiene. La sua intuizione e la sua analisi diventano per Semmelweis un’ossessione: scrive decine di lettere, pubblicazioni a chiunque conti nella scienza medica in Europa. Ma nessuno lo ascolta. Entra in depressione, forse sviluppa qualche disturbo psichico. Sicuramente finisce la sua esistenza nel 1867 rinchiuso in un manicomio. Oggi, quando le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e dei Ministeri della Salute dei vari paesi ci ricordano l’importanza di lavarsi le mani per limitare la circolazione del coronavirus, ricordiamoci anche di Ignác Fülöp Semmelweis (a cui Budapest ha intitolato un’università? è stato il primo a capirne l’importanza. Su Ignác Semmelweis si possono leggere la tesi di laurea in medicina di Louis Ferdinand Céline pubblicata da Adelphi: Il dottor Semmelweis. Più recente è invece la biografia scientifica scritta da Sherwin B. Nuland: Il morbo dei dottori (Codice Editore). Su YouTube si trova anche un cortometraggio di Fred Zinnemann, vincitore del premio Oscar nel 1938, dal titolo esplicativo That Mothers Might Live. https://www.eastjournal.net/archives/1145412 punti
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Temo Skuby abbia ragione con buona pace di coloro che - lo scorso marzo - si preparavano ad intonare il de profundis per il mercato numismatico a seguito della pandemia, il mercato non solo ha resistito ma molte categorie di monete hanno significativamente aumentato le loro valutazioni come esemplificato in un efficace commento diffuso da CNG il mercato anglosassone offre l‘operativita‘ piu‘ interessante ma anche altri mercati mostrano ottimi realizzi. In Italia purtroppo persistono difficoltà dovute alle limitazioni imposte all‘esportazione delle monete soprattutto antiche - svantaggiando di fatto i commercianti italiani. Limitazioni che altrove non esistono o sono molto attenuate.2 punti
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Ciao, è uno dei tanti profili delle madonnine di Roma, "insolito" perchè meno comune... la classificazione non varia (sempre Muntoni 94), ma per i collezionisti che apprezzano anche le microvarianti è sempre interessante... Personalmente, più che per i tratti del volto, caratterizzo questa tipologia per il busto "lungo", che arriva in basso a lambire il bordo del tondello. Per quanto i conii delle madonnine fossero tutti approntati a Roma da Tommaso Mercandetti, questa caratteristica non si riscontra sulle emissioni di altre zecche, e da sola (anche senza il diritto che non hai postato), basta per attribuire a Roma la madonnina. Ciao, RCAMIL.2 punti
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E' illusorio pensare che i pagamenti elettronici possano danneggiare le organizzazioni criminali, ormai vi è un processo di interconnessione fortissima tra economie criminali e legali con appoggi e sostegni di ogni tipo a partire dalle stesse istituzioni politiche e finanziarie, spesso non si ha idea del volume di affari colossale che produce l'economia criminale e che in un secondo momento viene dirottato con ogni mezzo al finanziamento di attività legali creando alleanze e complicità ad ogni livello della struttura sociale...come se non bastasse le criptovalute sono uno strumento usatissimo nel deep web per ogni sorta di traffico illecito ed attività sovversive... Finchè il sistema economico e politico rimane quello che conosciamo la criminalità avrà sempre modo di prosperare...2 punti
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modificato per ripensamento il concetto più probabile e forse unico possibile in effetti è quello della espulsione del metallo nell'approfondire la lettera, senza levigatura finale, probabilmente senza un fondino o comunque con un fondino che facesse da contenzione del metallo "espulso", appianandolo, ma sempre in rilievo sul fondo del conio... sarebbe comunque interessante tracciare la produzione di un conio con queste caratteristiche per verificare se esiste un prima e un dopo, onde capire con certezza se era operazione di primo approntamento o una forma di ravvivare il conio (cosa più probabile).2 punti
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SOCIETA' FEMMINILE S. VINCENZO DE PAOLI - Gettone PER MEZZO LITRO DI LATTE2 punti
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Questa sera vi mostro un'oncia dell'anno appena concluso. Una kookaburra australiana che commemora la prima emissione1 punto
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1 cruzeiro Brasile 1972 (commemorativo dichiarazione d'indipendenza)1 punto
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5 centavos Argentina 1972 50 cents Sri Lanka 1972 (grazie @undinar per avermi segnalato l'errore).1 punto
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Se guardiamo l'esito dell'asta Varesi sulle monete euro proof,salvo alcune eccezioni,sono andate via per la maggior parte sotto il prezzo di emissione,purtroppo per noi che le collezioniamo.1 punto
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Complimenti e buon lavoro, se avrai bisogno di un aiuto su Firenze conta su di me ? Saluti Marfir1 punto
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Argento in lingotti è venuto da Lorena.La la qualità dell'argento in questi lingotti non era migliore.La la tecnologia è stata cambiata. Il marmo di karar è stato aggiunto alla fusione dell'argento.Ha senso parlare con il signor fofo. E ' un esperto in materia. Ciao a tutti!1 punto
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Ho 2 possibilità d intruso: Il 100 kroner islandese perché è l unica che ha lo stesso personaggio nei due versi della banconote. Il 500 franchi belga perché è l unica che sul retro raffigura una donna.1 punto
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A parte il fatto che il 2 euro di Grace Kelly non è proof, non è d’oro e neanche d’argento, ti sfido a citarmi altre monete euro che hanno aumentato di così tanto il loro valore rispetto al prezzo di emissione. Non puoi portare come esempio per avvalorare una teoria su larga scala una moneta che rappresenta praticamente un unicum... Comunque, se la tua domanda è: tra 10-20 anni le monete euro in oro e argento di Austria, Vaticano e Monaco avranno una rivalutazione? La mia risposta è no, a meno che l’oro non valga qualcosa come 500 euro al grammo, così da superare l’esoso prezzo di emissione. E, in tal caso, sarebbe comunque più conveniente puntare sull’oro da investimento. Tra 10-20 anni le monete saranno al minimo delle loro quotazioni (un po’ come le macchine): troppo “nuove” per essere d’epoca e ricercate dai collezionisti, troppo datate per chi acquista monete moderne. Faccio un esempio oggettivo: le stupende 100.000 lire in oro del Vaticano di fine anni ‘90 oggi chi se le compra? Praticamente nessuno ed il prezzo, di conseguenza, lo fa essenzialmente il metallo più che la tiratura limitata o la rarità numismatica.1 punto
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Ma come diavolo fate a capirci qualcosa dalla foto? Vi stimo tantissimo, io non ci capisco nulla ?1 punto
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Stati dell'Africa occidentale 50 franchi 19721 punto
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Le banche centrali sono tutt'altro che onnipotenti: le criptovalute sono fuori dal controllo di qualunque istituzione, mentre la decisione di sfavorire o sostituire il contante col denaro elettronico è di origine politica e viene sostenuta attivamente da quella parte della popolazione che vede solo vantaggi in tale processo, oppure se ne frega del tutto della questione e lo fa solo per la comodità di non dover maneggiare i soldi. Non che a nessuno (tranne forse all'Agenzia delle entrate) importi realmente qualcosa se si pagano le spese minori in banconote piuttosto che con la tesserina, ma fare i bravi amministratori moderni che eliminano gli spiccioli e le rapine fisiche porta parecchi voti. Per i pesci grossi è uguale, evadono lo stesso con le società off-shore. Quella della tracciabilità è una faccenda particolare che entra in gioco in certe circostanze di solito non riguardanti "l'uomo comune", ma può diventare un problema serio nel caso estremo di ritrovarsi in regime dittatoriale. Sono comunque, appunto, casi estremi. Il vero problema è il sistema del pagamento elettronico in sè: che esista è un conto, che finisca col rimpiazzare quello di pagamento in contante è un grave errore che mette a repentaglio la nostra sicurezza.1 punto
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Un contributo con due disegnini, sperando di spiegarmi. A sinistra, un tondello (punzone) in ferro temperato, con una lettera E in positivo, a destra in alto, il punzone con la lettera E, imprime sulla base di un conio, creando la lettera E in negativo, creando attorno una "sbavatura" da pressione. Se non eliminata con levigatura, quando il conio lavorerà, attorno ad ogni lettera da punzoncino, crea una lieve impronta sulla moneta. Da qui gli effetti di questa discussione.1 punto
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@okt Non so cos’abbia scritto l’utente King John perché l’ho bloccato. So solo che come tu ha risposto alla mia domanda sull’eventuale significato numerale delle lettere dicendo che si trattava invece del nome di una città costituito da 10 caratteri di cui alcuni si ripetevano e cinque comparivano nel monogramma, sono stato subito indirizzato all’antica città di Eleutherna sull’isola di Creta, nei pressi del Monte Ida, a me ben nota. La città deriva il suo nome da Eleuther, uno dei Cureti legati alla mitologia dello Zeus cretese, mentre il secondo nome Apollonia le è stato attribuito in quanto ritenuta la patria di Lino, figlio di Apollo, e di Ametoro, due celeberrimi aedi e citaristi dell'età arcaica. Ho in archivio uno statere e un bronzo di Eleutherna, entrambi con la testa di Apollo sul diritto e lo stesso dio raffigurato sul rovescio, in piedi con in mano una pietra e l’arco nel primo e seduto sull’onfalo nel secondo.1 punto
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Se guardi tutto lo schema ( i cui disegni sono piuttosto schematici) , spiega come si origina il bordo che lascerà il canaletto,....... ovviamente, essendo una cresta, alla prima martellata il profilo si arrotondava secondo una precisa legge meccanica e le impressioni successive erano arrotondate e regolari. Se fossero stati i punzoni ad avere un colletto di battuta, ne sarebbero risultati dei rilievi sulla moneta e non degli incavi ..... per essere in incuso nella moneta dovevano essere per forza profili rilevati dal piano del conio, che è esattamente il contrario di quello che avrebbe creato qualunque bordo di arresto.1 punto
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Ma il metallo non era liquido o neanche semiliquido nella coniatura , in maniera tale da permetterne il “risucchio” durante le operazioni di deformazione plastica... era solo riscaldato ma ben distante da temperature che influenzino la solidità del tondello, quindi la soluzione teorizzata é sbagliata.... l’effetto è dovuto solo al punzone che riprende la lettera, al rovescio o al dritto .... il fatto che non ci siano nel conio nuovo dipende dal fatto che in quello, sia il ritratto ( o l allegoria nel caso del rovescio) sia le lettere sono impresse insieme e poi viene lisciato il conio, nelle ripunzonature , non veniva lisciato per non incidere sul restante disegno....1 punto
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Grazie mille per questi preziosi articoli. ... in linea di massima, da quello che capisco, la zecca di Perugia resta un'ipotesi... o forse si tratta di una zecca itinerante che segue l'esercito. Sto osservando un decanummo con tanto di P coniato nel XXVI° anno del regno di Giustiniano. Se le ipotesi hanno fondamento si tratterebbe di una moneta coniata da una zecca italica nata ai tempi in cui l'armata di Narsete sconfisse Totila e Teia. MOLTO AFFASCINANTE1 punto
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Voi pensate ai vostri problemi per quando comprate una moneta da 50 euro in GB. I veri problemi li avranno gli inglesi quando ora importano qualsiasi merce dall'EU. ma chi e' causa del suo mal pianga se stesso.1 punto
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Ciao @grigioviola, io utilizzo questo modulo ed è sempre andato bene, l'ultima volta ieri per una moneta che mi devono consegnare domani dalla Bertolami. Nel file allegato devi barrare ""Oggetti di antichità aventi più di cento anni Voce doganale 9706,IVA 10%"" successivamente indichi il periodo approssimativo per monete antiche senza data, oppure la data della moneta se la riporta, e l'autorità emittente che io spesso indico come sconosciuta Dich Doganale.docx1 punto
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Sempre nel 2013 fu emessa una moneta da 10€ in argento dedicata allo scrittore James Joyce. Non vi scrivo la sua biografia. In parte magari la conoscerete, ma in ogni caso la trovate facilmente online. Vorrei soffermarmi solo su qualche episodio della sua vita, sul caso e di quanto questo possa influire sulla nostra vita. Nonostante la famiglia fosse profondamente cattolica, Joyce fin da ragazzo rifiutava il Cristianesimo. Da piccolo era molto spaventato dai temporali e una zia li attribuiva all'ira di Dio. Joyce frequentò l'università di Dublino, studiando lingue moderne (inglese, francese, italiano) dal 1898 al 1902. Nonostante la laurea, si trasferì a Parigi inseguendo l'idea di diventare medico. In quei pochi mesi di soggiorno parigino visse in estrema povertà. Non bastavano né gli aiuti della famiglia né le paghe per le sue recensioni sul Daily Express. Dopo qualche mese, la madre si ammalò di tumore e Joyce fece ritorno in Irlanda. In quei pochi mesi a Parigi, però, Joyce si era imbattuto in un romanzo: Les Lauriers sont coupés di Edouard Dujardin. In quel romanzo, l'autore faceva uso della tecnica del flusso di coscienza, di cui Joyce diventerà simbolo. Una sera del 1904, dopo una grande bevuta, fu coinvolto in una rissa. Ad aiutarlo furono Alfred Hunter e Oliver Gogarty, un amico che studiava medicina. I due saranno i prototipi di Leopold Bloom, protagonista dell'Ulisse, e Buck Mulligan, personaggio del romanzo che alloggia in una torre Martello. E' proprio in una torre di questo tipo che Joyce soggiornò convalescente per sei giorni. Dopo una lite violenta con Gogarty, abbandonò la torre e, con Nora (la donna che sarà la sua compagna per la vita), si impose un esilio che lo tenne lontano dall'Irlanda per quasi tutta la vita. Anche se lontano dalla sua terra, nel 1914 finalmente vide la luce la raccolta di racconti Gente di Dublino. Episodi determinanti nella vita e nella produzione letteraria di questo grande autore. Ma ora passiamo alla moneta. Sul dritto è presenta l'arpa irlandese. Sul rovescio, invece, è presente un disegno (opera di Mary Gregoriy) di Joyce. Per descrivere il disegno, vi lascio le parole dell'autrice: "Questo disegno inizia con un ritratto. Dalla sommità della sua testa sgorgano le prime righe del capitolo 3 di Ulisse in un flusso di coscienza zampillante. Il testo è volutamente scarabocchiato e, forse in alcuni punti, quasi illeggibile, come il testo di Joyce, a volte insondabile. In questo capitolo il personaggio di Stephen Dedalus fa una passeggiata. I suoi pensieri si sovrappongono e si possono quasi sentire le ruote dentate nella sua testa che girano mentre gioca con le parole e pensa a cose che gli vengono in mente spontaneamente. Così facendo, descrive perfettamente il mondo che lo circonda, le persone che incontra o vede." Sul testo, però, ci fu una polemica, poiché differiva dall'originale per una parola (that). La Banca Centrale d'Irlanda ammise che il testo sulla moneta non corrispondeva al testo dell'Ulisse (e questo era evidente) giustificandosi con il fatto che la moneta (e il suo design) fosse una rappresentazione artistica dell'autore e del testo e non una rappresentazione letterale.1 punto
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Stati dell'Africa Occidentale, 500 francs 1972, commemorativa del decennale del'Unione monetaria (argento 900) Al rovescio gli emblemi degli Stati membri dell'unione : Alto-Volta, Mauritania, Niger, Senegal, Togo, Costa d'Avorio ,Dahomey1 punto
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Ho provato a cercare fra i siti che frequento un penny anglosassone nell’intorno dei 200€, ma senza successo. Ultimamente i prezzi sono schizzati. Una possibilità potrebbe venire dai gruppi Facebook di numismatica inglese, ce n’è uno chiamato “British Hammered & Milled Coins - Buy, Sell & Auction”. Se leggi/scrivi in inglese, potresti iscriverti e chiedere se qualcuno ha da vendere un penny per quella cifra. Poi puoi postare qui le foto delle proposte che ricevi, se vuoi consigli. Certo è più rischioso di comprare da un commerciante BNTA, ma frequento il gruppo da tempo e so che gli amministratori e molti membri sono esperti ed onesti. Se l’opzione ti interessa fammi sapere e posso farti qualche nome. Paolo1 punto
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Cara Ilaria benvenuta nel forum Mi chiamo Matteo e sono un appassionato di storia e monetazione inglese medievale. Molto bella la tua idea di regalare una moneta al tuo futuro marito Certamente il periodo preso in considerazione non è dei più facili in termini economici.. il mio personale consiglio è quello di cercare una moneta tipologicamente comune, ma in buono stato di conservazione così che possa essere pienamente leggibile e godibile. I regnanti più abbordabili sono certamente Cnut e Aethelred II per i quali un esemplare decente siamo intorno ai 300/350 €. Un'alternativa carina potrebbe quella di orientarsi su una styca o sceatta .. sono monete di minori dimensioni che vennero coniate per lo più nel regno di Northumbria nel VIII e IX secolo. Sono monete piuttosto povere e stilisticamente bruttine, certamente meno appaganti da un punto di vista estetico rispetto ai penny introdotti da re Offa, ma comunque importanti testimonianze storiche. Il loro prezzo è certamente più contenuto e magari col tuo budget potresti prenderne due diverse o abbinarci un libro specializzato sull'argomento (intanto sospetto che il tuo compagno non abbia problemi con la lingua inglese). Altrimenti una soluzione potrebbe essere quella di guardare alle monete più tarde come di Enrico II e regnanti seguenti .. in questo caso un penny in buona conservazione siamo circa sui 70/90 euro circa. Per eventuali dubbi chiedi pure P.S silbury è un commerciante molto rinomato, qui puoi trovare tutti i nominativi dei commercianti iscritti alla BNTA l'associazione di categoria britannica. List of members of the British Numismatic Trade Association who will all help you buy or sell all numismatic goods, coins, banknotes, medals, tokens, books, accessories | BNTA1 punto
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Delle due viste su mashop la prima è bella, è giudicata F (Fine) che corrisponde al nostro MB (quarta posizione) come anche la seconda. La prima a mio giudizio è migliore di F. https://www.biddr.com/search?s=Penny+cross&a=1508 In questa asta danese (UE) ce ne sono molte. Non belle ma qualcuna si salva. L'asta è il 7 febbraio h 18. Puoi seguirla LIVE. Per partecipare devi registrarti su BIDDR poi chiedere l'autorizzazione a fare offerte durante l'asta. (da tener presente = diritti 18,75 + spedizione 30 €) Forse puoi spendere di meno con un po di fortuna.... Cerchi una monete "simbolo" non importa se non è bellissima oppure vuoi che sia guardabile ?1 punto
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Il canale YouTube si amplia sempre più con 24 video/ interviste a esperti della numismatica e col video della consegna del Gazzettino 7 https://www.youtube.com/channel/UCqP7Vmgu7Afpiplbt3so2mQ/videos1 punto
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Se ne prendi di più, o più costose, i diritti doganali più le spese fisse, diventeranno meno incisivi. Purtroppo temo che lo sdoganatore applichi una quota fissa, come ti hanno detto, che nel caso di monete di basso importo ha un peso sproporzionato rispetto al valore dell’oggetto. I diritti d’asta sono il 10% ( piuttosto: assicurati che ti abbiano applicato quella aliquota e non il 22% come fanno spesso) e quindi sono di proporzione immutata qualunque sia il valore della moneta. casomai senti se puoi cambiare lo spedizioniere con uno che applichi delle commissioni fisse più basse. Prendersela con la casa daste o con gli inglesi che hanno deciso di uscire dalla EU , non mi sembra corretto ....le stesse tasse le paghi anche se compri da USA o SVizzera o qualunque altro mercato extra UE1 punto
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