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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/21/21 in Risposte

  1. Aggiungo un sestino napoletano di Luigi XII
    4 punti
  2. Dato che gli era avanzata una lettera I, per non sprecarla, qualche anno dopo l'hanno messa su questo grano
    3 punti
  3. Tutta la serie russa 1975 zecca di Leningrado tolta dal blister originale (degradato) e da me riconfezionata in oblò Nabor Monet 1975 Goda letteralmente "serie monete 1975 anno"
    3 punti
  4. Questa, invece, ha una lettera in meno nel nome del Re :PHLIPPVS, anziché PHILIPPVS, sempre la I come nella monetazione di Ferdinando IV... È la prima e unica pubblica che ho visto con questo errore...
    3 punti
  5. 3 punti
  6. Voglio condividere con gli appassionati delle monete sabaude e con gli amanti dei piccoli due denari questo nuovo acquisto, importante per la mia collezione tipologica dei duedenarini. Lasciamo perdere la conservazione, avrebbe bisogno di un leggero restauro che non penso di effettuare, mi piace così, ma è, come ho già scritto in altri post quando parlavo di questa tipologia, una vera chimera per chi colleziona queste piccoline. Si tratta del primo due denari coniato nella monetazione sabauda con al diritto la croce e corona nodo data al rovescio, per questo mi piace chiamarlo "il padre dei due denari". Prodotto durante il periodo della reggenza di Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, madre di Vittorio Amedeo II, a seguito dell'ordinanza del 27 Marzo 1676 e di una seconda del 13 Aprile dello stesso anno. Solo qualche mese dopo, il 2 Agosto, una nuova ordinanza modificava il conio, cambiando la croce mauriziana con una piana, perché queste monete potevano essere scambiate con i mezzi soldi coniati precedentemente che erano ancora in circolazione. I due denari valevano un terzo dei mezzi soldi, quindi il rischio di danno era elevato, da quel momento l'impronta non subisce più grosse modifiche per più di un secolo, sino al 1800 data dell'ultimo esemplare coniato di questa longeva moneta. Vista la difficoltà di reperire esemplari di questa tipologia la coniazione deve essere stata minima, o devono essere stati ritirati molti esemplari per limitare il rischio economico. Battuta da Damiano Capellino al diritto reca una croce mauriziana, legenda M(ARIA) I(OANNA) BAP(TISTA) VIC(TORIVS) AM(EDEVS) DVC(ES) SAB(AVDIE) P(RINCIPES) P(EDEMONTIS) REG(ES) CYP(RI) al rovescio corona, nodo savoia, data 1676
    2 punti
  7. Salve a tutti Oggi sottopongo alla vostra attenzione questi 20 centesimi. Come stato di conservazione come li giudichereste? (un'idea me la sono fatta ma per non influenzare i vostri pareri per il momento aspetto a dirla). Le foto sono a luce naturale ma se occorre posso fornirne anche altre. E quanto la valutereste approssimativamente? In gran parte è ancora presente il lustro tranne che in parte dello stemma Come sempre vi ringrazio per ogni risposta e parere
    2 punti
  8. Io, pur non vedendola dal vivo, mi sentirei di escludere che sia falsa: bei volumi e ben coniata, con usura e ossidi dell’argento che contribuiscono al parere positivo.
    2 punti
  9. Buongiorno a tutti e buona domenica, partecipo anche io a questa discussione, la mia prima Publica di Filippo IV. ? Conservazione appena passabile, ma piacevolmente in collezione Litra68. Peso g. 16,69 Diametro 31/32mm Saluti Alberto
    2 punti
  10. Quando scopro che si autorilanciano per principio io lascio perdere, foss'anche l'oggetto che più mi interessa al mondo.
    2 punti
  11. Leggendo le prammatiche De monetis et illas falsificantibus (delle monete e di coloro che le falsificano), mi sono imbattuno nella prammatica XXVII del 2 marzo 1629 nella quale è dimostrato come la piaga del falso nummario coinvolgeva anche le monete di rame. Riporto uno stralcio della prammatica:
    2 punti
  12. Ahahah Ma che risposta è.. Cioè uno chiede un informazione tranquillamente, che cosa centrano le unghie, scavare bho
    2 punti
  13. Macrino 217-218 d.C. Marcus Opellius Macrinus fu il primo imperatore a non provenire da una famiglia di rango senatoriale. Il suo regno è stato un interludio tra due gruppi di imperatori della stessa dinastia, i Severi. Trascorse i 14 mesi del suo regno in oriente, dove si dimostrò incapace di mantenere l’influenza guadagnata dal suo predecessore Caracalla. La prima parte della vita di Macrino è praticamente sconosciuta. Il sospetto del suo coinvolgimento nell’omicidio di Caracalla e le sue umili origini diedero adito a numerose “voci” riguardo il suo inizio carriera. Ad esempio che fosse stato un cacciatore, un gladiatore o addirittura di essersi prostituito. Voci poco credibili provenienti da fonti ostili, fossero vere, non avrebbe mai potuto raggiungere le più alte cariche nell’amministrazione dell’impero. Dione Cassio, che lo conosceva personalmente, lo fa nascere a Cesarea in Mauritania (odierna Cherchell, Algeria) nel 164 d.C., anche se altri citano il 166. Anche se molte fonti lo dichiarino proveniente da una famiglia povera, è più probabile invece, che appartenesse ad una famiglia d’elite locale, con le capacità economiche di mantenerlo agli studi. Quando Macrino arrivò a Roma, il suo carattere gli procurò molte amicizie, che gli permisero di scalare l’amministrazione imperiale durante il regno di Settimio Severo. Settimio Severo RIC IVa 299v aureo, zecca di Roma 202-210 d.C. D: SEVERVS PIVS AVG, testa laureata a sinistra V: VICTORIAE, Vittoria conduce biga verso destra Esergo: AVGG Si guadagnò una buona reputazione di giurista, fu consigliere legale del prefetto del pretorio Plautiano, direttore del traffico della via Flaminia, e in seguito assunse la carica di “procurator thesaurum”, cioè amministratore finanziario delle proprietà personali dell’imperatore. Quando Caracalla divenne imperatore, nominò Macrino prefetto del pretorio, facendogli condividere la carica con Oclatinio Avvento, un militare di esperienza, anche lui proveniente dalla gavetta; i due servirono Caracalla durante le campagne in oriente. Quando Macrino scoprì che qualcuno (forse un astrologo) lo aveva denunciato come rischio alla sicurezza dell’imperatore, fu costretto ad agire; nella primavera del 217 Caracalla si recò in visita ad un tempio vicino a Carre, accompagnato dalla sua guardia personale che includeva Macrino. Il gruppo ritornò con i corpi dell’imperatore e di una delle guardie (altre fonti citano che il pretoriano fu giustiziato in seguito), e con la “storia” che il colpevole dell’omicidio fosse la guardia morta. Caracalla RIC IVa 525b, sesterzio, zecca di Roma 214 d.C. D: M AVR ANTONINVS PIVS FELIX AVG , busto laureato, drappeggio e corazza, rivolto a destra. V: PM TRP XVII IMPIII COSIIII PP, Caracalla accompagnato da due ufficiali, si rivolge alle truppe. Esergo: S C Naturalmente non tutti furono convinti del racconto, ma l’opportuna scomparsa del sicario e l’apparente dolore di Macrino, fecero in modo, 11 Aprile 217, che fosse riconosciuto imperatore dalle truppe. Il fatto che dovesse la sua nuova carica solamente al volere dell’esercito, senza aver consultato il Senato, costituì il preludio alla lunga serie di imperatori militari successivi. La sua carica fu solo in seguito ratificata dal senato, probabilmente a causa dell’odio verso Caracalla e/o dell’annulamento di alcuni aumenti delle tasse e di un’amnistia in favore degli esiliati. Macrino recitò un mea culpa per non avere ascendenze senatorie, e promise di governare ispirandosi a Marco Aurelio e Pertinace. Nonostante molti detestassero Caracalla per la sua brutalità, era, per contro, molto amato dai suoi soldati, che vedevano Macrino come il presunto responsabile della sua morte. Cercò di mantenere la propria (scarsa) popolarità tributando onori divini all’imperatore defunto, e sulle sue monete assunse il nome di Severo. Macrino RIC IVb 121 sesterzio, zecca di Roma, aprile-dicembre 217 d.C. D: IMP CAES M OPEL SEV MACRINVS AVG, busto laureato, drappeggio e corazza rivolto a destra V : PONTIF MAX TRP PP, Felicitas stante a sinistra con caduceo e scettro Esergo: S C (Senatus Consulto) Nel tentativo di creare una nuova dinastia, coniò monete a nome del figlio Diadumeniano, nominandolo Cesare all’età di nove anni, con i titoli di “Principe della gioventù” e “Speranza dello stato”. Diadumeniano RIC IVb 106 antoniniano, zecca di Roma, 217-218 d.C. D: M OPEL DIADVMENIANVS CAES, busto radiato, drappeggio e corazza, rivolto a destra V: PRINC IVVENTVTIS, Diadumeniano stante a sinistra con bastone e scettro, a destra due insegne legionarie Diadumeniano RIC IVb 116 denario, zecca di Roma, 217-218 d.C. D: M OPEL ANT DIADVMENIAN CAES, busto a testa nuda, drappeggio, rivolto a destra V: SPES PVBLICA, Spes avanza a sinistra con fiori e sollevando la veste Un primo grave errore tattico, fu permettere alla madre di Caracalla, Giulia Domna, di recarsi in Siria dove poteva facilmente avere contatti con le truppe. Quando Macrino si rese conto che Domna stava tentando, con un certo successo, di organizzare una rivolta, le ordinò di lasciare la Siria, ma Giulia era gravemente ammalata di cancro al seno, e preferì lasciarsi morire di fame. Giulia Domna RIC IVa 895 (Settimio Severo) sesterzio, zecca di Roma 206-211 d.C. D: IVLIA AVGVSTA, busto drappeggiato a destra V: MATER DEVM, Cybele turrita seduta a sinistra, regge un ramo e appoggia il braccio sinistro su un tamburo, leone sotto la sedia Esergo: SC Nel frattempo Macrino riuscì ad inimicarsi i soldati con delle mosse poco azzeccate, concesse a Tiridate II l’Armenia, facendola, di fatto, uscire dal controllo di Roma; quando il sovrano partico Artabano V (l’ultimo re dei Parti) invase la Mesopotamia, rifiutò le offerte di pace avanzate da Macrino, avvertendone la debolezza, e gli eserciti si scontrarono a Nisibi; i tre giorni della battaglia non ebbero esito favorevole per le truppe di Macrino, che fu costretto ad accettare una pace ingloriosa con i Parti, pagando una considerevole indennità di guerra e restituendo i prigionieri, nonostante ciò... monete coniate a Roma inneggiano ad una “vittoria partica”... Macrino RIC IVb 49 denario, zecca di Roma 217-218 d.C. D: IMP C M OPEL SEV MACRINVS AVG, busto laureato e corazzato rivolto a destra V: VICT PART PM TRP II COS II PP, Vittoria avanza a destra con ghirlanda e palma. Artabano V 213-227, dracma Peggiorò la situazione tagliando la paga alle truppe e riducendone i privilegi concessi da Caracalla. Una mossa non molto astuta, se vuoi mantenere dalla tua parte i soldati... A questo punto, visto che nel frattempo era scomparsa la minaccia dei Parti, la sorella di Giulia Domna, Julia Maesa, fece la sua mossa. Fece intrufolare suo nipote Vario Avito Bassiano (il futuro Marco Aurelio Antonino, Eliogabalo) in un campo legionario vicino Emesa (città d’origine della famiglia) e lo fece acclamare imperatore dai legionari. Per rafforzare la pretesa al trono del quattordicenne, la madre Giulia Soemia dichiarò che Vario (il futuro Eliogabalo) fosse il figlio illegittimo di Caracalla, suo primo cugino. Giulia Maesa RIC IVb (Eliogabalo) 415 asse, zecca di Roma 218-222 d.C. D: IVLIA MAESA AVGVSTA, busto diademato rivolto a destra V: PIETAS AVG, Pietas stante a sinistra, braccio destro sopra un altare acceso, nella destra un contenitore di incenso S C ai lati della figura Giulia Soemia RIC IVb 241 (Eliogabalo) denario, zecca di Roma 218-222 d.C. D: IVLIA SOAEMIAS AVG, busto a destra V: VENVS CAELESTIS, Venere stante a sinistra con mela e scettro, stella in campo a sinistra Eliogabalo RIC IVb 146b denario, zecca di Roma 218-222 d.C. D: IMP ANTONONVS PIVS AVG, busto laureato (con corno) drappeggio, rivolto a destra V: SVMMVS SACERDOS AVG, Eliogabalo stante a sinistra con ramo e patera sacrifica su tripode, stella in campo a sinistra Trovandosi a fronteggiare una aperta ribellione, e non avendo il tempo di richiamare le legioni del Reno e del Danubio, Macrino inviò a sedare la rivolta il prefetto del pretorio Giulio Ulpiano con uno squadrone di cavalleria, ma i soldati uccisero Ulpiano e passarono dalla parte di Eliogabalo. Nel tentativo di dare una parvenza di stabilità alla sua dinastia, Macrino elevò al rango di Augusto il figlio Diadumeniano, e fece coniare ad Antiochia monete in suo nome, dichiarando la “felicità dell’epoca” e distribuì elargizioni alle truppe nella speranza di riportarli dalla sua parte. Diadumeniano RIC IVb 118 denario, zecca di Roma 218 d.C. D: IMP C M OPEL ANT DIADVMENIAN AVG, busto laureato, drappeggio e corazza, rivolto a destra V: FELICITAS TEMPORVM, Felicitas stante a sinistra con cornucopia e caduceo (moneta conosciuta in soli quattro esemplari) Macrino RIC IVb 79 aureo, zecca di Roma 217-218 d.C. D: IMP C M OPEL SEV MACRINVS AVG, busto laureato, drappeggio e corazza, rivolto a destra V: LIBERALITAS AVG, Macrino e Diadumeniano seduti su una piattaforma, alle loro spalle un ufficiale, Liberalità stante a sinistra con caduceo e scettro, un cittadino ai piedi della piattaforma Ma non funzionò... fu costretto a rifugiarsi ad Antiochia, solo i governatori dell’Egitto e della Fenicia gli rimasero fedeli, ma non riuscirono ad inviare in tempo i rinforzi. Contro di lui marciò un'armata guidata da Gannys, un eunuco di Eliogabalo, e il giorno 8 giugno 218, gli inflisse una sonora sconfitta. Abbandonato dalla maggior parte dei suoi soldati, cercò di raggiungere Roma nella speranza di trovare qualche sostegno, alcune fonti dicono che si fosse tagliato barba e capelli per cambiare il suo aspetto, ma riconosciuto da un centurione a Calcedonia, fu arrestato e giustiziato. Sorte simile toccò a Diadumeniano, che il padre cercò di far fuggire presso i Parti, fu catturato vicino a Zeugma e giustiziato. Questo prova, ancora una volta, che tagliare la paga ai dipendenti con la spada, può rivelarsi pericoloso per la salute di un imperatore.... In ogni caso Macrino, purtroppo per lui, non ebbe la capacità militare e politica, nè gli appoggi necessari a reggere l’impero. Per quanti riguarda i ritratti sulle monete di Macrino, si possono notare due tipologie diverse, nel RIC vengono descritte come “lineamenti più giovani con barba tagliata” tipo 1, e “lineamenti più anziani con barba lunga”tipo (2) Nel primo appare solo leggermente diverso dagli ultimi ritratti di Caracalla, probabilmente perchè gli incisori della capitale non conoscevano ancora il suo vero aspetto. Il secondo ritratto, originario di Antiochia, è invece più realistico e lo mostra con la più consueta folta barba. Macrino RIC IVb 95 antoniniano, zecca di Roma 217-218 d.C. D: IMP C M OPEL SEV MCRINVS (sic) AVG, busto con corona radiale e corazza rivolto a destra V: SECVRITAS TEMPORVM , Securitas seduta a sinistra con scettro, davanti a lei un altare acceso Macrino Sear Greek 2948; Prieur 246. tetradracma 25 mm 14,3 g. zecca di Antiochia D: AYT K M OP CE MAKRINOC CEB, busto laureato con drappeggio e corazza rivolto a destra V: DHMARC EX UPA TO, aquila stante di fronte con le ali aperte, testa a destra, tiene tra gli artigli un animale sacrificale. Exergus
    2 punti
  14. Buona sera a tutti, @Rocco68faccio compagnia alla tua stupenda 59enne. Un saluto Raffaele.
    2 punti
  15. Altro quattrino aquilano di Renato (attribuito a Giovanni ) simbolo aquiletta nella legenda MIR 70 RRR di ampio modulo
    2 punti
  16. Seguendo una discussione ho scoperto che la sezione di Monete medievali di Zecche Italiane non aveva un curatore. A questa sezione partecipano molti utenti esperti e preparati in questa monetazione che è sicuramente una delle più interessanti e complesse della numismatica. Tuttavia, proprio per la complessità della materia, credo che ai collezionisti che si avvicinano ad essa per la prima volta un curatore possa essere utile. E così, dopo due anni di riposo, ho proposto a @Reficul di riprendere la collaborazione come curatore di questa sezione. La monetazione medievale italiana è una materia vastissima e, pur avendo un'infarinatura generale, non sono un esperto di tutte le zecche. Quindi spero in una vostra collaborazione e in un vostro aiuto per rendere questa sezione sempre interessante e utile per tutti. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  17. Buonasera, servirebbero foto migliori, con meno carta, il peso, il diametro, dal poco che si vede potrebbe essere una moneta di Giulia Soemia, saluti
    1 punto
  18. 1 punto
  19. 1975 Bhutan - 5 e 10 chetrums (100 chetrums = 1 ngultrum)
    1 punto
  20. Buona sera. Veramente bella, dalle foto, a me, sembrerebbe non circolata come da cofanetto della serie. In quanto al valore, ho visto esemplari simili in rete intorno ai 12 euro. Buona serata . Gabriella
    1 punto
  21. Pensavo di farlo anche perchè ha un secondo utente farlocco che fa offerte (se non un terzo)
    1 punto
  22. Unione Sovietica, 1 rublo 1975 Al rovescio la leggenda dice : Trenta anni dalla Vittoria della Grande Guerra Patriottca
    1 punto
  23. Ciao. Secondo me la conservazione è altissima, prossima al FDC.
    1 punto
  24. Buon pomeriggio, bella, sembra che riporti PHILIPVVS, oppure è un effetto ottico? ? Saluti Alberto
    1 punto
  25. È una moneta armena. Dai un occhio qui:
    1 punto
  26. Questa mi ha colpito per il bordo largo e con "gradino"... Pubblica 1623 , sigla MC...
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  27. Fai la tua offerta. Se viene fatto un rilancio dall'offerente di cui hai fatto cenno, non andare oltre. Poi stai a vedere se verrà rimessa in vendita. Casomai rifai la medesima offerta, e in tal caso manda un messaggio privato al venditore per chiedere come mai V...V ha l'abitudine di fare offerte che poi non mantiene. Così capirà che hai capito il suo giochino
    1 punto
  28. L'antoniniano è stato coniato in quantità industriali a metà III secolo, e nel giro di pochi anni è stato travolto dal deprezzamento (principalmente sotto Gallieno). Dunque sono monete che hanno circolato pochissimo essendo state tesaurizzate.
    1 punto
  29. 1 punto
  30. La prammatica era il mezzo maggiormente diffuso per decretare la volontà sovrana in molti campi e molto materiale è dedicato alla regolamentazione della moneta. Ricordo che sono fonti di prima mano, quindi di primaria importanza per gli studi numismatici. La peculiarità è che, nonostante inizino a pubblicarsi per mezzo della stampa dal XVI secolo, la lingua prevalente è l'italiano (perlopiù compresibilissimo), poi a scalare il latino e, per ovvie ragioni, lo spagnolo.
    1 punto
  31. Ferdinando II Tornese Uno 1838 Riferimenti : D'Incerti 391 Pagani 437 Contrassegno stella a 5 punte. Peso grammi 3,12 Taglio rigato
    1 punto
  32. 1975 Città del Vaticano - Paolo VI - anno Giubilare - 1 - 2 e 5 lire
    1 punto
  33. @Papillon il CdC ha preso buona nota del tuo messaggio precedente, che però, tirando in ballo anche altre persone, è stato, giocoforza, oscurato. L'invito è quello di sempre, cercare di risolvere in privato, amichevolmente, gli eventuli dissapori che possono sorgere in qualunque community o, se proprio non si riesce, usare il tasto "ignora utente", che consente di non vedere più i post dell'utente ignorato. In ogni caso, è buona norma segnalare sempre allo staff una discussione che rischia di "accendersi troppo", e questo naturamente vale per tutti.
    1 punto
  34. Io parlo per esperienza di 20 anni di aste. Tu ne saprai più di me e va bene così. Ero intervenuto solo per spiegare come possono succedere certi errori e per confutare quello da te affermato che il conferente non viene pagato se una moneta viene smarrita, cosa assolutamente non vera. Grazie e chiudo qua.
    1 punto
  35. Ciao, ci sono molte differenze stilistiche con l'originale. Ti allego una foto di un esemplare autentico, ex asta "Augustus" Nomisma - Varesi. Legenda, scritta FERRARIS sotto il collo, punta del pizzetto della barba, bordo. Studia bene i dettagli degli esemplari autentici, creati un tuo database fotografico con foto nitidi e ben fatte così da poterle studiare, e in fase di acquisto non accettare MAI fotografie piccole come quelle che hai postato: sempre belle gradi e chiaramente leggibili. Un saluto, Fabrizio
    1 punto
  36. Salve. La raffigurazione sul diritto è quella di una medaglia con il busto del Santo di profilo a sinistra e la scritta ST VINCENT DE PAUL. Sul rovescio 1833 è l’anno di fondazione della Società San Vincenzo de’ Paoli a Parigi, sede centrale dell’Associazione Internazionale di laici cristiani che ha per obiettivo la rimozione delle situazioni di bisogno e di emarginazione sociale. L’associazione è presente in tutti i continenti e i suoi gruppi operativi diffusi sul territorio sono denominati Conferenze (più di 47.000 in tutto il mondo). 2179 potrebbe essere il numero della Conferenza con sede a DOUAI, in Francia.
    1 punto
  37. Concordo tranne dove dici che il conferente non prenderà nulla. E perchè? La moneta è stata venduta ed il conferente percepisce il venduto meno le commissioni. Che poi la moneta sia stata persa il conferente non dovrebbe neanche saperlo. Altro è il problema con l'acquirente che giustamente si pone delle domande. Aggiungo un esempio: la moneta aggiudicata a X per errore viene spedita ad Y. Se ci sono dei controlli alla fine risulterà che la moneta acquistata da Y è ancora presso la ditta che quindi contatterà X per avere la moneta erroneamente spedita. E qui potrebbe nascere il problema: Y dice di non aver ricevuto il lotto in questione ma anzi sta ancora aspettando il suo. In questo caso la malafede è evidente ma non ci si può fare nulla (esempio realmente accaduto). Ovviamente Y è stato depennato dalla lista clienti.
    1 punto
  38. Sicuri che si tratta realmente si smarrimento.? Oppure a giochi fatti si è proposto un nuovo compratore più generoso? Il conferente (ammesso che non fosse il compratore generoso a protezione) prende quamto è stato aggiudicato senza sapere mai dello "smarrimento". È solo un'ipotesi.
    1 punto
  39. il mio intervento"centricchia"perchè ,anche se non si tratta di lotti ritirati in asta,si tratta di un lotto "ritirato"dopo che me lo ero aggiudicato e pagato:effettuo l'offerta per un lotto molto raro,mi aggiudico l'asta ad un prezzo molto soddisfacente per me,mi arriva la fattura pro forma on line ,pago ,poi mi scrive la casa d'aste dicendomi che il lotto non lo riusciva a trovare e mi restituirono i soldi. Comprenderete che la brand reputation della casa d'aste, per me scese sotto lo zero,a livello glaciale.Inoltre una casa d'aste che perde un lotto ,10 o 100 lotti(effettivamente), per me non è una casa d'aste,perchè si devono adoperare determinate procedure al fine di non smarrire alcunchè perchè si fanno brutte figure con il conferente(cosa pensa dopo che vede il suo lotto venduto ma non percepisce più denaro dalla vendita poichè apprende che il suo lotto o,peggio,i suoi lotti sono andati smarriti?se foste voi cosa pensereste?)e l'aggiudicatario cosa deve pensare? Senza tener conto che sia il conferente che l'aggiudicatario divulgheranno l'accaduto andandosi ad innescare a catena un passavoce causando una giustissima pessima opinione nei confronti della casa d'aste. Salutoni odjob mi si dirà:"può accadere,che sarà mai?! per una volta" ed io,anticipatamente, vado a rispondervi "può accadere:un corno!!!!":se si adotta una condotta professionale ,si adoperano procedure responsabili atte a prevenire simili"disguidi"
    1 punto
  40. Ecco, questo è un bel colpo a fronte di una conservazione ottima per la tipologia che vale la spesa . Il giusto equilibrio . Quando ancora si riusciva ?
    1 punto
  41. Ciao @Arka . L'idea della discussione mi piace e penso possa portare alla creazione di uno studio interessante. Per dare organicità ai contributi e nel contempo per produrre un documento riassuntivo, aggiornabile e che permetta una fruibilità facile e immediata, senza dover scorrere tutta la discussione, vorrei proporre la compilazione di un quadro sinottico riassuntivo dei dati che verranno (spero) presentati. Il quadro sinottico potrebbe avere un formato come in immagine... Prego di non tener conto dei riferimenti che ho caricato, perchè li ho inseriti al volo senza verifiche approfondite, ma di valutarne l'eventuale utilità... Ho volutamente inserito le aree veneta, lombarda e emiliana per poter dare evidenza delle variazioni delle aree nel corso dei secoli, di composizione, di città di riferimento e/o della migrazione di città da un'area d'influenza all'altra (vedi Mantova, Brescia, Ferrara che prendono a riferimento la moneta veneziana). Il sinottico potrà essere in excel ed essere aggiornato dai singoli esperti per la propria area di competenza, o dal curatore su loro proposta... non conosco il funzionamento degli strumenti informatici all'interno del forum... se sia possibile l'adozione di un file condiviso o altro...??? Di seguito screenshot del file... spero sia comprensibile... Ciao Mario
    1 punto
  42. CNG 343, 28.01.2015, Lot: 432. Estimate $500. Sold for $650. This amount does not include the buyer’s fee. Augustus. 27 BC-AD 14. AR Denarius (18mm, 3.69 g, 6h). Lugdunum (Lyon) mint. Struck 15 BC. Bare head right / Augustus seated left on curule chair set on daïs, extending hand toward two soldiers, each carrying parazonium and presenting laurel branches. RIC I 165a; Lyon 13; RSC 133. Good VF, toned, surfaces smoothed. From the Colin Kirk Collection. Ex Classical Numismatic Group 70 (21 September 2005), lot 847; Tony Hardy Collection (Classical Numismatic Group 64, 24 September 2003), lot 931; Numismatica Ars Classica H (30 April 1998), lot 1792.
    1 punto
  43. Grazie per la sua opinione ma io non ho chiesto una valutazione, infatti non venderei mai una MIA moneta. Io colleziono monete perché mi piace la storia e sono affezionato ad ognuna di esse. Non sono interessato ne a vendere ne a comprare monete. Volevo solo sapere perché su questa moneta è stata punzonata la lettera K. Il solo sapere che un centinaio di anni fa una persona ha lasciato quel segno, mi emoziona e mi incuriosisce. Se nessuno sa il perché resterà comunque un mistero che mi farà apprezzare questa moneta, anche se come ho detto nel post iniziale la sua conservazione è pessima.
    1 punto
  44. Liberate ste monete e bruciate tutta la carta superflua! O non é così vero che tutti qui collezionano solo per passione, ed in realtà si preoccupano dell'eventuale perdita di valore in una futura rivendita? Io colleziono 2€ non cartoncini!
    1 punto
  45. Ciao a tutti, argomento molto interessante. Mi permetto di entrare in punta di piedi proponendo un saggio che ho trovato online e riproponendo una vecchia discussione del forum nella quale viene trattato anche la questione delle "aree monetarie" e in cui ci sono ottimi spunti e interventi. http://www.monetaecivilta.it/storia/medievale.html Buona lettura e ri-lettura! Michele
    1 punto
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