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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/08/21 in Risposte
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Buon pomeriggio a tutti, volevo condividere con voi il mio ultimo acquisto: un denaro "aquila con ali spiegate" di Alfonso I d'Este, duca di Ferrara, emissione del 1522. Per me la moneta potrebbe essere tra BB e SPL, voi cosa ne pensate? Ne approfitto per raccontarvi un piccolo aneddoto sul ritratto di Alfonso I nel dritto: inizialmente, secondo la moda dell'epoca, il duca portava i capelli lunghi, ma durante l'assedio della Bastia di Argenta del 1512, scalando le mura alla testa dei suoi, fu seriamente ferito alla fronte. Per curarlo, i medici dovettero tagliargli i capelli e, per non mettere in imbarazzo il loro signore, i cortigiani fecero lo stesso. Saluti, Luca.4 punti
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Buonanotte a tutti e buon inizio settimana...scattata la mezzanotte? Una bella banconota da 50 won del 1978 della Corea del Nord. C'è tutta la fierezza della nazione che si vuol far trapelare da un lato della banconota,dall'altro si evidenzia invece la bellezza naturale del paese. Praticamente d'impatto?4 punti
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Buonasera...dopo aver visto annate stupende per varietà, rarità e conservazione posto il mio secondo, ed ultimo per ora, esemplare di tornese che ho in collezione.3 punti
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È da tanto che, colpevolmente, non aprivo una discussione sul forum ma il mio tempo libero purtroppo/per fortuna è sempre meno e cerco di dividerlo adeguatamente fra le mie passioni ed interessi. Di recente c’è stata un’interessante asta che ha messo all’incanto un’intera collezione che ha creato bagarre fra numerosi collezionisti. Quello che mi ha piacevolmente colpito è stato l’interesse suscitato, oltre quello ovvio alla moneta, verso i cartellini della vecchia collezione. Solitamente quando si compra una moneta il tondello resta “anonimo”, riparte da zero nelle mani del suo nuovo possessore destinando all’oblio chi prima di lui ha curato e coccolato quella moneta, un triste destino per noi collezionisti. Un semplice pezzettino di carta che accompagna la moneta invece ha permesso di non far cadere nel dimenticatoio il precedente possessore, un dovuto rispetto a chi prima di noi ha permesso che la moneta sia finita in mano nostra. Insomma una sorta di immortalità oltre che per il tondello, anche per chi prima di noi lo ha avuto. Una visione forse un po’ troppo romantica e poco legata all’attuale momento storico del collezionismo in cui il pensiero predominante è dettato da due sole parole: “Quanto vale?”, ma permettetemi questa visione forse più adatta ai tempi che furono e nel vedere l’interesse per i cartellini, che spero non sia motivato dal pensiero di un surplus sul valore economico, mi ha fatto comprendere che qualche “vecchio romantico” numismatico ancora c’è e questo è un bene per la Numismatica. Fatta questa doverosa e piacevole premessa passerei a parlare di una moneta ora in mio possesso ma sui cui sono riuscito a ricrearne parte dei suoi passaggi di mano nel tempo. Chi mi conosce sa della mia passione mai sopita per i cavalli. La moneta del popolo per eccellenza ricca di tipologie e di innumerevoli varianti e questo la rende, a mio avviso, il motivo sul perché sia tanto apprezzata dai collezionisti. Ognuno di noi credo possa vantare di avere in collezione un esemplare particolare, raro, o magari non ancora censito. Avendo per scelta ridotto la mia raccolta a pochi esemplari e cercando di studiare a fondo queste poche monete, periodo storico compreso, mi capita sovente di vedere gli stessi esemplari transitare di asta in asta nel tempo a conferma che le monete restano… i collezionisti passano. La ricerca continua di esemplari da censire mi ha portato a scoprire diversi passaggi d’asta di una moneta ora presente nella mia collezione. Una semplice curiosità ma che fa apprezzare ancor di più questo piccolo tondello di rame passato di mano in mano per tanti anni alimentando anche, senza negarlo, un po’ di ego del sottoscritto inorgoglito sapendolo passato in alcune collezioni importanti del passato. La prima notizia su questo cavallo lo troviamo nel “ragionamento” di Giovan Vincenzo Fusco Intorno alle zecche ed alle monete battute nel Reame di Napoli da re Carlo VIII di Francia edito nel 1846 dalle stamperie del Fibreno a Napoli (il Fibreno è un breve corso d’acqua che scorre a pochi metri dalla mia casa natale… segno del destino? ?). Il “ragionamento” del Fusco, illuminante per l’epoca, non è però esente da qualche imprecisione in quanto questo cavallo viene riportato come battuto nella zecca di Capua. Ve lo presento: Da Fusco 1846, Tav. IV, nr. 3 Passano gli anni e si arriva al 1882 dove, per la legge di cui sopra che non ammette deroghe al fatto che le monete restano mentre i collezionisti passano, questo cavallo, assieme alle altre monete della collezione Fusco, viene messo all’incanto. Pur se nel catalogo della collezione la moneta non è riportata tra le poche e sicuramente più meritevoli di figurare nelle tavole, la sappiamo presente perché al lotto 2149 leggiamo la descrizione di 6 cavalli con relativi riferimenti ed uno di essi è riferito proprio al lavoro del Fusco, tav. IV numero 3. Non so chi abbia preso la moneta ma di certo dopo è finita nella collezione Cora perché nel successivo passaggio, cioè la vendita della collezione San Romé del 1924, la ritroviamo al lotto nr. 2343 proprio con l’indicazione del passaggio precedente (collezione Cora nr. 167). Con relativa immagine nelle tavole. Passano gli anni ed ecco che, all’inizio del nuovo millennio, la moneta viene riproposta in un listino di vendita della ditta Baranowsky di Roma. Un sorriso, una stretta di mano e da allora questo cavallo riposa con me. Per concludere questa è una mia storia ma sono certo che molti di voi ne hanno altre da raccontare. Vi invito a farlo in modo da non tagliare quel legame che unisce noi collezionisti di oggi con quelli del passato onorando la loro memoria. D.F.2 punti
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Attenzione: senza provenienza non perché chi la vende non lo sappia da dove viene, ma perché è falsa.... ma la cosa più bella è la dicitura “ 20 ASINI” invece che 20 assi....2 punti
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Tornese 1858 perlinato/perlinato2 punti
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Buonasera a tutti, posto la mia 4^ Publica 1622 di Filippo IV. Diametro 33 mm Peso g. 12,29 Saluti Alberto2 punti
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Grazie mille per l'aiuto. Vorrà dire che, visto che dal vivo le lettere si vedono abbastanza bene, dovrò metterla sotto una buona lente e, lettera per lettera, segnare ciò che si legge. Può essere che esca fuori una pseudo leggenda comunque, come da lei anticipato. In ogni caso, attribuibile a Limosano o zecca incerta?2 punti
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Ciao Luca La moneta è sicuramente di ottima qualità e perfettamente leggibile, complimenti quindi per l'acquisto e per la passione che stai mettendo nella formazione della tua collezione di monete ferraresi. Riguardo all'aneddoto che hai riportato, descritto da L. Bellesia nella sua monografia, ritengo vadano fatte alcune precisazioni. L'assedio di Bastia risale al 1512; le emissioni del secondo periodo iniziarono a partire dal 1522, un lasso di tempo di 10 anni che avrebbe permesso al duca di recuperare la folta e lunga chioma già rappresentata nelle monete del 1° periodo. I ritratti pittorici del duca più conosciuti, quello del Tiziano del 1523 https://it.wikipedia.org/wiki/Ritratto_di_Alfonso_I_d'Este e quello di Battista Dossi (1534 - 1536) https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Battista_dossi,_ritratto_di_alfonso_I_d'este,_1534-36_ca.jpg ci confermano un duca con capigliatura corta. In tutte le emissioni del 2° periodo (dal 1522 - al 1534) il duca viene rappresentato con capigliatura corta e aspetto molto austero... decisamente virile. Anche nelle emissioni reggiane troviamo la stessa rappresentazione del duca con capelli corti, e i bagattini reggiani con la scritta RE / GIVM / LE / PIDI, in base ai simboli presenti e allo stile, sicuramente collegabili all'ultimo appalto conferito a Pandolfo Cervi e Girolamo della Penna (1531) collocano queste rappresentazioni proprio al termine della reggenza di Alfonso I. Tutto ciò semplicemente per affermare che il cambio di stile ritengo sia da attribuire ad un volontario cambio di gusto estetico piuttosto che ad un fortuito e, per quanto grave, temporaneo infortunio sul lavoro ( il mestiere delle armi). un saluto Mario2 punti
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La mia napoletana del giorno ( o meglio della sera) è questa: un Tarì del 18352 punti
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Concordo con una emissione di Jacopuzo da Montagano, lo IACObIISI MON è evidente. Anche io però faccio fatica a leggere il R/ e quello che leggo non è ascrivibile a nulla di noto, almeno per me. I caratteri utilizzati ed il materiale sono tipici di quelle emissioni. Si vedono ancora tracce di sbiancamento. Un vero peccato non riuscire a leggere il R/ perchè si tratta sicuramente di una moneta molto interessante che rientra di certo fra quelle battute durante la congiura dei baroni per il pagamento delle truppe... che però rifiutavano proprio per via della bassa qualità: "Lo conte de Campobasso già ha facto instantia de andarsene et così Jacomo Galiota et Jacopuzo da Montagano, perché non hanno portato altra moneta che tornesi novi, li quali esso Conte per forza faceva spendere in le terre sue et qua non ne possono alcuno, per il che già se è fuggito una grande parte della fanteria che menò con sé esso conte".2 punti
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1978 Bangladesh - 10 poisha emissione FAO ১৯৭৮ = 19782 punti
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1978 Polonia - 20 zloty Il programma russo Interkosmos del 1978 inviò nello spazio il primo astronauta polacco (Pierwszy Polak raffigurato sulla moneta), nonchè il primo astronauta cecoslovacco ed il primo astronauta tedesco-orientale della storia. Pierwszy Polak a destra della foto2 punti
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Moneta piacevole e interessante. La variante è una dimenticanza dell'incisore. Corrisponde al CNI X, n.6. Arka Diligite iustitiam2 punti
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Buon giorno. Le nuove foto hanno fatto sparire i dubbi. Nella prima foto l'ala sembrava proprio sovrapporsi leggermente al bordo. Ad El Chupacabra. Sono "vergin di servo encomio" ma non posso rimanere indifferente alle monete, sempre più belle, postate. Buona giornata . Gabriella2 punti
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Confermata la premiazione il giorno 13 aprile, i tre vincitori che saranno premiati quel giorno faranno una breve relazione on line sul loro lavoro della tesi numismatica, indubbiamente un segno concreto, di apprezzamento e di aiuto per i giovani !2 punti
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Buongiorno inizio condividendo un mio Tornese 1852 con frattura di conio2 punti
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Ciao! Con il signor fofo competere inutile, ma la mia moneta vi presento1 punto
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Ciao Mariov 60, Vedo che hai indovinato dove ho trovato l'aneddoto sul taglio di capelli di Alfonso I ?. Anch'io conoscevo già i ritratti che hai citato e ho rilevato anch'io l'incongruenza dell'aneddoto riportato dal Bellesia, ma ho voluto riportarlo ugualmente. Come hai giustamente detto tu, in 10 anni avrebbe potuto certamente farsi rincrescere i capelli ma mi piace pensare che magari ha scoperto che stava bene anche con i capelli corti proprio dopo che glieli avevano tagliati per necessità pratiche, chissà... In ogni caso ti ringrazio per i complimenti che hai fatto a me e alla moneta! Luca.1 punto
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Buongiorno, unico scopo è mostrarvela, la trovo gradevole, date le dimensioni sembra una miniatura: Valentiniano ll (spero, ancora posso confondermi) ae4, diam. 14 mm. Gr. 1,35 Alex.1 punto
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Buongiorno a tutti, Chiedo un cortese aiuto agli amici esperti di monete medievali, in particolare del centro/sud per cercare di interpretare la leggenda del rovescio (?) di un curioso denaro tornese passato in asta nell'ultima Artemide. È presentato, probabilmente correttamente, come tornese di Jacopo Montagano per Limosano. Dalla parte del castello mi pare abbastanza chiaro IACOBVS MON (prendetelo con le molle), dalla parte della croce vari tentativi di interpretazione, ma nessuno convincente. Grazie in anticipo.1 punto
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Dopo qualche giorno di assenza torno postando questo Carlino del 1842 anche se comune e in bassa conservazione ho deciso di prenderlo per il puntone che mi incuriosiva. sembra più grande dei soliti o sbaglio ?1 punto
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FERE (Φεραί, Pherae). - Antica e rinomata città della Tessaglia, e precisamente della Pelasgiotide, situata poco a NO. del golfo di Pagase, sulle pendici orientali del monte Chalkodonion e davanti a quella vasta pianura stepposa che si estende verso il lago Boibe. Nominata già nel catalogo omerico delle navi (Iliade, II, 711) e non ignota alla tradizione delle antichissime imprese eroiche della Grecia, F. cominciò realmente la sua vita nel sec. VI a. C., dopo avere acquistato Pagase, sull'omonimo golfo. Quest'ottimo sbocco sul mare aiutò notevolmente la città dentro terra a crescere e a raggiungere in breve un notevole stato di floridezza. Il governo era tenuto allora dalla classe aristocratica, alla quale si sostituì verso la fine del sec. V, cioè con lungo ritardo rispetto ad altre città della Grecia, il regime tirannico. Il primo signore di Fere fu Licofrone, che aggiunse alla propria città la vicina Larissa; mentre il suo successore, Giasone, meditò un vasto programma di conquiste e alleanze. Questi grandi progetti furono interrotti dalla morte di Giasone (370 a. C.) caduto vittima di una congiura. Il nipote Alessandro, venuto poco dopo (369) al potere, ben presto si trovò alle prese coi Macedoni, chiamati in aiuto dall'aristocrazia tessalica. Dopo varie vicende Fere cadde nel 352 sotto Filippo II, il quale, dividendola da Pagase, le inflisse un colpo da cui essa non si riebbe mai più. Liberatasi una prima volta dal giogo macedone nel 302 con l'aiuto di Demetrio Poliorcete, Fere non si staccò definitivamente dalla Macedonia che nel 197 abbandonando Filippo V. Nel 196 diede alla Lega tessalica il primo stratego, nel 192-i cadde sotto Antioco, e poi passò dalla parte dei Romani; e sotto il loro predominio menò una vita quanto mai oscura. Dell'antica Fere, sul luogo della quale sorge ora il paese di Velestino, rimangono cospicui avanzi di mura appartenenti a varie epoche dal sec. VI in poi, vasti sepolcreti, e quella celebre fonte Iperea che gli antichi poeti greci esaltarono e circonfusero di leggende. Del tempio principale di Fere dedicato ad Artemide Enodia e di quello dei Dioscuri, dei quali abbiamo notizia dalle fonti classiche, nessuna traccia sembra finora esserci pervenuta. Rimangono invece i ruderi di un santuario di Eracle e di un altro risalente al sec. VII e sacro a Zeus Thaulios. L'acropoli ci ha restituito importante materiale preistorico, del più antico periodo della vita di Fere. Fonte https://www.treccani.it/enciclopedia/fere_(Enciclopedia-Italiana)/ apollonia1 punto
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Tessera o gettone di Fere (Tessaglia) con la testa frontale di un satiro barbuto al diritto e la parte anteriore di un toro in piedi a destra al rovescio (CNG 290). THESSALY, Pherai. 4th century BC. PB Tessera or token (14mm, 5.46 g, 6h). Head of bearded satyr facing / [Φ]E upward to right, forepart of bull standing right; double-axe to left; all within incuse square. Rogers p. 526, fig. 287; BCD Thessaly II 692; BCD Thessaly I 1305; Pozzi (Boutin) 2864 (all from the same dies). VF, grayish-green patina. From the BCD Collection. CNG 290, Lot: 103. Estimate $100. Sold for $500. Dalla vendita Nomos: I gettoni di piombo devono essere serviti come prova del diritto di voto, pass d'ingresso a teatri o altri eventi culturali, tasse per l'attraversamento dei fiumi e, spesso, come un modo di distribuire beni ai cittadini aventi diritto (come grano o altri generi alimentari) attraverso un marcatore semipermanente che sarebbe stato scambiato con essi. Inoltre, poiché il piombo era facile da fondere e riutilizzare, era ideale per attività non durature e poteva poi essere trasformato in qualcos'altro. La labilità stessa del piombo è uno dei motivi per cui sono stati trovati così pochi gettoni di questo tipo, e devono essere stati prodotti molto più estesamente di quanto gli esempi sopravvissuti implichino. L'esistenza del presente gettone indica che Pherai era una città ben organizzata e funzionava secondo le regole di una polis avanzata.1 punto
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Proseguo con un altro millesimo 18541 punto
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Complimenti @El Chupacabra ci delizi sempre con esemplari fantastici. Purtroppo mi sono reso conto che le foto traggono molto molto in inganno certe volte (colpa di luce, colori, fotocamere non proprio ottimali). La conservazione della mia è abbastanza pessima, soprattutto per il bordo davvero indecente.. è stata in mezzo ad altre monete e questo è il risultato ahimè..1 punto
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Regno d'Italia, 5 Lire 1878, Re Vittorio Emanuele II°.1 punto
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Ciao Fausto Io ti ho già espresso in altri luoghi la mia opinione, si può cercare di ricostruire le legende... Al rovescio si legge bene croce SABAVDIE ET P Al diritto ABAV M I Filiberto non abbreviata sulle monete il suo nome, e probabilmente PHILIBERTUS non sembra potesse starci come spazio. Però se consideriamo la zecca come Montuel ha coniato li solo lui e Carlo Il. Sicuramente una moneta inedita, ma di chi? Mi piacerebbe sentire altre opinioni...1 punto
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Moneta comunissima da 5 baht calendario thai 2520 (nostro 1977) con la raffigurazione di Rama IX, proveniente dalla circolazione come questa presentata si trova facilmente a 50 cent.1 punto
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Ed il Tornese 1852 Buona Serata1 punto
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La scritta finale, potrebbe significare(o ricordarci) che questo santo è stato priore dell'Ordine dei frati Predicatori (Domenicani), ma è una mia ipotesi personale! Ciao Borgho1 punto
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Salve Mosdef, Non era la mia prima scelta per il ritratto, ma con le lettere distinguibili, propongo Domiziano, un asse emesso sotto Tito. CAES DIVI VESP F DOMITIAN COS VII Al rovescio, niente di sicuro ma mi sembra di vedere il fiore tenuto in mano da Spes, e la S del SC? https://www.acsearch.info/search.html?id=19374491 punto
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Non te la prendere Diamante, cerco di spiegarti qual è il problema. Il bello di questo sito è che permette in maniera gratuita e pressoché immediata di ottenere pareri numismatici da persone che sono dei veri maestri in questo campo. Spesso passano anni interi della loro vita a studiare monete. Se come risposta alla loro valutazione (sempre gratuita e sempre immediata e in questo caso - purtroppo per te - impeccabile) ottengono un “ma come fa ad esserne così sicuro?” allora ci sta che parte il sarcasmo. Ripeto, non te la prendere. Il problema è che qua non sei su Google: stai interagendo con delle persone. (A proposito, “buongiorno”, “ho trovato ieri questa a casa del nonno”, “grazie a chi vorrà aiutarmi”, sono parole che fanno sempre piacere ?)1 punto
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Buongiorno e buona domenica a tutti. La mia napoletana del giorno: Ferdinando IV - 4 Tornesi 18001 punto
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Mi pare proprio discontinua anche qui (si vede bene dalla seconda foto) comunque potremmo chiedere foto migliori del bordo a @FFF1 punto
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È un falso, l'euro originale ha sul taglio la grodonatura discontinua, mentre questa postata ha una pseudo rigatura integrale, tra l'altro mal fatta...1 punto
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@brischetto Di caducei e del loro significato ne abbiamo parlato anche in sezione in queste discussioni: Sticks N' Snakes - Monete Romane Imperiali - Lamoneta.it - Numismatica, monete, collezionismo @littleEvil Osservazione molto interessante. Pur avendo fatto una breve ricerca sull'argomento, devo dire che mi era sfuggita questa peculiarità (di cui però non avevo trovato riferimenti). Magari qualche altro utente del forum può venirci in aiuto. Auguro buona notte ad entrambi. Stilicho1 punto
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Pur essendo fuori sia dal periodo che dalla monetazione che seguo ultimamente mi sono innamorato a prima vista e non ho potuto far a meno di investirci qualche eurino. L'ho catalogata come... Constantius II D/DN CONSTAN-TIVS PF AVG, pearl-diademed, draped, cuirassed bust R/FEL TEMP RE-PARATIO, fallen horseman reaching, infantry soldier whith phrygian helmet, bearded, gamma in left field Mintmark: SMN epsilon City: Nicomedia Reference: RIC Nicomedia 84 Rarity: C3 COSTANZO II, chi era? Flavio Giulio Costanzo, meglio noto come Costanzo II (in latino: Flavius Iulius Constantius; Sirmio, 7 agosto 317 – Cilicia, 3 novembre 361), è stato un imperatore romano della dinastia costantiniana. Salito al trono nel 337 alla morte del padre Costantino I, rimase al potere per 24 anni, difendendo l'impero dai nemici esterni e il proprio potere dagli usurpatori, e promuovendo il Cristianesimo. Nominato cesare (imperatore iunior) assieme ai fratelli dal padre, alla morte di Costantino I assunse il potere nella parte orientale dell'impero, lasciando gli altri fratelli a spartirsi l'Occidente. Si impegnò poi nella difesa dei confini orientali dell'impero dalla minaccia dei Sasanidi, optando per una politica militare a bassa intensità diversa dalle consuetudini romane, che fu efficace ma che causò una certa insoddisfazione nel mondo romano. Dovette affrontare anche le incursioni dei popoli barbari attraverso i confini germanico e danubiano, mentre in politica interna fu a lungo impegnato dall'usurpatore Magnenzio, cui contese e strappò il potere in Occidente, come pure da altri usurpatori (Vetranione, Decenzio, Nepoziano e Claudio Silvano). Non avendo figli, associò al potere gli unici due parenti maschi rimasti dopo le purghe, seguite alla morte di Costantino e che avevano consentito a Costanzo di sbarazzarsi di possibili concorrenti al soglio imperiale: prima scelse il cugino Gallo, cui diede in sposa la propria sorella Costantina e che poi mise a morte a causa della sua disastrosa amministrazione dell'Oriente, e poi il fratellastro di questi Giuliano, il quale, dopo aver dimostrato insospettate qualità militari e amministrative in Gallia, gli si rivoltò contro, proclamandosi imperatore e succedendogli poi alla sua morte. Come il padre prima di lui, quale imperatore Costanzo assunse un ruolo attivo all'interno dei confronti dottrinali del cristianesimo, promuovendo l'arianesimo nell'ambito della diatriba sulla natura di Cristo; promosse anche diversi concili, rimuovendo e nominando molti vescovi. Con Costanzo il potere e i privilegi della gerarchia ecclesiastica si consolidarono, e il cristianesimo divenne sempre più la religione principale dello Stato romano. Fonte Wikipedia Che ne dite? Piace tanto, tanto, tanto anche a voi? Ciao! TWF1 punto
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Tornese 1845 cifre della data grandi1 punto
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La differenza di grandezze. Differenze che ho riscontrato anche nei Tornesi del 1845 e 18461 punto
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Ho rifatto le foto al mio Tornese del 1840, quelle precedenti non gli facevano onore.1 punto
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...la seconda, in una moneta o in altro oggetto su cui si stampa o si pressa un'incisione, spesso dipende dal fatto che l'incisione stessa non è realizzata specularmente rispetto al vero. Di conseguenza, una volta stampata o impressa, l'incisione produce figure "non speculari" e quindi girate nel verso opposto al vero. ?1 punto
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non ho capito se il sogno che si realizza si riferisce alla moneta o al matrimonio. spero che sia la moneta!1 punto
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