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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/17/21 in Risposte

  1. Buongiorno in occasione del 160° anniversario della proclamazione del Regno d'Italia e dell'Unità nazionale, vi presento il mio 20 Lire 1861 T insieme al documento in cui Vittorio Emanuele II assume il titolo di Re d'Italia.
    6 punti
  2. Buongiorno amici io condivido questo ennesimo 3 grana 1810 per Murat, preso di recente che va a nutrire ulteriormente la mia raccolta. A farmi convinto dell'acquisto i rilievi, che per un 3 grana del 2° tipo sono buoni, i difetti ci sono, debolezze, mancanze e annesi e connessi ma per chi colleziona Murat e il rame in particolare sono la norma, bello invece che la basetta si intraveda ancora, i ricci sul coppino son freschi e si nota anche il punto di compasso sul trago, sopra il lobo. Partiva da una base bassa, un deca ma ha fatto più di 6 volte il prezzo di partenza, ma la volevo. Saluti e buona giornata amici.
    6 punti
  3. Posto anche la mia. Comunissima e non bellissima, ma che potrebbe interessare per ragioni a me sconosciute. Magari ?
    5 punti
  4. Unione Sovietica - 1 Rublo 1979 Giochi della XXII° Olimpiade - Mosca 1980 Mosca - Università Statale " Michail Lomonosov "
    4 punti
  5. E' passato giusto un anno da quando è iniziato il percorso di questa discussione. Ci sono state 711 risposte e, soprattutto, oltre 15.000 visite, un gran bel numero a dimostrare l'interesse dei Serenissimi, ma anche altri appassionati. A distanza di un anno vorrei ringraziare tutti coloro che hanno portato il loro contributo, anche piccolo, che ha reso possibile questa bellissima panoramica delle monete di Venezia. Ovviamente spero che si possa ancora aggiungere molte altre monete e loro storie, ma intanto grazie per quello che avete dato. E vorrei anche ringraziare tutti coloro che hanno letto questa discussione. Spero che la lettura sia stata piacevole e che qualche lettore si sia appassionato a questa bellissima monetazione. Arka Diligite iustitiam
    4 punti
  6. Io sono giovane dentro. Vale? Arka Diligite iustitiam
    3 punti
  7. Ma questa mi sembra una Piastra
    2 punti
  8. Dalle foto dell'asta, personalmente, non ho mai avuto dubbio sulla naturalezza della patina. Le foto successive, come accennavo, hanno un tono più "elettrico", ma con questo non intendevo dire che ci fosse stato qualche "aiuto" forzato; Come facevi notare può benissimo essere dovuto al tipo di luce usata, infatti al R/ sembra essere molto più intensa. Vista già la gradevolezza della patina, non avrebbe senso metterci mano con tutte le incognite che un'operazione del genere comporterebbe... (anche se di cose che non hanno senso se ne vedono sempre di più... come ad esempio lavaggi malfatti o ancora peggio, patine sublimi rimosse; Ricordo sempre con profondo rammarico uno scudo di Maria Luigia esitato nella Varesi 63 slavazzato senza pietà).
    2 punti
  9. SVIZZERA - BASILEA - 5 FRANCHI o TALLERO DA TIRO -1879 Ritengo i Talleri di Tiro ( o Tiri Federali ) tra le più belle monete coniate nell'800 ( considerazione estetica personale ). Ma il problema numismatico è " Sono monete o medaglie ?" . Circolavano durante i "festival" con gare di tiro organizzate dai vari Cantoni, ma venivano accettati da tutti perchè avevano le stesse dimensioni ed il tenore d'Argento ( 900/mille). La scritta del valore e la data era presente, anche se non in tutte leemissioni Quindi erano equiparabili ai 5 Franchi ed agli Scudi regolarmente emessi da tutte le nazioni. E' molto interessante lo studio apparso su Panorama Numismatico n.5 del 2014 che riporto in parte e che considera questi splendidi tondelli come vere monete. Con la fine della Repubblica Elvetica (10 marzo 1803) il diritto di battere moneta tornò di nuovo ai Cantoni. Dopo la guerra del Sonderburd, nel 1848, furono poste le basi per uno Stato federale moderno e fu emanata la Costituzione della Confederazione elvetica basata su idee liberali. Di conseguenza vennero unificate le unità di misura, eliminate le barriere doganali fra Cantoni, inoltre si riconosceva la libertà di domicilio e si promuoveva l’istruzione. Solamente alla Confederazione fu attribuito il diritto di battere moneta, le nuove monete iniziarono ad essere coniate e a circolare nel 1850 e, per un breve periodo, furono prodotte in Francia (Parigi e Strasburgo), poi i franchi svizzeri vennero battuti dalla zecca della Confederazione con sede a Berna. In un primo periodo che va dal 1842 al 1885, per commemorare le gare federali di tiro, furono coniate delle monete-medaglie (chiamate shooting thaler, talleri di tiro) che potevano circolare nei giorni del concorso. Visto che avevano dimensioni e contenuto di metallo prezioso equivalenti alle monete a corso legale, questi pezzi continuarono ad essere utilizzati e a circolare in tutta la Svizzera. In occasione della festa di tiro della federazione dei Cantoni svizzeri svoltasi a Coira nel 1842 venne, per la prima volta, emesso un tallero di tiro in argento con valore nominale di 4 franchi (4.256 esemplari). Non si trattava solamente di una semplice medaglia, bensì anche di una moneta, considerato che poteva circolare nei giorni del concorso e della festa. ( Panorama Numismatico 05/2014 ) Posto il Tallero di Tiro di Basilea 1879 della mia Collezione
    2 punti
  10. Ciao, esiste anche un mezzo grosso per Ferrara con la data 1654, ed il Muntoni spiega che si è trattato di "economia dello zecchiere", che ha riciclato un conio di rovescio del pontefice precedente. Stessa cosa vale per il tuo mezzo baiocco, che è ancor più interessante (e probabilmente raro) dato che il Muntoni non lo cita ! Si trova nel CNI ai numeri 4-5, ed in questa scheda del catalogo: https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FEAL7/2 Ciao, RCAMIL.
    2 punti
  11. Unione Sovietica - 1 Rublo 1979 Giochi della XXII° Olimpiade - Mosca 1980 La stazione spaziale Saljut, che prende il nome dall'omonimo programma spaziale sovietico volto allo sviluppo della tecnologia per la permanenza continua nello spazio, con agganciato ( in alto nella foto ) il veicolo spaziale Sojuz. Quest'ultimo è ancora oggi in uso per il trasporto degli astronauti alla Stazione Spaziale Internazionale.
    2 punti
  12. Buongiorno Alessanti : la moneta è la sua, naturalmente può trattarla come crede, contento lei.... Ma la tirata moralistica/comportamentale ce la può risparmiare : lei ha aperto la discussione su un Sito denominato "LaMoneta", dove si parla appunto di Monete e a volte anche di "pseudorestauri" con metodi non ortodossi su monete ridotte a rottami, giusto per avere una idea di cosa potessero essere all'origine. Lei ha semplicemente rovinato una moneta , le spazzole rotanti di ottone......proprio
    2 punti
  13. Cortesemente, una domanda : ma a che serve saperlo ? Si vince qualcosa ? Un abbraccio al Winner ! ?️ ???
    2 punti
  14. Stai guardando la moneta sbagliata , quella che tu descrivi è il genovino con doge IV che pe questo può essere attribuito al secondo dogato di Simon Boccanegra (molto probabilmente anche quelli con primus vennero coniati nel secondo dogato). La tua moneta è quella con riferimento MIR 28, CNI 1/66, Lunardi 26. Catalogo online https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEV1/1
    2 punti
  15. Grazie per aver postato le immagini degli altri biglietti Ora bisogna necessariamente trovare l'autentico dollaro D 85826026 A preso a modello per questo volantino!
    2 punti
  16. Avrei voluto aprire una discussione apposita, ma forse non avrebbe ricevuto molto interesse, e quindi dato che non ho mai pubblicato finora nessuna moneta in quella bellissima e lunghissima discussione creata da @Rocco68 ho deciso di postarla anche se non è tra le mie monete più belle se parliamo di conservazione. Non è bellissima ma è una tra le monete a cui sono più legato ?? 4 tornesi 1817 di Ferdinando I (Rif. Magliocca 459)
    2 punti
  17. 1799, quanta storia in soli 6 mesi. Non è solo la storia del Generale Championnet che entra in città lasciando a terra tremila "lazzari", imponendo oneri per pagare le truppe, condizionando le decisioni pubbliche e dando il via alle spoliazioni napoleoniche. È la storia degli intellettuali napoletani, forse i soli che a Napoli anelavano alla Libertà. La storia dei Pagano e dei Cirillo. Di Caracciolo, che passa da ufficiale della marina borbonica a ricacciare gli inglesi per mare, di Eleonora Pimentel Fonseca che passa dagli ambienti di corte alle stampe del Monitore, Signora Dianora accompagnata al patibolo. È la storia di Maria Carolina, la regina mai amata che dopo la caduta dal trono e l'esecuzione della sorella in Francia, è terrorizzata. Da Palermo invia lettere in cui traspaiono i sentimenti più antichi che culmineranno nella vendetta. È la storia di un Cardinale mandato in Calabria per riconquistare il Regno con la sua armata brancaleone e che risale le Puglie e la Basilicata per ritrovarsi, alle porte di Napoli, con un esercito imponente e così variegato da ritrovarsi nelle sue file briganti, Russi e Turchi di ben altra fede. Gli sarà contestata la clemenza della capitolazione, e non otterrà mai davvero quella riconoscenza sempre promessa. È la storia della martire involontaria, la Sanfelice, che pur di salvarsi la vita si finge incinta con i medici compassionevoli. Ma nemmeno la grazia chiesta da Maria Clementina, nuora e contemporaneamente nipote della Regina, potrà salvarla. È la storia di quella capitolazione di sant'Elmo, quando già i Francesi si erano dileguati, firmata da tutti ma che il Re e la Regina disconoscono. È la storia di Nelson, interessato protettore dei regnanti, infatuato della sua Emma Lyonna, che riversa sui ribelli le ire della corona, contravvenendo a tutto quanto pattuito nella resa dei patriotti e spodestando di fatto Ruffo. È la storia di un boia che all'inizio viene pagato 6 ducati a testa mozzata, ma che viene poi stipendiato mensilmente considerando quante teste si progettava di far cadere. Tutto ciò che fu prima non sarà dopo. Quanta storia in soli 6 mesi. Un caro saluto a tutti!!
    1 punto
  18. Riportato a casa dagli Stati Uniti, un grano del 1719 coniato a Palermo per Filippo V.
    1 punto
  19. Buonasera, il Marengo da Lei postato dovrebbe essere in oro e dalle foto non mi sembra oro ed il bordo mi pare alquanto spesso ma attendiamo gli esperti...intanto può vederlo seguendo questo link https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-U1/9 saluti marco
    1 punto
  20. Ciao! Uno ne ho, ma pesa gr 0,30 saluti luciano
    1 punto
  21. E' un'evidente produzione di fantasia, anche se risultasse non magnetica e con i dati ponderali congrui è in ogni caso una moneta (si fa per dire) inesistente.
    1 punto
  22. Le hai contate?? La feci apposta con calma per cercar di aiutar 2000 persone?
    1 punto
  23. Grazie Sig. Alberto, come vede le due foto della solita moneta, sono molto diverse di colore..io nella foto del vostro sito ad esempio non noto colori o patina brumastra.. però ho una moneta dei Medici pure io che ha una patina simile, se volete la posto per i vostri commenti. Posso sbagliarmi..come credo un impressione l abbia data anche a @Giov60 e al @ilnumismatico ma magari su questo punto siete più precisi voi, non era per me intenzione di interesse questo elemento..
    1 punto
  24. Concordo pienamente. Aggiungo che le Autorità dovrebbero recarsi al Pantheon e rendere omaggio alla Tomba del Re Vittorio Emanuele II. Dispiace davvero pensare che in Italia celebriamo il 25 aprile, il 01 maggio, il 02 giugno, che (senza addentrarci in questa sede in un giudizio su ciò che rappresentano) sono oggettivamente date divisive e non festeggiamo il 17 marzo e il 04 novembre ...
    1 punto
  25. 1 punto
  26. 1979 Polonia - 20 zlotych Anno internazionale del bambino
    1 punto
  27. Più di così puoi solo andare tu a prenderla....
    1 punto
  28. La libertà non credo, se l’anonimo incisore ce l’aveva con Liber magari più probabilmente si riferiva al vino. In questa dotta discussione di @Rapax si trovano tutti i riferimenti utili a delineare la figura di Liber in età repubblicana
    1 punto
  29. Repubblica Democratica Tedesca, 20 mark 1979 Commemorativi del 30° anniversario della DDR
    1 punto
  30. Questo lotto invece ha un prezzo più accessibile, ma a giudicare dai costi di spedizione ti verrà consegnato a domicilio da George Washington in persona...
    1 punto
  31. 1 punto
  32. Ciao secondo me hai fatto dei validi acquisti. il bronzo ha una patina naturale , mentre il frazionale pur essendo circolato conserva il fascino che hanno questi piccoli capolavori d arte incisoria . skuby
    1 punto
  33. Complimenti,fatto bene ad averlo riportato a casa?,molto bello!
    1 punto
  34. Buonasera,riprendo questa discussione e con piacere posso finalmente affermare di aver ordinato anche io questo splendido volume di questa splendida moneta! Non vedo l' ora che arrivi! Salutoni?
    1 punto
  35. 1 punto
  36. 1979 Libia - 50 e 100 dirhams (1.000 dirhams = 1 dinar)
    1 punto
  37. Bene per ora il più giovane sono io Aspettiamo altri utenti...
    1 punto
  38. Buongiorno. Forse ti riferivi al Fascio; il Pileo dovrebbe essere il copricapo conico issato sulla lancia.
    1 punto
  39. 1979 Thailandia - Rama IX - 5 baht thai 2522
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  40. 1979 Thailandia - 10 baht thai 2522 ๒๕๒๒ Commemorativa per la comune circolazione (1.200.000 esemplari prodotti) Coniata in occasione della laurea in chimica conseguita dalla principessa Chulabhorn Walailak (1957-vivente), figlia di Rama IX (1927-2016) e sorella dell'attuale sovrano Rama X.
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  41. Sempre a Trieste sono stati emessi dalla SAPF (Società Anonima delle Piccole Ferrovie) gettoni simili a quelli ACEGAT utilizzabili sulla linea Trieste-Opicina.
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  42. Condivido una della ultime new entry, una Piastra di Francesco II. Ne ho viste passare alcune in diversa conservazione (anche se più si va oltre lo SPL reale, e più diventa difficilino trovarle), ma, come sempre, la pazienza premia ed è giunto l’esemplare che ha il plus della patina (per i miei gusti), l’ho trovata “unica”, diversa dal solito. Una patina che ha qualcosa da raccontare alle altre Piastre compagne di vassoio.
    1 punto
  43. Una delle mie monete preferite! Complimenti @pietromoney, pezzo non facile da trovare. Manca in molte collezioni. La conservazione è più che accettabile per la tipologia. Sarebbe bello vederne qualche altra. Condivido un 4 Tornesi 1817 che acquistai ad un'asta Negrini una ventina d'anni fa e purtroppo non ho più.
    1 punto
  44. 1 punto
  45. Mi dispiace, ma si stanno dando tante informazioni fuorvianti. Mi limiterò all’ipotesi dell’acquirente consumatore. “Art. 63 (Codice del Consumo) Passaggio del rischio 1. Nei contratti che pongono a carico del professionista l'obbligo di provvedere alla spedizione dei beni il rischio della perdita o del danneggiamento dei beni, per causa non imputabile al venditore, si trasferisce al consumatore soltanto nel momento in cui quest'ultimo, o un terzo da lui designato e diverso dal vettore, entra materialmente in possesso dei beni. 2. Tuttavia, il rischio si trasferisce al consumatore già nel momento della consegna del bene al vettore qualora quest'ultimo sia stato scelto dal consumatore e tale scelta non sia stata proposta dal professionista, fatti salvi i diritti del consumatore nei confronti del vettore”. Il professionista che decide di offrire i suoi beni per la vendita anche a distanza (on-line) assume automaticamente l’obbligo di provvedere alla spedizione degli stessi. A meno che ciò non sia espressamente escluso nelle condizioni di vendita (solo ritiro a mano, ma non è l’ipotesi che ci interessa). Il primo comma è chiaro: se il professionista vende a distanza (e assume l’obbligazione di spedire) il rischio di perdita o danneggiamento resta in capo al venditore sino a quando il bene non giunge nella materiale disponibilità dell’acquirente o di un suo incaricato o delegato. Tra acquirente e vettore non si instaura alcun rapporto contrattuale (a dispetto di quanto qualcuno qui sostiene per propria infondata convinzione personale). Se il bene va smarrito, quindi, il venditore dovrà rimborsare l’acquirente e IL VENDITORE dovrà poi vedersela con il vettore. Non è un problema dell’acquirente. Il secondo comma, tuttavia, prosegue prevedendo una eccezione: il rischio passa immediatamente in capo all’acquirente se il vettore è scelto dall’acquirente stesso e NON SIA PROPOSTO DAL VENDITORE. Ma che vuol dire? Significa che se il venditore mi offre la possibilità di scegliere tra spedizione assicurata e spedizione low cost e io scelgo quest’ultima, se il bene va smarrito per colpa del vettore, ancora una volta io (acquirente) avrò il diritto di essere rimborsato dal venditore. La possibilità di scegliere l’opzione low cost, infatti, me la ha offerta il venditore e io, che ho il braccio corto, ne ho approfittato. Diverso è il caso (che ricade nella previsione dal secondo comma) in cui il venditore offra solo metodi di spedizione sicuri, tracciabili e assicurati (e statene certi, non lo fa nell’interesse dell’acquirente ma nel suo perché solo così può evitare di rimetterci se il bene va smarrito e ciò perché sarà a sua volta rimborsato dall’assicurazione di quanto avrà di tasca propria rifuso al compratore). In questo caso, se l’acquirente propone al venditore di far eseguire il ritiro presso la sede di quest’ultimo da un vettore dallo stesso acquirente designato (e il venditore accetta) allora il rischio di smarrimento si trasferisce in capo all’acquirente sin dal momento della consegna del bene al vettore. Come si può intuire, nessuna norma OBBLIGA il venditore a offrire la spedizione assicurata e a rifiutare la spedizione ordinaria. Sono le conseguenze della sua scelta, tuttavia, a obbligarlo. Come si è visto, infatti, se il venditore è così sprovveduto da spedire senza assicurazione il rischio di rimetterci è solo il suo. Se, quindi, non vuole fallire nel giro di poco tempo la scelta non può che essere obbligatoriamente quella di spedire con posta assicurata. E ciò va precisato nelle condizioni generali di vendita. E se il compratore, a questo punto, insiste per un metodo di spedizione diverso, il venditore avrebbe piena ragione di rifiutarsi di spedire (ma ciò è impossibile che accada se si lavora bene: nelle condizioni di vendita, infatti, il venditore prevederà da subito un incremento sul prezzo di acquisto pari al costo della spedizione assicurata). Questo in casa Pay Pal lo sanno, per questo rimborsano l’acquirente senza grosse difficoltà. E aggiungo: se il venditore è italiano e si rifiuta di rimborsare l’acquirente per lo smarrimento del bene durante il trasporto (con vettore offerto dallo stesso venditore) ci sono diversi strumenti semplici ed economici per indurlo a tornare su i suoi passi. Non si faccia terrorismo psicologico. Con venditori esteri il discorso è ovviamente più complicato. Nonostante anche il venditore EUROPEO sia assoggettato alle medesime regole sarà ovviamente più oneroso sostenere un contenzioso con quest’ultimo. E ora una chiosa finale. Quando le proprie competenze non sono tipicamente giuridiche bene si farebbe, quando si offre un parere, a utilizzare quantomeno il condizionale quando ci si esprime (lo fanno anche coloro che quelle competenze le possiedono). Ma si sa, i depositari assoluti della verità sono gli altri. Attendo con ansia smentite giuridiche (che sono pronto ad accettare facendo eventualmente anche ammenda se ho errato). Tutto il resto è piazzetta. Amen. Giuseppe
    1 punto
  46. Si, PayPal ha una politica iperprotettiva nei confronti dell’acquirente, ma è una stortura ...... in ogni caso, non è vero che da sempre ragione all’acquirente: se la spedizione è dimostrabile che è stata fatta nel rispetto delle regole, non storna i pagamenti , ( e glielo dico per esperienza diretta come venditore e come acquirente) ma bisogna fornire una documentazione ineccepibile. In tutti gli altri casi è, effettivamente, sfacciatamente parziale a favore dell’acquirente .... Il resto del mondo , invece, adotta la regola che hai diritto a quello per cui hai pagato. Heritage , per fare un esempio, spedisce assicurato di default con Fedex, ma sul sito é possibile scegliere altri sistemi di spedizione, più o meno veloci e assicurati più o meno integralmente e più o meno costosi di conseguenza ..... una volta scelto il metodo si è invitati a comunicarlo via email alla casa daste che spedirà di conseguenza.... in caso di perdita della missiva ( e qualche anno fa nelle stanze dell hub doganale se ne perdevano parecchi) si ha diritto al rimborso a seconda del tipo di spedizione scelto di propria sponte. Vale per Fedex, ma vale anche per DHL e qualsiasi altro corriere, quindi, una volta che l’acquirente ha espresso la sua scelta, per il venditore la faccenda finisce lì... e mi pare anche logico..... la merce viaggia sempre a esclusivo rischio dell’acquirente, salvo accordi diversi tra le parti ....e accordi diversi significa che il compratore paga per la spedizione assicurata integrale la tariffa stabilita dallo spedizioniere e si lega in contratto con lo stesso, per tramite del venditore che fa da tramite( Fedex invece si interfaccia solo col compratore per evitare questioni) .... se il compratore decide di far viaggiare la merce con una spedizione non coperta, se ne assume la piena responsabilità.... ( come, del resto, se la assumerebbe il venditore se il metodo di spedizione e il rateo assicurativo li dovesse stabilire lui a prescindere o. Introini la volontà espressa dal compratore) in ogni caso, noi come negozio, spediamo con corriere privato e copertura assicurativa per fornire un miglior servizio di customer care ai nostri clienti, ma non ce lo impone nessuna legge, è solo una questione di riguardo nei confronti di chi compra una moneta che gli piace e che nessun rimborso gli potrà mai sostituire.
    1 punto
  47. Quando mi è stata proposta non ci ho pensato due volte, nonostante la richiesta. Senza nulla togliere alle altre, ma al momento è la più bella della mia Collezione: Ferdinando I d'Aragona. Mezzo Carlino con l'ermellino. Mi farebbe piacere leggere i Vostri commenti.
    1 punto
  48. Apro questa discussione per parlare di un aspetto ben noto agli estimatori del periodo ma che al tempo stesso, per chi inizia ad affacciarsi alla monetazione romana repubblicana, può rappresentare una sorta di barriera che non consente di inquadrare correttamente valenze e significati di innumerevoli iconografie tipiche del periodo. Possiamo iniziare dicendo che nella più nota monetazione imperiale l'iconografia è ovviamente allineata al periodo di emissione; tranne che per alcune eccezioni quali ad esempio le emissioni di restituzione, possiamo genericamente affermare che l'iconografia monetale imperiale racconta il tempo dell'imperatore che l'ha voluta. In ambito repubblicano invece, in riferimento al periodo di emissione, la moneta non racconta il presente. Inizierà a farlo poco a poco in fasi successive, prima sfruttando il passato e la tradizione, per poi giungere, in taluni casi, a quell'allineamento cronologico non velato tra periodo di emissione e diretto significato iconografico. Sostanzialmente la lettura di un denario repubblicano può rivelarsi a tratti maggiormente complessa ed è questo l'ostacolo più grande che parrebbe esserci nello studio delle iconografie del periodo, ma man mano che ci si addentra nella questione, l'ostacolo svanisce e si tramuta in fascino. Tempo fa su questo forum ci si interrogava sul perchè la monetazione repubblicana risultasse meno seguita e meno compresa rispetto a quella imperiale; a mio parere quello della piena comprensione delle iconografie, meno diretto e più ostico, è uno dei motivi per i quali il periodo della Repubblica parrebbe avere meno seguito, ma come vedremo basta poco per riuscire ad apprezzarlo in tutta la sua ricchezza. Veniamo ora ad un altro presupposto fondamentale, i denari repubblicani non sono tutti uguali, non vanno letti tutti nello stesso modo, ma vanno messi in stretta relazione sia al periodo di emissione che al monetale che li ha emessi. La cosa parrebbe ovvia, ma è bene soffermarsi un attimo su questo aspetto poiché le fasi del denario della Repubblica non devono esser viste come evoluzioni (o involuzioni) prettamente stilistiche e tipologiche, ma al contrario vanno inquadrate e comprese soprattutto a livello storico. Banalmente, se non so cosa stesse succendendo a Roma nel 78 a.C., se non sapessi genericamente i trascorsi della gens Cassia, se non conoscessi le vicissitudini di Spurio Cassio Vecellino, mai riuscirei a comprendere davvero il significato politico e sociale del bellissimo denario di Lucio Cassio Longino con Libero e Libera. Ma siamo nel periodo più complesso da inquadrare, un periodo di esplosione iconografica anche in termini di potenza dei messaggi rappresentati, un periodo che raccoglie l'eredità sillana anche a livello monetale, ma siamo prossimi al punto d'arrivo, prima di giungere e come vedremo anche di superare tale concezione dello strumento iconografico monetale, i passaggi saranno più d'uno. Dalla sua introduzione il denario mantiene congelato il tipo Roma/Dioscuri al galoppo fino ai primi anni del II secolo. Nel periodo 194-170 a.C. (RRC) o 196-173 a.C. (BMCRR) compare un nuovo tipo di rovescio, caratterizzato dalla personificazione della Luna in biga. Tralasciando in questa sede teorice che vedono nei simboli delle serie anonime Roma/Doscuri riferimenti familiari, è dai tipi con Luna in biga che parrebbero fare la loro prima comparsa i così detti “simboli parlanti”. Può essere un esempio il tipo RRC 141/1, con uccellino e legenda TOD http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-A1/64 La legenda TOD associata al simbolo dell'uccello potrebbe riferirsi al todus e quindi al nome del monetario, Todus (purtroppo non noto in altre fonti). Discorso analogo per il tipo a legenda PVR e simbolo murex (RRC 187/1, 169-158 a.C.). http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G61/2 Gia' nella prima metà del II secolo i nomi tuttavia iniziano a diventare maggiormente comprensibili, i monogrammi lasciano il posto a sempre più chiare abbreviazioni del nome della gens ed inizia a farsi strada una tendenza che prenderà, nei decenni successivi, sempre più vigore ed incisività: la celebrazione dello posizione sociale della famiglia ed il riferimento a fatti storici o leggendari utili a decantare una gloriosa o mitica discendenza. Probabilmente il primo esempio di tale intenzionalità commemorativa ed autocelebrativa lo si può trovare nella serie enea di Lucius Mamilius (RRC 147), datata dal Crawford tra gli anni 189-180 a.C., ove sopra i tipi fissi della prora al rovescio compare una figura comunemente identificata con Ulisse. In tal modo il magistrato millanta una sua discendenza da Telegono, figlio di Circe ed Ulisse, fondatore di Tuscolo, città di provenienza del monetario. http://numismatica-classica.lamoneta.it/cat/R-G81 La conferma a tale interpretazione ci arriverà un secolo dopo, col bellissimo denario di Mamilius Limetanus dell'82 a.C., ove al rovescio appare Ulisse riconosciuto dal suo fedele cane Argo. http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G254/1 Dalla seconda metà del II secolo a.C. la rottura dei tipi fissi al rovescio diviene ormai la norma, bighe e quadrighe vengono guidate da varie figure divine o semidivine e il conduttore o gli animali trainanti non di rado vengono scelti per motivi che vanno al di là del gusto estetico. E' in questa fase che, ad esempio, l'elefante su scudo macendone o gli elefanti che trainano la quadriga di Giove altro non fanno che ricordare questa volta fatti prettamente storici, come la vittoria di Q. Cecilio Metello su Andrisco, figlio di Perseo, nel 148 a.C. o quella di L. Cecilio Metello su Asdrubale a Panormus nel 250 a.C. E' qui che inizia ad emerge nitidamente la funzione dello strumento icongrafico che caratterizzerà nei decenni successivi buona parte della produzione denariale repubblicana. Facendo nuovamente un raffronto con le produzioni imperiali, il Traiano di turno ad esempio vince in Dacia ed emette serie monetali che celebrano le sue vittorie contro Decebalo. In ambito repubblicano invece C. Metellus intorno al 125 a.C. emette un denario ove al rovescio vi è un chiaro riferimento al trionfo seguito alla vittoria di Panormus del console L. Cecilius Metellus, avvenuta più di un secolo prima. http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G174/1 Poco prima, intorno al 127 a.C., fu M.Metello a celebrare questa volta una grande vittoria del padre, che valse a quest'ultimo il titolo di Macedonico. http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G173/1 Va da sé che anche su emissioni anonime di poco precedenti elefante è sinonimo di Metelli http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G172/1 Questi non sono che piccoli esempi, ma che ben ci fanno capire lo scopo dell'iconografia monetale repubblicana posteriore alle fasi anonime: il monetale, attraverso le immagini impresse sulle sue produzioni, non comunica messaggi del tipo “io sono, io ho fatto”, ma invece, in piena attinenza con la struttura sociale gentilizia propria del periodo, comunica un messaggio del tipo “la mia famiglia è, la mia famiglia ha fatto”. C'è chi può annoverare antenati che hanno realmente contribuito a rendere grande Roma, c'è chi invece non è provvisto di tali ascendenze e fa un po' come Virgilio nell'Eneide, crea il proprio mito. Così fanno gli esponenti dei Mamilii, così fa Sex. Pompeius Fostlus intorno al 137 a.C. con un altro noto denario ove, per assonanza, parrebbe suggerirci una discendenza dal pastore che salvò Romolo e Remo. http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G109/1 Fino a qui e per buona parte degli anni successivi il denario repubblicano non è, come spesso si sente dire, uno strumento propagandistico, non è ancora uno “strumento individuale”. A mio parere la sola formula per descrivere correttamente le sue finalità iconografiche è la seguente: è un “monumentum gentilizio” (monumentum – che fa ricordare). Possiamo magari portare altri esempi di questa fase, per poi passare al periodo successivo.
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