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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/18/21 in Risposte
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Oggi stavo rovistando e ho trovato questa ? simpatica mezza piastra Magliocca 375a6 punti
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Ciao a Tutti, posto una new entry ( ex Asta Scaligera ) che ha la particolarità di avere allegati i Cartellini della Collezione Storica Mirabella. Sicuramente è un notevole surplus per una moneta questa sorta di "pedigree". Mi scuso per la qualità scadente delle foto, ma era mia intenzione evidenziare i cartellini che dovrebbero risalire ai primi decenni del '900. Buona Serata, Beppe6 punti
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No, non è passata all'asta! Viene invece dalla piccola collezione personale di un soldato Canadese, che durante gli ultimi atti della seconda guerra mondiale, si trovò nell'est del mediterraneo, e che, ritornato in patria, mise a dormire i suoi ricordi per un lungo sonno in un cassetto di un comò, nascosto in una casa vittoriana del sud dell'Ontario. E stata dispersa questi giorni da un suo vicino di casa, e un pezzo, un pezzo solo, e toccato a me. Ci si figuri, una scatoletta di latta, una qualsiasi scatoletta da biscotti anni 50', con dentro una cinquantina di monete, tutte d'epoca, svariatamente Egiziane, Italiane, Libiche, Palestinesi, qualche argento di poca importanza, un lotto di spiccioli, un lotto di memorie. Il tutto, coperto da una decina di biglietti, shilling, piastre, lire, e, sperduta in mezzo tra tutte:4 punti
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Buonasera, pensavo di postare questa new entry nel fine settimana ma, data la "tregua" domestica, approfitto per farlo ora. 120 grana 1840 - Magiocca 5474 punti
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Non è solo la Numismatica ad essere bersaglio di truffatori e ladri. Quest'ultimi agiscono in campi dove il guadagno è facile e ancor più facile è rivendere quanto rubato o truffato. Per assurdo essere entrati nell'interesse dei delinquenti significa che la Numismatica in questo momento ha un mercato che "tira". Bisogna sempre avere gli occhi aperti e diffidare dagli affari facili. Se si rubano monete è perché c'è chi le compra... Un consiglio che mi sento di dare è quello di affidarsi a commercianti seri per gli acquisti che sicuramente garantiscono il venduto. Così facendo, stante sempre la buona fede, si evitano beghe legali.3 punti
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Una copia attuale di cattiva fattura per qualche festa o palio medievale... Arka Diligite iustitiam3 punti
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Perché Valente? Come ricorderete, poco tempo fa ho pubblicato una discussione su un frammento di siliqua attribuita a Valente e che, molto probabilmente, era una imitativa (Detriti sulla "baia" - Monete Romane Imperiali - Lamoneta.it - Numismatica, monete, collezionismo). Nel preparare quel lavoro, mi è venuta voglia di approfondire la figura di questo imperatore che, diciamolo, è sempre stato accompagnato da una accezione negativa (e ne comprendiamo anche il perché, ne parleremo). Da ciò, ho iniziato ad interessarmi anche alle sue monete; in particolare mi hanno colpito quelle in oro. Come forse saprete, a me piacciono molto i bronzi del IV secolo e, onestamente, non mi sono mai soffermato molto sulla monetazione aurea di questo periodo, se non in occasione di qualche discussione sul nostro forum (forse anche in maniera inconscia l' ho sempre vista piuttosto lontana, non potendomene permettere l’acquisto). Ho scoperto però che le monete auree hanno un grande fascino, non solo dovuto al fatto che l’oro e’ un metallo incorruttibile, ma anche perché sono davvero di grande qualità stilistica ed artistica, veri piccoli capolavori molto curati, anche nelle tecniche di coniazione. Ma chi era Valente? Valente era il fratello minore di Valentiniano I il quale, giunto al potere nel 364 con l’appoggio dei militari della guardia imperiale, lo aveva associato al trono comprendendo la difficoltà di gestire da solo un regno tanto vasto. Su questa decisione aveva però anche pesato l’opinione degli stessi soldati che si rendevano conto delle difficoltà nella gestione di un impero così ampio e che avevano caldeggiato un co-reggente, anche se avrebbero forse preferito un estraneo anziché’ Valente (forse perché meglio controllabile? O forse perché intuivano le scarse attitudini al comando di Valente? Non e’ escluso che lo stesso Valentiniano I abbia fatto lo stesso ragionamento....). Quindi Valentiniano I tenne per sé l’occidente e affidò l’oriente a Valente, iniziando di fatto quella divisione dell’impero che poi sarebbe in fondo perdurata fino alla sua fine avvenuta circa un secolo dopo. In realtà, sebbene gli fosse stato conferito sin quasi da subito il titolo di Augusto, Valente fu subordinato di fatto al fratello. Non ci sono, infatti, dubbi sul fatto che Valentiniano I, nel dividere il potere con Valente, intendesse comunque tenere nelle sue mani le redini dello stato. Era il più anziano, il più esperto ed era il solo sul quale erano caduti i voti del corpo elettorale. La sua parte dell’impero comprendeva tre delle quattro prefetture e l’intero Illirico, da sempre terra di reclutamento dei soldati. E poi (cosa forse ancora più importante in chiave di supremazia), possedeva Roma, la capitale reale e morale dell’intero impero. Come dice lo storico Schiller (Geschichte der römischen Kaiserzeit, ii, pag 350), nella sua divisione Valentiniano I mostrò che intendeva che la subordinazione dell’Oriente all’Occidente fosse permanente. Non da ultimo, da notare l’elevazione al rango di augusto di suo figlio Graziano nel 367. E Valentiniano si adoperava per rendere chiaro che, sebbene avesse condiviso con Valente i pieni poteri, non si trattava affatto di parità di poteri. La documentazione disponibile mostra però come Valente non si preoccupasse affatto di questa posizione di inferiorità e anzi pare che abbia accettato di prendere ordini da suo fratello e che abbia preso decisioni e messo in atto iniziative per suo volere Non poteva mancare, in tal senso, la “voce” delle monete, da sempre forte strumento di propaganda. Ne e’ la prova una coppia di solidi con la legenda VOTA PVBLICA emessi per la prima volta nel 368 e che mostra i due imperatori nimbati con indosso l’abito consolare e seduti su un trono uno accanto all’altro in segno di unità e comunione di intenti. Ora, sui solidi VOTA PVBLICA coniati nelle zecche orientali sotto il controllo di Valente, entrambi gli imperatori sollevano una mappa (la bandiera da corsa) nella loro mano destra, come segno di potere. Ecco Valentiniano, RIC IX Costantinopoli 29 A: Ed ecco Valente, RIC IX Costantinopoli 29B: Se invece ci spostiamo ad Occidente (qui zecca di Mediolanum) vediamo che solo l’imperatore di sinistra, il senior Valentiniano I, solleva la mappa: Questa e’ la RIC IX Mediolanum 3 A per Valentiniano I: E questa e’ di Valente, la RIC IX Mediolanum 3B: Ci sono tuttavia solidi dove invece i due sovrani sono, per così dire, paritari; come in questi solidi di Treveri per Valente e Valentiniano I: Ho provato a dare una mia interpretazione. In questi ultimi due solidi la legenda e’ VICTORIA AVGG e con ogni probabilità si riferisce alla vittoria nelle guerre contro i germani, alamanni, franchi e goti (che si combatterono dal 364 al 369) e che valsero contemporaneamente ad entrambi i titoli di Germanicus, Alamannicus, Francicus e Gothicus Maximus come era prassi, anche se il grosso dello sforzo fu magari compiuto da uno solo dei due in base alle rispettive sfere di influenza. Particolare e’ qui la comparsa in esergo delle lettere OB che sarebbero le iniziali della parola obryzum, o obryziacum ovvero oro purissimo, raffinato. Queste lettere compaiono sulle monete auree emesse dalle zecche di Treveri, Tessalonica, Costantinopoli ed Antiochia a partire dal 368. Questa marca indica e garantisce dunque la purezza del metallo utilizzato, purezza che e’ stata confermata da indagini compiute in epoca moderna , secondo le quali i solidi coniati dopo il 368 d.C, mostrano una percentuale di oro nel metallo utilizzato superiore al 99%, diversamente da quelli prodotti in precedenza che invece contenevano fino anche a oltre il 6% di argento e rame. Ma chi fu in realmente Valente? Valente fu un grande sfigato: fu coinvolto nella disfatta di Adrianopoli, che inevitabilmente ne pregiudicò il giudizio dei contemporanei e dei posteri. In questa battaglia l’esercito romano venne quasi completamente distrutto dai Goti e lo stesso Valente vi trovò la morte. Questa sconfitta inevitabilmente fece etichettare Valente come sovrano incompetente, inadeguato, ignorante, in particolare al confronto con la dinastia di Costantino e con lo stesso fratello Valentiniano che lo aveva voluto come collega sfidando il consiglio dei soldati. Adrianopoli, dicevamo.....9 agosto 378....il giorno dei barbari..... (855) La battaglia di Adrianopoli - 378 d.C - Il collasso di Roma - YouTube Ammiano Marcellino dice che Valente era un uomo “inter probra medium et praecipua”, ovvero “che aveva qualità straordinarie e orribili in egual misura”. Quando suo fratello lo nominò imperatore aveva trentasei anni. Sulle monete e’ rappresentato quasi sempre come tendente a ingrassare, con il collo robusto e già un accenno al doppio mento. Sempre Ammiano dice che aveva le gambe incurvate e la pancetta e che vedeva male da un occhio. Inoltre, non era istruito, non era di illustri natali, non era carismatico, coraggioso ne’ particolarmente intelligente. Tuttavia, era un bravo agricoltore e un buon soldato (doti queste che gli venivano dalle origini pannoniche), e si conquistò (almeno inizialmente) la fiducia dei sudditi combattendo la corruzione, riducendo le tasse e costruendo opere pubbliche come l’acquedotto di Costantinopoli, ancora i nparte visibile a Istanbul. Tuttavia, fu un fanatico religioso di fede ariana che anziché placare, inasprì i conflitti religiosi. Questa fu forse una delle cause principali della sua crescente impopolarità. Infine, un aspetto positivo per un imperatore romano: era fermamente convinto della supremazia di Roma che riteneva andasse difesa e affermata e della importanza della integrità dello stato romano. Convinzioni queste che contribuirono, nel bene e nel male, alla disfatta sua e del suo esercito. Insomma, Valente era semplicemente un uomo comune con tutte le sue contraddizioni che fu posto di fronte ad una impresa sovrumana e straordinaria, la sfida del potere imperiale, da cui alla fine venne travolto. Tuttavia, ancora oggi non gode di buona fama. In questi giorni sto leggendo un libro di Noel Lensky: Il fallimento dell’impero. Valente e lo stato romano nel quarto secolo d.C.. Nella seconda di copertina Giusto Traina scrive: “Perché occuparsi di un imperatore mediocre, nonché principale responsabile del fallimento dell’impero? Perché è proprio dal bilancio fallimentare del regno di Valente che si possono comprendere le ulteriori vicende dell’impero, in particolare la caduta senza rumore dell’Impero d’Occidente avvenuta poco meno di un secolo dopo Adrianopoli”. Ecco, Adrianopoli….ci risiamo. Ma lo stesso Lensky dice: “Il mio obiettivo non e’ denigrare Valente. Le fonti antiche si sono spinte abbastanza in là nel macchiare la reputazione dell'uomo per tutti gli anni avvenire. Ma non cerco nemmeno di riabilitarlo. Tentativi del genere sono invariabilmente riduttivi e imprevedibili. Al momento non disprezzo Valente né lo ammiro particolarmente. Ha fatto il meglio che poteva per sopravvivere a quello che indubbiamente era il più grande lavoro del mondo dei suoi tempi e la sua caduta finale rappresenta in egual misura una testimonianza delle difficoltà di governare l'impero e degli errori dell'imperatore”. Devo dire che Valente non fu neppure fortunato. Adrianopoli fu solo il culmine, ma egli dovette affrontare incursioni di barbari (Persiani, Goti…) , usurpazioni (Procopio), violazione dei trattati, crisi economiche, lotte religiose intestine e anche catastrofi naturali (le fonti descrivono almeno sette grandi terremoti, un devastante maremoto, una grandinata prodigiosa a Costantinopoli e due carestie, una in Anatolia ed una in Siria). Insomma, un po’ sfigato era. Pero’, che belle monete fece coniare! Ecco una carrellata di altri solidi: Questo e’ un RESTITVTOR REIPUBLICAE di Nicomedia Qui siamo a Siscia, SALVS REIP Credo che queste due emissioni si riferiscano anche esse alla restaurazione ed alla salvezza dell’impero in occasione delle guerre contro i barbari che minacciavano l’integrità del regno. A conferma di ciò, sul solido di Siscia, la presenza di un barbaro prigioniero. Trovo bellissimo questo 1 e ½ solido, con una GLORIA ROMANORVM davvero inusuale: Ricordiamo l’importanza che aveva per Valente proprio la gloria di Roma, del suo potere universale, del suo dominio sul mondo. Fa il paio con questa, con le personificazioni di Roma e Costantinopoli: Molto particolare questo solido: Si vede, tra i due imperatori, una piccola figura togata che dovrebbe essere il piccolo Graziano. Un omaggio dello zio al nipote, associato al trono da Valentiniano I ad occidente. Qui sotto, invece, vediamo un omaggio non solo al nipote, ma anche a fratello: le due figure del rovescio sono infatti Valentiniano I e Graziano: Ovviamente commenti, interventi, correzioni e osservazioni sono bene accetti. Fonti e letture consigliate: - N. Lensky: Il fallimento dell’impero. Valente e lo stato romano nel quarto secolo d.C.; 21 editore - RIC volume IX - Adriano Savio: Monete romane; Jouvence - Alessandro Barbero: 9 agosto 378, il giorno dei barbari; Laterza Ciao da Stilicho2 punti
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Salve. Segnalo questa breve comunicazione della Roquette sull’uso potenziale delle ciclodestrine per migliorare la solubilità dei farmaci antivirali e la stabilità degli anticorpi monoclonali terapeutici e come adiuvanti dei vaccini. https://www.roquette.com/-/media/media-centre/press-releases/2020/2020-02-11-combating-viruses/position-paper---coronavirus-combatment-via-cyclodextrins.pdf?la=en Le ciclodestrine hanno rappresentato la parte preponderante delle mie ricerche svolte nelle università di Pavia e di Firenze, anche in collaborazione con colleghi ungheresi, giapponesi e del Sudafrica. Alcune pubblicazioni sono citate in https://unipv.academia.edu/giampierobettinetti Se le ciclodestrine potessero essere utilizzate per il contenimento delle infezioni o come agenti virucidi dopo modificazioni strutturali, sarei veramente felice. apollonia PS. Nella bibliografia della comunicazione della Roquette vi sono vari collegamenti con le ditte produttrici dei vaccini tra cui la Johnson & Johnson’s e Moderna.2 punti
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Mi associo a ciò che ha detto Raffaele @giuseppe ballauri. Complimenti,gran bel colpo,tutto ha un fascino estremo?2 punti
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Buonasera il volume dopo pranzo era a casa giá! ordinato martedí sera,meno di 2 gg.! Che dire,un lavorone del Sig.Mario,stupendo,descrizioni ,particolari,foto,valori e chiarezza del tutto... Un elogio anche per la velocitá mai vista della spedizione con Poste e alla casa D'Amico,che mi ha omaggiato anche di due ulteriori volumetti piccoli e graditissimi. Insomma,quando le cose sono belle,vanno dette e mi premeveva dire tutto. un salutone Riccardo?2 punti
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6,95 racc. 10,25 Ass. da 20 a 50 gr.il peso e ass. fino a 250 € Poi vedi tu. L'Ass. devi appiccicare una striscia di scotch robusto sulla chiusura e aggiungerci un paio di firme o scarabocchi-2 punti
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Buonasera a tutti, posto il mio Tornese e mezzo Ferdinando II 1838 Taglio rigato Per millesimo Dovrebbe essere Magliocca 754? Saluti Alberto2 punti
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Caro Alberto, partiamo dal Tallero di Gian Gastone. Io a quella tua asta c'ero (come a molte altre): collezione De Micheli (!), 2 giorni al De Gronde! Purtroppo le monete belle si sprecavano ... ancora oggi ne rimpiango un paio. Quel Tallero venne dopo le decimali, e la spesa l'avevo fatta. Me l'ero comunque segnato: la moneta era bella; tuttavia la patina cangiante mi aveva reso dubbioso: solo un po' ... Non è un mistero che alcune patine non completamente originali servano a mascherare qualche pecca. E', che le patine "ultracentenarie" non sono leggere, ma pesanti: basta guardare le monete della Collezione Reale al MNR (quelle che non sono state pulite, intendo), ad esempio varie piastre papali. Dunque pensai che su un fondo di patina originale (era bella spessa, specie al rovescio) un aiutino poteva averlo ricevuto. Le patine sono una mia fissazione. Detesto le americanate che fanno levitare esponenzialmente il prezzo per un effetto "prisma". Mi piacciono quelle che sono garanzia di "vecchia raccolta" (poche in realtà). Il più spesso le monete sono state lavate ed ecco che ripatinando velocemente (ma non tutte le monete lavate lo fanno) si crea una patina "particolare". Non la definirei farlocca, ma neppure naturale se non è commisurata alla vita della moneta: come sempre la vita non è bianco o nero, ma una scala di grigi (in questo caso di colori). E passiamo ai metodi per patinare. Non ho esperienza diretta ma lo zolfo è sicuramente incriminabile. Le "patine uovo" (o arcobaleno, spesso chiazzate di umidità) sono a volte molto belle a vedersi. L'albume è ricco di zolfo organico che scaldandosi (o invecchiando) libera ac. solfidrico. Se ne è parlato anche sul forum in parecchie occasioni. Cito una gradevole discussione con belle immagine (anche prima-dopo, come chiedevi). E posto una moneta prodotta con questo metodo (o analogo) sempre dal forum. Poi dipende da quanto e quale zolfo: se troppo la moneta diviene nera. ... E per non parlare dello iodio o di riscaldamenti o esposizioni prolungate alla luce del sole o agenti atmosferici ... Gli americani sono convinti di riconoscere patine autentiche e patine artefatte (per lo meno lo dicono le grandi ditte slabbatrici), ma non sempre è così e la mania delle patine "monster" è strettamente correlabile ai cosiddetti "coin doctor": basta guardarle. http://www.jhonecash.com/coins/tonedmorgans.asp D'altronde, è il caso di dirlo, pecunia non olet, dato che le patine monster fanno salire i realizzi di quegli esemplari vertiginosamente, anche se in questo caso lo zolfo "puzza" così come le uova marce e la moneta, in tutti i sensi!2 punti
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Per questo rovescio di Roma (la R è sicura) vedo due possibilità, staurogramma compreso: Valentiniano II, con il tipo Salvs reipvblicae, RIC 64, RP a l’esergo. Valentiniano III, un raro Ae4 con leggenda VICTORIA AVGG, RM a l’esergo. https://www.nummus-bible-database.com/monnaie-17823.htm Per le lettere distinguibili, VIC[...], d’accordo con Poemenius, sarà il RIC 2137.2 punti
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Certamente, io da piccolo andavo a casa del Petrarca (Francesco, quello del Canzoniere) e lo aiutavo a mettere in ordine nella sua collezione di monete...2 punti
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Ciao. Purtroppo credo che i furti ci siano sempre stati. Per il resto ha fatto tutto il web, chiunque abbia qualche rottame in casa ha il diritto di venderlo a migliaia di euro senza nessun controllo da parte di eBay in primis, andando verso Subito.it e simili. Anche per quanto riguarda le truffe sicuramente ci sono sempre state. Ora grazie al web in generale e al forum in particolare ci si può fare una vasta cultura gratis e queste cose vengono scoperte prima. Io ringrazio ogni giorno il forum di lamoneta per quello che imparo, sia a livello numismatico e storico, sia a livello "truffaldino"!2 punti
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Buongiorno in occasione del 160° anniversario della proclamazione del Regno d'Italia e dell'Unità nazionale, vi presento il mio 20 Lire 1861 T insieme al documento in cui Vittorio Emanuele II assume il titolo di Re d'Italia.1 punto
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Il viaggio nell'album dei rottami prosegue con questa bella monetona in rame-nichel. Il Paʻanga è la valuta di Tonga e la sua circolazione è controllata dalla National Reserve Bank of Tonga (Pangikē Pule Fakafonua ʻo Tonga) nella città di Nuku'alofa situata nella parte settentrionale dell'isola di Tongatapu su uno stretto istmo fra l'Oceano Pacifico e la laguna di Fanga'uta. Il Paʻanga non è convertibile ed è legato a un paniere di valute che comprende i Dollari australiano, neozelandese e statunitense e lo Yen; è suddiviso in 100 Seniti, il codice ISO è TOP (TOngan Pa'anga), usualmente è abbreviato con T$ (¢ il Seniti). Nell'arcipelago, la moneta è chiamata anche "Dollar" in inglese e il Seniti è chiamato Cent. 100 Pa'anga formano un Hau, ma è una moneta non usata se non per le emissioni commemorative in grandi tagli. 1 Pa'anga corrisponde a 0,37 Euro (al cambio di oggi 18 marzo 2021).1 punto
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Ciao a tutti, ma non trovate anche voi che la numismatica stia passando un brutto momento... il furto a cartamoneta.com, tutti quei fake e truffatori di facebook, ebay, gente che vende monete a prezzi strani, gente che pensa di essere ricca con una 2€... spero che io mi stia sbagliando... Forse prima non le vedevo dato che è un anno che sono su internet... Saluti Antonio1 punto
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Un saluto a tutti. Tra i cassetti di mio suocero mi sono imbattuto ieri in questo pezzo. Moneta comune di cui sono stati coniati più di 9 milioni di pezzi. Io però non riesco a staccare gli occhi dal dritto di questa moneta. La adoro. Che grado di conservazione le attribuireste? Grazie1 punto
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Complimenti, banconota rara e di non facile reperibilità, figurarsi trovarla in una vecchia scatola...1 punto
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Confermo, stesso errore anche a me. L'unico modo per accedere agli annunci è indirettamente usando i post che si creano automaticamente nel forum in questa sezione. https://www.lamoneta.it/forum/23-annunci-numismatici/ @Reficul potresti dare un'occhiata per favore? Saluti Simone PS @matcor il problema è comune1 punto
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Credo sia un falso,però serve sempre mettere peso diametro e la descrizione del contorno e quanto possibile delle foto o scansioni buone.1 punto
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Ho recentemente avuto l'occasione di inserire in collezione questa piccola moneta sabauda. Si tratta come da titolo di un Piccolo Bianco di Filiberto I con un diametro di 21 mm ed un peso di 1,16 gr. Colgo l'opportunità , quindi, di scrivere un paio di cosette su questa "discussa" moneta. Questo esemplare è uguale a quello di @piergi00 segnalato in questa discussione e catalogato sul nuovo volume del Cudazzo al 252c Questa tipologia è stata prodotta in una lega veramente misera, con una argentatura superficiale, come si può vedere da questo esemplare o quello di Pier, la differenza, se c'è, fra la mezza parpaiola ed il piccolo bianco, non è facile, se c'è stata uno svilimento di lega peggio di queste non si poteva sicuramente andare, e anche la divisione in peso e diametro non mi risulta efficace, questo esemplare ha un buon peso ed un buon diametro. Terrei buona la divisione sulla posizione dei nodi. Altra nota che vorrei aggiungere sta nel segno di zecca che fortunatamente in questa moneta è ben visibile, il Cudazzo scrive che il contrassegno del fiore a cinque petali trifidi e non, non è sicuro, mentre in questa moneta, come in quella di Pier con lo stesso segno, è chiaro. Quindi penso che con il ritrovamento di questa moneta, e quella sopracitata di Pier, questo dubbio scompare. Attendo speranzoso qualche commento ed inserisco le immagini della moneta..1 punto
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Buona sera a tutti, Beppe complimenti bella piastra, e ancor più belli i cartellini, raccontano la storia di quella che fu una grande collezione, pensa che qui sul forum è stato postato un cartellino che recava il numero crescente 3520... Un grande collezionista è stato il Sig. Mirabella, e sinceramente mi piacerebbe sapere di più su questa grande collezione. Complimenti ancora Beppe. Un saluto a tutti. Raffaele.1 punto
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Ciao, la moneta mi piace, ottimo acquisto. Sto sempre di più valutando super positivamente i cartellini, quelli che accompagnano la moneta fatti dai collezionisti, come da foto, sono un plus notevole, aggiungono storia alla storia.1 punto
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Ti dirò, dopo aver compiuto i 18 non li ho più contati e così ho risolto il problema dell'eterna giovinezza...1 punto
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Per me questo è stato un rebus alquanto impegnativo. La prima lettura si apre con la terza persona singolare del presente indicativo del verbo altercare, che significa litigare in modo animato e scomposto. Il soggetto DI lo fa mercè D e S, con la voce tronca di mercède usata come preposizione dal significato di mediante. Nonostante l’aiuto delle virgolette e del grassetto nella frase risolutiva, il rebus era veramente tosto. Complimenti a Stilicho. apollonia1 punto
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ANS: n/v gr. 0,38 MB e tosato z/p gr. 0,36 MB e tosato m onciale/p gr. 0,385 MB-- e tosato m onciale/p gr. 0381 MB e leggera tosatura esistono altri esemplari con pesi molto vicini ai gr. 0,39 con condizioni di tosatura importanti. z/l gr. 0,385 MB e tosatura importante (presubibilmente alla nascita oltre 0,390) http://numismatics.org/collectionimages/19501999/1984/1984.139.89.rev.width350.jpg Ciao Fabry1 punto
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Ciao, è un quiz? comunque sembrerebbe una moneta (o più probabilmente una riproduzione) da 1 baht tailandese della seconda metà dell'800 (Rama V).1 punto
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Se utili questi sono i pesi dei soldini nel lotto 226 della NAC 108: Z // Z 0,31 g ; M onciale // P 0,38 g ; Z // B 0,38 g ; M onciale // L 0,39 g. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Provo: Alterca DI mercè D e S ALTE "RCA" DI MERCEDES Ciao da Stilicho1 punto
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Mi rispondo da sola. Inaspettatamente ho trovato la risposta sul "nostro catalogo" . 2500 lire! Gabriella1 punto
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Buonasera, premesso che non ho esperienza diretta su questa moneta e non ho la competenza di molti utenti che scrivono in questa sezione, esprimo comunque le mie sensazioni in merito per sapere cosa ne pensate. Questa moneta ha effettivamente dei dettagli che sembrano leggermente diversi, ma soprattutto con monete in bassa conservazione le foto possono giocare brutti scherzi e il bordo, punto debole di molti falsi, sembra buono. Quello che al momento mi farebbe propendere per l’originalità, anche se non ci giurerei, è il fatto che di solito, anche nei falsi migliori, c’è almeno un dettaglio magari microscopico dove l’errore è palese, mentre qui non mi sembra di vederne. Magari sbaglio e attendo il parere dei più esperti, ma per me è un problema di foto. Aiuterebbero altre foto, ma per adesso azzarderei buona. Saluti Giacomo P.S. @El Chupacabra complimenti, sempre monete fantastiche!1 punto
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Lo scambio, se non erro, avrebbe quindi equiparato la serie del 1968 (puro valore numismatico) a circa 73 grammi di oro fino (10 sterline x 7,98 grammi x 0.9167 di titolo)? Da questo grafico mi risulta che l'oro fosse quotato a molto meno rispetto a oggi (circa 10$ al grammo nel 1970, tenendo conto dell'inflazione, contro gli attuali 56$). Ciononostante, la serie avrebbe quindi avuto un valore numismatico di almeno €610 (730$) per chi aveva scambiato le sterline. Mi sembra davvero alto, ma all'epoca non c'ero ancora, forse l'annata era considerata molto appetibile?1 punto
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@QuintoSertorio ottimo ma troppa grazia per un utente che si presenta senza proferir parola, e con un avatar del genere E poiché utenti così incominciano a stancare, chiudo la discussione. petronius1 punto
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Buonasera, per la Napoletana di oggi ho scelto un 9 cavalli di Ferdinando IV millesimo 1792 , purtroppo quando l'ho acquistato era completamente spatinato e graffiato, con tentativi di foratura, assai difficile da fotografare. ? Voi lo avreste preso? Saluti Alberto1 punto
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Ecco qualcosa di più antico, un Pentonkion, zecca di Messina, datato 220 a.C.1 punto
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