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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/08/21 in Risposte
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Condivido il mio esemplare per far comprendere meglio la differente grandezza nelle lettere in legenda. Un caro saluto a tutti.4 punti
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Buongiorno amici, per restare sul medesimo ritratto condivido il mio FERDINAN 1797 con caratteri piccoli, rara ma non rara come la sorella con caratteri grandi. Moneta robusta con bei rilievi secondo me. Un caro saluto.4 punti
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Buongiorno a tutti... Il maestro di prova, Era responsabile del buon andamento di tutti i lavori ed ordinava coniazione delle monete sui tre metalli, in applicazione delle norme emanate della Regia Corte. Aveva il diritto di apporre le sue iniziali sulle monete. Il credenziere maggiore, o della bilancia grande, Campionava e liberava le monete. Il credenziere della sajolla, o della bilancia piccola, Pesava le monete, pezzo per pezzo, durante la coniazione. Il mastro di prova, Eseguiva le prove dell'oro e dell'argento che entrava nella zecca e della bontà del metallo con cui venivano coniate le stesse monete. Apponeva la sua sigla sulle monete. Il mastro di cugno, Lavorava I conii ed i punzoni per le monete e vi apponeva anch'egli la sua sigla. Il comprobatore, Assisteva il mastro di prova nelle sue funzioni. Il guardaprove, Assisteva agli assaggi delle monete coniate e conservava di ogni liberata alcuni pezzi. Il campione, Vigilava sul buon funzionamento delle bilancie e dei pesi delle monete. Il giudice delle differenze, Derimeva eventuali controversie tra il mastro di prova ed il comprobatore. Gli obrieri, Avevano la funzione di ridurre in zagarelle, o lamine, i pezzi quadrangolari di metallo necessario per la coniazione. Gli affilatori, Mediante forbici adatte, riducevano in tondelli le lamine e ne verificavano il peso. I coniatori, Erano gli operai addetti ai lavori di coniazione delle monete. I trafiltori, Erano addetti alle trafile, ossia a quella macchina, composta da due cilindri metallici, che rendeva lisce le lamine (questa macchina entrò in funzione con la coniazione al bilanciere). Ad ogni trafila erano addetti cinque operai. Giuseppe De Sopo, Le monete di Napoli, l'evoluzione della tecnica monetaria e le varianti della zecca napoletana dal 1516 al 1859. Pagine 57 e 58...3 punti
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Ciao Monica80, Molte monete, anche "storiche", possono avere un valore economico molto inferiore a quanto ci si potrebbe aspettare. Come giustamente detto da Tiberivs, anche monete realmente antiche come alcuni denari romani si possono acquistare a prezzi contenuti. Vale anche il discorso inverso tuttavia, con alcune monetine in alluminio di meno di un secolo fa che raggiungono quotazioni di migliaia di euro. Questi sono i fattori principali che determinano la valutazione economica di una moneta, da considerare (a grandi linee) in quest'ordine: 1) La domanda di mercato - quanto la moneta è richiesta dai collezionisti. 2) La conservazione della moneta - quanto è "bella" o meglio - ben conservata. In Italia usiamo delle valutazioni descrittive, che puoi vedere ad esempio nella tabella in questa discussione https://www.lamoneta.it/topic/164524-stato-di-conservazione-delle-monete/ 3) La rarità della moneta - quanti esemplari sono stati emessi per quella tipologia. Più precisamente, quanti ne restano ancora in circolazione, escludendo quindi quantitativi ritirati, rifusi, tesaurizzati ecc. Puoi consultare la tabella "Rarità" su questa scheda: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/l.php I fattori 2 e 3 sono interallacciati. Ad esempio, può capitare che una moneta sia molto comune in conservazione medio bassa, ma rarissima in alta conservazione, con valutazioni economiche conseguenti. 4) La composizione metallica della moneta - il cosiddetto "titolo" di metallo prezioso all'interno della moneta. In parole povere, se la moneta ha una certa percentuale di oro, argento o altri metalli nobili, si può essere tranquilli sul fatto che quantomeno avrà un valore pari al peso di quel metallo. Per le monete in metallo vile non esiste questa garanzia, e il valore può in teoria scendere fino (quasi) a 0. L'antichità della moneta invece non è un fattore altrettanto importante per la valutazione economica. Comunque, per fortuna, la numismatica non è solo questo. Oltre al valore economico delle monete, i collezionisti assegnano un valore soggettivo e molto personale ai loro tondelli. Un valore che può essere storico, artistico, familiare, individuale. Questo non ha nulla a che vedere con il mercato, ma (a mio avviso) è quantomeno altrettanto importante. Come giustamente scrivi, una moneta che "ha visto la storia" avrà un grande valore a prescindere dalla sua quotazione, proprio perchè è un messaggero dal passato. Mi scuso per il lungo messaggio. Saluti Magus3 punti
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Ciao, ecco i dati estrapolati per rarità, nome, periodo, zecca e tipo al rovescio. Le monete imperiali recensite sono al momento più di 1.500.000. Tra l’altro il sito di riferimento (il cui nome è cambiato da coinvac.com a coryssa.org) non è più a pagamento ed è una banca dati fenomenale, riportando per ogni imperatore migliaia di immagini (quando esistenti ) delle monete vendute. Ordinando gli elenchi per prezzo di vendita si possono spulciare pezzi da sogno. Ciao, Federico Rarità _monete_imperiali_04_2021.pdf3 punti
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Io, l'ho già raccontato moltissime volte, ho seguito un percorso opposto: dapprima mi sono affascinato alle monete del passato tramite i parenti (Repubblica Italiana in lire, Regno d'Italia e preunitarie), poi, sempre su consiglio di un parente e scoraggiato dai non facili gradi di conservazione e di autenticità, ho iniziato con le contemporanee (euro). Apprezzo ancora le prime, restandone sempre affascinato, ma le seconde mi tengono vivo l'interesse e la curiosità. C'è molto anche nel contemporaneo Quello che comunque, oltre alla monetazione apprezzata, ci unisce è l'emozione, la "magia" dei primi momenti di collezionismo, che prosegue sempre!3 punti
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Non sono diversi sono piccoli difetti di conio che piano piano si consuma o si sporca,ad esempio il 7 s'intravede la gambetta in alto che scende. L'1 se lo confronti sono identici ha anche lo stesso puntino alla fine della base,la stella idem. Comunque aspetta sempre altri utenti cosa dicono è meglio sentire più pareri quando si tratta di foto. Per me è buona ma per essere sicuri servirebbe il peso e il diametro e sopratutto la foto del dritto.2 punti
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Buongiorno a tutti! Condivido la mia mezza piastra 1835/6.2 punti
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Salve, e grazie a @417sonia per l'esattezza delle info fornite, alle quali c'è ben poco da aggiungere: - lo stemma inglese è in versione "antica", o per meglio dire "semplice", l'essenziale inquartato di Francia e d'Inghilterra al quale il tempo e la storia hanno aggiunto in forme diverse gli stemmi di Scozia, Galles, Irlanda, Hannover; - il motto che gli gira intorno è quello del celebre Ordine della Giarrettiera, in uso da dopo la metà del XIV secolo e così chiamato perché (secondo la leggenda) un re avrebbe aiutato una dama a reindossare una giarrettiera caduta: di conseguenza quelle parole possono essere tradotte in maniera forse meno letterale, ma più "a senso", come un regale ma sonoro vaffa rivolto a coloro che malignavano sul gesto compiuto; - la rosa è purtroppo priva di colori, i quali ci avrebbero aiutato a dire se fosse Tudor o Lancaster: mancando però evidenti riferimenti a una di queste due famiglie, ritengo quindi che potrebbe essere la doppia rosa Tudor-Lancaster (rossa all'esterno, bianca all'interno) in uso dalla fine del XV secolo; - il bravo @Magus mi ha preceduto di pochissimo!, stavo per notare anch'io che la seconda parte della legenda attorno alla rosa è quella da lui identificata: aggiungo che il riferimento è a un Guglielmo, nome usato da (se non erro) quattro regnanti inglesi. Escluderei che l'oggetto sia stato emesso da Guglielmo III e Gugliemo IV, vissuti fra XVII e XIX secolo, soprattutto perché usarono stemmi resi complicati dall'aggiunta delle proprie figure araldiche dinastiche; restano Guglielmo I e Gugliemo II, a loro volta da escludere come emittenti perché vissero nell'XI secolo, ma... - ...ma nulla impedisce di pensare che l'oggetto sia stato realizzato per ricordare uno di questi ultimi due, il che spiegherebbe la presenza dello stemma "antico" d'Inghilterra sopra evidenziato; - chi, quando, perché e per quale scopo abbia fatto produrre quest'oggetto, ahinoi, è un altro discorso; - forse un aiuto può venire dalla parola che precede GWIHELMVS, magari pulendo con delicatezza l'oggetto la si riesce a leggere meglio: non so perché, ma mi viene da pensare a una parola in gaelico, probabilmente suggestionato dal GW con cui inizia la seconda.2 punti
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Vi ringrazio, nessun sotterfugio, desideravo sapere cosa era poichè non mi piace parlare di cose di cui non so nulla e, al contempo, mi piace imparare. Spero di non aver contravvenuto alle regole, avevo richiesto un aiuto sia per la definizione dell'oggetto che per una indicazione di valore (io ho fatto una banale stima del peso e del materiale), in caso contrario vi porgo le mie scuse più sincere. Vi ringrazio molto per l'attenzione e il tempo che mi avete dedicati.2 punti
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Guardate che di regali di case dolciarie è piena la sezione identificazioni. E non credo che li vorreste... ? Arka Diligite iustitiam2 punti
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É uscito il nuovo numero della RSN sul quale sono onorato di avere un contributo Saluti Alain1 punto
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Mito di Ciane e Anapo I fiumi Ciane e Anapo sono legati da una leggenda che si ricollega al mito di Persefone e del suo rapimento ad opera di Ade. Persefone, figlia di Zeus e di Demetra, dea della vegetazione e dell'agricoltura, era intenta a cogliere fiori insieme ad alcune ninfe presso le rive del lago Pergusa (vicino ad Enna). Improvvisamente, dal suo regno sotterraneo sbucò fuori Ade, innamorato della fanciulla, che per non perdere tempo in corteggiamenti e soprattutto per evitare di chiedere la mano di Persefone al fratello Zeus, decise di rapirla. Fu la ninfa Ciane a reagire al rapimento aggrappandosi al cocchio di Ade nel tentativo disperato di trattenerlo. Il Dio incollerito, la percosse col suo scettro trasformandola in una doppia sorgente dalle acque color turchino (cyanos in Greco vuol dire appunto turchino). Il giovane Anapo, innamorato della ninfa Ciane, vistosi liquefare la fidanzata, si fece mutare anch'egli nel fiume che ancor oggi, al termine del suo percorso, si unisce nelle acque al Ciane per versarsi nel Porto Grande. Una seconda versione del mito riporta che Cianippo aveva fatto dei sacrifici a tutti gli dei eccetto che a Bacco, e questo dio, per punirlo, lo fece ubriacare in maniera tale che violentò la figlia Ciane. Ma la figlia durante il rapporto riuscì a prendergli un anello e lo consegnò alla nutrice per fargli comprendere, il giorno dopo, su chi aveva abusato. Il destino volle che dopo poco scoppiò un'epidemia di peste e, consultato l'oracolo, questi affermò che l'unico modo per placarlo era il sacrificio dell'uomo più cattivo della città. Ciane quindi afferrò per i capelli il padre e lo uccise con un pugnale per poi suicidarsi essa stessa. Questo sacrificio si compì nel luogo della fonte Ciane. Così Proserpina, commossa, raccolse le lacrime della giovane Ciane e creò la fonte. Da https://it.wikipedia.org/wiki/Miti_e_leggende_di_Siracusa apollonia1 punto
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Ultimamente mi sto un pò divertendo a fare foto alle monete che possiedo, tipo quella dell'immagine del mio profilo di cui vado molto fiero Vi posso garantire che usando la luce in maniera opportuna si possono fare delle cose mirabolanti con le monete.. si possono far apparire o scomparire dettagli o rilievi, si può far sì che la stessa moneta appaia come due monete diverse in due foto e così via.. Per concludere circa la falsità di una moneta da una moneta, gli indizi devono essere macroscopici per avere una risposta conclusiva. Qui i dettagli sono microscopici e possono tranquillamente rientrare nei giochi di luce. Saluti!1 punto
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Ciao, sembrerebbe questa monetina presentata per l'identificazione qualche mese fa, confrontala ed eventualmente aspetta altri pareri.1 punto
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Provo: E' re D e altro non e' palese EREDE AL TRONO NEPALESE Ciao da Stilicho1 punto
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Buonasera. Aggiungo, dallo stesso libro a pag. 60, la " Tabella dei diritti ". Interessante, sempre sullo stesso argomento, la parte dedicata al personale della zecca contenuta nel libro di P. Magliocca " Nuove considerazioni sulla moneta di Napoli negli anni 1616-1623 ".1 punto
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Buongiorno, tardoimperiale low cost acquistata per studio. Diametro 19 mm, peso 3 g. La sua particolarità è il ritratto che rimanda alla mente il mondo di Braccio di Ferro: è Poldo Sbaffini o “Alice the Goon”? VS. Le legenda hanno caratteri compatibile per il periodo così come i dettagli. 1) Chi è? Ci aiuta la legenda: CONSTANTINVS IVN NOB C ovvero Costantino II ritratto verso sinistra, laureato drappeggiato e corazzato. 2) Che rovescio? CAESARVM NOSTRORVM, VOT dot X su tre linee 3) Zecca? Si distingue, a moneta in mano, BVI. Davanti c’è un po’ di spazio: con il diritto a sinistra la possibilità più forte è (TS)BVI ed in effetti ad aguzzare la vista sembra di scorgere la T , seppur molto evanescente. Quindi RIC VII Thessalonica 128; Sear 17196, rated C 3. Ed ora la domanda. Come si spiega quel ritratto? Mi son dato alcune risposte, senza troppe convinzioni in merito: 1) Moneta imitativa (ma strano di così buona qualità con un ritratto così abnorme) 2) Conio rovinato di diritto (?) 3) Diritto rovinato da un colpo fortuito (ci starebbe che un colpo abbia scavato una specie di solco ma la mascella è rigonfia e rotondeggiante, mentre il naso ricorda quelli dell’Arcimboldo!) 4) Varie ed eventuali Segnalo che la moneta è sicuramente coniata e non fusa (copia). Buona giornata Illyricum1 punto
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Bellissimo denario, complimenti! Viste le monete di tuo interesse e la volontà di proseguire verso Augusto, ti consiglio di mettere da parte un sacco di soldi però! Buona collezione! Crine1 punto
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Dal tipo di fascio e motto fa pensare a qualcosa del periodo della Repubblica cispadana / cisalpina, quindi 1790 - 1810. La mia è solo un'ipotesi da prendere con le pinze.1 punto
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Ciao Eugenio, bottone interessante : anche se al retro non presenta "nulla di significativo", se ne può vedere ugualmente una foto ? Potrebbe essere utile per determinerne la datazione. Grazie, saluti.1 punto
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Appena ricevuto : Bollettino di Numismatica - Materiali 59 Collezione di Vittorio Emanuele III La zecca di Casale Monferrato (1494-1533) Roma 20211 punto
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Buongiorno, le prime piastre del 17 sono testa grande, solo nel 18 abbiamo la testa grande e la testa piccola, quindi la piccola è venuta dopo...1 punto
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@Monica80 vedrai che con il tempo troverai il pezzo buono.... Posta pure le foto che poi ci pensiamo noi......poi vedrai che le cose ti sembreranno più semplici .1 punto
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Se per questo con poche decine di euro si possono acquistare denari romani del primo impero, e li di Storia ve n'è a volontà! Saluti TIBERIVS1 punto
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Una prima parte e' solo di testo e narra le vicende della zecca . I tre quarti del volume sono occupati da foto d'epoca a tutta pagina raffiguranti i diversi reparti di lavorazione durante il Regno d'Italia Alcune foto e l' indice sono presenti qui: https://www.shop.ipzs.it/q4-la-fabbrica-delle-monete3000045593.html1 punto
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Tutto molto bello, tutto molto interessante, ma soprattuttto molto efficace, come divulgare la numismatica anche in un momento storico dove i rapporti interpersonali sono oramai ridotti all'osso. Bravi.1 punto
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Secondo me era un usurpatore di cui i più non sono a conoscenza: Poldus I Magno (.. e come se magnava!!) ??1 punto
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Leggendo il libro del Turbolo intitolato Discorso sopra le monete del Regno di Napoli, stampato nel 1629, a p. 45 mi sono imbattuto in questo elenco del personale della Zecca che a me pare un organigramma: dal maestro di zecca al coniatore. Se devo essere sincero alcune figure mi sono completamente sconosciute.1 punto
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Non sono affatto esperto di araldica, ma mi sembra che la leggenda sia "GW(I)HELMVS A(L)NANDETE " o qualcosa di simile (le lettere blu sono più incerte): Sembrerebbe un nome proprio. Cercando "WIHELMVS" online i risultati si riferiscono per lo più all'inno olandese "Wilhelmus van Nassouwe". Invece "ALNANDETE" o il più comune "Alandete" pare essere un cognome spagnolo. Aspettiamo gli esperti saluti1 punto
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Buonasera a tutti, posto il mio esemplare, sembra avere le stesse problematiche. Saluti Alberto1 punto
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Sono mie supposizioni, Riccardo. Veloce controllo ad un altro Grano del 1798 di stesso conio del dritto, ha la stessa mancanza nella parte superiore della lettera R e stesso difetto al bordo sopra la D1 punto
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Buonasera a tutti, lasciamo da parte le rigature destrorse e sinistrorse nei sottocorona. Vi presento il rinnovato ( per conservazione) Grano Cavalli 12 1798 Sappiate che la pulizia di terzo grado....... Non è stata opera mia, ma di un autentico " macellaio" ... Senza offesa per la categoria. Spero che con il tempo si attenui quel rossore del rame nudo.1 punto
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Mi scuso per il ritardo nella risposta, ma sussistono i miei limiti di login al forum solo davanti ad un pc. E' necessaria questa premessa perchè non vorrei passare come un utente che posta i suoi acquisti per "bearsi": assicuro invece che da parte mia c'è sempre voglia di approfondire e aumentare la conoscenza della materia. Quindi tengo a ribadire il mio grazie nei Vostri confronti per il tempo che mi dedicate. Sulla conservazione sono pienamente d'accordo con i Vs. pareri, ritenendo che, almeno per la monetazione Venezia, la casa d'aste mi sembrerebbe solita essere molto severa per la classificazione di conservazione (non so se il giudizio sia da estendere per altre monetazioni). E' una moneta lavata, lo sapevo fin dalla prima offerta, ma visti i bei rilievi e, soprattutto, la rarità mi sarebbe sembrato un peccato non provare a portarla a casa (cosa che mi è riuscita) e, per di più, ad un prezzo pari ad un grosso C con una conservazione simile o leggermente poco più alta. Sulla "sproporzione" della mano benedicente temo di essermi male espresso io (e me ne scuso): non era un segnalare una particolarità esagerata specifica di questa moneta, ma un apprezzamento generale (che ho riscontrato anche in altri grossi di altri dogadi) su questa abilità incisoria (considerando il poco diametro della moneta) nel far risaltare questa caratteristica che è propria del Cristo Pantocratore proprio per il riconoscimento immediato della figura. E' uno dei primi dettagli che osservo quando vedo un grosso, anche per determinarne la conservazione o, a volte, la debolezza del conio oppure anche la "semplificazione" nel disegno. Per quel che riguarda la rarità era una riflessione anche considerando altri grossi di dogadi classificati come Rari: duelli di Andrea Dandolo sono sempre Rari ma, rispetto a quelli di Francesco, almeno per le (forse poche) aste che ho visualizzato quest'anno sono numericamente molto inferiori a quelli di Francesco. Forse ho visto qualche Bartolomeo Gradenigo, ma non tanti di più e sicuramente non nel numero dei Francesco Dandolo. Forse la mia è una osservazione superficiale, per carità. Sui Pietro Gradenigo e, molto più, i Giovanni Soranzo siamo oltre il Comune ... Forse, se avessi tanto tempo (che ahimè adesso non ho) sarebbe interessante verificarne per segno di massaro l'effettivo grado di rarità. Vi ringrazio ancora per le Vs. gentili risposte e l'attenzione1 punto
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Sono titoli dell'Impero Austro-Ungarico passati in forma transitoria, dopo la Prima Guerra Mondiale, in carico alla Direzione Generale del Debito Pubblico del Regno d'Italia. Partiamo dal primo - Terzo Prestito di Guerra Austriaco, obbligazione al portatore da 200 Corone, interessi al 5 e mezzo %. I tagli emessi per questa tipologia di obbligazioni sono da 100, 200, 1000, 2000 e 10.000 Corone. Valore in base alla conservazione, direi una decina di euro. L'altro dovrebbe essere (uso il condizionale e dopo ti spiego il perché) Sesto Prestito di Guerra Austriaco, obbligazione al portatore da 10.000 Corone, interessi al 5 e mezzo %. I tagli emessi per questa tipologia di obbligazioni sono da 100, 200, 1000 e 20.000 Corone. Come puoi notare non ho riportato il taglio da 10.000 Corone, il motivo? Il mio catalogo non lo riporta. Suppongo pertanto che nel momento della sua redazione fosse sconosciuto anche all'autore Valore in base alla conservazione - prendo come riferimento il taglio più alto - direi una trentina di euro. Se mi autorizzi, vorrei girare le immagini ad Alex Witula, l'autore del catalogo, per aver una conferma da lui. Un'ultima cosa, questi titoli si distinguono per la presenza di vari timbri e marche da bollo che venivano apposti sui certificati del Debito Pubblico Austriaco. Quelli sui tuoi, sono dell'Ufficio del Registro con l'indicazione della città e data di emissione. Alcuni di questi timbri sono di assoluta rarità, come per esempio la marca da bollo da due Corone annullata con il timbro "Delegazione del Governo" . Saluti. @petronius arbiter cosa ne pensi?1 punto
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Buonasera amici...condivido questa che è una monetina più rara di quel che si crede, monetazione per amanti del rame, 4 quattrini 1798, cifre allineate, meno rara della cugina con cifre sfalsate ma ad avercene, si vede poco...ci ho messo un bel pò ma ho migliorato la conservazione di quella che avevo in collezione...eccola...rigatura della corona da sinistra a destra ancora visibile, nel tipo con cifre sfalsate la rigatura è posta da destra a sinistra.1 punto
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1882 Regno Unito, Vittoria regina, 1 penny in bronzo, secondo ritratto.1 punto
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Caro @Cioso, Ti sono vicino. ? Sono 2-3 anni che, molto sporadicamente, acquisto i rottami (più o meno tali) di cui parla @L. Licinio Lucullo. Lo faccio perché vorrei avvicinarmi anch'io alla numismatica antica. Ho acquistato in un'ottica molto emotiva (sorvolando sulla spendibilità futura dei pezzi), senza fare grosse letture. Però nel frattempo ho capito di non essere interessato ai ritratti imperiali, ma alle raffigurazioni repubblicane. Rimango affascinato dai "ritratti" delle divinità. E allora penso che sarebbe bello metter su una galleria di Giove / Zeus o di Diana / Artemide. E quindi il passaggio verso una certa monetazione greca sarebbe breve. Però mi piacerebbe anche avere uno sguardo sincronico su ciò che è stato il III - II secolo a.C. riguardo alle mie zone di provenienza, e quindi Latium Adiectus e Neapolis. E perché non provare a raccogliere monete presumibilmente transitate dalle mie zone d'origine? Ognuna di queste idee implica letture importanti che al momento non riuscirei per vari motivi ad affrontare. Anche il mondo celtico mi stuzzica l'intelletto... ...però continuo a non decidere. Troppo preso dalle mie raccolte principali. Tuttavia faccio incursioni ogni tanto nelle sezioni della numismatica antica qui sul forum, annoto possibili strade collezionistiche percorribili e compro piccole cose per capire quanta empatia possa nascere tra me e loro.1 punto
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Tra l’altro i criteri per concedere o negare l’esportazione non sono sempre chiari da quel che ho capito e dipendono anche dalla sovraintendenza a cui ti rivolgi o dal funzionario che trovi. Insomma tutto per disincentivare il collezionismo e favorire l’esportazione illecita ....1 punto
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Il secondo in alto a destra è molto raro...... Più del 1790 SICI e del 18041 punto
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Iniziare una collezione partendo dalle monete romane non è certo semplice, come già detto il periodo è molto vasto e solitamente ognuno sceglie per tematiche soprattutto, che possono essere per tipo di monete, per esempio sesterzi, denari repubblicani, o imperiali, con raffigurazioni architettoniche, o animalesche, o anche olimpiche e perchè no... se uno ha tanti soldi potrebbe collezionare solo aurei o tutto quanto insieme.1 punto
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Credo che alla base dei soliti fraintendimenti che contribuiscono a dilungare le discussioni, in maniera più o meno animata, ci siano diversi fattori abbastanza radicati ma sui quali il più delle volte si fatica a mettere a fuoco per un utilizzo consapevole del Forum (e come curatore mi ci metto dentro io per primo!). Fattori che sarebbe buona norma tenere a mente. Partendo dall’assunto principale che non solo è una cosa assolutamente lodevole aiutare e prodigarsi verso i nuovi utenti che richiedono informazioni (plauso e lode all’encomiabile lavoro del buon @caravelle82, che fa questo con grande motivazione, ad esempio mi piace molto il suo zelo nell’aiutare i nuovi a capire come postare le immagini attraverso un tutorial visivo auto-prodotto), non si dovrebbe però tralasciare un aspetto molto importante, a cui tutti noi, utenti già registrati, dovremmo ricordare: mantenere un certo grado di obiettiva riflessività nei commenti, al fine di instillare lo stesso approccio nei nuovi davanti l’acquisto di un nuovo pezzo; e questo per due motivi fondamentali. - Siamo consapevoli che la nostra passione viscerale ci porta molte volte a sbagliare in questo “appassionante cammino” che, purtroppo, non è scevro da tutta una serie di problematiche che trascendono anche la mera conoscenza della materia (e che non sto qui a elencare visto che non è questa la sede per parlare di questo). Da appassionato capisco perfettamente la frenesia nell’avere l’agognata moneta; i soldi è come se bruciassero tra le mani, e il desiderato tondello appare esattamente come il nostro primo amore: senza difetti e da possedere prima che lo faccia qualcun altro! Ma come scrivevo poc’anzi, dobbiamo onestamente riconoscere che questo approccio non fa altro che agevolare lo sbaglio in un hobby dove questo è comodamente a portata di… click! non dico cosa strana nell’affermare che il percorso di un collezionista sia irto di ostacoli (giusto per dirne una, muoversi in un mercato costellato sempre di più da pseudo quanto improvvisati venditori che, con l’espansione del mercato numismatico, si fatica a controllare). - ultimo ma non meno importante, è cercare di operare una differenziazione dallo stile “social-like” che va per la maggiore oggi. Se è pacifico come il Forum sia comunque uno strumento assimilabile ai “social”, è altresì vero che non ha lo stesso approccio di quelli tipo Facebook & Co. (ovvero: quello che penso/so, scrivo!). Tutti noi possiamo contribuire a questa differenziazione puntando sulla qualità dei nostri interventi. Nel nostro piccolo possiamo fare questo cercando di scrivere con cognizione di causa, e con obiettiva riflessività. Dopo questo lungo cappello introduttivo, cerchiamo di analizzare, alla luce di quanto sopra esposto, la richiesta del nuovo amico @FS1991. Come è emerso nel corso della discussione, è pacifico come ci si è espressi in maniera un po frettolosa e superficiale sul grading della moneta e sul relativo acquisto. La moneta infatti è ben lungi dall’essere compatibile con una conservazione Bb (che, secondo la classica definizione da catalogo, è quella conservazione in cui “la circolazione ha attenuato i rilievi maggiori ma la moneta è perfettamente leggibile, salvo per qualche particolare minore” – Gigante 2014). Quindi, prima di tutto, riflettiamo due volte prima di scrivere qualcosa, perché quello che scriviamo produce sempre un effetto, e in questo caso, ha accelerato il desiderio di un nuovo appassionato nel procedere frettolosamente all’acquisto senza fare le dovute considerazioni; considerazioni invece, che sono il succo della Numismatica, senza le quali si potrebbe ricondurre il tutto a una semplice raccolta di pezzi mancanti. Non credo che si voglia trasmettere questo… anche perché poi, inconsapevolmente, si da il via alla classica sequela di “botta e risposta” sul come-perché-quando-tu-io e via dicendo… Procedendo invece per gradi, sarebbe stato istruttivo per il nuovo amico mostrargli una Piastra in tale conservazione, postando foto abbastanza chiare da poter far risaltare gli aspetti peculiari di questo grading. Ne allego una, tratta da una vecchia vendita online di un noto professionista (lo si riconosce per il caratteristico sfondo). In questo modo insegniamo al nuovo amico cosa si intende per BB. Dal momento che stiamo parlando di una moneta veramente molto comune, non è un problema reperirla affidandosi al circuito delle aste nostrane che offrono una scelta davvero molto ampia a prezzi molto concorrenziali, specie quando si cercano annate estremamente comuni. Dato che ignoro il prezzo di vendita dell’esemplare prima postato non è indicato, ho cercato altri esemplari per vederne il prezzo di vendita. Da una rapidissima ricerca di pochi secondi ho estrapolato due esempi: Una vecchia asta di un esemplare gradevole per 30€ https://www.deamoneta.com/auctions/view/565/376 Dal catalogo di un noto commerciante romano (annata 1841 ma credo che la sostanza non cambi). https://shop.moruzzi.it/it/regno-delle-due-sicilie-ferdinando-ii-di-borbone-120-grana-1841-zecca-di-napoli-argento-bb-pannuti-riccio-66.html Francamente, io avrei consigliato al nuovo amico di attendere. La fretta è sempre cattiva consigliera, men che meno nel nostro hobby, e men che meno ancora quando si parla di monete estremamente comuni, come in questo caso, dove non ci sono nemmeno i ben noti problemi di esportazione verso l’estero. Il problema della spesa è un problema serio, sentito e assolutamente comprensibile. Il denaro non viene regalato, ma sudato, per cui merita rispetto, anche 20€! A maggior ragione quindi, è importante avere cognizione di quello che si scrive a un nuovo utente, che per così dire, ha fame di sapere e “pende” da quello che scriviamo. Di conseguenza, se proprio vogliamo andare alla radice del problema, questo non è insito esclusivamente nello spendere poco, ma, semmai, nel saper spendere bene. Facile non è, perché prima di tutto serve conoscenza, ma non è nemmeno difficile, specie su monete così comuni, su cui il pentimento di non aver investito maggiore tempo nella ricerca, e forse qualche euro in più, viene certamente prima o poi. Chiudo con un invito. Cerchiamo di scrivere puntando alla qualità. Libertà di pensiero ok, però con un po più di attenzione, perché poi, vuoi o non vuoi, è automatico che si vengano a innescare le solite disquisizioni che tolgono solo spazio alla Numismatica, che alla fine, è l’unica cosa che unisce tutti noi come Appassionati cultori di una materia così affascinante. Cordialmente, Fabrizio1 punto
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Buongiorno! Non è una napoletana, ma son nove. "Nove nove cavalli" scusate la cacofonia, da leggere non sarà carino ma da vedere credo di si! Ci sono anche tre rarità, il 1804, il conio ibrido e il torre senza merli . Saluti amici e buona giornata ancora!1 punto
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____________________________________________________________ Ragazzi ho una comunicazione da farvi.. ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ Senza mascherina?? ____________________________________________________________ Scusate.. ho deciso di cancellarmi dal forum ____________________________________________________________ E VAIIIIIIIIII ! ____________________________________________________________ Che dispiacereeee! ma aspetta altre info ____________________________________________________________ Yesssssssssssss!! ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ L'immaginavo... ma aspetta altri pareri ____________________________________________________________ Ma vaf... va va va!! ____________________________________________________________ E ti pareva....... ____________________________________________________________1 punto
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