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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/11/21 in Risposte
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Quelli del Cordusio è con Federico Pigozzo, laureato in economia e in storia medievale, esperto di monetazione dell'Italia centro settentrionale in epoca medievale. Con Helmut Rizzolli ha scritto il libro " l'area monetaria veronese " con corpus di tutte le monete coniate dalle zecche di Verona, Trento e Merano. Ci racconterà una storia affascinante che parla di tesori e signori medievali in fuga con barche piene di monete... Buon ascolto ! https://drive.google.com/file/d/1nIii5gl-WGI7l-Bxti8fppq-oayJcJCK/view?usp=drivesdk7 punti
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Allora : si tratta sicuramente di uno dei classici bottoni tronco conici che guarnivano il fodero di uno Scramasax longobardo. Il mio entusiasmo deriva dal fatto che solitamente non sono decorati, mentre questo presenta una croce a lati patenti intarsiata in pasta vitrea o corallo e cerchietti decorativi che creano un contrasto cromatico,mai visto...molto interessante,sicuramente simbolo di una avvenuta è ormai matura conversione al cristianesimo. Veramente notevole. Fonte per un confronto puntuale: "La necropoli di Sacca di Goito ,i primi materiali restaurati"6 punti
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A proposito di grani d'argento, questo è l'ultimo ingresso per la tipologia ?6 punti
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Certo, la curiosità è uno sprone, una bellissima cosa perché ci spinge a fare ricerche, ad allargare i nostri orizzoni conoscitivi. Credo che la risposta in questo caso sia relativamente semplice e mi baso proprio sugli esempi da lei fatti : posso capire che uno si metta a raccogliere cavi elettrici (a Ferrara ad esempio c'è un Museo dei Tombini che, nel suo genere, è davvero interessante), insomma tante cose possono essere trovate stimolanti al punto di raccoglierle. Ma lei crede che qualcuno si prenderebbe la briga o proverebbe interesse a collezionare, anzi ad acquistare per la propria collezione cavi elettrici "finti", senza il dovuto rame all'interno e la copertura isolante esterna ma fatti ad imitazione, con materiale visibilmente povero ? Io credo di no, alla base di ogni raccolta c'è il gusto della ricerca ; ad esempio, faccio un viaggio all'estero e trovo a terra un pezzo di cavo elettrico che non possiedo, che non ho mai visto, e certo lo raccolgo con gioia. Ma un finto cavo elettrico, perché mai dovrei acquistarlo ? Non è un cavo ma, appunto, una patacca fasulla, non potrei inserirlo nella mia collezione, non lo vorrei neppure regalato. Non so se sono stato chiaro, sono ricorso ad un esempio un po' strampalato solo per cercare di chiarire ciò che intendevo dire. Buona Domenica anche a lei, saluti. P.S. No, non conosco la Ditta produttrice di quelle pseudomonetine. @Hyperion new4 punti
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1982 Italia Repubblica, 500 Lire Per la gioia di @caravelle82 saluti3 punti
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Ciao a tutti, torno indietro al 1835, metto questo anche se piuttosto malandato. Complimenti in particolare per l'ultimo '38, mi permetto di linkare una vecchia discussione in cui ce n'erano alcuni....2 punti
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Vado sulla scia di @Andronico casto dicendo che anche per me non vale la pena per quella cifra, rischi poi di pentirtene nel momento in cui salta fuori qualcosa di migliore. Caligola è salito tanto negli ultimi anni e anche se gli assi sono relativamente comuni i prezzi si sono elevati con il tempo. Se posso dare un consiglio comunque, non mi farei prendere dalla fretta di mettere un nominativo in collezione, la ricerca è bello portarla avanti negli anni senza fretta, e ogni acquisto deve essere un amore a prima vista, non guidato dalla necessità (che poi non esiste) di tappare il buco. Sperando di non essere stato invadente, ti auguro un piacevole collezionare.2 punti
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@Judoka è una moneta che, se autentica, può arrivare a valere centinaia di migliaia di euro. Se la tua lo fosse stata, avresti dovuto subito consegnarla alle autorità (tutto quel che viene ritrovato nel terreno appartiene allo Stato, anche se il terreno è tuo), in quanto bene di inestimabile valore archeologico (in questo caso davvero), compilando un sacco di moduli e girando per un mucchio di uffici. Alla fine, forse, qualcuno ti avrebbe detto "grazie", ma di sicuro non avresti visto un centesimo. Ovviamente, nel caso avessi voluto invece provare a venderla , la moneta sarebbe stata immediatamente sequestrata, e tu denunciato. Dammi retta, è andata meglio così, ti sei risparmiato un sacco di rogne petronius2 punti
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Fondata, nel mito, forse dal figlio di Odisseo, Telegono, Preneste è città pelasgica poi latina, con evidenze storiche (necropoli) che risalgono al VIII sec. a.C. . Conquistata da Roma nel 338 a.C. , la città, nella sua romanizzazione, verso la fine del II sec. a.C. viene arricchita con un foro mentre l'antico santuario oracolare della Fortuna Primigenia viene reso monumentale : nell' 82 a.C. , Silla, per punire il sostegno di Preneste a Gaio Mario il giovane, prende la città facendone poi uccidere tutti i cittadini maschi . A fine XVI sec. , nella aula absidata della basilica nell'antico foro civile, viene scoperto un mosaico di grande importanza, tra i capolavori dell'arte musiva del periodo ellenistico : variamente interpretato, si ritiene che il disegno illustri il corso del fiume Nilo nella sua intierezza e nella stagione dell'inondazione . Più volte ricollocato e restaurato, dal 1956 il mosaico è in sistemazione verticale nel museo archeologico di Palestrina . Vale uno sguardo, accostare al Nilo musivo di Palestrina, la scultura anch'essa di epoca ellenistica, pervenutaci in copia romana conservata nei Musei Vaticani, che propone del Nilo una vivace rappresentazione allegorica . A Palestrina, sulla sommità della cavea all'apice dell'antico santuario della Fortuna, è costruito il palazzo prima dei Colonna e poi dei Barberini : nei suoi spostamenti , il mosaico nel 1640 sarà in quel palazzo, volutovi dal cardinale Francesco Barberini, nipote di Matteo Barberini, papa Urbano VIII .2 punti
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Tornesi due 1838, Moneta che nasce già con un dritto dai rilievi molto bassi.2 punti
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Gli Stati Tedeschi offrono un panorama interessante (anche) per i talleri. Alcuni sono difficili da reperire in buona conservazione e/o senza tracce di appiccagnolo. Molti sono stilisticamente belli, considerando gli anni di coniazione. Condivido un esemplare di 1/3 tallero (stato: Mansfeld-Friedeburg), con rappresentazione di S. Giorgio contro il drago.2 punti
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Peccato. Di certo ne avrei acquistata una ? E avrei fatto testa o croce tutte le mattine per vedere se la giornata sarebbe andata storta oppure no ?2 punti
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Il Grano riporta le iniziali del Mastro di Zecca Michele Cavo, carica che ricoprì dal 14 Luglio 1621 all'11 Giugno 1623. Per ricoprire tale carica dovette versare il 19 Luglio 1621 la somma di 10.000 Ducati al precedente possessore Giovan Francesco Citarella. Il 7 Aprile 1623 Michele Cavo ricevette l'ordine di non far coniare monete in rame e di smontare le macchine. Riprese di nuovo la carica di Maestro di Zecca dal 6 Marzo 1626. Quindi i Grani con data 1623 furono battuti per pochi mesi, da qui la loro rarità. Magliocca 52 R42 punti
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In buona sostanza chi colleziona tappi di bottiglia vuole che siano autentici, provenienti da una vera bottiglia di coca cola, da una vera bottiglia di birra pilsner urquell ecc. ecc. non desidera di certo tappi di un'azienda privata qualsiasi che produce finti tappi di coca cola anni '40 giusto perchè valgono un bel pò, ok si colleziona di tutto, ma chi vorrebbe questi tappi finti? Lo stesso per chi colleziona sorpresine kinder, non è interessato ad un piccolo personaggio non creato appositamente per quegli ovetti al cioccolato. Un collezionista di minerali non può mettere una pietra verniciata di verde nella sua raccolta anzichè una fluorite giusto perchè si colleziona di tutto. Queste mignon non hanno passato, presente e futuro collezionistico, puoi anche raccoglierli e conservarle, non ci sarebbe nulla di male, ma non avranno mai un loro specifico settore collezionistico se non quello di essere assimilati a della paccottiglia.2 punti
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Buonasera Hyperion, si può collezionare di tutto : selci, fossili, minerali, monete, medaglie, francobolli, gettoni, ma queste piccole riproduzioni con un titolo di oro bassissimo a chi dovrebbero interessare ? Ad un numismatico sicuramente no, sono solamente il prodotto di una iniziativa commerciale, esteticamente possono essere anche piacevoli a vedersi ma chi potrebbe desiderarle ? Già il fatto di passarle per monetine d'oro è deprimente : se acquisti un anellino d'oro da un orefice, reca il marchio di 750/1000, precedentemente si usava il marchio 18/24 carati che indica la medesima proporzione impiegata : tre parti d'oro ed una di un altro metallo, argento o rame per lo più. Un tempo ( e tuttora negli U.S.A.) per certi monili si usava un oro "povero", vale a dire a 14 carati, ma 8 è una proporzione assolutamente inusitata. Insomma, è una speculazione commerciale, uno che non si intenda di Numismatica magari le acquista, ma quanto a rivenderle....Non sono monete, ma "cose" : ecco perché - brevemente - vengono appunto definite anche patacche. Buona serata. @Hyperion new2 punti
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In vista dell'asta, la moneta è stata certificata da PCGS in MS-65, ma NON slabbata, un "privilegio" concesso sinora solo a un'altra rarissima moneta, il V-nickel 1913 - Walton Specimen. https://coinweek.com/us-coins/pcgs-certifies-ultra-rare-1933-saint-gaudens-double-eagle-gold-coin/ Questa moneta è stata a lungo considerata MS-63, a causa dei segni evidenti sulla gamba di Miss Liberty. Ma a quanto pare rarità e fama (e soldi) possono fare miracoli petronius2 punti
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Buonasera a tutti. Riprendiamo la discussione con un "peso massimo" (1.08 g, non male per la tipologia): Non si capisce se ci sono lettere iniziali in legenda.2 punti
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REGNO D'ITALIA - 20 LIRE 1882 ( MARENGO ) Saluti a Tutti,2 punti
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Buongiorno a tutti, condivido una new entry, moneta “sperimentale” perché vinta all’asta (volevo, appunto, sperimentare questa nuova esperienza di acquisto online, anche se preferisco notevolmente da vivo - parere personale ), oltre al piacere di voler aggiungere in collezione un Tarì, in mezzo alle varie piastre. La classica occasione. Moneta che mi ha attratto subito, ma che ho voluto studiare per bene prima. Rarità diversa in vari cataloghi (R2, R, NC), pochi passaggi in aste, non semplice da trovare in generale. Probabilmente è più verso l’NC. Effige barbuta, rosette nello stemma, come da conio del 1859. Ritratto molto bello, si lascia ammirare, non ha nulla da invidiare alle sorelle più grandi. Ha il suo signor perché.2 punti
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Monete Italiane Regionali, Stato Pontificio. Edizioni Varesi. 3 volumi (il quarto in uscita), circa 100 euro l'uno. Se vuoi qualcosa di MOLTO più tascabile c'è il Berman, "Papal coins" (in inglese).1 punto
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Buona sera. Credo che molto dipenda da quanto sono abbastanza gradevoli i rilievi e da quanto siano deturpanti i segni della montatura. Pagare il solo peso mi sembrerebbe un po' troppo penalizzante poiché, a conti fatti, mi sembrerebbero circa 530 /540 euro. Se la moneta fosse ben conservata credo meriterebbe un po' di surplus. Cordiali saluti. Gabriella Ps. Scusatemi! Rileggendo mi sono accorta di avere commesso un errore di scrittura 530 /540 invece di 630/640.1 punto
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Salve Ho trovato nella mia campagna questa moneta EID MAR E volevo sapere il suo valore.. Grazie mille1 punto
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L'orribile statua di Aretusa accanto alla fonte è un vero peccato ! poveri Kimon ed Euainetos ...1 punto
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Esiste poi una ulteriore serie emessa che si appella invece direttamente alla “Virtus dei nostril Augusti e Cesari”: VIRTVS AVGG ET CAESS NOSTR/NN . RIC VI Aquileia 81 b Data A.D. 306 - 307 Nominale AE1 Zecca Aquileia Dritto IMP C SEVERVS P F AVG: Bust laureate helmeted cuirassed left holding spear over right shoulder and shield on left. Rovescio VIRTVS AV-G-G ET CAESS NN: Prince galloping right and spearing enemy; second enemy prostrate on ground. RIC VI Aquileia 87 Data A.D. 306 - 307 Nominale AE1 Zecca Aquileia Dritto MAXI[MI]NVS NOB CAES: Bust laureate helmeted cuirassed right pointing spear downward with right and holding two spears and shield in left Rovescio VIRTVS AV-G-G ET CAESS NN: Prince galloping right and spearing enemy; second enemy prostrate on ground. RIC VI Aquileia 70 b Data A.D. 305 - 306 Nominale AE1 Zecca Aquileia Dritto MAXIMINVS NOB CAES: Head laureate right VIRTVS AV-GG ET CAESS NN: Mars advancing right holding transverse spear in right and trophy over left shoulder RIC VI Aquileia 73 a Data A.D. 305 - 306 Nominale AE1 Zecca Aquileia Dritto SEVERVS NOB CAES: Bust laureate helmeted cuirassed left holding spear over right shoulder and shield on left VIRTVS AV-GG ET CAESS NN: Prince standing facing in military dress holding statuette of Victory in right and resting left on shield and spear; to left, captive. Già che ci sono approfitto dell’occasione per farvi veder una manciata di follis grosso modulo provenienti dal deposito monetale di Centur, nei pressi di Koper/Capodistria, . (https://www.lamoneta.it/topic/105873-centora-hoards/?tab=comments#comment-1194904 ) dei queli ho trovato alcune foto sul web (http://www.vanjamacovaz.com/portfolio/centur/ ) Se non si fosse capito provo una “attrazione fatale” per i follis della Prima/Seconda Tetrachia, con i loro diametri sui superiori ai 25 mm e un peso ponderale sui 10 g… specie poi se emessi dalla zecca di Aquileia. Buona giornata Illyricum1 punto
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Buongiorno @Judoka, È una riproduzione di un denario romano, fatta dalla Parmalat da dare in omaggio con i biscotti Mister Day negli anni '80, la numero 5 di questa lista: http://www.forumancientcoins.com/monetaromana/falsi/ParmalatMisterDay/dettaglio.html L'oggetto postato ha una "R" sopra la scritta "EID MAR" che la identifica come riproduzione. Ecco una moneta autentica: saluti Magus1 punto
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Grazie mi sei stato molto di aiuto per aumentare la mia cultura numismatica romana. Adesso mi spiego questo tipo di imperfezioni1 punto
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Ciao Simone, la forma dell'appiccagnolo della medaglia, identico a quello di ogni decorazione portativa, dimostra che la Medaglia/premio che hai mostrato veniva consegnata munita di un nastro che veniva appuntato sul petto, probabilmente un nastro nei colori nazionali. Anche precedentemente alla prima guerra mondiale il tiro a segno con armi anche da guerra era uno sport molto diffuso, incentivato anche dal fatto che il servizio di leva era obbligatorio per tutti e il fatto che molti uomini conoscessero l'uso delle armi da fuoco rappresentava per lo Stato un utile interesse, di qui la costruzione in molte città e cittadine di appositi campi di tiro appositamente costruiti con i necessari criteri di sicurezza. La tua è una medaglia/omnibus, vale a dire che può essere utilizzata per gare che si svolgono in tempi e luoghi diversi, basta inciderne al recto i riferimenti, e non raramente anche il nome del percettore della medaglia. Al verso, oltre alla Corona, allo Stemma Sabaudo e al simbolo del poligono di tiro compaiono due fucili da guerra e non a caso le fronde che circondano il tutto sono di quercia (che compaiono sempre nelle Medaglie Militari), mentre al verso il serto è composto da fronde di alloro, pianta che simboleggia il vincitore (di colui che ha vinto la gara o, comunque, si è meritato la medaglia). Non riesco a decifrare le due scritte che compaiono in basso su entrambi i lati della medaglia, potresti dire cosa dicono ? Grazie. Quanto al metallo impiegato, dalla foto non sono in grado di dirlo. Forse bronzo o una lega argentato/a, ma bisognerebbe vederla da vicino. Quanto alla sua datazione,concordo con la tua ipotesi ma non mi sorprenderebbe se fosse stata coniata anche precedentemente, nei primi anni del '900. Buona Domenica1 punto
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No no per me è autentica..possiedo un sesterzio di Caligola che stilisticamente è identico a questo..1 punto
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Oggi posto delle schede sicuramente molto comuni, ma rappresentative per il cambio monetario in corso di quegli anni: Un giro nelle capitali dell'Euro1 punto
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Mozambico, 50 centavos 1982 Seychelles, 5 cents 19821 punto
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Buongiorno a tutti! Come promesso, quest'oggi torniamo finalmente a parlare della monetazione di Luigi Bonaparte. La scorsa volta avevamo concluso il 50 stuiver. Oggi, invece, iniziamo la trattazione di una moneta altrettanto importante e interessante: il gulden (o fiorino). Volendo fare un paragone, il gulden ricorda molto per peso e dimensioni la 2 lire nostrana. Partiamo col 1 gulden di primo tipo. Si tratta di una moneta prova realizzata nel 1807. Stando alla letteratura, ne esistono solamente 8 esemplari. Capirete, dunque, la difficoltà nel reperire anche soltanto delle immagini quantomeno decenti... La moneta, a prima vista, non sembra avere chissà quali particolarità. Al dritto troviamo il classico ritratto di Luigi rivolto a destra, mentre al rovescio lo stemma coronato diviso in quattro quadranti. Al limite possiamo osservare una certa evanescenza delle legende circolari, elemento comunque riscontrabile anche in altre monete ben più comuni. In realtà, se osservassimo attentamente la legenda circolare al rovescio, noteremmo un errore ortografico. Infatti, anziché KONINGRIJK HOLLAND, leggiamo KONINGRIK HOLLAND. In altre parole, si sono dimenticati la -J. Altra peculiarità è la dicitura 1. F. che sta per 1 Florin (1 fiorino). Come vedremo, questa verrà sostituita già a partire dal 1808 nel gulden di secondo tipo con la sigla 1. GN (1 Gulden). Il taglio, infine, è caratterizzato da un susseguirsi di righe oblique. Posso anticiparvi che anche questo elemento verrà poi modificato nel gulden di 2° tipo. Di questa rarissima moneta esistono anche delle prove in bronzo, di cui non si conosce l'esatto numero ma quasi sicuramente sono meno introvabili della versione in argento. Vorrei, tuttavia, soffermarmi su una particolare prova in bronzo, in cui manca l'ultima cifra della data. Questa venne fatta coniare su richiesta del barone Ferrari per la sua prestigiosa collezione. Si tratta, dunque, di una coniazione postuma, eseguita con i conii ufficiali e realizzata presumibilmente in un solo esemplare. In Olanda amano definirla una "Ferrarità". Bene. Anche per oggi abbiamo concluso. Preferisco lasciare la trattazione del gulden di 2° tipo alla prossima volta, anche per non appesantire troppo il discorso. Buona domenica a tutti!1 punto
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Non sono un esperto, ma anche a me sembra di vedere la prua di nave al R/. Concordo sulla particolarità della "doppia gobba" visibile al D/ della moneta postata. In genere mi sembra che i capelli di Saturno tendano a essere più normali, con una sola curva continua o due meno pronunciate. Tuttavia sono riuscito a trovare alcuni esemplari che hanno i capelli di forma abbastanza simile alla tua (ignora peso e diametro, mi riferisco solo al disegno): http://numismatics.org/collection/1969.83.153?lang=en http://numismatics.org/collection/1969.83.131?lang=en http://numismatics.org/collection/1969.83.175?lang=en Attendi comunque l'arrivo degli esperti di questa monetazione. saluti Magus1 punto
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Io ne ho comprati alcuni in passato, personalmente la cosa più bella è la catalogazione. Solitamente la conservazione non è il massimo ma dalle foto che hai messo non sembrano messi male1 punto
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Ciao Rocco,si,il mio è PE,anche se dalla foto è difficile farlo vedere per motivi di luce e usura? Grazie mille?1 punto
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Innanzitutto complimenti per la nuova entrata in collezione. Questo Tari 1859 presenta nello stemma dei Medici 5 stelline a 5 punte anziché le solite palle. Magliocca 624 R2, rarità da segnare sul suo cartellino. Un caro saluto, Rocco.1 punto
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Prima di fare qualsiasi acquisto sarà bene tu studi la legislazione italiana prima ancora delle monete. Spendi del tempo facendo ricerche qui sul forum nella sezione che tratta le questioni legali. Eh si, a volte capita il pezzo raro. A volte capita una sveglia mattutina, una perquisizione e anni di processi e spese legali. Non comprate monete non fotografate singolarmente e corredate da certificato di lecita provenienza. Non è salutare.1 punto
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Confermo l'identificazione che é S. Francesco di Paola, in abiti Francescani (minimi), al R/Bellissimo L'ostensorio romano di stile barocco, con raggi e fiammelle con testa di cherubino, seconda metà del XVII sec. (molto probabilmente prodotta nell'ultimo quarto), anepigrafe, non comune. - Ciao Borgho1 punto
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Buongiorno a tutti... Il maestro di prova, Era responsabile del buon andamento di tutti i lavori ed ordinava coniazione delle monete sui tre metalli, in applicazione delle norme emanate della Regia Corte. Aveva il diritto di apporre le sue iniziali sulle monete. Il credenziere maggiore, o della bilancia grande, Campionava e liberava le monete. Il credenziere della sajolla, o della bilancia piccola, Pesava le monete, pezzo per pezzo, durante la coniazione. Il mastro di prova, Eseguiva le prove dell'oro e dell'argento che entrava nella zecca e della bontà del metallo con cui venivano coniate le stesse monete. Apponeva la sua sigla sulle monete. Il mastro di cugno, Lavorava I conii ed i punzoni per le monete e vi apponeva anch'egli la sua sigla. Il comprobatore, Assisteva il mastro di prova nelle sue funzioni. Il guardaprove, Assisteva agli assaggi delle monete coniate e conservava di ogni liberata alcuni pezzi. Il campione, Vigilava sul buon funzionamento delle bilancie e dei pesi delle monete. Il giudice delle differenze, Derimeva eventuali controversie tra il mastro di prova ed il comprobatore. Gli obrieri, Avevano la funzione di ridurre in zagarelle, o lamine, i pezzi quadrangolari di metallo necessario per la coniazione. Gli affilatori, Mediante forbici adatte, riducevano in tondelli le lamine e ne verificavano il peso. I coniatori, Erano gli operai addetti ai lavori di coniazione delle monete. I trafiltori, Erano addetti alle trafile, ossia a quella macchina, composta da due cilindri metallici, che rendeva lisce le lamine (questa macchina entrò in funzione con la coniazione al bilanciere). Ad ogni trafila erano addetti cinque operai. Giuseppe De Sopo, Le monete di Napoli, l'evoluzione della tecnica monetaria e le varianti della zecca napoletana dal 1516 al 1859. Pagine 57 e 58...1 punto
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Buongiorno a tutti! Condivido la mia mezza piastra 1835/6.1 punto
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