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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/14/21 in Risposte

  1. Posso dire la mia? è assurdo ma alla fine, se togliamo qualche commento non utile alla causa, è uscita fuori una discussione molto interessante, per molti tutt'altro che banale. Certo, per alcuni saranno argomenti semplici e già trattati, ma quando scrivete su un forum state scrivendo a tutta la comunità. Quindi se 3 persone sono annoiate ce ne sono sicuramente 200 incuriosite. Non dimenticatela questa cosa. il forum conta 50.000 utenti, io per primo sono arrivato sulla discussione per controllare, per fare il "poliziotto del forum" e invece alla fine mi sono mezzo incuriosito. Dovete capire che su un forum è normale e può capitare di ripetere le stesse cose più volte. Come può capitare che qualcuno non cambi idea su un determinato argomento, nonostante le esaustive spiegazioni. L'errore è non accettare questa possibilità. Per il 99% dei forumisti tutti i documenti inviati, quelli di @Rex Neap, quelli di @fedafa, sono interessanti e utili alla discussione. Non è una gara a chi trova il documento inedito e non è corretto sminuire interventi solo perché tanto io già so tutto. Chi interviene non lo fa con l'intento di mettere in cattiva luce qualcuno, si risponde per contribuire alla discussione. Se invece, SBAGLIANDO, continuiamo a vedere in ogni commento non "allineato" un attacco personale allora forse è bene ricordare che questa sezione non è la rubrica privata nè di tizio nè di caio. (non serve commentare questo mio pensiero, non voglio portarvi fuori tema. La discussione è stata RIPULITA)
    8 punti
  2. Ma guardi che anche io ritengo parte delle varianti note frutto di errore. Pensavo di essere stato chiaro nel mio post. Solo che non le considero tutte frutto di errore, specie alla luce del documento che ho postato che, pur se noto e stranoto come lei afferma, non viene mai citato stranamente e, sempre a mio avviso, meritava appieno di essere riportato in questa discussione dove ormai l'interesse si era focalizzato sull'origine di tali varianti. Mi sono permesso quindi di manifestare la mia opinione. Lei poi definisce il documento come appartenente ad un'epoca tarda ma vorrei sottolineare che esso non è frutto di un ordine diretto alla zecca quindi non può essere utilizzato per una datazione post quem ma va riferito ad altri fatti, indubbiamente posteriori al 1834, da cui però emerge l'ovvia e precedente usanza in zecca di apporre segni particolari e segreti. Non credo ci sia altro da aggiungere.
    8 punti
  3. 5 punti
  4. Parliamo ora del rovescio. Lo trovo bello. Mi piace molto la figura plastica della Pietas che mi ricorda quasi la Madonna dei pellegrini di Caravaggio: La Pietas e’ colta quasi in in movimento. E’ come se sia stata chiamata da qualcuno (o guarda indietro?): volge il capo di lato ed effettua un lieve movimento di torsione che scopre la gamba sinistra con un gesto molto sensuale, mentre il bimbo le si aggrappa al collo. La gamba stessa e’ leggermente flessa e ciò conferisce ulteriore dinamicità alla azione. In questa moneta si apprezza meglio quanto ho scritto: La Pietas, appunto. La parola che meglio descrive l'atteggiamento religioso romano è la proprio pietas che non corrisponde alla “pietà” in senso moderno ne’ alla “carità” cristiana. La pietas esprimeva il senso del dovere, del rispetto ed anche della devozione dovuto in primo luogo agli dei, ma anche alla patria e alla famiglia In questo senso il titolo di Pius (aggettivo riferito alla pietas) e’ l’appellativo che spesso vediamo associato sulle monete al titolo di Augusto (Pius Felix Augustus). Chi meglio dell’imperatore (e delle imperatrici) può esprimere meglio questo rispetto, questa devozione verso dei, patria, famiglia? Qui, nella PIETAS ROMANA, e’ espresso benissimo proprio questo concetto di devozione, di rispetto verso famiglia con questa donna che tiene in braccio un bimbo piccolo, il classico simbolo della maternità, insomma. Quindi la Pietas/Teodora esaltata come madre, ma anche come simbolo della famiglia sia in senso lato, ma sia e soprattutto in senso specifico. Come detto, la famiglia e’ quella costantiniana cui si deve il massimo rispetto, che cresce sempre di più di generazione in generazione (la donna allatta un piccolo discendente). Mi viene in mente anche una altra pietas familiare, molto toccante : quella moneta di restituzione di Traiano in cui Enea porta sulle spalle il padre Anchise: Trovo infine significativo l’aggettivo ROMANA: la Pietas e’ una caratteristica dei Romani, di nessun altro popolo Non bisogna dimenticare tuttavia il periodo in cui siamo. C’e’ già stato il cosiddetto Editto di Milano, libertà di culto per tutti, anche per i Cristiani. Anzi, il cristianesimo e’ sopravvanzato, con l’avvento di Costantino. Ebbene, la pietas calza bene anche con la religione cristiana che ovviamente esalta la maternità e la famiglia. Insomma, un messaggio trasversale. Da notare che poi, si alcune monete di Teodora, e’ possibile trovare anche una croce sul dritto: Ecco un riepilogo: Ciao da Stilicho. PS: aspetto suggerimenti sulla classificazione
    3 punti
  5. Io sono sempre stato dell'idea che spesso la verità stia nel mezzo. Di fronte ad una mole tale di varianti tutto è possibile. Molte derivano da errori (o falli). Alcune da simbologia araldica come scritto ma sicuramente alcune varianti sono frutto anche della volontà dell'incisore. Il problema, tranne per quanto riguarda l'araldica, è riuscire a comprendere quali varianti sono frutto di errori e quali invece sono frutto della volontà dell'incisore. A mio avviso, da questa premessa, tutti gli attori di questa discussione hanno la ragione dalla loro parte nelle loro rispettive affermazioni. La volontarietà nel creare una variante non è frutto di ipotesi ma è ben documentata in uno scritto a firma di B. Cosentini pubblicato in Supplemento all’Opera LE MONETE DEL REAME DELLE DUE SICILIE a cura di M. Cagiati, anno IV, n. 1 (Napoli 1914). Documento già da me postato in questa discussione: Società Numismatica Italiana - Comunicazione 2018 n.72 - Bibliografia numismatica, riviste e novita' editoriali - Lamoneta.it - Numismatica, monete, collezionismo Riporto qui le pagine che confermano la presenza di simboli "segreti" sulle monete: Come si può osservare, in un caso di presunta presenza di monete false, le stesse vengono mostrate al personale di zecca e l'Arnaud è certo dell'originalità delle monete riconoscendo come sua l'incisione del ritratto del re, "ma ancora alcuni segni d'impressione a lui particolarmente noti". Quindi come per altre zecche, anche a Napoli, venivano utilizzati segni per contraddistinguere le monete per evitare e/o riconoscere le falsificazioni. Dal documento si apprende anche che venivano utilizzati anche i conii di mastri incisori precedenti e che simboli segreti venivano apposti, sempre con lo scopo di antifalsificazione, anche sui bolli. Mi auguro che questo documento possa alleggerire i toni della discussione e che la stessa possa proseguire pacatamente. Per completezza e per riportare sui giusti binari la discussione posto una piastra del 1834 che negli anni passati era presente nella mia collezione e che ora riposa tra le mani di un collezionista che sicuramente la "coccola" meglio del sottoscritto. Già segnalata come variante ma magari può essere utile per qualcuno che sta facendo il loro censimento.
    3 punti
  6. Un altro clone. Prossima asta Bertolami lot 185 CGB 2013 CNG 2009 CNG 2003
    2 punti
  7. Ha detto benissimo Sandokan. La medaglia ha sicuramente un interesse storico nell’ambito degli sport acquatici dell’Alta Senna di Parigi in quanto riporta la data in cui la sezione di canottaggio dell’associazione nautica “Cercle des sports de la Haute Seine” è diventata indipendente e fu trasformata nella Société nautique de la Haute Seine (SNHS). È firmata da un medaglista di nome e le raffigurazioni rappresentano un modello per altre, successive medaglie di bronzo e d’argento. Però l’interesse è circoscritto ai collezionisti amatori di questo sport. Basti pensare che le tre medaglie di bronzo del post # 5 proposte in asta a 150 € nel 2017 sono rimaste invendute e la medaglia d’argento del canottaggio proposta in asta 150 € nel 2015 ha avuto lo stesso destino. apollonia
    2 punti
  8. Armenia, 100 dram 1996, XXXII° Olimpiade degli scacchi, Yerevan Le Olimpiadi degli scacchi sono un torneo per squadre nazionali che si disputa ogni due anni
    2 punti
  9. Tempo fa avevo inserito in collezione questo esemplare sempre battuto da una zecca piemontese Cornuto di Giovanni Bartolomeo Tizzone zecca di Desana. Questa volta il santo al R/ e' San Giorgio Mir Piemonte 465
    2 punti
  10. Repubblica Italiana - 200 Lire 1996 100° Anniversario dell'Accademia della Guardia di Finanza
    2 punti
  11. Buonasera, incuriosita ho fatto delle Ricerche trovando una vecchia discussione che forse potrebbe indirizzarci verso qualcosa che possa aiutare.
    1 punto
  12. L'importante è quello, perché non bisogna mai smettere di... godere! E noi collezionisti, in fondo, siamo complicati edonisti... ?
    1 punto
  13. Anzi no mi correggo, sembra esserci un solo bambino, ergo dovrebbe trattarsi di Flavia Teodora, moglie di Costanzo Cloro
    1 punto
  14. Spagna - 25 Pesetas 1996 Comunità Autonoma di Castilla - La Mancha Cuenca - Casas Colgadas Erette in epoca medievale sopra la gola del fiume Huécar, le "Case Sospese" formavano originariamente un lungo cordone, di cui oggi ne rimangono pochi esemplari. Il loro aspetto attuale , lo si deve ai vari restauri e ricostruzioni eseguiti nel secolo scorso ed in particolare il più importante è quello del 1928 ad opera dell'architetto Fernando Alcantara. Dal 1966 ha sede il Museo dell'Arte Astratta Spagnola.
    1 punto
  15. Da 1:09:10 l'autore fa un accenno ai fiorini coniati a Napoli.
    1 punto
  16. Ne discutiamo ogni volta... Io ad attaccare la classe dirigente e Luciano a difenderla. Gli schiavoni erano pronti a combattere, la marina era ancora valida, Venezia era sull'acqua... 50 anni dopo resistette per quasi due anni agli austriaci, volete che non potesse resistere a Napoleone con una piccola truppa? No, la verità è che prevalsero gli interessi personali su quelli dello Stato. Che misera fine per la Serenissima. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  17. Anni fa fu pubblicato su Panorama Numismatico un mio articolo in cui scrivevo della Zecca di Termoli e scrissi anche sul simbolo del giglio sulle monete medievali molisane sostenendo che,forse,a coniare monete medievali molisane potessero essere stati alcuni zecchieri fiorentini dal momento che per stile e posizionamento in legenda del giglio vi era molta somiglianza con i Fiorini piccoli Salutoni odjob
    1 punto
  18. Buon giorno. Normalmente sono del parere di liberare le monete dai sigilli ma qui si tratta, senza nulla togliere agli altri periti , di sigilli quasi "storici". Ho tolto dalle buste tutte le mie monete senza remore. Ho rimpianti solo per tre monete sigillate da Tevere , e questo, mi sembrerebbe un caso analogo. Credo che Bazzoni rappresenti uno dei capisaldi nelle monete del regno (e non solo) e per questa ragione penso che forse la terrei sigillata, tutto questo oltre al discorso di un valore aggiunto per una eventuale vendita futura. Cordiali saluti. Gabriella
    1 punto
  19. 10/15 euro sono sempre ben spesi per una moneta.. napoleone non è il mio campo...
    1 punto
  20. Capito. Non essendo un appassionanato di medaglistica l'avrei ceduta per reinvestire in monete di mio interesse, ma se parliamo di cifre irrisorie preferisco tenerla come testimonianza sia storica sia artistica. Grazie @sandokan Grazie @apollonia
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  21. Bisogna andare sul sito del SUE, registrarsi e poi in base a quando sono state coniate scegliere la procedura. Tieni presente almeno 2 o 3 mesi per il nulla osta.
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  22. Buongiorno Josh81, Lo "sbilanciarsi" su una medaglia come questa non lo ritengo un buon criterio : se alludi ad una sua valutazione commerciale, risulterebbe più utile dare una occhiata ai tanti listini che trovi facilmente sul web. Le medaglie sportive - a vedere da quanto appare qui nel Sito - sono tra quelle meno collezionate, inoltre questa è una medaglia/omnibus francese, utilizzata per un avvenimento locale : non credo troverebbe da noi molti collezionisti disposti ad acquistarla. E' anche vero che è opera di un Artista noto e la medaglietta è interessante, ma occorre trovare l'amatore : in questi casi la valutazione è molto personale, d'affezione. L'ultima cosa che farei è azzardare una valutazione, non saprei proprio su quali basi : modesta, in ogni caso. Saluti.
    1 punto
  23. Il flagello della Serenissima non fu Napoleone, ma una classe dirigente imbelle. La Repubblica sarebbe caduta anche se alle porte ci fosse stato Brancaleone con la sua armata... Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  24. Bello il ritratto, meglio il diritto del rovescio, peccato per la frattura di conio, comunque moneta gradevole. saluti maumo
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  25. Sicuramente è uno dei fattori, in questo caso NO. E a pelle che si riconosce, a prescindere del peso. Trattandosi di una pessima riproduzione a c’era persa, il risultato è da bancarella dei souvenir. meglio così
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  26. Bronzo di Alessandro Severo (Neocesarea, Ponto) raffigurante due templi tetrastilo fianco a fianco; globetto tra di loro e in ogni frontone (London Coin Galleries, Online Auction 3). Lot 98. Estimate: 100 GBP Severus Alexander (222-235), Pontus, Neocaesarea, Æ, 16.14g, 31mm. Laureate, draped and cuirassed bust right / Two tetrastyle temples side by side; pellet between them and in each pediment. RG 44; SNG Cop. 217 var. (agonistic urns over temples); SNG von Aulock -; BMC -. Very fine. Rare.
    1 punto
  27. Medaglia d’argento di ANDRÉ MÉRY, 1913, Parigi IIIe République, course d’avirons, challenge Henri Fayaud, par Méry, 1913 Paris. A/ Avironneur ramant à droite ; en-dessous signature ANDRÉ MÉRY. R/ Personnification de la Seine sous les traits d’une jeune femme nue, allongée à droite, un bras sur son urne et tenant un gouvernail ; à l’exergue signature ANDRÉ MÉRY et inscription CHALLENGE HENRI FAYAUD/ 1913. Argent – 43,98 g – 40,5 mm – 12 h. – Losange. R. SPL Sur la tranche différents (tête de sanglier) (losange) et ARGENT. Splendide plaquette d'inspiration Art Nouveau livrée dans une boîte en similicuir vert La scritta in esergo sul rovescio CHALLENGE HENRI FAYAUD fa riferimento al torneo intitolato al presidente del Cercle des sports de la Haute Seine Henry Fayaud nel 1912, quando la sezione di canottaggio del Cercle divenne indipendente e fu trasformata nella Société nautique de la Haute Seine (SNHS).
    1 punto
  28. Per ora, i documenti hanno confermato che il saggio dell’oro usato per i fiorini, il saggio dei fiorini, la costruzione dei conî e la coniazione avvenivano a Napoli. Ciò nulla toglie al fatto che gli inviati fiorentini potessero essere muniti di uno o più conî ‘campione’ e/o del calco del fiorino che dovevano coniare, come accadeva per i gigliati e i denari. Per la precisa individuazione delle monete bisogna accontentarsi dei ripostigli e dei simboli incerti, ma magari in futuro un colpo di reni alla Donnarumma potrebbe consentire di trovare e pubblicare ulteriori info.
    1 punto
  29. Nuovo arrivo nella collezione delle zecche piemontesi . Anonime dell' Abate Bonifacio zecca di Montanaro - Cornuto D/ MONETA NO VA MONTANARI - Stemma sormontato da elmo coronato e svolazzi. R/ S ANCTUS S BENIG NVS - San Benigno a Cavallo , sotto anellino, con vessillo Mir Piemonte 865 ; variante di legenda al R/ non descritta nel MIR e nel CNI
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  30. André MERY è uno scultore e medaglista dello sport francese che ha esposto al Salons des Artistes dal 1909 al 1914. Due sue medaglie di bronzo relative a sport acquatici, il nuoto e il canottaggio, fanno parte di un lotto con una medaglia per la pallanuoto di Abel Lafleur, che è stato proposto alla iNumis Public Auction nel maggio 2017. Lot 409. Sports aquatiques: lot de 3 médailles, natation, aviron et water-polo, par Méry et Lafleur, s.d. Paris. SPL. Bronze Lot de trois médailles en bronze relatives aux sports aquatiques : la natation, par André Méry (42,5 x 51,5 mm, 54,5 gr) ; l'aviron, par André Méry (41 x 52 mm, 44,3 gr); le water-polo, par Abel Lafleur (54 mm, 78,2 gr). Splendide ensemble de style Art nouveau. La medaglia del canottaggio è stata coniata anche in argento e la giovane donna nuda, distesa sulla destra, con un braccio sull'urna e con in mano un timone, è la personificazione della Senna. La medaglia di Josh81 è la combinazione del conio di diritto del nuoto e del conio di rovescio del canottaggio.
    1 punto
  31. Forse ci siamo, se ruoti il dritto di 180° https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=2758&lot=6882 1 Kreuzer Vallese della città di Sitten
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  32. Buon pomeriggio ! Riprendo la discussione postando l'unico tondello per Francesco I di Borbone che ho in collezione. Le foto rendono fino ad un certo punto, la moneta è stata liberata ma al momento non ce l'ho sottomano per fare nuove foto. Questa è la variante con il punto sotto il busto (se ne sono già viste almeno un paio in questa discussione), meno rara della sorella con stella sotto il busto. Sogno nel "monetiere" racimolare tutte le monete in rame anche di questo Sovrano ma come si capisce sono ancora in alto mare. Credo però di aver iniziato bene. Un caro saluto a tutta la sezione. Cristiano.
    1 punto
  33. Molto belle le due monete in rame...chissà il costo
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  34. Albania - 20 Leke 1996 La liburna prende il nome dal popolo dei Liburni ( pirati della Dalmazia ). Utilizzata per la prima volta durante la battaglia di Azio fu adottata da Augusto come modello per le sue flotte, risultando la migliore tra le navi a disposizione Era una nave stretta, veloce e molto manovrabile, adatta agli inseguimenti, al supporto logistico e al rapido trasporto di truppe. Poteva essere a due, tre, fino a sei ordini di remi, almeno in epoca imperiale.
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  35. Buongiorno a tutti, io sono uno di quelle persone che non riesce a fissare le cose, sono a volte piuttosto ripetitivo, di quelli che chiede almeno due volte la stessa cosa. Una volta da ragazzo mi sono prodigato in calcoli matematici per arrivare a determinare la distanza dalla Terra alla Luna, salvo poi leggere la soluzione che era già scritta. ? Io non farei un dramma se diciamo e ridiciamo le stesse cose, ho visto la Sezione ferma per un bel po' di tempo. @Rex Neap ho apprezzato la tua condivisione, ma non sono d'accordo sul fatto che stiamo arrivando alla frutta, è vero che molto è già scritto, molto già si sa e basta leggere, ma allora quale sarebbe lo scopo della Sezione? Credo che il confronto sia sempre utile. Saluti Alberto
    1 punto
  36. L'ho scritto di fretta, in questo momento, quindi quello che ho scritto, spero si comprende è proprio quello che intendo lasciare come messaggio. Ovviamente non mi allontano dalla discussione, infatti l'ho fatto proprio qui a questo proposito, senza pensarci su. > alle pagine 321 - 322 e 323 del Manuale che ho anche avuto premura di fare dei ritagli, per chi non avesse il volume, ci sono tante, ma tante risposte, ai centinaia di quesiti, domande, risposte a cavolo che leggo spesso; ma se poi, ribadisco, non si ha volgia di leggere e scrivere la prima cosa che ci passa per la testa, il risultato sarà sempre insoddisfacente.....ed ho utilizzato un parola nella normalità....per non scrivere dell'altro....del tipo "l'asino vola".
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  37. Dall'ottimo catalogo on-line del Munzkabinett di Berlino, il "flavia luca" pubblicatovi
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  38. permettetemi una considerazione Sono decine le discussioni sul forum (e probabilmente le sottostimo) dedicate all'interpretazione delle norme che regolano il commercio, lo scambio e il collezionismo in genere delle monete - in particolare antiche. Giuristi esperti, Bizerba, Vitellio, piu' recentemente Allek si sono alternati a dare commenti o rispondere a domande riguardanti l'interpretazione delle norme. Se volessimo fare la sintesi forse pero' ancora sfuggirebbe qualche particolare, qualche elemento, qualche interpretazione della giurisprudenza che non permette - nessuna colpa sia beninteso ai ns valenti giuristi . di definire con CERTEZZA assoluta cosa è permesso e cosa no. Ma non è questa la conclusione cui intendevo arrivare bensi la lascio come mero elemento di meditazione. La mia considerazione riguarda invece come sia possibile - in un Paese culturalmente, civilmente (qualcuno magari avrebbe da ridire ed economicamente avanzato come l'Italia - che vi possa sussitere un clima cosi incerto riguardo le regole che determinano cosa si possa e cosa non si possa fare. Chiariro' meglio con un esempio: frequento quando capita diversi altri fora, UK, francesi, spagnoli, US etc. ebbene in NESSUNO di essi si perdono 'tonnellate' di ore preziose a disquisire di certificati di provenienza (al massimo di autenticità e grading - quelli si) di responsabilità civili/penali (queste ultime poi le ho lette solo in connessione a furti e ladrerie), di sentenze della corte di Cassazione (negli altri Paesi le corti Supreme si occupano di ben altro o se proprio toccano l'argomento come diritto naturale del cittadino lo fanno una volta sola non contraddicendosi in decine di sentenze che invece di dirimere la questione la complicano e basta). Insomma il mio sgomento è perché in un Paese che nulla ha da invidiare - civilmente, culturalmente, economicamente ad altri pari grado - si debba subire questi iniqui trattamenti dove alla fine ci si ritrova nostro malgrado a disquisire molto piu' a lungo di regolamenti/pratiche/sentenze legali piuttosto che di MONETE, e della loro storia e importanza culturale ed artistica, come avviene nella stragande maggioranza dei forum di discussione in tutti gli altri Paesi. Preferirei di gran lunga leggere - non me ne vogliano i ns fini giuristi - al posto di virtuosistiche interpretazioni giurisprudenziali (che spesso - di nuovo non me ne vogliano - restano fini a se stessi perche le regole sono state concepite per essere soggette a interpretazioni disambigue) commenti sulle monete e sul contesto che ci permettono di rievocare o approfondire meglio.. Scusate lo sfogo ma trovo iniqua questa condizione per coloro che perseguono questa passione per diletto e amore di consocenza, senza contare i danni o le limitazione, e i costi aggiuntivi imposti a chi fa della numismatica una professione commerciale..
    1 punto
  39. Come al solito la verità sta nel mezzo. Sono state scritte tante cose, alcune inesatte altre giuste o parzialmente giuste, ragion per cui è forse opportuno riordinare il discorso, quantomeno per fare un po' di chiarezza ma senza nessuna pretesa di esaustività. Come è stato scritto e riscritto sia in questa discussione che altrove, credo che si possano dare per punti fermi i seguenti: (i) il Codice dei Beni Culturali consente il commercio di “di opere di pittura, di scultura, di grafica ovvero di oggetti d'antichità o di interesse storico od archeologico” e, quindi, anche di monete antiche: se così non fosse l’art. 64 del Codice non avrebbe ragione di esistere (come tutta una serie di altre disposizioni che non sto qui a citare per brevità); (ii) con riferimento ai beni di interesse numismatico, il Codice (e, più in generale, la legge) non indica categorie di monete non commerciabili in assoluto, ragion per cui, astrattamente, ogni tondello può essere oggetto di compravendita; (iii) il Codice impone il rilascio dell’attestato di autenticità e lecita provenienza solo a chi eserciti professionalmente l’attività di commercio dei beni di cui all’art. 64 (tra i quali, come detto, rientrano senza dubbio anche le monete); (iv) il medesimo obbligo non è previsto per legge con riferimento alle compravendite tra privati, circostanza che, tuttavia, non esclude che sia comunque opportuno anche in questo caso farsi rilasciare dal venditore tutta la documentazione che attesti la lecita provenienza della moneta, ovvero una autodichiarazione che abbia contenuto equipollente a quella prescritta dall’art. 64: è la prudenza a imporre di agire in questo modo, non la legge; (v) gli articoli del codice penale in materia di ricettazione e incauto acquisto non riguardano specificamente i beni culturali: si tratta di fattispecie astrattamente configurabili nell’acquisto di qualsiasi bene, ragion per cui si sbaglia quando si pretende di ricondurre a queste disposizioni l’obbligatorietà dell’attestato di lecita provenienza anche nelle compravendite tra privati; (vi) occorre tenere distinti i profili penali da quelli civilistici che possono originare dalla compravendita di monete antiche: a) sul piano penale: il possesso di tutta la documentazione idonea a dimostrare che l’acquisto è stato effettuato in buona fede, nella legittima convinzione (che qualsiasi soggetto di media avvedutezza avrebbe potuto maturare) che la moneta acquistata fosse di lecita provenienza, dovrebbe – almeno in linea di principio – escludere conseguenze penali per l’acquirente (il che non vuol dire necessariamente evitare un processo). In ambito penale l’onere della prova della commissione del reato è sempre a carico dell’accusa, ragion per cui sarà quest’ultima a dover dimostrare l’illecita provenienza delle monete del collezionista sottoposto a indagine; b) sul piano civile: la giurisprudenza – in maniera più o meno condivisibile – si è ormai da tempo assestata sul principio in virtù del quale i beni archeologici (nel nostro caso le monete) per i quali il privato possessore non riesca a dimostrare la legittimità del proprio titolo a ritroso sino al 1909 (ovvero di aver acquistato dallo Stato o di aver ricevuto le monete quale premio per il loro ritrovamento) vige la presunzione di proprietà in capo allo Stato. In questo caso sarà il privato collezionista a dover offrire la prova della legittimità del proprio possesso dovendo, in caso contrario, procedere alla consegna delle monete in favore dello Stato. E’ possibile, quindi, andare esenti da responsabilità sul piano penale ma ciononostante subire la confisca (sempre in ambito penale) ovvero una sentenza di condanna, in sede di civile, che obblighi il privato a consegnare le monete allo Stato. Mi riallaccio, a questo punto, alla seguente affermazione di @numa numa: “Se si sapesse che cosa è una moneta antica decontestualizzata e le sue caratteristiche di ripetitività, tranne alcune ovvie e lodevoli eccezioni, tutto il resto non darebbe materia di discussione, perdita di tempo, interpretazioni errate e soprattutto lascerebbe spazio ai funzionari per esercitare la molto più importante valorizzazione del nostro patrimonio culturale spesso negletto piuttosto che quella - di una tutela travisata, inefficace ed inefficiente senza benefici dj rilievo per la Comunità”. Se mettessi da parte il giurista e facessi parlare solo il collezionista, abbraccerei e condividerei in toto l’affermazione. Tuttavia una voce interiore, quella del giurista, mi porta a domandarmi: che forma di tutela, allora, avrebbe lo Stato per rendere effettiva la portata dei precetti di cui all’art. 91 e 176 del Codice? Mi spiego: si comprenderà bene che, così argomentando, sarebbe sufficiente decontestualizzare (mediante rimozione) la moneta dal luogo del suo rinvenimento per poter sottrarre la stessa alla disciplina del Codice dei Beni Culturali. E’ allora si comprenderà pure perché la giurisprudenza prediliga la soluzione più stringente e più penalizzante per il collezionista, soluzione che si traduce nel principio secondo cui essendo le monete antiche comunque beni archeologici (e tanto a prescindere dal disposto dell’art. 10, comma quarto, lettera b) per le stesse vige una presunzione normativa (cioè stabilita dalla legge) di appartenenza statale. Questo, in estrema sintesi, lo stato delle cose. Se concludendo (e ringraziando il cielo, penserà a ragione qualcuno) devo esporre il mio punto di vista, devo dire che la giurisprudenza, così agendo, finisce per avallare un principio che, a mio avviso, il Codice (e la legislazione in generale) non enuncia: ossia una sorta di “doppia presunzione” a vantaggio dello Stato: (i) la prima, quella secondo cui ogni moneta antica sia per ciò solo bene archeologico e, quindi, bene culturale (onestamente non leggo in nessuna disposizione di legge un concetto simile); (ii) la seconda, questa si, avvalorata dalla legge, quella in forza della quale le monete in questione siano di proprietà statale salvo che si offra la prova del legittimo possesso a ritroso sino al 1909. Ritengo che, posto che la presunzione di proprietà statale opera solo per quelle monete rinvenute nel sottosuolo o nel fondale marino che abbiano le caratteristiche di cui all’art. 10, la presunzione di appartenenza allo Stato possa operare solo a condizione che quest’ultimo dimostri il presupposto logico-giuridico della presunzione stessa , ossia che si tratti di monete qualificabili come bene archeologico e, quindi, come bene culturale (circostanza, quest’ultima, che, invece, come si è detto, la giurisprudenza sembra ormai ricondurre a una sorta di automatismo). Su questa mia interpretazione mi piacerebbe leggere qui sul forum il punto di vista di qualche collega (per citarne uno, ad esempio, @Polemarco: sono certo che ne nascerebbe una bella discussione a vantaggio di tutti, me per primo). Tirando le somme, il collezionista che è in me ne esce indubbiamente sconfortato ma il giurista – che pure è in me – gli spiega che deve farsene una ragione addolcendo la pillola (o ridimensionando la supposta, se si preferisce). Saluti.
    1 punto
  40. Concordo in toto
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  41. MURANO. ALVISE IV MOCENIGO CXVIII DOGE (1763-1778) OSELLA 1774 Asta Pandolfini 25/6/2021 Lotto 350 Ar gr. 9,84 D/ Stemmi del Doge, Podestà e Camerlengo; sotto tra bassorilievi Gallo R/ Stemmi dei quattro Deputati; sopra data Mont. 3033 Paol. 590 Molto rara FDC Very rare MS Straordinaria conservazione corredata da una bellissima patina di colore grigio-arancione.
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  42. Giusto Arka ad Oppiano consiglio di approfondire ka tematica con la lettura del capitolo sulla monetazione longobarda presente in MEC 1 , un ottima sintesi curata da Philip Grierson che ha anche il merito di essere abbastanza recente e aver superato concezioni e ipotesi ormai non piu’ attuali ( Le Gentilhomme, Monneret de Villard, il famoso tremisse di Ariperto con Iffo poi scopertosi falso ma del quale discettarono per anni, ritenendolo autentico, fior di numismatici - questo per ribadire quanto insidiosa possa essere questa monetazione - tra le piu’ affascinanti tra quelle barbariche ..).
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  43. E' una questione puramente commerciale. Le monete che sono beni di lusso, vengono banalizzate e ridotte a commodity. Questo le rende fruibili alle masse ignoranti. Perche' paghi il numerino sulla slab, non quello che c'e' dentro. E' piu' democratico, ma una rovina per la numismatica.
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  44. Partecipo con le mie Piastre del 34 (che tempo fa postai in altra discussione evidenziando le caratteristiche salienti): la prima con 13 torrette, la seconda con 11 e le ultime due che presantano una "strana" sovrapposizione della "S" di FERDINANDVS su di uno strano simbolo e che vi ripropongo in fondo a questo mio post.
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  45. Infatti, stavo osservando meglio i particolari... Per quanto ben fatta ci sono delle piccole cose che nell'insieme la tradiscono.
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  46. Ciao @Raff82 ed un Saluto a tutti gli Amici, una questione poco chiara nelle Piastre del 34 è se esistano varianti nel ritratto del Re. Abbiamo visto che una prima caratteristica evidenziata nelle monete postate è quella che qualcuna ha il collo scanalato e leggermente più lungo, tanto da arrivare quasi alla fine della lettera "X" di "REX". Questa mi sembra sicuramente meno comune e bisognerebbe riuscire ad abbinarla ad altre piccole anomalie che potrebbero far pensare ad un conio diverso. Inoltre conoscete altre varianti del ritratto del Re ? Grazie a tutti, Saluti Beppe
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