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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/24/21 in Risposte
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Ciao a tutti, La mia napoletana di oggi, Un saluto a tutta la sezione. Raffaele.4 punti
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Bene, credo sia venuto il momento di chiudere questa discussione che ha, comunque, sollevato un poco d'interesse in questi giorni d'afa (al momento in cui scrivo ha superato le 1.500 visualizzazioni). Come tutti avete capito, si tratta di un banale photoshop presentato anche in modo "burlesco" tirando in ballo il "classico cassetto del nonno" e arricchendolo con un'improbabile lettera del Veroi e cambiando l'ordine di crociera delle Caravelle (davanti la Pinta e, buon ultima, la Niña). Tuttavia, nonostante il titolo già orientasse verso tutto questo facilitando ulteriormente il compito, dovete ammettere che a più d'uno - per un attimo - qualche dubbio è venuto (e chissà quanti fra quelli che non han voluto pronunciarsi). La foto invita a riflettere: lavorando sui pixel è possibile rifinire al meglio l'immagine. Pensate se invece dell'alone scherzoso, l'immagine d'una moneta di maggior probabilità fosse stata presentata con tutti i crismi della serietà... Ma perché tutto questo? Il mio voleva essere un modo (frivolo, lo ammetto) per dire (soprattutto a coloro che per comprare una moneta di un certo pregio si fidano ad occhi chiusi d'una buona immagine e di una presentazione allettante): le monete più rare vanno viste in mano e proposte da un negoziante conosciuto ed affidabile, che è sempre disponibile a riprenderla. Invece, mi capita troppo spesso leggere, anche qui sul forum: "Ho comprato questa moneta (ad es. 5 Lire 1914), non sono un esperto mi dite se è autentica?" E se nella maggior parte delle volte si tratta - per fortuna - di un acquisto di pochi euro, capita la volta che il povero ingenuo acquirente abbia dato fondo al portafogli credendo di fare un affare perchè da qualche parte ha letto che si tratta di una moneta preziosa/ricercata. Spero di non avervi annoiato. Un'ultima cosa. Una "seconda "prova" esiste: riporta anche la "P" al posto del segno di zecca "R" ed è dovuta ad un riempimento di conio. Da anni gira voce che esistano 3 esemplari siffatti (gli ultimi prodotti), ma la notizia non ha mai trovato ufficialità neppure nei cataloghi più completi...2 punti
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Argento 720/1000: 27,7 g, 39 mm Una delle più prestigiose e ricercate emissioni in argento messicane che ritrae il patriota, sacerdote e rivoluzionario indipendentista José Maria Morelos, erede del Generale Hidalgo. Per la descrizione v. https://en.numista.com/catalogue/pieces11552.html2 punti
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Come ti ha spiegato eliodoro le monete romane come tutte quelle coniate a mano(con conio di incudine e quello di martello) si identificano per tipologia. Infatti essendo coniate a mano ed essendoci centinaia di coni diversi per ogni imperatore o imperatrice è pressoché impossibile trovare monete che sono uguali nei particolari come quelli da te evidenziati. Anzi se due denari sono identici al 99,99% sono falsi.2 punti
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Argento 900: 24,1 g, 40 mm Josef Lada è un pittore cecoslovacco, artista nazionale come dall’iscrizione sul contorno della moneta. Il rovescio (villaggio, bambini con pupazzo di neve) è ispirato ai suoi dipinti. Per la descrizione della moneta (non circolante) v. https://en.numista.com/catalogue/pieces20205.html2 punti
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Ciao @Sirlad, bravo osservatore, hai pienamente ragione. Questa discussione è da parecchi anni che va avanti. Come in tutte le cose, più passa il tempo, più si affinano le conoscenze ( se ci si applica). Un mio post del 21/luglio 2021, rispondo a Archestrato........ Pertanto c'è da rivedere alcune affermazioni, su alcune monete, visto che alla luce di nuovi elementi . Molto e dipeso dalla casualità e delle condizioni di produzione moderna, che il Fichera conosceva, si evidenziano dettagli nettamente equivoci. Man mano che sto ultimando lo studio di questa emissione, mi sono reso conto ( con fatti ), che altri falsi (fatti bene, con tondello stretto ), sono passati per genuine. Teniamo sempre presente, che il conio di dritto è solo uno, con un solo tipo di perlinato e una sola immagine del Dio Apollo. Più avanti si potrà osservare dove Il Fichera ha commesso errori numismatici, altrimenti........ sarebbero stati dolori. Sicuramente, ha riprodotto diversi coni con prime battiture e con colpi accidentali. Sappi caro Sirlad, che nessuno è infallibile e che il più bravo e quello che sbaglia meno. ( come diceva il grande Russo ) Ma se usi la logica e la pazienza, si può andare lontano.2 punti
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Buongiorno! Quando si dice... VIDEO veritas? Io personalmente sono PRO vaccino e non vedo l' ora di farlo,per tornare ad essere piú normale e meno esasperato in certi comportamenti che purtroppo a mio avviso questo periodo richiede e per star bene ovvio!? Semplicemente il video ha detto tutto,non c' è bisogno che mi addentro nelle particolaritá,il signore che parla,ha illustrato bene e con ironia perfetta tutto ciò che stiamo vivendo,tra tg,media e .....cavolate varie, diciamolo cosí! Vacciniamoci e diamo un calcio lí a quel coso ,cosí da poterci vedere tutti come prima e MEGLIO di prima,apprezzando tante altre cose, come NON MAI. Salutoni e bravo per aver toccato cosí l' argomento? Ps: tartaruga ninja?......vaccinatemi subitooooo wow?( scherzo ovvviamente ?)2 punti
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Condivido una moneta passata in Asta Tauler & Fau circa un mese fa con l’indicazione di un ½ shekel cartaginese legato alla seconda guerra punica in Italia e nello specifico un’imitazione barbara. Fermo restando che non sono a conoscenza di imitazioni di monete cartaginese, lo riterrei un più che raro ½ shekel legato alla cosiddetta rivolta libica scoppiata in Nord Africa alla fine della prima guerra. Questo sia per la presenza della lettera MEM sotto il ventre del cavallo (ci sono diverse interpretazioni sul suo significato che non sto a ricordare, ma che è presente in maniera costante sulle coniazioni di questa tipologia) e sia per la presenza della lettera ZAYIN sopra il dorso del cavallo. La lettera ZAYIN con o senza segmenti è presente sulle monete auree e d’argento della rivolta libica, anche per essa non è certo il significato, ma personalmente la riterrei legata a una certificazione di valore. Le monete d'argento e d'oro dove questa appare hanno peso inferiore rispetto al teorico, nello specifico il peso di questa moneta di argento è di 3,1 gr. mentre teoricamente dovrebbe essere di 3,5/3,7 gr., lo steso vale per le mezze unità auree dove il loro peso è inferiore rispetto al teorico e c’è la presenza della lettera ZAYIN. Peraltro la stessa lettera ZAYIN compare negli shekel di zecca iberica verso la fine della seconda guerra punica che avevano peso inferiore rispetto all’unità teorica. A parte queste personali suggestioni, che ne pensate rispetto all’attribuzione? Anche lo stile che è considerato imitativo dalla casa d’aste non lo considererei troppo male tenuto conto che queste monete si ritiene siano state coniate dai sottomessi “sudditi” in territorio libico più che dai mercenari in rivolta, con mezzi probabilmente e strumenti non proprio all’avanguardia….1 punto
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Ottima conclusione, almeno i tuoi dubbi te li sei tolti. Comunque se passi dalle mie parti, portala con te. Saluti. Giovanni1 punto
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Bella moneta e foto 100 volte migliori di quelle del venditore! ? Compli! Ave! Quintus1 punto
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Dalle monetone di ieri si passa ai pesi piuma ! Edoardo Obolo Escucellato con A Terzo esemplare noto . Rispetto ai suoi fratelli il tondello risulta piu' vissuto pertanto peso e diametro risultano minori 13 mm , 0,20 g1 punto
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Io sono d'accordo con te. Anch'io passo parte dell'anno in Egitto e non posso che provare affetto per questo paese incredibile1 punto
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Concordo. Sia la versione Prova, sia la moneta coniata per la circolazione. E anche questa, se fosse stata coniata in siffatto modo, per me avrebbe avuto il medesimo fascino delle 2 poc'anzi citate.1 punto
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Buona sera. Complimenti Raff, rara mezza piastra e in ottima conservazione, fino al millesimo 92 troviamo 8 gigli, nei millesimi successivi sempre 10 invece. Dieci le torri e la tua mi sembra un orecchio coperto (correggetemi se sbaglio) che se non ricordo male solitamente si trova con 9 torri?? O si può trovare sia con 9 che con dieci torri? Me gustano le mezze piastre ma non sono espertissimo ho solo una 94 e una 98 in collezione . Ciao.1 punto
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Buona serata Beh! Questa moneta ne ha passate ..... sarebbe importante avere il peso ed il diametro per dare un giudizio appena congruo. Così tutta butterata mi impedisce di vedere correttamente l'interpunzione. Il Massaro è * D ° B * (Donato Bembo), ma potrebbe esserci tra le lettere un triangolino e non un punto, così come tra le scritte che compongono la legenda FRANC ERIZZO DVX VENE. Il Montenegro non le considera monete rare, ma sappiamo quanto sia difficile trovarne di belle e in condizioni superiori al BB. Questa non fa eccezione, d'altra parte questi "spezzati" non venivano tesaurizzati come gli scudi e quindi circolavano, con tutti i danni che potevano subire. saluti luciano1 punto
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Spagna - 200 Pesetas 1997 Jacinto Benavente ( 1866 - 1954 ) Insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1922, per il felice metodo col quale ha proseguito la tradizione illustre del dramma spagnolo. Molti pensano che avere talento sia una questione di fortuna; a nessuno viene in mente che la fortuna possa essere una questione di talento. Jacinto Benavente1 punto
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Grecia, 100 dracme 1997 Commemorativa del VI° Campionato mondiale di atletica leggera, Atene …1 punto
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Come si dice? Ogni scarrafone è bell' a mamma ( in questo caso papà ) soja.. ??1 punto
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La moneta si identifica per tipologia, tu cerchi l'identità di coni. Dai un'occhiata: http://manuali.lamoneta.it/CONIO.htm1 punto
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allego l'immagine Ric 88, la variante 3 e la variante 4. Ciao. PizzaMargherita.1 punto
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Ciao, Non posso aiutarti per confortare o no tale ipotesi, ma la didascalia della casa d’aste comunque non è molto chiara: Imitazione barbara ma anche « zecca punica in Bruttium », e la Z punica è descritta come un simbolo forse mal interpretato del disco solare (con uraei). Non vedo chiaramente la lettera MEM sotto il ventro del cavallo? Però lo stile delle monete cartaginesi coniate durante l’occupazione in Bruttium mi sembra di solito più accurato? https://www.acsearch.info/search.html?id=83024951 punto
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Io non ho paura di un esercito di leoni se sono condotti da una pecora. Io temo un esercito di pecore se sono condotte da un leone1 punto
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Da: La Dalmazia - Giornale Letterario Economico n. 33 Giovedì 11 dicembre 1845 - Presente un articolo che narra il combattimento navale.1 punto
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sembrano esserci segni di pulizia al dritto, forse sono sulla bustina..da verificare..anche per me il fdc è troppo... tuttavia è una perizia importante e la valorizza1 punto
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Premettendo che sono vaccinato da mesi, che sarei per l'obbligo vaccinale (soprattutto per certe categorie), credo che questa vignetta pur volendo incentivare la vaccinazione sia di pessimo gusto1 punto
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Complimenti @eliodoro. Un pezzo veramente particolare. Mai visto un esemplare con queste caratteristiche. La monetazione angioina non è ricca di varianti come le monetazioni di epoca successiva quindi benvengano queste novità.1 punto
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Se tu non ci fossi, caro @ART, bisognerebbe inventarti. ? Grazie.1 punto
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Scusa se mi intrometto, a me pare che sia esattamente il contrario: sembra evidente che sia proprio lo stesso conio, non ci sono dubbi. Se il dubbio nasce dall‘individuazione della sequenza del progressivo deterioramento dello stesso conio, credo che in questa discussione (ma anche in altre) sia stato ben spiegato e illustrato tutto il necessario. In più, la recente conferenza del Dott. Maltese sulla zecca di Lentini pubblicata su youtube offre una ulteriore spiegazione. Il link era stato pubblicato su questa o altra discussione, dovrei cercare.1 punto
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Questo è lo scudo Gerolamo Priuli. e la descrizione : Scudo d’oro, AV 3,25 g. mm. 27 HIERONIM PRIOLVS DVX VENET Croce ornata e fiorata. Rv. SANCTVS MARCVS VENETVS Leone in soldo entro scudo ornato. CNI –. Papadopoli –. RIN 1973, pag. 233 e segg. (questo esemplare illustrato e descritto). Friedberg 1455 a. Nessun altro esemplare noto. Acquistato privatamente da Mario Ratto nel 1975, ex collezione Superti Furga. E per non farvi mancare niente vi metto pure un articolo : Di Carlo Barzan. Gli anni del dogato di Andrea Gritti, dal 1523 al 1538, furono piuttosto tumultuosi per l’Italia. La battaglia di Pavia aveva dato a Carlo V il temporaneo predominio nella penisola. Roma aveva subìto il sacco da parte dei lanzichenecchi, i mercenari arruolati nell’esercito imperiale. Firenze aveva perso le sue libertà. I possedimenti veneziani a Oriente erano minacciati dall’impero ottomano. La Repubblica di Venezia rispose con decisi interventi militari e finanziari. Per far fronte alla richiesta di monete d’oro da parte delle truppe impegnate sui vari fronti, il Consiglio dei Dieci previde di affiancare al ducato allora in uso una nuova tipologia monetale aurea. Il 15 maggio 1528 un decreto firmato da Daniel Rhenerius e Franciscus Donatus chiariva: «Questo Conseglio intende quanto sia il continuo bisogno che si ha di trovar scudi dal sol per mandar alli exerciti nostri». Annunciava quindi l’entrata in uso della nuova moneta, lo scudo, e lo descriveva: «con il S. Marco in soldo in uno scudo da una banda et dall’altra una iusticia cum lettere atorno che dicano Andr. Griti». In effetti sul diritto la moneta raffigurava una croce fiorata all’interno di un cerchio, mentre dentro un bordo perlinato la legenda citava Andreas Griti dux Venetiar(um), ‘Andrea Gritti doge di Venezia’. Al rovescio il campo era occupato al centro dal leone di san Marco e nella parte superiore da un gruppo di tre foglie e due volute ai lati. La legenda precisava Sanctus Marcus Venetus. L’iconografia era semplice ma vigorosa: mancava il ritratto del regnante, ma il simbolo cristiano della croce e il leone, per antonomasia riferimento al potere di Venezia, bastavano per identificarla immediatamente. Il peso era di 3,4 grammi e il titolo di 917 millesimi, inferiore quindi al titolo del ducato, che era di oro zecchino, cioè 997 millesimi. A causa della nuova commessa, la zecca di Venezia si trovò a dover fronteggiare un improvviso e imponente carico di lavoro. I provveditori in zecca cercarono di rimediare con l’assunzione di nuovo personale: intanto ad aiutare Gambello e Benintendi alla lavorazione dei conii era arrivato Paolo de Franceschi. Fra maggio 1528 e luglio 1529 tutta la produzione si svolse sotto la sovrintendenza del massaro all’oro Marco Donà. Le loro fatiche furono premiate perché, grazie agli utili derivati dalla produzione delle nuove monete, la zecca di Venezia poté provvedere autonomamente al pagamento dei salari, che dal 1507 erano a carico della cassa del Consiglio dei Dieci. Il 7 novembre 1530 «ritrovandose questa cita et altre terre nostre in strettela de monede» venne ritenuto conveniente «proveder che almeno se possi haver oro de menor quantità de quello del ducato». Fu quindi introdotta anche una frazione dello scudo: pesava 1,68 grammi, valeva la metà ed era definita medias corona aureas. (Panorama Numismatico, luglio 2018) Io ho Gritti, Donà e Venier. mi manca Lando che cerco ma non trovo e G Priuli che non troverò mai se non ci sarà un tesoretto che salta fuori dal fondo di un canale.1 punto
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Per condivisione, un interessante articolo/saggio del Papadopoli. ? Papadopoli.pdf1 punto
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Forse mi sono espresso male,ma l' opera d' arte è la moneta originale in se.... Questo è un grande ritocco invece,da una mano esperta. Saluti1 punto
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Piccola digressione: il 5 Lire 1908 si pensò veramente di coniarlo, come si evince da questa tavola d'epoca che riassume le monete allora in circolazione. Evidentemente la produzione era stata già decisa (tanto da darla per scontata nella tavola) quando tutto venne bloccato. Perché questo avvenne? Forse per le problematiche legate alle fluttuazioni del valore dell'argento all'interno dell'Unione Monetaria Latina che ne bloccarono la produzione... Eh, sì... sarebbe stata una bella monetona da collezionare!1 punto
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Nuoiva Caledonia, 2 franchi 1997 al rovescio : il cagou , uccello di colore bianco sporco, inabile al volo, considerato una specie in pericolo di estinzione1 punto
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Buongiorno a @Rocco68 e a tutti gli amici del forum. Riprendo questa discussione e vi sottopongo questo 6 cavalli che nel quadretto iniziale postato dall'amico Rocco mancava. Hai poi postato un esemplare con forte decentratura, parlo del 6 cavalli 1792 con A al dritto (FERDINAN e non FERDINN) e anche qui "SI"CIL prodotta con il punzone 81usato sui 6 ducati d'oro del 1781, quindi "8ICIL" Entrambe sia le FERDINAN che la FERDINN sono monete comuni. Ecco le foto, lo reputo un esemplare in alta conservazione che dite? I pareri sono graditi, intanto a voi il tondello amici.1 punto
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Ciao a tutti, La mia napoletana di oggi... Già postata ad essere sincero, ma sempre bella da rivedere... Un saluto a tutti. Raffaele.1 punto
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A mio parere medaglie di questo tipo sono solo fuffa, poi tutti ovviamente sono libere di fare ciò che vogliono. Quanto al valore "storico" certo c'è l'ha, è il ricordo di un disastroso periodo storico, del regime fascista e di quello sciagurato Duce, che credeva di essere un capo supremo ed è finito a testa in giù in Piazzale Loreto, dopo aver rovinato una intera nazione...1 punto
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Numismaticamente non vale nulla, a nessun collezionista Numismatico potrebbe interessare, fatto salvo un "collezionista nostalgico", se d'oro e in buona lega vale il metallo, merita solo il crogiolo. Saluti TIBERIVS1 punto
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bozzetti veloci https://www.friziodesign.it/coins24.html https://www.friziodesign.it/coins13.html ?1 punto
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Secondo me è una bella moneta da mettere in collezione. La conservazione è difficile stabilire da una foto, pur fatta bene come le tue. Direi un bel BB+. Concordo con Te che ci sono dei millesimi descritti come C che dovrebbero almeno essere considerati NC. Ciao Beppe1 punto
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Buongiorno a tutti, @giacutuli, scusami se mi permetto di riportare un pezzo del tuo post ''è triste vedere come nell'era del digitale su certe cose ci si ritrovi indietro e pensare ancora ai cartellini'' esprimero' il mio pensiero personale solo in merito a questa tua frase, io sono un amante del passato con un occhio al presente e al futuro, ma credo che se uno ama le monete del passato ama anche l'antico modo di catalogare e i cartellini di un tempo scritti a mano, io non disdegno nemmeno quelli più recenti con il logo del collezionista pre-stampato e da completare. Ripeto è il mio pensiero, poi ognuno è libero di fare come meglio desidera. Saluti Alberto1 punto
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