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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/17/21 in Risposte
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Buongiorno amici, ritorno alle napoletane che sono più coerenti con il titolo del post del buon Alberto , la smetto con le siciliane . Allora ecco per Carlo III un 60 grana del 36 variante NEAP. Eccovi il mezzo Sebeto. Buona mattinata amici.6 punti
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Alla fine, possiamo dire che tutto faccia brodo: la presenza in famiglia di un collezionista; la passione che cerca di trasmettere un insegnante ai propri alunni; il tempo che qualcuno dedica ad iniziative rivolte al pubblico; i convegni e i mercatini; l'attività svolta dai circoli numismatici sul territorio; il forum stesso; i video su youtube (spesso fatti da giovani e rivolti ai giovani). Anche delle semplici foto su un libro di scuola, una gita ad un museo o una moneta in regalo possono accendere quel fuoco, che poi magari può estinguersi in fretta come anche divampare in qualcosa di magnifico. La "formula magica" per attirare nuove leve, purtroppo, non esiste. Esistono, però, tutti questi elementi (ed anche altri che sicuramente mi sarò dimenticato di citare) che fungono da stimoli per i giovani (e non). Più stimoli siamo capaci di dare e creare, più alte saranno le probabilità che una persona si avvicini alla numismatica.5 punti
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...E sono dell'idea che la passione NON nasce sui banchi delle scuole e delle università, semmai queste ultime dovrebbero essere il mezzo per svilupparla e cercare di "compierla"5 punti
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Buonasera a tutti, la mia Napoletana di oggi. Tornese da 6 Cavalli rame. Magliocca 397 Anno 1804 Saluti Alberto4 punti
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Ho sviluppi sulla mia spedizione, per la quale abbiamo già "festeggiato" da qualche giorno i 4 mesi di attesa. Pare che, proprio il 14 settembre, giorno che commemorava la spedizione (14 maggio), la dogana abbia terminato i controlli e rilasciato la spedizione. Direte, logicamente, "allora tutto bene“. Vi lascio giudicare. La raccomandata è stata successivamente prima a Milano, in due luoghi distinti, poi a Sesto Fiorentino, da qui inviata in una località dell'Umbria, regione in cui vivo. Tutto bene quel che finisce bene, si potrebbe affermare... Invece no. Da questa località non è proseguita verso casa mia (un'ora di macchina), ma è stata rinviata nuovamente a Sesto Fiorentino, chissà perché. Ho chiesto lumi al servizio clienti e nemmeno loro hanno saputo dare una spiegazione logica. Ma, in fondo, la logica in queste situazioni dov'è? Spiegazione illogica e un po' scherzosa, nonostante tutto: alle poste "dispiace" consegnare questo plico durante la stagione estiva ed aspettano, giustamente, che arrivi l'autunno. Così si potrà dire che la raccomandata non teme le stagioni, avendole passate quasi tutte. Ora, la speranza è di non vedere arrivare l'inverno prima della consegna! Mettiamola su ridere, che è meglio.3 punti
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Pensavo di averla pubblicata in questo thread... Invece mi par di no. Va beh, a degna conclusione dello stesso, signori e signore... Un abbraccio!3 punti
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Buongiorno ,scusate se mi intrometto in questa discussione,io conosco un professore di musica vicedirettore alle scuole medie che una volta all'anno faceva una lezione di numismatica alla terza è lui appassionatissimo e collezionista di monete , la faceva facendo conoscere la cosa più semplice la monetazione in lire .Oltre a questo faceva anche alcuni incontri in un teatro del paese per spiegare sempre la monetazione italiana in lire , molto semplice però radunava parecchie persone anche giovane. Ora è in pensione ma se dai suoi incontri ha iniziato solo uno alla numismatica direi che ce ne vorrebbero mille come lui.2 punti
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Ciao, fermo restando che sono ampiamente d'accordo con il parere espresso da nikita Sappiamo che la soggettività insita nel parere valutativo può causa una molteplicità di pareri discordanti che possono provocare confusione nei collezionisti (mentre se due pareri si trovano in un range del quarto di punto possono benissimo essere considerati come pareri allineati). Partendo dal presupposto che un difetto occorso alla banconota incide sul valore della stessa, tutto poi si dovrebbe valutare con "scrupoloso occhio e giusto buon senso" (il virgolettato è d'obbligo perchè l'espressione racchiude di per se "il mondo intero"). Faccio degli esempi: - Gli strappi sono molto ampi? dove sono localizzati, sul bordo, o nel piano di stampa? se nel bordo, questo come si presenta? bianco o stampato? - Nel caso di macchie come si presentano? ampie, puntiformi... Dove sono localizzate? perifericamente alla banconota, o centralmente? se centralmente, deturpano una stampa di carattere astratto, oppure un ritratto, o il valore, o lo stato / banca di emissione? Con un'analisi di questo genere, è possibile (più o meno) quantificare in misura economica il danno imputabile ai difetti, con conseguente variabilità della stessa trattativa di vendita. E' tassativo avere un occhio critico sullo stato conservativo, perchè la qualità stessa della carta è dirimente su molte cose (specie se la banconota è rara). Dobbiamo essere consapevoli che la valutazione rimane sempre molto empirica, e la maturazione di un personale gusto critico ed estetico può essere molte volte l'ago della bilancia nell'aiutarci a spuntare un prezzo migliore, magari mettendo "alle corde" il venditore... Torniamo ora alle banconote in oggetto. Dalle foto di @jaconico, per 110€ hai preso una banconota piacevole, ma la qualità della carta mi sembra (e sottolineo MI SEMBRA) un pochino vissuta, diciamo un "BB viaggiato", leggermente trattato. Riesci a fare un primo piano ben a fuoco della carta? ti faccio un esempio di cosa intendo con la foto che allego Ciao numys, ma la banconota l'hai vista solamente in questa foto o anche de visu? Perchè da questa foto, può essere Spl come non può esserlo per i principi sopra enunciati PS. perdonate la pedanteria, ma vi incoraggerei ad aprire una nuova discussione senza accodarvi a quelle già esistenti, così da non far confusione con le varie risposte. Grazie! Fabrizio2 punti
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è un decanummo = 10 nummi di Foca con Leonzia che di norma è non nimbata Zecca Antiochia dovrei verificare sul volume II oriente di D'andrea se è nota la versione deca nimbata, a memoria non ricordo2 punti
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Si lo spago e' mancante , fortuntamente ne ho una scorta presa a Borgo D'Ale due anni fa .2 punti
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Buongiorno...io continuo a condividere... Oggi un bel 2 grana con DEL e stella* al dritto e una sola stella* a chiudere la legenda al rovescio, data stretta. GIOACCHINO NAPOLEONE RE DEL* DUE SICI* PRIN* E GRAND' AMMI* DI FRAN* Ecco le foto... qualcuno ha un esemplare simile ma con data speziata? Saluti.2 punti
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Domani sfrutterò la luce del sole per cercare di fotografarla al meglio. La peserò e ne misurerò il diametro.1 punto
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L'idea in se non mi dispiace, a patto che rimanga un unicum e che il successo di vendita già raggiunto non diventi il pretesto per fare i dollari del 2022, 2023, 2024... Poi è chiaro che gli originali hanno un altro fascino, e spesso costano anche meno. Per pensare a un eventuale acquisto, bisognerà vedere cosa diventeranno, in Italia, gli 85 dollari della zecca... temo assai più dei circa 70 euro del cambio petronius1 punto
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Purtroppo molto vero Emilio Siculo il che in ultima analisi significa anche depauperare il patrimonio numismatico del nostro Paese. Non solo perche si incentiva ad una fuga ( commerciale) di monete verso l‘estero ( ma gia‘ tutte le transazioni di pezzi importanti non avvenivano in italia da tempo) ma soprattutto perche si impedisce la formazione di nuove raccolte di materiale classico che poi sono le raccolte che in passato hanno alimentato i nostri musei. Le raccolte museali si nutrono di due tipologie: i ritrovamenti/ripostigli che vi affluiscono e le raccolte private ad esse donate. Non vi è alcun grande museo che non abbia ricevuto donativi di raccolte. Esse formano la spina dorsale delle collezioni pubbliche. Desertificate tale filone significa tornare indietro, impoverire lo stato o meglio il patrimonio culturale di noi cittadini - esattamente l‘opposto di quanto questi funzionari vorrebbero perseguire.1 punto
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Queste foto vanno già molto meglio! Tranquillo, fotografare monete potrebbe sembrare una cosa da niente, ma è mooolto difficile... Parlo per me che ne vorrei fare un lavoro a tempo pieno, e che non mi contento mai dei risultati finora conseguiti (allego una mia vecchia foto di questa tipologia come esempio) PS. Comunque una piccola guida introduttiva alla fotografia monetale la puoi trovare nel mio sito web (basta che visiti il mio profilo qui sul forum per raggiungerlo... o se hai problemi contattami con un MP)1 punto
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Finalmente metto in collezione un biglietto consorziale. Ho trovato a 30 euro questo biglietto da 1 lira consorziale, personalmente credo sia in condizione BB. Buona carta (angoli presenti, nella foto c’è un angolo piegato ma è una foto presa dal sito) e sopratutto non sembra lavata perché i colori sono vivi mentre di solito questa tipologia presenta il verde sempre molto scolorito e anche il rosso del retro sembra abbastanza “vivo”. Appena arrivo a casa (sono andato di persona a farmi una passeggiata a Modena con la scusa di prenderla ) farò foto migliori della banconota.1 punto
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Buonasera, intanto la ringrazio per il tempo che mi ha dedicato. Sono inesperto e penso che questo sia chiaro. Penso che dovrei prima fare un corso di fotografia. Ho provato a fare foto migliori. Grazie ancora .1 punto
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Bronzo di Antonino Pio (138-161), zecca di Flaviopolis-Flavias (Cilicia) come rivela la scritta ΦΛAVIOΠOΛЄITΩN / Π al rovescio che raffigura Dioniso in piedi a sinistra con una coppa da vino (cantaro) e un tirso con nastri in mano, e una pantera ai suoi piedi. È datato CY (anno civico) 80, corrispondente al 152/3 AD.1 punto
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Farò le foto del testo. via MP potresti mandarmi una email a cui spedire o whatsapp...farò le foto con il Cell più leggibil possibili.1 punto
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2005 Transinistria - 5 - 10 e 25 kopecks Avevo dimenticato a postare questi tre valori.1 punto
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I legislatori sono legislatori. Poi ci sono coloro che devono applicare la legge. E i problemi si trovano qui. Ed è a coloro che applicano la legge che andrebbe chiesto con fermezza: Diligite iustitiam... Arka Diligite iustitiam1 punto
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Stati Uniti d'America - Quarter "State" Dollar 2005 - California John Muir, geologo, inventore, studioso ed esploratore scozzese naturalizzato statunitense, fu un pioniere dell'ambientalismo, dotato di una profonda sensibilità e di una grande capacità nel saper leggere il periodo storico in cui viveva. Grazie a degli articoli pubblicati su di una rivista in cui manifestava il suo dissenso per lo sfruttamento delle risorse naturali, con la collaborazione del suo editore riuscì a presentare una proposta di legge a tutela dell'ambiente al Congresso degli Stati Uniti, dalla quale nel 1890 nacque il Parco Naturale di Yosemite. Sono uscito per fare una passeggiata e ho finito per star fuori fino al tramonto del sole, perché andare fuori, in realtà significava andare dentro. John Muir ( 1838 - 1914 )1 punto
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In effetti quello che si vede all’incirca ad ore due del rovescio parrebbe essere il picciolo della foglia di Selinos. Quel fiorellino poco più in basso potrebbe invece essere la traccia residua dello spazio vuoto tra le parti della foglia. Tornando all’argomento storico, mi chiedevo grazie agli spunti offerti dagli interventi di dracma, se non possa essere ipotizzabile che la presenza di nominali sicelioti tra Bruzio e Lucania sia attribuibile al rientro di truppe mercenarie in seguito ad uno dei travagliati episodi che segnarono l’arco di tempo compreso (a grandi linee) tra le vicende che portarono alla battaglia di Himera del 480 e la sconfitta di Akragas nel conflitto con Siracusa degli anni 446-440 a.C. (passando per la caduta delle tirannidi Dinomenide ed Emmenide e per gli eventi che coinvolsero Ducezio ed i Siculi). In maniera similare a ciò che avvenne a Creta con le emissioni cirenaiche nel IV-III secolo a.C.1 punto
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Concordo su questo fatto. Forse un po' difficoltoso da realizzare e da comprendere nel caso di sistemi monetali molto differenti l'uno con l'altro, soprattutto quando il sistema si basava non su metalli preziosi o semi-preziosi, come ad esempio nelle società mesoamericane (Maya, Aztechi,...) dove il sistema di scambi inizialmente si basava sul baratto poi sulle fave (semi) del cacao. Gli Aztechi lo importavano attraverso il commercio, e si trattava dunque di una merce relativamente rara e preziosa (il clima dei loro territori, che si estendevano più o meno sull'attuale Messico, rendeva difficile la coltivazione). Il cacao veniva bevuto nella xocoatl, una bevanda amara per nobili e guerrieri. I chicchi di cacao venivano anche usati come moneta. Un documento del 1545, ad esempio, indicava il prezzo di un tacchino in 100 grossi chicchi di cacao - o 120 raggrinziti. 80-100 chicchi potevano essere scambiati con un piccolo mantello o con una canoa piena di acqua fresca. https://www.fattistrani.it/post/gli-antichi-aztechi-usavano-i-chicchi-di-cacao-come-moneta http://www.pasticciando.it/?p=109 I Maya usavano le fave di cacao come moneta Una archeologa ha scoperto che per i Maya le fave di cacao erano una valuta adatta per concludere scambi commerciali e consolidare il potere. www.wired.it C’era una volta il baratto. Al posto del pagamento in denaro, varie civiltà antiche utilizzavano beni di uso comune scambiandole con altre merci. I Maya, per esempio, insediatisi migliaia di anni fa (dal 750 al 500 a.C.) in Mesoamerica, l’attuale America centrale, usavano tabacco e mais al posto della moneta. Un nuovo studio, svolto dall’archeologa Joanne P. Baron del New Jersey, mostra che nel primo millennio d.C., anche i tessuti e il cioccolato, o meglio le fave di cacao, venivano utilizzate dai Maya come moneta. I risultati dello studio sono pubblicati su Economic Anthropology, rivista dell’American Anthropological Association. Il lavoro dell’archeologa ha riguardato l’analisi di altre pubblicazioni sui Maya e di immagini relative al periodo classico di questa civiltà (circa dal 250 al 900 d.C.), come incisioni, pitture su ceramica e decorazioni murali. Nelle prime pitture non si trova traccia di raffigurazioni del cioccolato, che invece diventa ricorrente nei dipinti a partire dall’ottavo secolo d.C.. L’autrice ha documentato la presenza di circa numerosissime scene a partire dalla fine del 600 d.C. fino al 900 d.C., che mostrano diversi beni materiali impiegati come pagamenti ai capi Maya o tributi. Fra le merci, tabacco, chicchi di mais, ma anche tessuti e fave (bacche) di cacao. Queste raffigurazioni, dunque, suggeriscono che potrebbe essere proprio questo il periodo (quello classico) in cui le fave iniziavano a essere utilizzate dai Maya non soltanto per forme di baratto uno a uno, cioè in cui una singola merce veniva scambiata per un’altra, ma addirittura come moneta ufficiale, un po’ come se fossero degli euro. Secondo la ricostruzione dell’autrice, inoltre, i capi Maya collezionavano un numero di bacche molto abbondante rispetto a quelli trasformati in cioccolata, un segnale che forse queste monete erano utilizzate per pagare i lavoratori o per fare acquisti. Il periodo classico Maya è quello che ha visto la fioritura dell’urbanistica e delle costruzioni monumentali, un’epoca ricca anche per l’economia, basata sull’agricoltura intensiva. E in questa fase tessuti (cotone) e cacao erano probabilmente la valuta corrente, riconosciuta e utilizzata da diversi gruppi Maya. Questi prodotti, spiega l’autrice, servivano anche per diverse attività dello stato e per i servizi domestici. Così hanno assunto una funzione monetaria, all’interno di un mercato in espansione fra diversi regni Maya in competizione finanziaria, in una rete di alleanze e inimicizie. Successivamente, dopo il contatto nel 1519 con gli Spagnoli (che conquisteranno il territorio), le fave di cacao e gli altri prodotti sono stati utilizzati sempre per facilitare acquisti e vendite ma anche per gli stipendi dei lavoratori, dunque come forma di tributo e per le tasse. http://www.blueplanetheart.it/2018/07/maya-usavano-le-fave-cacao-moneta/ https://issuu.com/archeoitinera/docs/evento_l_oro_degli_atzechi mpdf.pdf1 punto
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Ma per me tu hai ragione. Ma l'ultima volta che ho fatto così mi hanno rimborsato dicendo che non avrebbero accettato alcun altro cambio a spese loro (inclusa la spedizione da cliente a UFN) salvo clamorosi danneggiamenti dell'oggetto. Dissero (con lettera firmata dal direttore) che tutti i difetti che per noi collezionisti sono deturpanti o squalificanti, per loro sarebbero stati considerati come nella norma. Per questo dico, sono curioso di sapere che dicono.1 punto
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Mah Come detto sopra da me, e confermato da altri, per non avere nessun valore numismatico avrebbero dovute essere ridotte talmente male da non poter essere nemmeno identificate. A quel punto neanche Ugo avrebbe saputo cosa aveva in mano, e le avrebbe spese a cuor leggero. Che altrimenti, anche se, forse, senza mercato, un collezionista le avrebbe tenute comunque. petronius1 punto
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La banconota è bella e soprattutto il prezzo non è esagerato, anzi... per sapere se è stata lavata basta annusarla, non so se riesci a riconoscere l'odore della banconota lavata... ma è molto caratteristico. Annusa una banconota che sei "sicuro" non sia lavata e poi annusa questa. Come han già detto, il lavaggio e la stiratura, migliorano l'aspetto estetico, ma non cambiano la conservazione. Per me, da foto, la conservazione è sul bb/spl. Mi piacerebbe che osservassi bene l'angolo in basso a destra, che nella quarta foto (risulta a sx) , in quanto quella colorazione diversa, ma può essere solo l'effetto della foto, propende per una ricostruzione.1 punto
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Buonasera, In un piccolo lotto di monete del basso impero, assieme anche a dei bottoni di epoca napoleonica (li posterò nell'apposita sezione, non appena li riceverò, per saperne di più...) c'era anche una moneta di Magnenzio.... Diciamo che sono un fan di questo imperatore, mi piacciono molto i suoi ritratti ed i suoi rovesci, specie quelli con il chi rho: sono quindi molto contento di aggiungere alla mia collezione anche questa sua moneta. Non so ancora né diametro né peso, ma posso mostrarvela. Vi piace??1 punto
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Oggi la sorellina più piccola 1 grano del 1801 monetina rara anche se ad essere veramente rari sono i 2 millesimi successivi. Qui migliore il rovescio. Eccola, molti non apprezzeranno per la bassa conservazione ma con queste monete non si può tanto storcere il naso, se qualche amico ha di questi tondelli e li vuol condividere...io apprezzo1 punto
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Ciao Joannes Monogramma ΠΛY e monogramma BT per Bottiea (Macedonia meridionale, sotto protettorato romano) con il nome del questore Gaio Publilio Tamio. https://www.forumancientcoins.com/gallery/displayimage.php?pid=1521881 punto
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Buongiorno Rocco e buongiorno amici Quella volta sono stato pronto e fortunato a portare a casa quel 6 cavalli, è uno dei pezzi d cui vado più fiero. Però la mia napoletana di oggi non è un 6 cavalli, non è un 3 grana per Murat ma un 2 grana...provenienza Francia, variante con due stelle a chiudere la legenda al rovescio. D/ GIOACCHINO NAPOLENE RE DELLE DUE SICI. R/ PRIN * E GRAND AMMI'DI FRAN** Un punto al dritto e 4 stelle al rovescio. Data stretta. Come vi pare? Un caro saluto1 punto
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Una volta, parlando con un amico numismatico, mi disse una frase che ho sempre tenuto a mente: "una collezione è fatta anche di materiale comune, altrimenti che collezione è?" In una situazione di salute numismatica, al crescere del prezzo dei pezzi rari dovrebbe corrispondere un aumento proporzionale anche di quello dei pezzi comuni. Allora mi sorge una domanda: non è che l'andamento opposto dei prezzi tra rarità e pezzi comuni dipende da una crescita dell'ottica da "investitore", piuttosto che da "numismatico"?1 punto
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Permettimi di correggerti ma l'obbligatorietà del green pass e relativa normativa è stata introdotta solo a partire dal 22 luglio e, come è sotto gli occhi di tutti e ancora di più per gli addetti del settore sicurezza/sanità, ha scatenato il putiferio e il delirio generale con evidenti esagerazioni e fanatismi sia tra i pro che ci manca poco vorrebbero usarlo anche per farti entrare a casa loro e i contro che più o meno lo vedono come fosse un marchio sul bestiame. Detto questo come dici giustamente tu di congetture ne possiamo fare moltissime e tutte valide fino a prova contraria. Il fatto certo è che Veronafil non si farà, che tutti siamo delusissimi a vario titolo e che (interessante considerazione la tua che apre altre congetture) comunicarlo con queste tempistiche taglia le gambe a qualsiasi iniziativa alternativa almeno nella stessa sede. Ce ne faremo certamente una ragione ma come diceva qualcuno questi organizzatori rischiano di spazzare via con la loro indolenza l'evento commerciale numismatico a caratura internazionale più importante d'Italia e a quel punto ci rimetteremmo tutti perchè saremmo tagliati fuori dai grandi giri. Saluti Simone1 punto
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Credo si tratti di una scelta fondamentalmente economica, "mascher(in)ata" da altro. Nessuno tra quelli elencati sarebbe stato un problema (preiscrizione, contingentamento, distanze ...). Riccione ha funzionato, non vedo perchè Verona non avrebbe dovuto. Come mi ripeto: "il Covid-19" ha tirato fuori il "peggio da ciascuno", ed è passata la voglia di fare. Peccato ?1 punto
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Ci sono molti pareri contrastanti sul problema, in teoria i vari difetti riconducibili esclusivamente alla circolazione che si riscontrano in una banconota dovrebbero decretare lo stato di conservazione. Mettiamo che mentre sei sonnambulo vai a tagliare un angolino su una tua banconota in assoluto fds Un trauma che colpisce un bigietto in FDS non cambia il suo stato (è pur sempre una banconota in FDS con un taglietto per esempio), ma questo trauma andrà ad influire molto pesantemente sulla sua valutazione. Una banconota spl con dei taglietti passa a bb?, dipende dal numero e dall'ampiezza dei taglietti, possibilmente rimane spl, non si può generalizzare e creare una regola fissa, in buona sostanza ogni banconota avrà una storia a se.1 punto
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Ebbene sì, mi avevano risposto. Non mi ricordo più se poi avevo effettivamente scritto qualcosa qui. I vari segni di zecca, anche se fatti per fregare noi collezionisti con diverse varianti, sono legittimi (purtroppo). Avevo poi chiesto se era anche legittimo mettere in circolazione monete con conio diverso, seppur con medesimo disegno (vedi Lussemburgo dall'anno scorso). Su questo non mi hanno risposto. Evidentemente erano stufi delle mie mail ?.1 punto
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Appena arrivatami la notizia di 100 Euro di dazi doganali per un acquisto di 260 sterline da Bertolami.... Avrei dovuto leggere con maggiore attenzione questa discussione. A questo punto direi che saluterò con la manina tutte le aste Inglesi per tanto tempo. da 260 sterline (305 euro) tra commissioni, pacchetti, spedizione e sdoganamento sono arrivato a 500 Euro (+66% sul prezzo dell'oggetto acquistato). Una follia totale.1 punto
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