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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/30/21 in Risposte

  1. Buongiorno amici...oggi questa, un 5 tornesi 1817 per FERDINANDO I, REGNO DELLE DUE SICILIE, moneta molto rara, la conservazione non è certo alta ma con questa moneta ci si può anche accontentare. Colore del metallo, legenda tutta leggibile e rovescio carino me la rendono piacevole! Saluti Cristiano.
    5 punti
  2. Ciao, Prima di passare a rispondere direttamente alla tua domanda, credo sia necessaria una premessa (dovuta per questa tipologia): proprio per il fascino che la sua oggettiva bellezza esercita, è una banconota molto ricercata anche sul semplice appassionato. Va da se quindi, che il prezzo non sarà “mai” conveniente, a meno di trovare quel grande colpo di fortuna (che in molti auspicate… chiedo venia se rigiro il coltello nella piaga!). A tal proposito, tempo fa aprii una discussione in cui si sarebbero potuti raccogliere esemplari assai logori. Il primo pezzo era proprio un 50 lire buoi in più che pessima qualità, venduto in asta sulla baia per 70€: Premesso ciò (nel frattempo vedo il buon Stefano confermare le mie parole), mi allineo sulla sua valutazione. Posso dirti che a suo tempo ebbi la “fortuna” ( il virgolettato è imputabile alla soggettività del proprio punto di vista) di prenderne una in alta conservazione (spl+ effettivo, per la tipologia trovare di meglio è “utopico”): la vidi appena messa in vendita e contattai telefonicamente il venditore per contrattare brevemente il prezzo: 2400€. Non ci pensai su molto e affrontai la spesa. Per me rimane “la fortuna” di averla presa a un prezzo “buono” nel momento più cupo del mercato della cartamoneta, nel senso che sondando i pareri con altri appassionati, so di poterla vendere senza attese e prenderci anche qualcosa sopra. E, di nuovo, vedo che Stefano conferma questo, prevedendo un budget di spesa di almeno 1500€ per trovarla gradevole (e credimi, sono in tanti a pensarla così) L’esemplare da te postato non è male, diciamo che a mio parere rappresenta la soglia qualitativa minima per poter iniziare ad apprezzare questa tipologia. Sarebbe bello poterlo prendere per 5-600€, ma se è in asta, credo che potrebbe terminare oltre (facci sapere come va in tal caso). Spero ti esserti stato utile. Ti allego il mio esemplare. Fabrizio
    5 punti
  3. Io invece non comprendo perché si sia invogliati (a prescindere da questa discussione) a chiedere pareri di autenticità in un forum osservando la foto di una moneta, quando si ha la possibilità di frequentare un commerciante con cui si può discutere di difetti, tecniche di coniazione, linee di flusso, aspetto del bordo etc... valutando de visu le monete in negozio. Si impara di più in negozio, con monete in mano
    4 punti
  4. Vorrei spingermi oltre con il prezzo indicato da ilnumismatico giusto perchè con un budget limitato non è per nulla facile trovarle in queste condizioni, nonostante la scritta al retro e tutto quello che si può evincere solo da una foto, direi che con 700/750 euro si fa un buon e onesto acquisto. Per chi sa a priori che dato l'impegno economico non indifferente per una banconota in migliori condizioni non riuscirà mai a sostituirla in futuro, ha in ogni caso un biglietto esteticamente accettabile, per chi invece si convincerà nel tempo a migliorarla riprenderà sicuramente la cifra anzidetta. Mi sto mettendo solamente dalla parte di chi non può spendere tantissimo ma vuole intensamente ed in ogni caso annoverare nella propria raccolta questa banconota e non per questo possedere uno straccetto.
    4 punti
  5. Buongiorno a tutti, potete aiutarmi a dare una corretta catalogazione a questo grano di Filippo IV? Grazie per i vostri interventi. Ecco l’altro lato.
    3 punti
  6. Ciao @carpathian, la mia proposta per le lettere leggibili (...E D ...al rovescio), la ruota (?), forse un sesterzio di Gordiano III con legenda FORTVNA REDVX. https://www.acsearch.info/search.html?id=7776614
    3 punti
  7. Buongiorno, volevo segnalarvi la serie "I casi freddi" su Focus canale 35 dove vengono analizzati fatti dell'antichità e con l'aiuto delle nuove tecnologie cercano di scoprirne cause e protagonisti. Vengono trasmessi ogni lunedì sera ma li trovate anche in visione presso Mediaset Infinity. Nel dettaglio vi segnalo inoltre questo rinvenimento neolitico della Germania che è uno dei temi della seconda puntata, nel caso non riusciste a vedere le puntate: https://storia-controstoria.org/antiche-culture/eulau-dna-europa/ Ciao Illyricum
    3 punti
  8. Bella domanda. Ti dico che cosa ho deciso io. Visto che a meno di 500 euro non si trova in qualsiasi conservazione, e quelle al di sotto dei 1000 hanno troppi difetti (?) sto mettendo un mucchietto di euro da parte dove ogni tanto aggiungo quei 50-100 € per arrivare a comprarla in una conservazione sempre modesta ma più gradevole ai miei occhi. Conoscendomi so che con meno di 1200-1500 euro questo con succederà. Per esempio, per i miei gusti, anche la tua in foto, pure essendo bellissima e senza strappi ha la carta soprattutto al retro molto molto rovinata. ?‍♂️
    3 punti
  9. Ma quale fenomeno lo venderebbe come quinario anonimo? Ed ha pure le legende in greco...
    3 punti
  10. L'ho voluto ed è arrivato,in foto sembrava peggio,soddisfatto! A voi i commenti. Napoli - Mezzo Ducato Filippo II 2° PERIODO RE DI SPAGNA 1556/1598 secondo voi nel MIR che tipo è? 171-....... Grazie
    3 punti
  11. Il primo Coronato di Ferdinando I d'Aragona non poteva essere che il più bello della mia Collezione. Simbolo A al rovescio.
    3 punti
  12. Esatto dracma, diciamo che questo approccio allo studio/collezionismo, di questi tempi, dovrebbe essere la base..prima di acquistare una moneta, serve un approfondimento.
    2 punti
  13. Buonasera a tutti, dopo le mie piacevoli scappatelle con le Publiche nel Vicereale torno con altrettanto piacere tra le Borboniche. ? La mia Napoletana di oggi. Publica 1791 Ferdinando IV Magliocca 306 Mi direte perché un altra Publica del 1791, me lo sono chiesto anche io.... scherzo. Differisce da quella postata ieri per differente forma dei gambi dei rami sotto. Saluti Alberto
    2 punti
  14. Grazie. @FFF anche su una sedia a rotelle, mai dimenticare l’ombrello.
    2 punti
  15. Accludo l’esemplare odierno.
    2 punti
  16. Penso ad un 4 pence UK coniazione 1837-62, ne posseggo un esemplare del 1839 molto usato per la comparazione:
    2 punti
  17. Ahhhh, ecco cos’era quella attrazione irresistibile per questo tipo di moneta… Sono granocavalli dipendente ? comunque per ora non ho ancora stabilito che tipo di raccolta voglio fare, per ora mi limito ad acquistare monete che mi piacciono e che reputo interessanti per qualche motivo. Se dovessi fare una (parziale, moooolto parziale) classifica di interesse verso le monete delle Due Sicilie al primo posto metterei le piastre da 120, poi i 10 tornesi e i grani a chiudere il podio ?
    2 punti
  18. È stata ribattuta con un martello: il metallo "morbido" s'è ritirato crescendo in spessore. È un banale artefatto facilmente riproducibile. Qui sotto un esemplare di 50 Cent di Euro che ha subito lo stesso trattamento:
    2 punti
  19. Qualche breve riflessione sugli esemplari incusi poseidoniati in esame. La moneta in oggetto (BFA 105, 2021, 507 postata da Mares; foto 1), come si nota dalle immagini che allego, è tratta dalla stessa coppia di coni di NAC AG 120, 6.10.2020, 225 (foto 2). In entrambe la perlinatura del D/ risulta identica e curiosamente il R/ appare in ambedue doppiamente ribattuto. Si nota, inoltre, lo stesso difetto di conio sul piede d. di Poseidon e l’assenza (solo apparente, come si vedrà) dell’etnico al R/. 1 - BFA 105, 2021, 507 2 - NAC AG 120, 6.10.2020, 225 (From a private European collection and privately purchased in 2012) Un ulteriore esemplare tratto dagli stessi coni (foto 3) e sempre con doppia battitura del R/ appare riconiato su un incuso di Caulonia, come opportunamente segnalato dalla casa d’aste, fornendo importanti indicazioni in termini di cronologia relativa. 3 - NAC AG, Spring Sale 2020, 25.5.2020, 77 (An exceptionally rare overstrike of a nomos of Poseidonia over a nomos of Kaulonia. Ex Naville Numismatics, 15, 2015, 9) Ancora dagli stessi coni l’es. non integro BFA 38, 10.12.2016, 73 (foto 4), che presenta lo stesso difetto di conio sotto il ginocchio d. di Poseidon ma non la doppia battitura al R/. 4 - BFA 38, 10.12.2016, 73 Che originariamente la legenda fosse apposta anche al R/ è tuttavia desumibile in modo inequivocabile dalla moneta CNG 94, 2013, 41 (foto 5) - battuta dagli stessi coni delle precedenti e sulla quale restano chiare tracce delle lettere con omicron romboidale - e, soprattutto, dall’es. BFA 52, 2018, 19 (foto 6), tratta dallo stesso conio di R/ mentre al D/ si rilevano solo lievi differenziazioni ravvisabili in dettagli epigrafici (tratto verticale di gamma più lungo) e stilistici (piedi del dio più piccoli). 5 - CNG 94, 18.9.2013, 41 6 - BFA 52, 2018, 19
    2 punti
  20. E perché non la prenderai se ti piace? Ti lasci soggiogare dal pensiero altrui? Io il mio Traiano Decio l ho preso qualche anno fa' 16 euro, non è SPL ma a me piace, anche perché patinato.. probabilmente a molti non piacerà, macchisenefrega! ?
    2 punti
  21. Eh lo so... c'ho provato a buttare un prezzo basso, e vedo che non ti sfugge nulla! Perfettamente in linea con il tuo pensiero e con il principio esposto dall'amico numys cosa questa decisamente importante se si vuole rimanere con i piedi per terra e fare una scelta ragionata rispettando i sacrifici fatti per il denaro sudato. Partiamo da un assunto che io ho abbozzato, ma voi l'avete ben puntualizzato (riepilogo): A tutto questo aggiungo qualche considerazione e anche qualche dettaglio sull'acquisizione del mio pezzo. La banconota da me acquisita, ripeto, è stata una fortunata ma soprattutto fortuita coincidenza, davvero inaspettata: vista davvero solo poco dopi secondi dopo l'inizio della vendita online. Dopo che è stata tolta (in seguito al mio acquisto), il venditore mi disse che gli erano pervenute diverse chiamate. Altro dettaglio, se vogliamo, molto di contorno ma che nel contesto di questa banconota secondo me ha più che discreta rilevanza: siamo in piena settiimana, prima mattina e questo post ha già ricevuto molta partecipazione (ben 74 visite, tra cui quella di un utente che solitamente è attivo nelle sezioni preunitarie). Voi direte, "e cosa centra"? Centra che questa banconota piace davvero a tantissimi, e questo dettaglio conferma il fatto che venga ricercata anche da coloro che non sono interessati alla cartamoneta. Ricordo che un amico commerciante, tempo fa (4 o 5 anni), mi disse che se l'avesse trovata BRUTTA (precisando anche strappata e con parti mancanti), per 500€ se la sarebbe tenuta. Credo (ma aspetto vostre conferme), che ci sia più possibilità di trattativa sul prezzo nel cercarla bellina anzichè nella solita qualità intorno al BB, anche gradevole. Magari un commerciante ha più possibilità di togliere qualcosa su un prezzo più alto, che su una qualità inferiore ma con prezzo "al limite" per uniformarlo alla base di mercato. Ho visto che in passato qualche bel pezzo è passato in asta; ad esempio, ricordo distintamente due esemplari in alta conservazione analoga alla mia, acquistati dallo stesso commerciante dal quale ho acquistato la mia banconota (e venduti a cifre superiori, nonostante il suddetto commerciante mi disse che erano qualitativamente inferiori alla mia). Questo rafforza la mia convinzione che qualche buon acquisto è fattibile in asta, specie se si punta alla massima qualità possibile, ma, come è stato giustamente precisato dall'amico @PriamoB, è tassativa la visione diretta, dal momento che rimane una tipologia estremamente delicata per la carta e per i colori (a questo riguardo, sottolineo come il commerciante di cui sopra, mi disse che è molto difficile trovare un esemplare con bei colori vivi, saturi di quella bella tonalità calda). Capita di frequente infatti, che scritte e firme d'epoca (come nella mia), vengano cancellate con gomma pane (ad esempio, se fate caso, nella foto che compare sul catalogo Crapanzano, nello stesso punto dove nella mia c'è la firma, noterete una leggerissima e appena percettibile macchiolina bianca. Il commerciante mi disse che trattavasi di un esemplare proveniente dallo stesso insieme del mio esemplare, firmati dal console italiano, a cui era stata cancellata la firma (personalmente preferisco tenermi la scritta, tra l'altro d'epoca, a un esemplare trattato) Quindi, mai come su altri pezzi, una visione diretta è davvero categorica per questa tipologia al fine di appurarne la genuinità del pezzo (carta e colori soprattutto). Rimane il fatto, che stiamo parlando di una banconota davvero molto costosa (e molto fragile per il processo produttivo attuato) perchè attrae indistintamente l'attenzione di qualunque appassionato di monete e banconote per la sua bellezza. ... ed è anche piacevole parlarne... siamo in 5 e non sono nemmeno le 11 di mattina, dalle nove che è partita la prima risposta (dettagli che, a mio parere, spiegano in qualche modo le cifre che spunta)
    2 punti
  22. Come sempre @ilnumismatico la tua risposta è stata chiara ed esauriente e ti ringrazio. Come @wstefano, per le banconote più rare e ricercate, metto da parte qualcosa ormai da tempo ma ho notato, anche all'ultimo convegno tenutosi a Capua, che i prezzi sono saliti di molto e per la buoi mi son cadute le braccia (un BB- con fori di spillo e strappi circa 1300€). Quello che ho postato non è in asta ma il venditore chiede 1200€ ma in questo caso i miei dubbi, come notava @wstefano e @nikita_, sono sul verso con carta troppo rovinata e colori leggermente sbiaditi oltre ad avere una macchia d'inchiostro nell'angolo in alto a sinistra. A questo punto forse è preferibile puntare ad una buoi con una conservazione che si avvicina a quella del @ilnumismatico almeno in questo caso si può apprezzare la bellezza della banconota al meglio. Mentre Fabrizio ha precisato che, in momento cupo del mercato, la fortuna gli ha permesso di acquistare questo eccezionale buoi ma non so se ci sarà un'opportunità del genere in futuro ma di certo da buon collezionista farò convivere la passione con la razionalità.
    2 punti
  23. Mi associo a quanto detto nei post che precedono, voglio solo aggiungere una personale considerazione: il 50 lire Buoi è da ascrivere a quel ristretto numero di banconote che, per quanto mi riguarda, acquisterei solo dopo averle viste ed analizzate di persona. Sono troppe le variabili che si possono nascondere dietro ad una foto, da prima lo stato della carta. Come immagino tutti voi - quasi tutti visto che il @ilnumismatico si è già accaparrato il suo agognato trofeo - da tempo stò monitorando alcune proposte di vendita, ed effettivamente al di sotto dei 1000 euro, più o meno, lo stato di conservazione non va oltre un onesto BB. Per carità bisogna sapersi accontentare, ma poi non vorrei trovarmi con un biglietto si raro, ma poco gradevole. Io faccio lo stesso sia per questa che per un paio di spagnole particolarmente rognose... saluti.
    2 punti
  24. E se questo fosse un inizio? Se questa moneta interessante che hai fosse in realtà un segno che Dio Denaro onnipotente ti sta dando per suggerirti di camminare sulla Via del collezionismo? Hai già iniziato ad imparare qualcosina, forse Lui vuole che tu proceda oltre. I soldi sono belli e da tutti amati... non senti il Suo dolce richiamo?
    2 punti
  25. Dopo otto mesi di attesa (quasi un parto!), vede la luce il mio articolo sulla medaglia e sul gettone coniati dai francesi per le conquiste di Piombino e di Porto Longone del 1646. Ancora un sentito grazie all'amico @Lu.Giannoni per il prezioso contributo fornito.
    2 punti
  26. Viene in asta Bertolami - in buona compagnia - uno statere incuso di poseidonia a un prezzo di partenza piuttosto basso (500 Euro) per il tipo di moneta . E' una strategia d'asta, oppure d'è qualche diversa ragione che non riesco a comprendere che giustifica questa scelta? Grazie per ogni vostro commento
    1 punto
  27. Posterò qua la serie dei Bundesländer tedeschi. Le foto che posto sono parte della mia collezione personale. Foto fatte da me e non prese dalla rete. Posterò una moneta alla volta, con storia di ciò che rappresenta la moneta. SCHLESWIG – HOLSTEIN - TAGLIO : 2 Euro Commemorativo - STATO : Germania - ANNO : 2006 - DATA DI EMISSIONE : 3 febbraio 2006 - ARTISTI: Heinz Hoyer - TEMA : Serie degli Stati Federali Tedeschi ( Bundesländer ) - TIRATURA : 31.380.000 ( Divisionale FDC 83.000 x 5 / Divisionale FS 75.000 x 5 / Folder FDC 60.000 / Folder FS 58.000 ) - DIAMETRO: 25,75 mm - PESO: 8,50 gr - SPESSORE: 2,20 mm -ICONOGRAFIA: La Porta della zona ovest di Lubecca, la Holstentor (1469 - 1478) - ZECCA: Monaco ( D ) LA REGIONE: SCHLESWIG – HOLSTEIN La regione è situata nella Germania del nord, nella Penisola dello Jutland, con il solo confine estero con la Danimarca. Questa terra si presenta pianeggiante, difatti la sua maggiore altitudine è il Bungsberg, di 168 metri. Nel meridione di questa regione sono presenti diversi laghi, come il Ratzeburger, che prende il nome della città omonima. In passato questa terra era prevalentemente dedita all’agricoltura, alla pesca ed ovviamente dal commercio navale, forte della Lega Anseatica. Oggi, pur conservando le sue tradizioni, anche lavorative, la regione è forte da un punto di vista turistico; con le sue lunghe spiagge, i laghi, l’affaccio su due mari ma anche i suoi cinque parchi naturali, come il Wattenmeer, che è il Parco Naturale più grande della Germania, estendendosi dalla Danimarca sino alle foci del fiume Elba (Elbe in tedesco). In passato questa terra apparteneva alla Danimarca che, con la Seconda Guerra dello Schleswig, combattendo contro la Confederazione tedesca, l’Impero Austriaco ed il Regno di Prussia, conclusasi con una sconfitta danese, la perse. Era il 1864. La vicinanza però con la Danimarca ha fatto sì, come in molte nazioni del Mondo, che forte sia la minoranza danese in questa regione (20.000 danesi). HOLSTENTOR Holtein-Tor, ovvero “Porta dello Holstein”, nacque come un sistema di fortificazioni per il lato ovest della città di Lubecca. Venne costruita avanti alle mura cittadine fra il 1469 ed il 1478 da Hinrich Helmstede, che era un mastro carpentiere presente nel consiglio di Lubecca. A quel tempo era forte l’espansione del potere danese e Lubecca si operò per il rafforzamento lungo il fiume Trave. Possiamo quindi notare come la parte della porta che guarda l’esterno è fortificata; al contrario della sua parte che guarda l’interno, ornata da tre ordini di arcate con dei fregi ornamentali in ceramica. Inoltre verso l’interno si nota come la porta presenti delle finestre, laddove in uscita della città invece presenta delle feritoie con delle postazioni di artiglieria. E’ l’unica delle porte tardo medievali ad essersi conservata così bene; difatti essa viene considerata, oltre che una fortificazione, anche un’opera di elevato prestigio di Lubecca, la “Regina della Lega Anseatica”. LA STRUTTURA: La porta è formata da un corpo centrale con quattro piani (anche se lo stesso non ha il pian terreno) , con due grandi torri ai lati, larghe 3,50 m fatte in laterizio fra le quali svetta un timpano. Presenta due lati, uno rivolto la città, detto “Stadtseite” e l’altro verso la campagna detto “Feldseite” . La “Stadtseite” porta una iscrizione: “S.P.Q.L.” . Ciò trae una ovvia ispirazione al più noto S.P.Q.R. della Roma Antica. Al posto di “Romanus” qua troviamo “Lubecensis” . Dall’altra parte, nel “Feldseite” si trova l’iscrizione: “Concordia domi foris pax” che nella sua traduzione vuol dire “concordia all’interno, pace all’esterno”. Se si nota la torre sud, si vede come essa risulti inclinata, seppur non di molto, verso l’interno. Questo avvenne giacché la torre venne realizzata usando una costruzione di travi a griglia, che forse potevano poggiare su delle palafitte. Con il peso crescente, il terreno cedette inclinando la torre verso l’interno. L’edificio è circondato da due fasce di terracotta decorate con tre diverse fantasie ricorrenti: quattro gigli, una figura geometrica e quattro foglie di cardo. Però queste decorazioni vennero ristrutturate nel 1865, per finire nel 1870. La Holstentor nel 1855 rischiò di essere demolita per lasciar posto alla stazione ferroviaria; ma per fortuna questo non avvenne. Dal 1931 al 1937 ci furono invece, per mantenerla, diversi interventi per non farla cedere; come ancore in acciaio e cemento; anelli di ferro attorno alle torri e sistemi di ancoraggio ai muri.
    1 punto
  28. Non è la mia prima, ma son certo che non sarà l’ultima…! ?
    1 punto
  29. Ciao, la scritta al retro RECH PFEN (rechenpfennig) indica che è un gettone tedesco, direi della prima metà dell'800. Ne esistono un mare di tipi, eventualmente puoi fare una ricerca su di un motore di ricerca utilizzando la chiave 'token RECH PFEN' oppure 'jeton rechenpfennig'
    1 punto
  30. i problemi sono davvero tanti e gravi.... anche il conio del rovescio foto 6 ) Bertolami non è identico ma sembra derivato (al di là di quell'improbabile rilievo di leggenda ...) come anche il diritto, gomito a parte, sembra derivato ... le perlinature come sottolineato da Valteri possono aiutare e far da guida e parziale discrimine ... al diritto c'è un segno davanti allo stinco della gamba avanzata e una crepatura sul fondo poco più avanti che, in vario grado e forza, sembra ripresentarsi su tutti gli esemplari della discussione..............
    1 punto
  31. In termini di identità di coni @dracmaosservando le fotografie dal Tuo post 13, nei diritti di foto 1 e foto 2 il perlinato parrebbe tra linea(e) continua, mentre nelle foto 4 e foto 6 il perlinato appare senza linea continua . una buona serata
    1 punto
  32. Basta una mola ed un po' di manualità...
    1 punto
  33. Dovresti fare foto in cui si veda al meglio la moneta e non lo sfondo bianco. da quello che si intravede mi sembrerebbe A. Severo con al rovescio una figura seduta con patera in mano. dal peso più probabile un sesterzio che un asse sovrappeso. guarda se il rovescio somiglia a quello di questo link https://shop.moruzzi.it/it/alessandro-severo-asse-230-d-c-p-m-tr-p-viiii-cos-iii-p-p-s-c-giustizia-zecca-di-roma-bronzo-mbb-ric-507.html
    1 punto
  34. Complimenti,gran bel pezzo,oltre che raro...
    1 punto
  35. Riporto il seguente articolo del Sole 24 Ore: Cinque Paesi Ue contro i 500 euro: la Bce elimini le super banconote di Laura Serafini Italia, Belgio, Francia, Paesi Bassi e Spagna in pressing su Bruxelles per mettere fuori gioco i grossi tagli, usati spesso dalla criminalità 30 settembre 2021 Italia, Belgio, Francia, Paesi Bassi e Spagna vanno in pressing sulla Commissione europea al fine di ottenere un intervento sulla Banca centrale europea perchè metta fuori mercato delle banconote da 500 euro, che costituiscono uno strumento prezioso per l’evasione fiscale e il riciclaggio. La richiesta è contenuta in un Position Paper inviato alla Commissione nel corso dell’estate, in concomitanza con la presentazione del pacchetto di misure normative a contrasto del riciclaggio, inclusa la costituzione di un’Autorità antiriciclaggio per la quale l’Abi e vari esponenti politici avevano chiesto di portare la sede a Milano. La proposta: limitare a 5mila euro la circolazione contante Nel documento i cinque paesi sottolineano anche la necessità di porre un limite europeo alla circolazione al contante entro i 5 mila euro rispetto ai 10 mila euro proposti dalla Commissione nell’ambito del pacchetto sull’antiriciclaggio presentato a fine luglio. La questione – e di pari passo il pressing dei paesi – sta tornando d’attualità perché proprio in questi giorni è partito il lavoro del Consiglio e del Parlamento sulle proposte di regolamento autoapplicativo e di direttiva finalizzato al trilogo. In particolare il Consiglio ha cominciato a valutare le varie posizioni sul tetto al contante da imporre a livello comunitario, lasciando ai singoli paesi l’autonomia di introdurre soglie più restrittive (in Italia il tetto è a 2mila euro). Ma il dibattito serve anche sui poteri da attribuire all’Autorità antiriciclaggio: se cioè istituire un’Authority che faccia un semplice monitoraggio oppure un’entità con poteri di vigilanza come quelli che possiede la Bce, prospettiva quest’ultima caldeggiata dall’Italia. Banconote da 500 euro strumento per il riciclaggio di denaro Tornando alle banconote da 500 euro, il Position Paper ricorda come gli «studi mostrano» che queste monete sono «un fattore importante per facilitare il riciclaggio di denaro. Nel 2016 la Commissione aveva sottolineato il ruolo svolto dalle banconote da 500 euro nel finanziamento delle attività terroristiche nel suo piano d’azione per rafforzare la lotta al finanziamento del terrorismo. In questo piano la Commissione ha affermato che le banconote di alto taglio sono molto richieste tra gli elementi criminali che si impegnano nel trasporto fisico di denaro contante a causa del loro alto valore e del loro basso volume». Il documento ricorda come nel 2016 la Bce «ha tenuto conto delle preoccupazioni relative alla banconota da 500 euro e ha deciso di interrompere la produzione e l’emissione di banconote da 500 euro». Quelle banconote però continuano ad avere un corso legale, conservano il loro valore e possono essere scambiate presso le banche centrali nazionali per un periodo di tempo illimitato. «Le ultime statistiche di fine febbraio 2021 mostrano che sono ancora in circolazione 400 milioni di banconote, per un valore complessivo di 200 miliardi di euro». È vero, si spiega, che dal 2016 ad oggi c’è stata «una diminuzione di un quinto» rispetto ai volumi precedenti la cessazione dell’emissione, ma questo è un fenomeno fisiologico (legato anche al deterioramento delle banconote) per cui sinora c’è stata una «contrazione del 35% rispetto al picco di dicembre 2015 (allora c’erano circa 613 milioni 500 banconote in circolazione). Chiediamo pertanto – si dice nel testo - alla Commissione di impegnarsi con la Banca centrale europea per prendere in considerazione ulteriori passi in merito alla banconota da 500 euro, compresa l’introduzione di un’eliminazione graduale per consentire la progressiva conversione da parte del pubblico in banconote di taglio più piccolo sotto la supervisione delle banche e delle banche centrali». Una misura contro l’evasione Ora l’eliminazione di quella banconota viene vista come una dichiarazione di guerra al mondo dell’evasione fiscale. Sul tetto al contante i 5 paesi ricordano come nella Ue 18 Stati membri hanno introdotto soglie inferiori (tra mille e 3 mila euro, tra cui ovviamente i paesi scriventi), che «si sono rivelate particolarmente efficaci anche per portare le persone a utilizzare pagamenti tracciabili». Ricordano però che «l’esistenza di misure ampiamente diverse in atto in vari paesi della Ue aumenta le difficoltà di conformità e colpisce le imprese e le famiglie legittime aumentando i costi e creando potenziali ostacoli alle attività economiche legali. Inoltre, la mancanza di un’azione decisa contro gli ingenti pagamenti in contanti può frenare lo sviluppo e l’utilizzo di mezzi di pagamento avanzati, soffocare le innovazioni tecnologiche, svantaggiare il sistema dei pagamenti della Ue rispetto ad altri ambiti di pagamento». Per questo motivo si ritiene poco efficace una soglia a 10 mila euro, mentre più sarebbe un tetto massimo per tutti a 5 mila euro.
    1 punto
  36. Concordo in pieno con te su questo, tant'è che bisognerebbe riformulare il famoso proverbio: "tira più un carro di buoi..."
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  37. 13 Luglio 1907 La città di Cardiff è in festa per la visita del Re Edoardo VII e la Regina Alessandra insieme alla giovane Principessa Vittoria! La presenza dei Sovrani è dovuta all’apertura del nuovo bacino portuale intestato alla Regina. Per l’occasione la Camera di Commercio locale fa preparare un souvenir in accordo con la Ditta J.S. FRY & SONS LtD, notissima manifattura di cioccolato e cacao, fornitrice della Casa Reale. La Ditta J.S. FRY & SONS LtD ha una lunga storia, nata come piccolo store per la lavorazione del cioccolato da parte di Joseph Fry nel 1759, e nel 1822 creò la J.S. Fry & Sons con sede a Bristol. Nel 1835, alla morte del fondatore, gli eredi ampliarono la gamma di prodotti a ben 220 articoli, e nel 1866 furono i primi a presentare sul mercato le barrette di cioccolato al latte. La Ditta, oramai di fama internazionale, ha terminato la sua esistenza assorbita dalla Kraft nel 2011. Il souvenir di questa occasione consiste in una scatoletta in metallo con le immagini dei Sovrani presentata dalla Camera di Commercio locale, mentre sul retro della stessa è presente l’intestazione della Ditta Fry che si presenta come fornitrice ufficiale del Re. All’interno della scatola presumo ci fosse del cacao, insieme ad un piccolo depliant pubblicitario, fortunatamente rimasto intatto, dove oltre a esaltare la qualità del prodotto, sono presenti le istruzioni per la preparazione di una buona tazza di cioccolato. Ma la parte più interessante è sul retro del depliant, con una breve storia a fumetti, con il Re che estasiato dal gusto di una tazza di cioccolato, ne fa premio ai suoi soldati al posto di conferimento di medaglie. Ma ora veniamo alla parte numismatica dell’evento. Sempre la Camera di Commercio di Cardiff, fece coniare una medaglia di bronzo per l’occasione che fu distribuita a tutti gli alunni delle scuole della città, che quel giorno fecero vacanza. La medaglia in bronzo, di 50 mm di diametro, con peso di 55,27 g., presenta al D/ i ritratti dei Sovrani, e sul R/ lo stemma della città, contornato dalla motivazione della coniazione e la dedica al Re, alla Regina e alla Principessa Vittoria. La medaglia si presenta in perfetto stato di conservazione.
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  38. Inserendo Cardiff coat of arms su google, si trova un bel po' di roba. Aggiungo il primo link che hop trovato. https://www.heraldry-wiki.com/heraldrywiki/wiki/Cardiff
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  39. Libro datato, ma utile sui coronati di Ferdinando I d'Aragona. L'autore fa un'introduzione storica per poi passare all'origine e allo sviluppo di questo nominale. Interessane anche la classificazione in base ai tipi; nunerose sono le varianti censite.
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  40. Sto leggendo il libro. Complimenti ad @aratro.
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  41. Fusa brutta rame fatta avantieri
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  42. Gorny & Mosch Giessener Münzhandlung GmbH AUKTION 280, 11/10/2021 Lot 88 SELINUNT. Tetradrachme ø 28mm (17.34g). ca. 417 - 409 v. Chr. Vs.: Artemis u. Apollon in einer Biga n. r., im Abschnitt Getreidekorn. Rs.: ΣΕΛΙΝΟΝΤΙΟΝ, jugendlicher Flussgott mit Zweig in der Linken u. Schale in der Rechten, l. brennender Altar, davor Hahn, r. Eppichblatt u. Stierstatue auf Podest. Schwabacher 42a (dieses Exemplar!); Franke-Hirmer Taf. 68, 190 (Rs., dieses Exemplar!); HGC 1222. Franke-Hirmer plate coin! Ex Münchner Sammlung AO; ex Auktion Brüder Egger Auktion 41, Wien 1912, 130 (Sammlung Mme Ch. vormals Dr. Fenerly Bey etc.); ex Sammlung Dr. E. Nitsch, Graz. Condition: Fein getönt, gutes ss Starting price1.200 € My Bid Estim. Price1.500 € illustrazione: raffigurazione di una libagione su una kylix attica, Louvre
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  43. Floriano Marco Annio Floriano (in latino Marcus Annius Florianus, nato a Terni nell'Agosto 232 e morto a Tarso nell'agosto 276) è stato un imperatore romano. Floriano nasce a Terni nel 232 ed era, probabilmente, il fratellastro di Tacito, fu da questi nominato prefetto del pretorio e, nel 276, si recò con l'imperatore in Asia Minore, per combattere i Goti. Dopo la vittoria sui Goti, Tacito intendeva tornare in Occidente, lasciando il controllo delle operazioni a Floriano, ma fu assassinato a Tyana nel giugno 276. Floriano si proclamò allora imperatore ottenendo il riconoscimento in Asia Minore e in Occidente; molto presto, però, gli si schierò contro Marco Aurelio Probo, il quale comandava l'esercito siriano o quello egiziano (o entrambi); allora Floriano smise di inseguire verso nord gli Eruli e portò l'esercito verso la Cilicia per affrontare Probo. Floriano aveva l'esercito più numeroso ma Probo era un comandante più capace e riuscì ad evitare l'ingaggio. Nell'agosto del 276 a Tarso (in Turchia), mentre i due eserciti si preparavano allo scontro decisivo, Floriano fu assassinato prima della battaglia da una spia. Aveva regnato per soli 88 giorni. Ricoprì un consolato, probabilmente nel 276. (Liberamente tratto da Wikipedia) Riporta l'Historia Augusta: "Costui era fratello germano di Tacito e si impadronì dell’impero dopo il fratello, non con l’autorizzazione del senato, ma di sua propria iniziativa, quasi che l’impero fosse ereditario, pur sapendo che Tacito aveva giurato in senato che, quando fosse arrivato in punto di morte, avrebbe lasciato l’impero non ai suoi figli, ma ad un qualche personaggio di valore. Tenne dunque l’impero per meno di due mesi e fu ucciso a Tarso dai soldati che avevano sentito la notizia dell’elezione a imperatore di Probo da parte di tutto l’esercito; dal canto suo Probo era tanto valente in campo militare, che il senato lo volle, i soldati lo elessero, e il popolo romano lo richiese a gran voce. Floriano cercò anche di imitare i costumi del fratello, non tuttavia sotto ogni aspetto. Ché il suo economo fratello gli rimproverava la prodigalità, e questa sua stessa brama di potere dimostra che egli era di ben diverso stampo da lui. Da una stessa famiglia, dunque, uscirono due principi, dei quali l’uno regnò sei mesi, l’altro appena due, come, in un certo modo, due interré fra Aureliano e Probo." (Historia Augusta, Tacito, 14, 1-5) Floriano (276-276) Valore nominale: Antoniniano Zecca: Roma Officina: 3 Anno: Maggio-giugno 276 Diritto: . IMP C FLORIANVS AVG (Imperator Cæsar Florianus Augustus) . Busto radiato, drappeggiato e corazzato a destra visto di 3/4 davanti Rovescio: . AEQVITAS AVG (Æquitas Augusti) . La Aequitas drappeggiata in piedi a sinistra con una bilancia nella mano destra e una cornucopia nella sinistra Campo: Esergo: XXIgamma Conservazione: Rarita': R1 Metallo: Billone Peso: 2.80 gr Diametro: 23.00 mm Riferimenti/Link: RIC 25, Cohen 1 Note: Uno degli ultimi arrivi. leggerino come peso ma grande qualità. Ave! Quintus
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  44. DE GREGE EPICURI Franz è un cognome abbastanza diffuso in Friuli (oltre che in Austria e in Germania). La E potrebbe essere la iniziale del nome.
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  45. Buongiorno amici potevo aggiungerla alla discussione che ho aperto appunto su questa tipologia monetale, ma secondo me si meritava un post a se! Se lo merita per via della sua conservazione, del tipo con asterischi è la più bella che ho visto...sicuramente alcuni veterani della numismatica ne hanno viste di migliori e se qualcuno ha immagini di esemplari con questi simboli da postare li guardo molto volentieri ma questa è davvero un gioiellino senza contare la rarità, che come ho già scritto, nei manuali è sottostimata, da NC andrebbe passata almeno a R. Ecco le foto, molto graditi saranno i vostri commenti. Buon Lunedì amici. Come al solito nella variante con asterischi troviamo il rombetto dopo GRANA. Saluti ancora.
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  46. L'altra, sempre Collezione Litra Foto con luce diversa. Publica Filippo IV 1622 PVBL/ICA/°/COMMO/DITAS Ex Numismatica Rimoldi CNI 154 Peso g. 13,29 Diametro 29,00mm Saluti Alberto
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  47. Buongiorno...sono in astinenza da grani siciliani, in astinenza da rame e mi consolo postando l'esemplare della mia collezione che preferisco per conservazione... 5 grani 1815 variante senza punto dopo PVUBLICA. Mi gusto sempre gli occhi a rivederla...ecco le foto, nella speranza di estinguere a breve questa sete di rame siciliano ? . Saluti.
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  48. Taglio: 20 cent Nazione: Vaticano Anno: 2008 Tiratura: solo in divisionale + 6.400 in busta regalata ai dipendenti del Vaticano Condizioni: BB+ Città: Milano Note: NEWS!!!
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  49. Gironzolando nel Web mi sono imbattuto su Pinterest nell'immagine di questa moneta coniata ad Abido: semplicemente spettacolare, di una finezza mai vista... Purtroppo non so altro oltre a quello che è scritto sul sito dove l'ho pescata e precisamente: Unique Masterpiece Greek Gold Artemis Stater from Abydos, Troas, c. 330 BC This coin, struck two years before Alexander the Great arrived in Abydos on his conquest of Persia, is a unique and very fine representation of Artemis, maybe the finest known. https://it.pinterest.com/pin/189925309263126946/
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