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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/03/21 in Risposte
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Tancredi, Vichingo di Normandia, verso il 1000 diventa signore del villaggio di Hauteville : i figli Roberto il Guiscardo e Ruggero, venuti in Italia, in breve ne conquistano importanti aree nelle regioni meridionali e dal 1061 iniziano anche la conquista della Sicilia allora araba, completandola nel 1091 con la caduta in mani normanne di Noto . Nel 1130, Ruggero II di Altavilla eleva a regno la Sicilia, unitamente ai possedimenti di Calabria e Puglia : nel 1161 il nipote di Ruggero, Guglielmo II il buono, è re di Sicilia, regno che tiene fino alla fine della sua vita nel 1189 . Incoronato alla sua maggiore età nel 1171, Guglielmo, spesso impegnato in importanti guerre verso oriente, nella sua Sicilia ottiene un lungo periodo di pacificazione pressochè senza contese, durante il quale dedica buona cura al progresso anche culturale ed artistico : avvia dal 1174 la costruzione del duomo di Monreale, mentre completa la costruzione dello splendido castello della Zisa e realizza importanti opere nel duomo di Palermo . Dalla monetazione siciliana di Guglielmo II, battuta nelle zecche di Messina e Palermo, si nota, tra le monete in rame, il triplo follaro di grande modulo a lui attribuito e probabilmente battuto in Messina, che, anepigrafe, propone una particolare tipologia 'africaneggiante' con al diritto una testa frontale di leone ed al rovescio una palma con datteri che potrebbe anche ricordare il rilievo con palme nel duomo di Monreale .4 punti
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Il mio primo Sebeto. Anno comune in conservazione per me accettabile. Particolare il contorno con cerchi e quadrati.4 punti
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Prima di segnalarVi alcuni siti e testi nel caso foste interessati ad approfondire i temi proposti nelle due discussioni (si tratta di scritti repribili su internet), volevo segnalarVi come lo studio di un esemplare in condizioni non eccezionali di conservazione ma comunque pienamente leggibile, pur con un po' di attenzione, ha permesso di proporre una discussione che ritengo posso affermare ha riscosso una buona attenzione. Così come ringrazio i vari contributi (che spero ci saranno anche nella presente discussione) e la manifestazione d'interesse dimostrato da un nuovo frequentatore del Forum ( @Enomis00 ) che gratifica sempre e fa capire che il tempo dedicato non è stato infruttuoso. Non servono monete carissime in condizioni di conservazione stratosferiche... valutiamole e apprezziamole non tanto come freddi "dischetti metallici" conservati più o meno bene quanto come testimonianze di frammenti di Storia... una sorta di "capsule del tempo" che dobbiamo avere la pazienza di aprire e comprenderne a pieno il significato. SITOGRAFIA https://www.cointalk.com/threads/faustina-friday-the-empress-as-mater-castrorum.375198/ https://www.e-periodica.ch/cntmng?pid=smb-001:1963:13::1120 https://www.researchgate.net/figure/Aureus-of-Marcus-Aurelius-for-Faustina-the-Younger-Cabinet-des-Medailles-Brussels_fig3_343479517 http://augustuscoins.com/ed/MATRI/ https://www.vcoins.com/it/stores/praefectus_coins/130/product/diva_faustina_junior_died_1756_ad__sestertius_matri_castrorum_rare/976251/Default.aspx https://tyche-journal.at/tyche/index.php/tyche/article/download/42/html_24?inline=1 BIBLIOGRAFIA: Oltre ai già citato lavoro di Alessio Busseni https://www.lamoneta.it/topic/181037-la-monetazione-imperiale-di-faustina-ii-libro/ segnalo i seguenti testi: Boatwright, Mary T. "Faustina the Younger, 'Mater Castrorum'" in Les Femmes Antiques Entre sphère privée Et sphère Publique: Actes Du Diplôme D'Etudes Avancées, Universités De Lausanne Et Neuchâtel, 2000-2002, Bielman, Anne, et al., eds. Peter Lang, 2003, pp. 249-268. Laura Marzo “Mater et Augusta: la ‘maternità istituzionale’ di Giulia Domna tra evidenze storiche e finzioni letterarie”, in “Classica et Christiana”, 13, 2018, pp.266-272. Francesca Cenerini “Faustina Minore, Avidio Cassio, Marco Aurelio” in La storiografia tardoantica. Bilanci e prospettive. pp. 101-118. Francesca Cenerini “Il ruolo di Faustina Minore nel Principato di Marco Aurelio” Montesquieu.It, 7(1), 2015. A cura di F. Cenerini e Francesca Rohr Vio “Matronae indomo et in pre publica agentes – Spazi e occasioni dell’azione femminile nel mondo romano tra tarda repubblica e primo impero.” Atti del convegno di Venezia 16-17 ottobre 2014. EUT Edizioni Università di Trieste, 2016. Pedro David Conesa Navarro “Faustina la Menor y Julia Domna como matres castrorum. Dos mujeres al servicio de la propaganda imperial de las dinastias antonina y severa”. Lucentum, XXXVIII, 2019. Pp. 281-299. Un caro saluto Illyricum3 punti
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Ciao, per le monete svizzere non utilizzo ne numista e ne ucoin, da sempre mi affido a questo sito che inserisco di seguito, vedi se ti può essere utile: https://www.schweizer-geld.ch/federal-coins/en/2 per il 5 franchi https://www.schweizer-geld.ch/federal-coins-5-francs/en/14-13 punti
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Data la conformazione non particolarmente complessa del simbolo grafico "1", se posiziono l'apice a destra del vertice dell'asta anziché a sinistra, a mio parere è sensato definirlo "1 speculare". Lo potrei anche definire "1 mancante della parte superiore e con eccesso di metallo sul lato destro": sarebbe la medesima cosa, ma più lungo da scrivere e non ci starebbe nella colonna del catalogo Al di là di ciò, queste dinamiche di "numeri speculari" sono comuni - anche in monetazioni con minor numero di varianti di conio rispetto a quella napoletana - e non mi sembra così significativo enfatizzarne a livello di catalogo la distinzione (men che meno diversificarne il valore dalla versione standard). Francamente non condivido questa tendenza alla dispersione tra mille microvarianti di conio che si sta diffondendo nella monetazione borbonica: conosciamo tutti benissimo l'adagio secondo cui è più facile trovare una variante che una moneta "normale" quando ci occupiamo dei due Ferdinandi.3 punti
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Buongiorno e Buona domenica a tutti. La mia Napoletana di oggi, Collezione Litra68 Publica Commoditas 1790 Magliocca 304 Conservazione complessivamente al di sotto di un Mb ma vista la rarità mi va bene lo stesso ? Saluti Alberto3 punti
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Buongiorno, mi riallaccio e proseguo la discussione precedente https://www.lamoneta.it/topic/201615-sesterzio-da-studio-parte-1-biografia/?tab=comments#comment-2227496 mostrando il rovescio del sesterzio di cui avevo presentato il diritto in apertura. Si scorge una figura femminile seduta e rivolta verso sinistra che sembra reggere un… tucano? Senza divagare troppo, l’esemplare presentato trova un preciso confronto con questa moneta: Diva Faustina Junior AD 176-180. Rome Sestertius Æ 31mm., 26,57g. DIVA FAVSTINAE PIAE, draped and veiled bust right / MATRI CASTRORVM, Faustina seated left, holding sceptre and globe surmounted by phoenix; before three standards, S-C across fields. very fine RIC 1711. 1st Blue Auction Lot 1117, 23.09.2017 https://www.acsearch.info/search.html?id=44128662 punti
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In questo periodo di realizzi pazzi per le alte conservazioni... chi si accontenta, gode Moneta comune, passata recentemente in un'asta estera minore Bellissimi fondi e leggera usura, secondo me non è male... e soprattutto, presa bene Come la giudicate?2 punti
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il quattrino di milano infatti trova un riscontro visto che dal sito numista è data per rame 1,67 gr e 18 mm2 punti
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Quella R è un compendio per troncamento, che qui sta a indicare R(ex); non possiamo leggervi una x. È ricorrente nelle scritture antiche, pensiamo a parole come SICILIAR(um), ROMANOR(um) eccetera, che anche nelle monete medievali e della prima età moderna hanno spesso la R barrata.2 punti
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Mah, non ne sono convinto, e non mi sembra chiarissima la tua distinzione tra errore e variante: è legata all'intenzionalità o al mero interesse da parte del collezionista (parametro non oggettivo)?. Penso al celebre 5 lire Delfino "con 1 rovesciato": è un semplice esubero di metallo casualmente collocato in quel punto (anche perché nelle monete da 5 lire l'1 non ha apici), eppure è presente in tutti i cataloghi. Che quello della nostra mezza piastra sia stato un errore nella collocazione del punzone o un esubero di metallo, sempre di errore si tratta: le autentiche varianti sono un'altra cosa e perché vengano considerate tali debbono essere intenzionali (esempio: testa piccola e testa grande).2 punti
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Ecco il mio biglietto: CARTAMONETA - STATO PONTIFICIO - Banca Romana - Secondo periodo (1870-1893) - 50 Lire 22/12/1892 Gav. 117 RRR Tanlongo/Torlonia/Lazzaroni2 punti
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Carissimo @numa numa. Sono rimasto fulminato sulla via di Damasco da questi affascinanti quanto misteriosi oggetti monetali ed ho iniziato a raccogliere un po' di dati per vedere se potevo fornire un piccolo contributo pur nella mia ignoranza e nella momentanea impossibilità a consultare alcuni repertori (mi devo reiscrivere alla consultazione in istituto all'università). Al momento sto cercando di raccogliere dati quantitativi (peso e misure) ed immagini per vedere di integrare (con tutta la modestia del caso) il lavoro fondamentale della Laura Ambrosini che data ormai a più di 20 anni fa e che, mi sono accorto, era già lacunoso di alcune informazioni istituzionali. Solo per es. mi sono imbattuto del tutto casualmente nell'esemplare più particolare finora individuato che è presente al museo archeologico di Torino. Pesa ben 48 gr e presenta un vistoso lacerto di fusione non tranciato. Il che mi fa sorgere tanti dubbi sulla questione puramente ponderale. Da dove viene? Perché non è stato "finito"? E' stato abbandonato al suo destino dopo la sua produzione o ha circolato? Sto setacciando le principali aste attuali ed ho visionato molti cataloghi dagli anni '80. Mi mancano completamente le aste fine 800 fino al 1960 ca. (ho trovato qualcosa digitalizzato on line ante 1923 ma poca roba. Così facendo sono riuscito a ricostruire i passaggi di alcuni esemplari ed a specificare che alcuni oggetti sono in realtà la stessa moneta (sperando che sia la stessa moneta e non tre copie identiche, ovviamente). Mi sono fatto delle ipotesi di lavoro, alcune le ho già cassate, altre le ho modificate, poche altre ancora reggono e ci sto lavorando. Per me importante è avere anche l'immagine per portare avanti anche dei raffronti tipologici pur nella estrema semplicità dei tipi. Chiaramente si lavora principalmente sul sestante che parrebbe essere il numerale meno "timido", apparendo come una star pressoché ovunque nelle aste contemporanee. Mi piacerebbe anche capire da dove arrivi questo aumento di presenze di sestanti nel mercato antiquario. Se ti interessa appena questa mia "res" passa dal vagito ad una formulazione un po' intelligibile posso farti sapere cosa sto combinando: sono sempre per la condivisione del sapere e non sulla gelosia delle informazioni che, purtroppo, ho sperimentato ai tempi dell'università. Grazie per il tuo supporto ed interessamento.2 punti
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Ciao a tutti. Sono un collezionista dalla Cina. È il più costoso della mia collezione. Bellissime le monete di Vittorio Emanuele III. Ho la maggior parte delle monete in circolazione di questo periodo.1 punto
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Il Quartarolo con MA.GEORGIO è una variante conosciuta. In ogni caso sempre molto rara ed interessante. Sempre da NAC 108 è il primo di sinistra. Lo stesso ha anche la variante V.N.E.C1 punto
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Scusami @caravelle82 ma per l'orrore degli orrori si vince qualcosa? Possiedo dei pezzi che fanno invidia a tantissimi collezionisti ed ho avuto in questi anni tante offerte ma ho sempre rifiutato perché sono convinto che il valore continuerà a crescere esponenzialmente: Quando mi è stato regalato ho fatto i salti di gioia .... una meraviglia ?!!!1 punto
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Salve Questa sera penso vi farò spaventare abbastanza: 5 lire delfino presumibilmente abbandonato in spiaggia/mare..... Esso presenta delle concrezioni ,rialzi che non vanno via neanche con l' unghia! Posto anche il profilo brufoloso o cosa.... Saluti1 punto
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Pienamente d'accordo. Infatti io ho riportato l'interpretazione dell'autore che per primo ha segnalato la peculiarità. Nel catalogo sulla monetazione angioina scritto assieme ad Achille Giuliani riportiamo infatti correttamente la R come segno di abbreviazione. Di seguito, testualmente, la nota. LOTETA 2014, pp. 23-24, ha interpretato il segno obliquo di abbreviazione come una lettera X, in nesso alla R; l’autore, poi, ha rilevato che questa caratteristica nell’incisione diventa elemento di unicità per la serie monetale, che SPAHR 1976-1982, vol. II, pp. 10 e 47, a causa di un apparato iconografico simile, aveva attribuito a sovrani della Casa d’Aragona.1 punto
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Io ho deciso di collezionare monete del regno d' Italia particolarmente di Vittorio Emanuele II e ho trovato due lire. Grazie per i consigli1 punto
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In realtà il RIC 1711 riporta la presenza di un’aquila retta da Faustina, mentre il RIC 1711 var. segnala una fenice come nel caso in esame (evidenziata da quella specie di aureola attorno al capo). La classificazione corretta e completa è la seguente: RIC III 1711 (Marcus Aurelius) var. (Faustina holding phoenix on globe); cf. MIR 18, 49-6/19; Banti 89 var. (S C across field); BMCRE 1556 (Marcus Aurelius) var. (Faustina holding phoenix on globe); Cohen 162 var.74 Cosa significa questa legenda? La legenda MATRI CASTRORVM (ovvero “Madre degli accampamenti militari”) fa riferimento ad una onorificienza attribuita a Faustina II dal Senato nel giugno 174 in occasione del VII acclamazione del marito ad Imperatore. Era la prima volta che veniva assegnata ad una donna della famiglia imperiale sebbene non fosse stata la prima ad accompagnare un Imperatore in una campagna militare. La Historia Augusta suggerisce che il titolo le fu assegnato postumo ma esistono monete emesse quando l’imperatrice era in vita. Infine un’inscrizione scoperta a Carnuntum è stata datata al 172 d.C. e ricostruita come "[IOMK]/[Pro s]alu[te]/[uxo]ris Aug(usti)/ Faustinae] Aug(ustae)mat[ris]/[ca]stror(ehm)." che ne attesterebbe la presenza in loco in quell’anno, nonché il già avvenuto conferimento del titolo di MATRI CASTRORVM ma non vi è certezza univoca su questa datazione da parte degli studiosi. Faustina II Sestertius, 31-30 mm. 22.02 grams. FAVSTINA AVGVSTA / MATRI CASTRORVM, Empress standing left, holding patera over altar three standards to left Sear 5280 this coin RIC 1659 (under Marcus Aurelius) "R" http://augustuscoins.com/ed/MATRI/ Rispetto all’esemplare presentato in apertura (III emissione) le differenza stanno nella legenda al diritto, all’assenza del velo (quindi Faustina era in vita in quel momento) e nell’iconografia a rovescio. Questa rientra nella I emissione (legenda FAVSTINA AVGVSTA). Questa tipologia fu emessa anche come denario. Tornando al tema MATRI CASTRORVM, secondo Sear “… Faustina è stata insignita del titolo di "Mater Castrorum" (Madre degli accampamenti militari) nel 174 d.C. in riconoscimento della sua compassione per i soldati nel condividere le difficoltà della vita militare in una campagna attiva”. Si tratta della “prima volta” in cui un titolo militare viene conferito ad una donna nel mondo romano. Il significato di “madre dei campi militari” può per estensione esser allargato a “madre dei soldati” e non implicava una forma diretta di comando (cosa assolutamente inconcepibile nella mentalità romana da parte di una donna). L’iconografia del sesterzio di cui sopra, con Faustina Minore che effettua un sacrificio su un altarino con gli stendardi militari davanti a lei al fine di attirare protezione e benevolenza divina nei confronti delle truppe impegnate nella campagna militare vuole probabilmente una specie di investitura quasi come nume tutelare dell’esercito. In pratica il titolo vuole rafforzare il legame tra famiglia imperiale e l’esercito, non esclusivo quindi dell’Imperatore. In seguito il titolo di MATRI CASTRORVM fu attribuito ad altre imperatrici. La prima è Crispina con un raro sesterzio in stato di conservazione scarso e conservato presso il british Museum (BMCRE 418), quindi Iulia Mamaea che emette esemplari con legenda MATERAVGETCASTRORVM (sottolineando quindi la doppia maternità dell’Augusto e del Campo militare), quindi un’altra appartenente alla dinastia severiana, Iulia Domna, moglie di Settimio Severo che proclama la sua discendenza dagli Antonini. RIC 568 (Settimio Severo), Sear 6596, Cohen 113. Denarius Obv: IVLIAAVGVSTA - Draped bust right. Rev: MATERCASTRORVM - Julia Domna seated left, holding phoenix on globe and scepter; two standards to left. 197 (Rome). The honorific inscription for Julia Domna. White fine-grained marble. 196 CE. 145 × 81 × 62 cm. CIL XIV 120 = CIL VI 1049. Inv. No. 22638. Rome, Vatican Museums, Court of the Pigna (Roma, Musei Vaticani, Cortile della Pigna). Anche lei passa parte del regno sui campi di battaglia al seguito del marito, ribadendo la condivisione da parte della famiglia imperiale alle fatiche e le privazioni dell’esercito durante le campagne militari. Quindi una famiglia imperiale non distante, non che vive nei palazzi ma che condivide gli sforzi dell’esercito con empatia, che gli sta vicino al fine di garantirgli il massimo appoggio. Non solo ma ottiene anche i titoli di MATER AUGUSTORVM, SENATVS ET PATRIAE(*) … Giulia Domna spazia in tutte le direzioni, è la madre in assoluto! (*) in realtà il titolo di MATER PATRIAE non è un inedito in quanto assegnato in passato a Livia. In seguito otterranno il titolo di “madri dell’accampamento” Erennia Etruscilla, Salonina, Ulpia Severina e Magnia Urbica. Per Salonina, la sua famiglia imperiale e il ruolo da loro assunto nei confronti dell’esercito vi invito a leggere la discussione https://www.lamoneta.it/topic/191495-deo-volkano/?tab=comments#comment-21220181 punto
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Buongiorno, Ritrovato tra le “varie” questo Piccolo da (ri)classificare. Saluti, Domenico1 punto
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Alvise IV Mocenigo (1763-1778) 5 Soldi 1763 – Pa. 19 MI (g 1,05) Salvo errori, non ho visto nel Forum esemplari in oggetto. Condivido pertanto il mio. Saluti, Domenico1 punto
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Ho riletto ciò che ho scritto e non mi sembra così difficile da comprendere, inoltre credo sia poco utile fare il paragone con le 5 lire della repubblica... Comunque io ho espresso il mio pensiero con la speranza che giovani collezionisti non si facciano gabbare da queste "pseudo varianti",per il resto ognuno è libero di credere ciò che vuole... Buona Domenica a tutti...1 punto
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@numa numa tu DEVI suggerirmi. Grazie mille. Come scrivevo appena qui sopra appena mi libero un poco dal carico di lavoro mi rimetto a ricercare. Grazie ancora.1 punto
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Ciao, mi dispiace contraddirti ma c'è una sottile differenza tra le due affermazioni,in una si parla di variante conclamata intenzionale o meno ma che potrebbe portare il collezionista a mostrare un certo interesse e di conseguenza investire una cifra che può essere anche importante,nella seconda ci sarebbe la consapevolezza di un errore di conio verificatosi in fase di coniazione,di conseguenza troverebbe poco interesse da parte dei collezionisti che non penso proprio siano disposti a investire determinate cifre per entrarne in possesso...1 punto
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Ciao @FFF di franchi svizzeri ho solo quelli piccoli per andare in bagno agli autogril... guarda un po' qua, magari ti aiuta: http://www.muenzkatalog-online.de/katalog/kategorien/kat_gal_364.html Servus, Njk1 punto
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Buongiorno. O positivo o negativo una cifra rimane tale e non cambia struttura e le Aquile sono capovolte, non decapitate o senza coda, giusto?1 punto
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Gran bei rilievi, specialmente nel diritto, qualche difetto sui bordi, ma con delle foto così ben fatte si vedono tutti i difetti... e sono pochi!1 punto
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Buongiorno, perdonatemi ma io di “lampante” non ci vedo proprio nulla.. Nei due esempi proposti vedo, in un caso, il numero 1 come dovrebbe essere mentre, nell’altro esempio, un numero 1( se così lo vogliamo definire ) mancante della parte superiore e con eccesso di metallo sul lato destro; questo basta per definirlo “ 1 speculare “ , o qualche dubbio può lecitamente insorgere?1 punto
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Grazie @Massenzio per le preziose "dritte". Sei il mio riferimento per la zecca di Ostia e per "te stesso"! ;-D Ave! Quintus1 punto
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Mi inserisco io nella discussione. SERVE UNA CABINA DI REGIA!!! Sono anni che si ripetono le stesse cose!! Se i circoli, che sono i principali organizzatori di convegni, aggiungono, ai vari argomenti di cui discutono nelle riunioni anche questo: si fa un primo cronoprogramma verso la fine dell'anno precedente (quindi questo è il periodo ideale per iniziare ad impostarlo per il 2022). Tanto le date quelle sono, non ci dobbiamo inventare niente. Per chi frequenta i convegni, come me, non è difficile già inquadrare le necessità. Sperando, comunque, in una calmierata, perché il proliferare di duplicazioni di convegni già esistenti o la nascita di microconvegni bene non fa. E, a mio personale giudizio, va un pò guidato, dando delle linee di indirizzo generali, a cui chi ha intenzione di organizzare nuovi convegni si dovrebbe (ma mi piacerebbe più usare l'indicativo che non il condizionale) attenere scrupolosamente. Ci si parla, ci si confronta, ci si coordina e questo calendario viene pubblicizzato da un ente super partes che faccia da garante. Con i soci del Circolo di Padova ci riuniamo mercoledì 6/10, ne parleremo. Ed iniziamo ad impostare una comunicazione ai vari circoli italiani. Perché questa, per me, è l'unica strada per uscire, definitivamente, da questo guazzabuglio. E chissà che non riusciamo, finalmente, a dare un minimo di organizzazione coordinata al panorama delle manifestazioni numismatiche italiane. E ne guadagniamo anche in immagine generale della numismatica fieristica italiana. Venendo all'osservazione che si siano due eventi disgiunti, non sono assolutamente d'accordo, perché sempre di numismatica si parla, come ha scritto correttamente Arthur, con anche miei colleghi NIP presenti all'evento milanese. Il che distoglie risorse ad entrambi. Come ultima osservazione pongo l'accento anche sull'aspetto logistico: pensare che un evento al sud ed uno al nord, in contemporanea, possano coesistere non lo vedo così automatico. Senza nascondermi dietro ad un dito: io, Francesco Cavaliere e Simone Rocco di Torrepadula eravamo a Capua e non a Montichiari. E comunque, a tal proposito, subentrano anche considerazioni sull'organizzazione dei convegni, sulla pubblicità che viene fatta, sulle locations (luci, tavoli....), sulla presenza di security, sulla logistica (posti difficili da raggiungere, dove diventi pazzo per scaricare e portare il materiale,.....) ...... A buon intenditor poche parole.... Stefano Palma1 punto
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Vabbè, questo utente apre una discussione in una sezione specialistica come quella pontificia dove i partecipanti sono estremamente preparati e propensi alla collaborazione, dicendo di mettere la foto se vi fossero interessati, poi scopriamo che ha diverse Lauree, e che gli altri sono incompetenti. Forse è meglio che lo lasciamo nelle corsie o in laboratorio. Chiudo1 punto
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Buon giorno. Se, come credo, la moneta è stata manipolata, non si può definire difetto di conio e nemmeno falso. Dal mio punto di vista è solo una moneta originale successivamente deturpata. Proprio in tal senso, quindi se si trattasse di manipolazione( potrei naturalmente sbagliare), avevo definito superflue altre considerazioni. Cordiali saluti. Gabriella1 punto
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Questa medaglia è ancora più rara. https://www.mymilitaria.net/liste_05/medaglia_rsfsi.htm1 punto
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Si troppa incompetenza. Ho una laurea in chimica ed una in medicina con 2 specialità volevo solo segnalare qualcosa di nuovo e forse unico. Ma non ho trovato gente che capisca. Non è una novità A mai più sentirci Chiudo qui non mi interessano risposte1 punto
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Il primo Coronato di Ferdinando I d'Aragona non poteva essere che il più bello della mia Collezione. Simbolo A al rovescio.1 punto
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taglio: 2 euro cc paese: slovenia anno: 2017 tiratura: 1.000.000 condizioni: bb città: trieste taglio: 2 euro cc BNDR paese: slovenia annio: 2015 tiratura: 1.000.000 condizioni: bb+ città: trieste1 punto
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Ho avuto modo di visionare oggi con cura il Gigante 2022, confrontandolo con il mio 2018. Il catalogo è molto buono, ma facendogli le pulci permangono le già note criticità: anzitutto gli svarioni riguardanti indicazioni di rarità e valutazioni di diverse monete pontificie - possibile che non abbiano un esperto del settore da consultare? -, mentre su altre monetazioni prosegue l'altalena dei prezzi: gli scudi con croce stretta di Carlo Alberto per esempio hanno visto la volta scorsa triplicarsi il prezzo, che ora si è nuovamente dimezzato. Molto seguiti Napoli e Sicilia, anche se alcuni interventi sono discutibili (a che pro scambiare 17° e 18° tipo della piastra di Ferdinando?) e continua a esser dato troppo spazio a varianti abbastanza insignificanti. Il Gigante resta comunque ad oggi l'unico catalogo valido per la monetazione contemporanea, ma il mio interrogativo principale è il seguente: per quale motivo, a 22 anni dalla conclusione dell'ampliamento del catalogo per l'inserimento di nuove emissioni, non viene inserita qualche piccola aggiunta, anche di poco impegno, ma che invoglierebbe al rinnovo annuale del catalogo? Per esempio: l'inserimento di Giuseppe II nella monetazione di Milano - quattro monete in croce, io le ho aggiunte a penna - e magari poi della monetazione riformata di Maria Teresa, che con un impegno minimo consentirebbe di "chiudere" l'argomento... ma gli esempi potrebbero essere molti altri. Era una strategia già percorsa con successo da Alfa trent'anni fa, non riesco sinceramente a comprendere il motivo per cui non venga presa in considerazione da Gigante, che nella sua storia ha fatto un unico ampliamento mi pare intorno al 2010 - peraltro assai impegnativo - ossia l'aggiunta di Carlo di Borbone su Napoli, inizialmente non presente.1 punto
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Diciamo poi che lo spauracchio che nelle aste certi rilanci siano del tutto mirati ad alzare i prezzi e che quindi siano opera degli speculatori lo abbiamo un po tutti.....e questo spiegherebbe come mai alcuni pezzi venduti vengano riproposto poco dopo1 punto
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Confermo, a giudicare dalla foto escluderei che possa trattarsi di un suberato. Quella patina rossastra, un po' inusuale, è comunque ben presente anche al dritto ed è piuttosto uniforme. Siamo nel campo delle ipotesi, ma potrebbe essere il risultato di una pulizia eseguita per eliminare le ossidazioni brune (delle quali vi è ancora traccia..per fortuna) e per fare risaltare un po' i rilievi.1 punto
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Ed ecco un piccolo castello a far da cesura della legenda su un carrarino di Conte da Carrara (1414-20) della zecca di Ascoli. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Alla fin fine chi organizza questi eventi, sono degli imprenditori e devono avere il loro margine di guadagno. Se le entrate sono meno o uguali alle uscite, il gioco non vale la candela. Purtroppo è la legge del mercato. Noi non sappiamo quanti espositori/commercianti hanno aderito e non sappiamo quanto sono i costi (almeno io ne sono all'oscuro) dell'ente fiera per questi eventi. Tot entrate - tot uscite = ? .... e qui si decide se fare o non fare.1 punto
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ma se la legenda inizia con LU vuol dire che è di Ludovico e non di Guglielmo. scusa, come non detto, ho letto adesso l'articolo di Luca Gianazza e come attribuisce.1 punto
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Buongiorno a tutti, Complimenti @Rocco68bellissimo questo tornese, ti ringrazio perché con il tuo condividere dai la possibilità di ammirare pezzi veramente belli. Saluti Raffaele.1 punto
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