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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/05/21 in Risposte

  1. Buongiorno, @VALTERI, un ringraziamento profondo per lo spunto che offre questo tua discussione. Prima di arrivare al nocciolo della questione un piccolo riepilogo su questa ristretta emissione di didracmi akragantini di fine V secolo a.C. : La professoressa Westermark in The coinage of Akragas nota tre conii di dritto ed uno solo di rovescio: al numero 601 (O1-R1) come l’esemplare Franke-Hirmer, al numero 602 (O1’-R1, dritto reinciso) come gli esemplari NAC 13/262 e Gulbenkian 165, infine al numero 603 (O2-R1) abbiamo l’aquila rivolta a sinistra. L’esemplare in asta Leu non proviene da nessuno dei sopra citati conii, mi sorprende che la casa d’aste non se ne sia accorta. Alcune caratteristiche che evidenzio nelle foto sottostanti sono differenti sia per il dritto che per il rovescio: al dritto le zampe dell’aquila sono differenti, così la parte inferiore del piumaggio dell’ala sinistra (laddove raggiunge il corpo del rapace) e poi anche buona parte del corpo del serpente, nella parte inferiore delle spire che formano un “8” è più allungata e grande, ad esempio. Sembrerebbe dunque una ulteriore reincisione. Al rovescio il granchio è completamente differente nelle zampe e la loro apertura, nelle chele e la foglia (con picciolo), nel carapace ed i suoi particolari. Assai simile ma non uguale mi sembra la cernia. Tali differenze non sono dovute alla ribattitura su un diverso sottotipo o allo scivolamento di conio che sdoppia la sagoma delle zampe di sinistra del granchio. Parrebbe quindi un nuovo conio e non uno reinciso? Potremmo classificare l’esemplare Leu come Westermark 602A (O1’’-R2) quindi? Curioso infine che anche la professoressa Westermark ignorasse l’esemplare dell’asta Leu. Nelle immagini la prima di ogni serie è dell’esemplare Leu (Westermark 602A ?), la seconda dell’esemplare Franke-Hirmer (Westermark 601) e la terza dell’esemplare ex Moretti, NAC 13/262 (Westermark 602). Zampe dell’aquila e spire del serpente: Ala e piume dell’aquila: Carapace e zampe del granchio: Chele del granchio e foglia (con picciolo): Mi piacerebbe sentire le opinioni di tutti, ma in particolare mi interessa qualche particolare di natura tecnica sugli interventi di reincisione, Giovanni @gionnysicilypuò sicuramente essere illuminante in merito.
    5 punti
  2. Buongiorno a Tutti , per la mia Napoletana di oggi vi propongo un bel quadretto di Publiche di Ferdinando IV. A parte il millesimo ognuna si presenta diversa dalle altre per qualche particolare, ci sarebbe da sbizzarrirsi a collezionarle. Tu Rocco @Rocco68 ne sai qualcosa, ma anche Cristiano @Asclepia se non sbaglio non disdegna questa tipologica. Saluti Alberto
    5 punti
  3. Una medaglia commemorativa della morte di Ferdinando IV
    4 punti
  4. Ulteriore contributo con la mia cinquina di Filippo II di Spagna. Dovrebbe riferirsi al n. 89 del Magliocca. Peso gr. 0,67. Diametro mm. 14,50 Domenico
    4 punti
  5. Sapevano o non sapevano? Scopro questa discussione con l’ultimo intervento di @ARES III (stupenda moneta barbarica, comunque). Vi allego le foto di un aureo di Diocleziano. In questo caso, non bisognava fare il viaggio in Ucraina, nemmeno recarsi sul sito di aste ucraino. Venduto nel 2014 da una casa d’aste polacca: https://www.acsearch.info/search.html?id=1869892 E nel 2016 dalla Fruhwald poi dalla Numismatik Naumann, sempre con il buco: https://www.acsearch.info/search.html?id=3104461 https://www.acsearch.info/search.html?id=3247164 E ricompare come nuovo dopo qualche lavoretto eseguito da una mano esperta:
    3 punti
  6. Ciao a tutti. Sono un collezionista dalla Cina. È il più costoso della mia collezione. Bellissime le monete di Vittorio Emanuele III. Ho la maggior parte delle monete in circolazione di questo periodo.
    2 punti
  7. Massimino il Trace Gaio Giulio Vero Massimino (in latino Gaius Iulius Verus Maximinus, nato in Tracia nel 173 circa e morto ad Aquileia Romana il 10 maggio 238), meglio noto come Massimino il Trace (Maximinus Thrax), è stato imperatore romano dal 235 alla sua morte nel 238. Fu il primo barbaro a raggiungere la porpora imperiale, grazie al solo consenso delle legioni, essendo nato senza la cittadinanza romana e senza essere neppure senatore. Fu anche il primo imperatore a non aver mai messo piede a Roma, in quanto trascorse i suoi tre anni di regno impegnato in vittoriose campagne militari. Egli fu anche il primo imperatore-soldato del III secolo. Il suo governo viene ritenuto dagli storici un vero momento di svolta della storia imperiale (anarchia militare). Massimino, da vero soldato qual era, ottenne successi militari sia lungo il fronte renano sia danubiano, dove sconfisse prima gli Alemanni e poi i Sarmati della piana del Tibisco. Massimino impose un durissimo prelievo fiscale per finanziare l'esercito e s'inimicò sia il Senato sia le élite delle città. La rivolta contro di lui partì dall'Africa, dove proprietari e coloni si ribellarono e venne acclamato Augusto il proconsole d'Africa Gordiano I che associò al potere il figlio (Gordiano II) venendo quindi riconosciuto dal senato. La rivolta fu domata dalle truppe di Massimino e i due Gordiani furono eliminati. Nel 238, però, Massimino venne infine ucciso dai suoi stessi soldati mentre assediava Aquileia nel tentativo di raggiungere Roma. Massimino fu anche uno degli uomini più alti della storia umana, misurando tra i 239 e 248 cm circa. Massimino il Trace (235-238) Valore nominale: Denario Zecca: Roma Officina: 2 Anno: Aprile-dicembre 235 Diritto: . IMP MAXIMINVS PIVS AVG (Imperator Maximinus Pius Augustus) . Busto laureato, drappeggiato e corazzato a destra visto di 3/4 da dietro Rovescio: . FIDES MILITVM (Fides Militum) . Fides drappeggiata stante a sinistra, tiene due stendardi (signa) Campo: Esergo: Conservazione: qSPL Rarita': Metallo: Argento Peso: 3.64 gr Diametro: 17.00 mm Riferimenti/Link: RIC 7a, Cohen 7, BMC/RE 58 Note: Nonostante il mio interesse, negli ultimi tempi, sia orientato soprattutto verso i sesterzi ho in collezione anche qualche piccolo argento. Questo denario di Massimino, pur essendo una moneta alquanto comune, mi piace tantissimo. Ottima la conservazione ed un ritratto veramente molto bello, spesso in altre monete sembra "Nonna Abelarda". ? Voi che ne dite? Ave! Quintus
    2 punti
  8. Il lobo, più che appuntito a me sembra usurato assai, quello del naso è forse un effetto di luce, in ogni caso non è significativo. Della D ti ha già detto l'amico @nikita_. Ammesso e non concesso che sia una barretta, non risulta indicata tra le varianti più comuni, che contemplano essenzialmente doppie battiture di conio in varie parti della moneta (legende, data e marchio di zecca in particolare) e i famosi accented hair https://usa-coins.collectorsonline.org/moneta/US-12SD/8 riscontrabili però solo sulle monete proof, e non è questo il caso. Sempre nell'ipotesi che possa essere una variante, il fatto che non sia contemplata tra le più comuni non significa affatto che sia rara, e di conseguenza, di valore (perché immagino sia questo, in ultima analisi, che interessa al tuo amico ). Al contrario, poiché è improbabile che su 156 milioni di monete coniate a Denver nel '64 questa barretta sia solo sulla tua, e ancor più improbabile che in tutti questi anni sia sfuggita alla maniacale attenzione dei collezionisti americani, la conclusione è che, se anche si trattasse di una variante, non sarebbe considerata significativa e degna di nota. Alla fine, a mio parere, rimane solo una moneta comune e molto usurata, che vale per l'argento che contiene. petronius
    2 punti
  9. GRIGNASCO (NO) CENTENARIO 1886-1986 DELLA SOCIETA' OPERAIA DI MUTUO SOCCORSO
    2 punti
  10. Se il peso è quello che ci hai comunicato.....il discorso è chiuso. Comunque molte cose non convincono.
    2 punti
  11. Ciao, interessante... partiamo dalle cose banali da escludere: sei certo della precisione della tua bilancia? Altra cosa: sicuro che il materiale sia argento? Dall'aspetto sembrerebbe piombo o stagno... Michele
    2 punti
  12. Ehhh vedessi in certe discussioni cosa posta ... Lí fa spaventare al contrario??? @jaconico
    2 punti
  13. Grazie! È davvero degna di essere horror però come già detto alla fine 3 euro non mi pesavano e poi non so perché queste banconote d’occupazione molto grandi mi affascinano Anche se vissute. Dettaglio che ho imparato oggi grazie a questa banconota, credo sia una delle poche che in filigrana ha il re rappresentato. Ps. Il cartello informativo è attaccato su uno vecchio dove c’è scritto 130 euro, ovviamente non è riferito a questa banconota ?
    2 punti
  14. Bella discussione, alla quale vorrei contribuire anche io. Il tempio cosiddetto di Romolo nel foro doveva essere quasi certamente dedicato ad altre divinità (forse ai Penati, come è stato già ricordato, oppure ai Dioscuri e Giove Statore, come sostenuto da altri) o avere un'altra funzione che non ci è nota. Gli studiosi moderni avevano tuttavia inizialmente ipotizzato che fosse stato intitolato a Romolo, il figlio di Massenzio, non tanto per le effigi monetali ma in virtù della documentazione sulla toponomastica del foro che attestava l'esistenza proprio di un tempio di Romolo. Tuttavia, prima del IX sec., nel foro è documentata solo la presenza del tempio di Roma (e Venere), ovvero quello costruito da Adriano, ma mai quello di Romolo. Approfondendo ulteriormente lo studio della toponomastica del foro, in tempi recenti è stato in seguito ben dimostrato, con argomenti convincenti, che in realtà il nome Templum Romae (quello appunto di Venere e Roma) si sarebbe corrotto in età medievale perdendo in principio la cointestazione a Venere (che evidentemente non piaceva ai cristiani) e poi divenendo Romuli proprio dal IX sec. Inoltre, erroneamente, con tale nominazione si volle identificare non da subito il nostro tempietto circolare, ma la vicina basilica di Massenzio (la si indicava come il tempio di Romolo "accostato alla Chiesa dei santi Cosma e Damiano" nei testi medievali). Nel Rinascimento fu fatta ulteriore confusione: la basilica di Massenzio divenne il Templum Pacis mentre come tempio di Romolo fu identificato l'edificio di forma rettangolare corrispondente alla chiesa dei santi Cosma e Damiano, e quindi non ancora il nostro tempietto circolare che gli era adiacente ma sul retro. Infine fu Luigi Canina, verso la metà dell'800, a ricollegare le varie fonti toponomastiche che attestavano il tempio di Romolo nel foro di periodo rinascimentale con le effigi monetali dedicate a Romolo, figlio di Massenzio, con sul retro un edificio a pianta circolare, identificando quest'ultimo con quello appunto adiacente alla chiesa dei santi Cosma e Damiano. Questo è, in definitiva, l'enorme ed intricato equivoco che ci siamo portati dietro fino ai nostri tempi sull'identificazione dell'edificio come quello del Divo Romolo, quando in realtà nel foro non è mai esistito alcun edificio dedicato ad un qualsivoglia Romolo. Riguardo all'ambito numismatico, l'ipotesi che ritengo più plausibile, tra quelle avanzate dagli studiosi, è che tutti i vari e variegati edifici circolari rappresentati sui rovesci dei vari imperatori tetrarchici a cui è stata concessa l'apoteosi (Costanzo, che fu il primo a presentare l'iconografia, Massimiano, Galerio e anche il nostro Romolo) abbiano una funzione meramente simbolica e non rappresentino alcun specifico edificio esistente (nemmeno quello sull'Appia). Nel dettaglio i rovesci di Romolo presentano 4 tipologie iconografiche diversi di templi, a loro volta suddivisibili, contando altre specifiche differenze, in altri sottogruppi (per un totale di almeno 13 sottogruppi). Mi sembra impossibile che una tale varietà iconografica possa identificare uno specifico monumento. Più in generale, concordo con chi sostiene che la tipologia dell'edificio circolare tipica dei mausolei, adottata su questi rovesci commemorativi, avesse la sola funzione di alludere al trapasso del defunto.
    2 punti
  15. Buonasera a tutti! Vi presento il mio ultimo acquisto: 1 Grano del Regno di Sicilia, sovrano Carlo II d'Asburgo, anno 1699. Dopo la "fissa" iniziale con le monete Regno delle Due Sicilie (fissa che comunque non mi passerà ) ho deciso di "allargarmi" anche ad altri periodi storici che riguardano il Mezzogiorno d'Italia. Un parere/valutazione su questa moneta? Scusatemi per le solite pessime foto
    2 punti
  16. Oltreoceano si sta discutendo molto per un presunto scandalo venuto alla luce da poco. Nella prossima CNG battuta sono stati ritirati 8 aurei del terzo secolo e la cosa potrebbe essere la punta dell'iceberg? In pratica sembra che più di 250 aurei di questo periodo siano stati in origine delle monete bucate, poi riparate in maniera esperta e pressoché perfetta chiudendo i buchi e infine rivendute nelle maggiori aste internazionali senza menzione dei restauri. Finora sarebbero stati rintracciati esemplari con questo tipo di problematica in alcune delle maggiori aste tipo CNG, NAC, Heritage, Leu, Kuenker, Rauch, Naumann e altre (non ho verificato tutte le presenze ma riporto quanto scritto da Murphy su internet). La cosa è diventata evidente in quanto molte delle monete provengono dell'Ucraina e sono state vendute su un sito di aste ucraino, per cui si son potute in questo modo rintracciare molte delle immagini delle monete bucate come vendute originariamente sul sito ucraino. Pare che gli aurei bucati siano piuttosto comuni per la seconda metà del terzo secolo soprattutto in regioni barbarizzate dell'Est Europa che riutilizzavano gli aurei come gioiello, si ipotizza pertanto un ritrovamento di un grosso gruzzolo in quelle regioni. Sembra anche che chi ripara le monete possa essere un'unica persona/gruppo. Non si hanno ancora tutte le informazioni perché le case d'aste stanno decidendo il da farsi anche dal punto di vista legale credo, pare che Heritage intanto stia contattando i clienti che hanno comprato le monete rattoppate senza saperlo. Barry Murphy di NGC è una delle prime persone che han permesso di scoprire il problema (probabilmente in fase di slab) e si è speso per identificare altre monete di questo gruppo. Uno dei problemi al momento è che in alcune di queste monete la chiusura del buco non è evidente neanche ad un'osservazione al microscopio tanto è ben fatta, per cui stan cercando di capire se c'è qualche esame specifico che possa aiutare a evidenziare senza dubbio i buchi riempiti. Pubblico qui un pò delle foto che girano, immagino ce ne saranno altre e spero ci sarà la volontà magari anche per un comunicato ufficiale più avanti quando ci saranno più elementi.
    1 punto
  17. Venezia. Governo Provvisorio (1848-1849). Medaglia per il 2 Aprile 1849 data che sancisce la resistenza all’Austria e conferisce i pieni poteri al presidente Daniele Manin. D/ OGNI VILTA' CONVIEN CHE QUI SIA MORTA. La Repubblica di Venezia, seduta di fronte con vessillo e spada, ha accanto un leone. Sotto, A. FABRIS D'UDINE FECE. R/ L'ASSEMBLEA/ DEI RAPPRESENTANTI/ DELLO STATO DI VENEZIA/ IN NOME DI DIO E DEL POPOLO/ UNANIMEMENTE/ DECRETA/ VENEZIA RESISTERA' ALL'AVSTRIACO/ AD OGNI COSTO/ A TALE SCOPO IL PRESIDENTE MANIN//E' INVESTITO DI POTERI ILLIMITATI/ VENEZIA II APRILE MDCCCXLIX/ IL PRESIDENTE G. MINOTTO/ I VICE PRESIDENTI L. PASINI G.B. VARE' I SEGRETARII G. PASINI/ G.B. RUFFINI A. SOMMA/ P. VALUSSI. Concentratevi sugli occhi del leone…..!!?
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  18. Ciao a tutti, recentemente ho ricevuto una nuova moneta: 1810 M SOLDO (liscio e di alto spessore) Il numero di riferimento è: Pagani Prove 493 (R3) Pagani 75b (C) Gigante 211b (R4) Mont. 300b (R) Luppino PP786 (R4) Ho notato che questa moneta era originariamente considerata una prova da Pagani, ed è stata poi considerata una moneta circolante nell'edizione 1982 del catalogo. Al momento ho alcune domande: 1. Perché questa moneta è considerata una moneta circolante? La loro produzione è sufficiente per sostenere il loro ingresso nel campo della circolazione? 2. Quanto è rara questa moneta? Vedo che ogni libro ha una valutazione diversa. 2. Perché questa moneta non ha formato un tipo indipendente? Per quanto riguarda i materiali in cui mi sono imbattuto, se questo accade a una moneta francese, diventerà un tipo solo. Sono straniero e posso esprimere il mio significato solo con l'aiuto di strumenti di traduzione.Se c'è qualcosa di confuso nella mia espressione, ti prego di perdonarmi. La pagina di riferimento è allegata di seguito.
    1 punto
  19. Bello... ma contrariamente a quanto verrebbe naturale, il nome è Ranieri, e il cognome Zeno
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  20. Sono passati almeno 13/14 anni, forse qualcuno in più... se quando li ha ricevuti è sopravvissuto allo shock ed è un frequentatore del forum magari si farà vivo!
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  21. Non mi capacito a chi gli è venuto in mente di prenderle. Forse le ha prese @caravelle82 che ha creato il museo degli orrori....dai svela l'arcano ????
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  22. A suo tempo prima di cederle mi ero conservato una scansione di fronte e retro, non sono proprio degli orrori, ma obbrobri sicuramente
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  23. Eppure ci sono molti pezzi "particolari" che non sono stati segnalati su nessun catalogo sopratutto sui Carlini e Tari di Ferdinando II. Sono da studio e se non era per il prezzo li avrei presi tutti. Comunque il problema credo siano stati i prezzi di partenza,troppo alti, cosi senza guardare le monete già passavi oltre.
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  24. 1918 PLACCHETTA DELLA SOCIETA' ANONIMA "SANITARIA" DI MILANO Bella composizione dello scultore ALBINO DAL CASTAGNE' - Stab. JOHNSON D/. Nel centro Mercurio con caduceo e figura femminile allegorica con coppa e serpente, in basso ai lati due targhe, a sinistra: STABILIMENTI / MILANO / OLGIATE-OLONA / 1907 e a destra: MARNATE OLONA / RACCONIGI / GALLIATE / 1918. R/. Nel campo entro muratura figura femminile in atto di scagliare granata e reggere soldato ferito; sullo sfondo scena di battaglia e in basso in targa: "SANITARIA" SOCIETA' ANONIMA / MATERIALE DI MEDICAZIONE / E COTONE PER POLVERI ESPLODENTI. Riferimenti: 150 ANNI DI MEDAGLIE JOHNSON 1836-1986 n.794 Bronzo dorato - mm 64x80
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  25. Passiamo ad una moneta estremamente rara: Compiano Federico Landi principe e marchese di Bardi, 1590-1630. Ducatone 1622. D/ FED LAN S R I AC VALL TAR PRIN IV ET C Busto con gorgiera, corazza e collare a d.; in esergo I OZ. R/ S FRANCIS – PROTEC TNOSTER San Francesco genuflesso riceve le stimmate; in esergo MDCXXII /N (stella) G. CNI 2. Ex NAC 85
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  26. Grazie mille @Rapax e @L. Licinio Lucullo per le tante informazioni! La moneta non è ben messa ma di sicuro ha una grande storia! Grazie ancora ad entrambi!
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  27. Ciao jaco! Hai fatto benissimo! È bellissima anche questa!Avrei speso anche io questi 3€! Tra l' altro non sapevo esistesse la scritta FERT sulle banconote! Spettacolo,ne ho imparata n' altra!
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  28. Memore di questa discussione oggi in un mercatino ho trovato un “bel” 100 franchi dell’Albania Italiana in versione horror. Per tre euro l’ho fatta mia, sia perché comunque con una tiratura stimata di 1 milione e 400 mila esemplari non è che ce ne siano tantissimi e anche perché morivo dalla voglia di mostrarvelo ?
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  29. Sono delle righe lasciate dalla macchina che imprimeva il motto. Magari altri utenti ti daranno anche la loro opinione Complimenti per le belle monete che posti, un saluto. Raffaele.
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  30. Ciao, Dai un'occhiata a questa discussione...
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  31. Buona la prima, in precedenza era stato concesso solo a consoli. La notizia è ben raccontata da Livio (Ad Urbe Condita, XXXI, 47-49).
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  32. In realtà la mia intenzione sarebbe di partire proprio in questo modo. Anche considerando che i pezzi in oro li prenderei con la dovuta calma e pazienza, presumibilmente in una fase della vita in cui è ragionevole che abbia maggiore disponibilità economica. In questo momento, giusto per dare un'idea, non posseggo alcuna moneta precedente a Giustiniano, per cui si tratta più che altro di capire da dove cominciare. Sicuramente sotto il profilo artistico apprezzo molto il secondo secolo, sotto il profilo prettamente numismatico (intendendo con questo la storia di politica economica che sta dietro la moneta) trovo interessante il periodo di iperinflazione del 4 secolo nonchè le emissioni degli imperatori Illirici e il tentativo di riforma di Aureliano e poi di Diocleziano. Data l'economicità di terzo secolo quarto secolo, pensavo di partire con qualcosa di Aureliano/Probo e Diocleziano/altri tetrarchi. Anche perché la mia esperienza in monete romane è minima (vedo tante foto, ma non credo di poterla chiamare esperienza ) e cominciare con nominali comuni e affascinanti mi sembra il modo per rischiare di farsi meno male in una fase iniziale. Chiaramente l'obiettivo è trovare un dato nominale col miglior rapporto qualità prezzo. Ad esempio, per il primo secolo, cercherò un sesterzio pienamente leggibile, ove possibile superiore al bb, ma al miglior prezzo, indipendentemente dal regnante. Credo sia l'unico modo per rendere sostenibile sotto il profilo economico una collezione di questo tipo.
    1 punto
  33. Eh si... il valore dello scotch è sempre in crescita.?
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  34. Incredibilmente il prezzo è tutto sommato in linea con il nostro mercato: 10800$ diritti inclusi! Non l’avrei mai detto nemmeno io. Complimenti tripli al nostro nuovo amico forumiano
    1 punto
  35. La mia peggior banconota : 500 dracme Grecia, macchiata e bucata...
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  36. Ecco la mia ultima horror-banconota (l'horror, e il motivo per cui è il pezzo che più odio tra le mie, è non tanto per l'usura ma per il trattamento che le hanno riservato... mi sa che erano finiti i post-it ?‍♂️?‍♂️?‍♂️). 10 dirhams, Marocco.
    1 punto
  37. Grazie @Pxacaesar, ci sono cascata di nuovo! Non è fatto male comunque. Ma quanti ne avete prodotti di questi gadgets in Italia?
    1 punto
  38. Anch io la penso come i ragazzi, meglio partire da obbiettivi raggiungibili: interessante l idea di mettere in collezione delle monete chiave, frutto delle numerose riforme monetarie, ma in definitiva puoi prendere un'asse di Augusto ed uno tardo, ad esempio severiano , un dupondio della riforma di Nerone con la corona radiata ed uno del terzo secolo, un sesterzio di augusto ( o cmq di inizio impero) ed uno degli ultimissimi ( ad esempio gallieno) magari di barra, un denario di Augusto ed uno degli ultimi ormai totalmente in rame, un antoniniano di Caracalla, che lo introdusse con la sua riforma , ed uno degli ultimi radiati, un follis di Costantino ed uno tardo imperiale, un aureo di primo secolo ed un solido di quinto secolo ecc ecc, insomma, uno specchio della vasta monetazione romana imperiale..
    1 punto
  39. In attesa dell'horror di @Josh81 mio carissimo @caravelle82 vediamo se riesco ad essere all'altezza del tuo 5 lire delfino: Ormai le tenebre sono calate....?
    1 punto
  40. UNCERTAIN GERMANIC TRIBES, Pseudo-Imperial coinage. Late 3rd-early 4th centuries. 'Aureus' (Gold, 20 mm, 6.30 g, 12 h), 'Gordian Group'. Imitating Gordian III, 238-244. IMP GORDVS RES Laureate and draped bust of Gordian III to left. Rev. ADVENTVS AVG AVG Emperor on horseback to left, raising his right hand in salute and holding scepter in his left. A lovely and unusual piece with very interesting types and legends. Original suspension loop broken off and subsequently pierced, otherwise, very fine. From the Aurum Barbarorum Collection. There are two aspects that make this imitation particularly interesting. Firstly, the reverse was copied from the ubiquitous Adventus aurei of Trajan Decius, however, the Germanic artist oddly duplicated the AVG at the end of the legend. Secondly, on the obverse, the legend does not end on AVG, AV or PIVS, as is normal for the 'Gordian Group', but on RES. This is of great interest, for it has no equivalent on Roman coinage. It is, however, clearly reminiscent of the Latin word rex, 'king', a title frowned upon in Roman society ever since the overthrowing of Etruscan kingship in 509 BC. Whether the artist was fluent enough in Latin to know the word rex and apply it as a substitute for 'Augustus' we cannot say for sure, but as a Goth, he surely wouldn't have shared the Roman political reservations against it. In any case, he appears to have been confident enough in his Latin to understand some of the basics of Roman coin legends, which he reproduced much more accurately than many of his contemporaries.
    1 punto
  41. DE GREGE EPICURI A me sembra un suberato, quindi falso d'epoca. Ci sono molte zone in cui emerge del rame, specie al rovescio.
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  42. Ciao, Ti consiglio di salvarti le ottime foto di Heritage e di usare quelle perchè sono molto utili anche sotto il profilo didattico, specie se devi mostrarla su di un Forum (te le allego per comodità, ma puoi trovarle direttamente dalla scheda dell'asta a questo indirizzo: https://coins.ha.com/itm/italy/kingdom/vittorio-emanuele-iii-5-lire-1914-r-ms64-ngc-/a/3081-32292.s?ic16=ViewItem-BrowseTabs-Auction-Archive-ThisAuction-120115 Solitamente da foto in risoluzione "modesta" considero un azzardo sbilanciarsi in valutazioni, ma essendo sceso in gioco tu, ho voluto cimentarmi a chi c'azzeccava! Vabbè, scherzi a parte, il baffo è un po "tignoso", come per il dettaglio della briglia nel sottopancia, molto spesso solo debole. Il baffo poi, avendo quei dettagli "in negativo", potrebbe soffrire anche di piccole otturazioni del conio. Anche da questa foto in alta risoluzione, il 64 non ce lo vedrei, ma rimane sempre il fatto indiscutibile che il riscontro diretto rimane fondamentale, specie su tipologie dove la brillantezza è veramente l'aspetto dirimente. Il bordo è sempre un po sofferente su questo ampio modulo, e spesso nel secondo giro del rilievo si annida sporco che in foto può dare una brutta impressione. Da questa foto ora si vede che non ha nulla di strano se non i soliti difetti e traumi (è sempre una monetona da 25g e gli accidenti se li tirava facilmente addosso insomma...) Dalla foto più piccola mi sono basato sul riflesso del metallo sul collo e "posteriore" del cavallo... che con questa foto più definita mi conferma la sensazione di metallo leggermente "toccato" (quindi, in definitiva, c'avevi azzeccato tu col dettaglio del baffo, e io guardando questo dettaglio. Vabbè... la pianto sennò ci buttano fuori ). La patina è davvero molto molto bella (però la preferisco più al dritto), vero punto forte di questa moneta, e, con i tempi che corrono (le lavan alla grande), potrebbe essere un aspetto che fa la differenza. In generale, dalla foto ovviamente, per me è un bello Spl/FdC-qFdC impreziosito da una patina che difficilmente si vede. Complimenti sinceri!
    1 punto
  43. Altra versione, con ritratto del "papa tosto" estremamente caratterizzante e un rovescio di grande equilibrio. Sisto V (1585-1590), Piastra anno V 1589. D/ SYXSTVS V PON MAX AN V, busto a sinistra con piviale ornato da due Santi in ovale e grande fibbia; sotto, nel giro, simbolo Guglielmo Tronci, zecchiere R/: IN TE SITIO, San Francesco genuflesso a sinistra, con le braccia aperte, riceve le stigmate da un crocefisso posto orizzontalmente in cielo; a sinistra, sullo sfondo, la città di Assisi su colle, a destra albero con cespuglio; esergo, ROMA. Muntoni 7. Ex NAC 118:
    1 punto
  44. Lo stemma potrebbe essere "vero", nel senso che non parrebbe un'invenzione grafica per semplice abbellimento del bottone, ma la riproduzione di qualcosa davvero esistente: le righe orizzontali sullo sfondo del leone equivalgono al tratteggio per il colore azzurro. Il problema è che di stemmi con leoni in campo azzurro ne esistono a decine... anche in Serbia e/o nell'ex impero austriaco. Se potessimo circoscrivere meglio la zona del ritrovamento, forse potremmo ragionarci meglio.
    1 punto
  45. Condivido questo convegno Numismatico di Messina del 16 ottobre che dimostra la vitalità attuale della convegnistica siciliana, auguri !
    1 punto
  46. Sì, SPES PVBLICA... Arka Diligite iustitiam
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  47. Pienamente d'accordo. Infatti io ho riportato l'interpretazione dell'autore che per primo ha segnalato la peculiarità. Nel catalogo sulla monetazione angioina scritto assieme ad Achille Giuliani riportiamo infatti correttamente la R come segno di abbreviazione. Di seguito, testualmente, la nota. LOTETA 2014, pp. 23-24, ha interpretato il segno obliquo di abbreviazione come una lettera X, in nesso alla R; l’autore, poi, ha rilevato che questa caratteristica nell’incisione diventa elemento di unicità per la serie monetale, che SPAHR 1976-1982, vol. II, pp. 10 e 47, a causa di un apparato iconografico simile, aveva attribuito a sovrani della Casa d’Aragona.
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