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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/06/21 in Risposte
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Buon giorno a tutti. Questa è la lista dei partecipanti, ad oggi: 1 - Abafil sas : Milano 2 - Anoè Vittore : Villorba (TV) 3 - A.N.64 Studio di Numismatica di Palma Stefano : Scorzè (VE) 4 - ARKA Numis srl di Zub Arthur : Vigodarzere (PD) 5 - Bevilacqua Marco (Numismatica Marciana) : Mestre - Venezia 6 - Brino Luigi : Conegliano (TV) 7 - Bruni Studio Filatelico Numismatico : Verona 8 - Carmagnola Andrea (Numismatica Carmagnola) : Brugherio (MB) 9 - Cavaliere Francesco (Numismatica Cavaliere) : Seregno (MB) 10 - Federici Ivan (Numismatica Cassandra) : Bologna 11 - Giraldi Denis : Portogruaro (VE) 12 - Martuscello Angelo (SPH Numismatica) : Codigoro (FE) 13 - Nasi Walter (BancoStema) : Castelnuovo R. (MO) 14 - Ottoboni Paolo (Numismatica Ottoboni) : Casarza Ligure (GE) 15 - Papaianni Bruno : Roma 16 - Perrone Fabio (Perrone Collezioni) : Gornate Olona (VA) 17 - Raponi Lucio (Studio Filatelico Numismatico Mille Lire) : Maiolati Spontini (AN) 18 - Sartor Nicola (Numismatica Feltrina) : Feltre (BL) 19 - Simioni Davide : Mestre - Venezia 20 - Valente Giacomo (Numismatica Valente) : Varese Direi lusinghiera risposta dei commercianti, ci aspettiamo un'adeguata risposta da parte dei collezionisti. Vi fossero aggiunte o modifiche, ve ne renderò edotti. Buon proseguimento di giornata Stefano Palma7 punti
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Ferdinando II, Tarì 1842 Millesimo che non si vede spesso e soprattutto in conservazione eccezionale, senza difetti di conio come in questo esemplare. Taglio rigato. Che ve ne pare?5 punti
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@AndrewChoosyNe approfitto per aggiungere un quadretto di alcuni dei pezzi di Carlo che ho in collezione...manca qualche altra moneta tra quelle che posseggo, ma sono ancora in alto altissimo mare per avere tutti i nominali e i millesimi di questo Regnante ma ci arriveremo. Buona serata ancora.4 punti
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Ciao @Archestrato, Ottimo intervento il tuo. Giorni fa, avevo osservato questo Didramma e come al solito, quando c'è qualcosa che non torna, cerco di analizzarlo. Già di per sé e fuori i canoni per rappresentare artisticamente, quello che i maestri incisori della fine del V sec. a. C. sapevano esprimere. In effetti hai visto bene, sicuramente questa moneta, non è stata coniata dalla zecca di Akragas. Ti ringrazio per averti citato a conoscere la mia opinione. Osservando la foto del dritto, ci si accorge che le proporzioni su molti dettagli, creano forti dubbi. Osservando i dettagli che più evidenziano la stranezza di questa moneta. La mancanza dell'etnico, dato importantissimo, per una emissione ufficiale. Un tondello che sà di moderno ( 1800/1900 ). Gli artigli, come tu menzionavi, sono sproporzionatamente tozzi. Il piumaggio ( nel cerchio rosso ) non ha nessun precedente sulla rappresentazione delle aquile Agrigentine. Lo stesso dicasi per il becco e il piumaggio esterno alla seconda ala. Per finire, il serpente..........tozzo incisione insicura, ovvero.......imitativa.4 punti
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3 punti
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Ogni tanto fa sempre piacere acquistare questi esemplari. Fanno bene alla vista, ci fanno riflettere. Innocenzo X (1644-1655) Giovanni Battista Pamphilj. Pergamena 1644 con bolla. PB. 38.00 mm. Pergamena: 57 x 41 cm.2 punti
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Buona serata Direi proprio di si, Marcello contromarcato in quel di Cipro con punzonato il valore di 9 soldi. Probabilmente il peso era calante rispetto allo standard di 10 soldi. Direi che è a nome del Doge Nicolò Marcello, tra l'altro moneta rara, e dalla foto mi sembra originale. Non mi sembra che l'asta on-line sia svolta da professionisti. saluti luciano2 punti
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2 punti
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Ciao Alberto, bel quadretto e dici bene il taglio da 3 tornesi "a mi me gusta mucho "...io ne ho solamente tre, ma controllo sempre se c'è qualche bel tondello da aggiungere . Tra le mie missioni numismatiche, raccogliere tutti i millesimi di questa bella tipologia...al momento non credo mi addentrerò a cercare varianti che anche in queste monete si sprecano, tra tipo di data e tipo di rami c'è da sbizzarrirsi e l'amico @Rocco68 ne sa qualcosa. Ecco allora uno dei miei...un 1788, rilievi bassi per debolezza di conio ma la moneta ha dei bei campi, questa arriva dalla Svezia, l'ho riportata al calduccio Un caro saluto e buona serata. p.s bellissima la 17922 punti
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A volte la legenda del taglio veniva sovrapposta o si creavano parole unite, perche’ il fermo del binario non era ben regolato o perchè la manovella azionata non si fermava in tempo. Altre differenze di conio potevano ravvisarsi nella presenza sia della legenda in incuso che di alcune zigrinature. Esse NON sono da considerarsi una variante o una particolarità o curiosità, ma, come per la limatura per riportare al peso i tondelli, non sono nemmeno un difetto, ma una vera e propria procedura di conio. Sono il frutto della pressione degli ingranaggi della macchina godronatrice a virola che facendo girare la moneta all’interno, faceva presa sul tondello riscaldato. Il ‘grip’ della presa tra gli ingranaggi, lasciava questa zigrinatura blanda assieme alle lettere in incuso Una volta riscaldati i tondelli in argento, a metallo morbido, capitava spesso che i dentini delle ruote/ingranaggi della virola lasciassero i segni verticali sul taglio. Al giorno d’oggi si utilizza una macchina a conio rotante circolare che fa scivolare e girare il tondello su una mezzaluna fissa.2 punti
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La terza faccia della moneta Parliamo della terza faccia della moneta: IL TAGLIO. Pochissimi sono attenti a questa, in quanto è abitudine osservare il Dritto e il Rovescio delle nostre monete; invece il taglio è altrettanto interessante in quanto a volte regala delle importantissime nozioni e aiuta a qualificare sia la autenticità che la catalogazione. La godronatura (termine atto ad indicare la incisione del taglio) a volte è prettamente una zigrinatura, o e’ composta da elementi decorativi (treccia/fogliame/etc) o prevede un motto (FERT, PROVIDENTIA OPTIMI PRINCIPIS, DIO LO VUOLE, DIO PROTEGGE L’ITALIA, etc) in incuso o in rilievo. Essa e’ stata creata per evitare la tosatura delle monete (procedura con cui venivano limate ai bordi le monete per sottrarre metallo prezioso) e per garantire l’autenticita’ delle stesse. Nel corso del tempo molte macchine sono state create per effettuare la procedura, da alcune molto semplici e lineari, si passo’ ad alcune molto piu’ complesse, create in piu’ moduli per scrivere il motto attorno al taglio. Di seguito inserisco alcune foto per far comprendere meglio la procedura con le prime macchine semplici e poi con le piu’ complesse. Le prime erano costituite da due binari con i due conii in rilievo che creavano l’incuso del motto. Un conio era fisso e l’altro mobile che faceva scivolare la moneta all’interno dei due binari, sino ad arrivare alla completa incisione a 360 gradi e poi la moneta cadeva nel foro di uscita del tavolo, dove era raccolta in una cesta. Successivamente si passo’ ad una virola in 2 parti con una leva che permetteva la coniazione in una unica operazione veloce. Dalla virola in due parti si passo’ a quella in tre parti, piu’ comoda e piu’ veloce: la moneta scendeva una dopo l’altra all’interno della macchina godronatrice, azionando la leva si operava l’incisione e automaticamente il tondello cadeva nel foro di uscita permettendo al successivo tondello impilato uno sull’altro, di scendere nella virola, e cosi’ via. Nel caso delle monete borboniche, sono state utilizzate tutte e tre le tipologie di macchine nel tempo.2 punti
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Una piccola precisazione sull'ottimo post di @Vietmimin (già che ci sono ti faccio i complimenti per i tuoi interventi, sempre interessantissimi), ossia che Faustina è vero che ottenne il rango di Augusta giovanissima (nel 147) e prima del marito (che invece, come è noto, lo divenne ascendendo al trono nel 161), tuttavia tale onore le fu attribuito solo in riflesso della tribunizia potestà accordata allo stesso Marco Aurelio il 1° dicembre del 147 e che di fatto lo designava allo stesso tempo come coreggente asimmetrico (nel senso di rango comunque inferiore) e futuro erede di Antonino Pio sul soglio imperiale (in pratica, quindi, anche Marco divenne un Augusto "occulto", benchè formalmente rimase Cesare fino al 161).2 punti
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Ammirando il dritto del HIRMER , percepiamo a pelle quello che ho scritto sopra.2 punti
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2 punti
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Si vedono bene tante microbolle in negativo sia al diritto che al rovescio. L'esemplare non è coniato ma fuso. Pur non potendo escludere l'ipotesi di un falso d'epoca, dubito che lo sia perchè poco probabile che ne esistano (sarebbero stati riconosciuti immediatamente).2 punti
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Buongiorno a Tutti , per la mia Napoletana di oggi vi propongo un bel quadretto di Publiche di Ferdinando IV. A parte il millesimo ognuna si presenta diversa dalle altre per qualche particolare, ci sarebbe da sbizzarrirsi a collezionarle. Tu Rocco @Rocco68 ne sai qualcosa, ma anche Cristiano @Asclepia se non sbaglio non disdegna questa tipologica. Saluti Alberto2 punti
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Cari Lamonetiani, oggi vi propongo questa moneta che ho avuto modo di visionare. Si tratta di un 2 Lire 1939 XVII Impero in Ni-Cr che presenta il bordo completamente liscio. L'Attardi (Prove-Varianti-Errori-Falsi nelle monete dei Savoia,vol. II, 2010), la mia bibbia per le varianti del Regno non lo riporta. Segnala solo l'esistenza di 2 Lire 1940 XVIII R2 (che veniva riportato anche sul Gigante 2017 n°121b Ø 30,1 mm.) ed un 2 Lire 1941 XIX R3 (con Ø maggiore ed in collezione privata). La premessa (che cito testualmente) recitava: "Le coniazioni di quest'ultimo periodo (serie "Impero"), risultano essere le più convulse (disordinate ed incontrollate) dell'intera monetazione [di Vittorio Emanuele III, n.d.r.]; generando "Varianti" ed "Errori" che in periodi normali, con i dovuti controlli, non sarebbero stati commessi. Tipo: ...omissis...; utilizzo della ghiera "Liscia" anziché "Godronata" (utilizzata per il 2 Lire in Nichel) con lo stesso diametro o con diametro maggiore; ...omissis... solo per citarne alcuni. Queste "Varianti" ed "Errori" sono già segnalati in diversi esemplari anche in basse conservazioni (quindi circolate)." Ora, la moneta è - a mio avviso - autentica, circolata e presenta un diametro maggiore ed un impronta ben definita (al contrario di questa tipologia che fu coniata per una iniziale errata regolazione della macchina coniatrice, predisposta ancora a coniare il ben "più morbido" Nichelio puro o quasi). Anche lo spessore si presenta più sottile rispetto alle consorelle "standard": insomma, tutto fa pensare che il tondello sia stato impresso senza ghiera, facendo sì che il metallo ricevesse lo stampo cedendo più facilmente e dilatandosi non contenuto al bordo. Nel 1939, però, in Italia non si era ancora in guerra e, se per l'Attardi è giustificato ogni tipo di errore dal 1940 in poi per lo stato belligerante, qui la scusa mi pare un po' debole. Quindi siamo in presenza di un oggetto estremamente raro (sono partiti con la nuova coniazione in "acciaio" (si fa per dire, non c'era ancora ferro nella lega) e l'operatore non aveva messo la ghiera? O aveva sbagliato mettendo una ghiera liscia? Se il pezzo del 1941 è considerato R3, anch'esso di diametro maggiore, possiamo attribuire la stessa rarità (se non superiore) a questa moneta coniata in tempi ancor "tranquilli" e quindi più controllati? Mi piacerebbe sentire i vostri pareri e considerazioni e se avete avuto occasione anche voi d'imbattervi in un esemplare di questo tipo. Che rarità e che valore economico dareste? Ringrazio anticipatamente tutti coloro che si presteranno a commentare questo mio post.1 punto
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E se avessero "adattato" questo dritto, modificandone la legenda originaria: PHILIP R (EX) IS (P) perché da quello che noto, la V di PHILIP(R)VS è una I corretta.1 punto
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Ma torniamo all’esemplare Leu abbiamo visto alcuni particolari non congruenti . Come si conciliano con una provenienza ex Gillet? l’esemplare e’ il medesimo del photofile (357)? Oppure e’ solo ‘same dies’? possono esserci altre ipotesi ?1 punto
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Grazie per la spiegazione. Prima mi piacevano, ora le adoro. Mi stupisce di non aver notato tutte queste differenze.1 punto
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E poi ci sarà lui, uno dei protagonisti..., che potrete finalmente avere e sfogliare, il nuovo Gazzettino del Cordusio numero 8 !1 punto
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Potrebbe essere, ho riportato quanto scritto dal venditore, ma è un dato che a me non interessa affatto! ? Così come la rarità. Grazie del commento. Ave! Quintus1 punto
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Mi pare che ne avevamo già discusso di questa moneta a suo tempo sul forum, insieme ad altre con la medesima provenienza e storia. Qui bisognerebbe chiedere al restauratore di Bertolami per avere qualche info in più su tecniche e materiali, ma immagino se ne ricaverebbe poco o nulla. La differenza è che con il bronzo il lavoro, pur ben fatto tecnicamente, all'occhio allenato risulta subito evidente. Con l'oro invece da foto è pressochè indistinguibile.1 punto
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Spero proprio di esserci e che ci siano molti altri collezionisti e appassionati. Un plauso certamente al sig. Palma per l'impegno costante.1 punto
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Della testa nuda abbiamo o con la I o senza. Di seguito, mostro un esemplare senza (più raro). Per quel che riguarda la testa laureata, come detto abbiamo 3 tipologie. La prima (1831), presenta i simboli di zecca affianco alla data. La seconda (1832-1843), li presenta in basso sotto la corona d'alloro. La terza (1844-1848), infine, presenta la I ("primo") più staccata da PHILIPPE e sempre i simboli di zecca in basso. Di seguito, mostro in ordine di tipologie le tre monete descritte.1 punto
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Ah, ho capito. Io, invece, le ho sempre viste come un'unica tipologia. Personalmente, collezionando per tipologia e non per zecca, punto sugli esemplari magari più comuni ma in alta conservazione. Ecco. Nella prima risposta avevo considerato solo i 5 franchi in argento. Ovviamente, ci sarebbero anche quelli in oro, che ho inserito dopo aver modificato il messaggio. Allora, come detto la 1° tipologia va dal 1824 al 1826, mentre la seconda dal 1827 al 1830. Innanzitutto, cambia in modo lieve l'effige. Di seguito, ti mostro una foto per confronto (1° tipologia in alto, 2° in basso), in cui potrai notare come le ciocche dei capelli siano un po' diverse tra loro. Diciamo che per apprezzare a pieno questa piccola differenza, è necessario guardare ad esemplari in alta conservazione. Molto più evidente è, invece, la differenza per quel che riguarda la base del collo e la disposizione della firma degli incisori. Nel primo tipo la T corsiva è grande e ben evidente, mentre nel secondo tipo è piccola. La terza tipologia, a mio avviso, puoi benissimo lasciarla perdere, trattandosi di una variante nata da un difetto di conio e riguardante il bordo...1 punto
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Cerchiamo di rispondere un passo alla volta. Di Napoleone hai citato giustamente 8 tipologie e quelle sono. Di Luigi XVIII io sapevo solo di due varianti: la prima con il busto vestito (1814-1815), la seconda "nudo" (1816-1824). Qual è la terza tipologia che citi? Di Carlo X, invece, esistono 3 tipologie: 1° tipo (coniato fino al 1826), 2° tipo, in cui cambia lievemente l'effige (1827-1830) e 3° tipo con il bordo rialzato dovuto alla rottura di una ghiera in fase di coniazione (solo 1830). Di Luigi Filippo I, senza contare tutta la questione dei bordi, ci sarebbero 5 tipologie: testa nuda senza la I (1830), testa nuda con la I, testa coronata di 1° tipo, testa coronata di 2° tipo, testa coronata di 3° tipo. Come riportato sul nostro catalogo, per quel che riguarda la testa nuda senza la I: "Questa moneta fu coniata in seguito all'ordinanza del 17 agosto 1830. La sua produzione cominciò l'8 novembre e terminò il 31 dicembre. Questa moneta non presenta la I ("primo") dopo il nome del re. Ciò fu dovuto alle idee politiche del direttore amministrativo del Ministero delle Finanze (addetto alle monete e alle zecche), il quale non considerava Luigi Filippo come il legittimo re e quindi eliminò la I dai disegni, in segno di sfregio. Questo direttore fu immediatamente congedato e rimpiazzato. In seguito, fu bandito un concorso per scegliere il disegno della nuova moneta che avrebbe rimpiazzato questa". Se vuoi, dopo posso soffermarmi nella spiegazione delle restanti tipologie per questo sovrano. Ci sarebbero poi le varie tipologie della Seconda Repubblica (1848-1852) ma dato che non le hai citate, probabilmente non ti interessano ai fini collezionistici... Ed eccoci, infine, arrivati a Napoleone III. Qui abbiamo 4 tipologie in argento: presidente con firma J. J. Barre, presidente con firma Barre, imperatore con testa nuda (1854-1859) e imperatore con testa laureata (1861-1870). E le 3 in oro che già conosci. Eventualmente della prima tipologia in oro ci sarebbe da citare anche la variante con bordo liscio e bordo rigato (e, quindi, arriviamo in tutto a 4 in argento e 4 in oro). Anche qui non contiamo le tipologie repubblicane, eseguite dopo la caduta del Secondo Impero...1 punto
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Ciao a tutti, recentemente ho ricevuto una nuova moneta: 1810 M SOLDO (liscio e di alto spessore) Il numero di riferimento è: Pagani Prove 493 (R3) Pagani 75b (C) Gigante 211b (R4) Mont. 300b (R) Luppino PP786 (R4) Ho notato che questa moneta era originariamente considerata una prova da Pagani, ed è stata poi considerata una moneta circolante nell'edizione 1982 del catalogo. Al momento ho alcune domande: 1. Perché questa moneta è considerata una moneta circolante? La loro produzione è sufficiente per sostenere il loro ingresso nel campo della circolazione? 2. Quanto è rara questa moneta? Vedo che ogni libro ha una valutazione diversa. 2. Perché questa moneta non ha formato un tipo indipendente? Per quanto riguarda i materiali in cui mi sono imbattuto, se questo accade a una moneta francese, diventerà un tipo solo. Sono straniero e posso esprimere il mio significato solo con l'aiuto di strumenti di traduzione.Se c'è qualcosa di confuso nella mia espressione, ti prego di perdonarmi. La pagina di riferimento è allegata di seguito.1 punto
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Bene pierg00... sonk felice per te... io purtroppo non posso essere felice... avendo perso 3 ore stamattina.... inutilmente...1 punto
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Buongiorno amici...dico la verità credevo di aver già risposto l'altro giorno, ma evidentemente da cellulare ho fatto qualche casino...in ogni caso la giudico anch'io MB/qBB... il rovescio per la tipologia a me piace Molto!!! Ci tengo anche a precisare che quello sul profilo non è un colpo ma una mancanza del tondello. Un caro saluto. Cristiano.1 punto
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Grazie Mario. E anche questo il 16 ottobre.1 punto
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Ciao a tutti. Ho comprato questa moneta da un'asta. È troppo piccolo con un'immagine di elementi abbondanti, quindi posso vederlo solo con la lente d'ingrandimento.1 punto
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Ciao a tutti. Ho questa moneta da un'asta italiana. Penso che sia qSPL. Potrei sapere l'anno di questo tipo? Grazie.1 punto
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Buongiorno, congratulazioni per questo rarissimo grano con busto a destra... Ne approfitto per chiederti se ti sei fatto un'idea del motivo per cui sono stati coniati questi esemplari con il busto orientato a destra e non a sinistra come gli esemplari meno rari, inoltre cosa rappresenta la M sotto al busto?... Per quanto riguarda la trascrizione del nome del Re in PHILIPRVS credo sia un errore scaturito da un esubero di metallo che è andato a posizionarsi proprio in quel punto da formare una gambetta in modo da trasformare la P in R,un'altro esubero si trova su LI sempre di PHILIPPVS...1 punto
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Ho finito i like per oggi, ma poco conta, Grazie @gionnysicily per avere messo ben a fuoco i molti elementi che creavano una lunga serie di interrogativi. Il tuo occhio esperto ha una capacità di visione di insieme che ammiro sempre profondamente ?1 punto
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Complimenti, bellissimo esemplare. Questo è rimasto in Italia ? Un caro saluto1 punto
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Passiamo ad una moneta estremamente rara: Compiano Federico Landi principe e marchese di Bardi, 1590-1630. Ducatone 1622. D/ FED LAN S R I AC VALL TAR PRIN IV ET C Busto con gorgiera, corazza e collare a d.; in esergo I OZ. R/ S FRANCIS – PROTEC TNOSTER San Francesco genuflesso riceve le stimmate; in esergo MDCXXII /N (stella) G. CNI 2. Ex NAC 851 punto
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In riferimento al cognome Purpureo (o Purpurione) esiste anche la teoria di J.S. Richardson (The Triumph, the Praetors and the Senate in the Early Second Century B.C. in The Journal of Roman Studies, Vol. 65 -1975) che vede nel murice e nella porpora di Tiro da esso ricavata un riferimento al trionfo concesso dopo la battaglia di Cremona del 200 a.C. a Lucio Furio Purpureo, il primo pretore della storia repubblicana ad indossare la vestis triumphalis.1 punto
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@mty1805 @lorluke It is particularly interesting to consider that "type 2" copper-coins (Milan, after 1810) are not only the results of new dies, but also of a new technique of coinage, i.e. inside a collar. This is a containing metallic ring just lager than the coining planchet and against which this latter is pushed by clashing dies, causing coin border to rise and smooth. This method was adopted since 1808 by the Mint of Milan for gold and silver coinage (it was a re-invention by the ingenious 'Royal Mechanician' Giuseppe Morosi) and then by the mints of Venice and Bologna, but only later on for copper coins. In a couple of months, I hope, a book of mine on the coinage of the Italic Reign (1805-1814) will be published and many aspects of Napoleonic coins (still largely unpublished), will be there presented and discussed. For what concerns the soldo type 1 with border type 2, it was surely striken as a normal coin after mounting old dies with the new device, whatever the reason (pattern, error, misunderstanding, ...). It is certainly R4. E' particolarmente interessante considerare che le monete di rame "tipo 2" (Milano, dopo il 1810) non sono solo il risultato di nuovi conii, ma anche di una nuova tecnica di coniazione , cioè quella a virola. Questa è un anello contenitivo metallico appena più grande del tondello da coniare e contro la quale quest'ultimo viene spinto dai conii che imprimono la moneta, determinando l'innalzamento del bordo della moneta ed il lisciamento del contorno. Questo metodo era stato adottato fin dal 1808 dalla zecca di Milano per la monetazione d'oro e d'argento (si tratta di una re-invenzione del geniale "Reale Meccanico" Giuseppe Morosi), e quindi dalle zecche di Venezia e Bologna, ma solo successivamente per le monete di rame. Tra un paio di mesi dovrebbe uscire un mio libro sulle coniazioni del Regno Italico (1805-1814) e molti aspetti della monetazione napoleonica (in gran parte inediti) saranno lì presentati e discussi. Per quanto riguarda il soldo "tipo 1" con il contorno "tipo 2", questo fu certamente coniato dopo aver montato i vecchi conii con il nuovo dispositivo, qualunque ne sia stato il motivo (prova, errore, malinteso, ...). E' certamente R4.1 punto
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La coppia ebbe ben 13 figli, dei quali raggiunsero l’età adulta solo un maschio (Commodo) e cinque femmine. Per completezza essi erano: · Anna Aurelia Galeria Faustina · Gemellus Lucillae · Anna Aurelia Galeria Lucilla · Tito Elio Antonino · Adriano · Tito Elio Aurelio · Domizia Fausitna · Fadilla · Cornificia · Tito Aurelio Fulvio Antonino · Commodo · Marco Annio Vero Cesare · Vibia Aurelia Sabina Della Fecondità di Faustina se ne era parlato già qui una decina (!) di anni fa. https://www.lamoneta.it/topic/76361-la-fecondit%C3%A0-di-faustina/ e sebbene pochi figli abbiano raggiunto la maggiore età la Fecunditas dell'Imperatrice (che voleva garantire una successione al ruolo di Imperatore, la possibilità di dare il via ad una dinastia e quindi impedire crisi di potere alla guida dell'intero Impero) fu una delle sue caratteristiche precipue quasi a voler indicare un futuro di "abbondanza" e di stabilità. Il marito la definisce “dolce, amorevole, semplice” (“Pensieri”) e come la fanciulla “che gli aveva portato in dote l’Impero” (probabilmente in quanto discendente diretta di una coppia imperiale). Nella corrispondenza tra l’Imperatore e Frontone Faustina viene descritta come una buona madre e altrettanto buona e virtuosa moglie per l’Imperatore stesso. Quindi tutto farebbe supporre un unione felice. In realtà la figura storica di Faustina II risulta controversa in quanto l’Historia Augusta la descrive come uxor infamis , avara e tendente al tradimento (anche in favore di marinai e gladiatori!), tanto che il concepimento dello stesso Commodo fu coinvolto in alcune dicerie. Il tutto probabilmente nasce da equivoci e da quella strisciante misoginia che pervade il mondo romano nei confronti dei personaggi femminili imperiali: sembra che la biografia di Marco Aurelio sia stata scritta da Eutropio verso la fine del IV secolo mentre secondo Theodor Mommsen fu inquinata e rimaneggiata nel V secolo dopo una prima stesura collocabile attorno al 330 d.C.; quale che sia la versione corretta, il resoconto è considerato dagli studiosi attuali pieno di falsi storici e pregiudizi. Oltre ad una presunta dissolutezza morale le chiacchere su Faustina rimandano alla già citata usurpazione di Avidio Cassio: Cassio Dione la indica come coinvolta nella ribellione, probabilmente al fine di mantenere il potere e tutelare la successione del figlio Commodo durante una grave malattia del marito che sembra portarlo a morte, con la promessa di sposare l’usurpatore (e quindi legittimarne il titolo di Imperatore) alla morte di Marco Aurelio. Alla guarigione dell’Imperatore Avidio sarebbe stato ucciso dalle sue stesse milizie. Altre voci la indicano come amante di Lucio Vero che quindi avrebbe avvelenato dopo che egli aveva rivelato alla moglie Lucilla (figlia della stessa Faustina) una loro relazione. SITOGRAFIA: https://it.wikipedia.org/wiki/Faustina_minore https://www.romanoimpero.com/2018/05/faustina-minore.html Vi chiederete: "E quindi? Ce lo fai vedere il rovescio? Dove vai a parare?" Beh l'ho scritto nel titolo... questa è la parte 1, quella biografica che si ricollega all'esemplare. Seguirà una analisi e uno studio del rovescio e del tipo rappresentato... Saluti Illyricum1 punto
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@El Chupacabra Anche l'edizione del 2020 del convegno di Venezia si era tenuta il terzo sabato di ottobre. Quindi in luglio si poteva presupporre che anche quest'anno la data fosse già occupata. E dire che si tratta di eventi diversi non lo trovo corretto. Sempre di Numismatica si tratta. Non trovo nemmeno corretto criticare le conferenze del convegno di Venezia senza conoscerle. Quelle dell'anno scorso hanno avuto un buon seguito anche tra i Lamonetiani, come testimonia la relativa discussione. Capiamo tutti che la pandemia ha causato non pochi danni, ma aggiungerne noi mi sembra esagerato. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Ciao a tutti! Riporto in auge questa discussione dal momento che è comparsa in asta un pezzo da 50 Cent. "Leoni" che non si vedeva in pubblica vendita dalla lontana Varesi 5. È tuttora in asta presso la Numismatica Ranieri 16, lotto 541 https://numismaticaranieri.it/lottischeda/40427-regno-ditalia-vittorio-emanuele-iii-1900-1943-50-centesimi-1926-roma-leoni-esperimento-tecnico-ristampa-su-lira-argento.aspx Dalla foto dell'asta si evince molto chiaramente la data del sottotipo monetale impiegato (localizzato al D/ proprio alla base del busto del Re). Se ancora non avete letto il mio articolo e siete interessati alle prove e progetti del Regno d'Italia di VEIII, vi consiglio di dargli un'occhiata (trovate l'articolo completo e aggiornato nella sezione 'download' del mio sito ilnumismatico.com)... Posso anticipare che non ne rimarrete delusi… (spero!) ... e, consiglio spassionato, se siete interessati al settore delle Prove, andate a vedervi questa monetina da Ranieri (e magari fate anche qualche bella foto )1 punto
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Appena ricevuto : Shawn M Caza A handbook of late roman bronze coin types 324-395 - Spink 20211 punto
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Ora è presente anche Treviso con qualche moneta. Piano piano cercheremo di completare anche questa zecca. Arka Diligite iustitiam1 punto
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