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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/26/21 in Risposte
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Buongiorno Napoletana del giorno Ferdinando IV Grano Cavalli 1790 A. P. Il meglio conservato che ho in collezione.7 punti
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Ciao a tutti Xavier79 La classificazione della prima emissione è giusta, bravo. L'altra, di seconda emissione, è errata. Il pettine non è intersecante la leggenda, almeno da quanto si intravvede dall'immagine. Mi permetto di mettere il link di un mio modesto contributo che spero possa essere utile alla causa. https://www.academia.edu/45044181/RIESAME_CRONO_TIPOLOGICO_DEI_DENARI_PROVISINI_ROMANI_1186_1398_AL Secondo me corrisponde al gruppo 23 della mia sintesi. Cari saluti e buon proseguimento5 punti
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(Artemide LVI). The Lombards at Beneventum. Arichis II, as Princeps (774-787). AV Tremissis.Obv. DNS VI - - CTORIΛ. Crowned, draped and cuirassed bust facing, holding globus cruciger. Rev. VITIRΔ (inverted Δ) - PRINPI. Cross potent, cross of four pellets above; A to left, pellet to eighter side of base; beneath, CONOB. CNI XVIII 3; BMC Vandals 11. AV. 1.18 g. 16.00 mm. RR. Very rare, brilliant and superb. About EF/EF. Domenico4 punti
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spero di non creare problemi postando parte della foto dell'esemplare del deca di Kimon del museo di Siracusa, nel caso prego il curatore di oscurare il post. vorrei farvi notare alcune affinità del pezzo Artemide (anche se questo è leggermente più rivolto a sin.) con questo incisore. lo stesso orecchino le sopracciglia sporgenti, la parte del labbro superiore destro più alto del sin. il labbro inferiore praticamente identico, i due riccioli sulla fronte.3 punti
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Mettiamo nelle teche del museo tutte le banconote ed i biglietti postati sino ad adesso (per le monete è impossibile mi dispiace, troppo piccole), ci sono proprio tutte sino all'ultimo miniassego postato. E' rimasto solo un posto libero in basso a destra, lo meriterà un vero orrore raro3 punti
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La più bella nella mia collezione 120 grana 1805 scudo piccolo. Bordi vi giuro taglienti.2 punti
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Riporto il Bando del 12 Gennaio 1648 a nome di Enrico di Lorena per la coniazione delle monete in Rame, il Grano, La Publica e il Tornese. Saluti Alberto2 punti
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E alla fine con solo 16 mesi di ritardo eccola qui, ricevuta oggi. Sto COVID sta veramente disturbando l'anima. Comunque è una bella moneta dal vivo è più piacevole che nelle riproduzioni fotografiche.2 punti
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Buongiorno a tutti, di Orrori c'è ne sono fidati, bisogna superare la paura ?. Eccone uno,stavolta un miniassegno del Banco di Sicilia, ero ragazzino e mi sentivo grande ad usarli.? Saluti Alberto2 punti
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1700 Regno di Sicilia - Carlo II° (1665-1700) 1 grano (Palermo)2 punti
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Penso sia questa... Anche se in pessime condizioni... https://www.biddr.com/auctions/nacit/browse?a=12&l=73962 punti
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Personalmente ritengo che una delle cause del basso numero di 20-25enni possa essere l'ingresso nel mondo lavorativo che avviene più tardi rispetto a 30-40 anni fa (correggetemi se sbaglio). Inutile negarlo, la numismatica è un hobby costoso e non tutti hanno la fortuna di avere una famiglia benestante, le monete a buon mercato ci sono ma sono veramente pochi gli ambiti che si possono trattare con budget ridotti. Io ho 25 anni, la mia raccolta di monete siciliane mi è costata parecchi sacrifici e quotidianamente provo ad approfondire e studiare le mie monete (ho pubblicato qualcosina a riguardo). Provo anche a fare divulgazione sui social ma attecchire è complicato e mi sembra ci sia parecchio ostracismo nell'ambito numismatico. Concordo con chi dice che bisogna far conoscere questa passione ai bambini ed ai ragazzi nelle scuole, se la scintilla è presente potrebbe anche volerci del tempo ma il seme darà frutto. Bisogna far conoscere questa passione, far capire che non è solo investimento o compra-vendita e colmare le carenze culturali di chi, spesso, non sa nemmeno il significato del termine "numismatica". Alla domanda se la numismatica sia in salute non saprei rispondere, sicuramente è sempre stato un settore di nicchia ed oggi con l'ausilio del web ha probabilmente la diffusione più ampia che abbia mai avuto però per parlare di salute bisogna non solo guardare alla quantità ma anche alla qualità. Forse il livello medio nel tempo si è abbassato in favore di un numero maggiore di bagarini, personaggi di dubbio gusto o personalità poco competenti. Questa è un'idea che mi sono fatto studiando vecchie collezioni, leggendo articoli e pubblicazioni varie, magari tra 200 anni diranno la stessa cosa guardando ad oggi perché resteranno solo libri e pubblicazioni mentre gli altri personaggi andranno perduti nei meandri del tempo (anche se oggi è alla portata di chiunque pubblicare ed alcuni, facendolo senza riferimenti e documentazione, rischiano di inquinare la numismatica). P.S.: ad inizio discussione si parla di età ed esperienza in ambito numismatico, a me piace sempre fare questo esempio: Santino e Giorgio guidano entrambi moto, Giorgio le guida da 10 anni ma nel corso di questo periodo ha cambiato 2 moto soltanto, Santino invece guida da solo 5 anni ma ha cambiato una moto l'anno. A chi andreste a chiedere un consiglio su quale modello comprare?2 punti
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Ciao a tutti, inauguro il 1700 con questo quarto di tallero del principato vescovile di Salisburgo, coniato sotto l'autorità di Giovanni Ernesto Thun-Hohenstein2 punti
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Forse fondata da genti paleovenete attorno al XI sec. a.C. , con la romanizzazione della regione, l'odierna Oderzo allora Opitergium, è municipio con cittadinanza romana dal 49 a.C. : diventa nei primi secoli dell'impero di Roma, città importante e fiorente con influenza su parte significativa del Veneto, per seguire poi il declino dell'impero subendo nel periodo delle incursioni di popoli barbari diversi attacchi e distruzioni . Nei VI e VII sec. con l'arrivo dei Longobardi, Opitergium è una sorta di caposaldo bizantino nel lungo periodo di contrasti tra questi ed i Longobardi ; al periodo tra i regni di Agilulfo ed Adaloaldo, attorno al 610-620, risalirebbe l'assassinio in Opitergium dei nobili Longobardi Tasone e Caco del ducato di Friuli, come ricordato ( Historia Langobardorum IV , 38 ) da Paolo Diacono . Lo stesso Paolo Diacono ( Historia IV , 45 ) ci dice che il re Rotari ( 636-652 ) conquisterà e distruggerà Opitergium . Nel 1999 viene presentata nel contesto di un convegno su Paolo Diacono, una piccola moneta in argento frammentata, ritrovata in scavi nell'area ex-carcere di Oderzo . Successivamente restaurata e studiata, la moneta, con l'interpretazione dell'inedito monogramma al rovescio ( Bruno Callegher - 2009 ) viene attribuita al re dei Longobardi Arioaldo, successore di Adaloaldo dal 624 al 636 e predecessore di Rotari . Arioaldo è re che, come ci dice Paolo Diacono nella sua Historia ( IV , 41) , risulta, all'epoca ed all'autore, scarsamente noto .2 punti
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Sposto qui la domanda che facevo sul post di Oronzo per maggior visibilità e perchè ho gran bisogno dei vostri pareri. Vi prego di scusarmi se i termini tecnici sono approssimativi, spero comunque che voi mi capirete. Si tratta di due medaglioni di Commodo, che potrebbero (è la mia domanda) farne uno solo. Raffigurano al rovescio Ercole conducendo due buoi che tracciano un solco nell’atto fondatore di una città, con la legenda HERC ROM CONDITORI (Ad Ercole romano fondatore) e senza dubbio dagli stessi conii. Il TR P XVIII (10 dicembre 192) dovrebbe permettere una datazione verosimile a novembre/dicembre 192, ma è probabile che questi medaglioni erano coniati in anticipo di qualche mese. Commodo è stato assassinato il 31 dicembre 192, e se le monete TR P XVIII sono rarissime, numerosi medaglioni esistono per questa 18a potestà tribunizia. Il primo medaglione è stato proposto da Lanz nel 2006, piuttosto messo male e apparentemente rimasto invenduto. https://www.acsearch.info/search.html?id=301637 I dati ponderali: 96,3g, 43 mm La didascalia indica per questo medaglione bimetallico una vendita precedente nel 1931 (Helbing) e su acsearch si vede che era già stato messo all’asta nel 1908 (Jakob Hirsch, catalogo 22) e 1925 (Naville, catalogo 11). Ha dunque un pedigree interessante che risale al 1908. Il secondo, 95,4g, 42 mm, messo all’asta nel 2013 dalla NAC, (invenduto o ritirato?), è finalmente venduto nel 2016 per 19 000 $ dalla CNG. Prezzo piuttosto ragionevole, non ha interamente convinto, forse per il suo aspetto truccato, forse perché le case d’aste non danno nessuna provenienza , cosa un po’ strana per un medaglione rarissimo in questo stato. https://www.acsearch.info/search.html?id=1825531 Quello che colpisce immediatamente è l’aspetto molto artificiale sia della patina che dell’incisione, e la menzione « un pò lisciato » pare un eufemismo lontano dalla realtà. Ci siamo ormai abituati. La caratteristica bimetallica è sparita della didascalia. Il ritratto, bello in assoluto, non assomiglia più tanto ai tratti del volto di Commodo. Potrebbe essere uno schizzo di qualsiasi imperatore del II sec… Se paragoniamo i due esemplari (premesso che non sono affermazioni ma solo un giudizio su foto che deve essere discusso): Le zone possibilmente non rilavorate sul bordo mostrano dei piccoli difetti che corrispondono bene a quelle del medaglione di Lanz (freccie), certe mancanze di metallo s’indovinano ancora dopo il restauro (cerchi), ad esempio sul fianco del bue.1 punto
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Per te @gpittini Solo per il piacere, un medaglione bimetallico del B.M « dans son jus ». Nessun ritocco, nessuna patina artificiale, che ritratto, che meraviglia.1 punto
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Ciao, da quanto si può vedere dalle foto(ottime) per me il denario è autentico. Ed è anche molto bello. Per la catalogazione e l'attribuzione del RIC lascio ai più esperti la parola. Alla prossima. ANTONIO1 punto
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...allora penso che possa andare bene questo biglietto di stato del 1894 di Umberto I. Mi sono accontentato come conservazione :1 punto
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Buonasera, di banconote rare non ne ho, ma qualche orrore potrei ancora trovarlo, una mille Lire Marco Polo vittima della lavatrice ? Saluti Alberto1 punto
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Ho avuto modo di introdurre due emidramme del tipo Testa di Giasone/Sandalo di Giasone nella discussione https://www.lamoneta.it/topic/171557-dramma-della-tessaglia-con-raffigurazione-frontale-di-aleuas/page/2/?tab=comments#comment-1963278, dove ho anche accennato al mito di Giasone, l'eroe greco figlio di Esone re di Iolco che fu a capo della spedizione degli Argonauti. Secondo la versione più comune della leggenda, Esone, quando fu spodestato dal fratellastro Pelia, per mettere in salvo Giasone lo mandò presso il centauro Chirone, dal quale fu allevato. Giunto ai 20 anni, Giasone tornò a richiedere la signoria di Iolco indossando uno strano costume: una pelle di pantera sulle spalle, una lancia in ogni mano e il piede sinistro senza calzare. Pelia, spaventato perché un oracolo gli aveva predetto di guardarsi dall’uomo che portasse un solo calzare, promise a Giasone di restituirgli il regno se avesse conquistato il vello d’oro in Colchide. Sperava che l’eroe sarebbe morto nell’impresa, ma Giasone portò a compimento la spedizione degli Argonauti, tornò a Iolco e si impadronì del regno. apollonia1 punto
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Complimenti, direi che è proprio lei. Monetazione decisamente non nelle mie modeste competenze. Riguardo le condizioni, è il rischio che corre acquistando lotti, alle volte saltano fuori monete ben conservate, altre volte decisamente no.1 punto
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Buongiorno a tutti, complimenti Rocco, è tra i ritratti più belli che abbia visto sui grani. Saluti Alberto1 punto
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MArio Marzott, oltre a non dare indicazioni sulla moneta, ti metti a sollevare inutili polemiche su eventuali ringraziamenti non dati ad un altro utente, ti sembra un comportamento che crea spirito di gruppo tra appassionati di monete oppure il classico modo di fare di chi crea tensioni gratuitamente? Non mi aspetto nessuna risposta, a te la riflessione, non mi va di fare l'offeso. Io i ringraziamenti li porgo sempre, anche a chi non riesce ad aiutarmi ma ci prova; anche se passa un giorno non penso muoia nessuno, no? Sinceramente questo tipo di commenti "tra le righe" mi da molto fastidio, ma scusatemi voi per averlo fatto notare. Pace e bene a tutti e grazie ancora, la pausa è finita e torno al mio lavoro1 punto
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Diversi bozzetti già pronti https://www.numismatica-visual.es/2019/04/todas-las-monedas-de-2-euros-conmemorativas-2022/ Quella della Slovacchia mi sembra molto interessante, originale anche il disegno di quella del basket lituano1 punto
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Mettono sempre foto a membro di segugio, in questi notiziari..1 punto
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se guardate i vari tetra firmati su the coinage of camarina, vedrete che exakestidas, firma in 12 mm nelle esergo. Ripeto, su questo bronzo, di superficie utile, ne avrebbe avuto 1/4 , firmando per intero. Cio mi fa molto pensare ..sul fatto che possa essere exakestidas..1 punto
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Salve Provi a dare un'occhiata qui: https://www.numisbids.com/n.php?searchall=5+kronen+1907&p=searchall1 punto
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Ero indeciso se postare o meno questa 1000 lire barbetti medusa ma credo che può dire la sua...?1 punto
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Mancava... A me di questo periodo affascinano i coni rozzi, i falsi e le ribattute... Sono testimonianze di un periodo complesso e pieno di eventi storici.1 punto
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Ciao Beppe...simile alla tue è giusto , la tua è più rara e a me in collezione manca, a renderla rara il bordo perlinato al rovescio... Si distingue dalla mia anche per altro, al dritto una stella a chiudere la legenda dopo SICI* e non DELLE ma DEL* (e stella). Al rovescio la perlinatura suddetta e la data più spaziata a distinguerla dal mio esemplare. Non se ne vedono spesso con la perlinatura, l'amico @Rocco68 mi pare ne abbia una in collezione. Complimenti per questo raro 2 grana e grazie di condividere . Buona serata amici.1 punto
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non vedo risposte e/o ringraziamenti, ma faccio i miei complimenti al savoiardo che ha certamente fatto un centro!!1 punto
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assai interessante quanto noti Archestrato. In effetti riguardando il Calciati, per curiosità, e stimolato anche dalla richiesta di @Giov60, l'autore cosi si esprime: "l'emissione viene attribuita ad Exakestidas - sulla base di molti esemplari firmati... tuttavia vi sono molti esemplari che evidenziano tracce di firma non riconducibili ad Exakestidas". Inoltre aggiunge: "l'esame stilistico di molti esemplari rivela differenze cosi sostanziali che è certo l'intervento di altri incisori". Calciati illustra molti esemplari del tetras con pesi tutti attorno ai 2 gr., ma di stile molto piu' povero rispetto all'esemplare, straordinario, di Artemide. Inoltre, noto io, gli esemplari firmati citati nel Calciati riportano le iniziali EX oppure IM (incisore sconosciuto) ma sempre solo nel campo. Possiamo osservare che il valore del pezzo Artemide non risiede solo nella conservazione ma soprattutto anche nello stile, assai diverso dai pezzi illustrati nelle varie Sylloge citate e nel Calciati. Si pone quindi la questione se appartenga ad un'emissione particolare di questi tetras curata in modo differente rispetto agli altri conosciuti, e a questo punto occorrerebbe ipotizzare realizzata da chi e forse anche 'perché'/'per quale occasione' realizzarne una cosi fine. Infine, una domanda che mi sono subito posto: qual'è la provenienza del pezzo Artemide? A tale proposito ho fatto qualche indagine fra le collezioni di bronzi piu' selezionate passate e ho trovato che la Virzi aveva diversi esemplari di questi tetras, uno dei migliori è descritto come passato successivamente nella collezione di David freedman (Triton V) una delle piu' pregevoli raccolte se non la migliore per i bronzi greci dopo la Virzi'. Freedman aveva due esemplari del tetras, uno proveniente da una vendita Sternberg (XVI del 1985 - lot 74) di stile 'normale' e un'altra di stile piu' raffinato, simile a quella Artemide ma meno conservata (tale esemplare è citato come Virzi n. 1485 ma non corrisponde alle tavole fotografiche della collezione Virzi). Anche Laffaille, altra straordinaria collezione di bronzi greci aveva un esemplare del tetras, che descrive come dionkion, proveniente anch'esso dalla vendita Sternberg del 1985 (lotto 73), anch'esso di stile 'basso'. Infine nella vendita Virzi (Bank Leu n. 6 del 1973) al n. 215 compare un tetras con Aretusa in ottima conservazione ma non dello stile piu' raffinato (anche se comunque bellissimo anche questo). Ho riguardato anche le tavole fotografiche della collezione Tom Virzi (pubblicate privatamente) ove sono riportati ben 8 tetras con Aretusa frontale, ma nessuno (almeno a giudicare dalle foto che comunque appaiono molto nitide e ben fatte) dello stile dell'esemplare Artemide. Nella Sammlung Ludwig (coll. Athos Moretti) è riportato un esemplare, ex collezione Pozzi, del tetras del peso di gr. 2.37 (ingrandimento alla Tav. 38) di ottima conservazione ma di stile piu^severo rispetto all' esemplare Artemide. E' interessante pero' la nota dove il compilatore suggerisce che per questi bronzetti, assieme ad alcune rarissime litre, gli incisori si siano ispirati alla tetradracma dell'aretusa frontale di Cimone. Un altro esemplare ancora viene riportato nelle tavole del Cammarata alla Tav. II, 32 (pessime foto ma bellissime monete) , di nuovo un esemplare in alta conservazione ma, di nuovo, non del medesimo stile di quello Artemide. Il Rizzo (gigantesco Rizzo!) alla Tav. 48 illustra tre esemplari, di cui uno , la n. 24, sembra finalmente appartenere allo stile del tetras Artemide per la finezza del tratto. Rizzo, riferendosi a questi esemplari suggerisce la possibile attribuzione ai maestri firmanti menzionando Eukleidas e Kimon, anche se in realtà non sembra voler/poter approfondire troppo la questione, interessandosi maggiormente alla produzione argentea. § Ricapitolando, da un esame veloce (e quindi potenzialmente fallace e sicuramente parziale) dei tetras con Aretusa frontale citati nelle varie bibliografie e riportati nelle principali opere e cataloghi delle varie aste/collezioni, parrebbero tre gli esemplari che possono ascriversi a questo stile particolarmente fine (che potremmo definire 'sognante' del volto della ninfa) : Rizzo Tav. 48, 24; l'esemplare ex Freedman (Triton V, 235) ; e l'esemplare Artemide.1 punto
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E' una bellissima serie quella di cui fa parte questa emissione. Antivari con S. Giorgio, Lesina con S. Stefano, Sebenico con S. Michele, Trau con S. Lorenzo, Zara con S. Simeone e appunto Spalato con S. Doimo. A questi aggiungerei Treviso con S. Liberale e, cambiando tipologia da bagattino a quattrino, Ravenna con S. Apollinare e Rovigo con S. Bellino. Solo la zecca di Roma può stare alla pari con una squadra di Santi così numerosa... Arka Diligite iustitiam1 punto
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Per un Siciliano che ama ( anche ) i bronzi, non poteva sfuggirmi l'osservazione di questo gioiello. Mi e stato chiesta da alcuni collezionisti, una opinione ( non sulla genuinità che URLA ) ma fino a quando la si poteva difendere per portarla a casa. Evidentemente, n'è io e n'è altri tre ci abbiamo azzeccato. 20.000 euro per una monetina di bronzo, dal peso di grammi 1,74, mai e poi mai si sarebbe previsto quando e successo. Con ben 57 rilanci, chi la voleva, non ha badato a spese. Di parte, una analisi della monetina va fatta. L'aspetto artistico, con le condizioni del gran flan, una bella patina, poche corrosioni senza malattia, bastavano a farla arrivare a 5.000 euro. Il valore aggiunto l'ho ha dato, la firma dell'incisore EXAKESTIDAS sullo Sphendone, dalle immagini che possediamo non le leggiamo al 100%, ma chi l'ha potuto osservare dal vivo, avrà letto.1 punto
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Ciao amici da tempo cercavo un esemplare di questa tipologia in soddisfacente qualità. il mese scorso mi è capitata davvero una occasione d’oro, pur trattandosi del pezzo in argento ? Non è il top quality che cercavo ma al prezzo al quale sono riuscito a portarla a casa, a meno della metà del valore di mercato corrente di uno SPL come questo, non poteva lasciarmi esitazioni di sorta. Peraltro non ha colpi al bordo o graffi e il modulo è ampio e regolare. La pezza della rosa è secondo me una delle più belle monete toscane. Qui il millesimo è comune, e il FDC certo non c’è, ma il fascino di questa emissione non credo possa essere mai messo in discussione anche osservando un esemplare non eccezionale. Buona serata1 punto
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un tondello metallico di forma perfettamente regolare che misura 22 mm di diametro e 1 mm di spessore e pesa 1,0 g. Non è altro che un cilindro piatto >> volume >> r x r x 3,14 x h (11mm x 11mm x 3,14 x 1mm) = 379,94 mm³ >> 0,37994 cm³ 0,37994 cm³ = 1 grammo (1 ÷ 0,37994) >> 1 cm³ = c.a 2,63 grammi Una soluzione terra terra ed avendo ben presente la tabella dei pesi specifici dei materiali. * Alluminio *1 punto
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Invece di chiederti che cosa mi rende perplesso, leggi bene quello che hai scritto e forse ti schiarirai le idee. apollonia1 punto
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Saluti a @Scudo1901 allego foto della mia, un spl pieno o spl+ credo che la tua sia ancor più vivace, spero vi piaccia pure la mia, con antica patina di monetiere.. Saluti Fofo1 punto
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Dai, che esagerati, è una svista di qualche grafico free-lance che manco sa cosa sia il milite ignoto e avrà il curriculum rovinato da 'sta gaffe. La politica non c'entra niente, @Devant81, ma quali ministri, secondo te un ministro ha il tempo di controllare la locandina di un centenario del milite ignoto? @ARES III, giustizia?? Ma che, davvero? Secondo te cosa gli danno al povero grafico, l'ergastolo??? ? ?1 punto
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Buongiorno a tutti, ringrazio @odjob e @Rocco68 per il loro gradito intervento, riprendo la discussione riportando alcune note sulla figura di Tommaso Aniello prese da Wikipedia e posto nuove foto fatte dopo un bagnetto rigenerante al mio Grano. Sono venuti fuori dei segni che credo possano essere attribuiti a ribattitura. Approfitto per riportare correttamente il motto del rovescio che è HINC LIBERTAS. Tommaso Aniello d'Amalfi, meglio conosciuto come Masaniello[1] (Napoli, 29 giugno 1620 – Napoli, 16 luglio 1647), è stato il protagonista della rivolta napoletana che vide, dal 7 al 16 luglio 1647, la popolazione della città insorgere contro la pressione fiscale imposta dal governo vicereale spagnolo. Nella vita di questo personaggio non è sempre facile distinguere gli avvenimenti realmente accaduti da quelli elaborati dal mito. Quella di Masaniello, finché lui fu in vita, non si configurò come una rivolta antispagnola e repubblicana, come avrebbe voluto la storiografia dell'Ottocento che, profondamente influenzata dai valori risorgimentali, vedeva in lui un patriota ribellatosi alla dominazione straniera. Le cause degli eventi del luglio 1647 risiedono esclusivamente nella specificità politica, economica e sociale della Napoli spagnola nella prima metà del Seicento. Dopo la sua morte, tuttavia, la rivolta assunse connotazioni politiche e sociali dal carattere antifeudale e antispagnolo e, secondo taluni, anche secessionista, al pari di quanto era accaduto alcuni anni prima, in Portogallo e Catalogna. La rivolta fu scatenata dall'esasperazione delle classi più umili verso le gabelle imposte dai governanti sugli alimenti di necessario consumo. Il grido con cui Masaniello sollevò il popolo il 7 luglio fu: «Viva 'o Re 'e Spagna, mora 'o malgoverno», secondo la consuetudine popolare tipica dell'Ancien régime di cercare nel sovrano la difesa dalle prevaricazioni dei suoi sottoposti. Dopo dieci giorni di rivolta che costrinsero gli spagnoli ad accettare le rivendicazioni popolari, a causa di un comportamento stravagante, frutto di una strategia mirata, volta a fargli appunto 'fare pazzie', Masaniello fu accusato ufficialmente di pazzia ed ucciso per volere del viceré, di alcuni capi popolari e di una piccola parte della plebe. Nonostante la breve durata, la ribellione da lui guidata indebolì il secolare dominio spagnolo sulla città, aprendo la strada per la proclamazione dell'effimera e filofrancese Real Repubblica Napoletana, avvenuta cinque mesi dopo la sua morte. Questi eventi, visti in un'ottica europea, vanno comunque inquadrati all'interno della cornice della guerra dei trent'anni e la tradizionale rivalità tra Spagna e Francia, anche per il possesso della corona di Napoli. Sarebbe bello vedere anche i vostri esemplari. Saluti Alberto1 punto
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