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  1. Alberto Varesi

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/31/21 in Risposte

  1. Ho pensato di aprire una piccola serie di discussioni, con la stessa tematica, focalizzate su quattro Re di Spagna (Carlo V, Filippo ll, Filippo lll e Filippo lV) del periodo Vicereale che hanno fortemente caratterizzato questa importante fase storica. Ho scelto di separare le discussioni allo scopo di facilitare eventuali future ricerche da parte degli utenti interessati. Buonasera, non sarà sicuramente sfuggito ai più attenti.. Battuto durante l’ultima asta Artemide e con una gradevole patina verde. https://www.deamoneta.com/auctions/view/790/624 Lotto n. 624Napoli. Filippo III di Spagna (1598-1621). Cavallo. D/ Pietra focaia circondata da quattro fiamme e quattro globetti. R/ Croce di Gerusalemme cantonata da globetti.P/R 75; MIR (Napoli) 234/1. AE. 1.23 g. 16.00 mm. RRR. Tipologia di grande rarità.BB. Base d'asta: € 100 Osservato da: 5 Offerte asta: 13. Venduto: € 260
    2 punti
  2. Nuovo arrivo : Reale 1799 zecca di Cagliari Carlo Emanuele IV - Cudazzo 1128c
    2 punti
  3. Appena acquistato spl + fior di conio
    2 punti
  4. Regno di Napoli, Filippo IV di Spagna 1621-1665,9 cavalli probabilmente del 1630,simbolo due rosette o globetti obliqui davanti al busto del Re,in tal caso sarebbe catalogato a pagina 232,al numero 91 de: "La moneta napoletana dei Re di Spagna nel periodo 1503-1680" di Pietro Magliocca...
    2 punti
  5. Aggiusterei il tiro su alcune affermazioni del punto 3: nel 1961, anno dell'articolo, la lira non era assolutamente inflazionata per una stampa senza criterio, per assistere a questo scenario si dovrà attendere quasi vent'anni ( fine anni 70 ma soprattutto anni '80) quindi per il 1961 non era certo il motivo flazionistico che spingeva questo tipo di acquisti. La BCE è vero sta stampando ( mai come la FED) è ininfluente al problema se tutta questa carta viene prodotta da stamperie nazionali o private, comunque stampano ciò che la BCE decide. Questa massa monetaria non è usata dalle banche per i loro "giochetti" speculativi in borsa, ma, in larga misura, viene "prestata" alle banche che sono "invogliate" ad acquistare le emissioni del nostro debito pubblico, che con i tassi attuali più nessun privato acquista. Saluti TIBERIVS
    2 punti
  6. Seconda guerra mondiale Occupazione americana del nord Africa e della Sicilia 10 dollari tipo 1934 A bollino giallo Furono stampati dei 'Silver Certificate' appositamente con questa particolarità per la prevista invasione del nord Africa e del territorio italiano. La circolazione fu massiccia al sud dopo lo sbarco in Sicilia ed in misura minore al centro/nord, il governo Badoglio nè decretò il corso legale dal 24 settembre 1943 ed il loro uso terminò il 31 luglio 1945* Successivamente e sino al 1 sett. 1945 il cambio poteva essere effettuato solo presso le filiali della Banca d’Italia (un dollaro = 100 lire) * Il bollino giallo li differenziava dai dollari circolanti negli USA per proteggere l’economia del paese nel caso in cui ingenti quantità di denaro fossero finite nelle mani del nemico, eventualmente sarebbe stato sufficiente metterli fuori corso e non avrebbero più avuto alcun valore. (*)
    2 punti
  7. Di Carlo Emanuele IV il reale messo meglio della mia collezione e' questo
    2 punti
  8. CIao @oppiano il primo è un denaro svevo di Enrico VI coniato a Brindisi D'andrea n. 48 ed il secondo emesso da Corrado I D'Andrea n. 204 con R X al rovescio Saluti Eliodoro
    2 punti
  9. Saluti a Tutti, posto una moneta che non sono mai riuscito a classificare: sicuramente del Cantone di Berna, millesimo ( 1700 ) e valore Cr. 10 ( 10 Kreuzer ? ) Legenda al R/ PRAEUMIUM DILIGENT. 1700. D/ MONETA . REIPUB: BERNENSIS . * CR:IO * ( ho inserito gli asterischi perchè i caratteri di separazione non li ho decifrati ). In Biblioteca ho solo il Krause "World Catalog Coins 1600-1700 " ma non mi sembra catalogata. Potrebbe essere come i Tiri Federali, considerate Monete/Medaglie ed usate come moneta di normale circolazione ? Vi sarei grato se poteste darmi delle informazioni. Grazie e Saluti
    2 punti
  10. In effetti un 1000 marchi vissuto, molto circolato e questo ci permette di comprendere le condizioni di vita del tempo e come ha evidenziato @caravelle82 anche una discussione goliardica offre spunti interessanti e conferma che tutte le banconote, orrori o meno, hanno sempre qualcosa di importante da raccontare che possa essere custodito e tramandato.
    2 punti
  11. Scatola orribile. ? #liberiamolemonete Arka Diligite iustituam
    2 punti
  12. Moneta bella e in alta conservazione: complimenti! Certo che lo "scatolotto plasticoso" non si può proprio vedere... Vedi il link seguente per la classificazione https://www.britishmuseum.org/collection/object/C_R-16198
    2 punti
  13. Nel frattempo ho fatto una piccola ricerca bibliografica utilizzando lo Spahr e l'Anastasi. I solidi di Niceforo e Stauracio sono stati coniati in due tipologie. Nella prima Niceforo presenta il busto trabeato mentre Stauracio è imberbe e in clamide. Nella seconda, sia Niceforo che Stauracio sono in clamide e dovrebbero essere stati coniati nella parte finale del regno di Niceforo. La moneta è sconosciuta allo Spahr ed è catalogata all'Anastasi come 468 e nel Sear come 1608var. L'Anastasi, testo del 2009, dà la moneta il massimo della rarità, 4R (la moneta presentata nell'Anastasi è la seconda nella lista delle "altre") del post 6 di @Poemenius. Le monete incriminate, cui aggiungo quella che segue proveniente dall'asta Münzhandlung Sonntag 28 lot 48 del 2018 (peso: 3.88 g) sembrano apparire a partire dal 2010, provengono dalla stessa coppia di conii ed hanno le seguenti caratteristiche: Peso variabile tra 3.8 e 4.44 grammi (si ricorda che il peso legale del solido di Siracusa è 3.85 grammi circa a partire almeno dal regno di Costantino V, nel 741 ). Perlinato anomalo, non presente in nessuna delle monete coeve. Le lettere presentano interruzioni anomale sempre nei medesimi punti. Tali interruzioni non sono dovuti a mancanza di tondello, che di fatto è più grande del conio, ma sono presenti già nel conio. In altre parole sono state coniate con conii in cui le lettere sono già a metà. La coppia di conii sembrerebbe comparire nel 2010, e in una decina di anni compaiono almeno 6 esemplari di una coppia di coni prima sconosciuta di una tipologia che nel 2010 era della più alta rarità. Last, but not the least, l'aspetto dell'oro non è piacevole, tutte le monete sono spatinate e l'oro, a prima vista, sembra basso. In assenza degli altri fonti di incertezza avrei concluso che tutte le monete provengono dallo stesso tesoretto tesaurizzato poco dopo la coniazione. Ognuno dei punti sovra esposti dovrebbe essere una fonte di dubbio per l'acquirente. Tutti assieme sono una enorme fonte di incertezza per chiunque studi queste monete. Sulla base di quanto detto vi sono due possibili conclusioni: Ipotesi 1: Lo zecchiere comincia a coniare (o riconiare) moneta su tondelli di peso casuale tra quello legale di Siracusa e quello di Costantinopoli. Ricordiamo che coniare monete di peso superiore a quello legale implica che lo stato regala oro al pubblico (valore intrinseco superiore al nominale), per cui il pubblico sarebbe stato tentato dal rifondere gli esemplari sovrappeso. Incide dei nuovi conii per l'occasione, che gli risultano piuttosto mal fatti. Appena coniati, probabilmente per gli stessi fattori che portarono ad una coniazione tanto frettolosa, un sacchetto di queste viene tesaurizzato e rimane nascosto fino al 2010, quando viene ritrovato e le monete vengono gradualmente poste in vendita in aste principalmente svizzere e Tedesche (e anche qui si aprirebbe il problema dell'origine delle monete qualora fossero autentiche). Ipotesi 2: Le monete sono state create ad hoc da un falsario piuttosto scarso, ed immesse gradualmente nel mercato per non destare troppe attenzioni, e la cosa gli riesce bene per quasi 10 anni. Per il rasoio di Occam, io propenderei per la seconda ipotesi. Ovviamente non ho alcuna certezza, ma direi che potrebbe aver senso contattare la casa d'aste (che tra l'altro non è stata citata in questa discussione) e spiegare i dubbi che sorgono sulla moneta.
    2 punti
  14. I miei complimenti ad @azaad per le corrette considerazioni. Se fossero soddisfatti alcuni criteri, in effetti, la moneta potrebbe essere considerata falsa anche da una semplice fotografia. In particolare: 1) se esistesse un esemplare con una legenda completa (non conosco bene i caratteri cirillici, ma il lettering della moneta indicata è certamente parziale) allora tutte le monete sopra indicate, ad eccezione degli esemplari 5 e 8 del conio in questione (che non possono d'emblée essere assimilate agli altri esemplari per la loro decentratura sul bordo) sarebbero falsi (transfer die parziale, vedi immagine sottostante); 2) non si può escludere che (come me) a Siracusa l'incisore non conoscesse i caratteri da incidere e li abbia desunti da un esemplare decentrato ottenendo un lettering approssimativo; in tal caso si tratterebbe di monete originali qualora TUTTI gli esemplari esistenti presentassero la legenda in questione (ma ne basterebbe uno difforme per far "crollare il palco"). 3) l'ipotesi di un conio usurato è simile ad un'arrampicata sugli specchi perchè per prima cosa dovrebbe trattarsi di usura di entrambi i conii, inoltre presente solamente sul bordo, che generalmente è la zona in cui il conio subiva meno sforzi e risultava più spesso integro. 4) ancora una volta si dimostra come sia difficile stabilire l'autenticità di monete d'oro antiche. A mio avviso vale l'ipotesi 1): le monete sono tutte false. Purtroppo le attuali tecniche di coniazione e invecchiamento permettono di riconoscere questi esemplari come falsi solo per confronto con altri PROVENIENTI dallo STESSO CONIO. Il fatto che gli esemplari provengano tutti da Case d'Asta centroeuropee che hanno fra loro stretti rapporti (ed in particolare da una CdA) fa ulteriormente ritenere probabile che sia stato spacciato come ritrovamento di un tesoretto qualcosa che tale non era (e che l'acquisto sia stato cumulativo, come fu per il "Black Sea Hoard", ad es.). A scanso di equivoci: sono mie ipotesi e non dati di fatto.
    2 punti
  15. Già, può darsi che c'e' un certo "impedimento" ad ammettere che si posseggono degli orrori, se si utilizza solo un metro di valutazione puramente legato alla conservazione di un dato oggetto senza guardare nient'altro si arriva a detestare fortemente le pessime condizioni, e con la classica battuta "non vale niente ma è piena di storia" releghiamo questi pezzi in un angolino nascosto e buio. ________ Per me invece non ci sono problemi e quindi aggiungo questo bellissimo miliardo di marchi! è del tipo con carta marrone e seriale verde. E' una banconota da 1.000 marchi soprastampata ed a lungo utilizzata, forse in quel periodo (1922-23) e con quell'inflazione galoppante veniva solo un tozzo di pane con un miliardo, o forse nemmeno quello.... ne avrà visto di fame, paura, sofferenza e patimenti...
    2 punti
  16. Ciao a tutti! “how the tables have turned!" Alliierte Militärmark (1944–1948) / Marco militare degli alleati Durante e dopo la seconda guerra mondiale, gli alleati emisero la valuta militare degli alleati (Allied Military Currency, AMC) per i territori occupati, che era valida in Germania parallelamente al vecchio Reichsmark fino alla riforma monetaria del 1948 (vedi Am-lira da noi). Se ho capito bene, ci sono due versioni dei biglietti, quella americana con una "F" (la stamperia si chiamava Forbes) nell'ornamento a lato e quella russa senza. Qui su di un biglietto da 100 marchi (solo il dettaglio, in quanto non in mio possesso): Servus, Njk
    2 punti
  17. Buongiorno e buona domenica condivido in pieno quanto espresso da giuseppe ballauri il rame a contatto con l'aria diventa bruno se poi sta a contatto con acqua e umidità diventa verde.
    2 punti
  18. Nulla di strano. Come precisato nella premessa alla prima parte, lo studio messo a disposizione su academia.edu in realtà è stato pubblicato nel corso del 2017 da Panorama Numismatico, in sette puntate. I due pdf sono l'unione delle scannerizzazioni dei singoli articoli ed è per questo motivo che la numerazione delle pagine non è susseguente e continua… ma i testi lo sono, senza mancanze. Nulla di strano nemmeno nel fatto che la legenda del tuo esemplare non compaia fra quelle descritte. Lo studio infatti rappresenta un tentativo di integrazione alle varianti descritte dal CNI, ma non ha la pretesa di essere esaustivo di tutte le varianti prodotte nè potrebbe esserlo. Tieni presente che nel corso dei primi due anni del primo appalto lo zecchiere Joseffo Teseo produsse 680.000 sesini che, riparametrati all'intero periodo, porterebbero ad almeno 1.800.000. esemplari. Se consideriamo che secondo il Sacchetti con ogni conio si potevano produrre fra 20.000 e 80.000 esemplari per un numero ipotizzabile di conii fra 23 e 90. Nello studio, fra estratti dal CNI e varianti inedite vengono elencate complessivamente 15 varianti… per cui all’elenco ne possono mancare dalle 8 alle 75 (??)… più facile che si tratti di una cifra vicina al limite inferiore. Se fai attenzione potrai vedere che le varianti descritte nello studio presentano delle troncature di legenda che evidenziano una progressione già vista in altre emissioni. La maggior parte degli esemplari elencati hanno il nome abbreviato nella sola F; 2 esemplari presentano la troncatura FR; il tuo, un altro che mostro qui sotto (purtroppo poco leggibile) e 2 degli esemplari del Periodo 1, Gruppo 2 presentano la troncatura FRA. Queste varianti e le eventuali progressioni testimoniano della sicura sostituzione del conio di dritto, con leggere variazioni introdotte probabilmente proprio per identificare fasi e periodi. Per concludere, come puoi intuire, la variante da te presentata non era ad oggi sconosciuta ma lo era al momento della stesura dello studio (2016), così come confido che altre varianti emergeranno nei prossimi anni come ne sono emerse per i giorgini e le muraiole. La rarità non può essere elevata rispetto a quella della tipologia nel suo insieme, da considerare Rara, perché sono veramente poche le notizie disponibili e pochi sono coloro che cercano di approfondire l’argomento e che ne danno notizia, per cui la reale consistenza numerica potrebbe variare in modo molto repentino. E qui mi taccio Un saluto Mario
    2 punti
  19. Seconda Guerra Mondiale Occupazione Americana in Italia 100 Lire serie 1943A (bilingue) Nella notte fra il 9 e il 10 Luglio del 1943 gli Alleati sbarcarono sulle coste siciliane (operazione Husky) con l'obiettivo di aprire un fronte nell'Europa continentale, invadere e sconfiggere l'Italia e, infine, concentrare in un secondo momento i propri sforzi contro la Germania nazista. Dal punto di vista strategico la campagna ebbe un esito deludente per gli Alleati, che non riuscirono a impedire la ritirata delle truppe italo-tedesche verso l'Italia continentale. Da un punto di vista politico, invece, l'invasione della Sicilia favorì la destituzione di Benito Mussolini, la caduta del fascismo e il successivo armistizio di Cassibile (armistizio corto), con cui le forze armate italiane cessarono le ostilità contro gli anglo-statunitensi. L'AMGOT (Allied Military Government of Occupied), dopo lo sbarco, mise in circolazione l'AM-LIRA, stampata negli Stati Uniti dalle tipografie Bureau of Engraving and Printing (BEP) e Forbes Lithograph Corporation (FLC). Il cambio fu fissato dall'AMGOT 1:1 con le lire circolanti nel Regno d'Italia. Restarono in circolazione con valore legale fino al 30 giugno 1950, quando la Banca d’Italia terminò la fase di sostituzione con le “normali” lire. Le am-lire servirono a pagare le spese di occupazione e contribuirono molto alla poderosa inflazione del 1943-1945, a cui la repubblica dovette con difficoltà porre rimedio nel 1947. Con la prima serie furono emessi i tagli da 1 a 1000 lire in forma quadrata e rettangolare mentre nella seconda emissione (serie 1943A) fu stampata solo dalla FLC, e venne aggiunta l'indicazione in lettere (in italiano ed in inglese) del valore. A causa dell'inflazione non furono ristampati i biglietti da 1 e 2 lire, divenuti ormai inutili. Per la stampa fu scelto il metodo litografico con inchiostri spettrali ad alta specificità per impedire la contraffazione ma il fenomeno della falsificazione fu comunque, molto diffuso. Tutti i biglietti riportano sul retro, in inglese, le quattro libertà sancite nella costituzione degli Stati Uniti: - freedom of speech (libertà di parola); - freedom of religion (libertà di religione); - freedom from want (libertà dal bisogno); - freedom from fear (libertà dalla paura);
    2 punti
  20. Ciao Rocco e complimenti per la bellissima moneta. Non sono un chimico, né un restauratore, posso condividere solo la mia esperienza e quindi ben vengano eventuali precisazioni e/o correzioni da chi è più esperto. Il rame è un metallo che si trova nella Tavola Periodica nello stesso gruppo dell'Argento e dell'Oro e di questi elementi ha caratteristiche simili, ma a differenza di quest'ultimo risente molto dell'interazione con elementi esterni. Infatti se posto all’aria e all’acqua, si combina con l’ossigeno contenuto in esse e forma uno strato superficiale di ossido molto resistente. Gli Ossidi rameici sono veramente tanti e presentano delle caratteristiche diverse. Tutti noi numismatici siamo abituati a quel colore bruno scuro tipico dei tondelli in lega di rame. Il primo cambiamento che notiamo, quando cambiamo ad esempio le grondaie, è che in poco tempo, da un bellissimo “rosso fiammato” vira al bruno. E' questa la prima ossidazione che, pur essendo meno bella da vedere del rame nativo, ha un effetto positivo: questo composto è resistente e ben adeso al metallo sottostante, forma una specie di "guscio" e quindi ne viene protetto. Si tratta di una “corrosione positiva” ( a differenza della ruggine del ferro ), chiamata “passivazione”. Il rame poi è particolarmente sensibile agli agenti esterni, pertanto non si combina solo con l’ossigeno, ma anche con altri elementi contenuti nell’ambiente, dando luogo a composti che possono essere diversi e cambiano da luogo a luogo. La moneta interrata per molto tempo risentirà sia dell'acidità o basicità del terreno, sia degli elementi presenti in esso. Ritornando alla nostra grondaia, che dopo molti anni sarà diventata vecchiotta, sarà ancora più scura ed in certi punti ( dove ci sono delle piccole perdite di acqua o dove è esposta maggiormente all'umidità), presenterà delle macchie verdastre dovute alla formazione di sali di rame. Pertanto Rocco, penso che la tua moneta sia stata interrata oppure esposta all'umidità per molti decenni, formando una patina di Carbonato basico di Rame detta volgarmente “Malachite” e che tu abbia avuto la fortuna di trovarne una con una patina omogenea sicuramente originale, in quanto non penso che qualcuno abbia scoperto il metodo per avere una patina di “malachite” così bella ed uniforme. Saluti a Tutti, Beppe
    2 punti
  21. Non so se possa essere una alternativa a Veronafil. Posso solo fare un plauso all'amico Ivo che si è preso l'impegno di organizzare in un mese un convegno di tale rilevanza. So che ha già ricevuto decine di adesioni appena si è sparsa la voce. Come vedete dal post ha predisposto sorveglianza armata, scarico dedicato, copertura in caso di maltempo. Chissà perchè al Veronafil non ci si è mai riusciti?????
    2 punti
  22. È da tanto che, colpevolmente, non aprivo una discussione sul forum ma il mio tempo libero purtroppo/per fortuna è sempre meno e cerco di dividerlo adeguatamente fra le mie passioni ed interessi. Di recente c’è stata un’interessante asta che ha messo all’incanto un’intera collezione che ha creato bagarre fra numerosi collezionisti. Quello che mi ha piacevolmente colpito è stato l’interesse suscitato, oltre quello ovvio alla moneta, verso i cartellini della vecchia collezione. Solitamente quando si compra una moneta il tondello resta “anonimo”, riparte da zero nelle mani del suo nuovo possessore destinando all’oblio chi prima di lui ha curato e coccolato quella moneta, un triste destino per noi collezionisti. Un semplice pezzettino di carta che accompagna la moneta invece ha permesso di non far cadere nel dimenticatoio il precedente possessore, un dovuto rispetto a chi prima di noi ha permesso che la moneta sia finita in mano nostra. Insomma una sorta di immortalità oltre che per il tondello, anche per chi prima di noi lo ha avuto. Una visione forse un po’ troppo romantica e poco legata all’attuale momento storico del collezionismo in cui il pensiero predominante è dettato da due sole parole: “Quanto vale?”, ma permettetemi questa visione forse più adatta ai tempi che furono e nel vedere l’interesse per i cartellini, che spero non sia motivato dal pensiero di un surplus sul valore economico, mi ha fatto comprendere che qualche “vecchio romantico” numismatico ancora c’è e questo è un bene per la Numismatica. Fatta questa doverosa e piacevole premessa passerei a parlare di una moneta ora in mio possesso ma sui cui sono riuscito a ricrearne parte dei suoi passaggi di mano nel tempo. Chi mi conosce sa della mia passione mai sopita per i cavalli. La moneta del popolo per eccellenza ricca di tipologie e di innumerevoli varianti e questo la rende, a mio avviso, il motivo sul perché sia tanto apprezzata dai collezionisti. Ognuno di noi credo possa vantare di avere in collezione un esemplare particolare, raro, o magari non ancora censito. Avendo per scelta ridotto la mia raccolta a pochi esemplari e cercando di studiare a fondo queste poche monete, periodo storico compreso, mi capita sovente di vedere gli stessi esemplari transitare di asta in asta nel tempo a conferma che le monete restano… i collezionisti passano. La ricerca continua di esemplari da censire mi ha portato a scoprire diversi passaggi d’asta di una moneta ora presente nella mia collezione. Una semplice curiosità ma che fa apprezzare ancor di più questo piccolo tondello di rame passato di mano in mano per tanti anni alimentando anche, senza negarlo, un po’ di ego del sottoscritto inorgoglito sapendolo passato in alcune collezioni importanti del passato. La prima notizia su questo cavallo lo troviamo nel “ragionamento” di Giovan Vincenzo Fusco Intorno alle zecche ed alle monete battute nel Reame di Napoli da re Carlo VIII di Francia edito nel 1846 dalle stamperie del Fibreno a Napoli (il Fibreno è un breve corso d’acqua che scorre a pochi metri dalla mia casa natale… segno del destino? ?). Il “ragionamento” del Fusco, illuminante per l’epoca, non è però esente da qualche imprecisione in quanto questo cavallo viene riportato come battuto nella zecca di Capua. Ve lo presento: Da Fusco 1846, Tav. IV, nr. 3 Passano gli anni e si arriva al 1882 dove, per la legge di cui sopra che non ammette deroghe al fatto che le monete restano mentre i collezionisti passano, questo cavallo, assieme alle altre monete della collezione Fusco, viene messo all’incanto. Pur se nel catalogo della collezione la moneta non è riportata tra le poche e sicuramente più meritevoli di figurare nelle tavole, la sappiamo presente perché al lotto 2149 leggiamo la descrizione di 6 cavalli con relativi riferimenti ed uno di essi è riferito proprio al lavoro del Fusco, tav. IV numero 3. Non so chi abbia preso la moneta ma di certo dopo è finita nella collezione Cora perché nel successivo passaggio, cioè la vendita della collezione San Romé del 1924, la ritroviamo al lotto nr. 2343 proprio con l’indicazione del passaggio precedente (collezione Cora nr. 167). Con relativa immagine nelle tavole. Passano gli anni ed ecco che, all’inizio del nuovo millennio, la moneta viene riproposta in un listino di vendita della ditta Baranowsky di Roma. Un sorriso, una stretta di mano e da allora questo cavallo riposa con me. Per concludere questa è una mia storia ma sono certo che molti di voi ne hanno altre da raccontare. Vi invito a farlo in modo da non tagliare quel legame che unisce noi collezionisti di oggi con quelli del passato onorando la loro memoria. D.F.
    1 punto
  23. Il Centro Culturale Numismatico Milanese ha il piacere di presentare, a soci ed amici, la prossima conferenza che si terrà martedì 30/11/2021 alle 20:45 sul tema Il soldino veneziano ed i suoi massari: da Andrea Dandolo ad Agostino Barbarigo. Tenuta da A. Benetton, studioso di monete veneziane, la conferenza illustrerà come questa piccola monetina introduca delle interessanti novità nella monetazione veneziana, tra le quali l’indicazione di chi aveva la responsabilità di produrli: i massari della zecca. Chi erano, con quali accorgimenti lavoravano, come ne veniva controllata l’attività, ed ancora come erano costruiti i coni, e perché sono state utilizzate sulla moneta alcune specifiche calligrafie ed alcuni simboli, sono altre domande a cui in questa conferenza proveremo a dare delle risposte basate su ipotesi, documenti e fatti accertati. la conferenza si terrà nella nuova sede di Milano,via A.Kramer 32 (in fondo al cortile, a destra; citofonare PERCORSI) Raggiungibile con: MM1 (Palestro o P.ta Venezia), tram 5 e 9; autobus 56,61,62,81,90 e 92. Treni: S1,S5,S6.Parcheggi a pagamento: verso P.zza Tricolore e P.zza Fratelli Bandiera. Si raccomanda la puntualità. Occorrerà disporre del green pass, utilizzare mascherina e rispettare il distanziamento.
    1 punto
  24. Già visto... e mi ha fatto molto piacere ritrovare un Dr. Hell in forma così smagliante, nonchè un Juzo Kabuto simile all'originale del fumetto invece dell'amabile nonnetto dell'anime anni '70 ?
    1 punto
  25. In più, aggiungerei la corona spostata verso sinistra, elemento non trascurabile.
    1 punto
  26. Buonasera si tratta di un rappen 1819 "svizzera"
    1 punto
  27. Ciao, la trovi catalogata come 1 rappen Cantone di Lucerna (link) https://en.numista.com/catalogue/pieces226861.html
    1 punto
  28. Buon pomeriggio, riporto di seguito alcuni link per identificare il gettone https://en.numista.com/catalogue/exonumia198964.html https://www.ricardo.ch/it/a/bern-schulpraemie-10-kreuzer-1700-1080770222/ https://www.ma-shops.com/sesambestcoins/item.php?id=38666 Saluti
    1 punto
  29. Ci sta dei tre e' il millesimo che si vede meno
    1 punto
  30. Dal Voltolina una particolare tessera dell’olio con la raffigurazione del ponte delle Guglie.
    1 punto
  31. Seconda Guerra Mondiale Occupazione Americana in Italia 1000 Amlire bilingue serie 1943 A - Falso d'epoca A differenza della precedente banconota da 500 lire questo biglietto da 1.000 lire, sempre di mia proprietà, è stato identificato come falso, ritirato ed annullato tramite perforazione.
    1 punto
  32. Da quanto ne so dal 1940-41 in poi sono state emesse senza seriale al retro e senza una lettera in basso sul fronte (esempio immagine) il tuo pezzo con i due seriali stampati al retro e la C al fronte è antecedente. Ma in ogni caso poteva essere utilizzata per la spendita anche durante il periodo bellico, la tua magari non è stata usata perchè in fds.
    1 punto
  33. Grazie mille, molto gentile. Per completezza, si tratta del Lotto 2165 dell’Asta Tintinna (Asta Elettronica 57) del 27 agosto 2016. Domenico
    1 punto
  34. Ciao, ci stavo guardando ora. E' i risultato di uno spostamento richiesto ieri da me al cdc, ma che ha avuto qualche problema. Provo a correggere io (se riesco). Grazie! Stilicho
    1 punto
  35. Ed ora Ufo Robot Goldrake diventa anche un'action game. Microids ha rilasciato oggi ulteriori dettagli su UFO Robot Goldrake, l'action game ispirato al famosissimo anime annunciato ad inizio anno e pienamente supportato dalla Dynamic Planning di Go Nagai; apprendiamo che lo sviluppo è affidato allo studio francese Endroad e che dovremo attendere il 2023 per poterlo giocare. Per ora non ci sono altri dettagli sul gioco, ma è stato rilasciato un primo teaser trailer e due screenshot che ce ne mostrano l'impostazione grafica. Trovate il tutto di seguito.
    1 punto
  36. Ultimamente io sto cominciando a ricevere di resto, anche con una certa frequenza, monete anche estere sia del 2020 che del 2021, segno che ormai si è tornati ad una situazione di quasi-normalità negli spostamenti da un Paese all'altro all'interno dell'UE
    1 punto
  37. Questo rovescio esiste per Commodo ( Varbanov 4760) e per Settimio Severo (4829) con la medesima legenda. Ma per il CEY al dritto e il ritratto, è il Varbanov 4829.
    1 punto
  38. Seconda guerra mondiale Protettorato del Reich di Boemia e Moravia 10 Corone del 1942 A seguito dell'invasione della Germania nazista della parte occidentale della Cecoslovacchia, il marzo del 1939 fu costituito il Protettorato di Boemia e Moravia. Il territorio non venne coinvolto direttamente nel conflitto sino al maggio del 1945, nel momento in cui la resistenza ceca rovesciò il governo d'occupazione e con l'arrivo pochi giorni dopo delle truppe sovietiche alle porte di Praga.
    1 punto
  39. Peppe ciao... Questa è materia tua,quando esponi questi concetti leggo molto volentieri e prendo appunti!
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  40. Buonasera a tutti, ho abbandonato il convegno alle 15,30 circa quando i commercianti stavano ormai lasciando i banchi,ho partecipato anche venerdì e confermo che l'affluenza di visitatori è stata molto alta,ho avuto il piacere di vedere vecchi amici e conoscerne di nuovi, ero intenzionato a non acquistare nulla in previsione delle prossime aste ma alla fine ho ceduto e ho portato a casa un cospicuo gruzzoletto di monete ,tutte rigorosamente di Filippo IV di Spagna per il regno di Napoli... L'organizzazione mi è sembrata molto più efficiente rispetto alle manifestazioni precedenti e gli amici soci del circolo di Bologna sono stati sempre presenti tra i banchi per tutta la durata della manifestazione... Infine per chiudere la manifestazione si è svolta l'estrazione della lotteria dove il vincitore si è portato a casa una moneta d'oro del 2021,penso una sterlina ma non ne sono sicuro visto che c'era un po' di casino tra applausi e fischi dei partecipanti... È stato per me un bel convegno sotto tutti i punti di vista e spero sia di buon auspicio per le prossime edizioni... Ieri mi sono dimenticato di scattare delle foto,queste invece le ho scattate verso le 13 di oggi...
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  41. allora..... da questa coppia di conii abbiamo: Roma numismatics esale 6 - 476 - 3,91 g Nomos 17 - 319 - 4,44 g MDC monaco 4, 172 - 4,22 g nomos 18 - 376, - 4,24 g nomos 21 - 380 - 4,44 g nomos 22 - 409 - 4,41 g Gadoury 2019 - 523 - 4,28 g da differente coppia CNG triton 23 - 933 - 3,12 g Stack's The Golden Horn Collection 3193 - 3,81 g NAC 75 - 700 - 3,85 g Roma numisamtic auction 6 - 1067 - 3,87 g quindi noto che le 4 monete "diverse" mi paiono da 4 differenti conii di dritto e 4 di rovescio l'epigrafia è differente dal gruppo omogeneo il peso anche globalmente anche il volto del rovescio è molto differente quindi sorge una domanda.... è un gruppo omogeneo, o un blocco di false? certo vedere che 4 su 7 di quelle da me indicate provengono dalla stessa casa d'aste, non fa pensare bene... è certamente un gruppo sul quale mettere molta attenzione....... PS - vogliamo parlare di quel perlinato?
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  42. provo a dare un punto di vista, lo sottolineo perché non si sa mai la moneta, come accade altre volte nella numismatica, presenta una struttura complessiva estremamente studiata per avere un equilibrio generale le cose non sono subito evidenti, proprio perché ben studiate. in questo, le legende sono "piegate" all'estetica e questo è abbastanza evidente... faccio notare: 1 - il CONOB tipico romano bizantino diventa un'elemento decorativo ONO, e mentre la B assume un nuovo significato alla fine di PRINPI, a sinistra si inserisce una piccola C che in sé non avrebbe motivo di esserci se non per completare l'equilibrio dell'epigrafia. 2 - al dritto notiamo come le lettere , dispari, vengono riequilibrate dalla croce a sx che svolge a livello grafico lo stesso ruolo di una lettera (nell'equilibrio visivo dell'immagine) ... così come in alto la I e la C sono rese quasi allo stesso modo 3 - veniamo a VITIRD - ora, l'epigrafia più semplice sarebbe stata VI(c)TOR(i)A - ma ci accordiamo subito che la O avrebbe rovinato tutto... basta vedere la quadripartita posizione delle I (in verde) - allo stesso modo, la Delta al posto della A, fa il paio con la P, due lettere che in questo modo puntano come tutto il resto verso il centro dell'immagine D'altronde la lettura generale della legenda non ne viene inficiata, perché chiunque intende la Victoria, ma l'epigrafia piegata all'estetica, restituisce una moneta che pur dando la corretta informazione, lo fa esprimendo un gusto superiore .... questi aspetti, in antichità, erano molto molto considerati...non devo stare qua a citare 50 articoli per dirlo.... poi, ribadisco... è un punto di vista molto soggettivo...accetto critiche Alain
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  43. A me suona come una supercazzola. Quali sarebbero i beni numismatici liberamente commerciabili? Il concetto che sembra si voglia far passare è che tutte le monete antiche, per ciò solo, siano beni archeologici. Che il possesso di monete antiche in mano privata sia lecito e legittimo solo se il possessore sia in grado di dimostrarne la provenienza a ritroso a data antecedente al 1909. Ma il Codice dei Beni Culturali dice davvero questo? Testualmente no. Leggo la risposta fornita dal Ministero come un divieto generalizzato alla commercializzazione delle monete classiche, un divieto che, tuttavia, nessuna legge pone. In altri termini, secondo i nostri brillanti interpreti, il collezionista può comprare (con soldi propri)… per poi “restituire” allo Stato (senza neanche un grazie ma con una bella tirata di orecchie). Chiaro che non convenga (allo Stato) vietare espressamente, a livello normativo, il commercio di antiche… Sconfortante.
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  44. TAGLIO: 5 cent NAZIONE: Lussemburgo ANNO: 2013 TIRATURA: 7.119.000 CONSERVAZIONE: qSPL LOCALITÀ: Muggiò
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  45. ti faccio i miei complimenti !! veramente molto molto bella ... non soltanto presenta ancora tutta la sua freschezza originale ma, è pure priva delle consuete debolezze di conio tipiche di questo nominale ! sebbene la mia collezione su Genova sia maggiormente orientata all'epoca medievale , un'esemplare come questo prima o poi cercherò di metterlo in collezione
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  46. Questo gettone ha un controvalore piuttosto insolito.
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