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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/15/21 in Risposte
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ho avuto il piacere e l'onore di partecipare anche a questo volume con un contributo abbastanza lungo. Il valore dell’Æ4 e le riforme di Anastasio I ho fatto ciò che mi ero ripromesso di non fare mai , cercare di raccontare il "valore" in nummi della piccola monetina AE4. così ne è uscito un contributo certamente un po' complesso, ma che ho tentato di rendere leggibile per tutti... Come sempre dentro c'è un'idea e non un dogma, che spero possa incuriosire o stimolare anche idee contrarie e circostanziate. il resto del volume è veramente molto bello, come tutti quelli della collana. può far sorridere che a dirlo sia uno degli autori di copertina, ... ma nei primi volumi io non partecipai, e contattai D'Andrea proprio stupito dalla qualità dei volumi e dalla visionarietà dell'intento (pubblicare tutte ma proprio tutte le monete bizantine note!) quindi posso ancora dirlo senza remore buona lettura Alain5 punti
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Ma infatti, personalmente non ho alcun problema e nè ho avuto mai fraintendimenti con altri utenti. Sono iscritto a LM dal lontano 2006 e solo un anno fa mi ero cancellato per scarsa attività per poi tornare ad iscrivermi, vista la "solitudine" dell'altro forum. Comunque ti ringrazio per le tue parole. Ho voluto solo fare una precisazione visto che è stato tirato in ballo l'argomento "TUTTONUMISMATICA" con tutta una serie di illazioni che alla fin fine dispiacciono, dato che si fa di tutta l'erba un fascio.4 punti
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Il forum in questione è stato definitivamente chiuso. E, senza vena polemica, visto che vi ho scritto per nove anni come membro dello staff, posso tranquillamente affermare che non era composto da "eletti e toccati da Dio" come sostiene qualcuno, ma da persone normalissime, seppur con qualche rara eccezione, con la passione della Numismatica e che scrivevano anche in altri forum. Io sono uno di quelli, nessun mistero, visto che non esiste un'esclusiva e con me ce ne sono tanti che continuano a scrivere con immutata passione. Non penso ci sia altro da aggiungere.4 punti
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L'Imper Romano nella parte orientale non ha mai cambiato nome. Almeno fino al 1204. Il termine Impero bizantino è un'invenzione degli storici francesi dell'ottocento. Comoda, ma assolutamente inesatta. Arka Diligite iustitiam3 punti
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Cari amici, ho il piacere di informarvi che il volume è in uscita a giorni, forse già a inizio settimana prossima 434 pagine + 8 pagine di prezziario. Di seguito l'indice: Introduction The value of the Æ4 and the reforms of Anastasius I Il valore dell’Æ4 e le riforme di Anastasio I The minor military coinages of Justin II Le emissioni militari minori di Giustino II The half tremisses I mezzi tremissi The Byzantines and their coins Anastasius I (491-518) Anastasio I (491-518) Coinage of Anastasius I Justin I (518-527) Giustino I (518-527) Coinage of Justin I Justinian I (527-565) Giustiniano I (527-565) Coinage of Justinian I Justin II (565-578) Giustino II (565-578) Coinage of Justin II Tiberius II Constantine (578-582) Tiberio II Costantino (578-582) Coinage of Tiberius II Constantine Maurice Tiberius (582-602) Maurizio Tiberio (582-602) Coinage of Maurice Tiberius Phocas (602-610) Foca (602-610) Coinage of Phocas3 punti
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Uno strano piombo monetiforme è recentemente apparso sul mercato antiquario. Definito “tessera” dagli editori, esso ricalca abbastanza fedelmente il tipo di Hera Lacinia (associato a Pan sul R/) degli stateri di Pandosia e ancor più delle rare dracme a cui peraltro si aggancia anche per il modulo (mm. 16) ma non per il peso (gr. 4,74). RN 89, 5.11.2021, 36 Greek Greek PB Tessera. Circa 4th century BC. Head of Hera Lakinia facing slightly to right, wearing necklace and stephane; Π..ΩΔ-A (sic) around. For similar depictions of Hera Lakinia, cf. HGC 1, 1611-3 (Pandosia) and HN Italy 2159ff (Kroton).4.74g,16mm. Condition as seen. From the Vitangelo Collection, collector's ticket included. The depiction of the Hera Lakinia on this tessera suggests that it may have intended for use in connection with the worship of the goddess whose cult centre was situated 10 kilometres away from Kroton at Lakinion, now Cape Colonna. The site takes its name from the sole surviving column of the temple built upon that spot in around 470 BC, which was largely intact until the sixteenth century when it was extensively quarried. Theocritos' Korydon sings the praises of the 'Lakinian shrine that faces the dawn', and Livy 24.3.3-7 tells us that it was 'a building more famous even than the city itself and held in reverence by all the peoples there around' and that within was a column of solid gold dedicated to the goddess. By the time of Livy's writings however, the temple had long been plundered. BM 1872-0709-22 Pandosia, statere (t. di Hera Lacinia/Pan) https://www.britishmuseum.org/collection/object/C_1872-0709-22 Negli studi, non particolarmente numerosi, questa emissione è stata considerata di piede italico-tarantino (N. Parise, Le emissioni monetarie di Magna Grecia dalla fondazione di Turi all’età di Archidamo, in S. Settis (ed.), Storia della Calabria antica, II, Roma-Reggio Calabria 1994, 403 seguito da M. Taliercio, Intervento, in Mito e storia in Magna Grecia - Atti del XXXVI CSMGr, Taranto 1996, ed. Taranto 1998, 358) e inquadrata negli anni della Lega italiota (inizi IV sec.) per la presenza del tipo di Hera Lacinia che ricalca l’analoga rappresentazione su serie di Crotone (e di altre città italiote). Quest’ultima, come ben noto, fu a capo della lega il cui centro politico-amministrativo era proprio nel santuario lacinio. La ripetizione del medesimo tipo su emissioni di Pandosia e di Crotone è stata pertanto intesa quale “espressione di quel clima unitario che collegò le poleis magno-greche nella lotta contro Dionigi di Siracusa e le popolazioni italiche” (A. Stazio, Problemi della monetazione di Crotone, in Crotone - Atti del XXIII CSMGr, Taranto 1983, ed. Taranto 1984, 390 seguito da Taliercio 1998, 359). Allo stesso orizzonte politico e culturale è stato ricondotto il tipo di Pan seduto su roccia - che rievoca l’immagine di Herakles oikistas delle monete di Crotone alludendo forse al mito di fondazione – ripreso su alcuni esemplari di Messana datati al 415 a.C. ca., su due serie enee di Medma dell’inizio del IV secolo e per il quale (come per Hera) è stata addirittura evocata l’influenza di Zeuxis, pittore attivo a Crotone e autore di un dipinto con Pan e le Ninfe, donato al re Archelaos di Macedonia (v. da ultima Taliercio 1998, 360 con bibl. prec.). Resterebbe tuttavia da definire la funzione di questo oggetto para-monetale che secondo RN sarebbe una tessera in qualche modo connessa con le attività connesse al culto di Hera Lacinia il cui santuario, come è ben noto, è stato portato alla luce in località Capo Colonna a Crotone. In Magna Grecia monete in piombo sono ampiamente attestate e sin dalle fasi più antiche della monetazione. Da Crotone proviene l’imitazione in Pb di una dracma incusa di Metaponto rinvenuta in contesto votivo (santuario di Vignanova: A. Siciliano, Monete in piombo rinvenute in Messapia, “RIN”, XCV, 1993, 147). Un ulteriore terzo di statere metapontino in Pb a R/ incuso è stato invece rinvenuto a Cavallino nell’edificio Fondo Pero (A. Siciliano, Rinvenimenti monetali, in F. D’Andria, Cavallino. Pietre, case e città della Messapia antica, Mottola 2005, 88-91). Si deve invece ad Attianese la segnalazione di un Pb di Caulonia (Apollo/cerva: gr. 10, mm. 23) intenzionalmente forato proveniente dal territorio di Metaponto (P. Attianese, Uno strano tondello coniato con leggenda e tipi della zecca di Kaulonia nel Bruttium, “Panorama Numismatico”, 133, 1999, 12-3). Ancora da Crotone, scavi condotti nel territorio urbano hanno restituito due monete in piombo di cui l’una imita tipi siracusani (D/ testa femminile a s.; R/ tondello liscio: gr. 21,15), l’altra invece (gr. 10,79) presenta una superficie liscia su entrambi i lati (E.A. Arslan, Archeologia urbana e moneta: il caso di Crotone in R. Belli Pasqua - R. Spadea (edd.), Kroton e il suo territorio tra VI e V secolo a. C. Aggiornamenti e nuove ricerche (Crotone 2000), Crotone 2005, 108 e 142, catt. 425-6). Di notevole interesse, benchè pi tardi, gli esemplari di Taranto (Vlasto 713 = Evans, per. VII, A3: 281-272 a.C.) che tuttavia a differenza dei precedenti presentano peso e modulo delle emissioni argentee. Artemide, 52, 2020, 541 Leads from Ancient World. Greek Italy. Southern Apulia, Tarentum. D/ Warrior on horseback right, holding shield and spears and spearing downward. R/ Phalantos astride dolphin left, holding cornucopiae and Nike; to right, thunderbolt. For prototype, cf. Vlasto 713. PB. g. 7.27 mm. 20.00 RR. Very rare and interesting. Lovely light tan patina. VF. Le ipotesi interpretative restano varie e ben riassunte da Siciliano (monete di culto, ex voto; monete fiduciarie; offerte funerarie; prove di conio) ma ancora aperte ad ulteriori sviluppi.2 punti
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I contributi di Ermanno Arslan si possono trovare qui: https://independent.academia.edu/ErmannoArslan2 punti
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Non ci crederai ma c'e' l'ho! era cucita con del filo comune bianco per metà altezza partendo dal basso, ma l'ho tolto, è rimasto qualche pelucco al retro, è un gulden delle indie olandesi del 19402 punti
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Personalmente (e so di esser condiviso) nessun problema, anzi. Ci possono esser state tensioni o fraintendimenti da entrambe le parti, mettiamoci una pietra sopra, accomunati da una passione comune: ampliare la platea degli utenti (certi tra l'altro erano attivi in entrambi i siti) non puó esser che positivo. Ti invito anzi a continuare a scrivere anche qui, nel campo di tuo interesse. Buona giornata Illyricum2 punti
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prova a confrontarla Hadrianopolis Varbanov 3243 Commodus AE17 of Hadrianopolis, Thrace. AY K L AY KOMOΔOC, laureate, draped and cuirassed bust right / AΔΡIANOΠOΛEI, eagle standing facing, head left, wings spread. Jurukova 166. Varbanov 3243. Text2 punti
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È un tremisse longobardo per la zecca di Pavia. Probabilmente di Liutprando. Arka Diligite iustitiam2 punti
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Prima guerra mondiale Russia nord occidentale tedesca - Armata del Nord-ovest Era un territorio controllato dalla Germania, alla fine del 1918 il Corpo del Nord era formato da ufficiali dell'ex esercito zarista, reclute locali e prigionieri di guerra rilasciati dai tedeschi. Il sostegno tedesco durante la prima guerra mondiale servì anche per contrastare l'avanzata bolscevica, ma con la capitolazione della Germania nella grande guerra le forniture militari promesse dai tedeschi non furono inviate. Il Corpo del Nord dovette ritirarsi in Estonia, il governo estone di fronte all'avanzata bolscevica accettò di portare l'armata nel suo territorio e rifornirla, fu disciolta nei primi mesi del 1920. Le banconote erano in marchi, in lingua russa al fronte ed il lingua tedesca al retro. Ricevuta di cassa da 1 marco del 19192 punti
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Mettiamo un piccolo horror perchè siamo andati troppo 10 dong del 1948, sottile e fragilissima, sembra che hanno utilizzato quella carta del pane color ocra scuro che si usava una volta , vi è raffigurato Ho Chi Minh.2 punti
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Stessa descrizione della discussione ma valore diverso. Seconda Guerra Mondiale 5 Schillings (5 ATS)1 punto
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Purtroppo sono entrambe riproduzioni moderne. Vengono riprodotte non tanto per frodare i collezionisti, ma per essere utilizzate nella divinazione I'Ching e simili. Due parole sulle righe citate qui sopra: per quanto riguarda la dinastia Qing le monete da 1 cash riportano al rovescio solo il segno di zecca (come nel caso delle tue riproduzioni). I multipli, invece, presentano anche altri due caratteri: in alto dang ("valore") e in basso il numero, che può essere wu (cinque), shi (dieci) e così via fino a mille. Qui si può vedere un esempio: https://en.numista.com/catalogue/pieces44582.html Questione peso: sì, una moneta da 1 cash può avere pesi molto diversi, soprattutto se confrontiamo monete dell'apogeo della dinastia Qing (imperatori Kangxi e Qianlong, che potevano anche superare i 5 grammi) con monete della crisi (soprattutto i minuscoli cash da 1 grammo emessi dopo la disastrosa rivolta dei Boxer, a inizio Novecento). Comunque la svalutazione iniziò con le guerre dell'oppio e colpì duramente i contadini e tutti coloro che venivano pagati in moneta di rame, ma che poi dovevano pagare le tasse in argento (lo Stato accettava solo quello). E ogni anno, per procurarsi la stessa quantità d'argento, si dovevano sborsare sempre più monete in rame.1 punto
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DE GREGE EPICURI Non sono in grado di classificarla, perchè non riesco a decifrare il segno di zecca: SMHdelta? Ma poi sembra esserci una quinta lettera...Oltre tutto, dato che il RIC IX è organizzato "per zecche", è la prima cosa da capire. In cambio posso dirti che le tre G indicano la concordia fra i 3 imperatori: Graziano, Valentiniano 2° (suo fratellastro) e Teodosio 1°. La figura al rovescio è la città di Costantinopoli.1 punto
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DE GREGE EPICURI Mai vista. Mi pare difficile che sia romana, non mi risulta nulla di simile; la testa al D fa pensare piuttosto a monetazione greca ( o magari etrusca). Anche la totale assenza di legende parla contro una attribuzione romana.1 punto
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Ciao, con quei campi così granulosi penso subito a delle riproduzioni, una sorta di gadget/talismani/portafortuna, solitamente presentano tutti quei puntini a rilievo, in ogni caso non è il mio campo d'interesse, forse è meglio chiamare @simone1 punto
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Per l'Austria-tedesca soprastampata dall'altra parte ho messo quella da 1.000 corone integra, qui naturalmente quella da 10.000 corone distrutta!1 punto
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Zecca di Philadelphia, annata comune, 12.290.000 esemplari coniati. Peso e diametro sono congrui: il peso ufficiale sarebbe gr. 26,73, ma considerando un po' di usura e la tolleranza, con 26,60 ci siamo. Dalle foto non vedo nulla che possa far pensare a un falso. petronius1 punto
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Anche per me è buona solo l'ultima.1 punto
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Sfogliando la Settimana Enigmistica, immagino. Facciamo pure fifty fifty per la vignetta. apollonia1 punto
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Due monete di estrema rarità e con un prezzo adeguato (purtroppo fuori dalla portata di noi comuni mortali..), peccato siano rimaste invendute entrambi. Per il mezzo ducato del 48 da segnalare un’errore nella catalogazione, si tratta infatti del n.155 del Magliocca e non del 154.1 punto
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Grazie per l'intervento. Io purtroppo sono un semplice collezionista, magari con un occhio relativamente allenato su alcune tipologie di monete. Non ho idea delle logiche con cui venissero preparati i coni. Sono abbastanza fiducioso che la moneta in mio possesso sia autentica (in mano è estremamente convincente), ma chiaramente non ne ho certezza al 100%. In epoca moderna, che io sappia, si preparava un solo conio e lo si sostituiva in seguito al deterioramento. A quei tempi non so. Certamente la moneta è R5, per cui, ammettendo che la moneta sia autentica, o l'emissione fu esigua già in partenza (e allora bisogna spiegare i due coni) o, se fu abbondante, parte del materiale fu refuso. In teoria, è possibile ipotizzare che dopo una certa data i tremissi furono messi fuori corso e il circolante rifuso. Un'altra ipotesi interessante (nessuna evidenza al momento) è che le zecche o le officine fossero più di una. Questo aiuterebbe a spiegare, ad esempio, le forti differenze ponderometriche che si osservano nei folles coevi che permettono, per ogni emissione, di distinguere una sotto-tipologia "pesante" ed una "leggera". P.S Naturalmente la moneta è a disposizione per studi e approfondimenti qualora ve ne fosse richiesta.1 punto
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In caso di vendita a professionista, va compilata la cessione ( se vendute direttamente) o il mandato a vendere( se conferite per la vendita ) . In caso di vendita a privato, la cessione, compilata nei termini di legge.Non è previsto il mandato tra privati La documentazione relativa all’acquisto non è necessario o obbligatorio consegnarla, perché con la cessione, il cedente si assume le responsabilità legate alla legittimità del possesso dei beni ceduti, sollevandone il cessionario. Se però non ci sono problemi ad esibire i documenti pregressi, è cosa gradita e utile consegnarli anche in copia all’acquirente. Questo per le monete che hanno i documenti di acquisto compilati in maniera regolare…. E non molte ( per esperienza diretta), li hanno….Per quelle in cui la provenienza non è dichiarata da un documento, la responsabilità resta sempre in capo al cedente. Strana la faccenda di una casa italiana( di aste suppongo) che NON rilascia la documentazione di acquisto, è obbligatorio rilasciarla1 punto
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Non vedo nulla che non va in questa moneta.... e credo che sia solo in FDS, anche se la sigla è in uso per le banconote e non per le monete! Lanciatevi in una interpretazione fantasiosa Se è in tuo possesso vuol dire che si trova in Italia quindi è Fuori Dalla Svizzera !1 punto
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Per approfondire leggi: Due diversi valori da quello già presentano in questa stessa discussione: (L. 1.000) https://www.lamoneta.it/topic/202297-the-world-wars/page/2/#comment-2235495 Seconda guerra mondiale Occupazione jugoslava dell'Istria e della Venezia Giulia Banca per l'Economia per l'Istria, Fiume e il Littorale Sloveno 5 e 10 lire del 19451 punto
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Ho risposto senza guardare le altre, comunque intendevo proprio la 4. Ritiro il dubbio, solo l'ultima è buona, la 4 il nodo per quel poco che si vede è torto.1 punto
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Grazie pultroppo la moneta non è mia ... Grazie mille1 punto
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Sempre nella stessa asta era proposto questo mezzo ducato del 48 dell'ex collezione Catemario di Quadri e riportato sul Bovi... https://www.deamoneta.com/auctions/view/781/301 punto
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Un'altra rarità di questo sovrano è il mezzo ducato d'argento passato alla ACM 20 il 21 settembre scorso, secondo me una moneta chiave per chi è appassionato di viceregno... https://www.deamoneta.com/auctions/view/781/291 punto
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Stessa descrizione della discussione ma valore diverso. Seconda Guerra Mondiale 2 Schillings (2 ATS)1 punto
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Se può servire a titolo di paragone posto un grano del 33 con simbolo "zampa di cavallo"...1 punto
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Buonasera a tutti, vorrei aggiungere anche una mia moneta (anche se molto consunta). Un Grosseto con la legenda obliterata di papa Clemente XI della zecca di Ferrara con al retro San Giorgio. Tiziano1 punto
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sesino di Alessandro I Pico di Mirandola. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ALEI/501 punto
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Non concordo con numa-numa, al quale riconosco peraltro una maggiore conoscenza del mercato. Pensavo che l'astuccio con i quattro massimi moduli di Leone XIII avrebbe raggiunto € 4.000 ( € 5.000 compresi i diritti). Ho scritto al post 13 che le quattro medaglie, a mio giudizio, sono coniazioni originali. Ricordo che le medaglie di massimo modulo post Pio IX non ebbero una emissione coordinata con specifico evento, ma erano utilizzate dai Pontefici per doni importanti. Ci sono in letteratura documenti di archivio che testimoniano le richieste ripetute (successive negli anni) di coniazioni degli uffici pontifici: e i rovesci di massimo modulo delle basiliche si coordinano infatti progressivamente con l'ultimo ritratto di diritto del pontefice disponibile (per Leone XIII sono noti massimi moduli delle basiliche abbinati con diritti anno III, anno V, anno X....) Nell'asta di Negrini questo astuccio stonava abbastanza con la grande quantità dei riconi Mazio anche in medie condizioni che veniva proposta; ciò poteva indurre a pensare alla non originalità. Tuttavia, a ben guardare, si vede che nell'asta c'è anche una ottima selezione (una collezione?) di moduli grandi e massimi (medaglie di Pio VII per il Colosseo e il Tempietto del Bramante; diversi massimi moduli di Pio IX e per finire l'astuccio di Leone XIII). Se le medaglie di Pio VII e Pio IX hanno fatto il loro consueto prezzo di circa € 500, va considerato che quelle di Leone XIII sono decisamente più rare e avevano conservazione veramente eccellente. Aggiungo che non mi pare che per la medaglistica papale ci sia l'aumento vertiginoso di prezzo che viene riferito per altre collezioni; forse si possono ancora comperare belle medaglie a prezzi ragionevoli.1 punto
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Ciao Riccardo, @caravelle82, grazie per il gradimento, diciamo che è una mia curiosità Numismatica e mi piacerebbe approfondire. Nel Magliocca è catalogato: Magliocca 621a 185G invece di 1856 moneta Rara. Ne ho trovato un esemplare sul Web. Asta Ranieri 8-9 Novembre 2015 Lotto 361 Saluti Alberto Ps. In realtà nel Magliocca viene riportato 185C1 punto
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si scusa.... Costanzo II, ho scritto male pur avendo appena letto il RIC leggevo peraltro la possibilità che come altre M fosse per miriade = 10.000 denari ma mi interessava capire se ci fossero altri pezzi noti e articoli specifici1 punto
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Moneta brutta al limite della decenza, magari puzza anche un pò, descritta comune. Tipo Fiat Panda 1° serie da rottamare. Quindi la posto solo perchè è in collezione. Mi raccomando NO LIKE ! Accettati commenti tipo: " Datti all'ippica" " Colleziona tappi di Coca Cola" " Leggi di più, soprattutto Topolino" . Ciao Beppe1 punto
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Ciao @borbonik bella domanda. Per quanto riguarda la monetazione dei Savoia ti posso dire che l'anno della Zecca andava da Marzo a Febbraio dell' anno dopo ( non so se nella Zecca di Napoli fosse lo stesso ). Se così fosse si potrebbe ipotizzare per il 1859 una percentuale 50-50 tra Ferdinando II e Francesco II. Ferdinando II morì il 22 Maggio, sicuramente per approntare i coni del nuovo Re passarono dei mesi ( e si continuò a coniare con l'effige del padre ). La Piastra 1859 - Francesco II, da quanto ho letto, fu anche coniata nel 1860 ( sempre con data 1859 ). La rarità delle due è comparabile. Quindi presumo che il numero di pezzi coniati a nome dei due Re sia (quasi ) equivalente. Lascio agli esperti discutere se sia possibile distinguere le Monete di Ferdinando II coniate quando, ahimè, già "cavalcava nelle verdi praterie di Manitù" ( fonte: Tex Willer ). Avete postato delle belle monete, complimenti. Posto una delle due monete che ho in collezione ( penso "modello base" senza optional... ) Ciao a Tutti, Beppe1 punto
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