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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/17/21 in Risposte
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Esatto! isolo questo concetto per dire che l'oro sarebbe meglio arrivarci dopo un certo periodo di pratica. Meglio iniziare con monete in argento molto comuni (5 Lire aquilotto, Biga del '27** o il bellissimo 2L quadriga briosa) e poco costose, o il rame, sempre comune. Inizialmente NON acquistare nulla, ma approcciati alle monete essenzialmente esaminandole in mano, e confrontandole. Chiedi qui sul Forum, e non andare a colpo sicuro sul giudizio peritale, che rimane soggettivo; cerca di imparare a rimanerne slegato e indipendente coltivando la tua sensibilità valutativa e l'occhio critico su cosa e dove guardare della moneta. Noi siamo qui per qualsiasi chiarimento, anche in privato se vuoi Fabrizio3 punti
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Vi ricordate Le Corse Pazze, meglio note come Wacky Races? Creata da Hanna & Barbera, è stata una serie animata cult degli anni '60. Ma la domanda sorge spontanea: vi ricordate tutti i piloti (e le loro stravaganti macchine) che partecipavano alle Wacky Races? Impossibile non ricordarsi di Dick Dastardly, il "cattivo" di turno, il perdente nato alla guida della vettura 00 (insieme al simpaticissimo Muttley). E gli altri? Personaggi davvero singolari... Rufus Roughcut, detto La Spaccatutto, vettura 10. Molto più elegante e belloccio Peter Perfect (vettura 24). Alla guida della vettura 8 ecco l'Insetto Scoppiettante con tanto di caldaia. Da urlo la vettura 7, quella di Clyde e la sua banda di gangster. C'è poi il carro armato, vettura 6, denominata l'Armata Speciale. Sull'auto 4, ecco Red Max che "salta" i concorrenti. Al volante della vettura 3 c'è, invece, lo scienziato pazzo Pat Pending. E arriviamo al top con il Diabolico Coupé (vettura 2) con tanto di drago e i fratelli Slag (vettura 1) che guidano la Macigno Mobile... Manca qualcosa? Certo, manca all'appello la splendida Penelope Pitstop, la più affascinante del gruppo Wacky Races. Pronti alla gara? E allora partiamo con il meraviglioso ed indimenticabile doppiaggio di Ferruccio Amendola:3 punti
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E' un pezzo di carta a righe incollata, della stessa natura della carta marrone che ha lasciato quelle righe. In quanto ai colori sono molto delicati e non marcati, è una prerogativa delle banconote francesi di quel periodo, evanescenti come questa di seguito qui ci hanno spento una sigaretta, forse... potevano evitare di aggiungerci quest'altra nota di colore.2 punti
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Stessa descrizione e stesso valore da 5 yen come la banconota riportata nel precedente post ma con diverse sovrastampe. Seconda guerra mondiale Occupazione giapponese della Cina Con sovrastampa che va a coprire la dicitura 'Banca del Giappone' e con l'aggiunta di una nuova sovrastampa che recita: 'Banconota Militare'2 punti
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Trovata ! Niente a che fare con Panormos, Arpi o Paroreia.... il monogramma ΠAP si riferisce al magistrato per cui chiedo un aiuto, grazie AEOLIS. Kyme. Ca. 1st century BC. AE (13mm, 12h). NGC Choice XF. Horse forepart right; dotted border / Bow and quiver tied together; ΠAP, monogram above. BMC 85.2 punti
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Per fornire un minimo di contesto alle emissioni normanne dell'Italia meridionale e in particolare di Salerno occorre rifarsi al contesto storico che vide i Normanni inserirsi nelle lotte per il territorio tra i sovrani bizantini, gli arabi e altri potentati locali. Nella monetazione del periodo se l'oro imita e si ispira ai tari' arabi (si vedano le prime emissioni iniziate sotto Gisulfo 946-977; e proseguito con Gisulfo II e il Guiscardo per culminare con i rarissimi e affascinanti tari di Ruggero II e Guglielmo II e chiudersi con quelli di Tancredi) la monetazione enea invece riprende, sotto il Guiscardo, i tipi della la produzione dei follis anonimi dell'XI secolo avvenuta a Costantinopoli per poi distaccarsene ed elaborare follari e frazioni con tipi assai originali e caratteristici di una produzione stilisticamente innovativa e di elevata qualità che forma una serie a sè stante nella numismatica medioevale meridionale. Restando sui tipi che a noi interessano per questa indagine è interessante notare che sembra esservi stata una produzione di follis anonimi locali prodotti da alcune non meglio determinate zecche meridionali che riprendono tipi e metrologia degli esemplari battuti a Costantinopoli, come messo in evidenza da Bendall (BENDALL S. 1989, Western Type C Anonymous Folles, ‘‘Numismatic Circular’’ 97, pp. 290-291) sotto il regno di Michele IV (1034-1041). Posto qui sotto un esempio di follis anonimo (di classe A2) in condizioni particolarmente buone di conservazione (generalmente non si distingue mai bene il volto del Cristo) All'inizio della discussione avevo identificato, erroneamente, il Cristo raffigurato nella frazione del follis come 'Pantokratore', in realtà credo sia l'Antiphonetes , illustrato in una icona lapidea del XIV secolo qui sotto (courtesy del Metropolitan Museum NY), che riprende una famosa immagine posta su una delle porte d'ingresso di Costantinopoli e particolarmente venerata. L'ipotesi che tali folleis siano stati prodotti localmente per finanziare l'esercito la spedizione in Sicilia del generale Maniace inviato a riconquistare i territori contesi all'autorità centrale di Costantinopoli da parte degli arabi (1042). menziono questi particolari, per mostrare l'affinità stilistica della frazione di follaro della discussione con il tipo del Cristo Antiphonetes e con le emissioni di folleis anonimi dell'XI secolo dei quali oggi sappiamo essere stati coniati anche esemplari 'occidentali' prodotti da una zecca meridionale indeterminata (alcuni suggeriscono Reggio) . Appare tuttavia evidente nel confronto stilistico il dettaglio della maggiore vigoria espressiva delle produzioni salernitane rispetto ai modelli originari bizantini e anche rispetto alle supposte produzioni coeve occidentali.2 punti
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Bellissimo esemplare. Questo denario è datato da Mattingly al 123, da Crawford al 113 o 112, da Grueber al 99-94. Al D/, Roma è raffigurata raramente volta a sinistra. La presenza del crescente vale, secondo Belloni, a sottolineare la superumanità della dea Roma, in connessione con il suo atteggiamento marcatamente guerresco. Il R/ riporta una scena, molto complessa, di votazione. Tre personaggi togati stanno attraversando i saepta del foro. Uno a destra è già arrivato in fondo e sta depositando la scheda elettorale nell'urna. Uno è a metà strada e porge o riceve la scheda elettorale, il primo (di una lunga fila di elettori) si sta accingendo al complesso itinerario degli altri due. I saepta sono schematicamente rappresentati da una transenna reticolata, un ponticolus e in alto a destra l'urna elettorale. La scena rappresenta quindi la strada fatta dai votanti per giungere a deporre la scheda nell'urna, strada che non era facilissima, a quanto pare. Si intuisce che passando nel recinto dei saepta dovessero salire uno alla volta su una scala per giungere al ponticello e poi all'urna elettorale. Il significato del R/ è difficilmente interpretabile. Secondo Belloni, c’è una connessione con il dritto (elementi fondati della grandezza di Roma sarebbero sia il suo valore militare che i suoi sforzi di ordinamento civico). Carney e Crawford hanno ipotizzato un riferimento a Gaio Mario, che durante il suo tribunato, nel 119, “pontes … angustos fecit”. L’ipotesi più seguita (Mommsen, Babelon) è che si rievochi un avo del monetario, C. Licinius Crassus, tribuno della plebe nel 145, al quale si attribuisce il merito di avere raccolto per la prima volta tutte le tribù nel foro per votare nei comizi. Egli inoltre aveva proposto una legge per attribuire al popolo l’elezione dei sacerdoti, ma l’iniziativa era naufragata per l’opposizione di Gaio Lelio Sapiente (Rotondi); richiamarla, benché fosse stato un insuccesso, potrebbe aver avuto un intento polemico (Belloni). Se, infine, la datazione del denario è più bassa di quella proposta dal Crawford, potrebbe essere un riferimento alla lex Coelia, datata al 106. Altro problema è l’interpretazione della P incisa sulla tavoletta. Secondo Crawford, identifica l’area di votazione. In alternativa, è stato proposto che stia per provoco, “in previsione della legge de prouocazione” (Belloni)2 punti
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Premesso che il FdC di questa tipologia è cosa veramente molto molto difficile da trovare (scriverei utopica…), con queste foto (in bassa risoluzione) non è proprio il massimo per valutarne un eventuale acquisto. Ho riconosciuto la paternità della foto (questo commerciante fotografa l’oro con una tonalità fredda che a me non piace), per cui ti consiglierei di postare anche le foto delle facce singole, perché sono più grandi. Da quel che si vede, mi sembra un gradevole esemplare che si assesta sul “non circolato”, grading che personalmente preferisco usare su tipologie “particolari” come questa al posto della classica scala valutativa (specie quando le foto mi lasciano qualche dubbio). Il punto debole di tutta questa tipologia è il dritto, perché sempre molto molto delicato. Si vedono due graffi non indifferenti (specialmente quello che attraversa il campo) e un “cambiamento di colore” nel metallo sullo zigomo-guancia. Contatti evidenti sulla veste al rovescio, è un graffio nel campo sulla destra (uno minimo al ciglio del dritto a h. 7 del D/). Raccomanderei una visione diretta per appurarne meglio lo stato della brillantezza del metallo specie nei punti sopra evidenziati del dritto (l’oro non è facile da fotografare, e questo implica uno scarto qualitativo maggiore tra la foto e la moneta reale). 1400€ è un prezzo invitante per un qFdc (che personalmente considero questo grading già difficile da trovare) per cui consiglierei cautela e sangue freddo. Dipende che qualità ricerchi: se un esemplare intorno allo spl-fdc/qfdc ti va bene, oppure se ricerchi una qualità più alta.2 punti
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Un denario repubblicano con belle ed interessanti figurazioni sarà a giorni in asta Chaponniere&Firmenich 14 al lotto 53b .1 punto
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Ciao a tutti, ho appena acquistato questo bel bronzo Cartaginese, attirato dal fascino di Persefone e dal pensiero affascinante di avere in casa un reperto risalente ai tempi in cui Cartagine era la più grande potenza del mediterraneo Emissione: 310-280 a.C., Zecca di Cartagine, Rif. bibl. Viola, 194; Metallo: AE, gr. 2,74, Diam.: mm. 15,39, conservazione: mBB Vi piace? a me moltissimo. Domanda: sapreste darmi un'altra classificazione oltre a "Viola, 194", che mi ha dato il venditore? Non so, una catalogazione Sear (se applicabile), o anche qualunque altra? Perchè su coinarchives.com non esistono monete con catalogazione "Viola, xxx", e quindi non la trovo! Magari "Viola" è poco usata.. Grazie mille! Crine1 punto
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Purtroppo è una riproduzione moderna prodotta senza alcuna cura dei particolari, conio impastato sino all'inverosimile, hanno utilizzato un materiale ferroso di infima qualità, chissà cosa avranno messo nella lega perchè a volte risultano pure non calamitabili.1 punto
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Giusto, allora che si prendano la abilitazione, non dovrebbero avere problemi se :” Esistono professionisti che hanno livelli di conoscenza e professionalità che possono tranquillamente svolgere lavori e diversi ed avere un grado di serietà ed affidabilità che nessuna abilitazione può dare, e senza problemi possono svolgere la funzione di tecnici numismatici senza nulla da invidiare ad un NIP.“….. se invece sono farmacisti o macellai senza quella preparazione, che smettano di fare danni…. Io per primo ho rivestito il doppio ruolo di imprenditore e di CTU e perito NIP. Ma ero anche un numismatico professionista e come tale CTU e perito NIP …… non facevo l’idraulico per professione e il numismatico a tempo perso. Facevo tutti e due professionalmente… Vuoi fare il perito, il CTU? Bene, facciamo che ci sono dei paletti in cui ti devi muovere, qualitativi , professionali e legislativi…. Per avere lo stesso peso dei CTP in contraddittorio…..Altrimenti non va bene e si fanno solo pasticci.1 punto
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Perchè un farmacista non può fare anche il numismatico professionista ? Cosa hanno i farmacisti, i macellai e altre professioni domenicali che male si conciliano con la professione del C.D. PROFESSIONISTA NUMISMATICO. Che facciamo come il professore frustrato di chimica che ribadisce che è un professore ? Se sei ciuccio sei ciuccio anche se hai una cattedra e sei un NIP. Io in quanto farmacista sono risentito, ma non offeso e ribadisco : In una nazione dove un mediocre avvocato è ministro, un ambulante può fare il ministro e addirittura un ministro mente circa le accuse di aver copiato la tesi di" lauretta", quale grado di affidabilità può avere un perito solo perchè è NIP patentato ? Esistono professionisti che hanno livelli di conoscenza e professionalità che possono tranquillamente svolgere lavori e diversi ed avere un grado di serietà ed affidabilità che nessuna abilitazione può dare, e senza problemi possono svolgere la funzione di tecnici numismatici senza nulla da invidiare ad un NIP. Eppoi con il Green PASS , io ce l'ho, si può fare tutto.1 punto
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Vorrei ricordare i realizzi milionari delle monete di Siracusa, Agrigento, e altre, o del famoso Adriano, o delle Eid Mar auree.. o i 475.000.000 del Savator Mundi…. e puntualizzare che ognuno con i propri soldi ci fa quello che vuole, e che 1.000.000 di euro, per qualcuno, sono il guadagno di qualche ora di lavoro( vedi Bezos e compagnia bella) quindi è come se noi spendessimo un paio di cento euro. Questa è la reale misura dei vari poteri di acquisto… la formica tira il calcio che può…1 punto
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Confermo anch'io il 1597, l'ipotesi proposta era corretta.1 punto
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Se ricordo bene, il vaccino reithera era stato pensato come un vaccino a vettore virale, in cui un qualche virus era "travestito" da Covid 19. Dopo i problemi con Astrazeneca e Johnson & Johnson i vaccini a vettore virale sono stati abbandonati. Pare inoltre che i vaccini a vettore virale perdano efficacia dose dopo dose (a riguardo so solo quanto sento in TV), quindi a partire dalla terza dose diverrebbero sostanzialmente inutili. Questo il motivo per cui immagino lo stato abbia smesso di finanziare (non sarebbe stato un investimento ragionevole per la nazione). I vaccini su cui si punta al momento sono quindi i vaccini ad mRNA. Non so se il team di ricercatori italiani abbia cambiato la loro strategia iniziale e deciso di muoversi verso gli mRNA, ma da quanto leggo No. Qui qualche informazione trovata in rete. La rivista è affidabile. Se quanto leggo fosse confermato, credo che il blocco degli investimenti della corte dei conti verso questo tipo di vaccino sia stato opportuno. Si sarebbe prodotto un fratello di Astrazeneca, con tutti i limiti di questo.1 punto
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scusami le misure sono 12mm di lunghezza x 10 mm di larghezza, perdonami, ho sbagliato con i dati di un'altra moneta che devo ancora identificare1 punto
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Uno strano piombo monetiforme è recentemente apparso sul mercato antiquario. Definito “tessera” dagli editori, esso ricalca abbastanza fedelmente il tipo di Hera Lacinia (associato a Pan sul R/) degli stateri di Pandosia e ancor più delle rare dracme a cui peraltro si aggancia anche per il modulo (mm. 16) ma non per il peso (gr. 4,74). RN 89, 5.11.2021, 36 Greek Greek PB Tessera. Circa 4th century BC. Head of Hera Lakinia facing slightly to right, wearing necklace and stephane; Π..ΩΔ-A (sic) around. For similar depictions of Hera Lakinia, cf. HGC 1, 1611-3 (Pandosia) and HN Italy 2159ff (Kroton).4.74g,16mm. Condition as seen. From the Vitangelo Collection, collector's ticket included. The depiction of the Hera Lakinia on this tessera suggests that it may have intended for use in connection with the worship of the goddess whose cult centre was situated 10 kilometres away from Kroton at Lakinion, now Cape Colonna. The site takes its name from the sole surviving column of the temple built upon that spot in around 470 BC, which was largely intact until the sixteenth century when it was extensively quarried. Theocritos' Korydon sings the praises of the 'Lakinian shrine that faces the dawn', and Livy 24.3.3-7 tells us that it was 'a building more famous even than the city itself and held in reverence by all the peoples there around' and that within was a column of solid gold dedicated to the goddess. By the time of Livy's writings however, the temple had long been plundered. BM 1872-0709-22 Pandosia, statere (t. di Hera Lacinia/Pan) https://www.britishmuseum.org/collection/object/C_1872-0709-22 Negli studi, non particolarmente numerosi, questa emissione è stata considerata di piede italico-tarantino (N. Parise, Le emissioni monetarie di Magna Grecia dalla fondazione di Turi all’età di Archidamo, in S. Settis (ed.), Storia della Calabria antica, II, Roma-Reggio Calabria 1994, 403 seguito da M. Taliercio, Intervento, in Mito e storia in Magna Grecia - Atti del XXXVI CSMGr, Taranto 1996, ed. Taranto 1998, 358) e inquadrata negli anni della Lega italiota (inizi IV sec.) per la presenza del tipo di Hera Lacinia che ricalca l’analoga rappresentazione su serie di Crotone (e di altre città italiote). Quest’ultima, come ben noto, fu a capo della lega il cui centro politico-amministrativo era proprio nel santuario lacinio. La ripetizione del medesimo tipo su emissioni di Pandosia e di Crotone è stata pertanto intesa quale “espressione di quel clima unitario che collegò le poleis magno-greche nella lotta contro Dionigi di Siracusa e le popolazioni italiche” (A. Stazio, Problemi della monetazione di Crotone, in Crotone - Atti del XXIII CSMGr, Taranto 1983, ed. Taranto 1984, 390 seguito da Taliercio 1998, 359). Allo stesso orizzonte politico e culturale è stato ricondotto il tipo di Pan seduto su roccia - che rievoca l’immagine di Herakles oikistas delle monete di Crotone alludendo forse al mito di fondazione – ripreso su alcuni esemplari di Messana datati al 415 a.C. ca., su due serie enee di Medma dell’inizio del IV secolo e per il quale (come per Hera) è stata addirittura evocata l’influenza di Zeuxis, pittore attivo a Crotone e autore di un dipinto con Pan e le Ninfe, donato al re Archelaos di Macedonia (v. da ultima Taliercio 1998, 360 con bibl. prec.). Resterebbe tuttavia da definire la funzione di questo oggetto para-monetale che secondo RN sarebbe una tessera in qualche modo connessa con le attività connesse al culto di Hera Lacinia il cui santuario, come è ben noto, è stato portato alla luce in località Capo Colonna a Crotone. In Magna Grecia monete in piombo sono ampiamente attestate e sin dalle fasi più antiche della monetazione. Da Crotone proviene l’imitazione in Pb di una dracma incusa di Metaponto rinvenuta in contesto votivo (santuario di Vignanova: A. Siciliano, Monete in piombo rinvenute in Messapia, “RIN”, XCV, 1993, 147). Un ulteriore terzo di statere metapontino in Pb a R/ incuso è stato invece rinvenuto a Cavallino nell’edificio Fondo Pero (A. Siciliano, Rinvenimenti monetali, in F. D’Andria, Cavallino. Pietre, case e città della Messapia antica, Mottola 2005, 88-91). Si deve invece ad Attianese la segnalazione di un Pb di Caulonia (Apollo/cerva: gr. 10, mm. 23) intenzionalmente forato proveniente dal territorio di Metaponto (P. Attianese, Uno strano tondello coniato con leggenda e tipi della zecca di Kaulonia nel Bruttium, “Panorama Numismatico”, 133, 1999, 12-3). Ancora da Crotone, scavi condotti nel territorio urbano hanno restituito due monete in piombo di cui l’una imita tipi siracusani (D/ testa femminile a s.; R/ tondello liscio: gr. 21,15), l’altra invece (gr. 10,79) presenta una superficie liscia su entrambi i lati (E.A. Arslan, Archeologia urbana e moneta: il caso di Crotone in R. Belli Pasqua - R. Spadea (edd.), Kroton e il suo territorio tra VI e V secolo a. C. Aggiornamenti e nuove ricerche (Crotone 2000), Crotone 2005, 108 e 142, catt. 425-6). Di notevole interesse, benchè pi tardi, gli esemplari di Taranto (Vlasto 713 = Evans, per. VII, A3: 281-272 a.C.) che tuttavia a differenza dei precedenti presentano peso e modulo delle emissioni argentee. Artemide, 52, 2020, 541 Leads from Ancient World. Greek Italy. Southern Apulia, Tarentum. D/ Warrior on horseback right, holding shield and spears and spearing downward. R/ Phalantos astride dolphin left, holding cornucopiae and Nike; to right, thunderbolt. For prototype, cf. Vlasto 713. PB. g. 7.27 mm. 20.00 RR. Very rare and interesting. Lovely light tan patina. VF. Le ipotesi interpretative restano varie e ben riassunte da Siciliano (monete di culto, ex voto; monete fiduciarie; offerte funerarie; prove di conio) ma ancora aperte ad ulteriori sviluppi.1 punto
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Ma tanto non c' è traccia di essi?♂️ Gli errori di conio non sono frequenti,se intendiamo quelli veri,usciti dalla zecca. Non di eccessi,sbavature,occlusioni o debolezze di conio. Qui non si parla neanche di questo. Qua vi è usura e " botte" che ha subito la moneta nell' uso?1 punto
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Buona sera agli appassionati di Filatelia. Ne posto una che Ritengo molto bella e che penso possa appartenere alla stessa serie e periodo. @PostOffice o @ART volevo chiede se ve ne sono altre di simili Un cordiale saluto e grazie1 punto
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Per fare un raffronto con la vendita di Jacob Hirsch XXX di 110 anni fa, il barone di Floristella Salvatore Pennisi Alessi offriva per tre lotti 11284,37 lire (65 milioni di lire di una novantina di anni dopo) ma si aggiudicava un solo lotto per circa 180 lire (più diritti). Monete di pregio artistico, di elevata conservazione o presunte rare hanno sempre portato a realizzi elevati, non c’è nulla di nuovo sotto il sole. Ovviamente per noi comuni mortali certe cifre sembrano astronomiche, ma dobbiamo pur sempre ricordare che ci sono i non-comuni mortali coi loro non-comuni portafogli. E aggiungerei grazie al cielo, se no non potremmo nemmeno apprezzarle in foto certe monete. Concluderei evidenziando che il barone Pennisi era un vero Numismatico e non un semplice collezionista/investitore/speculatore, ma questa ultima categoria esisteva già allora, seppure in maniera meno scellerata di oggi..1 punto
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sono articoli differenti, per i Folles imitativi (battuti presumibilmente in occidente - sud Italia) puoi consultare: BENDALL S. 1989, Western Type C Anonymous Folles, ‘‘Numismatic Circular’’ 97, pp. 290-291 BENDALL S. 1995, Further Western Anonymous Folles?, ‘‘Numismatic Circular’’ 103, p. 305 Per i folles Anonimi invece battuti a Costantinopoli mi riferivo a questo articolo: METCALF D. 1990, Interpretation of the <Rex Regnantium Folles of Class A, in "Numismatic Chronicle" 1970, pp. 199-219 Se non caricati in Academia credo la strada migliore sia una buona biblioteca (la biblioteca SNI fornisce servizio di fotocopie/PDF a richiesta. § Per seguire su quanto commentavi riguardo il livello artistico delle emissioni normanne salernitane posto un paio di esempi certamente interessanti che possono evidenziare quelle caratteristiche di vigore e forza espressiva che mancano nelle corrispondenti emissioni bizantine: Guglielmo duca di Puglia (1111-1127) follaro (MIR 589) Ruggero Conte di Calabria e duca di Puglia (1127-1130) - follaro (MIR 654) naturalmente per apprezzare la qualità incisoria occorre verificarla su esemplari in alta conservazione non sempre disponibili per queste difficili ma senz'altro affascinanti emissioni1 punto
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Ho questa 950 € dodici anni fa. "Semel in anno licet provocare"1 punto
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Buongiorno, se quel poco che mi pare di leggere è "THE ° REG", ci sono buone possibilità, che sia questo: https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MTPC/01 punto
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al rovescio I+B quindi 10+2 = 12 nummi di Alessandria - ΑΛЄΞ in basso al drittto Eraclio (610-641), con Eraclio Costantino (Costantino III)1 punto
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In effetti, stando a quanto racconta, la moneta non è stata trattata molto bene. Ciò, però, potrebbe deporre per un’eventuale autenticità dell’esemplare. In ogni caso, fossi in lei, farei vedere questo marengo ad un perito per togliermi ogni dubbio.1 punto
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Ecco il verso Il biglietto consorziale è piuttosto comune e facile da trovare, per quello già consorziale il discorso cambia. L'ho trovato insieme a quello da 1 lira e, sembrandomi il prezzo ragionevole, li ho presi. Mi sono fatto scappare quello da 10, il prezzo era notevole e la mia ragazza minacciava di defenestrarmi. Però adesso sono pentito, non so quando ne vedrò un altro...1 punto
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In giurisprudenza la consulenza tecnica di ufficio (ctu) è una valutazione di fatti in ausilio della decisione del giudice (sto semplificando). La regola (c’e) e quella di ricorrere agli iscritti all’albo dei ctu del tribunale dive pende la causa, ma la nirma consente di investire anche esteanei all’albo previa adeguata motivazione. Uno delle ipotesi è di affidare un incarico a un soggetto che non abbia alcun collegamento diretto o indiretto con le parti: immaginate una peruzua in materia di responsabilità medica di particolare complessità e di elevato valore. Ma nessuna norma preclude al giudice di ricorrere a un “non ctu” perché particolarmente esperto quale un professore universitario, un critico d’arte o altro. il valore della perizia non vincola il giudice e soprattutto ho visto abitualmente perizie di ctu (nominati dal giudice) e di ctp ( nominati dalle parti) dire l’esatto contrario. Per concludere: il valore della perizia è pari alla autorevolezza e fama del perito o di chi esprime la valutazione...1 punto
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Le medaglie di Papa Giovanni Paolo II hanno avuto una tiratura elevata. Alla richiesta tradizionale del collezionismo si è aggiunta la domanda molto consistente per devozione in tutto il mondo (e in particolare nella sua Polonia). Dopo la morte la domanda e la conservazione degli esemplari è continuata poichè erano in corso i processi di beatificazione e canonizzazione. Attualmente non credo che vi sia il mercato di anni or sono (peraltro le tirature molto elevate hanno impedito impennate di prezzi). Tuttavia anche nella recentissima asta di Negrini (vedansi i lotti da 834 a 840) gli esemplari sono stati vendutri a prezzi dignitosi. In conclusione penso che, se queste medaglie ti piacciono, una spesa di € 50 circa per l'esemplare in argento (coperto per la metà dal valore del metallo) o di 25/30 euro per l'esemplare in bronzo dia la soddisfazione di possedere una bella medaglia e non possa essere motivo di rimpianti postumi.1 punto
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1912 MILANO E PROVINCIA LEGA MIGLIORAMENTO M. S. LAVORANTI PANETTIERI1 punto
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Il forum in questione è stato definitivamente chiuso. E, senza vena polemica, visto che vi ho scritto per nove anni come membro dello staff, posso tranquillamente affermare che non era composto da "eletti e toccati da Dio" come sostiene qualcuno, ma da persone normalissime, seppur con qualche rara eccezione, con la passione della Numismatica e che scrivevano anche in altri forum. Io sono uno di quelli, nessun mistero, visto che non esiste un'esclusiva e con me ce ne sono tanti che continuano a scrivere con immutata passione. Non penso ci sia altro da aggiungere.1 punto
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Veramente molto bello complimenti. Bellissima anche la patina1 punto
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Ieri sera grazie ad un amico del circolo sono riuscito a migliorare la conservazione di questo millesimo... Quando le date mancanti, in una collezione tipologica come questa, sono rimaste quelle "impossibili" si cerca di migliorare come qualità, impresa non facile anche quella... Comunque con veramente poco a volte si riesce e la soddisfazione di aggiungere una bella moneta è sempre molto appagante. Spero che questa piccolina piaccia anche a chi leggerà questo post..1 punto
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taglio: 2 euro paese: vaticano anno: 2021 tiratura: ? condizioni: spl città: Paestum note: NEWS!!1 punto
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Seconda guerra mondiale Occupazione americana del nord Africa e della Sicilia 10 dollari tipo 1934 A bollino giallo Furono stampati dei 'Silver Certificate' appositamente con questa particolarità per la prevista invasione del nord Africa e del territorio italiano. La circolazione fu massiccia al sud dopo lo sbarco in Sicilia ed in misura minore al centro/nord, il governo Badoglio nè decretò il corso legale dal 24 settembre 1943 ed il loro uso terminò il 31 luglio 1945* Successivamente e sino al 1 sett. 1945 il cambio poteva essere effettuato solo presso le filiali della Banca d’Italia (un dollaro = 100 lire) * Il bollino giallo li differenziava dai dollari circolanti negli USA per proteggere l’economia del paese nel caso in cui ingenti quantità di denaro fossero finite nelle mani del nemico, eventualmente sarebbe stato sufficiente metterli fuori corso e non avrebbero più avuto alcun valore. (*)1 punto
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Seconda guerra mondiale Occupazione alleata dell'Austria Qualche settimana prima della resa nazista (maggio 1945) l'armata sovietica per prima, e le forze alleate occidentali successivamente, occuparono l'Austria dichiarandola indipendente dalla Germania nazista. Alla fine della guerra il territorio fu diviso in quattro zone di occupazione, Vienna fu ripartita tra i quattro alleati, ossia Francia, Unione Sovietica, Regno Unito e Stati Uniti. Nell'area non sovietica in via provvisoria furono utilizzate le banconote stampate a cura dell'autorità militare alleata (produzione americana e britannica) con ben dieci tagli diversi, dal 50 groschen (mezzo schilling) sino al 1.000 schilling. Riportano la data del 1944 ma furono utilizzate dalla seconda metà del 1945 in poi. 1 schilling 19441 punto
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Ciao a tutti! “how the tables have turned!" Alliierte Militärmark (1944–1948) / Marco militare degli alleati Durante e dopo la seconda guerra mondiale, gli alleati emisero la valuta militare degli alleati (Allied Military Currency, AMC) per i territori occupati, che era valida in Germania parallelamente al vecchio Reichsmark fino alla riforma monetaria del 1948 (vedi Am-lira da noi). Se ho capito bene, ci sono due versioni dei biglietti, quella americana con una "F" (la stamperia si chiamava Forbes) nell'ornamento a lato e quella russa senza. Qui su di un biglietto da 100 marchi (solo il dettaglio, in quanto non in mio possesso): Servus, Njk1 punto
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Seconda guerra mondiale Protettorato del Reich di Boemia e Moravia 10 Corone del 1942 A seguito dell'invasione della Germania nazista della parte occidentale della Cecoslovacchia, il marzo del 1939 fu costituito il Protettorato di Boemia e Moravia. Il territorio non venne coinvolto direttamente nel conflitto sino al maggio del 1945, nel momento in cui la resistenza ceca rovesciò il governo d'occupazione e con l'arrivo pochi giorni dopo delle truppe sovietiche alle porte di Praga.1 punto
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Ma la storia, si sa, è una ruota che gira, e non passò molto che furono gli jugoslavi a occupare un pezzo di terra dei loro vecchi occupanti. Un pezzo d'Italia, insomma. Alla fine di aprile del 1945 è occupata tutta la Venezia Giulia, e il 30 aprile gli jugoslavi entrano a Trieste, precedendo di due giorni i neozelandesi dell' 8a Armata. Inizia così un braccio di ferro tra jugoslavi e Alleati, che porta alla suddivisione in una "Zona A" e una "Zona B", delle quali la seconda sarà definitivamente assegnata alla Jugoslavia nel 1946, mentre la prima, comprendente Trieste, dopo lunghe e sofferte trattative tornerà all'Italia nell'ottobre del 1954. Ai primi di ottobre del 1945, avuta notizia che le autorità jugoslave avevano intenzione di emettere una moneta d'occupazione, il comando militare Alleato stabilisce che la sola valuta legale nella "Zona B" era da quel momento costituita dalle am-lire. Ciononostante, il governo jugoslavo, che aveva già costituito la Banca per l'Economia per l'Istria, Fiume e il Littorale Sloveno (scritto proprio così, con due T), fa emettere da questo Istituto, il 30 ottobre, banconote nei tagli da 1, 5, 10, 20, 50, 500 e 1.000 lire. Queste banconote sono popolarmente conosciute come "barchette" perchè sul retro dei tagli da 5 a 1.000 lire appariva una barca a vela. Inizialmente furono valutate, quasi clandestinamente, circa un 20% in meno della lira italiana, ma a seguito delle ferme proteste del comando Alleato, vennero tolte dalla circolazione meno di due mesi dopo la loro emissione. Furono quindi cambiate, dal 28 al 30 dicembre 1945, dall'Istituto che le aveva emesse, al corso di 30 dinari per 100 lire, con il limite massimo riscuotibile di 5.000 dinari per ogni capofamiglia. Ecco il biglietto da 1000 lire, a mio parere il più bello della serie. petronius1 punto
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Seconda Guerra Mondiale Occupazione Italiana del Regno di Albania 20 Franchi L'occupazione italiana del Regno di Albania ebbe luogo tra il 1939 e il 1943, quando la corona del Regno Albanese fu assunta da Vittorio Emanuele III, a seguito della guerra promossa dal regime fascista e dell'instaurazione del Protettorato Italiano del Regno d'Albania. Durante la seconda guerra mondiale, a seguito delle annessioni del 1941, era conosciuta anche con il nome di Grande Albania. Banca d'Italia che, su richiesta di Amedeo Gambino, Consigliere Delegato della Banca Nazionale d'Albania, si accinse a stampare banconote da 5, 20 e 100 franchi. I primi biglietti ad essere stampati, nel maggio 1939, furono i biglietti da 5 franchi e poi a seguire il 20 e 100 Franchi. In queste ultime due bancinite, Italia ha replicato il suo modo di emettere cartamoneta. Difatti nel caso del 100 Franchi fi preso a modello il fronte del biglietto da 500 Capranesi, con figura di mietitrice mentre nella filigrana troviamo l'effigie di Vittorio Emanuele III: Per una lettura approfondita sulla cartamoneta albanese e l'occupazione italiana in albania vi consiglio l'esaustiva discussione di @petronius arbiter1 punto
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Artemide Aste Auction LVI, Lot 703 Lot 703. Salerno. Guglielmo (1111-1127) (?). Gettone vitreo. D/ W e simbolo. Vetro. 5.15 g. 30.00 mm. RRR. Fratturato. La presenza su questo gettone di lettere latine e non arabe conferma il suo utilizzo nell'ambito Normanno e dell'italia peninsulare. Si può ipotizzare che la W presente sia riconducibile, come nella monetazione, al nome di Guglielmo. Nel mondo arabo, a partire dalla riforma monetaria del califfo 'Abd al-Malik nel 75 E./694 d.C. ed ispirandosi al modello degli exagia bizantini si produssero gettoni in vetro (sanagat) quali campioni ponderali per le monete d'oro (dinar) e d'argento (dirham). I gettoni in questione, dato il loro ruolo, si inquadravano, dal punto di vista ponderale, nei due vigenti sistemi aureo ed argenteo e i loro pesi corrispondevano a quelli della valuta in circolazione consentendo così agli utenti, per lo più commercianti e cambia valute, un controllo del peso delle monete più valido ed agevole. Nonostante gli scavi del Palazzo di Ruggero I a Reggio ci permettano di ipotizzare che i gettoni di vetro siano stati conservati prevalentemente in strutture dell'amministrazione civile o ecclesiastica, studi recenti portano a pensare però, visto la vastità delle tipologie, che essi abbiano avuto per un determinato periodo un ruolo commerciale di piccolo scambio, forse per sopperire alla penuria del metallo o per superare un momento di difficoltà economica. Per un interessante approfondimento vedasi De Luca, Reperti con inscrizioni arabe, capitolo VIII all'interno di Molinari Segesta II "Il castello e la Moschea (Scavi 1989-1995)" Ricerche storico archeologiche.1 punto
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L'idea in se non mi dispiace, a patto che rimanga un unicum e che il successo di vendita già raggiunto non diventi il pretesto per fare i dollari del 2022, 2023, 2024... Poi è chiaro che gli originali hanno un altro fascino, e spesso costano anche meno. Per pensare a un eventuale acquisto, bisognerà vedere cosa diventeranno, in Italia, gli 85 dollari della zecca... temo assai più dei circa 70 euro del cambio petronius1 punto
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Quando i francesi sbarcarono a Kerguelen (isola subantartica) avevano con loro 3 o 4 gatti... che oggi sono diventati fra i 6000 e i 7000. Fanno parte dell'ecosistema e tengono a bada i conigli impedendone l'eccessiva proliferazione. Mrs. Chippy, uno dei più famosi gatti "antartici": https://it.wikipedia.org/wiki/Mrs._Chippy1 punto
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