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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/25/21 in Risposte

  1. L’argomento di questa discussione e’ piuttosto complesso ed intricato, con ancora molti punti oscuri su cui si confrontano diverse scuole di pensiero, soprattutto inglesi e francesi. Io ho provato (nel mio piccolo di semplice appassionato) a scrivere qualcosa per presentare una mia moneta di recente acquisizione che mi ha spinto a leggere e a studiare un po’. Siamo nell’anno 269 d.C, nel cuore dell’Imperium Galliarum, il regno secessionista nato nel 260 durante l’impero di Gallieno e le cui redini erano state rette fino a quel momento (tra varie vicissitudini che esulano dalla nostra discussione) dall’usurpatore Postumo. Nel gennaio di quell’anno, il regno di Postumo fu minacciato da Leliano, una sorta di usurpatore dell’usurpatore. A quell’epoca Postumo coniava monete in due zecche, quella di Treveri (Mint I) e quella di Colonia (Mint II), quest’ultima aperta a dicembre del 268 con il trasferimento di una delle due officine operanti a Treveri. Leliano, nel corso della contesa, era riuscito ad impossessarsi della zecca di Colonia, iniziando a battere a sua volta moneta. Nello scontro, alla fine (metà febbraio del 269) , la vittoria arrise a Postumo che però ebbe una tragica fine; infatti, fu assassinato dalle sue stesse truppe che gli si erano ribellate perché aveva negato loro il saccheggio della città di Mogontiacum roccaforte dell’usurpatore Leliano appena sconfitto. A contendersi il potere ci furono due uomini. Uno era un ufficiale di nome Marco Aurelio Mario, un fabbro di umili origini che aveva poi fatto carriera nell’esercito. L’altro era Marco Piavvonio Vittorino che probabilmente era Prefetto del Pretorio di Postumo con il quale avrebbe certamente condiviso la sorte se fosse stato con lui a Magonza. Tuttavia, probabilmente era altrove ed essere lontano in quel momento non giocò a suo favore. Perché fosse lontano rimane un mistero. Il primo a muoversi fu Mario che, armi in pugno, occupò subito le due zecche allora attive di Treveri e Colonia iniziando a battere moneta, sia aurei che antoniniani, utilizzando anche (nella sola Colonia) il rovescio di Leliano, VICTORIA AVG, che propagandava un successo che Leliano appunto non avrebbe mai realizzato, ma che comunque ben si adattava alla speranza di Mario stesso: E Vittorino? Mario certo si era mosso per primo e possedeva le due zecche, ma Vittorino possedeva ancora l’autorità massima in quel momento in qualità di Prefetto del Pretorio e probabilmente il maggior sostegno militare e civile. La prova di ciò si ebbe nello sviluppo degli eventi. Mario, infatti, fu assassinato dalle sue stesse truppe ad esso ribellatesi e Vittorino rimase al potere senza apparentemente colpo ferire (maggio 269). Iniziò quindi a coniare radiati in maniera incisiva a Treveri con due rovesci, PAX AVG e FIDES MILITVM, il tutto i maniera chiara ed inequivocabile, un po’ come fossero il suo manifesto programmatico. Il ritratto e’ quello suo classico che conosciamo tutti, ovvero quello di un uomo con una lunga barba appuntita sul mento ed un naso ad uncino. Proprio dalle monete risulta chiaro quindi che Vittorino si doveva essere impossessato direttamente della città di Treveri, il principale centro geo-politico gallico. Gli zecchieri, quindi, sapevano chiaramente che nome avesse e che aspetto avesse e con i due rovesci dichiaravano espressamente che la guerra era finita e che le truppe erano fedeli. A Colonia la situazione era differente. Vittorino era lontano, la città non era stata ancora (per poco) occupata e, pertanto, le prime monete coniate a suo nome non mostrano l’effigie del nuovo imperatore, bensì un ritratto di Mario. Gli zecchieri di Colonia chiaramente, non sapevano nulla dell’aspetto che avesse Vittorino quando cominciarono a battere moneta in suo nome. Solo più tardi, ma man mano che riceveranno nuove informazioni circa suo reale aspetto, i loro ritratti cominceranno ad essere sempre più verosimili. I rovesci di Colonia hanno spesso toni conciliatori, rappresentando la giustizia, l’equanimità e il benessere offerto, tipo la SALVS AVG e la AEQVITAS AVG. Ed ecco, quindi , la mia AEQVITAS AVG con Vittorino che sembra Mario…. D/ IMP C PI VICTORINVS AVG: Busto di Vittorino, radiato e corazzato, a destra R/ AEQVITAS AVG: La Aequitas, stante a sinistra, con una bilancia nella mano destra ed una cornucopia nella mano sinistra Elmer: 701 Cunetio: 2562 Mairat: 641 Il rovescio AEQVITAS AVG fu l’ultimo rovescio introdotto da Mario ed il primo ripreso da Vittorino per quella zecca; un po’ quello che era avvenuto con lo stesso Mario che aveva ripreso l’ultimo rovescio di Leliano. Ecco poi un esempio di SALVS AVG di Vittorino con effigie di Mario: Ed ecco Vittorino con le sembianze tipiche di Vittorino: Perché sei tu, Vittorino! Riferimenti: Marsden: The Gallic Empire, part 2: Victorinus Gricourt-Hollard: Les prodictions monétaires de Postume en 268-69 et celles de Lelien (269): Noivelles propositions M. Thys: le type AEQVITAS dans le monnayage de Marius, BCEN vol.50 n°2, 2013 Un ringraziamento particolare all'amico e collega Curatore @grigioviola. Buona notte da Stilicho
    3 punti
  2. Stessa descrizione ma un diverso valore da quello già presentato (100 franchi) Seconda guerra mondiale Occupazione italiana dell'Albania 20 franchi del 1939 Diversa tipologia dalla banconota postata in questa discussione: https://www.lamoneta.it/topic/202297-the-world-wars/page/4/#comment-2237772 Repubblica Popolare d'Albania - 20 franchi 1945 Dopo la fine della guerra la neonata Repubblica prima di creare una propria valuta in via provvisoria utilizza le banconote sino ad allora circolanti della Banca Nazionale d'Albania, quest'ultime appositamente sovrastampate con un timbro rettangolare nero recante la scritta 'Banca di Stato d'Albania'. Per approfondire leggi anche:
    3 punti
  3. Direi anch' io una imitativa dell' Europa centro-orientale.Troppo ben conservata per essere il nucleo di un suberato, inoltre ci sono davvero molte atipie.
    3 punti
  4. In 41 anni non mi è mai capitato. Tuttavia rimpiango i tempi, quando non c'era internet, che si andava al convegno e lì, sorpresa, trovavi un pezzo per la tua collezione. Emozione pura. Ora sfogli migliaia di pezzi, trovi quello che ti interessa, spesso devi attendere settimane per l'asta, poi, quando riesci a prenderlo, devi pagare, aspettare che te lo spediscano, aspettare ancora e quando ti arriva è ovvio che un po' di entusiasmo è sparito... Arka Diligite iustitiam
    3 punti
  5. Buongiorno a tutti, e da molto che posseggo questa monetina in rame che reputo coniata a Napoli sotto il regno di Filippo IV di Spagna, cercando di dargli la corretta classificazione mi sono imbattuto in diversi dubbi,l'unica moneta che più gli somiglia è il 3 cavalli del 1636 con sigla GA/C,classificato al numero 133,pagina 245 del Magliocca con la seguente nota: "Il tre cavalli catalogato al n.133 è una moneta trascritta nel Corpus Nummorum Italicorum al n.976,pag.378 ed è denominato due cavalli;in considerazione del peso di gr.2,40 è stata inclusa dagli autori del Pannuti e Riccio al n.125 pag.180,come moneta da tre cavalli.L'esemplare non detiene una data leggibile, infatti gli autori del Corpus inseriscono la moneta tra quelle con data (illegibile).Il Pannuti e il Riccio la descrivono con un (?) inserendola però in una presupposta data 1636;concordo con gli autori.Non si conoscono le motivazioni dell'alternanza della croce trifogliata e della croce di Gerusalemme in questo periodo della monetazione di Filippo IV,ma esaminate le sigle GA e C, l'esemplare è collocabile nel periodo di monetazione del mastro di zecca Giovanni Andrea Cavo." Ma più la guardo e più mi assalgono dei dubbi,il mio esemplare pesa 3,37 grammi contro i 2,67 grammi riportati dal Magliocca,il diametro è di 22,09 millimetri contro i 20 riportati sempre dal Magliocca, è chiaro che la moneta è ribattuta su un'altro nominale,parto con la ricerca e alla fine mi soffermo su due monete,i 3 cavalli di Filippo II di 3,59 grammi di peso e 22 millimetri di diametro, e il primo tipo del 3 cavalli di Filippo III di 3,40 grammi di peso e 22/24 millimetri di diametro... Giustamente,penso,avranno usato una moneta con peso è diametro simili per eseguire la ribattitura... Ma i dubbi rimangono....
    2 punti
  6. Un accattivante denario con particolare rovescio con tempio circolare e simboli accessori , sarà a fine mese in asta Nomos 23 al n. 198 .
    2 punti
  7. 2 punti
  8. Buongiorno in occasione del Salone è stato predisposto un banco di Poste Italiane per l'annullo filatelico, che era diverso per i due giorni di apertura. In alcuni post sul sito sono riportate delle lamentele sulle Poste, dal mio punto di vista in questa occasione meritano solo elogi, io sono andato al salone sabato, e non potevo tornare la domenica, gli operatori si sono dimostrati disponibilissimi ed efficientissimi, hanno completato l'annullo la domenica, e lunedì mi hanno spedito il tutto che è regolarmente arrivato ieri, e non mi hanno fatto pagare nessun sovraprezzo per il servizio.
    2 punti
  9. Buon giorno. Il posizionamento non simmetrico rispetto ad una linea media sul contorno della legenda coi fert è una cosa normale. Direi anzi che è difficile trovarne di perfettamente centrate su tutto lo sviluppo. Cordilità Gabriella
    2 punti
  10. Credo che l'unico modo reale per tentare di scardinare un sistema / stile di vita di qualunque tipo sia uno shock pesante che riguardi l'intera società, cosa valida a ogni latitudine e per qualunque problema grave (*). Più il sistema è statico e tutto rimane relativamente tranquillo più niente cambierà, perchè sempre più singoli individui o gruppi politici ed economici troveranno una qualche convenienza reale o presunta a mantenerlo intatto, oppure semplicemente ci si abituerà alla situazione e la si accetterà come inevitabile, scegliendo se campare alla buona sopportando o trasferirsi altrove. Fin troppo semplice, ma secondo me è così che sta. Il principio traspare da elementi come questi, anche sei i toni dell'articolo sono un po' troppo ottimisti: https://www.antimafiaduemila.com/home/di-la-tua/238-senti/78303-la-mafia-sconfitta-dal-coronavirus-stato-piu-presente-mafie-piu-lontane.html Naturalmente nulla garantisce che una volta eliminato il problema mafia questo non torni più avanti sotto altre forme e altri nomi, ma per capirci, se vogliamo provare ad attuare qualche sorta di cambiamento reale l'unico mezzo è far "saltare il banco" in qualche modo. Su quali modi ci sarebbe da scrivere per ore, ma ecco un esempio elementare di come butta oggi: anche solo ad accennare a una misura di quelle che colpirebbero un po' il sistema affaristico sprecante-nepotista su cui la mafia lucra molto, ovvero la revoca dello statuto di regione autonoma alla Sicilia, si leva un coro di urla da parte di amministratori regionali, deputati del parlamentino, guardie forestali, impiegati agli stipendifici, pensionati a quarant'anni (di età), privilegiati ed esentati a vita vari. Se anche solo questo provvedimento è impossibile da prendere figuriamoci quanta probabilità c'è di arrivare a qualche fatto concreto, se non altro a breve o medio termine, a meno che non ci cada un meteorite addosso... (*) Un esempio pratico molto semplice: cosa ha fatto capire agli europei che il nazionalismo, ovvero quel sistema geopolitico-mafioso basato sull'impossibile "bilanciamento di potere" ed equilibrio fra sistemi nazionali sconnessi, non è via da seguire se vogliamo stabilità e prosperità? Ci sono volute due guerre mondiali con semidistruzione delle stesse società che quell'ideologia esaltavano sotto varie forme. Oggi chi sogna un ritorno a quei tempi ha molti ostacoli da superare, perchè il sistema europeo plasmato a partire dal 1950 - facendo tesoro della tragica esperienza passata - è congegnato apposta in modo da cercare di disinnescare la traduzione in atti concreti di quelle pulsioni masochiste che hanno determinato eventi come le guerre mondiali.
    2 punti
  11. Se ho contato bene ecco la n.17 ?
    2 punti
  12. L'effetto concavità/convessità determinato dall'operazione di fustellatura è importante ed era sicuramente influenzato dallo stato di affilatura della fustellatrice. Lo vediamo, ma ancor meglio lo si sente, con la moneta fra le dita. Questo effetto è particolarmente evidente anche nei sesini di Rinaldo e in alcune muraiole. Per oggettivare la cosa basta guardare le immagini che allego... Il dritto con una conservazione ancora dignitosa... Il verso... decisamente usurato Il profilo del dritto Il profilo del verso Penso che le mmagini non necessitino di ulteriori commenti... Sono invece a mio parere interessanti i vari difetti di coniazione che vengono qui mostrati... per il mezzo bolognino di Francesco una mancanza nel bordo del tondello detrminata in fase di fustellatura. Nel bel sesino con ritratto vediamo invece l'imperfetta sincronizzazione dei rulli che ha derminato una sfasatura delle due facce sulla lamina appena coniata. Quando questo succedeva ... in fase di fustellatura si centrava sempre (o quasi) il dritto... per cui dritto centrato, il verso con le tracce di due impronte... Ultima annotazione.. molto difficile trovare sesini con ritratto con rilievi ben definiti; probabilmente proprio la dimensione del tondello e la tenica di coniatura ne hanno sempre condizionato la resa finale tanto da portare al rapido cambio della rappresentazione del dritto. Ciao Mario
    2 punti
  13. Salve a tutti, amici da questo forum. Poco tempo fa, avevo acquisto questo quarto di Carlo II, coperto d'ossidi di rame che non permettevano di leggere le leggende e sopratutto le sigle della zecca e del zecchiere. Dopo una pulizia piuttosto vigorosa, l'dentificazione mi sembra possibile: Quarto IV tipo di Carlo II, TGC, zecca di Torino. Ho visto sul catalogo che la rarita era R3. Come sempre avanti di classificarla, è molto meglio d'avere i vostri pareri.
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  14. La storia si ripete... non è stato facile portare questa mia banconota che all'origine era in fds in questo stato! qualche strappetto, l'ho interrata vicino a del rosmarino per una settimana, ed infine messa a bruciacchiare nel forno. Cosa non si fa per postarle in questa discussione! Il risultato è soddisfacente vero? (mezzo pesos del 1890)
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  15. come andrebbe classificata questa moneta di Milano ? il suo peso di gr.3,09 ha tracce di argentatura anticipatamente ringrazio
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  16. Vista così e con quel peso sembra argento cristallizzato, da maneggiare con cura
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  17. Ciao @ambidestro , le impronte dei conii sono di una parpagliola coniata sotto Filippo II, ho qualche dubbio sull'autenticità della moneta visto il peso e per il colore del metallo. Questa sera verifico con i falsi/contraffazioni delle parpagliole di Filippo II e ti faccio sapere.
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  18. Bertolami ci dice che l' intera collezione comprende più di 150 monete : se 128 sono gli incusi e 29 quelle a doppio rilievo, il totale effettivamente sarebbe 157 . La fotografia del 'gruzzolo' ha in allegato un elenco di 134 monete, 128 incusi e 6 a doppio rilievo. le restanti 23 parrebbero assenti . In posizione centrale nella fotografia del 'gruzzolo' sono visibili 6 monete a doppio rilievo . Ben identificabili la 133 di Siracusa ( oro ) e la 130 di Taranto ( cavaliere con 2 cavalli ) , così come le 132 e 134 di Velia ( teste elmate a sinistra ) . Non corrispondono la 129 (dracma di Terina ) e la 131 ( obolo di Taranto ) con le restanti 2 monete visibili .
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  19. Sembra un occhiello, di quelli che si trovano sui teli plastificati. Per intenderci dove passano le cordicelle usate per legare il telo stesso.
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  20. In definitiva credo che sia stato utilizzato un tondello del 3 cavalli di Filippo II di Spagna del tipo busto a sinistra per ribattere il 3 cavalli di Filippo IV,la ribattitura ha sgraziato,e di non poco,i lineamenti del volto di Filippo IV,anche al rovescio la ribattitura ha causato qualche problema,sul giro non si riesce a capire se sia una legenda o una corona d'alloro, ma personalmente propendo per la seconda... Infine ho deciso di catalogarlo effettivamente come 3 cavalli del 1636 visto che al rovescio la croce è chiaramente di Gerusalemme e non trifogliata come negli altri 3 cavalli... Non potrebbe essere diversamente,sotto Filippo II il volto è sempre barbuto mentre nell'esemplare oggetto della discussione è evidente che non è un un profilo con barba... Tantomeno può essere Filippo III,i 3 cavalli di questo regnante sono tutti senza ritratto...
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  21. Ciao a tutti, vorrei raccomandare solennemente la storia della valuta cinese compilata dallo studioso cinese Peng Xinwei. Questo libro di oltre 900 pagine riassume la storia valutaria della Cina dalla dinastia Shang alla dinastia Qing, inclusa la teoria della valuta, il processo di sviluppo , tipo di valuta e sistema valutario di ogni dinastia La conoscenza di vari aspetti, come le variazioni del valore della valuta, è uno dei migliori libri sulla storia delle valute in Cina, ma è completamente scritto in cinese. La Cina ha una lunga tradizione di registrazione della storia In questo libro vedrai una raccolta di documenti di valuta nei libri di storia cinesi per migliaia di anni. Affinché tutti possano comprendere sistematicamente le antiche valute cinesi, sono disposto a condividere le loro versioni elettroniche: Versione cinese semplificata, il testo può essere copiato https://drive.google.com/file/d/1ueSKn51dQiNx9pM9OgJzUzLoilQ5IaL5/view?usp=sharing Versione cinese tradizionale, è possibile utilizzare il software ABBYY per creare un file PDF per copiare il testo https://drive.google.com/file/d/1_KIPfJohcjCBMbUezLAONrRU1q_9-ypZ/view?usp=sharing
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  22. Posso solo confermare la mancanza totale di report da scavi ufficiali, e l’apparizione improvvisa sul mercato antiquario da una certa data in poi…… ai posteri l’ardua sentenza
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  23. Ciao, gli "anacronismi" non erano comuni ma di sicuro tra il XVII ed il XVIII secolo nella immensa produzione di rame della zecca eugubina ce ne sono diverse testimonianze, contando anche il fatto che erano poche le emissioni che riportavano sia l'anno di pontificato che il millesimo. Ipotizzo che solo in parte possano essere imputati a sviste o "errori umani", considerando la mole di materiale da produrre (che doveva servire anche la piazza di Roma), penso che molto dipendesse dall'usura dei conii e dalla necessità del momento, che poteva portare a riprendere conii vecchi se non a inserirne di nuovi in anticipo sul calendario... Ciao, RCAMIL.
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  24. Su questo gettone valido per una pinta di birra che ho acquistato da un ebayer uruguagio la stella a sei punte ha una forma particolare, con delle lettere e un simbolo al suo interno. D/ CERVECERIA MONTEVIDEANA R/ VALE UN CHOPP GRATIS Ottone: 4,4 g, 23 mm
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  25. Grazie @VALTERI per aver riproposto all'attenzione questo eccezionale gruzzolo di monete della Magna Grecia. Non è mia intenzione intervenire sulle questioni legali, peraltro già ben esposte da altri utenti, in quanto non dispongo delle competenze necessarie. Quello che piuttosto mi preme sottolineare è un ulteriore aspetto, non meno importante, relativo alla fisionomia dell'accumulo. E' disponibile in rete la schedatura dei singoli pezzi (priva di foto e solo con una visione d'insieme del gruzzolo: https://auctions.bertolamifinearts.com/it/lot/10497/un-ricco-gruzzolo-acheo-magna-grecia-vi-v-/) secondo il catalogo di Rutter accompagnata da un breve commento del prof. E. Arslan, che vide il tesoro su invito della Soprintendenza, secondo il quale le monete del gruzzolo sarebbero di fondamentale importanza in quanto arricchirebbero il ventaglio dei tesoretti fondamentali per la conoscenza della circolazione monetaria arcaica nell’attuale Calabria e cioè quelli di Sambiase, Gizzeria e Curinga, oggi al Museo Nazionale di Reggio Calabria, nonché con il più volte ricordato ritrovamento di Acqua di Friso di Cropani”. I vari nominali, tra stateri, dracme e oboli, sono giunti a noi in stato di conservazione eccezionale e presentano le patine originarie, caratterizzate da incrostazioni arenacee friabili a grana finissima. L’intera collezione comprende più di 150 monete (29 delle quali non incuse e pertinenti ad altre zecche di Magna Grecia e Sicilia). In realtà ci sono alcuni elementi che non mi sono ben chiari, in primis la presenza degli oboli. Il catalogo – da cui vanno esclusi i nn. 129-134, pertinenti a periodi seriori e non omogenei con ripostiglio - comprende 6 esemplari di Crotone (nn. 123-128) classificati come oboli ma il cui peso (gr. 1,53; 1,51; 1,39; 1,35; 1,37; 1,34) è invece chiaramente riferibile nel sistemo acheo a quello dei trioboli. Peraltro andrebbero studiati con attenzione in quanto i valori di gr. 1,53 e 1,51 darebbero luogo ad una dracma di oltre 3 grammi e, di conseguenza, ad uno statere di gr. 9. La cosa non è impossibile in quanto valori alti sono ampiamente documentati a Crotone tra VI e V secolo (lo stesso statere catalogato al n. 65 pesa gr. 8,94). Certo è che in ogni caso non si tratta di oboli ma di trioboli. Altro aspetto peculiare è poi la presenza delle dracme crotoniati con "tipologia inedita" catalogate ai nn. 83-85 e datate al 500-480 (quindi incuse). Ho ingrandito l'unica foto del gruzzolo disponibile in rete (che allego dal precedente link) ma di dracme con tipologia inedita sinceramente non ne trovo. Tuttavia un'eventuale edizione integrale del gruzzolo potrà certamente chiarire meglio questo aspetto. Infine, e devo dire che questa è una delle componenti più interessanti del ripostiglio, la composizione. Giustamente nella scheda si fa riferimento ai tesori di Sambiase, Gizzeria e Curinga quali rinvenimenti di fondamentale importanza per lo studio della circolazione monetaria in età greca nel territorio dell'attuale Calabria. In realtà andrebbero aggiunti anche quelli di S. Stefano di Rogliano (purtroppo quasi interamente disperso), S. Eufemia Lamezia e Grimaldi, che insieme ai precedenti sono stati anni addietro oggetto di una specifica pubblicazione dedicata ai rinvenimenti monetari dell'area lametina (E. Spagnoli-M. Taliercio Mensitieri, Ripostigli dalla piana lametina, Soveria Mannelli 2004). Ma a prescindere da ciò, se istituiamo un confronto con alcuni dei ripostigli citati e in particolare con quelli che risultano grosso modo coevi al gruzzolo in esame, ossia Sambiase (ca. 520 a.C.), Curinga (470 a.C.), ma anche con altri di aree diverse, emerge un singolare fenomeno. Nei gruzzoli di monete incuse, o contenenti esemplari a doppio rilievo comunque coevi alle fasi incuse, la valuta di alto taglio o rappresenta la componente esclusiva - come a Sambiase e a Curinga (100% stateri + 1 lingotto AR nel caso di Sambiase) - o predomina nettamente sulle frazioni (v. Amendolara, occultato all’inizio del V sec. a.C. ma anche ad es. a Taranto 1911, S. Giorgio Ionico, Rutigliano, Taranto 1929). Nel caso del ripostiglio di BFA invece si verifica il fenomeno opposto: su 128 esemplari il 60% circa è costituito da frazioni e addirittura i trioboli (48 ess.) superano le dracme (29 ess.). Purtroppo non essendo noto il contesto di rinvenimento non sappiamo se la selezione dei nominali dipese da una scelta del proprietario (gruzzolo di tesaurizzazione) o se essa vada riferita ad una diversa natura dell’accumulo (deposito votivo? altro?) ma certo è che questa peculiare fisionomia del ripostiglio, che non trova confronto in Magna Grecia in epoca così “alta”, andrà certamente approfondita e valutata con attenzione. Una curiosità. Qualcuno ha notizia del rinvenimento di Acqua di Friso di Cropani citato da Arslan?
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  26. Quasi… quelli della tua foto sono “ Cavateddr’ “ perché si “ cavano “ con le dita.. mentre i “raschateddr’” sono dei maccheroni fatti con un ferretto.. Conditi con sugo e le immancabili polpettine di carne..
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  27. @Litra68 mi hai fatto venire voglia di postare le mie... In attesa dell'elenco tuo ?
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  28. Grazie @niko per i complimenti! @mariov60 quello che dici è assolutamente vero, infatti anche i dettagli del rovescio di questa moneta mi hanno sorpreso non poco! Per quanto riguarda il sesino con ritratto... è già in collezione!? Non ha la conservazione del Mezzo Bolognino, però è piacevole, sopratutto al rovescio mentre il dritto ha qualche difetto in più... e la foto non aiuta ad esaltarlo. Tra l'altro anche su questa monetina sembra presente traccia della fustellatura. Chissà che un giorno non salti veramente fuori anche quello con busto rivolto a sinistra... anche se anch'io sono propenso a credere che non esista. Cioso.
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  29. Gettone della Wisconsin Brewery di Ch. Bast a Milwaukee, nel Wisconsin. Su una faccia è raffigurato un barile di birra e sull’altra la stella con un boccale di birra all’interno come nell’insegna della Zoigl in Baviera. Il 1863 è uno degli anni della guerra civile che avvenne nel periodo tra il 1861 e il 1864, quando i cosiddetti gettoni della guerra civile furono coniati e distribuiti privatamente negli Stati Uniti per sopperire alla scarsità di centesimi emessi dal governo.
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  30. Nell’articolo sul sito https://www.birramoriamoci.it/zoigl-birra-per-tutti/ la stella a sei punte è il simbolo di riconoscimento di tutte le Kommunbrauhaus È pressoché identica alla Stella di Davide, ma in realtà non si tratta di questa. Il suo significato ha carattere alchemico in quanto simboleggia la combinazione di tre elementi (aria, fuoco e terra) e tre ingredienti (acqua, malto e luppolo – il lievito era ancora sconosciuto). Il simbolo fa la sua prima comparsa nel 1430, all’interno di un libro di Norimberga in cui è raffigurato un monaco intento nell’atto di rimestare un calderone. Tale stella è consegnata a tutte le famiglie che hanno partecipato alla cotta comune e rappresenta il loro diritto a venderla nella propria casa (Zoiglstube) durante i giorni prestabiliti.
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  31. Per quanto riguarda ΣTA OΨI, la legenda altro non è che l'abbreviazione del nome osco Statis Opsis, ossia il responsabile della coniazione e quindi, presumibilmente un magistrato. Il nome, insieme a quelli di Spel e Vibi, anch'essi attestati su altre serie laine, compare infatti nella defixio rinvenuta presso una tomba a camera a Marcellina-S. Maria del Cedro, dove si tende a localizzare Laos. Purtroppo non è possibile accertare se la tabella risalga al primo utilizzo della sepoltura o ad un momento successivo e, pertanto, non vi è certezza sul fatto che i magistrati siano quelli oggetto della maledizione nella defixio oppure ci si riferisca ai discendenti. La coincidenza resta comunque suggestiva. BFA, 24, 2016, 126 (Spel) CNG, 69, 2005, 42 (Vibi) Defixio da Marcellina (da M.L. Lazzarini-P. Poccetti, Le tabellae defixionis della Calabria tra IV e III sec. a.C.: una considerazione d’insieme, in G. De Sensi Sestito-S. Mancuso (curr.), Enotri e Brettii in Magna Grecia, II.1, Soveria Mannelli 2017, p. 154, fig. 12)
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  32. Io propendo per imitativa. Lo stile mi sembra lontano da quello dei conii ufficiali
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  33. Gettone tedesco per una caraffa di birra con una B al centro della stella. B è l’iniziale di 'Bierstern' (stella della birra in tedesco) o 'Brauerstern' (stella del birraio in tedesco) in quanto nella Germania del Sud la stella a sei punte è il simbolo della spillatura della birra e il segno della corporazione dei birrai.
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  34. Sicuramente le cartoline piu' interessanti sono quelle fotografiche che propongono vedute del Castello Rivolese durante la manifestazione
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  36. Queste medaglie venivano consegnate ai premiati insieme al diploma
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  37. Condivido in questa discussione le mie ultime osservazioni sul gettone in modo da renderla più completa se qualcuno dovesse imbattersi in questa stessa tipologia e porsi in futuro le mie stesse domande: Ho innanzitutto pensato che il presente gettone è in rame. Durante la seconda guerra mondiale materiali come il rame o il nickel erano preziosi alla causa bellica e dubito potessero essere impiegati nella produzione di gettoni visto che non lo erano nemmeno più per quella di monete. Molto più preferibile lo zinco o l'alluminio a questo scopo o anche la carta moneta. Quindi mi sento di escludere un uso legato alle comunità ebree durante la guerra nei ghetti. Ho inoltre osservato che il valore 20 con questi caratteri è diffusissimo in Germania e più raro in ambito italiano. A cercare 20 Wertmarke in internet vengono restituiti molti esempi di gettoni analoghi tedeschi uguali nel valore e nel suo carattere. Ho anche trovato alcuni di questi gettoni privi di personalizzazione con il valore da entrambi i lati o la semplice scritta Wertmark dall'altro lato. Questi gettoni a mio avviso venivano personalizzati in seguito da coloro che intendevano impiegarli. Si spazia da hotel a mense delle navi fino a cafè e infine birrerie. Tutto rigorosamente in ambito tedesco con il riferimento in pfennig verosimilmente. Ho notato inoltre consultando un forum di gettoni tedesco che il simbolo della stella di David era associato tra fine ottocento e i primi del novecento alle birrerie. Molti sono i gettoni con simboli di birrerie e la stella di David che ho potuto osservare in foto. Ho quindi proseguito la ricerca associando ai wertmarke i biermarke ed il valore 20. Il risultato è stato di numerosi esemplari di gettoni di birrerie con la stella di David piccola come in quello della presente discussione. Soprattutto sul noto sito in versione tedesca abbondano. La somiglianza tra questi gettoni tutti con valore 10/20/50 (in caratteri e aspetto assolutamente identici al presente gettone) e il gettone Beltrami mi porta a pensare possa trattarsi del gettone di una birreria come la piccola stella di David suggerisce. Tuttavia permangono dei quesiti: tutti questi gettoni fanno esplicito riferimento alla birra da loro venduta mentre qui è assente ogni riferimento fatta eccezione per la stelletta di David. Inoltre è curioso trovare un nome italiano in ambito tedesco, forse un birrario italiano? Oppure trattasi di territori come Trieste o Trento ancora nell'ottocento sotto controllo austro-ungarico e di area tedesca. I dubbi sono ancora molti ma il materiale in rame mi allontana da ritenere questo oggetto proveniente dal contesto della seconda guerra mondiale e mi spinge a considerare di più la possibilità che si tratti di un gettone di fine ottocento con il riferimento in pfennig invece che in centesimi. Da una ricerca utilizzando i termini di ricerca 20 wertmarke ci si rende rapidamente conto dell'estrema diffusione di questo format e carattere nel mondo austro-tedesco: https://www.google.com/search?q=20+Wertmarke&tbm=isch&ved=2ahUKEwjv0tiAi6z0AhXR0qQKHUITD0gQ2-cCegQIABAA&oq=20+Wertmarke&gs_lcp=CgNpbWcQAzoHCCMQ7wMQJ1DXGljXGmD5G2gAcAB4AIABa4gB1AGSAQMwLjKYAQCgAQGqAQtnd3Mtd2l6LWltZ8ABAQ&sclient=img&ei=dJybYe_INNGlkwXCprzABA&bih=754&biw=1536&rlz=1C1SQJL_itIT822IT822 lo stesso non vale per l'area italiana dove è praticamente inesistente in questo apetto: https://www.google.com/search?q=Gettone+20&tbm=isch&ved=2ahUKEwiZ8vW3i6z0AhUYtaQKHZyoBbkQ2-cCegQIABAA&oq=Gettone+20&gs_lcp=CgNpbWcQAzIHCCMQ7wMQJzIECAAQGDoICAAQsQMQgwE6BQgAEIAEOggIABCABBCxAzoECAAQQ1CbCVjrGGDUGmgAcAB4AIABfogBsAmSAQM0LjeYAQCgAQGqAQtnd3Mtd2l6LWltZ8ABAQ&sclient=img&ei=6JybYZneKZjqkgWc0ZbICw&bih=754&biw=1536&rlz=1C1SQJL_itIT822IT822 Gettone birreria con simbolo stella david: https://wertmarkenforum.de/unbekannter-ausgabeort-fuhrmann-biermarke/ Come dice il sito stesso l'esagramma non è in questo caso inteso come stella di david ma più propriamente come simbolo di birreria. tratta da: https://www.ebay.de/itm/203611619970?hash=item2f6832c282:g:JX4AAOSwlANeWlyf tratta da: https://www.ebay.de/itm/203537697309?hash=item2f63caca1d:g:CyYAAOSw-RFcbmWf Gettone birreria con analoghe stellette di david: tratto da: https://www.ebay.de/itm/203513851448?hash=item2f625eee38:g:PU8AAOSweExaFw0M
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  38. Con l'aiutino ci siete arrivati istantempo! ? Dalle mie parti il termine è riferibile alla patta dei pantaloni. Ad esempio si dice: - Te gà la rebalza verta. Oppure: - Te gà la botega verta. In tal caso la risposta solitamente è: - Se xe verta, significa che ghe xe l paron drio al banco ? Bravo jukes19, ora tocca a te proporre una parola in dialetto stretto stretto ??
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  39. Aggiungo la mia trovata di recente
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  40. Ni. Ho modo di viaggiare per lavoro in Italia e in Europa. In tutto il mondo esiste qualcuno che cerca dii imbrogliare, che cerca il favore o che butta la carta a terra. L'educazione che ci viene impartita a scuola ci da però quella formazione che ci permette di capire quando una cosa è giusta o sbagliata. Chi imbroglia sà che quella cosa è sbagliata ma sta semplicemente provando e sperando di farla franca. Nella mia regione io vedo numerose persone, in particolar modo nella vecchia generazione (ma con raccapriccio anche tra i giovanissimi) per cui la ricerca del favoritismo, dell'imbroglio, della via più breve non sono concepite come una cosa sbagliata, ma come la normalità e si sorprendono, o peggio si arrabbiano quando quella normalità gli viene tolta. Per intenderci in Sicilia viene ritenuto assurdo attendere che il semaforo pedonale diventi verde prima di passare. Io stesso ho visto per la prima volta a 20 anni, a Roma, delle persone che stavano ferme al semaforo per tutta la durata del rosso (e ammetto che la cosa mi ha anche scioccato )!! Se io rimango fermo al rosso pedonale chi sta dietro di me comincia a suonare e maledirmi. E questo modo di ragionare si ripercuote su qualsiasi aspetto. Per questo la formazione dei giovani è fondamentale! Per distruggere alla base questo modo malsano di pensare! In Sicilia la mafia non uccide e brucia molto poco. Uccidere e bruciare attira attenzioni fastidiose che l'esperienza degli anni '90 hanno fatto capire che è meglio evitare, ove possibile. Generalmente chi è fuori dal giro giusto è semplicemente rovinato dalla concorrenza sleale. Hai un'azienda e non paghi il pizzo... beh... no problem, che sarà mai. Nessuno ti dice nulla. Però i permessi cominceranno ad arrivarti lentamente, impiegheranno anni, mentre al concorrente arriveranno dopo 2 mesi, avrai più controlli e nessuno chiuderà un occhio quanto sgarri (mentre altrove gli occhi si chiudono con estrema facilità). Se si presenta un appalto che può permettere lo sviluppo della tua azienda, diventerà molto difficile che tu lo vinca. In definitiva i concorrenti "amici degli amici" avranno sempre più risorse, più occasioni e meno spese. E se poi, dopo 5-10 anni non hai ancora chiuso (ma è raro), allora sì, può succedere che ti prende a fuoco qualcosa.... Molto più spesso capita che il negozio continui a sopravvivere in malo modo e senza grosse prospettive mentre i soldi e le opportunità girano attorno alle aziende degli "amici degli amici". Tengo a precisare che quanto scritto sopra avviene in alcuni comuni ad alta prevalenza mafiosa, molti altri ne sono relativamente immuni. Comunque sì, la moneta sarà bellissima e spero circoli parecchio ❤️
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  41. alla fine il caro Vaticano abbonda di soldi, ergo potevano far qualcosa iconograficamente eclatante Belle però le monete FS
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  42. Ecco un secondo esemplare recentemente acquisito in collezione.
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  43. Buonasera ragazzi, voglio contribuire con la mia prima oncia che entra nella mia collezione di monete d'argento (scusate se le foto non sono il massimo ma ho fatto tutto in fretta): Penso che la prossima sarà l'oncia messicana "libertad" del 1990 dato che sono appassoniato della tematica dell'allegoria femminile come rappresentazione della libertà. Vi invito anche a consigliarmi anche altre once da poter inserire nella mia collezione.
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  44. Ruvido? no dai, io sarei andato giù mooolto più pesante :D Se volevi essere davvero ruvido qua crashava il server ;) Hai presente quello che cerca di demolire il monte bianco col martelletto per appendere i quadri? Bene, far capire o parlare di certe cose, è come volersi cimentare in tal impresa... imparato a mie spese. Poi un giorno si sveglieranno tutti sudati... e capiranno tante cose... forse!
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