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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/27/21 in Risposte
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Buonasera a tutti,sona appena tornato a casa dal convegno di Cerea, confesso di essere rimasto piacevolmente colpito,il convegno mi è sembrato ben organizzato e abbastanza affollato,ho notato anche una coppia di carabinieri che girava tra i banchi, presumo che il fatto di avere una presenza delle forze dell'ordine abbia portato un po' di serenità in quanti hanno preso parte a questa manifestazione,sia commercianti che visitatori... Mi auguro che l'evento venga ripetuto anche in futuro...8 punti
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Ciao a tutti, Nel condividere l'ultima arrivata in collezione vorrei capire insieme a voi il reale grado di rarità di questa piastra, nei cataloghi/ manuali in mio possesso è riportata con grado di rarità R2/R3...ma secondo la mia modesta esperienza è un grado che sta un pochino stretto.... Voi cosa ne dite? Più rara la '56 o la '34? Un saluto a tutti. Raffaele.5 punti
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Senza nulla togliere a tutte le altre tipologie Napoletane, i Grani Cavalli di Ferdinando IV sono per me i più belli in assoluto.5 punti
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Prosegue lentamente la raccolta di Scudi di Carlo Alberto, adesso quelli che mi mancano sono meno della dita di due mani, esclusi ovviamente i pezzi "fantasma", ma almeno l'unico R4 (o R5 secondo il catalogo Nomisma) è già in collezione Questo stupendo 1845 Genova torna a casa dall'Austria, certo è lontano da essere un FDC ma è una moneta sana, non lavata, e con una patina attraente... e soprattutto l'ho pagata poco Il 1845 Genova è data per comune, ma vi posso assicurare che non lo è affatto Come vi sembra?4 punti
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Il nostro “troll” ci ha sottoposto due monete volutamente fotografate in modo da essere irriconoscibili , per poi specularci sopra che fossero due cose uniche o quasi , e usare la discussione per appiopparle a qualcuno a prezzi folli facendogli leggere i commenti…..questo se il nostro incompetente non fosse incappato nel peggior posto dove trollare con i falsi… solo un altro tentativo di truffare il pollo di turno con l’involontario appoggio dei membri del forum.3 punti
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Foto migliori non arriveranno mai, nel caso @Nonomnismoriar potrà contattare un membro dello Staff e riapriremo la discussione. Al momento si procede con la chiusura.3 punti
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@Nonomnismoriar, sta postando foto totalmente sfocate in diverse discussioni. La invitiamo a postare foto migliori, che possano risultare anche solo minimamente utili alla discussione. In caso contrario eviti di far perdere del tempo a chi su questo forum si impegna a fornire pareri ed opinioni. La ringraziamo per la collaborazione e la invitiamo ufficialmente a seguire queste indicazioni.3 punti
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Se consideriamo che Jenkins nel suo corpus fa sostanzialmente coincidere l’inizio della monetazione geloa con quello della tirannide Dinomenide a Gela e che nessun simbolo (il chicco d’orzo nella fattispecie) comparve mai in epoca tardo arcaica sui tetradrammi, didrammi, dracme, oboli, pentonkiai o hexas di quella zecca come riferimento alla ricchezza agricola ed alla fertilità, viene da chiedersi perché ciò dovette avvenire successivamente nella Siracusa appena conquistata e non nella madrepatria. Certo lo studio della Lewis è notevole nelle ipotesi, ma a me pare non del tutto convincente nelle argomentazioni, sia in relazione alla connessione con le vittorie Olimpiche per Alpheios che al significato dei due chicchi d’orzo. Una auto-celebrazione di questo livello e complessità in termini di significato e simbolismo, non sarebbe tornata più utile in una Gela dove il potere fu preso in maniera non propriamente limpida (i discendenti ed eredi in linea diretta di Ippocrate “scomparvero” sotto la tutela di Gelone) piuttosto che in una Siracusa dove la città si consegnò in maniera apparentemente pacifica al tiranno straniero, nel contesto della riunificazione della popolazione dei Gamoroi e dei Killikirioi? In ogni caso, aldilà delle personali valutazioni sui significati reconditi delle raffigurazioni (che da un certo punto di vista, nel caso specifico, lasciano un po’ il tempo che trovano), resta un’evidenza non trascurabile e già bene evidenziata da @numa numa: l’aspetto della moneta, sotto il profilo tecnico, non è propriamente conforme alle emissioni siceliote coeve, precedenti o di poco successive. Quanto sarebbe tutto più “semplice” se non ci fossero quelle quattro lettere dell’etnico al rovescio. Ma anche meno stimolante naturalmente.3 punti
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Vedo , caro Dracma, che siamo ‘on the same page’ ?su questa singolare emissione. L’articolo della Lewis e’ formalmente ineccepibile, ben scritto, ricercato, presentato, con eccellenti dotte citazioni. Tuttavia noto due cose: la prima e’ che l’autrice e’ una classicista, specializzata in letteratura e poesia antica greca e non una numismatica strictu sensu . Le dotte citazioni letterarie, piuttosto rare nelle discettazioni numismatiche e, di contro, un’analisi numismatica un po’ povera ( vero anche che si rifa’ in toto all’articolo della Arnold-Biucchu) lo dimostrano ampiamente. la seconda cosa che mi ha colpito sono le conclusioni un po’ forzate dove si vuole ricondurre la presenza dei chicchi di grano sl rovescio all’origine della ricchezza agricola dei Dinomenidi e al contempo legare la raffigurazione di Alpheios ( ammesso che sia veramente lui) ad Arethusa per giustificare la transizione tipologica delle emissioni successive mi pare un’ipotesi non tanto ardita quanto un po’ fantasiosa. se veramente fossero queste le congetture alla base dell’emissione non stride il fatto che questi elementi non vengano MAI piu’ ripresi nelle emissioni di Gelone o anche successive ? da numismatico - con un approccio senz’altro meno dotto ma forse piu’ pragmatico - continuo a trovare delle forti dissonanze stilistiche, tipologiche, incisorie tra l’emissione - chiamiamola dell’Alpheios ( tutto da dimostrare) e le altre emissioni - coeve o precedenti- siracusane - ma anche siciliane. Le emissioni siracusane e siciliane piu’ in generale presentano un’incisione in un tondello che mostra una leggera concavità dovuta alla ‘frappe’ della coniazione che rialza leggermente i bordi del flan e ‘deprime’ leggermente il piano dove compare la figura. Inoltre nel tondello la raffigurazione e’ spesso circoscritta da un perlinato o una cornice . Nell’Alpheios il tondello e’ perfettamente planare - senza bordi al diritto e fortemente incuso al rovescio. Manca totalmente questo effetto di ‘depressione’ del piano centrale del tondello. Inoltre Il rilievo della figurazione e’ straordinariamente alto, caratteristica invece non propria delle emissioni siciliane dove la composizione formale dei diritti e’ raramente scevra da una molteplicità di elementi simbolici e narrativi che la distinguono dall’iconografia piu’ diretta, semplice e parlante delle emissioni arcaiche della grecia continentale quali ad esempio Egina o gli stateri arcaici di Atene. non sto assolutamente suggerendo potenziali luoghi di origine dell’Alpheios ma solo cercando di evidenziare le stridenti differenze con la produzione siracusana/siciliana alla quale l’Alpheios ben difficilmente - per caratteristiche di tondello, coniazione, rilievi e anche tipologia di metallo ( quello siculo e’ un argento tendente sempre un po’ al grigio) puo’ essere ricondotto. poi magari mi sto sbagliando alla grande e un domani saltano fuori da un ripostiglio ( siculo) la dracma e la litra della medesima serie che ne suggellano l’indiscutibile origine eponima siracusana, ma almeno ci avro’ provato ? pS si Dracma ho pensato anch’io alle teste di sileno frontale di Katana ma di nuovo guardiamo il tondello e il rilievo dell’alpheios - da’ qualcosa di completamente differente. Idem se lo confrontiamo con i Dionysos primitivi di Naxos o Aitna . Non riesco a ricondurlo a nessuna di queste altrettanto eccellenti produzioni3 punti
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I thymiateria, gli incensieri, erano oggetti molto usati presso gli antichi e a volte venivano raffigurati anche sulle monete. Ecco un articolo che propone una carrellata di monete su cui è rappresentato questo affascinante oggetto. https://www.academia.edu/62565386/F_De_Luca_Thymiateria_e_monete_in_Monete_Antiche_n_107_Settembre_Ottobre_2019_pagg_16_292 punti
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Buona serata Altro esemplare arriva dalla Repubblica di Venezia; "Osella" a nome del Doge Nicolò Sagredo (1675-1676) Anno I saluti luciano2 punti
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(in punta di piedi) mi unisco anch'io alla discussione con un 5 sols del giuramento del 1792, in condizioni che definirei più che spiacevoli ?2 punti
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Sinceramente non comprendo perchè sia inutile e deleterio. Essendo questo un forum aperto, le risposte date qui a LORENZO BARL sono utili a naviganti virtuali in cerca di risposte serie e ponderate in riferimento a casi similari. Il Thread sugli orrori di conio è arrivato a 136 pagine, con 25 risposte per pagina... pensate che qualche niubbo vada a leggersele tutte in cerca di risposte? ? Io non lo farei manco sotto costrizione ? La scelta giusta, a mio avviso, è lasciare che le domande siano poste, e poi (quando il quesito è stato risolto), se non vi è ulteriore interesse, si chiude la discussione. My Two Cents. Buona serata a voi tutti.2 punti
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Dopo aver usato un vavillo per ridurla in questo stato (era in assoluto fds sin dal 1943), me ne sono pentito, quindi l'ho riparata con del nastro adesivo2 punti
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Seltman nel suo ( 1949 ) "Masterpieces......" ricorda la migrazione verso ovest di artisti ed incisori, dopo la conquista persiana dell' Anatolia e la rivolta fallita della Ionia : migrazione verso la Grecia e da questa anche verso la Sicilia, per la manifesta volontà persiana di sottomettere la Grecia stessa . Le prime di Siracusa viste nel post 1, con la molto discussa n. 1 senza testina nel rovescio, hanno qualche assonanza ad oriente della Sicilia, ad esempio nei tetradrammi con quadriga osservati a suo tempo da Cahn ed attribuiti alla macedone Olinto ed in questa ottica potrebbe anche vedersi il tetradrammo con Sileno / chicchi, con le sue caratteristiche poco siracusane almeno per la monetazione che segue il Demareteion . Resta l' etnico SVRA al rovescio che colloca, salvo diversa lettura, questo sconcertante tetradrammo in Siracusa . Sulla n. 1 di Siracusa si è detto in "Siracusa : Boehringer 1" nel 26 Aprile 2014, discussione che la mia pochezza informatica non mi consente di allegare2 punti
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Ribadisco: cosa, di preciso, non capisci nella frase “ è un falso CONOSCIUTO degli anni 60/70”..? …. È solo una questione di “conditio sine qua non “… se è un “FALSO CONOSCIUTO” , allora NON PUÒ ESSERE nulla di quanto ti bei di ipotizzare…. Certo che per essere uno che si professa “ scienziato e accademico hai le idee un po’ confuse sulle regole delle teorizzazioni e confutazioni….. non è che sei , molto più probabilmente, solo uno che ha voglia di far perdere tempo? Un “ troll” come dicono adesso? Pet certo c’è che non sai neanche se una moneta è tonda o quadrata e non sai nulla di storia antica e circolazione monetaria…. Mi domando , allora, cui prodest la tua ulteriore presenza qui….2 punti
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Vabbè che piove e non c'è tanto meglio da fare, vagamente penso che sia una presa per.....2 punti
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Per i 75 anni del Fiorino ungherese sono stati coniati quest'estate una serie di 6 monete da 5 fiorini (la frazione più piccola delle monete ungheresi , valore poco più di un centesimo di Euro) che tutte e sei formano l'immagine di un lato iconico del palazzo del MNB (Magyar Nemzeti Bank , letteralmente Banca Nazionale Ungherese) cioè della Banca Centrale Ungherese e allo stesso tempo la parola F O R I N T . La tiratura è elevata , se non erro 2 milioni.2 punti
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No. A metà terzo secolo TUTTI, in ogni angolo dell'impero, dalle campagne della Lusitania alle steppe della Caledonia ai monti della Cappadocia, tutti sapevano che non esisteva nessuna grossa moneta d'argento in circolazione. Chiunque maneggiasse denaro era molto attento al peso e al metallo, dal momento che da ciò dipendeva il valore reale della moneta, e farsi fregare poteva essere un discriminante tra la vita e la morte per la propria famiglia. Infatti, le suberature per avere qualche chance dovevano riprodurre esattamente la moneta originaria, e ipotetiche monete fuori standard non avevano alcuna possibilità di essere accettate. Gli studi di metrologia degli ultimi decenni hanno dimostrato come i romani fossero in grado di accorgersi anche di variazioni minime della lega della moneta, così da attivare la legge di Gresham. Non parliamo sulla base delle storie lette sul Topolino, la Numismatica è una scienza.2 punti
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Papua Nuova Guinea 50 toea 2015 Port Moresby 15° edizione Giochi del Pacifico2 punti
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direi un tarallo, hai provato a dargli un morso ?2 punti
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Vabbè, questo utente apre una discussione in una sezione specialistica come quella pontificia dove i partecipanti sono estremamente preparati e propensi alla collaborazione, dicendo di mettere la foto se vi fossero interessati, poi scopriamo che ha diverse Lauree, e che gli altri sono incompetenti. Forse è meglio che lo lasciamo nelle corsie o in laboratorio. Chiudo2 punti
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cari amici sono un novello collezionista appassionato di monete dei Borbone e della zecca di Napoli in genere. tra le mie preferite c'è la famosa piastra del 1791, la "soli reduci", con la rappresentazione della fascia dello zodiaco. ora, guardando immagini di monete mi sono imbattuto in questo, bel pezzo. credo che sia un ducato di Mantova, con al rovescio un'iconografia simile a quella della piastra napoletana. ci sono altre monete che adottano questo tema? p.s. le foto sono prese dal web.1 punto
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Ci sono stato anch’io oggi e mi associo alle positive impressioni degli altri amici. Oltre ad aver trovato un paio di pezzettini molto interessanti, in particolare un 5 lire 1845, bruttina ma che mi consente di scendere a -4 per completare le serie degli scudi di Carlo Alberto, molto più stimolante e piacevole aver conosciuto di persona @simonesrt che è una persona fantastica!! ??1 punto
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Patina spettacolare... Mi sa che devo darci un'occhiata anche io su siti austriaci?1 punto
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DE GREGE EPICURI Mi pare che l'identificazione sia giusta. Certamente si tratta di un cancro del bronzo molto diffuso; dopo un bagno lunghetto in acqua bidistillata e l'asportazione del materiale verdastro residuo,credo che qui ci voglia il benzotriazolo. Io personalmente non sono competente, ma trovi le indicazioni in molte discussioni del Forum, e credo anche in una sezione tecnica specifica.1 punto
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Ben strutturato. Spazio tra i banchi giusto anche per le norme anticipo Covid. Ovviamente Veronafil è un'altra cosa, ma se devo dare un voto... promozione a pieni voti. Complimenti agli organizzatori. ???1 punto
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Si, devi leggere il regolamento che varia da asta ad asta. Questa varia dal 20% al 24% quindi prima di fare offerte fai sempre bene i conti!1 punto
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Tieni d'occhio questa (e altre aste, c'è una sezione apposita sul sito dove vengono segnalate) e guarda a quanto la aggiudicano. Tieni conto che le aste "vere" hanno sempre un plus di commissioni di circa il 20% (e più) Saluti Davide1 punto
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Buonasera a tutti , in attesa di nuove condivisioni di Tornesi con Tosone, cambiamo un attimo tipologia. Sempre Filippo IV per il quale ho una certa simpatia. 3 Cavalli con Croce Trifogliata accantonata nei quarti da fiamme e al centro un rosone. Ne ho tre di cui solo uno apprezzabile al diritto e al rovescio, anche se la data come al solito nella gran parte delle mie monete è un optional. Secondo me è catalogabile al n' 134 pag.246 del libro sulle Vicereali di Pietro Magliocca. Siete d'accordo? Saluti Alberto1 punto
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ti ho premesso "valutando le patine". Questo è sempre bene farlo, soprattutto quando sono delicate. Se invece sono solide, non mi è mai capitato che con benzotriazolo si rovinassero. Non ci vuole una gran scienza ad usarlo. Soluzione in alcool al 5% e ci immergi la moneta (per un tempo che va da mezz'ora a qualche ora, dipende dalla gravità della situazione). Meglio lavorare all' aria aperta e con mascherina. Il Benzotriazolo è cancerogeno. Purtroppo quando si porta a casa una moneta, pur valutandola bene non si può mai sapere se da qualche piccola micro corrosione si possa innescare, finche non si è manifestato visibilmente non si può valutarne la presenza. Proprio per questo motivo, se ho dei dubbi, un bagno alla moneta non fa male e può prevenire. Il bronzo è un materiale fantastico, ma va seguito e monitorato sempre (diciamo che anche questo aspetto fa parte del piacere nel collezionarlo).1 punto
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Qual è la parte di “ falso conosciuto degli anni 60/70” che non hai capito, ? Non è questione di arroganza, è questione di conoscere o no le monete. E di voler accettare le risposte anche se non gradite… senza voli pindarici di “ grosse monete in argento sconosciute agli antichi confinanti” Quella non è numismatica, quello è Giacobbo….. Studia e poi ne riparliamo.1 punto
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Seconda guerra mondiale La battaglia dei Caraibi - Il bombardamento di Curaçao Nel febbraio del 1942 la marina militare tedesca studiò un attacco sottomarino contro obiettivi di estrema importanza per gli Alleati. Gli U-boat si spinsero sino al Mar dei Caraibi, lo scopo delle incursioni era quello di distruggere le scorte di petrolio di un'impianto di stoccaggio detenuto nell'isola di Curaçao nonchè la fabbrica di carri armati presente sul territorio. Nell'aprile del 1942 un sottomarino tedesco si avvicinò alle coste di Curaçao sparando contro i serbatoi di petrolio, ma non colpirono il bersaglio, ancor prima di aggiustare il tiro furono allontanati dall'artiglieria costiera. Gli U-boat tedeschi tornarono a Curaçao nell'agosto del 1942, ma furono nuovamente bersagliati dalla batteria olandese. Gli U-boat riuscirono ad abbattere molte petroliere, gli attacchi nazisti però furono gradualmente ridotti dopo la perdita di decine di sommergibili, sino al definitivo ritiro da quel teatro di guerra. Una banconota circolante sull'Isola proprio in quell'anno. 1 gulden del 19421 punto
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Ciao, da quanto si può vedere dalle foto (ottime) a me la moneta sembra autentica (ovviamente lo ribadisco è solo un parere). Aspettiamo altri interventi da parte dei più esperti. ANTONIO1 punto
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Capito @L. Licinio Lucullo. Di sicuro tenterò di togliere i residui di terra che secondo me non risaltano bene i dettagli delle monete. Prima o poi troveremo una soluzione a questo dilemma!1 punto
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La stella a cinque punte compare al centro del rovescio del gettone uruguagio del post precedente e anche sul diritto del gettone tedesco al post # 7. La stella del birraio a sei punte che qui vediamo sopra il recipiente di cottura in una stampa del 1428 è stata ufficializzata come simbolo ebraico nel Congresso di Basilea del 1897 ed è per questo che dopo il XIX secolo è stata utilizzata la stella a cinque punte.1 punto
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Ora spetta a @Cinna74 che ha indovinato la parola LEGNASANTA che è il Caco: originario dell’Asia orientale, è una delle più antiche piante da frutta coltivate dall’uomo infatti è conosciuta per il suo uso in Cina da più di 2000 anni. Viene definito dai cinesi l’albero delle sette virtù perchè: – vive a lungo – dà grande ombra – dà agli uccelli la possibilità di nidificare fra i suoi rami – non è attaccato da parassiti – le sue foglie giallo-rosse in autunno sono decorative fino all’arrivo del gelo – il legno fa un bel fuoco – la caduta dell’abbondante fogliame produce un ricco concime Il Caco è oggi considerato “l’albero della pace”, perché alcuni alberi sopravvissero al bombardamento atomico di Nagasaki nell’agosto 1945! Curiosità In dialetto napoletano il Caco è detto Legnasanta perchè tagliandolo a metà si vede un triangolo bianco che ricorda la sagoma di Cristo in croce. Un’altra leggenda sul caco riguarda “il gioco delle posate” (provate ad aprire i semi e ad indovinare che posate esce...lo faccio sempre!!!) per capire che inverno ci aspetta. Praticamente se trovate un caco bio non dovrete far altro che trovare il grosso seme marrone al suo interno. Il gioco consiste nel tagliare a metà il seme e vedere che posata uscirà. Se trovate una forchetta l’inverno sarà secco e mite. Se trovate il cucchiaio preparatevi ad un inverno ricco di neve! Se trovate il coltello l’inverno sarà davvero gelido e il freddo tagliate. Adesso lascio il gioco a @Cinna741 punto
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Premesso che non sono un portento a scattare le foto, ma faccio veramente fatica a capire come si riesca nel 2021 (quasi 2022) ad ottenere risultati così scadenti, con tutta la tecnologia a nostra disposizione… Senza offesa, poi, trovo che pubblicare foto del genere non sia nemmeno molto rispettoso nei confronti del forum e di chi lo frequenta. Quale giudizio o parere dovremo riuscire a dare? Perciò, @Nonomnismoriar la pregherei di imparare prima ad utilizzare bene il cellulare a sua disposizione, che certamente può dare di meglio di così. Una volta padroneggiato lo strumento, saremo qui a sua completa disposizione. Grazie.1 punto
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Ma per piacere non insistere con questa storia del falso d'epoca, poi stai sicuro che all'epoca tutti chi più chi meno conoscevano le monete in circolazione, ed un sesterzio "d'argento" non avrebbe turlupinato nessuno... allora no, ma oggi si.... Saluti TIBERIVS1 punto
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personalmente non vedo cancro. Sarebbe cmq buona norma, come arrivano a casa, dare sempre una passata in benzotriazolo (ovviamente valutando le patine..) per sicurezzza. skuby1 punto
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Ps: una moneta giá spacchettata,ma che comunque ha circolato anche per mezzora e si presenta" bella luccicosa" ,non sarà fdc,perchè avrá visto e sentito le mani altrui,perciò addio EVENTUALE surplus di valore.1 punto
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Avevi risposto nell'identica discussione ( doppione) che @Tommasoferra aveva fatto dopo appena tre ore in identificazione.....1 punto
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Ogni tanto fa sempre piacere acquistare questi esemplari. Fanno bene alla vista, ci fanno riflettere. Innocenzo X (1644-1655) Giovanni Battista Pamphilj. Pergamena 1644 con bolla. PB. 38.00 mm. Pergamena: 57 x 41 cm.1 punto
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