Vai al contenuto

Classifica

  1. nikita_

    nikita_

    Guru


    • Punti

      12

    • Numero contenuti

      24478


  2. vitellio

    vitellio

    Utente Storico


    • Punti

      12

    • Numero contenuti

      1009


  3. Ross14

    Ross14

    Utente Storico


    • Punti

      10

    • Numero contenuti

      1357


  4. caravelle82

    caravelle82

    Utente Storico


    • Punti

      9

    • Numero contenuti

      12352


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/28/21 in Risposte

  1. Buongiorno a tutti, nell'attuale asta Nomos è posto in vendita un meraviglioso aureo di Crispina, eccezionale per stile, conservazione e rarità. Tale aureo è inoltre contraddistinto da un tipo al rovescio piuttosto originale: la rappresentazione dell'altare sul quale venne celebrato il matrimonio tra Commodo e Crispina circondata dall'esplicita legenda DIS CONIVGALIBVS. Crispina ottenne il titolo di Augusta a seguito di tale cerimonia: è la ragione per cui la nota descrittiva della casa d'aste presenta l'ipotesi (da me condivisa) che si possa trattare della prima moneta coniata per Crispina. Ricordo che il matrimonio avvenne quando Marco Aurelio era ancora in vita, intorno al 177-178. Cassio Dione scrive a tal proposito: "quando la situazione in Scizia richiese di nuovo la sua presenza fu indotto dalle circostanze a dare Crispina in sposa al figlio più presto di quanto avrebbe desiderato". https://nomosag.com/default.aspx?page=ucAuctionDetails&auctionid=23&id=228&p=1&s=crispina&ca=0&co=0&type=auction
    6 punti
  2. Questa moneta mi ha spinto un po' a leggere e a studiare. Chi era Mariniana? Il RIC sostiene che dovesse essere la moglie di Valeriano e questa sembra oggi la linea prevalente anche se qualcuno (vedi lo stesso Cohen) avevano ipotizzato che potesse essere la sorella di Valeriano o addirittura la prima moglie di Gallieno, figlio di Valeriano. Sempre secondo il RIC, di lei si hanno poche monete conosciute, comunque comprendenti 2 aurei, 5 antoniniani, 1 quinario, 2 dupondii e 2 sesterzi. Tutte hanno sul dritto l'effigie di Mariniana velata (divinizzata) e la legenda di dritto DIVAE MARINIANAE; tutte (tranne una) hanno al rovescio la legenda CONSECRATIO con raffigurato il pavone (stante, volante, con le piume aperte a ruota, nell'atto di di portare Mariniana in cielo..). Dicevo tranne una (un antoniniano) che ha al rovescio la Felicitas e la legenda FELICIT DEORVM. Se l'aquila si associata alla apoteosi degli augusti dopo la loro morte, così il pavone si associa alla apoteosi delle auguste, essendo l'animale caro a Giunone e simbolo anche della fedeltà coniugale, come si evidenzia nel mito di Argo: "Giove, per sedurre Io, si era trasformato in una nube e aveva avvolto la terra, poi aveva trasformato Io in una vacca allo scopo di celare l'infedeltà coniugale. Ma Giunone, sospettosa per aver visto la terra tutta avvolta da una nube, era scesa sulla terra a controllare e aveva trovato Giove in compagnia della vacca. Il trucco non poteva ingannare la dea che astutamente aveva chiesto a Giove di avere in dono il bovino, dono che Giove non poté negarle senza ammettere il misfatto. Quindi Giunone aveva affidato ad Argo, il mostro dai cento occhi, l'incarico di custodire l'animale; tra i suoi cento occhi, Argo, ne aveva infatti almeno uno sempre aperto e quindi nemmeno il sonno avrebbe potuto impedirgli di adempiere l'incarico. Giove allora, per riprendersi Io, inviò Mercurio il quale, prima addormentò Argo con il suono del suo strumento, poi lo decapitò. Giunone volle allora ripagare Argo per il suo sacrificio, sicché prelevò i suoi occhi e li trasferì sulla coda del suo animale preferito, il pavone, dove tuttora si possono ammirare". Tratto da: www.moneteromane.info La moneta in questione mostra le ali del pavone a ruota, ma non capisco se la testa del pavone sia volta a sinistra o a destra (forse a destra?) Ecco alcuni esempi: pavone con piume a ruota: Pavone mentre porta in volo l'augusta verso il cielo: Buona domenica da Stilicho
    6 punti
  3. ... e sbaglieresti a farti prendere dall'ansia, perchè per le grandi rarità spessissimo si ha un solo conio, e poter fare un raffronto con una moneta museale, possibilmente lì depositata da lungo tempo, è un grosso vantaggio ! Monete chiaramente autentiche ed eccezionalmente gustose ! Un cordiale saluto, Enrico
    6 punti
  4. Buonasera a tutti Rocco ogni promessa è un debito. Ecco il mio grano,tra l' altro mi sembra che qualche lettera è stata corretta/ribattuta come si evince dalla foto con quelle piccole freccine. Un caro saluto
    5 punti
  5. Tornato adesso dal convegno di Cera, facciamo un bilancio: parte dall'unico aspetto negativo cioè il freddo. Per il resto solo aspetti positivi: ottima affluenza di pubblico il sabato, buona la domenica fino a ora di pranzo (ad esempio a Verona dove sono sempre rimasto la domenica di gente se ne vedeva molto poca), ottima organizzazione della sicurezza con guardie private di giorno e di notte, a cui si sono aggiunti gli Alpini per controllare il parcheggio e 6 Carabinieri che hanno costantemente controllato dentro e fuori, bagni puliti sempre, bar e ristorante sempre in funzion, parcheggio espositori controllato costantemente e ben diviso da quello dei visitatori. Insomma se si vuole fare un convegno BENE si può fare, basta dedicarsi alla organizzazione e dedicarci molto tempo. In plauso ad Ivo che ha mantenuto tutte le premesse e promesse fatte. A marzo ci sarò sicuramente. Aggiungo che un tavolo costava la metà o meno di Verona.
    4 punti
  6. Buongiorno e buona domenica a tutti, La mia 34 aquile rovesciate. Un saluto a tutti.
    4 punti
  7. Ciao ti presento il mio esemplare del Ducatone dello zodiaco, in conservazione non proprio così banale. Questa importante moneta mantovana, di rilevante interesse tanto storico quanto iconografico, è stata coniata nel 1628 sotto il regno di Carlo I di Gonzaga-Nevers pesa 31,8 grammi ed è classificata dal MIR al numero 644.1 del relativo volume. Un elemento distintivo di questo esemplare è dato dalla patina, uniforme di antica raccolta, e da una rara qualità dei rilievi del R. Essa possiede inoltre un buon pedigree, ed è proveniente dalla Asta NAC 104, precisamente il lotto numero 108, valutata BB/SPL, grado già molto interessante per questa affascinante monetazione, classificata prevalentemente R2 da vari autori, R3 da alcuni altri studiosi.
    4 punti
  8. 134a Veronafil 20 21 22 Maggio 2022 Quartiere fiere di Verona - Padiglione 9 FILATELIA, NUMISMATICA, CARTOLINE, TELECARTE, PICCOLO ANTIQUARIATO, STAMPE E LIBRI ANTICHI, HOBBISTICA MILITARIA GIORNI INGRESSO VISITATORI Venerdi 20 Maggio 10,00 - 18,00 Sabato 21 Maggio 9,00 - 18,00 Domenica 22 Maggio 9,00 - 13,00  La domenica non si assicura la presenza di tutti gli espositori
    3 punti
  9. Prosegue lentamente la raccolta di Scudi di Carlo Alberto, adesso quelli che mi mancano sono meno della dita di due mani, esclusi ovviamente i pezzi "fantasma", ma almeno l'unico R4 (o R5 secondo il catalogo Nomisma) è già in collezione Questo stupendo 1845 Genova torna a casa dall'Austria, certo è lontano da essere un FDC ma è una moneta sana, non lavata, e con una patina attraente... e soprattutto l'ho pagata poco Il 1845 Genova è data per comune, ma vi posso assicurare che non lo è affatto Come vi sembra?
    3 punti
  10. questo : "chiaramente come hai fatto notare tu coniate dalla stessa coppia di conii, mi prende sempre una certa ansia." che poi tecnicamente ho cercato di chiarire... la stessa coppia di conii è un elemento che aiuta, non che fa venire ansia... Il pezzo del B.M non è che abbia circolato molto di più, solo è rimasto molto meno bene impresso rispetto all'altro. Comunque "no problem" per me... de gustibus non disputandum.... ?
    3 punti
  11. bah... io ti ho chiesto i motivi tecnici di queste tue ansie... e domande di cosa intendi... poi vedi tu. Mai litigato... non ne ho bisogno. Ma quello che non posso permettere è che passino messaggi tecnici sbagliati, come quello sui coni unici, con tutto il rispetto. Ritengo che quando uno esprime una opinione debba, poi, almeno motivare un po' il perchè, per lo meno se richiesto e senza inalberarsi, altrimenti non si va da nessuna parte ...vedi tu ... io almeno la moneta l'ho vista dal vivo nei primi anni 2000 ... assieme a qualche milione di monete romane nei 50 e passa anni di mia vita numismatica
    3 punti
  12. Le mie due 57....lettere grosse sia al diritto che al rovescio ma conii diversi...
    3 punti
  13. Buongiorno a tutti. prima che sulle piastre di Ferdinando II le aquile rovesciate le troviamo su alcune monete di suo nonno Ferdinando IV ,le piastre del 1805 dai capelli lisci... ...
    3 punti
  14. La moneta in asta ha il medesimo conio, sia al diritto saia al rovescio, dell'aureo conservato al British Museum di cui allego il link completo di classificazione. https://www.britishmuseum.org/collection/object/C_1867-0101-752
    3 punti
  15. Un buon convegno sicuramente, divertente e ben frequentato. Speriamo che cresca e, speranza del tutto personale, soppianti il vecchio veronaphil.
    3 punti
  16. Carissimi, risolti quasi del tutto i miei problemi di login nel Forum, posso finalmente condividere con voi le ultime mie entrate in collezione, a partire da questo grosso di Pietro Gradenigo dall'Ex Asta 37 Rauch, lotto 2357 Dritto • PE • GRADONICO • / • S • M • VENETI • Al centro, San Marco stante a destra, di fronte, tiene nella sinistra il libro dei Vangeli e con la destra porge il vessillo al Doge stante a sinistra, di fronte. La banderuola con la croce è volta a sinistra. Lungo l'asta DVX Verso Il Redentore, con nimbo crociato, seduto in trono di fronte. Ai lati del nimbo, IC / XC Contorno Liscio Riferimenti C.N.I. VII D/6 R/6, Montenegro 50, Gamberini 56, Paolucci 2, Papadopoli 2, Zub-Luciani 63[09], Keber 38[B-a] Una notazione: consultando la rete per prendere visione di altri esemplari, per quanto sia una moneta comune, a mio parere i Grossi di Pietro Gradenigo soffrono moltissimo di un processo di coniazione "molto superficiale", poco attento, e generalmente sul mercato si trovano soprattutto esemplari con rilievi usurati. Questo esemplare presenta invece i caratteri della legenda molto ben definiti, si notano sulle vesti al D/ addirittura alcuni piccoli dettagli con rilievi molto ben definiti (es. il polsino e la manica destra del Doge) che, a mio modestissimo parere, rendono questo esemplare in alto stato di conservazione. Sono graditi ovviamente i vostri sempre preziosi pareri e ben accetti diversi punti di vista. Buona domenica a tutti!!!
    2 punti
  17. Esponente di questa nobile famiglia di Bologna, Brancaleone ( 1220-1258 ) viene richiesto a Roma nel 1252 per porre mano allo riordino del governo dell' Urbe . In Roma nel 1143 è stato ricreato il Senato con 56 Senatori che, nel tempo dal 1191 si riduce ad un unico Senatore : la nuova repubblica senatoriale reggerà tra non poche difficoltà fino al 1354 . Brancaleone riceve la nomina a Senatore e, da buon conoscitore del suo tempo, accetta la nomina ottenendo in garanzia per la propria incolumità che alcuni membri delle famiglie influenti di Roma siano condotti a Bologna in ostaggio . Eletto poi anche Capitano del Popolo, Brancaleone si colloca tra le emergenti classi borghesi e popolari e lo strapotere delle famiglie nobili : contro queste ultime arriva a disporre l' esecuzione capitale di 2 esponenti degli Annibaldi ed ordina la distruzione di oltre 100 delle torri cittadine . Nel 1258, in missione lontano da Roma, Brancaleone muore improvvisamente, forse per veleno, forse per malaria : l' ammirazione del popolo romano gli viene testimoniata conservandone il capo in una teca posta sopra ad una colonna in Piazza del Campidoglio . La cosiddetta rocca Brancaleone, fortezza costruita nel 1457 in Ravenna, per alcuni dovrebbe il nome al ricordo di Brancaleone d' Andalò, conte di Casalecchio . Durante il suo governo, sono battuti in Roma al suo nome, interessanti e piuttosto rari grossi e mezzi grossi in argento .
    2 punti
  18. le differenze più importanti dei rovesci delle incuse Siciliane, è che il conio ricopre tutto il tondello, vedete come sono schiacciati i fondi, non solo l'incuso. per questa invece, come nelle Attiche, si usa solo un conio-punzone che penetra nel metallo. come dice @numa numa non è una cosa trascurabile.
    2 punti
  19. I timbri che si vedono non mi piacciono per niente. Anche quello dei 100 dinari, nel quale non vedo la stanghetta della F che dovrebbe sporgere sulla sinistra, e le lettere CA, sebbene si tocchino come dovrebbe essere, risultano un po' troppo impastate. In conclusione, e sempre per quel che si può giudicare da una foto, i timbri sui biglietti da 100, 500 e 1000 dinari, a mio parere sono falsi, mentre non si può dire nulla per i biglietti da 20 e 50 dinari, nei quali i timbri sono troppo sfocati per esprimere qualsiasi giudizio. Le ipotesi formulate da @nikita_ per questi timbri sono entrambe plausibili, ma se dovessi scommettere un euro, vista anche la compagnia non lo scommetterei sull'autenticità. Le banconote, in ogni caso, sono autentiche, e se non ci hai speso molto può andar bene anche così. Se poi, come ipotizzate voi, il timbro sui 100 dinari fosse autentico, si tratterebbe comunque del biglietto più comune della serie, e dal punto di vista economico non cambierebbe molto. petronius
    2 punti
  20. Questa è solo una prima bozza, poi miglioriamo e trasferiamo tutto su di un'intera parete del museo Nel quadro metteremo l'oggetto del vincitore, banconota o moneta.
    2 punti
  21. Ripropongo l’esemplare con due immagini che reputo migliori per apprezzare conservazione e patina
    2 punti
  22. Posto i mie 2 Scudi modesti x conservazione anno 1839, scusandomi per la qualità in quanto sono scansioni di una ventina di anni fa. Saluti a Tutti, Beppe
    2 punti
  23. Ciao @rickkk e @Scudo1901 Innanzitutto complimenti per le monete postate. Dapprima farei una considerazione di carattere generale ( senza spirito di polemica ) rivolto a chi ( con grande lavoro ed impegno stila i Manuali): non sarebbe meglio mettere in commercio tali manuali ogni 2-3 anni e procedere nel frattempo ad una profonda revisione degli stessi? Ogni anno ci troviamo delle pubblicazioni che variano pochissimo rispetto al precedente e che non tengono in conto dei mutamenti profondi, magari avvenuti in pochi mesi, dei passaggi in asta, delle transazioni private di cui si ha conoscenza. Pertanto leggiamo dei libri praticamente uguali a quelli degli anni precedenti, mentre l'interesse collezionistico, le rarità. le varianti sono andate avanti e fanno il mercato. Abbiamo visto ( e questo mi rattrista ) che la forbice tra il qFDC ( FDC veri x monete di 2 secoli penso non esistano ) e le monete qBB-BB+. Abbiamo sotto gli occhi aste di monete importanti, lotti eccellenti, ma comperati ormai solo da facoltosi investitori Russi e/o Cinesi a prezzi folli, che, nonostante queste considerazioni, attualmente fanno mercato. Non mi sembra però abbiano lasciato tracce nei manuali 2022. Ma veniamo a noi poveri collezionisti appassionati, e soprattutto al tema dello Scudo 1839 di Carlo Alberto Ge e To. Come altri millesimi, a mio parere, è ingiustamente sottovalutato. Sappiamo che il "peccato originale" deriva dai dati del Carboneri ( che non distingueva tra le 2 Zecche ). Ebbene a TO coniate 205.075pezzi a GE 141.217. Quindi sono 2 monete considerate C (Comuni). L'aspetto cambia se si ha un'archivio dei passaggi in asta degli ultimi 20 anni ( o una serie di cataloghi di aste/vendita ). Da questo si può capire che il 1839 GE è tra R e R2; il 1839 To è R. Questa considerazione, suffragata dai fatti, non è considerata dai Manuali e lo stesso si potrebbe dire per altri millesimi. Giusta anche l'osservazione di @Scudo1901 di rapportare la rarità alla conservazione, ma la scala italiana è troppo compressa e quindi bisognerebbe usare quella americana ( che presupporrebbe un cambio di mentalità nei collezionisti ed è troppo legata alle monete "slabbate" che sono una cosa veramente terribile).
    2 punti
  24. Sono d'accordo con te Enrico, sulle grandi rarità i conii utilizzati non possono essere molti, anzi, per lo più delle volte si ha un conio unico.. ovvio che per l oro poi bisogna stare con 100 occhi vista la facilità di falsificazione, ed io un aureo che non ha almeno un pedigree secolare non lo prenderei, ma questo è un mio personale limite..
    2 punti
  25. E' da vent'anni che recupero animali in difficoltà. E la prima cosa che ho imparato è che i veterinari non possono di certo occuparsi degli animali selvatici recuperati dalle nmila persone. Il primo motivo, è perchè la maggioranza di loro non sono preparati a seguire e a curare animali oltre ai cani e gatti. Differente il metabolismo, differente i medicinali, differente l'approccio di cura e di mantenimento. Pochi sono quelli specializzati in animali esotici o altro. Secondo motivo, anche se preparati, non potrebbero di certo occuparsi della intera mole di volatili, lagomorfi, ricci, eccetera trovati in difficoltà. Solo alcuni di essi sono convenzionati con la Provincia o con la Regione e c'è tutto un iter da seguire per farli arrivare da loro. Chiamare la Polizia Provinciale, attendere quel giorno o anche più che passi a prelevare l'animale ferito o altro oppure ci sono i CRAS, che dovrebbero essere presenti in ogni provincia, ma così non è. E solitamente si occupano solo di rapaci o di specie in via di estinzione. Visto e considerato tutto ciò, e sapendo la mole immensa di animali a cui devono far fronte le poche strutture esistenti... per togliere delle zecche a un riccio, fare un trattamento vermifugo (ovviamente con supervisione del vet di fiducia) sfamarlo e per farlo svernare da me fino a questa primavera, preferisco arrangiarmi. Ben inteso che sono attrezzato a dovere e, in caso di bisogno, ho supporto di vet. specializzati. Sulla normativa vigente, si può tenere senza problemi un riccio africano, ma non un riccio autoctono... perchè considerato bene indisponibile dello Stato. Ma, come fatto già presente a talune zelanti figure che dovrebbero essere loro stesse ad occuparsene, se ho preso tale decisione è per forza di causa maggiore. Essendo nato fuori stagione causa cambiamenti climatici, non potrebbe sopravvivere all'inverno. Pur essendo animali che vanno in letargo, non avendo un peso minimo di 500 grammi, in pochissimo tempo le riserve di grasso le esaurirebbe. Si sveglierebbe in pieno inverno, e vagherebbe giorno e notte in cerca di cibo. Che non troverebbe. Morirebbe di fame, o di freddo, o di polmonite e affini. E' ciò che succederà alle migliaia di ricci nati in ritardo. Per me, è un motivo più che sufficiente per tenerlo al calduccio fino a questa primavera. Poi lo libererò in una zona faunistica protetta.
    2 punti
  26. Seconda guerra mondiale La battaglia dei Caraibi Trinidad and Tobago Durante la seconda guerra mondiale Trinidad ospita la base aerea Waller Air Force della dell'aeronautica degli Stati Uniti. I diritti americani sull'aeroporto furono ottenuti tramite gli accordi del settembre 1940 con la Gran Bretagna, gli Stati Uniti trasferirono cinquanta cacciatorpediniere in cambio dei diritti dell'esercito e della marina US sui possedimenti britannici nelle Americhe. Sin dall'inizio della seconda guerra mondiale Trinidad fu allarmata da un gran numero di U-Boot nazisti che si aggiravano al largo della sua costa, gli americani, dopo l'entrata in guerra, decisero di contrastare la minaccia nazista stabilendo importanti strutture aeree e navali sull'Isola. Con l'istituzione di basi statunitensi a Trinidad e in altre isole dei Caraibi, la minaccia nazista fu eliminata grazie dall'azione di numerose pattuglie aeree e navali. 1 dollaro del 1939 circolante in quel periodo sull'Isola
    2 punti
  27. Ciao a tutti, Nel condividere l'ultima arrivata in collezione vorrei capire insieme a voi il reale grado di rarità di questa piastra, nei cataloghi/ manuali in mio possesso è riportata con grado di rarità R2/R3...ma secondo la mia modesta esperienza è un grado che sta un pochino stretto.... Voi cosa ne dite? Più rara la '56 o la '34? Un saluto a tutti. Raffaele.
    1 punto
  28. Salve, qualcuno di voi conosce questa moneta?
    1 punto
  29. 1 punto
  30. La mia impressione per questi cinque timbri dopo di che ti direi di aspettare altri interventi. Nell'ordine: 20 - 50 e 500 dinara La timbratura è sin troppo evanescente per potere dare una giusta valutazione, ma la stessa evanescenza potrebbe essere anche sinonimo di contraffazione, nel senso che magari gli "addetti ai lavoretti" tendono ad non imprimere troppo il timbro non originale per occultarne la palese falsità e suscitare in questo modo un dubbio. Potrebbe anche trattarsi di un polso stanco dell'originario addetto dopo tante timbrature ma propendo per il falso. 1.000 dinara Per me è un timbro di gomma e non di metallo per come doveva essere l'originale, immette più inchiostro e rende grossolane, piene e sgraziate le lettere e la grafica impressa, anche qui propendo per il falso. 100 dinara E' quello che più si avvicina ad un originale e potrebbe anche esserlo, il doppio cerchio, le vesti, lo scudo e le righe ben definite nonchè i tratti del viso dell'Italia mi fanno propendere per un timbro originale. Naturalmente aspetta altri interventi in merito, non sono per nulla un esperto per questi biglietti, figurati che volutamente non ho collezionato questa specifica tipologia di banconote per le diffusissime timbrature false.
    1 punto
  31. io opto per il pomo di qualcosa, avendo il foro passante. tipo il pomo dell’elsa di una spada o cose del genere, se sta nel palmo di una mano
    1 punto
  32. Sì, è un bel Pietro. Leggera doppia battitura sul rovescio. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  33. Hai ragione, il titolo in questo rovescio è riferito al padre Claudio. Tuttavia la moneta non è quella.
    1 punto
  34. Buongiorno, presa messa in collezione.
    1 punto
  35. Vediamo se apprezzate anche questo 10 rubli del 1961: Mi dispiace ma con questo non posso partecipare al titolo di Adesivatore al massimo quello di Tarlatore?
    1 punto
  36. Grazie mille @gpittini. Per quel che rimane del dritto, non servono altre fotografie. Un altro indizio per Laodicea ad mare: Nel campo sinistro due o tre lettere (ϞΡ o ΗΠΡ) per la data. Non so se sarà sufficiente per inserire questa moneta nel RPC. Ma sicuramente rimarrà negli archivi di M. Amandry finché un altro esemplare venga alla luce per completare la descrizione. Questo busto con questo strano copricapo poggiato su una base sembra unico. Tuttavia, senza indicazione precisa della legenda, è probabilmente una raffigurazione a cui la gente poteva facilmente riferirsi. Se ho ulteriori informazioni, ti farò sapere.
    1 punto
  37. Gli incisori di coni, erano umani come noi, è, se su un conio già ultimato, commettevano un errore, lieve difficilmente n'è creavano un'altro. Posto un esempio su una grande moneta di Akragas.......Il decadramma che stà a Monaco. Sul dritto, l'auriga ha tutte e due le mani inpegnate con le retini, l'errore dell'incisore stà nel piano, tra la mano sinistra e la testa del primo cavallo, è evidente che era stata incisa la frusta, rimane sul conio, la traccia.
    1 punto
  38. un operatore presente a Cerea era già informato della prossima data che se non ricordo male è stata messa in calendario per il 26 e 27 marzo (o forse la domenica precedente...) e una data prevista per l'autunno...
    1 punto
  39. Potrebbe valere un accenno di curiosità, ricordare che Scotussa è tra le poche antiche città della Tessaglia che batterono monete, anche in alta epoca . Ad esempio, le sue dracme, piuttosto rare, hanno al rovescio come simbolo un chicco di cereale in quadrato incuso e con etnico S K O .
    1 punto
  40. Buon convegno, non troppo grande ma piacevole. Ben strutturato e organizzato. Pubblico abbastanza numeroso, speriamo si continui così migliorando ancora.
    1 punto
  41. Quello che mi ero dimenticato a dire l'ultima volta: https://www.lamoneta.it/topic/201280-banconote-mondiali/page/4/#comment-2242558 si è vero, dato il costo irrisorio le seriette non gravano sulla spesa, ma un prezzo irrisorio qua ed un prezzo irrisorio lì sono pur sempre soldini spesi. Una banconota per paese è una collezione difficoltosa, ed il più delle volte è distratta per l'appunto da queste seriette economiche, che spesso sono monotone data la loro grafica ripetitiva (vedi per l'appunto Bulgaria serie Georgi Dimitrov). Si mettono da parte tutti questi soldini che sicuramente non cambiano la vita a spenderli ma che servono solo a riempire il raccoglitore (a tanti piace ), e ci si focalizza su un determinato paese difficoltoso. Personalmente ho fatto così, ed ho potuto comprarmi questa della Groenlandia per esempio, certo, non in ottime condizioni dato il loro costo eccessivo in eccellente conservazione, ma o così o... così!
    1 punto
  42. Certamente bisogna considerare quanto dici tu: "vale quanto qualcuno è disposto a pagarla". Il problema, secondo me, è che si tende a considerare "errore" o "variante" qualsiasi cosa. Cosa vuol dire "errore"? Cosa vuol dire "variante"? Quali sono i limiti da considerare per identificare una moneta come "errore" o "variante"? A mio avviso l'errore deve essere considerato una evidente difformità rispetto alla "moneta standard", come rotazioni rispetto all'asse (non minimali, sia chiaro) oppure parti di disegno completamente mancanti (ma non dipendenti da un conio stanco), e via dicendo. Ecco perché, personalmente, mi sento di dire che il 2 euro che ha postato il nostro amico vale semplicemente 2 euro. Anche perché come la sua ce ne sono in giro una marea.
    1 punto
  43. Bene! Con ciò direi che abbiamo concluso tutta la parte relativa alla descrizione del quadro storico. Mi auguro di non avervi tediato troppo ma, personalmente, ritengo che la Storia sia un elemento fondamentale in numismatica. Senza conoscere la Storia, non credo si riesca ad apprezzare veramente le monete (o medaglie, come in questo caso) che collezioniamo. A me, comunque, ha fatto piacere scriverlo. Spero che a voi abbia fatto piacere leggerlo ? Veniamo ora, finalmente, alla tanto attesa medaglia. Al dritto troviamo la testa laureata di Napoleone rivolta verso destra. Alla base del collo notiamo la firma dell’incisore Andrieu. Al rovescio, invece, abbiamo un’elaborata rappresentazione in pieno stile neoclassico. Al centro della raffigurazione troviamo Ercole con pelle di leone e clava nella mano, colto nell’atto di sferrare il colpo fatale ad un gigante steso a terra che si ripara con uno scudo. A destra abbiamo la Vittoria alata con ramo di palma in mano e pronta ad incoronare con l’alloro il vincitore. In basso nell’esergo: Bataille de Wagram - VI Juillet MDCCCIX (6 luglio 1809), con firme di Galle e Denon. Si tratta di una medaglia discretamente rara, soprattutto in argento ed in alta conservazione. L’esemplare da me aggiudicato, che assicuro essere poco valorizzato dalle mie pessime qualità fotografiche, presenta al dritto una bella patina omogenea da vecchia collezione, mentre al rovescio ha mantenuto ancora una buona percentuale del lustro del metallo. Da apprezzare anche la quasi totale assenza di colpetti, segnetti sui campi e tacche, tutti elementi congeniti che purtroppo affliggono spesso le medaglie napoleoniche anche in alta conservazione. Credo di aver detto, bene o male, tutto quello che volevo scrivere su questa medaglia. Perciò, vi lascio ora alle foto, curioso di sentire qualche vostro commento (e sulla Storia di questo pezzo e sulla medaglia in sé). Grazie a tutti per l'attenzione.
    1 punto
  44. Per aggiudicarmi questo gettone ho dovuto salire in asta a 1400 euro da base 1000 euro.
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.