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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/09/21 in Risposte
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Raro il millesimo e gustosa la qualità, che dite? ? Devo dire che ogni volta che ho fatto un sacrificio per aggiungere un pezzo di pregio offerto dagli amici Simone e Roberto della Scaligera non me ne sono mai pentito. ? Questa sontuosa vecchia signora, già condivisa un annetto o poco più fa, ma per la quale ho cercato di applicare le utili indicazioni degli amici fotografi del Forum per migliorarne la presentazione, sfida il tempo e anche i collezionisti a trovare di meglio tra conservazione, patina e rarità. ? Cari amici vicini e lontani buonasera, buonasera ovunque Voi siate! ?4 punti
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ciao! mancanze di metallo di questo tipo sono generalmente causate dalle "correnti galvaniche", correnti deboli, ma continue, che si creano quando metalli diversi e di diverso potenziale elettrico si trovano attaccate; probabilmente questi soldini erano contenuti in un recipiente di rame o bronzo, oppure uniti a monete di questi metalli. saluti luciano4 punti
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Il problema del cassetto del nonno è che lo avrei aperto a 13 anni. Qualsiasi moneta ci fosse l'avrei scambiata per un gelato o una pasta. Quindi meglio così, che nel cassetto di mio nonno non ci fosse nulla. Perchè, se ci fosse stata una qualsiasi delle monete postate sopra, avrei mangiato il gelato più caro della storia. Arka Diligite iustitiam3 punti
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DIECI ANNI!! Correva l’anno 2011! Complice un denaro di Federico II, entravo nell’universo della Numismatica, inconsapevole di ciò che significasse. Iscritto a Lamoneta, ben presto mi resi conto che per continuare un cammino in questo affascinante universo, dovevo ricominciare a studiare la storia. Grazie a @carlino mi ritrovai a contribuire all’ampliamento sul Forum di alcuni settori delle medioevali dell’Italia Meridionale, e di lì passare alle preunitarie, fu un attimo e poi alle decimali, capire che ogni passaggio dovevo ricominciare ad approfondire. Ma a questo punto ho dovuto imparare a “guardare” con occhio attento le monete per il loro stato di conservazione, mi sono addentrato in studi e ricerche personali per farmi una mia forma mentis sul grading, ho creato un sistema di grading che ho anche pubblicizzato in un Convegno, ma caduto nel vuoto, anni molto intensi, con possibilità di conoscere molti appassionati, partecipare a convegni, toccare con mano monete, anche importanti, scambiare pareri, cercando di assorbire più nozioni possibili riapplicandole su campo per una verifica delle mie capacità. E qui un sentito, GRAZIE, va a @ilnumismatico, che nei nostri frequenti incontri, mi ha insegnato come e cosa osservare in una moneta, oltre ai contributi che mi ha dato nella fotografia numismatica e all’utilizzo di Photoshop, grazie Fabrizio. Un altro grazie va a Pino @Monetaio, che durante i convegni in cui ci siamo incontrati mi ha permesso di esaminare le sue monete, affinando così le mie capacità di grading, che hanno contribuito, 5 anni fa, a diventare Perito Numismatico della CCIAA di Roma, cosa che ritenevo una chimera, anche se come Perito sono praticamente passato quasi inosservato non commerciando monete (il mio principio è, “chi perizia non deve vendere, chi vende non deve periziare”!), ma in Italia funziona il contrario, purtroppo. Non pago degli studi sulla monetazione nostrana, ho iniziato a studiare la monetazione USA, un altro mondo affascinate, ricominciare tutto da capo, in particolare nel settore del grading, con il sistema Sheldon. Purtroppo mi sono anche reso conto che il mondo numismatico italiano oltre a Collezionisti e Professionisti seri è preparati, è ricco anche di personaggi “strani”, invidiosi, maldicenti e, sì, impreparati o pseudo preparati, che non faranno il bene di questa affascinante Scienza, ma sono sicuro che verranno accantonati e superati dalla parte sana degli appassionati. Due anni fa, non avendo seguaci familiari nel mio hobby, ho iniziato a pensare al futuro della collezione, e così decisi di iniziarne la dismissione, evento che agli occhi di molti può sembrare doloroso, ma che, purtroppo, ci si arriva naturalmente. 29 Ottobre 2021, ore 11 Dieci anni dopo, si è attuato l’ultimo atto di questo percorso così entusiasmante, il blocco delle medioevali è passato di mano ed il monetiere oramai è vuoto! Un'altra delle mie tante passioni collezionistiche entra in archivio. Mi fa piacere che coprotagonista di questo momento, così significativo per me, sia stato un giovane numismatico che ho ammirato per la sua serietà e professionalità fin dal primo momento in cui decise di fare di questo mondo il suo futuro, grazie Valerio Angiolillo di ANTIVM NUMISMATICA! Risalito in macchina con la valigetta vuota, non mi sono neanche reso conto che ero già davanti al box di casa! Nel percorso e nel traffico mi sono scorsi questi dieci anni come un film, un bellissimo film! Tutto ciò non vuol dire che abbandono il mondo numismatico, lo studio continua sui libri, per un po’ continuerò con alcune tipologie di medaglie, quando possibile parteciperò ai Convegni e cercherò di essere presente con post che interessino voi tutti. Un ringraziamento anche a tutti quelli di voi, che comunque in 10 anni direttamente o indirettamente hanno contribuito all’ampliamento della mia cultura numismatica. Buona serata “Lamonetani”!3 punti
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Girovagando in rete mi sono imbattuto in un articolo sui ritrovamenti in Croazia. I. MIRNIK: Skupni nalazi novca iz Hrvatske XI-XIII., VAMZ, 3.S., XXX1I-XXXIII 207-248 (1999-2000) Le foto, ahimè, non sono delle minori ma a quanto pare non risulta ancora censito.3 punti
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NOVITA’ EDITORIALE Buongiorno! con piacere volevo comunicare che ho pubblicato il mio primo catalogo intitolato “Varianti, errori e curiosità nelle monete in lire della Repubblica Italiana (1946-2001)”. Nel libro sono catalogate (con rarità e valore) migliaia di monete e ad oggi costituisce il più ampio catalogo sul tema presente sul mercato (ca. 540 pagine su carta patinata). Il libro è anche abbinato ad una sito web (https://c.erroridiconiazione.com) totalmente gratuito e senza necessità di registrazione che consente di visualizzare numerose foto delle monete catalogate inserendo il codice di riferimento o navigando liberamente. Il sito è in continua espansione e ogni giorno vengono catalogate nuove monete! Tiratura limitata in 500 copie numerate. In allegato al catalogo c’è un “Misuratore goniometrico per monete con asse ruotato” illustrato nel seguente video: https://www.youtube.com/watch?v=ehUwVQUmHoY Per qualsiasi informazione contattatemi in privato!2 punti
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Il mio primo esemplare della Zecca di Trieste entrato in collezione. Trattasi di un esemplare da riferirsi al Vescovo Givardo (1199-1212): denaro con il nome GIVARDVS e tempietto, di cui posto due foto fatte da me (scusate il risultato!). Acquisito per le analogie con alcuni esemplari della Zecca di Aquileia in punto di tempietto e presenti in collezione. Saluti. Domenico2 punti
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Recentemente, approfittando della possibilità di ammortizzare le spese di spedizione dell' un acquisto di una moneta, per poco più di 5 euro ne ho presa anche un'altra. Ecco le foto del venditore: Ed ecco le mie foto. Mi scuserete per la qualità: sono negato! In più, i miei mezzi tecnologici sono quelli che sono e io, in generale, non amo fotografare. Si tratta di una moneta di 2.96 grammi per 21.94 mm. Questo e’ quanto mi pare di vedere (le lettere in corsivo sono una mia interpretazione). D/ IMP CONSTANTINVS P F AVG: Busto di Costantino I , laureato, drappeggiato e corazzato, a destra. R/ SOLI INV-I-CTO COMITI; R/F nei campi; Il Sole stante a sinistra, radiato, con la mano destra alzata, un globo nella mano sinistra, una clamide attorno alla spalla sinistra che cade in giù lungo il corpo. ESERGO: RS; zecca di Roma, 2^ officina (mi sembra di vedere così; o e’ solo pareidolia?) In buona sostanza, si tratta di una classica tipologia SOLI INVICTO COMITI di Costantino I Type 125 (tesorillo.com) A conferma della ipotesi della zecca di Roma vi sarebbero poi le lettere R ed F nei campi del rovescio (sempre da Tesorillo.com): Giusto per dire, potrebbe trattarsi di una moneta tipo questa, la RIC VII Roma 2: Per quello che può valere, il RIC la da’ come “scarce” per la seconda officina. A questo punto mi si potrebbe chiedere: cosa ti ha spinto ad acquistare questa moneta? Certo, il pezzo non e’ un granché, me ne rendo conto. Purtroppo, la conservazione e’ piuttosto bassa. Tuttavia, la reputo nel complesso ancora godibile. Del resto…chi colleziona monete lo sa bene: e’ la moneta che ti chiama… E lei …brutta, storta e malfatta, a modo suo, mi ha chiamato. Comunque, a parte tutte le considerazioni “romantiche”, Il prezzo basso sicuramente ha inciso: si tratta effettivamente di pochi euro, il costo di una birretta. Quanto alla rarità (ammesso e non concesso che si tratti della RIC VII 2), devo dire che al momento dell’acquisto non avevo neppure identificato la moneta. E poi la rarità del RIC, onestamente, la guardo poco, al massimo come riferimento. La cosa che mi ha spinto all’acquisto e’ stata in realtà una semplice particolarità: una doppia battitura sul dritto. Non avevo mai avuto in mano una moneta con doppia battitura e così ho pensato di prenderne una per studiarmela da vicino e con questa scusa andare un po’ a rivedere le tecniche di coniazione che, devo ammetterlo, conosco piuttosto poco. Male! direte voi. E avete ragione. Mi sono quindi messo a leggere, ma devo però dire che, leggendo, i miei dubbi sono aumentati. Ho provato quindi a riassumere brevemente e per sommi capi come credo dovesse avvenire all’epoca la coniazione di una moneta, giusto per cercare di fare un po’ di chiarezza nella mia mente. Le monete romane erano il risultato di un tondello metallico battuto tra due conii, quello di martello e quello di incudine. La forza generata dal colpo del martello spingeva il metallo dalle superfici del tondello vergine fino alle parti incise dei conii producendo quindi le effigi in rilievo sulla moneta. I conii erano incisi a mano da veri artigiani specializzati chiamati signatores o scalptores. L'analisi della struttura interna dei bronzi del tardo impero rivela come le monete venissero lavorate a caldo; ovvero, il tondello, prima di essere coniato, veniva scaldato per renderlo più malleabile. Uno dei due conii veniva fissato sull’incudine con un supporto fisso (conio di incudine). Quindi il suppostor, mediante una tenaglia, vi posizionava sopra il tondello sul quale poi appoggiava l’altro conio che veniva infine battuto da un grosso martello (malleus, da cui il nostro “maglio”) brandito da un malleator. Spesso erano necessarie più di un colpo di martello per poter imprimere le tracce sul tondello (in particolare con i bronzi, meno malleabili dei metalli nobili) e questo spiega alcuni errori di conio quali appunto le doppie battiture. Le doppie battiture creano veri e propri sdoppiamenti di immagine. Se il difetto si presenta su entrambe le facce della moneta vi e’ stato uno spostamento del tondello. Se e’ presente solo su una faccia lo spostamento ha riguardato il solo conio di martello. Ecco alcuni esempi: In questo caso che segue la moneta si e’ anche capovolta per cui sono rimaste impresse due effigi uguali (di dritto e di rovescio su ambo le facce): Una prima domanda che vi pongo è: come si decideva quanti colpi dare? Si effettuava un primo colpo e poi si controllava? Si effettuavano subito (se necessario) due colpi in base (per esempio)al metallo? E come avveniva il controllo? Questa che ho provato a descrivere e’ la tecnica più comune, ma non e’ escluso che per coniare le monete di bronzo più grandi (tipo i sesterzii) si ricorresse ad altre tecniche: Come scrive Caza nel suo “A Handbook of late roman bronze coin types, 324-395” a proposito del periodo indicato, e’ probabile che un semplice martello brandito non potesse generare la forza richiesta per coniare bene le monete di diametro più grande. Ipotizza, quindi, l’utilizzo di quello che lui chiama “drop-hammer”, termine che potremmo tradurre con “martello a caduta”. In breve, il conio di martello veniva inserito nella parte inferiore di un grosso peso che, sollevato in alto grazie a corde e carrucole attaccate ad un telaio, veniva poi fatto cadere giù (di peso, appunto) sul tondello vergine appoggiato sul conio di incudine. Sempre secondi Caza, probabilmente questa tecnica era molto usata per coniare i bronzi in generale. Torniamo alla mia monetina. La doppia battitura si nota solo sul dritto: doppio contorno presente dietro la testa di Costantino I e legende doppie visibili sul lato destro della moneta Cosa le e’ successo? Ipotizzo che la moneta abbia avuto due colpi di martello, E penso voluti (ta-ta), piuttosto che accidentali (ta-tan, ovvero il primo diretto, il secondo di rimbalzo). Durante il primo colpo, il conio di martello si deve essere spostato per cui, quando e’ arrivato il secondo colpo, la nuova effigie di Costantino I si e’ venuta a trovare spostata verso destra rispetto alla prima e lo stesso e’ avvenuto per la legenda. In realtà il conio di martello deve avere avuto uno spostamento più complesso di un semplice movimento di lateralità, come si può ben notare dai due profili della nuca di Costantino I e dalle legende. Tutto qui? Non proprio. Molto particolare (almeno per le mie poche conoscenze) e’ il fatto che la parte visibile della prima battitura posta dietro all’effigie di Costantino I (dietro la nuca) sia praticamente liscia. Quale può essere la spiegazione? Forse il primo era un colpo “stanco”? Ma perché allora il profilo e’ completamente piatto, liscio e senza alcun segno? Oppure: Forse e’ così perché appiattita dal profilo del conio di martello durante il secondo colpo? Provo a spiegare meglio il mio pensiero: Ho provato a cercare come fosse fatto un conio. Guardando nelle pagine del nostro forum ho trovato questo: Da come ho letto, mi sembra che permangano molti dubbi sulla autenticità dei conii ritrovati (peraltro assai pochi), anche perchè, essendo soggetti a forte usura, venivano poi distrutti e rimpiazzati da nuovi. Per di più, questi illustrati mi sembrano tutti conii di incudine. Comunque, ammettendo che un conio fosse grosso modo così, cosa potrebbe essere successo? Proviamo a schematizzare il mio pensiero con un disegno Il malleatore batte una prima volta sul conio di martello e genera la prima incisione (disegno A) Durante questa prima martellata il conio di martello si deve essere spostato per cui, quando e’ arrivato il secondo colpo, il bordo liscio del conio di martello si e’ mangiato parte della prima effigie creando una sorta di scalino rispetto al fondo piatto della moneta. Tuttavia, perché questo fenomeno non si rileva sulle legende? Perché anche parte di esse non e’ mangiato dal bordo del conio? Ecco un altro esempio simile al mio: Guardate il profilo della fronte di Filippo l’Arabo: e’ anche qui liscia. E voi, come la spiegate questa cosa? Sono curioso di sentire la vostra opinione. Mi rimane ancora un grosso dubbio. Io sapevo che il conio di incudine veniva abitualmente destinato al dritto, quindi all’effigie dell’imperatore. Cio’ in quanto il conio di incudine e’ più fermo e quindi l’immagine verrebbe impressa più centrata. Inoltre, ciò consentirebbe di abbinare più facilmente un particolare dritto con l’immagine dell’imperatore a diversi rovesci. Poi, il conio di incudine si usura meno perché riceve il colpo in maniera indiretta. Infine, i pochi conii ritrovati (veri o falsi che siano) sono probabilmente conii di incudine, visto che sono piuttosto grossi ed hanno l’effigie dell’imperatore. Però, se guardo la mia moneta, la doppia battitura sul solo dritto si spiega solo ammettendo che l’effigie dell’imperatore sia stata impressa dal conio di martello…. Insomma, non mi ci raccapezzo. Qualcuno vuole aggiungere qualcosa in proposito? Una cosa ho capito: ho ancora tanto da studiare! Spero proprio che il vostro aiuto chiarisca i mei tanti punti oscuri. Un ringraziamento particolare va all'amico e collega Curatore @Illyricum65 per i suggerimenti e i disegni esplicativi Ora vi lascio. Devo andare a pranzo da mia suocera e poi a spalare la neve. Si preannuncia una giornata pesante....? Buona festa a tutti da Stilicho Fonti: - Savio. Monete romane Hoepli - Caza. “A Handbook of late roman bronze coin types, 324-395”. Spink - Il nostro forum: Tecniche di Coniazione (lamoneta.it)2 punti
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Dall'espressione del viso sembra che ha una colica indestinale in corso! non sarà tanto... Felice!2 punti
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A prima impressione sembra ,dal bordo,il tallero zecca Roma,di M.Teresa,poco pronunciato?2 punti
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Buonasera, non sono un tecnico però ho avuto qualche esperienza di coniazione di monete con il martello. Diversi anni fa, aiutato dall amico Finetti che mi fece preparare i modelli prototipi dai suoi studenti, provai a coniare delle monete in occasione della rievocazione storica che si svolge nel mio paese. Vi posso dire che per riuscire a coniare una moneta in rame di circa 2 cm di diametro accorre un martello che pesa oltre i 2 chili e mezzo il colpo almeno nel nostro caso doveva essere uno solo perché se sollevava il conio di martello per vedere se la moneta era venuta bene non si riusciva mai a riposizionare mai esattamente sopra i segni già impressi per cui un nuovo colpo dava immancabilmente origine all'effetto di doppia battitura, in più anche se la martellata era stata sufficientemente forte ma non ben centrata si verificava il cosiddetto scivolamento di conio, da ciò si può capire che era facile sbagliare e che per fare buone monete occorreva una notevole pratica. Volevo anche aggiungere che non riscaldavamo i tondelli però prima di coniarli li cuocevamo portandoli al calore rosso in modo da ammorbidire la lega che sicuramente si era indurita con la laminazione e il taglio. Non so se questa mia breve esperienza può portare qualche risposta alle vostre domande, ma se così fosse ne sarei contento, saluti2 punti
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Personalmente dentro il cassettone del nonno (mi va bene anche un vecchio secchio ) vorrei trovare questi in quantità!2 punti
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Imitazione di area balcanica. Il simbolo, lettera dell'alfabeto cirillico, compare su alcune tipologie ufficiali del periodo di Stefan Uros IV 1331-13552 punti
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Ho scritto al museo: vediamo se ci risponde. Se confermato l'm su V sarebbe davvero molto interessante!2 punti
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Sicuramente foto migliori sarebbero utili. Comunque parrebbe una V. Grazie @ak72 per averla condivisa. Arka Diligite iustitiam2 punti
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Andrebbero messe due misure, la maggiore (e quindi comprensiva dell'appicagnolo) e la minore (che in più casi corrisponde al diametro della moneta o medaglia). Arka Diligite iustitiam2 punti
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La casa d'aste non è italiana, (Germania) e naturalmente non deve seguire la norma italiana, ( certificazione di lecita provenienza ecc.ecc..) il consiglio è di conservare naturalmente la fattura, il catalogo di quello che hai acquistato, in assenza di quello, recupera tutti i dati che possano identificare i lotti da te acquistati ( nr lotto, foto, descrizione ecc ecc ) perchè in assenza di una precisa documentazione comprovante l'acquisto, in caso tu volessi rivendere queste monete potresti avere qualche difficoltà. saluti TIBERIVS1 punto
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Diciamo che... non si può fare di tutta l'erba un fascio-. Ovvero... pensiamo in modo semplice ovvero cosa condiziona la coniazione: - tralasciamo la forza fisica del malleator (che sarà stata grossomodo standard - un bell'omone ) ... la forza esercitata da una martello di un certo peso per sfruttarne l'effetto - lega o metallo costituente. Ogni metallo o lega offre più o meno resistenza al colpo. Pensiamo a piombo, oro, ferro, acciaio. Io mi offro di coniare in piombo! - dimensioni e forma. Se agisco su un tondello preoformato diciamo piatto o ad esempio su un blanks (termine inglese per indicare una specie di perlina metallica). Più piccolo è meno energia richiede. - condizione fisica del tondello. Caldo è sicuramente più malleabile. Quindi entrano in gioco più fattori. @Ranbel parla di un dischetto in rame di 2 cm di diametro... meno che un asse... e già l'impegno fisico sembra di un certo livello! Peccato che la sua esperienza mi smonti l'ipotesi "rimbalzo"... Ciao Illyricum1 punto
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Ciao! Assolutamente d'accordo. Questi, se arrivavano a Venezia, venivano dirottati nell'ufficio dei Grossi di Rascia. saluti luciano1 punto
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Per rimanere in tema, appena arrivato il catalogo con misuratore per asse ruotato. Complimenti all’autore1 punto
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Ciao, perché nella seconda battitura il conio di martello con il tondello appiccicato è stato riposiziinato sul conio di incudine più ruotato verso destra(lato del profilo) percui la nuova efficie ha coperto quasi totalmente quella vecchia e non appianato del tutto la parte di testa o nuca che rimane ancora visibile.Infatti come anche tu hai notato le legende della seconda battitura si trovano quasi sul bordo della moneta. ANTONIO1 punto
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Stessa descrizione ma due diversi valori da quelli già presentati (5 e 100 lire) Seconda guerra mondiale Military Autority of Tripolitania 2 e 10 lire del 19431 punto
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Le due coniazioni non sono confrontabili in questi termini: devi considerare che il 2 Euro della Città del Vaticano viene coniato anche in versione FDC mentre quello di Monaco solo in versione proof. Mi spiego meglio: stai confrontando una moneta coniata solo in 15.000 pezzi (Monaco) con una coniata in circa 80.000 pezzi (Vaticano). Molti collezionisti di Euro che non collezionano monete proof, ma che non vogliono lasciare un buco nella collezione, sono portati a comprare quella di Monaco anche se proof. Quindi le monete del Vaticano risulteranno sempre più comuni e accessibili di quelle di Monaco, nonostante che in versione proof siano coniate in un numero inferiore di pezzi.1 punto
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Allora spiegami se non è speculazione questo fatto: Monaco, come tu hai affermato ha coniato i 2 € del 2021, e il mercato li offre a 700€, prendo ad esempio la Città del Vaticano che emette i 2 € proof, con tirature sotto i 10K, queste monete sono lontane anni luce come quotazione da quelle di Monaco. La zecca di Roma, ha una "storia" plurimillenaria, artisticamente le monete ( parliamo solo di euro) non sono da mettere in paragone con quelle di Monaco, la zecca del principato ha una "storia" molto più recente, non annovera per il periodo pre euro una monetazione importante e di rilievo, quindi qual'è la leva che condiziona così il mercato, lo ribadisco è la SPECULAZIONE, mi dici che i prezzi tengono, certamente che tengono, come sicuramente saprai ( è una legge economica) chi specula ha la possibilità di manovra e di centellinare la disponibilità dei pezzi sul mercato, con molta probabilità grandi quantità di queste monete sono nelle mani di pochissimi ..... non so come chiamarli, commercianti, faccendieri numismatici, amici degli amici.... mah speculatori mi suona meglio. saluti TIBERIVS1 punto
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Qualcuno è così gentile da spiegarmi cosa si intende per "speculazione"? Per quel poco che ne so io il mercato si basa tra un incontro tra domanda e offerta e se un bene o un servizio è molto richiesto a fronte di un'offerta che scarseggia, il prezzo sale. Non penso che ci siano "burattinai" che manovrino il mercato delle monete. O mi sbaglio?1 punto
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Ciao Mario complimenti per il bell'evento a Milano di cui ho letto una bella recensione a firma di Fabio Luraschi sul NumisPost. Invece di tanti propositi associativi roboanti che poi finiscono in nulla, un bell'evento fatto per gli appassionati dove la gente si incontra e puo' parlare di numismatica. Bravi1 punto
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E aggiungo… sarà la buona volta che un buon 80% del popolo italiano potrà cominciare a conoscere finalmente qualche personaggio storico Europeo di spessore. Sicuramente un operazione per rinsaldare ancora di più la cultura europea e il senso di appartenenza alla comunità europea.1 punto
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Notavo la particolarità del rovescio che raffigura il giudizio di Paride ma non è questi, bensì Eros, su una roccia, che avanza verso sinistra a porgere la mela ad Afrodite, la vincitrice della gara di bellezza olimpica con Era alle sue spalle e Atena dietro costei. Il quinto personaggio raffigurato all’estrema destra è il dio del monte Ida su un albero. Questo monte è famoso nella mitologia greca non solo perché qui si svolse la gara di cui sopra che sarà la causa della guerra di Troia, ma anche perché qui Paride visse giovinetto fra i pastori e da qui Zeus avrebbe rapito Ganimede per farne il suo amante. E infine qui si trasferì Arisbe, la moglie ripudiata di Priamo, col suo nuovo sposo Irtaco. apollonia1 punto
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Appena.... trovata l'hanno passata sotto cartavetro saluti TIBERIVS1 punto
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Ciao Sergio! Accipicchia che memoria! Mi ricordavo del nostro incontro, ma tu addirittura che avevo la piastra con la I incusa! Grazie per la stima che contraccambio.1 punto
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Riapro questa discussione - da nuovo utente del forum - due anni dopo l'ultimo intervento. Mi hanno incuriosito molto quegli avvallamenti sul rovescio intorno alle lettere. Ripensando ai miei studi ingegneristici e all'esperienza lavorativa, ho ipotizzato che possano corrispondere a distacchi di materiale superficiale, a causa delle tensioni che si sono create sottopelle. Nel contatto fra due corpi, casistica decisamente interessante a livello ingegneristico, il massimo della tensione tangenziale non si ha sulla superficie ma sotto la pelle del materiale, ed è responsabile del danneggiamento superficiale di organi a contatto. I bordi delle lettere sono punti nei quali si hanno importanti concentrazioni di tensioni, specialmente sul rovescio che riceve i colpi del martello. Non è quindi che gli avvallamenti sono zone in cui la pelle del materiale si è staccata?1 punto
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Avevo guardato l’indice della prima edizione e mi aveva abbastanza deluso se si ambisce a fare un repertorio occorre censire tutte le zecche - con le emissioni prodotte - indipendentemente che i suoi esemplari siano o no passati in asta - come ha fatto il Ravegnani Morosini - oppure ci si puo’ limitare a prendere in considerazione le sole monete d’oro passate per le aste - come ha fatto Bellesia nella sua opera sulle monete d’oro di zecche italiane edita in 2 volumi chd riporta tutti i passaggi in asta qui abbiamo invece un po’ un misto. per ld zecche ad esempio mancano : Desana Musso Pesaro poi mancano slcuni tipi per zecca : Per mantova ad esempio manca il marchesano di Ludovico II Gonzaga. Per Casale il doppio di Guglielmo con il Semprevivo etc per Modena per Ercole I manca il ducato con il berretto Infine mancano diversi passaggi d’asta pef i tipi invece censiti: per carmagnola manca il ducato di Ludovico di Saluzzo piu’ bello conosciuto venduto nella Leu 68 per il doppio ducato di bona d giangaleazzo per milano e’ citato un solo esemplare quando ne sono passati almeno altri 4 negli ultimi 30 anni … sarebbe stato certamente utile citare per ‘ogni’ esemplare che si intende riportare un riferimento tipologico da un testo primario di riferimento ( es. crippa oppure Pannuti Riccio etc) e poi - sotto - tutti esemplari apparsi in asta limitandosi ad aggiornare i passaggi piu’ antichi riportati nel Ravegnani Morosini Oppure un aggiornamento del piu’ recente catalogo del Bellesia ( senza data ma pubblicato attorno al 2000) che contiene tutti i realizzi delle monete d’oro italiane e che non e’ citato in biblio. Interessante la citazione delle serie degli augustali e dei reali ( che pero’ a mio avviso non sono precursori dell’innovazione del ritratto rinascimentale) peccato che non si riportino in bibliografia le opere di riferimento per queste due serie pubblicate dal Kowalski imprescindibili per lo studio di queste monetazioni. In sintesi e’ un’opera che si pone l’ utile obiettivo di aggiornamento dei repertori/cataloghi gia’ editi pubblicando un corredo di foto quasi tutte a colori che costituisce un utile strumento. Peccato la non sistematicità e la non esaustivita’ sulla materia affrontata che non e’ comunque di facilissima trattazione. mi auguro questa seconda edizione recuperi le mancanze della prima?1 punto
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Zecca di Cizico: da fotografia non sono certo della lettera dell'officina: tuttavia, mi pare più A che non Δ. Busto corazzato. Legenda al rovescio :GLOR-IA EXERC-ITVS senza il punto prima di IA. Confermo la classivicazione RIC VII 132 (Cizico). Complimenti, Delmazio è sempre un bel pezzo da aggiungere alla collezione. Alessio1 punto
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Quesito che mi sono posto anch'io ? Prova a chiederlo a costoro: https://www.alamy.it/foto-immagine-statuetta-d-oro-dello-zodiaco-cinese-segno-della-pecora-138931609.html PS: allega la medesima immadine di Sgarbi ?1 punto
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Lo so che sembrerà un discorso da “fissato” (per non dire altro), ma io amo tutte le mie monete, da quella che ritengo essere la più bella a quella praticamente illeggibile comprata su una bancarella e che per settimane e settimane ho custodito come un vero e proprio tesoro… ?1 punto
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Buongiorno amici...oggi tutti (o quasi) a casa in relax immagino. Visto che si è parlato di 8 tornesi ecco il mio SICIL e il cugino SICL Da notare il bel taglio del primo esemplare. Ora che li posto vicini noto anche che le due date hanno una spaziatura differente: 17 97 più spaziata per il tipo normale 1797 meno spaziata per il tipo SICL Un caro saluto. Cristiano.1 punto
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Arrivata email per emissioni del 6/12 MONETA AUREA EURO 200 – 2021 3.498,00 MONETA 10 EURO AG E AU (FS) - 2021 89,00 MONETA 10 EURO AG E AU (FS) - 2021 - STRAORDINARIA 89,00 MONETA 5 EURO AG E AU (FS) - 2021 75,00 MONETA 20 EURO RAME (FS) - 2021 46,00 Totale, per chi acquista tutto: 3.805€ Buon Natale!1 punto
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Andrea Del Pup Varianti errori e curiosita' nelle monete in lire della Repubblica Italiana (1946-2001) 20221 punto
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Buonasera, del 2021costa leggermente in piú il vecchio disegno. Da quello che ho capito sono state coniate solo fino ad aprile del 21 poi hanno iniziato von il nuovo disegno. Comunque per entrambe le monete del 2021, ci vogliono fra i 30-40 € cadauna. Saluti1 punto
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Vero? Poche foto ed anche pochi passaggi registrati in asta.... Monetina che sembra sciocca ma che non lo è affatto. Adesso alla ricerca del denarino con Federic e di quello di Azzo...?? Marco1 punto
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ciao Andrea, non devi preoccuparti di nulla. Il forum è uno strumento che deve servire a noi amanti della monetazione ed in particolare di quella antica per poter crescere, e se le discussioni vengono affrontate in modo pacato e costruttivo immagino non possano generare nessun problema, ma solo attenzione. Purtroppo come gia evidenziato in altre discussioni, il mondo delle monete sospette e false si sta ingigantendo, forse proporzionalmente all interesse di chi acquista (spesso sono amanti della numismatica, altre volte semplicemente mezzo di investimento). Serve quindi correre ai ripari, e per farlo non solo è importante fidarsi di chi te le vende e rivolgersi a commerciati di nome, ma resta secondo me fondamentale una certa preparazione e questa deriva da un buon studio della materia oltre che dalla passione che si puo avere. è fondamentale possedere un ottima bibliografia cercando di vedere e confrontare il maggior numero di monete. è vero che una moneta va sempre vista dal vivo, ma al giorno d'oggi siamo avvantaggiati dalla possibilità di avere immagini in altissima definizione, cosa che solo 20 anni fa era impossibile, pertanto, è fondamentale richiedere prima di ogni acquisto immagini in alta definizione, anche se poi ti rechi a vederla dal vivo. (dove non arriva il nostro occhio a vedere, arriva l'obiettivo...). Altro punto fondamentale, ma questa puo essere una dote, è la sensibilità che si puo avere guardando una moneta, un po quello che viene detto "buon occhio", e la regola fondamentale che per me vale e che se una moneta mi fa venire qualche dubbio, è giusto che rimanga dov'è... Questa è una monetazione che è stata prodotta con parecchi conii, ed immagino che sia molto complesso se non impossibile, concentrarsi sulla sola analisi dei degli stessi. Detto ciò però, nessuno ci vieta di analizzare le monete oggetto di discussione, cercando di capire quello che ci insospettisce. no?? ciao sku1 punto
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Mah...Non so se mettere questo post perchè ho paura che si alzerà la bufera, ma penso che comunque possa essee d'aiuto a tutti noi collezionisti. Allora: relativamente al venditore di Vcoins di cui stiamo esaminando il tetra del tipo vaso gianiforme, ho scoperto che vende una altro tipo di tetra che comunque è un esemplare più volte riprodotto. La prima immagine è il tetra venduto dal venditore in oggetto. L' altra è un' imitazione scoperta sempre su forgerynetwork.com. Vorrei chiedervi....Se la prima è autentica e la seconda sicuramente falsa è semplice per voi riconoscere l'originale? E da cosa lo vedete? E secondo voi quella falsa è coniata o fusa? Non credete ormai che i falsi rasentino quasi la perfezione? E che fare allora: comprare solo da venditori fidati? Ma se si scopre che anche le più grandi case d'asta finiscono per cadere in errore? Vi sono inoltre anche casi "sospetti di falsi" non è questa la sezione, ma vi è ad esempio il 5 assi fuso della Repubblica Romana serie prora a destra (periodo delle guerre puniche) di cui si conosce un solo esemplare esistente, su cui gli esperti si dicono ancora indecisi se considerarlo vero o un'abile copia d'epoca... Che si fa allora? Qualcuno ha una soluzione? Ciao ;)1 punto
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@andreagcs I miei complimenti invece per gli splendidi esemplari di tetra con stella argeade a 8 punte da te postati. file:///C:\DOCUME~1\BETTIN~1\IMPOST~1\Temp\msohtml1\01\clip_image002.gif Ho letto che comunque in ambito monetario la stella argeade raggiunge al massimo le 8 punte e mai le 16 della sua forma originaria, penso per ovvi problemi di difficoltà nella rappresentazione (anche se poi penso a monete come il mitico decadramma di Siracusa con la raffinatezza e l'eleganza della capigliatura di Aretusa raffigurata nei minimi particolari da incisori come Kimon e mi chiedo: non si poteva forse fare di più?) Prima di documentare altre monete ‘stellate’, volevo far presente a proposito di questo simbolo che la stella di Vergina (detta anche sole di Vergina o stella argeade) è la versione a 16 raggi del simbolo che nasce con otto raggi, proprio come la stella a grandezza naturale sopra uno scudo dei guerrieri macedoni tipo quella sulla lastra in pietra di Aurisina conservata nel chiostro di sant’Apollonia a Venezia (a sinistra nella foto). Secondo uno studioso, la stella di Vergina (a destra nella foto) è lo stesso simbolo con otto raggi al quale ne sono stati aggiunti altrettanti più piccoli per dare risalto alla luminosità, in quanto questi otto non toccano il cerchio centrale del simbolo come gli altri. apollonia1 punto
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