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  1. Asclepia

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/04/22 in Risposte

  1. Buongiorno....così tanto per gradiere una fotina di gruppo delle mie preferite, la serie in rame del 1804...:) Buona giornata.
    4 punti
  2. Ho visto che nella sezione apposita "Monete false" del forum, manca il 100 Lire della Repubblica Italiana. Mi pregio di presentarvi un esemplare di tale tipologia che, nell'album degli orrori personale, aveva attratto la mia attenzione per aver gli assi alla tedesca e che osservandolo meglio ho riconosciuto come falso, non solo per i rilievi ed altri particolari (come il restringimento dell'asta vicino alla mano di Minerva che la impugna), ma anche per il peso eccedente il range di tolleranza indicato dal D.P.R. 30/07/1955 compreso tra 7,800 e 8,200 g.
    3 punti
  3. Come indicato, troviamo in queste monete segni perfettamente visibili, costituiti da stelle nella mandorla, in globetti posti tra i piedi del Redentore, globetti croci o altri simboli generalmente posti in prossimità del gomito del Santo, nel vessillo posto sull'asta. Insieme a loro, si possono osservare punti nelle leggende, localizzati e talvolta posti " forzatamente". Si vedano, nella figura, due esempi: ?Dopo la lettera Q si osservano due punti. ?Dopo la lettera M è posto un punto non legato alla sintassi. Questa situazione forzata e variegata dei contrassegni suppletivi è apposta in modo non facilmente visibile da chi ha le monete in mano e, naturalmente, con uno scopo, che potrebbe essere legato alla zecca e alle sue funzioni: ordinare la successione delle serie, identificare l'origine del metallo consegnato per il conio o il destinatario della rimessa di denaro e altre funzioni a noi purtroppo oscure a causa dell'assenza di documenti esplicativi.
    3 punti
  4. Buongiorno lamonetiani...riporto su la discussione con un recente acquisto , variante inedita (almeno nei testi in mio possesso non l'ho trovata) un 2 grani 1804 ribattuto su 3, evidente il 3 sotto il 4, ma evidente anche la ribattitura per via delle due linee sotto il valore tipiche dei tondelli del 1803, mentre i 1804 non ribattuti hanno un unica linea sotto il valore. Particolare anche quella che reputo una contromarca che però non sono ancora riuscito ad identificare...avete qualche idea? A voi la moneta. E buona continuazione
    3 punti
  5. Buongiorno, prima di tutto dovresti postare una moneta alla volta, con entrambe le facce ed indicando il peso, altrimenti si fa confusione. La prima che hai postato, al post n. 1, è un grosso di primo tipo, variante senza cunei. Moneta comune, il tuo eseplare è ben conservato ma sembrerebbe pulito malamente. La moneta al post n. 4, a cui credo si riferisca il peso di 0.71, sarebbe un denaro piacentino, anch’esso comune. Infine, per la moneta di cui parli che ha le N speculari, ti posto foto dell’esemplare che ho io in collezione. Non si tratta di una moneta particolarmente rara. Un saluto Appah
    3 punti
  6. Buona serata “Galeas per montes” è lo specifico termine con il quale si indica una delle più impensabili ed epiche imprese che la Serenissima mise in opera durante le numerose guerre che, nel medioevo, la videro opporsi a Filippo Maria Visconti, signore del ducato di Milano. A Venezia “regnava” il Doge Francesco Foscari eletto nel 1423 e deposto con gran scandalo, in spregio alla leggi della Repubblica, dal "Consiglio dei X" nel 1457; furono 34 anni di guerre che costarono a Venezia lunghi e penosi sacrifici, con le finanze in "sconquasso" e le cui conseguenze si trascinarono nel tempo. Guerra guerreggiata e guerra diplomatica, dicono gli storici e la vicenda in parola rientra nelle strategie ingegneristiche-militari, che Venezia decise di attuare per sorprendere le truppe milanesi asseragliate a Desenzano e Peschiera. Il Visconti teneva sotto assedio Brescia e controllava la parte meridionale del lago di Garda, grazie alle suddette fortezze lacustri; l'unico modo per Venezia di soccorrere la città era quello di passare a nord del lago e così, il 4 gennaio 1439, salpò da Venezia una flotta costituita da 25 barche grosse, 2 galee e 6 fregate al comando dell'ammiraglio Piero Zen. La flotta imboccò le foci dell'Adige nei pressi di Sottomarina di Chioggia e lo risalì fino a Legnago e Verona per proseguire poi verso la chiusa di Ceraino, posta nella Vallagarina; dopodiché si diresse fino ai Lavini di Marco, una distesa di roccia calcarea posta a sud di Rovereto e poi a Mori, grazie all'impiego di sterratori, falegnami, carpentieri che costruirono una apposita strada foderata da assi di legno sulle quali far agevolmente rotolare le imbarcazioni imbragate in "macchine" poste su rulli. Tutte queste maestranze provvidero a livellare il terreno, togliere dal tracciato alberi e macigni, demolendo anche case e stalle se erano di intralcio. Raggiunto il piccolo lago di Loppio, le imbarcazioni vennero rimesse in acqua per un paio di chilometri; poi la flotta venne nuovamente tirata in secco e trascinata sul ripido pendio per il passo San Giovanni, per poi discendere verso Nago, attraverso la valle di Santa Lucia, per arrivare, finalmente, al lago nei pressi di Torbole. Schema del tragitto e relativa legenda (centrostudidialogo.com) 1- Venezia – La flotta esce dall’Arsenale 2- Imbocca la foce dell’Adige 3- Verona – Nell’Adige c’è poca acqua e sulle imbarcazioni vengono applicati dei “galleggianti” 4- Mori (Tn) – Il convoglio viene portato in secca attraverso macchinari appositamente costruiti 5- Viene trascinato fino al Lago di Loppio, 230 metri slm, poi supera il Passo di San Giovanni, a 264 metri 6 – Torbole (Tn) – Attraverso una discesa molto pericolosa arriva al Lago di Garda. Nell'impresa di trascinamento vennero impiegati ben 2000 buoi requisiti nelle località attraversate dal convoglio e in quelle limitrofe, nonché centinaia di persone tra marinai, rematori, militari e uomini dei luoghi, che dovevano indirizzare le navi e all'occorrenza frenarle, tramite gosse funi. Tutta la complessa operazione non fu particolarmente fausta, giacché le forze milanesi riuscirono a bloccare la flotta veneziana e catturandola in parte; giusto le due galee riuscirono a riparare a Torbole. Brescia non fu liberata, ma grazie al controllo della parte superiore del lago di Garda, Venezia riuscì a far giungere alla città le derrate e gli aiuti che gli consentirono di resistere all'assedio ancora per un anno. Nell'anno successivo Venezia organizzò una nuova squadra navale a Torbole, ben più numerosa della precedente, sfruttando il tracciato impiegato l'anno precedente e questa volta sconfisse i milanesi, guadagnando l'intero controllo del lago. Il costo dell'impresa è stato calcolato in 15.000 ducati d'oro. Evitando di farci venire il mal di testa, non consideriamo l'eventualità che si tratti di ducati di conto, ma reali; 15.000 ducati al peso medio ciascuno di gr 3,50, vuol dire 52.000 grammi (52 Kg) di oro puro. Se consideriamo il valore dell'oro puro in questo periodo, pari a ca. €. 51,00, risulta un esborso da parte della Serenissima di €. 2.652.000, con l'avvertenza che, a quei tempi, il valore dell'oro era ben superiore. Ducato d'oro a nome di Francesco Foscari saluti luciano
    3 punti
  7. Condivido questa piastra sebeto 1736. Lo stato di conservazione non è sicuramente eccezionale,tutt'altro ( l'ombra sulla moneta l'ho causata io scattando la foto ) ,ma al rovescio,nella palla dello spazio/Medici,i gigli sono presenti in posizione invertita (1/2 ) Cosa ne pensate? Auguri a tutti di buon anno.
    2 punti
  8. Inauguriamo il 2022 con una nuova piccola monetina ...di quelle che sono la mia passione!!!!!! Con questa esco dal mio solito standard di monetine rasenti la perfezione o quasi (purtroppo ho il difetto che mi piacciono cosi), ma per questa tipologia non sono riuscito a fare di meglio!!!!!? Purtroppo la moneta presenta una marcata schiacciatura di conio in corrispondenza della faccia e della spalla di San Paolo, ma devo dire che il dritto mi soddisfa veramente molto...non presenta debolezze ,con un usura minima, e i rilievi ben delineati. Il giulio in questione viene classificato come Muntoni 57 e la rarita' e' veramente di tutto rispetto....sul Mir viene riportato come RRR, poi magari qualcuno potrebbe avere qualche dubbio cercando i passaggi?. Personalmente, nonostante venga riportato della stessa rarita' di quello classificato come Muntoni 60, ritengo che il Muntoni 57 sia, tra quelli con il busto al dritto, parecchio piu' difficile da reperire . Purtroppo le foto sono come al solito una tristezza ?.......dimenticavo , peso pieno 3,24 grammi
    2 punti
  9. Buonasera mi sembra che sia Alessandro Severo, saluti
    2 punti
  10. Te la faccio vedere volentieri... Pubblica 1623...
    2 punti
  11. Esatto falsi d'epoca delle 100 Lire hanno girato negli anni 70/80 insieme alle 5/10/20/e 50 Lire non erano cosi tanti ma esistevano sicuramente sono molto rari,credo e difficile da riconoscere, almeno ad una prima occhiata. Bei tempi di una gioventù felice.
    2 punti
  12. Litra68,concordo con la tua chiara e lucida analisi. Puntualizzo che,secondo me,bisogna separare la FINALITÀ dal RISULTATO. La “finalità “ accomuna tutti i falsari e consiste nell’obbiettivo di riprodurre,”il più fedelmente possibile” un’opera originale. Il “risultato”è strettamente legato alla maestria,all’abilità ,così come ai materiali o ai mezzi di cui si dispone. Per quanto riguarda il tarí 1798 “s” rovesciate viene a mancare proprio la “finalità “,cioè la base di tutto. Si può puntare a copiare il più fedelmente possibile una moneta se,poi,volutamente e inspiegabilmente,si introducono nella leggenda sostanziali variazioni del tutto fantasiose e prive di qualsiasi giustificazione plausibile? Variazioni,oltretutto,ripetute su più conii! Sono d’accordo che i fruitori dell’epoca non erano nelle condizioni di sottilizzare,ma quale era la finalità del falsario? O forse non sapeva incidere le “S” o altri segni in modo corretto? Secondo me,chi ha coniato quelle monete puntava più a lanciare dei segnali,con i mezzi che aveva a disposizione,che a falsificare! Ed è in base a queste considerazioni che mi chiedo come il catalogo “Gigante” possa parlare,senza mezzi termini,in maniera perentoria, di “falsi d’epoca dal conio grossolano e dal peso calante”. Il peso calante,da solo,non certifica nulla se poi tutto il resto depone chiaramente contro la logica di una possibile falsificazione. Visto che viene pesantemente penalizzata una moneta interessante e da interpretare,i curatori del “Gigante” potrebbero anche finalmente spiegarci su cosa basano le loro certezze ! Se sussistono dubbi,meglio non pronunciarsi!
    2 punti
  13. ....rotolino che quindi non era di Zecca,ma ipoteticamente di una banca"x",che,involontariamente,avrá confezionato questo tondello( ipotesi )
    2 punti
  14. Ottimo. Ti allego, con migliori auguri, i miei esemplari:
    2 punti
  15. Allora vale lo stesso ragionamento per il Regno d'Italia che da quasi ottant'anni non emette più monete. Ma che senso avrebbe prendere delle medaglie (non monete) riprodotte con le tipologie dei Savoia? Resta la libertà di collezionare quel che si vuole, naturalmente, ma affermare che fanno parte di una raccolta specifica ce ne corre... Se sei un collezionista anche di Lire della Repubblica, mi sembra di capire, che ne hai ancora da acquisire per completarla senza "perderti" con queste speculazioni che manterranno unicamente il valore del fino contenuto.
    2 punti
  16. Della dinastia modernamente identificata come Plantageneti ma anche noto come "cuor di leone" , Riccardo nasce in Oxford nel 1157, figlio di Enrico II re di Inghilterra e di Eleonora di Aquitania . Dopo l'infanzia in Inghilterra, trascorre gran parte della vita nei possedimenti della corona inglese in Francia, spesso combattendo contro i nobili ribelli, ribelle egli stesso contro il padre Enrico II . Fattosi crociato già dal 1187, Riccardo è incoronato re di Inghilterra nel 1189 e nel 1190 avvia la sua più importante impresa, la terza crociata, la "crociata dei re" nella quale è associato con Filippo II re di Francia e con Federico I barbarossa imperatore . Morto il barbarossa prima dell'arrivo in Terrasanta e rientrato in Francia Filippo II dopo la presa di Acri, Riccardo I conduce da solo la crociata che conclude nel 1191, pur non avendo preso Gerusalemme, con un trattato con Saladino . Richiamato in Inghilterra per il rischio di usurpazione del fratello Giovanni ( poi 'senzaterra' ) , sulla via del ritorno, pur in abiti di pellegrino, è riconosciuto e catturato nei pressi di Vienna prima del Natale 1192 : la sua prigionia si conclude il 4 Febbraio 1194 con il pagamento di un ingente riscatto all'imperatore Enrico VI di Svevia . Negli anni successivi Riccardo I riprende il controllo sull'Inghilterra e su tutti i possedimenti in Francia : qui la sera del 25 Marzo 1199, mentre ispeziona le opere di assedio al piccolo castello di Chaluz, è ferito alla spalla sinistra da un balestriere, la ferita si infetta rapidamente e lo conduce alla morte il 6 Aprile 1199 . Si può ricordare che al periodo della prigionia di Riccardo I, con il tentativo di usurpazione da parte del fratello Giovanni senzaterra, si rifanno le leggende legate alla figura di Robin Hood . Dei 3 re della terza crociata sono interessanti monete battute in argento .
    2 punti
  17. Buona sera, creo questo post perché vorrei sapere, sempre se volete, delle opinioni su questo asse di Nerone che vorrei acquistare per completare la dinastia Giulio-Claudia con gli assi. Si tratta del Ric 533 coniato a Lione, con diametro 27,5mm, peso 10,61 g. Non ha una conservazione eccelsa però ha un usura regolare e un discreto ritratto dell’imperatore ed è ciò che cerco per ora. A voi i commenti Grazie a chi risponderà.
    1 punto
  18. Avendo poca possibilità di scambio di opinioni con collezionisti della mia zona, approfitto della pazienza e competenza dei membri di questo Forum per mostrare e discutere su alcune delle monete della mia collezione. La mia è una collezione all'inglese, una o più monete per ogni nome coniato durante l'Impero Il nominale è indifferente. Tutte le mie monete sono di lecita provenienza, accompagnate da Fattura e/o certificazione. Nei prossimi giorni ne posterò alcune per un vostro gradito parere, anche critico. Sara per me un sicuro modo per crescere nelle conoscenze. Quello che posto ora è un sesterzio di Claudio con la Spes al rovescio. La monete mostra, sul diritto, delle screpolature che a mio parere le donano un certo fascino... Voi cosa ne pensate ?
    1 punto
  19. Salve. Figlio di re Demetrio II Etolico e della sua ultima moglie Criseide, Filippo V salì al trono della Macedonia alla morte del suo tutore e cugino Antigono Dosone, nel 221 a. C., e governò fino alla sua morte, nel 179 a. C. Uno splendido ritratto del sovrano è raffigurato su questo didramma della Leu Web Auction 18. Lot 679. KINGS OF MACEDON. Philip V, 221-179 BC. Didrachm (Silver, 24 mm, 8.47 g, 10 h), Amphipolis. Zoilos, magistrate, circa 184-179. Diademed head of Philip V to right. Rev. BAΣIΛEΩΣ - ΦΙΛΙΠΠOY Club; above, monogram of ZΩ; below, two monograms; all within oak wreath; to outer left, trident. BMFA 718. Mamroth, Philip, 22. A lightly toned and very attractive piece with a splendid portrait. Two light scuffs on the obverse, otherwise, extremely fine. From the collection of J.B. Haarhuis, ex Hess-Divo 309, 28 April 2008, 47, Künker 133, 11 October 2007, 8035 and Elsen 91, 24 March 2007, 42. Starting price: 200 CHF. Hammer price: 1203 CHF.
    1 punto
  20. La moneta e' spatinata, ma in buone condizioni. Occorrerebbe averla in mano, perche' alcune lettere mi sembrano eccessivamente ben conservate vista l' usura di altre parti: e' possibile che siano state un po' aggiustate.
    1 punto
  21. Monete belle hanno sempre mercato, ma ovviamente si devono pagare . poi entra in gioco L attrazione che il collezionista ha verso una moneta che a volte per altri è inspiegabile… per i miei gusti aspetterei un esemplare miglior conservato … ma i gusti son gusti …e le tasche non sono le mie.
    1 punto
  22. Oggi ho avuto un po’ di tempo per controllare qualche testo e verificare quali riportano la X, (ma anche "+" e "R") relativamente ai Due Grana "Populorum Quies", ad iniziare dal CNI;
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  23. Foto troppo piccole, non si leggono le lettere residue.
    1 punto
  24. Ho letto solo ora, in questi giorni di forzata calma, tutta la discussione dedicata alla moneta di Falcone e Borsellino, peraltro esteticamente gradevole (circostanza tutt'altro che scontata...) La mia opinione è che ogni forma di ricordo verso questi uomini è senz'altro la benvenuta: sia essa una moneta, l'intitolazione di una sede istituzionale (caserma, scuola, ecc.), un premio letterario o quant'altro. Ma questa è una considerazione banale e insufficiente, giacché mi sorprenderebbe trovare alcuno - non in malafede e non digiuno di storia - che possa esprimere un parere di segno opposto. Il maggior rischio che corre la moneta in esame è quello di diventare l'ennesimo ossequio di maniera ai Giudici martiri, non seguito da fatti concreti. Guardo poco la televisione ma quando vedo il dott. Gratteri ascolto sempre con attenzione: nelle sue parole si potrebbe individuare un ben preciso elenco di cose da fare, realizzabili in tempi ragionevoli. La trasformazione di quelle "cose da fare" in precisi provvedimenti di legge sarebbe il miglior omaggio a tutti quanti hanno dato la vita per lo Stato. PS: delle Regioni e delle Province a Statuto speciale non dico nulla sennò andiamo fuori tema, mi limito solo a dire che le situazioni contingenti che le hanno fatte nascere dopo la Guerra sono del tutto scomparse. Esse servono solo per allargare la greppia...
    1 punto
  25. Vedo corrosione diffusa e cancro del bronzo, le parti verdi chiare si sfaldano al tocco con stuzzicadenti oppure sono solide?
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  26. @Asclepia, Cristiano che te ne fai di tre esemplari uguali del 4 Cavalli? Ti manca la variante con al rovescio il ramo del grappolo in posizione centrale.
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  27. Ho sempre sostenuto che classificare una moneta antica nel modo tradizionale sia molto complesso, per L estrema variabilitá delle conservazioni. tuttavia, rispondendo alla tua domanda , mi sento di dire che a parer mio è più che BB . skuby
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  28. Ciao! Ipotesi stuzzicante ... giacché ti sei riferito al Montenegro, hai valutato la possibilità che il tuo soldo sia ascrivibile al nr. 137? Lì viene censito un soldo che misura mm. 20 - 25 ed un peso di gr 2.82 - 3,42; considerato che queste monete non avevano una produzione molto "attenta", non dobbiamo stupirci se le misure sono differenti da quelle censite dal Montenegro. Lo stesso dicasi per la legenda che, seppur differente nella interpunzione, mi pare che quella del tuo sia uguale a quello del predetto 137 del Montenegro. Tornando alla tua ipotesi e guardando le foto che hai trasmesso, non è assolutamente peregrina; del Bezzo da 6 bagattini ci sta il peso ed il diametro ma, come puoi ben immaginare, è difficilmente asseverabile. saluti luciano
    1 punto
  29. In quel caso non si sarebbe trattato più di ripatinare ma di ricostruzione …intervento ben più invasivo..
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  30. Concordo! Piccoli cioccolatini preziosi e graziosi✌️
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  31. Fatte sotto una lampada a luce calda.
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  32. Buongiorno, anch'io sto cercando di catalogare un soldo per Dalmazia ed Albania. Ho il Montenegro, ma mi sembra che questa monetazione non sia trattata in modo adeguato. D'altra parte il Gardiakos si limita all'enumerazione delle diverse leggende riportate, senza ipotizzare alcuna periodizzazione. Per altri numerali mi sembra possibile esprimere valutazioni attendibili attraverso la verifica delle caratteristiche stilistiche e del peso. In questo momento sto cercando di catalogare un soldo che pesa solamente 2,15 g (più o meno il peso del bezzo da 6 bagattini), mentre il diametro è di mm 21,5, dalla caratteristiche stilistiche vicine alle emissioni dei decreti del XVII secolo. Ho pensato che si possa trattare del conio del soldo apposto su un tondino destinato al bezzo. Visto che si trattava di monete dal basso valore intrinseco, probabilmente non si badava troppo al sottile. In attesa di una catalogazione aggiornata, mi piacerebbe sapere se questa ipotesi può essere plausibile. Grazie Federico
    1 punto
  33. Sul lato sinistro è saltata tutta la patina.
    1 punto
  34. La seconda: L'avevo raddrizzata, ma qui è tornata al contrario... Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  35. Credo si tratti di un "falso d'epoca". Non penso si sia voluto produrre un falso per collezionisti perché, come giustamente sottolinei, l'appetibilità di un siffatto tondello è pari a zero. Comunque, anche per me è stata una sorpresa: non avevo mai sentito parlare di falsi per questa tipologia...
    1 punto
  36. Citando Churchill " la democrazia non è sicuramente il miglior metodo di governo, ma è il migliore che conosco"
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  37. Ho solo le tavole, la tua classificazione è giusta: D/ 77 R/ 75
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  38. Guarda, se un giorno ho quelle due ore, lo cerco. ? Arka Diligite iustitiam
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  39. Grande .... Grazie mille
    1 punto
  40. Iniziamo l'anno con una nuova monetina. Come da titolo si tratta di un Forte di Amedeo VIII... ora bisogna dare una rinfrescata alle classificazioni. Prima della nuova pubblicazione del Cudazzo i Forti di Amedeo VIII Duca erano suddivisi in due tipologie, ora la seconda tipologia di questa moneta, il forte con la A simmetrica, è stata spostata come coniazione sotto Amedeo IX, mentre tre sono diventati i tipi di Forte come Duca. Ci voleva un poco di chiarezza, c'erano delle problematiche nelle classificazioni di questa tipologia ed ora penso che la questione sia risolta. I tre tipi di Forte vengono così suddivisi: Il primo tipo con la A non fiorata, il secondo tipo con la A fiorata ma senza anellini ed il terzo tipo con la A fiorata e gli anellini al diritto ed al rovescio. La moneta di cui voglio parlare oggi è un III tipo, classificato appunto sul Cudazzo al numero 194q, inedita prima degli studi dell'ingegnere Rovera e della sua pubblicazione che indica il segno di zecca, un fiore a sei petali con un anellino a fianco, a Giovanni de Masio per la zecca di Torino nel periodo da Agosto 1422 a Giugno 1424. Rovera scrive anche: "I due resoconti noti di De Masio a Torino, indicano la produzione quasi solo di Quarti. Non sono indicate produzioni di Fiorini d'oro, né di Grossi e Mezzi Grossi d'argento; le monete piccole, Forti e Viennesi, erano prodotte in quantità minime." Questo Forte che Rovera classifica al 176d e 176e era prodotto ad un titolo di 3 denari ed a un taglio di 248 pezzi al marco, corrispondenti a circa 0,987 gr. La mia moneta con un diametro di circa 18 mm ha un peso di 0,84 gr.
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  41. ?????? Sempre per la categoria: ORRORE DEL TEMPO CHE FU 2021 2° Classificato ?????? @Orodicarta? Con la sua banco/bandiera pirata!
    1 punto
  42. Ciao a Tutti e complimenti @magicoin per la tua Piastra eccellente. Ho in raccolta una 1857 che al D/ presenta le stesse V capovolte al posto delle A e D incomplete nelle parti inferiori. Al R/ anche la mia presenta le Aquile capovolte. Stesso conio? Saluti a Tutti.
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  43. Buon sabato sera amici...tiro su questa storica discussione postando una foto di gruppo con la mia piccola ancora, collezione per Carlo di Borbone, per il puro piacere di vederle tutte assieme. La più rara del gruppo?...il sebeto ancora sotto plastica, variante al momento conosciuta in un solo esemplare : dritto con corna grande e scudo piccolo. Un caro saluto. Cristiano. p.s. ricordavo le foto meno sfuocate ma queste ho
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  44. Più che la scritta così grande ci sarebbe stata bene una minima indicazione tipo "balletto nazionale finlandese", ovviamente in lingua locale. Sono troppe le monete da 2 euro che, oltre al disegno, non indicano un bel nulla d'altro per far capire a cosa si riferiscano
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  45. Anche a me non piace la faccia comune delle monete in euro...ma forse se c'è è per mantenere una linea comune e soprattutto rendere identificabile le monete a tutti (europei e non). Altrimenti sai che casino tra tutti gli Stati europei se ognuno facesse come volesse? Riguardo i temi che citi, direi che mi piacciono molto. Ma il Medioevo non per forza deve avere la priorità su tutto. Capisco che ti piaccia (così come piace anche a me) ma anche gli eventi degli ultimi vent'anni vanno comunque ricordati e tenuti presente. Ne va comunque della nostra memoria comune. Non esiste solo l''Aristarcopensiero", dire che non contano nulla è alquanto grave. Per citarti: "Questo almeno è il mio pensiero"
    1 punto
  46. Benvenuto nel forum Non sei un grande esperto :blink: E come si spiegano tutte le tue monete in vendita su Ebay con precisi riferimenti compreso il catalogo Attardi ;)
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
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