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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/12/22 in Risposte

  1. Gentile @Emily09, non entro nel merito della moneta di cui non saprei dire nulla, interessandomi di monetazione romana imperiale. Tuttavia mi preme dirle qualcosa. Da come ho visto lei e' un* nuov* utente, quindi posso comprendere che all'inizio ci si trovi un po' spaesati. Vorrei quindi aiutarla spiegando in maniera sintetica come si formula correttamente una richiesta di identificazione (c'e' tutto sul regolamento, ma si sa, ahimè, pochi lo leggono): - si mette un titolo appropriato, evitando titoli generici o ad effetto - si formula una richiesta chiara circa quello che si vuole sapere - si allegano fotografie il più possibile nitide del dritto, del rovescio e del bordo - si inseriscono dati fondamentali quali tipo di metallo (se noto), peso e diametro della moneta. - alla fine della richiesta, si porge un cortese saluto ed anche un ringraziamento. Quanto all'ultimo punto vorrei solo fare notare che chi scrive sul forum presta il suo sapere (ci sono anche tanti studiosi, esperti del settore, operatori....oltre ovviamente ai semplici appassionati come me) in maniera totalmente gratuita e nel tempo libero che ha a disposizione, magari assai poco dopo una lunga giornata di impegni vari. Ecco perchè un semplice ringraziamento o anche solo un cenno di saluto sono sempre graditi. Buona serata da Stilicho .
    7 punti
  2. Buongiorno, cinque bei aurei provenienti da uno scavo del 1939 in ottica preparazione alla II WW. Furono rinvenuti nell’area della fortezza legionaria di Isca Silurum che all’epoca era stata scarsamente interessata dalla presenza di costruzioni successive. http://www.caerleon.net/archive/photos/myrtle_excav.htm Sono conservate nel National Museum of Wales/Amgueddfa Cymru. https://museum.wales/collections/online/object/924b48c1-682f-3164-aa8c-c23fba3977bf/Caerleon-Myrtle-Cottage-coin-hoard/ La più antica è l’aureo in altro a sn nella foto di riepilogo. Dovrebbe essere una emissione abbastanza recente di Nerone (infatti è ritratto assieme al volto della madre). Qualcosa di simile: Aureo di 7,64 grammi (pre riforma) coniato a Lugdunum o a Roma nel 55. Al diritto busti accollati di Nerone e della madre Agrippina: la legenda recita NERO CLAUD DIVI F CAES AUG GERM IMP TR P COS. Al rovescio quadriga trainata da elefanti, sulla quale vi sono le statue di Augusto e Claudio, con la legenda AGRIPP AUG DIVI CLAUD NERONIS CAES MATER: a lato della quadriga EX S C. Cohen 3, R.I.C. 6. (a) Questo splendido aureo è stato coniato quando ancora Agrippina Minore reggeva le sorti dell’impero in nome e per conto del giovanissimo Nerone. https://www.panorama-numismatico.com/le-monete-di-nerone/#lightbox/1/ E’ quello che presenta più usura sui rilievi ( vedi i capelli sulla tempia di Nerone). A destra, un altro denario di Nerone, successivo di qualche anno (60-61 d.C.) RIC I, 23 Legenda: NERO CAESAR AVG IMP Tipo: Head of Nero, bare, right PONTIF MAX TR P VII COS IIII P P EX S C Tipo: Ceres, veiled and draped, standing left, holding two corn-ears and torch. http://numismatics.org/ocre/id/ric.1(2).ner.23?lang=it La serie si chiude con Domiziano Domitian, as Caesar, AV Aureus. Rome, AD 73. CAES AVG F DOMIT COS II, laureate head right / Domitian on horse left, raising right hand and holding sceptre in left. RIC 679; CBN 100-4; BMC 124-7; Calicó 812. 7.19g, 21mm, 6h. https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=1226&lot=775 Difficile che un legionario si sia scordato questo suo tesoretto. Rappresentava i suoi risparmi. E’ verosimile supporre che sia stato impossibilitato a farlo. Perché ucciso? Fatto prigioniero? In che occasione? Il luogo di ritrovamento ci consentono di poter formulare qualche congettura sui motivi della deposizione del gruzzolo. Rimosse dal contesto di ritrovamento sarebbero sì dei bei esemplari ma privi di un contesto storico in cui poterle inserire. Isca Augusta (o Silurum), attuale Carleon, fa parte del Galles e divenne sede della II Legio Augusta attrono al 75 d.C. quando Sesto Giulio Frontino intraprese la conquista del Galles (che fino a quel momento aveva retto l’avanzata romana, raccogliendo molti dei locali insorti). Fu edificato un primo forte in legno a vie perpendicolari con quartiere generale, residenza del legato, del tribuno militare, ospedale da campo, terme, botteghe, baracche per le truppe, granai e un anfiteatro. E’ possibile ritenere che lo sfortunato possessore sia stato ucciso durante le campagne degli anni 74-78 contro le tribù locali dei Siluri e degli Ordovici. Probabilmente azzardo non in un classico scontro campale ma in qualche imboscata, essendo la guerriglia la tattica favorita dagli autoctoni contro la forza dell'organizzazione militare romana. Saluti Illyricum
    3 punti
  3. Gentile @Alfredo Pezzilli, innanzi tutto benvenuto sul forum. Questa su cui ci troviamo e' una delle sezioni di approfondimento del nostro forum, in particolare quella riguardante le monete romane imperiali. Per le pure e semplici identificazioni (anche se spesso semplici non lo sono affatto, anzi!) esiste una sezione apposita: Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità - Lamoneta.it - Numismatica, monete, collezionismo Per sua utilità, visto che e' un neo iscritto, le riassumo brevemente come si formula una identificazione: - si mette un titolo appropriato, evitando titoli generici o ad effetto - si formula una richiesta chiara circa quello che si vuole sapere - si allegano fotografie il più possibile nitide del dritto, del rovescio e del bordo - si inseriscono dati fondamentali quali tipo di metallo (se noto), peso e diametro della moneta. - alla fine della richiesta, si porge un cortese saluto ed anche un ringraziamento. Quanto all'ultimo punto vorrei solo fare notare che chi scrive sul forum presta il suo sapere (ci sono anche tanti studiosi, esperti del settore, operatori....oltre ovviamente ai semplici appassionati come me) in maniera totalmente gratuita e nel tempo libero che ha a disposizione, magari assai poco dopo una lunga giornata di impegni vari. Ecco perchè un semplice ringraziamento o anche solo un cenno di saluto sono sempre graditi. Ora sposto la sua richiesta nella sezione apposita. Buona serata da Stilicho
    2 punti
  4. Se avessi voluto una web cam la befana avrebbe provveduto in tempo sono io che non sono avvezzo a questi strumenti tecnologici del diavolo Se mi parli di fotomontaggi è tutto ok, ma per altro con il pc sono una schiappa, in ogni caso tenterò ______________________________________________________ Per rimanere in tema di horror, questa mia monetina da 3 piccioli di Filippo III° (1598-1621) avrebbe dovuto essere rotonda...
    2 punti
  5. Buongiorno Queste le dovevo metter giá dalle feste,ma poi le postai in altra discussione. Orrori per tanti motivi che sappiamo.... Biglietti/banconote per campi di concentramento per prigionieri. 50 e 10 pfennig,con tanto di timbro.
    2 punti
  6. Faccio il mio esordio nel 2022 con un pezzo banco horror che era nascosto in una scatola di scarpe...pensa te?:
    2 punti
  7. Ti suggerisco di guardare i post sopra, che danno indicazioni in merito alla tua domanda, in particolare questo di @Niconik:
    2 punti
  8. Rivelato il mistero degli elmi con le corna: quando l’Europa del bronzo era più unita che ora In Danimarca alcuni artefatti antichi trovati durante gli scavi archeologici hanno riservato una grandissima sorpresa. Si trattava di alcuni oggetti in bronzo tra cui degli stupendi elmi ornati dalle lunghe corna. Fino ad ora si era sempre pensato che questi elmi fossero un prodotto dell’arte vichinga e quindi che avessero un migliaio di anni di vita circa. Analizzando invece alcuni resti organici che erano stati trovati insieme agli Elmi si è potuto risalire alla loro reale età. Una ricerca pubblicata sulla Prehistorische Zeitschrift ci rivela che questi artefatti sono invece stati prodotti nell’età del bronzo, attorno al 1.500 avanti Cristo, per cui vengono ad avere più di 3000 anni. I ricercatori inoltre ritengono che non si tratti di protezione di carattere difensivo, ma di offerte agli dei indossate durante particolari cerimonie, anche per le complesse decorazioni sulla loro superficie. Non sono state notate grandissime somiglianze con altri artefatti simili, sempre risalenti all’età del bronzo, ma rappresentano immagini trovate sia nella penisola iberica sia in Sardegna. https://scenarieconomici.it/rivelato-il-mistero-degli-elmi-con-le-corna-quando-leuropa-del-bronzo-era-piu-unita-che-ora/
    1 punto
  9. Gentilissimi, sono in possesso di due banconote da 3 lire del Comune di Venezia 1848, entrambe con il timbro del leone sul retro. Ma mentre una è chiaramente stampata, l'altra sembra disegnata a inchiostro o china. Ho pensato a un falso, ma è regolarmente timbrata sul retro; oppure, visto il numero basso di serie (147) potrebbe essere una delle prime, forse un prototipo? Grazie a chi potrà aiutarmi. Alessandra O
    1 punto
  10. Mah! Un consiglio... Visto che siamo ad inizio anno cambia l'immagine del tuo profilo, forse ti gioverà.....
    1 punto
  11. Comune anche per me, se ne trovano in rete parecchie a poco prezzo..ciononostante è molto affascinante, specie con quella patina deserto, complimenti..
    1 punto
  12. Hai ragione, io ho postato quella del sito della NGC coin, ma vedo che ci sono varianti possibili, con sole grande, sole piccolo e, probabilmente anche con differenze nella....punteggiatura, ma è solo mia supposizione.
    1 punto
  13. Ma quale Messina è di Modica e se non ci credi @nikita_ può fare la prova di assaggio?
    1 punto
  14. Complimenti, moneta dal valore storico inestimabile. Purtroppo per me, visto che l'altissimo valore non è solo storico , resterà solo un sogno numismatico Un curiosità storica: oltre al marchio di zecca e rapide descrizioni su cataloghi, ci sono dei documenti più ufficiali che dimostrano che le monete sono effettivamente state coniate *a* Bologna invece che *per* Bologna (ovvero sempre nella zecca di Torino). Mi potrei aspettare ad esempio un regio decreto sabaudo per la movimentazione dei coni? Sono sempre stato affascinato dai ritratti e dalle legende su queste monete dei governi provvisori di Firenze e Bologna. Riassumendo: - per Bologna le monete da 5, 2 e 1 lira sono stato realizzate usando esattamente gli stessi coni, per dritto e rovescio, delle monete coeve del Regno di Sardegna, cambiando solo il messaggio politico - per Firenze, il ritratto della Lira è un unicum (ed è il mio preferito ) attribuito esplicitamente a Luigi Gori, mentre il rovescio è quello sabaudo - per le 2 lire di Firenze, il Gigante dice che "nonostante il dritto porti la firma di Ferraris i coni sono stati preparati da Gori".. Tuttavia, perchè avrebbe dovuto mettere la F. dopo aver realizzato un conio perfettamente identico all'equivalente sabaudo mentre tranquillamente la lira riporta la firma GORI? E' possibile che il commento del Gigante si riferisca solo al rovescio, che effettivamente è un unicum di quel periodo?
    1 punto
  15. Io ne ho trovato uno venduto da CNG, ma possono ben essercene altri in circolazione oltre a quello di @ewwe. Sicuramente l'asse è molto più raro del dupondio.
    1 punto
  16. Ciao, quindi per questa tipologia di asse se ho ben capito si conosce solo l'esemplare che hai postato e che non è ancora stato catalogato nel RIC ?. ANTONIO
    1 punto
  17. Bronzo di Gallieno che raffigura al rovescio un tempio tetrastilo che contiene una statua di culto di Afrodite in piedi a sinistra (Leu Web Auction 18). Lot 1993. CARIA. Aphrodisias. Gallienus, 253-268. Tetrassarion (Bronze, 25 mm, 8.94 g, 6 h). AΥ KAI ΠO Λ ΓAΛΛIHИOC Radiate, draped and cuirassed bust of Gallienus to left, seen from behind. Rev. AΦ-P-O-[ΔI]/CIЄΩN Tetrastyle temple, containing cult statue of Aphrodite standing left. Mac Donald Type 224 (O267/R497). A very rare variety. Minor deposits, otherwise, very fine. Starting price: 50 CHF. Result: 90 CHF.
    1 punto
  18. Tienila ancora per qualche giorno in acqua demineralizzata, altre operazioni richiedono molta esperienza e vanno fatte solo da esperti
    1 punto
  19. Ciao decisivo è l'assenza della corona radiata e poi del peso Silvio
    1 punto
  20. senz'altro un sesterzio, potrebbe essere questo ... su Wildwinds, peso gr.24,39 Sestertius. 156-157 AD. ANTONINVS AVG PIVS PP IMP II, laureate head right / TR POT XIX COS IIII S-C, Fides standing left, holding two standards. Cohen 988. RIC 943
    1 punto
  21. Eccola. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  22. Ok, allora proviamo: domani sera alle 21 chi vuole/può clicchi su questo link: https://meet.jit.si/InnovativeEnterprisesReactLong
    1 punto
  23. Ciao @littleEvil, Jitsy Meet non richiede dati sensibili ed è, appunto, un tool disponibile online. Cmq di quale piattaforma utilizzare possiamo parlarne durante l'incontro video. L'importante, secondo me, è iniziare. @ilnumismatico, x me va bene anche alle 21. Diciamo che lo scenario che prefiguri è quello ottimale ma fino ad oggi il massimo numero di utenti che siamo riusciti a raggruppare in una volta è 2! Quello che dico è: cominciamo, alla leggera, e vediamo di aggiustare le cose strada facendo.
    1 punto
  24. Diciamo che per certo le due monete hanno stili differenti. L'articolo di Asolati al momento mi restituisce un percorso più lineare di altri, ma esistono attribuzioni a siscia come dicevo, ma anche Salona etc... Della 1367 che appare di area gallica manca un quadro chiaro dei ritrovamenti che invece sembra almeno circoscrivere la 1359 a un'area abbastanza circoscritta, pur nei limiti... Poi detto questo, ho letto molto ma non mi ritengo al momento in grado di formulare una differente e più solida ipotesi per entrambe
    1 punto
  25. La moneta malgrado non sia in alta conservazione e' comunque gradevole e di tutto rispetto e non stona di certo in una collezione in cui magari prevalgono conservazioni più alte. Fossi in te, visto anche il ricordo che ti lega all' acquisto di tuo padre opterei per monete che ancora ti mancano! Poi naturalmente il mio è solo un parere..
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  26. Ciao Massimo, obiettivo importante. Concordo che il 5 lire che hai postato non sia all'altezza del resto della raccolta, ma ha comunque una storia unica. Penso che un po' di pazienza centrerai il tuo obiettivo. Molto più difficili sono le 2 lire per il Re Eletto, che in alta conservazione sono ancora più rare degli scudi. Speriamo di vederci presto Saluti Simone
    1 punto
  27. Tornando un attimo ai n. 1359 e 1367 ho una certa difficoltà ad accettare SM come Sacra Moneta e non come indicazione di zecca. Ma probabilmente è solo un'impressione... Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  28. …alla prossima… si tornerà in oriente con il lungo regno di Teodosio II. Saluti Alain
    1 punto
  29. Anno 56 del calendario cinese repubblicano (il 1912 è il loro anno 1) equivalente al nostro 1967. 6 + (10x5) = 56 https://en.numista.com/catalogue/pieces7861.html
    1 punto
  30. Per me si tratta della parte finale del colletto. (mi riferisco alla probabile C retrograda inferiore)
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  31. E allora la tua impressione è sbagliata..
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  32. Ah giusto: nel 2017 sono 15 anni dalla prima emissione del 2002, quindi il cambio volto-stemma è "lecito"; vedremo con il prossimo Pontefice (se eletto prima del 2032), se volto e stemma sono considerati paritetici. Quindi, tecnicamente, non ci sarà mai più una divisionale (o monete "comuni") con sede vacante, dal momento che si dovrebbe utilizzare per i successivi 15 anni lo stemma del cardinale Camerlengo e della Camera Apostolica (certo, se la SV durasse 15 anni, cosa improbabile, non ci sarebbero problemi )
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  33. In questo esemplare vengono usati gli stessi punzoni per le T e la cifra 8 è pure un po' evanescente... E la moneta è a nome del successore, ovvero Pasquale Cicogna. Arka Diligite iustitiam
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  34. Ma sembra a me o dopo il 9 ( per di più scavato ) manca il punto? Come da immagini dal link https://it.ucoin.net/coin/argentine_provinces-4-reals-1851/?cid=117129
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  35. Ecco la presentazione del libro da parte dell'Autrice:
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  36. Buonasera ragazzi, se organizzate mi farebbe piacere essere dei vostri
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  37. Per questo genere di monetazione, come per le 100 Lire "piccole", siamo di fronte a quei casi in cui non c'è uniformità di veduta nei vari cataloghi. Delle 50 Lire Vulcano II° tipo, detto anche a modulo ridotto, ci sono diverse varianti. Le principali (secondo l'Attardi): con o senza rombo, con lobo orecchio rotondo o a punta. Poi del 1993 ci sono con il gambo lungo e 3 gambo corto (sempre con o senza rombo). L'evanescenza della testa di donna invece era una "caratteristica" abbastanza comune in tale genere di monetazione nelle prime annate. Poi ogni catalogo dice la sua. Sia per il grado di rarità, sia per il valore della moneta. Ad esempio il Gigante considera solo quelle con/senza rombo. Non fa nessun'altro tipo di differenziazione. Sul valore delle monete beh... anche le valutazioni sono discordanti! In taluni casi, come ad esempio per la 1993/94 senza rombo si va dai 5 ai 20 Euro secondo l'Attardi, per arrivare a oltre i 200-300 Euro secondo il Gigante. Per quella in oggetto, se fosse in FDC, si va da 1 Euro (Gigante) ai 20 euro (Attardi). PS: tra gli iscritti a questo sito, c'è l'utente @andrea78ts che può fornirti un parere professionale in merito. Credo anche sull'eventuale valore attuale della tua moneta.
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  38. Ciao! Dipende se dice buona sera? Per Favore? Grazie? Luciano
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  39. La moneta è stata attribuita alla zecca di Ake Tolomea dal Price, che l’ha catalogata al n. 3248, ma poi riattribuita alla zecca di Tiro da A. Lemaire. La coniazione è del periodo 332/1-328/7 a. C., al tempo di Menone o Menes, e il rovescio è caratterizzato nel campo a sinistra da |O (fenicio ‘K = ‘Ozmilk [re di Tiro]). L'esemplare presenta qualche debolezza di conio e dev’essere stato ripulito, ma per il resto a mio parere tutto ok. Un buon acquisto. apollonia
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  40. Lo si fa quando ce ne accorgiamo, ma purtroppo, come detto più volte, non possiamo essere presenti 24/7. E' fondamentale, e anche questo è stato detto più volte, la collaborazione degli utenti (che in questo caso c'è stata) nel segnalare discussioni che possano generare problemi. Detto questo, il compito del CdC è terminato, sarà cura dell'utente provvedere a quanto prescritto dalle norme nel caso in cui il ritrovamento ricada nell'ambito delle stesse.
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  41. Buongiorno gente. Oggi un bel 12 cavalli 1793 ; A.12.P. con la punteggiatura bassa e non sfalsata. Ottimo il dritto! Buona giornata.
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  42. era tempo che non leggevo interventi di francesco77, bentornato !
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  43. Buona Sera a tutti, anche quest'anno il Circolo Numismatico Romano Laziale ha pubblicato la propria rivista annuale. La rivista sarà disponibile a partire da metà febbraio, intanto è possible prenotarla, al costo di €. 15.00 oltre spese postali alla seguente email: [email protected] Il IX volume del C.N.R.L., “Appunti Numismatici 2022”, conta ben 408 pagine, in carattere Times New Roman n. 11, è stato stampato in 200 copie a colori su carta opaca da 100 gr, in formato A5. La copertina è 4+4 su carta patinata opaca da gr. 300 plastificata, con allestimento in brossura e cucitura in filorefe. Il IX Quaderno di Numismatica comprende 16 articoli, con argomenti che vanno dall’epoca preromana ai nostri giorni, Alla stesura hanno partecipato: Bernardino Mirra; Michele Chimienti e Fabio Pettazzoni; Gianluca Mandatori; Alessandra Parrilla; Blandor Abazi; Fabio Scatolini; Fabrizio Arpaia; Michele Guarisco; Eliodoro Vagliviello; Alessandro Giaccardi; Giuseppe Pandolfo; Davide Fabrizi; Antonio Cecere; Graziano Capponago Del Monte; Antonio Giovinale; Gian Franco Macri; Alessio Sena e Patrizia Di Monte. Patrizia Di Monte, Presentazione: Il presidente riassume gli eventi organizzati dal Circolo durante il 2021, pochi purtroppo causa la pandemia che ha bloccato ogni attività mondiale. Si rammarica profondamente per la perdita, a volte prematura, dei tanti numismatici scomparsi nel funesto 2021, tra i quali alcuni lasciano una ben delineata orma nella storia della Numismatica moderna. Evidenzia, con profonda gratitudine, il Premio 2021 assegnato al C.N.R.L. dall’Accademia Italiana di Studi Numismatici, come Miglior Circolo per la Diffusione della Cultura Numismatica. Ringrazia tutti coloro che hanno contribuito alla stesura del volume, collaborando o sostenendo la pubblicazione: gli Autori, le Case d’Asta, i Commercianti ed i singoli Collezionisti. Un particolare e sentito ringraziamento lo dedica al Comitato Redazionale, senza il quale il IX Quaderno non avrebbe avuto vita, per l'impegno ed il sostegno profuso al completamento dello stesso. Bernardino Mirra, Introduzione: Il prof. Mirra riflettendo sull’attuale situazione epidemica sottolinea i minori appuntamenti e convegni numismatici avuti nell’anno appena trascorso, soffermandosi particolarmente sul Veronafil, unico convegno ad essere stato completamente soppresso nel 2021. Fa notare, con compiacimento, la partecipazione di giovani numismatici alla stesura di Appunti Numismatici 2022, sperando che la loro passione, continuando negli anni, porti nuova linfa alla letteratura numismatica. Fabio Pettazzoni, Michele Chimienti, Serapide: Il nome di questa divinità, in greco Serapis (Σεράπις), deriva dalla fusione dei nomi delle divinità egiziane Osiride, in greco Osiris (Οσιρις) e Api, in greco Apis (Απις). Osiride, secondo la mitologia egiziana, era un arcaico re, che in seguito era divenuto una divinità. Aveva insegnato l’agricoltura e la religione. Molti erano i miti che lo riguardavano, nel più comune sarebbe morto assassinato e smembrato nel Nilo dal fratello Seth. Grazie alle pratiche magiche della moglie/sorella Iside sarebbe poi risuscitato e divenuto sovrano e giudice supremo dell’Oltretomba. Straordinariamente questo mito non ci proviene da papiri egizi o da testimonianze epigrafiche, ma è tramandato da Plutarco in un’opera intitolata “Iside e Osiride” del II secolo d.C. Gianluca Mandatori, La produzione monetaria di Suessa Aurunca: contesto storico e tipologie: A Sud-Ovest del vulcano spento di Roccamonfina, lungo il pendio tufaceo che declina verso il Golfo di Gaeta, poco distante dal corso del Garigliano, sul confine naturale tra il Lazio e la Campania, sorgeva l’antico abitato di Suessa Aurunca. Il presente contributo fornisce una panoramica, storicamente contestualizzata, sulle emissioni di questa importante colonia. Alessandra Parrilla, La storia di Tiberio, ovvero la vita di un uomo che divenne imperatore suo malgrado e che cercò sempre di allontanarsi da Roma: Parlare di Tiberio significa, in genere, descrivere un imperatore che non è stato in grado di suscitare particolare simpatia: succedere all’amato Augusto e aver consegnato Roma nelle mani dello spietato prefetto del pretorio Seiano, sono i due elementi che hanno contribuito ad alimentare i pettegolezzi, cui spesso gli storici credevano pur di creare una narrazione avvincente. Tuttavia, la storiografia moderna ha revisionato questa interessante quanto valida figura storica, mettendo in luce aspetti che, se attentamente valutati, consentono di spiegare e giustificare, o anche sfatare, fatti che, quando non falsi, vanno contestualizzati adeguatamente. Blandor Abazi, La dracma illirica di Apollonia della fase transitoria e l'Apollodenario o il denario apollineo: Apollonia d'Illiria continuò a fiorire anche sotto il dominio romano, come testimonia il famoso oratore Cicerone nelle sue Filippiche, definendola “Magna Urbs et Gravis” cioè: “Grande ed Importante Città”. Apollonia sotto l'imperatore Augusto, a differenza di Dyrrachium (l'odierna Durazzo) che divenne una semplice colonia romana intorno agli anni '30 a.C., ebbe il privilegio di ottenere lo stato di “Civitas libera et immunis” cioè: “Città libera e immune”, ossia l'autonomia municipale all'interno dell'Impero. L'afflusso dei denari romani nei principali mercati dell'Illiria e dei Balcani settentrionali provocò la svalutazione della dracma illirica, per uscire dalla crisi Apollonia emise un nuovo tipo di dracma, che non ebbe successo, e poi iniziò a introdurre “l’Apollodenario" o denario apollineo dopo la Guerra Civile Romana (49-45 a.C.) oppure intorno al 27 a.C. fino a 37 d.C. la datazione precisa è ancora incerta. Fabio Scatolini, Una rarissima tipologia di busto per la serie “codificata” della zecca di Siscia a nome di Massimiano e la datazione dell’emissione: Nel presente articolo verrà indagata una particolare tipologia di busto dell’imperatore Massimiano riscontrata su un’emissione di aureliani (o antoniniani riformati) della zecca di Siscia. Il RIC data questa emissione, a nome dei due diarchi, Massimiano e Diocleziano, al 289/290 d.C. L’analisi di ad una diversa datazione rispetto a quella proposta dal RIC. Fabrizio Arpaia, Il denaro infernale: Analizzando le culture e le tradizioni religiose, che si sono susseguite e che continuano a coesistere nell’era moderna, nonché il pensiero filosofico, che contraddistingue da sempre il genere umano, saltano all’occhio alcuni assiomi fondamentali che, a prescindere dal credo e dal pensiero, sono comuni a praticamente tutte le culture. Uno di questi, tra i più affascinanti, è il concetto di oltretomba: il mondo ultraterreno dove spiriti, anime, divinità risiedono e continuano post mortem a portare avanti la loro esistenza. Mihele Guarisco, Le monete di Sciacca: Grazie alla scoperta e corretta lettura di un documento riguardante le zecche siciliane di Messina, Palermo e Catania si è potuto accertare che anche a Sciacca, ed in modo particolare durante gli ultimi anni di regno di Federico il Semplice (1355-1377) furono coniate monete Eliodoro Vagliviello, Un denaro tornese civico circolato durante la prima Congiura dei Baroni: L’articolo tratta di un denaro tornese emesso e circolato nel Regno di Napoli durante la prima Congiura dei Baroni ed attribuito dubitativamente alla zecca di Alvignano. Partendo dalla moneta si passa a descrivere quel convulso periodo storico, successivo alla designazione a re di Napoli di Ferdinando d’Aragona, fortemente osteggiata dai nobili napoletani gelosi della loro autonomia che si ribellarono dando vita, appunto, a quella che sarebbe stata denominata “Prima Congiura dei Baroni”. Alessandro Giaccardi, La falsa moneta nelle prammatiche sanzioni del Regno di Napoli (1521-1689): In questo articolo viene analizzato il falso nummario nelle prammatiche sanzioni del Regno di Napoli all’epoca del viceregno spagnolo. Il periodo preso in esame inizia con il regno di Carlo V d’Asburgo e termina con quello di Carlo II di Spagna, ossia dalla prima all’ultima prammatica dedicata alla falsa moneta (1521-1689). Questo studio è l’ultimo di una serie che va a completare il falso nummario del Regno di Napoli dopo le pubblicazioni sulla falsa moneta del codice penale murattiano (1812) e del codice penale del Regno delle Due Sicilie (1819). Le prammatiche sono un coacervo di norme farraginose, ripetitive e contraddittorie che si è cercato di rendere il più possibile coerenti e comprensibili. Giuseppe Pandolfo, Il quarto di tarì nella monetazione siciliana di Carlo V d’Asburgo. Nuove proposte per una più precisa datazione: L’obiettivo di quest’articolo è quello di aggiungere un ulteriore elemento di datazione nella monetazione siciliana di Carlo V d’Asburgo. Tale elemento, dopo essere stato descritto, lo si applica alla moneta da un quarto di tarì, inquadrando ed ordinando cronologicamente le varie tipologie. Il punto di riferimento di questo lavoro è l’elencazione dei quarti di tarì presenti nell’opera di Rodolfo Spahr, ai quali si è cercato di dare una suddivisione tipologica relativamente alle diverse varianti da lui individuate. Davide Fabrizi, In una medaglia la storia della lotta del cardinale Giovanni Antonio Benvenuti contro il brigantaggio: In ricordo di Giovanni Antonio Benvenuti, delegato straordinario per le province di Campagna e Marittima per la lotta intrapresa (e vinta) contro il brigantaggio, in particolare contro il brigante Gasbarrone, definito all’epoca “nemico del genere umano”. Il ringraziamento della città di Frosinone impresso su di una medaglia. Antonio Cecere, Per una cronistoria del decennio napoleonico a Napoli attraverso le medaglie della Collezione ANPB: Un paio di anni or sono venne pubblicato a firma dello scrivente, per gli Appunti annuali del Circolo Numismatico Romano Laziale, un articolo sull’iconografia di una medaglia del 1799 per il ritorno dei sovrani a Napoli dopo la caduta della Repubblica Napoletana. Un racconto particolarissimo per una parentesi di soli sei mesi che investì il Mezzogiorno d’Italia, generatasi dall’esempio transalpino avvenuto dieci anni prima il fatidico 14 luglio del 1789. A duecento anni dalla morte di Napoleone Bonaparte, sulla scia di quell’articolo, e di quella specifica vicenda filo-francese a sud della Penisola, si propone l’altra esperienza importata d’oltralpe, questa volta più duratura della precedente, che vide protagonista il Regno delle Due Sicilie: il Decennio Napoleonico. Graziano Capponago del Monte, La nascita del Franco svizzero. Una storia travagliata: Poche nazioni al mondo sono così misconosciute come la Svizzera. Di questo Paese, così vicino geograficamente, spesso si conosce ben poco e quel poco è retaggio di sentiti dire o luoghi comuni. Il mito schilleriano di Guglielmo Tell e di "un popolo di fratelli" nasconde una realtà estremamente variegata, per non dire frammentata ben oltre l'attuale suddivisione della Confederazione in quattro aree linguistiche (tedesca, francese, italiana e romancia) e 26 Cantoni. Una suddivisione che si riflette a tutti i livelli e, ovviamente, anche in numismatica. Antonio Giovinale, Le Medaglie Annuali del Beato Pontefice Pio IX (1846-1878): Il 16 giugno 1846, al secondo scrutinio, il cardinale Giovanni Maria Mastai Ferretti venne eletto al soglio di Pietro con il nome di Pio IX. Iniziò così il più lungo pontificato della storia della Chiesa che si concluse nel 1878, dopo 31 anni, 7 mesi e 23 giorni, con la morte del papa. In questo articolo verranno elencate le sue medaglie annuali. Gian Franco Macri, La serie di medaglie papali per i viaggi apostolici internazionali: La medaglia pontificia, anche quando questa è recente o addirittura contemporanea, è in grado di riservare delle inaspettate sorprese. È questo il caso della serie emessa dai pontefici, a partire da Paolo VI, per i viaggi pastorali internazionali, inaugurati proprio da questo papa nel lontano 1964 e proseguiti dai suoi successori. Alessio Sena, Errori di coniazione in progressione: La costante crescita del numero di collezionisti di errori di conia­zione sta portando alla luce sempre più monete interessanti, ai fini di studio e ricerca nell’ambito della numismatica. Con il passare degli anni si è evoluto il modo di collezionare e certificare questo tipo di monete. In questo articolo presenteremo una serie di monete straordinarie. Saluti Eliodoro
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  44. Che dire... complimenti per il pensiero al piccolo, a cui auguro tanti auguri. Se vai avanti con questo passo, per il 18° saranno d'obbligo le 5 Lire 1901. A parte le battute, ancora tante belle cose al piccolo e alla famiglia.
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  45. Ciao a tutti. Vi scrivo, visto l'argomento, per chiedervi cosa ne pensiate di questa medaglia ritrovata tra i cimeli del fratello della mia bisnonna. Qual è la storia di questa medaglia e quale potrebbe essere il suo valore? Grazie in anticipo a tutti per le risposte.
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  46. Veramente un'impresa! Allego la targa a Torbole che ricorda l'avvenimento...
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  47. Per chi ama collezionare il Re Numismatico spesso e volentieri si è imbattuto nelle famose patine "a bersaglio" (o a coccarda). Controllando periodicamente monete che per svariati decenni hanno riposato in valigetta, mi sono accorto che il problema è piuttosto circoscritto a questo sovrano, e che le cause, molto probabilmente, andrebbero ricercate nella conservazione in PVC e/o nella tipologia di coniazione (pressione del conio,credo, in fase di coniazione). Non sto qui a riaprire vecchie discussioni su origini e cause delle patine a bersaglio e sugli estimatori delle medesime, una cosa sola attira la mia attenzione ed interesse: il plus valore di bellezza di una moneta con patina da vecchia collezione che mostra i segni del trascorrere del tempo, rispetto ad una pari grado (come conservazione) slavazzata e senz'anima!
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