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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/18/22 in Risposte

  1. Il mio primo approccio con questo forum fu "moderatamente traumatico". Avevo comprato un lotticino di monete romane per cominciare a dare un'occhiata, per impratichirmi, iniziare a veder questo mondo insomma; chiesi l'identificazione di alcune di esse e la prima risposta (non ricordo di chi) fu "sembra appena uscita dal terreno". Risposi con un minimo di ironia che era appena uscita da una busta ricevuta da un venditore e per tutta risposta mi fu impartito un pippone sulla legislazione italiana in materia di ritrovamenti (sempre senza darmi risposta sull'identificazione, peraltro). Se questa è l'accoglienza, pensai... poi qualcuno venne in mio soccorso, e, a spizzichi e bocconi, frequento ancora questa piattaforma; e, nel frattempo, qualcosa l'ho imparato. Avevo un'esperienza decennale su un forum di filatelia (la mia prima passione), nel quale ero entrato in punta di piedi ed ero stato accolto con grande gentilezza, e dopo qualche anno, imparato qualcosa, potevo dare risposte qualificate su diversi argomenti. Fu apprezzatissima ed è ancora utilizzata una mia ricerca sulle emissioni durante la guerra civile russa, ad esempio; come lo fu un mio intervento ad una convention sulle emissioni durante la guerra civile messicana. Conoscevo bene, quindi, la diffidenza con la quale si guarda chi arriva, apre un post e scrive "quanto vale?", e ho sempre evitato accuratamente di farlo, anche perché, in senso generale, effettivamente non mi interessa. Ma le risposte supponenti non fanno bene a nessuno, e non so se ci sia una gran soddisfazione a prendere a male parole il novizio di turno facendolo sentire un emerito ignorante (se non, come nel mio caso, un aspirante malfattore...). Un mio professore all'università una volta disse che il gusto di bocciare gli studenti sparisce dopo pochi anni...? Un forum, e una tipologia di collezione in generale, prospera se attira curiosità e genera nuovi appassionati; nessuno obbliga nessun altro a rispondere, se non si ha voglia di offrire un contributo... oltretutto è un atteggiamento che non riesco proprio a capire: quando io ho una passione cerco di condividerla, non di stroncare chi si avvicina... Un saluto a tutti
    14 punti
  2. La mostra virtuale, organizzata dall'Archivio di Stato di Grosseto nel giugno del 2021, sui reperti provenienti dall'archivio del Tribunale. Nella presentazione, tra l'altro si legge: "... Con questa mostra virtuale l’Archivio offre al pubblico un saggio di esemplari di banconote contraffatte, dagli anni ’70 dell’Ottocento fino al primo periodo fascista, dalle più ingenue falsificazioni a quelle più elaborate. L’esposizione è stata arricchita da alcune perizie, che guidano il lettore nel riconoscimento dei segnali di allarme che in fondo non dovevano essere poi così chiari, e da un esemplare di cambiale falsa..." http://www.asgrosseto.beniculturali.it/index.php?it/284/9-giugno-2021 Una mostra decisamente interessante per le tipologie dei biglietti contraffatti. Saluti.
    6 punti
  3. Ciao a Tutti, Condivido con voi l'ultima 1834 arrivata in raccolta... Ha 11 torrette nello stemma del Portogallo e 4 altre piccole torrette al posto dei pallini/quadratini...
    5 punti
  4. Ciao a tutti, tante volte sul forum ci si è posti la domanda di quali monete circolassero realmente in un dato momento del Regno d'Italia. La risposta spesso è stata affidata a ricordi di anziani... pagine di giornale... romanzi e racconti... fotografie... Ottime informazioni ma sempre caratterizzate da un certo margine d'incertezza. Stavolta in aiuto ci viene un procedimento penale del 1916 e relativa perizia della Regia Zecca per determinare se una moneta di Umberto I da 2 Lire del 1887 fosse autentica o meno. Questo ci dimostra in modo inconfutabile che nonostante regnasse Vittorio Emanuele III e fossero passati ben 29 anni dalla loro coniazione queste monete nel 1916 circolavano ancora e venivano tranquillamente accettate dalla popolazione. Saluti Simone PS un ringraziamento a @PriamoB che ha segnalato la mostra virtuale da cui poi ho potuto trarre questa informazione.
    4 punti
  5. Grazie ad un amico del circolo, ieri sera, ho potuto aggiungere in collezione una nuova monetina. Si tratta di un Reale del 1727 di Vittorio Amedeo II per la monetazione sarda. Non amo molto la monetazione sabauda dell'isola, forse un pochetto di più il rame sardo, molte monete non sono curate e il diverso sistema monetario (la Sardegna aveva una monetazione diversa dal Piemonte) mi crea più difficoltà... In questo caso comunque la moneta era in bella conservazione e mi è piaciuta, la moneta, perché il ritratto di Vittorio Amedeo su questi Reali è inguardabile! Ed ho voluto metterla insieme alle altre. Coniata su un tondello stretto con un peso di 2,19 gr. e corredata di cartellino di vecchia raccolta ora ha trovato una sistemazione.
    3 punti
  6. Le monete da 20 Centesimi "esagono" del 1918 e 1919 (qualcuno asserisce anche di qualche esemplare del 1920) furono coniate utilizzando i tondelli da 20 Centesimi di Umberto I del 1894 e 1895 giacenti in grande quantità nei magazzini della zecca. Si tratta di "monetazione d'emergenza" per sopperire alla mancanza di moneta spicciola negli anni a cavallo della fine della Grande Guerra. I vecchi tondelli di Umberto erano stati ritirati perché "brutti" e facilmente falsificabili, tuttavia risultarono utili come base per ottenere in tempi rapidi delle nuove monete risparmiando sul metallo (erano tempi in cui si risparmiava dove si poteva...). La nuova impronta, però, in molti casi non cancellava quella precedente e molte di queste monete portano in parte o in tutto il "fantasma" del vecchio conio. Anche il contorno, che doveva essere liscio, poteva presentare la vecchia godronatura. Qui sotto ti posto un esempio di 20 Centesimi con un "fantasma" completo:
    3 punti
  7. Se volete dare uno sguardo alla nuova 2 Euro Falcone-Borsellino potete vedere questo servizio di RaiNews https://www.rainews.it/video/2022/01/la-moneta-di-due-euro-con-falcone-e-borsellino-b995a262-df20-4a92-951b-a15bfc839aef.html
    3 punti
  8. Buongiorno amici, ogni tanto anche chi come me, è INFOTTTTTTATO di brutto con il rame , si concede un'evasione nel argento, nulla di raro o di straordinario, ma vi giuro che tenere in mano sta bella piastra, centrata, con un velo di patina che promette bene, il taglio ben visibile e un conservazione buona e na soddisfazione particolare....felice di averla acquistata e di metterla accanto alle altre 3 o quattro piastre di FERD IV che possiedo la condivido con piacere. Un saluto Cristiano. Piastra 1790 AP FERDINAN.IV.D.G.SICILIAR.ET.HIE.REX sotto P. INFANS 1790 HISPANIAR; M. A. P. attorno allo scudo; sotto G.120 Ciau!
    3 punti
  9. Buongiorno...proseguo con uno dei miei 1790, versione base ma molto carino. Nel mentre chiedo al amico @Rocco68 o a chi sapesse, l'effettiva rarità del 1789 busto corto? Che ne pensate? Ancora, mi piacerebbe vedere un 1788, sarei partito da quello nella discussione ma a me manca...buona mattinata a tutti
    3 punti
  10. Buongiorno Francesca il 5 lire 1901 per i numismatici italiani e’ un po’ come la Gioconda di Leonardo o la Pietà di Michelangelo per gli esperti di pittura o scultura antica fatte le debite proporzioni. È una moneta iconica, conosciuta in pochi esemplari, tutti noti e con un lungo “pedigree”. Per questa ragione per gli esperti del Forum è così facile emettere un giudizio così deciso è inequivocabile, a cui anche io modestamente mi allineo. Non è superbia credimi è competenza, magari a volte espressa in modo un po’ diretto. Per chi conosce le monete è una cosa scontata. Capisco invece che per un neofita tanta sicumera può sembrare fuori luogo, ma queste sono le motivazioni. Nel Forum ci sono centinaia di discussioni aperte perché qualcuno ha trovato in casa questa moneta in qualche cassetta di sicurezza, cassetto, pacchetto, sacchetto, tiretto, barattolo e così via. E nel cento per cento dei casi sono maldestre riproduzioni, come anche nel suo caso, molte volte addirittura neanche eseguite per truffare, tanto è impossibile farle passare per buone. Le differenze con l’originale sono moltissime: il colore, il bordo, i caratteri, lo stesso ritratto del Re, inespressivo e insulso rispetto alla moneta autentica. Cordiali saluti Scudo1901
    3 punti
  11. Seguo con passione queste discussioni. Ascolto con il dovuto rispetto gli esperti. Resto invidiosissimo quando dicono "E' evidente che è un falso!" Ma in questo ambito mi piacerebbe un po' più di concessione, qualcosa di più didattico: Facci capire anche a noi quello che tu capisci al volo! E' chiaro che per gli esperti è davvero una noia ripetere mille volte le stesse cose e spiegare quello che all'occhio loro appare evidente... Ma questo contesto mi sembra che possa richiedere più "didascalicità", per chi ne abbia voglia, ovviamente. Nessuno è obbligato. Nessuno può pretendere nulla. Grazie a tutti per la sopportazione.
    3 punti
  12. Ciao ragazzi! Questa è la mia napoletana del giorno: 10 Tornesi 1833
    2 punti
  13. Scusate la ridondanza, ma è inevitabile aggiornare questa discussione con questo esemplare da 4 quattrini 1791, apparentemente inedito, appena entrato in collezione: firma dell'incisore Domenico Perger con D.P. sotto il busto al posto della nota P.
    2 punti
  14. Buongiorno, vi presento con orgoglio la mia napoletana di oggi. Un apparentemente inedito 4 quattrini 1791 dei Reali Presidi di Toscana con sigla D.P. al posto della solita P. Ne ho parlato più approfonditamente nella discussione a questo link:
    2 punti
  15. Sembra di sì ma non ci metterei la mano sul fuoco: le immagini del 1925 sono quelle che sono... Ma essendo un unicum è possibile seguire i vari passaggi di proprietà per farlo risalire sino all'asta Florange-Ciani; questo è quello che sostiene la letteratura. Allego un brano tratto dal Manuale delle monete di Napoli 1674-1860 di Pietro Magliocca.
    2 punti
  16. In molti post i toni utilizzati risultano esagerati ed inappropriati, il CDC prenderà gli opportuni provvedimenti. Non credo ci sia altro da aggiungere, si procede alla chiusura della discussione.
    2 punti
  17. Appunto - non puo’ esserselo inventato. Il compilatore - siamo nel 1972 quando fu esitata la Curatolo - ha lavorato su una delle migliori biblioteche e archivi numismatici esistenti in Italia. Santamaria non solo aveva tutti i cataloghi possibili e immaginabili ma soprattutto era in contatto, almeno nella generazione precedente proprio con i commisseurs priseurs Florange e Ciani. I Santamaria Erano tra i piu’ importanti commercianti numismatici in Italia assieme ai Ratto e a Baranowski nella prima metà del Novecento. Molto interessante poi l’osservazione sull’erronea attribuzione a de Ferrary della vendita da parte del d’Incerti - attribuzione che si vede girava gia’ da un po’ nell’ambiente e facilitata appunto dall’anonimato della vendita che qualcuno aveva creduto fosse del nobile austriaco. Per rettificare l’attribuzione il compilatore della Curatolo evidentemente disponeva di informazioni o di fonti sicure ( come suppongo contatti passati con le ditte in questione o loro archivi) che gli permettevano di correggere l’errore. un buon numismatico francese con storia/archivi alle spalle ( Sabine Bougey o Vinchon) saprebbe credo confermare cio’ abbastanza agevolmente.
    2 punti
  18. Si rivolge al forum: più di uno Le dice che sono false (tra cui un perito e un altro perito di casa d'aste e di lunga esperienza, ma Lei giustamente non può saperlo perchè legge solo un nickname)... Poi mette in dubbio le valutazioni del forum: "Strano tenesse in casetta di sicurezza della "bigiotteria "... Altri confermano il falso e a quel punto dice "Le farò valutare da un esperto allora grazie" visto che chiaramente non si fida di quello che Le è stato detto. Chi è stato poco gentile? Lei o i forumisti? A quel punto a che pro spiegarLe le differenze se tanto non si fida di quello che Le è stato già detto? Contattava direttamente un "esperto" e via che le avrebbe detto subito che sono orrende patacche in vendita a 2/5€ in qualsiasi mercatino di quarta categoria e che anche un collezionista alle prime armi sa riconoscere come falsi. PS Consiglio spassionato: faccia controllare dall'esperto anche le sterline d'oro perchè non è vero che le sterline d'oro "hanno già un valore quotato.preciso.". Nel 90% dei casi è così ma ci sono anche delle date rare o particolarmente ben conservate che possono valere più del semplice oro, ma bisogna saperlo. PPS Visto che non "conosciamo il tema": sappia che presso le camere di commercio e anche presso i tribunali sono depositati degli elenchi di periti esperti ACCREDITATI in vari campi (tra cui quello numismatico) a cui poter attingere proprio in casi come questi in cui bisogna aprire le cassette di sicurezza... Buona continuazione
    2 punti
  19. MUSICHE SACRE ARMENE Buona notte da Stilicho
    1 punto
  20. Buonasera, interessante moneta, mi aveva incuriosito per quello che io chiamo strano simbolo sotto al busto, poi mi sono distratto con i numeri di repertorio credo e non ho approfondito, peccato, mi sarebbe piaciuto metterlo in Collezione Litra68. Complimenti al possessore. Saluti Alberto
    1 punto
  21. Ciao, confrontala con queste due presenti nei link, una tipologia di monete con il valore 6 posizionato davanti al profilo del sovrano. https://en.numista.com/catalogue/pieces135455.html https://en.numista.com/catalogue/pieces110784.html
    1 punto
  22. Perfetto. Restiamo alle 21:30? E chi vuole può già iniziare a collegarsi prima ?
    1 punto
  23. Molto interessante anche questo "due cavalli" di Filippo ll con simbolo trifoglio sotto il busto; almeno R5, ma potrebbe essere considerato inedito, voi che dite? ASTA ONLINE n. 10 / Lotto 206 NAPOLI - CARLO V D’ASBURGO, RE DI SPAGNA, SICILIA, NAPOLI, 1516-1556, IMPERATORE, 1519-1556. - DUE CAVALLI. NAPOLI Carlo V D’Asburgo, Re di Spagna, Sicilia, Napoli, 1516-1556, Imperatore, 1519-1556. Due Cavalli. Æ gr. 3,29 Dr. CAROLVS V RO I. Testa nuda a d.; sotto, il collo, foglia. Rv. REX ARAGO VTRIVS SI. Corona imperiale. Pannuti Riccio 45a; MIR 155/1. BB
    1 punto
  24. Concordo con questa tua ipotesi. E aggiungerei il torre senza merli e il dritto con i numerali 1 al posto delle lettere I
    1 punto
  25. Buonasera a tutta la sezione. Cristiano non saprei rispondere a questa tua domanda, so invece che è molto raro trovarlo in buona conservazione. Condivido in questa tua discussione i miei tre esemplari di 9 Cavalli 1789 fra cui il "busto corto". Un caro saluto, Rocco.
    1 punto
  26. 1 punto
  27. Ciao Silvio, bella conservazione è molto bella la patina .... " ma il disegnatore!" che ritratto ha fatto?
    1 punto
  28. È uno di quelli che conosco 1415 con la e speculare infatti
    1 punto
  29. Buongiorno a tutti, @Asclepia Cristiano, devi assolutamente procurarti il 1788. Io non sono un completista o almeno penso di non esserlo. Ma mi piace avere almeno il primo e l'ultimo esemplare in ordine di data per le mie tipologiche.Putroppo spesso devo accontentarmi della conservazione che passa il convento. ? Questo è uno dei miei due esemplari. 9 Cavalli 1788 Ferdinando IV Saluti Alberto
    1 punto
  30. Io speriamo che me la cavo. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  31. Ciao Raffaele Apri sempre,oculatamente,pagine affascinanti,cui val la pena veramente,perderci il tempo libero a vedere,osservare e capire. Mi complimento Buona caccia?
    1 punto
  32. Nel mio archivio fotografico ho trovato questo rovescio di Mario con legenda diversa rispetto a quello postato nel post #9 di @Oppiano. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  33. Ottima scelta , sempre difficile trovare belle queste monete. Io sono in attesa di un paio di monete per la Sardegna ma di Carlo Emanuele III , prese per migliorare la conservazione di quelle precedenti
    1 punto
  34. COSTANTINO III Qua andiamo sul semplice… 1 solo numero RIC, 1546 Di cui ho visto uno sola immagine…. Costantino III l'AE4 RIC 1546 - Monete Romane Imperiali - Lamoneta.it - Numismatica, monete, collezionismo
    1 punto
  35. Ciao @sdy82 molti consigliano l'acetone, io proverei prima con l'acqua calda.
    1 punto
  36. La distanza è di 1307 metri (arrotondata) Usando l'equazione del moto per la velocita in acqua S = V * T si uguaglia a quella per il moto in aria S = V1 * T1 dove T1 = T + 3 sec , risolvendo si ottiene il tempo T = 0.91 da cui si ricava la distanza.
    1 punto
  37. credo sia così in quanto sarebbe stata una bella serie da ultimare ma il prezzo era un pò alto!
    1 punto
  38. secondo me delle stamp e coin con francobollo + moneta ordinaria
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  39. Nel viso di Vittorio Emanuele (1901) ho fatto fatica a vedere differenze, forse come afferma lei, i capelli poco in rilievo e la punta della barba. Occhio anche, ma ho.un cellulare di poco valore e la foto ha aiutato ad appiattire. Devo dire che nella corona invece quasi c'ero riuscita da sola trovare i difetti. Chiedo scusa se ho sporcato il forum, purtroppo non vedendo i visi e non sentendo i toni a volte certe frasi possono essere interpretate male ma non era mia intenzione. Saluti, Francesca
    1 punto
  40. Ciao ?, mi spieghi come fa una persona completamente inesperta di monete a vedere le differenze. Se si è rivolta al forum penso sia proprio perché non competente, non ti sembra?
    1 punto
  41. Quelle del 1925 furono delle elezioni "particolari". In primo luogo era la prima volta che il presidente veniva eletto direttamente dal popolo, Ebert nel 1919 fu eletto dal Reichstag. In secondo luogo si venne a creare una forte contrapposizione tra i convinti repubblicani (in particolare socialdemocratici e centristi) e coloro che invece erano nostalgici dell'impero e delle sue tradizioni militari. Fu questa la ragione per cui i nazionalisti si misero alla ricerca di un nome di spicco del vecchio regime da contrapporre al vincitore annunciato delle elezioni presidenziali, il centrista Wilhelm Marx, allora Cancelliere uscente. La scelta più ovvia sarebbe stata il generale Ludendorff, ma questi si era politicamente compromesso appoggiando il famoso Putsch di Monaco, organizzato da Hitler nel 1923, e conclusosi con esiti disastrosi. Pertanto si decise di convergere su quello che era stato il suo diretto superiore durante la I Guerra Mondiale, e che, nonostante la sconfitta subita al termine del conflitto, era considerato un eroe di guerra dalla popolazione: l'anziano Feldmaresciallo Hindenburg. Contrariamente ad ogni previsione, Hindenburg riuscì a prevalere nel ballotaggio con il 48,3 % dei voti contro il 45,3 % raccolto da Marx. Si disse anche che, per la vittoria di Hindenburg, era stato decisivo il mancato ritiro nel secondo turno del candidato di estrema sinistra, Thalmann, che prese il 6,4 % e che avrebbe favorito, indirettamente, il Feldmaresciallo, dividendo i voti dei suoi avversari. Come possiamo vedere dal volantino di propaganda elettorale di Marx, qui riprodotto, l'iper-inflazione anche in queste elezioni presidenziali fu un elemento di grande importanza nel dibattito politico dell'epoca, peraltro Marx, Cancelliere dal 1923, si prendeva il merito di aver migliorato la situazione con l'introduzione del Rentenmark. Non gli portò fortuna..
    1 punto
  42. Esattamente da Aversa. ..la conquista longobarda del Ducato di Napoli da parte di Pandolfo IV durò dalla fine del 1027 al primi mesi del 1030. Per Sergio IV si era reso determinante l’aiuto del normanno Rainulfo Drengot, ben ricompensato con i vasti territori della “Liburia”, situati tra il Clanio, il mare e il lago Patria. Il provvedimento si era reso necessario soprattutto per frapporre un solido antimurale tra il Ducato di Napoli e il principato di Capua, idoneo a frenare le spinte espansionistiche dei Longobardi. Nasceva, così, intorno al 1030, il primo feudo normanno in Italia: la contea di Aversa .
    1 punto
  43. Buongiorno a tutti! Vi presento la mia new entry: 20 grana 1691 di Carlo II. Era da un pezzo che cercavo questa moneta con un ottimo compromesso qualità/prezzo
    1 punto
  44. IL RIC X Il volume, per chi non lo sapesse copre il periodo dalla morte di Teodosio I alla fine dell’impero romano. Con una intuizione importante per metà anni ’90, Kent incluse nel volume molte monete imitative, e non solo, emesse dai cosiddetti popoli romano barbarici (Vandali, visigoti, Odoacre, Ostrogoti, etc….). La struttura del volume è per sommi capi la seguente: 1. le monete sono numerate da 1 a 3819, quindi la numerazione non cambia per imperatore né per zecca. Nonostante le critiche che furono mosse da Hahn nel 1996, credo che la numerazione progressiva sia interessante e non allarghi la possibilità di errore nel riportare le attribuzioni come disse Hahn stesso. Quindi pur lavorando solo sulla moneta in bronzo di questo periodo, credo che seguire una numerazione progressiva possa rappresentare un buon modello. 2. nella prima parte si trattano in ordine cronologico gli imperatori orientali da Arcadio a Zenone 3. nella seconda parte si inizia da Onorio e si arriva alla fine dell’impero, con l’aggiunta delle monete di Odoacre & Co. 4. le zecche sono organizzate in riferimento all’imperatore sotto il quale erano ubicate…. Quindi se cerco una moneta di Arcadio emessa dalla zecca di Roma, la troverò nella sezione di Onorio, che era imperatore nella metà di impero che include la zecca di Roma. Su questo modello di organizzazione del volume spendo subito due parole. Questa divisione appare strana, perché ti trovi ad avere le monete a nome di uno stesso imperatore, “sparse” in più luoghi del volume, MA a tutti gli effetti, quando si impara a gestire meglio il volume, la cosa permette di avere una migliore visione della monetazione di una parte dell’impero…un esempio…. Le cosiddette “crocette” ovvero le piccole monete in bronzo monete che presentano al rovescio una croce come tema principale, sono tipiche emissioni orientali. Una “crocetta” a nome di Onorio è di fatto una emissione fatta da Arcadio e spostarla tra le monete di Onorio crea solo confusione… anche perché la complessità sta certamente nel presentare un impero diviso in due, con tipologie monetate differenti, a volte “misure” differenti, dovendo combinare coerenza per imperatore, per zecca, e sincronia tra le emissioni delle due parti dell’impero… Grierson seguì altrove la logica “per imperatore” e quindi tutte le emissioni ad esempio di Arcadio, sono nella sezione di Arcadio. Questo a mio avviso dà una visione d’insieme che aiuta il collezionista/ricercatore nella ricerca, ma diminuisce al contempo la possibilità che il lettore veda alcune interconnessioni o coerenze interne. Partiamo dal periodo da coprire. L’avvio è dato certamente dalla Morte di Teodosio I che lascia l’impero diviso tra i due figli Arcadio e Onorio, anno 395. Il 395 è certamente un punto di partenza da conservare, consapevoli però di tre aspetti fondamentali: 1 – la morte di Teodosio I non è una barriera insormontabile, quindi molte delle monete che erano coniate prima, furono certamente coniate ancora per un periodo più o meno lungo, dovuto anche solo banalmente ai tempi necessari perché la notizia arrivasse, e le zecche si adeguassero 2 – come sappiamo la distinzione tra legenda continua D N HONORIVS P F AVG e spezzata D N HONORI-VS P F AVG permette di distinguere i ruoli, o meglio le posizioni subordinate, ma ci sono dei “ma” … ovviamente la legenda di Onorio non diventa “spezzata” esattamente il giorno dopo la morte del padre (o non dappertutto, e lo vedremo), poi ci sono delle apparenti eccezioni…e poi presto questa “regola” andrà comunque perdendosi nel nulla. Il termine del periodo da considerare è invece un tema più complesso. La separazione tra monetazione romana (fino a Zenone) e monetazione bizantina (da Anastasio), è una semplificazione moderna, e nemmeno numismaticamente corretta (per non parlare dell’aspetto storico) Come dicevo, Kent decise di chiudere con Zenone 474-491, ma la cosa in sé non ha reali motivazioni, tant’è che come scrissi recentemente in un articolo, il primo periodo di Anastasio è pienamente “romano” e ogni sua emissione è esattamente in linea con le emissioni precedenti, almeno fino al 498. Sarà a mio avviso quindi il 498 la data da considerare per chiudere questo periodo, perché nel 498 Anastasio con la sua riforma introduce dei multipli in bronzo con l’indicazione del valore in numeri greci M=40 K=20 I=10 etc…. questa riforma crea una spaccatura, si badi bene, solo per il bronzo, tale da poter dire che “chiude un capitolo”. Si badi bene…. I piccoli AE4 con monogramma di Anastasio furono coniati prima del 498 e dopo il 498 e ad oggi non è possibile distinguerli…. Quindi, io li citerò consapevole che furono probabilmente coniati fino al 512….D’altronde le linee nette che possono semplificare per chi legge, non esistono nella vita reale, e si tenta quindi di sottolineare una sfumatura più che di creare cesure inesistenti. La monetazione “altra”, Odoacre, Ostrogoti, Visigoti, Vandali etc etc etc, non ha motivo di essere qua trattata, perché solo guardando ai bronzi emessi da Odoacre con suo proprio monogramma, è evidente che oggi le varianti note sono talmente tante che non è più possibile tenerle “mischiate” nella monetazione romana. Dal 1994 sono usciti importantissimi lavori monografici e se allora il riferimento era il MEC I in via quasi esclusiva (e certo dopo quasi 40 anni ancora lo è…), oggi ci sono volumi dedicati alle singole popolazioni la cui sintesi all’interno di una trattazione sulla monetazione romana non ha più molto significato. Va poi segnalato che il RIC IX contiene diverso materiale pertinente al post 395, quindi alcuni numeri del RIC X sono di fatto dei doppioni del RIC IX e quando si cerca materiale di questo tipo è spesso difficilissimo tracciare delle righe di separazione Nei prossimi interventi presenterò alcuni “casi” legati ai vari imperatori. Devo subito dire che la struttura del mio lavoro non è definitiva, e se per la questione delle zecche ho seguito l’impostazione di Kent, al momento la progressione degli imperatori non è spezzata tra occidente e oriente, ma segue un ordine un po’ più “cronologico” La scelta non è definitiva, ma il lungo periodo 395-498 può a mio avviso essere suddiviso in sottoperiodi aventi una loro coerenza intrinseca, e forse questo potrà permettere una narrazione ulteriore, nella speranza che non crei solo confusione…. In effetti forse nel macro periodo 395-498 si possono trovare dei sotto-periodi con una loro propria coerenza…. 395-423 – dalla morte di Teodosio I alla morte di Onorio – benché questo sembri spezzare il regno di Teodosio II, a livello numismatico è evidente una piccola frattura o meglio un tendenziale cambiamento. Includere o meno del primo periodo i due anni del regno di Giovanni è una questione di lana caprina. 423-457 – da Giovanni (423-425)/Valentiniano III (425-455) alla morte di Marciano. Ovvero il periodo che presenta per la prima volta in modo indiscutibile la frattura e la distanza “numismatica” tra i due regni 457-474 – il periodo che coincide con il regno di Leone I, l’occidente appare privo di qualsiasi potere 474-498 – il periodo che coincide con il regno di Zenone e chiude con la riforma di Anastasio. In occidente si vede il passaggio sotto Odoacre prima e Teodorico poi.
    1 punto
  45. Quello delle immagini a parte lo capisco per un libro del 1995. Per aver voluto le immagini sopra la descrizione nel libro su Aquileia romana abbiamo speso nel 2000 almeno quattro volte tanto che non inserire le foto in tabelle finali. Il problema dei disegni è proprio l'interpretazione di quello che manca. Tante volte ho visto forzature a favore della tesi dell'autore. E questo di scientifico ha ben poco. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  46. Stessi conii della moneta di Vienna. Con un centraggio diverso, e con usura e particolari di superficie diversi. Il tuo asse non è la « copia » di quello di Vienna, ormai disponibile online: https://www.ikmk.at/object?lang=de&id=ID201157 Complimenti, hai fatto un bellissimo acquisto.
    1 punto
  47. E' uno dei tanti personaggi che non hanno (o di cui non si riconosce) un'origine modernamente definita, come anche Cristoforo Colombo per citarne un altro assai controverso. Se ci fosse un po' più di maturità semplicemente si riconoscerebbe che sono europei, senza fare tutto questo casino inutile.
    1 punto
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