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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/28/22 in Risposte

  1. Si, serata piacevole e piena di spunti interessanti, ma, purtroppo, c'è stato un piccolo intoppo, se così lo vogliamo chiamare. La mia pausa gelato di metà serata è miseramente fallita... mia figlia li aveva divorati tutti lasciando il frigo miseramente vuoto Per evitare in futuro questo spiacevole inconveniente, dovrò prendere seriamente in considerazione il suggerimento di @littleEvil nasconderne almeno uno sotto una confezione di fagiolini surgelati
    6 punti
  2. L’arma letale di Quelli del Cordusio ?
    5 punti
  3. È da tanto che, colpevolmente, non aprivo una discussione sul forum ma il mio tempo libero purtroppo/per fortuna è sempre meno e cerco di dividerlo adeguatamente fra le mie passioni ed interessi. Di recente c’è stata un’interessante asta che ha messo all’incanto un’intera collezione che ha creato bagarre fra numerosi collezionisti. Quello che mi ha piacevolmente colpito è stato l’interesse suscitato, oltre quello ovvio alla moneta, verso i cartellini della vecchia collezione. Solitamente quando si compra una moneta il tondello resta “anonimo”, riparte da zero nelle mani del suo nuovo possessore destinando all’oblio chi prima di lui ha curato e coccolato quella moneta, un triste destino per noi collezionisti. Un semplice pezzettino di carta che accompagna la moneta invece ha permesso di non far cadere nel dimenticatoio il precedente possessore, un dovuto rispetto a chi prima di noi ha permesso che la moneta sia finita in mano nostra. Insomma una sorta di immortalità oltre che per il tondello, anche per chi prima di noi lo ha avuto. Una visione forse un po’ troppo romantica e poco legata all’attuale momento storico del collezionismo in cui il pensiero predominante è dettato da due sole parole: “Quanto vale?”, ma permettetemi questa visione forse più adatta ai tempi che furono e nel vedere l’interesse per i cartellini, che spero non sia motivato dal pensiero di un surplus sul valore economico, mi ha fatto comprendere che qualche “vecchio romantico” numismatico ancora c’è e questo è un bene per la Numismatica. Fatta questa doverosa e piacevole premessa passerei a parlare di una moneta ora in mio possesso ma sui cui sono riuscito a ricrearne parte dei suoi passaggi di mano nel tempo. Chi mi conosce sa della mia passione mai sopita per i cavalli. La moneta del popolo per eccellenza ricca di tipologie e di innumerevoli varianti e questo la rende, a mio avviso, il motivo sul perché sia tanto apprezzata dai collezionisti. Ognuno di noi credo possa vantare di avere in collezione un esemplare particolare, raro, o magari non ancora censito. Avendo per scelta ridotto la mia raccolta a pochi esemplari e cercando di studiare a fondo queste poche monete, periodo storico compreso, mi capita sovente di vedere gli stessi esemplari transitare di asta in asta nel tempo a conferma che le monete restano… i collezionisti passano. La ricerca continua di esemplari da censire mi ha portato a scoprire diversi passaggi d’asta di una moneta ora presente nella mia collezione. Una semplice curiosità ma che fa apprezzare ancor di più questo piccolo tondello di rame passato di mano in mano per tanti anni alimentando anche, senza negarlo, un po’ di ego del sottoscritto inorgoglito sapendolo passato in alcune collezioni importanti del passato. La prima notizia su questo cavallo lo troviamo nel “ragionamento” di Giovan Vincenzo Fusco Intorno alle zecche ed alle monete battute nel Reame di Napoli da re Carlo VIII di Francia edito nel 1846 dalle stamperie del Fibreno a Napoli (il Fibreno è un breve corso d’acqua che scorre a pochi metri dalla mia casa natale… segno del destino? ?). Il “ragionamento” del Fusco, illuminante per l’epoca, non è però esente da qualche imprecisione in quanto questo cavallo viene riportato come battuto nella zecca di Capua. Ve lo presento: Da Fusco 1846, Tav. IV, nr. 3 Passano gli anni e si arriva al 1882 dove, per la legge di cui sopra che non ammette deroghe al fatto che le monete restano mentre i collezionisti passano, questo cavallo, assieme alle altre monete della collezione Fusco, viene messo all’incanto. Pur se nel catalogo della collezione la moneta non è riportata tra le poche e sicuramente più meritevoli di figurare nelle tavole, la sappiamo presente perché al lotto 2149 leggiamo la descrizione di 6 cavalli con relativi riferimenti ed uno di essi è riferito proprio al lavoro del Fusco, tav. IV numero 3. Non so chi abbia preso la moneta ma di certo dopo è finita nella collezione Cora perché nel successivo passaggio, cioè la vendita della collezione San Romé del 1924, la ritroviamo al lotto nr. 2343 proprio con l’indicazione del passaggio precedente (collezione Cora nr. 167). Con relativa immagine nelle tavole. Passano gli anni ed ecco che, all’inizio del nuovo millennio, la moneta viene riproposta in un listino di vendita della ditta Baranowsky di Roma. Un sorriso, una stretta di mano e da allora questo cavallo riposa con me. Per concludere questa è una mia storia ma sono certo che molti di voi ne hanno altre da raccontare. Vi invito a farlo in modo da non tagliare quel legame che unisce noi collezionisti di oggi con quelli del passato onorando la loro memoria. D.F.
    3 punti
  4. Buonasera a tutti, partecipo con ultima Murattiana arrivata in Collezione Litra68. 3 Grana 1810 Variante NAPO? Saluti Alberto
    3 punti
  5. Ciao Penso che la medaglia sia successiva agli anni '30 del secolo scorso. Suppongo sia stata commissionata e poi rilasciata in qualche parrocchia dove magari c'è un opera in particolare riguardante i due santi, ma non ci sono riferimenti della città quindi penso risulti impossibile risalire alla parrocchia di appartenenza. Un'altra ipotesi è che essa possa essere stata realizzata a scopo votivo, più in generale, dato che i santi, fratelli gemelli, sono attualmente considerati come i protettori dei medici, più nello specifico dei chirurghi. Tale nomina è dovuta al fatto che la tradizione narra che i due fratelli, che erano due medici, quando furono in vita riuscirono ad impiantare una gamba di un paziente di colore deceduto ad un altro paziente bisognoso. Mi piaceva riportare questo episodio in particolare perchè è la primissima testimonianza scritta in assoluto che parla di trapianti nel campo della medicina. Spero di esserti stato di utilità ma aspetta pareri più autorevoli come quello di @borghobaffo .
    2 punti
  6. Buona serata Dopo tanti monetoni ai quali la fisicità certo non manca, con iconografie importanti di Re, Imperatori e Papi, tutti abbigliati con paludamenti importanti o corazzati, mi fa un po' sorridere postare la moneta che segue. In ogni caso va il mio plauso a chi mi ha preceduto per tutte le loro monete che hanno postate e le interessanti informazioni che le hanno accompagnate; in particolare un ringraziamento a @Philippus IX che ha aperto la discussione. Io vi porto a Venezia e precisamente nel periodo nel quale ha "dogato" Nicolò Tron e cioè dal 1471 al 1473. Dopo due tentativi, di fatto frustrati, in occasione dei dogati di Antonio Venier (1382-1400) e Cristoforo Moro (1462-1471), finalmente la Serenissima, acconsente la coniazione di una moneta, nemmeno tanto grande, che riporti l'effige del Doge in carica. E' un evento eccezionale per due motivi: 1) perché è la prima volta che ciò avviene con il consenso del governo (tanto si ricrederà subito dopo morto il Doge); 2) perché questa moneta è la prima Lira fisicamente coniata e così cessa, in primis a Venezia, la Lira moneta di conto. Dalla rete: Asta Bertolami Lira da 20 soldi, in argento, titolo 0,948 – mm. 28-29 – gr. 5,74-6,52 D/:  NICOLAVS  TRONVS  DVX foglia d'edera, busto del doge barbuto volto a sinistra con corno ducale; sotto il busto un ramo con tre foglie d'edera R/: SANCTVS MARCVSleone in soldo che regge il libro con le zampe anteriori, il tutto in una corona legata da nastri Congiuntamente alla Lira, venne disposta l'emissione della 1/2 Lira, che resterà solamente un progetto, stante la dipartita del Doge pochi giorni prima di iniziare la coniazione, nonché la coniazione di un bagattino in rame. Bagattino, in rame, mm. 19-20 – gr. 2,08-2,98 D/:  NICOLAVS  TRON VS  DVX °busto del doge barbuto volto a sinistra con corno ducale in cerchio di perline; R/: °SANCTVS °MA RCVSVleone alato e nimbato, rampante verso sinistra, regge il vessillo crociato con le zampe anteriori Altre tipologie di Bagattino risultano emesse, ma in pochissimi esemplari, e senza che ci siano decreti ad essi relativi, salvo uno che prevede l'invio di bagattini a Verona e Vicenza, ma sembra che l'intenzione sia restata tale. Ho letto dei difetti fisici degli Asburgo, ma anche il nostro Doge Tron non era da meno ... ce lo conferma un suo contemporaneo, il senatore Malipiero, che così ce lo descrive: "de grave natura, grosso, bruto de faza"; (con la barba ispida lasciatasi crescere per lutto, dopo la morte del figlio a Negroponte - Eubea); "avea brutta pronunzia in tanto che parlava spumava pé labbri" . Alla morte del Doge, il Governo della Serenissima ritornò sui suoi passi e si decise che l'immagine del Doge dovesse essere quella abituale, cioè inginocchiato davanti a San Marco, perché: "I signori tiranni si mettono in medalia e non i cavi de repubblica" (I Signori tiranni si mettono in moneta e non i capi di una repubblica) saluti luciano
    2 punti
  7. Finalmente...aria di collezionismo puro...aspettiamo domani Super Mario @dabbene con le sue grandi foto!!!?
    2 punti
  8. Grazie di cuore caro Mario @dabbene la stima è reciproca...ti aspettiamo a Castellammare...calorosamente?? Vi ricordiamo che gli orari di apertura e chiusura sono sabato 19 febbraio 2022, dalle ore 9 alle 18, mentre domenica 20 febbraio 2022, dalle ore 9 alle 13. Che la manifestazione si terrà per la terza volta presso lo spazio espositivo completamente ristrutturato, videosorvegliato, da più di 1000 mq, con spazi ampi necessari a rispettare alla lettera il protocollo di sicurezza e Covid, all'interno dell'Hotel Queen Daisy, che si trova in via Schito n°185 a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli. L'ingresso è gratuito, all'entrata sarà richiesto il Certificato verde Covid-19 rafforzato, ottenuto a seguito di guarigione o da vaccinazione, per chi non avesse ancora fatto la terza dose di richiamo potrà utilizzare il green pass da ciclo vaccinale primario completato, ma dovrà presentare contestualmente un documento, cartaceo o digitale, di un test antigenico rapido o molecolare, eseguito nelle 48 ore precedenti, che attesti l’esito negativo al SARS-CoV-2. A disposizione parcheggio privato della struttura alberghiera, video sorvegliato e custodito. A disposizione area ristoro con servizio bar, sala ristorante, menu' completo a prezzo fisso di € 15. Come raggiungerci: La strada d'accesso primaria finalmente è stata rimessa a nuovo dall'Amministrazione comunale. E45 Napoli - Salerno - All'uscita del casello autostradale Castellammare di Stabia - Pompei, mantenere la destra e subito dopo a sinistra proseguendo direzione Ponte Persica. All'incrocio proseguire a destra in direzione via Ripuaria a Castellammare di Stabia per circa 1 km. All'incrocio svoltare a sinistra, proseguire direzione via Schito per circa 100 metri, sulla destra troverete l'Hotel Queen Daisy. Per ulteriori informazioni: Associazione Circolo Tempo Libero Iscritta alla FSFI - Federazione fra le Società Filateliche Italiane Pagina Facebook: Associazione Circolo Tempo Libero Siamo presenti sui maggiori social media marketing Vi alleghiamo le varie locandine e vi ringraziamo anticipatamente per l'eventuale partecipazione.
    2 punti
  9. In bocca a lupo a tutti e un caro saluto al grande Mario Limido @dabbene nel frattempo: Live da Piacenza 39° Pantheon foto inviatemi dal caro amico il segretario Decio Luigi.
    2 punti
  10. Penso sia un esemplare del genere Ionia, Smyrna Æ 24mm. Pseudo-autonomous issue, time of Maximinus - Gordian III, AD 235-244. [ΙЄ]ΡΑ ϹΥΝΚΛΗΤΟϹ, draped bust of the Senate to right / [ϹΜ]ΥΡΝΑΙΩΝ Γ ΝƐΩΚΟΡΩΝ, tetrastyle temple, within which statue of Tyche standing facing, looking to left, holding rudder and cornucopiae. RPC VI 4691 (temporary); Klose XXI/b 16–7. 6.60g, 24mm, 6h. Very Fine. Rare.
    2 punti
  11. Buongiorno...scendiamo di taglio, 2 grani, millesimo 1814....un corona a sette punte e un 6 punte...decisamente più raro il primo
    2 punti
  12. Visto che chiedi il parere, espongo il mio pensiero personale anche non condivisibile, questa non è Numismatica, è il peggio del peggio per sfruttare le manie collezionistiche, ancor peggio se l'argento è 333/1000, non ci sarà la "scappatoia" di poter vendere a peso, fine che hanno fatto le varie emissioni anni 80, vedi olimpiadi varie Canada ecc... ecc.... consiglio spendi i soldi in vere Monete! saluti TIBERIVS
    2 punti
  13. Ho pensato di aprire questo topic per raccogliere tutte le discussioni iniziate da petronius arbiter nelle quali racconta le storie più interessanti che stanno dietro alle nostre amate monete. Dato che pur essendo molto interessanti non tutte possono essere in evidenza si rischia, come è successo inizialmente a me, che ai nuovi arrivati qualcuna possa sfuggire e sarebbe veramente un peccato! Con l'aiuto di petronius arbiter ho quindi cercato tutte queste discussioni e vado ad elencarvele: MONETE D'ORO: 1. James B. Longacre e la "Double eagle" 2. L'aquila di San Gaudenzio 3. Un'aquila da 7 milioni di dollari 4. Racconti dell'età dell'oro 5. The Eagle and I 6. Le Zecche dell'oro DOLLARI D'ARGENTO: 1. Il Re ed Io 2. Storia di Morgan 3. L'Uomo dei Dollari 4. Un dollaro di pace 5. Il Dollaro Perduto del '64 ALTRE MONETE: 1. A nickel's story 2. Cinque piccoli indiani 3. Who's that girl 4. 1 milione per un centesimo 5. Il dollaro di Susie B. 6. It's only a dime... 7. Confederate Half Dollar 1861 8. La prima Americana 9...e poi lo chiamarono Dollaro 10. I dollari dei Nativi 11. L'Innovazione Americana 12. Il Presidente e Mister T 13. Le monete di Abramo 14. The Wonderful Wizard of Oz 15. Arsenico e vecchi merletti CURIOSITA' 1. Quando pulire le monete fa male... 2. Gin Craze 3. Cosa fare a Denver quando sei morto Stiamo preparando una discussione simile anche per la sezione "cartamoneta e scripofilia", appena pronta inserirò qui di seguito il link. ECCOLO! Buona lettura a tutti!
    1 punto
  14. LIBRERIA TESTI IMPERO ROMANO E NUMISMATICA TESTI CLASSICI: Description historique des monnaies frappées sous l'Empire romain - Vol. I H. Cohen Description historique des monnaies frappées sous l'Empire romain - Vol. II H. Cohen Description historique des monnaies frappées sous l'Empire romain - Vol. III H. Cohen Description historique des monnaies frappées sous l'Empire romain - Vol. IV H. Cohen Description historique des monnaies frappées sous l'Empire romain - Vol. V H. Cohen Description historique des monnaies frappées sous l'Empire romain - Vol. VI H. Cohen Il ripostiglio della Venera Luigi Adriano Milani, 1860 Monete Romane - manuale elementare Francesco Gnecchi, Hoepli, 1896 The Coin Types of Imperial Rome with 28 plates and 2 synoptical tables. F. Gnecchi , I Medaglioni Romani , Vol.3 Esclusivamente il volume tre: medaglioni di bronzo di piccolo e medio modulo e medaglioni del senato, con tavole a fine testo. Il Volume 2 (medaglioni di bronzo di grande modulo) si trova in versione senza tavole di fine testo a questo link: http://www.archive.org/details/GnecchiIMedaglioniRomaniVol.IiGranModuli (126Mbyte). Dattari G. - Intorno alle forme da fondere monete imperiali romane - RIN 1913 Intorno alle forme da fondere monete imperiali romane Gustave Blum - Numismatique d'Antinoos J.N. Svoronos. Athènes, 1914. In-8, pp. 33-70, 5 tav. f.t., brossura editoriale. Estratto da Journal International d'Archéologie numismatique. Tome seizieme. Weder M.R. - Der Bachofensche Munzschatz' (Augst 1884) Mit einem Exkurs uber die unter Aureolus in Mailnad gepragten Postumusmunzen." Studio della monetazione e i conii di Aureolo. Alföldi, Andreas. "The numbering of the victories of the Emperor Gallienus and of the loyalty of his legions." , 1929. Articolo sulla monetazione legionaria di Gallieno. Notiziario del Portale Numismatico dello Stato_16_2022 - Tesoro di Como Studio completo del Tesoro di Como. CONTRIBUTI : La monetazione di Faustina II La monetazione di Lucilla Una VICTORIA AVG inedita di Postumo Libera traduzione del testo "L'atelier de Milan" di M. Doyen A new Antoninianus in the name of Saloninus Augustus Tre nuovi antoniniani a nome di Salonino Augusto La monetazione di Giuliano II
    1 punto
  15. Per chi non l'avesse ancora vista, segnalo l'ultima asta Aurora relativamente alle banconote, particolarmente interessante per alcune tipologie proposte. Di raro si vede della cartamoneta battuta da questa Casa d'aste, ma in questo caso sono apparsi decine di lotti riguardanti cedole del Sacro Monte della Pietà e del Banco di santo Spirito. Si va dai tagli più bassi, 4/5 scudi fino ad arrivare, soprattutto per il Monte di Pietà fino ai 95 scudi. Segnalo, in particolare il lotti 41 e 42, si tratta di due cedole da 49 e 95 scudi, riportanti bollature di Scopoli e Perugia, ritenute rarissime se non uniche. E qui chiedo un parere a @Orodicarta esperto nella materia. Ecco il link, buona visione. https://auctions.aurora.sm/it/cat/39/19/cartamoneta/1/
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  16. Salve a tutti sto avendo un po di problemi con le monete I C . Questa è una. Diametro 16mm dovrebbe essere un mezzo sestino solo che non trovo riscontro con i globi. Questi sono vuoti ed in più si vedono altri 2 globi vuoti sotto la Croce potenziata. Se avete info? . Grazie anticipatamente.
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  17. Ho recentemente acquistato e messo in collezione questo Forte di Amedeo VIII Conte. È una moneta che sinceramente ho visto poco in commercio e infatti mancava come tipologia nella mia collezione.. La conservazione non è ottima, ma la moneta dal vivo è più bella e poi ha la particolarità, non censita, di un errore nella legenda del diritto in cui il nome del Conte invece di essere A MEDEVS è solamente A MEDES. Rovera coi suoi studi attribuisce la produzione di questa tipologia a Giovanni Rezetto di Moncalieri, nella zecca di Chambery, dopo la riforma monetaria del 1405 che ordinava la sostituzione di tutte le monete coniate in precedenza. Mi piace segnalare che lo zecchiere precedente, Umberto Borgo della zecca di Nyon che venne poi appaltata al Rezetto insieme a quella di Chambery, venne processato per falsificazione perché le sue monete venivano spesso rifiutate e considerate come non buone creando problemi di credibilità e di commercio. Borgo venne poi ritenuto colpevole e condannato alla pena capitale che fu eseguita a Chambery nel Marzo del 1405. Non si scherzava in quel tempo con le condanne se portavi un danno alla corona! Questa tipologia di Forte con la A non simmetrica si possono trovare con tre varianti: con la stanghetta superiore diritta, fogliata oppure a cuneo come in questo caso. Diametro 19 mm. Peso 1,14 gr. Ed ora la foto:
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  18. Buongiorno a tutti. Nel riordinare una collezione ho trovato questo oggetto, che non so se definire medaglietta o forse più propriamente piastrina, di soggetto non propriamente allegro. Mi farebbe piacere, se qualcuno ne conoscesse la funzione che aveva, avere qualche notizia. Grazie
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  19. La moneta 94 dell'ultima tua foto credo abbia gli stessi conii di una mia moneta, avevo postato le foto della mia moneta sul forum parecchi anni fa. Se ti interessa eventualmente cerco ancora le foto per postarle.
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  20. Mi piacciono assai i dong,cartamoneta e moneta??
    1 punto
  21. Fortunatamente stiamo usando le mascherine ffp2 ma se devo proprio andare al bagno non igienico sul lavoro mi sono attrezzato:
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  22. E' evidente, sì, ma non sono lettere ben definite bensì "segni" che ne fanno quasi una serie di greche. Può essere che facciano riferimento a cartelli che probabilmente venivano appesi al collo dei condannati.
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  23. Buonasera Ormai non è un mistero,che di tanto in tanto,metto da parte anche qualche patacchina da due soldi? Eccone una,molto " famosa" del dollaro cinese Fatman? Saluti e alla prox
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  24. Grazie per la segnalazione. Quando mia moglie non mi guarda ci do un'occhiata! ?
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  25. Salve, è una doppia in oro di Ferdinando II moneta rara ma quelle di Cosimo II ancor più rare, come noteraì di questa monetazione , le doppie sono state emesse non per la loro bellezza ma per il loro peso, qui vi sbagliate in pieno sul valore di quei tempi, ad oggi questa sarebbero €500 in banconota o €200 la massima era la quadrupla in oro nel Granducato, teniamo conto che lo scudo d'oro equivaleva alla piastra in argento per valore ed era la moneta in argento massima pari a circa 7 lire dell'epoca ed era la meta di una doppia. Tornando a noi, la moneta è autentica, sembra forse sia stata montata o tosata leggermente, le schiacciature sono tipiche di questa emissione, una moneta così è pari a un bb siamo sulle €600/700 circa valore odierno, in spl vero di questa moneta ne esistono pochissime per non dire che si contano su una mano e costano cifre da capogiro.. Saluti Fofo
    1 punto
  26. Eh si ...quanto potrebbe raccontare ormai ...
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  27. A me non disturba? Per far soldi si passa su tutto: anche un'emissione dei nazionalissimi francesi su uno dei simboli più efficaci (i Puffi) inventato dagli odiati belgi. Francesi e belgi non si sopportano. Tutto qui.
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  28. ... dai torniamo seri, sarebbe interessante per tutti gli appassionati del Forum, se Graziano @prtgzn postasse, chiaramente se ha tempo e voglia, qualche suo interessante Bono risalente alla metà dell'ottocento mostratoci ieri sera. "Tiro per la giacchetta" anche @Clar622, in questo caso sarebbe interessante vedere qualcuno dei falsi d'epoca presenti nella sua cospicua collezione. Saluti e buona giornata a tutti.
    1 punto
  29. Il trolley più famoso del mondo! E' come la borsa di Mary Poppins...:)
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  30. A CHI E' SENZA META INDICHIAMO LA VIA buona giornata
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  31. Bello, me lo ordino!
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  32. Ciao @Scudo1901, wow!!! Stupendo BB per una moneta R4 La mia edizione del Gigante (2010) usava la frase citata per il 5L13VSag (R5), ma mi ricordavo che le quotazioni non erano poi tanto differenti (?) Saluti napoleonici, L
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  33. Terzo incontro andato benone! Ben 2 ore e mezzo di riunione nel quale abbiamo toccato tantissimi argomenti e raggiunto il numero record di 9 utenti contemporaneamente connessi. Dispiace per @nikita_ che non riusciva a sentirci, speriamo che la prossima volta vada meglio!
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  34. Per essere la prima volta che utilizzo un portale simile per me è un successo! La prossimo volta cercherò di imparare qualcos'altro Ad un certo momento ho visto spuntare questa discussione e scorrere i vari post al centro dello schermo Come avete fatto?
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  35. Grazie. Si legge bene, da ore 12, ...PHILIP.. Buona notte da Stilicho
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  36. Ciao Massimo, davvero una chicca questo scudo. Un R4 vero, moneta per "amatori" che la vanno a cercare con competenza per aggiungerla alla propria raccolta. Moneta che come sottolineavi davvero difficilmente si trova in conservazione superiore al BB. Classica moneta che se si vuole mettere in collezione, per forza di cose ci si deve "accontentare". Sul database di acsearch ne ho trovati solo due esemplari. Il primo, ex Gorny, in linea con la conservazione (intorno al BB) dei pochi esemplari noti. Il secondo, ex Bolaffi, davvero eccezionale per la sua qualità assolutamente fuori dal comune: non so se sia il migliore esemplare noto, ma vi sfido a trovarne uno migliore di questo! Michele
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  37. Buona serata Queste monete fanno parte di quelle cosidette "Anonime", perché non riportano il nome del Doge sotto il quale sono state coniate. I tuoi Bagattini riportano però le iniziali del Massaro (non è così per tutti quelli coniati) e quindi sei fortunato! Veniamo alle iniziali: ND = Nadal da Mosto (1533-1534) - Doge Andrea Gritti IS = Jacopo Surian (1543-1544) - Doge Pietro Lando AC (?) = Alvise Contarini (1518-1519) - Doge Leonardo Loredan Ho messo il (?) perché le iniziali possono essere confuse, non mi sono molto chiare. saluti luciano
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  38. Un off topic te lo devo caro @gpbasetti Hai aperto un mondo di ricordi con questa medaglietta. Tramite svariate ricerche di altre cose/ricordi miei,sono affiorate anche cose interessanti? Speriamo di capire qualcos' altro in piú sul tuo oggetto.?
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  39. Buongiorno. Effettivamente sembra che la moneta sia stata pulita in modo un po' troppo energico. Comunque, a mio parere, rimane un bell'esemplare.
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  40. Ci aggiungerei l'Italia vista la presenza del nostro connazionale Pigafetta sulle navi che sono rientrate dal giro del mondo
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  41. Ulteriori stralci ,perdonate una foto "cruda" ma è esplicativa proprio alla medaglietta/targhetta. Per arabi ovviamente intendiamo i libici,quelli impiccati. Saluti
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  42. Il Gazzettino di Quelli del Cordusio n.8 arriva a Piacenza sabato 28 gennaio alle ore 11 circa presso lo stand di Marco Ottolini, Medaglie e Monete, per gli amici del Gruppo ci sarà il dono di una copia fino ad esaurimento scorte. E quindi buon Gazzettino, buon Piacenza e buona numismatica !
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  43. Buondì proseguo con il taglio inferiore...non è il 5 grani più bello, ma il primo che comprai e lo trovo di una bellezza equilibrata... 5 grani 1815, punto dopo la data e singolo punto a chiudere legenda del rovescio e sigla B. del Vincenzo! Buona mattinata.
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  44. Altra cosa certa che è originale dell'epoca visto che la ditta O. DEL BO & C. coniò dal 1911 al 1918
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  45. Mio nonno ha partecipato alla guerra in tripolitania, lui era addetto al recupero dei feriti sul campo di battaglia e si serviva di un carro trainato da due cavalli. Poi arrivarono i primi autocarri a motore della FIAT che avevano gomme piene e capote richiudibile usata in caso di pioggia. Ricordo i suoi cruenti racconti ancora adesso. Quando catturavano un soldato italiano veniva impalato ed evirato. Sappiamo tutti che in tutte le guerre ci sono stati episodi terribili da entrambi le parti. Scusate l'otp.
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  46. Inserisco in discussione l'esemplare del 1858 aquilette capovolte con caratteri grossi al dritto e mancanza di punteggiatura al rovescio.
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  47. INTRODUZIONE Julius Popper fu un ingegnere e avventuriero nato il 15 dicembre 1857 a Bucarest. La sua storia è poco nota, eccetto che in Romania dov'è considerato un personaggio importante, nonostante pur essendo stato rumeno madrelingua non lo fu mai come cittadino: all'epoca la Romania faceva ancora parte dell'Impero Ottomano e in seguito la cittadinanza della Romania indipendente gli venne rifiutata. Partito per la Francia a 17 anni, Popper si laureò in ingengneria e fece studi supplementari anche in fisica, chimica, meteorologia, geologia, geografia ed etnografia. Era anche molto portato per le lingue ed oltre al rumeno parlava fluentemente tedesco, yiddish, inglese, spagnolo, portoghese e francese. Dopo la laurea si mise a viaggiare per mezzo mondo e nel 1885, mentre si trovava in Brasile, gli arrivò la notizia della scoperta di giacimenti d'oro nella Terra del Fuoco (l'estremo sud del continente sudamericano), zona all'epoca poco esplorata e selvaggia. Preso dalla "febbre dell'oro" andò a Buenos Aires e allacciò relazioni con uomini politici e d'affari argentini, proponendogli un progetto per l'esplorazione e la successiva colonizzazione della Terra del Fuoco. Popper organizzò una spedizione preliminare e nel settembre 1886 salpò per l'isola principale dell'arcipelago della Terra del Fuoco, insieme ad alcuni collaboratori e materiale vario per la ricerca scientifica, armi e cavalli. Le sue esplorazioni e ricerche ebbero una grande eco in Argentina: Popper confermò la presenza dell'oro e concluse che: "Tenendo conto del carattere generale del paese (Terra del Fuoco), sono incline a credere che il suo futuro sia rappresentato da due importanti industrie. La prima, la più produttiva, è lo sfruttamento dei giacimenti auriferi e servirà per introdurre la seconda, più positiva e fertile, che è l'allevamento ovino". Ottenute le concessioni minerarie per le terre scoperte Popper approdò alla fine del 1887 nella baia di San Sebastian. In questa regione molto ostile e ventosa costruì gli impianti di estrazione e lavorazione dell'oro e varie infrastrutture per una grande comunità: a questa colonia diede il nome di "El Páramo", dove nei primi tempi lavoravano 540 persone, a cui poi se ne aggiunsero molte altre. Ben presto, attratta delle sue gesta, arrivò a El Páramo un'ondata di avventurieri, marinai, disertori e fuggitivi vari, provenienti quasi tutti dal Cile: per proteggere la sua attività Popper reclutò nel 1888 un esercito di mercenari europei le cui uniformi vennero copiate da quelle prussiane. In seguito Popper espanse l'attività fondando altre colonie, come Beta, Cullen e Carmen Sylva , si mise ad esplorare le zone dell'isola ancora sconosciute ed entrò sempre più spesso in conflitto con cercatori d'oro e avventurieri cileni che attaccavano i suoi stabilimenti nel tentativo di rubare l'oro, ingaggiando vere e proprie battaglie. Popper viene spesso descritto come il responsabile del genocidio degli idigeni fuegini con cui venne a contatto durante le sue esplorazioni, ma in realtà fu più probabilmente un comodo capro espiatorio con cui i dirigenti argentini, anche prima del suo arrivo nella Terra del Fuoco, coprivano la pianificazione e l'attuazione dello sterminio delle popolazioni locali. Venne trovato morto il 6 giugno 1893 nella sua casa a Buenos Aires, mentre pianificava un'esplorazione dell'Antartide; il medico che effettuò l'autopsia stabilì la causa in un arresto cardiaco. LE MONETE DI JULIUS POPPER Nel 1889, durante la sua permanenza nella Terra del Fuoco, Popper riuscì ad ottenere dal governo argentino vari privilegi fra cui quello di battere moneta ed emettere francobolli, anche se questo a lungo andare gli costò l'ostilità dei governatori locali, ostilità che contribuì alla sua cattiva fama di sterminatore d'indigeni. Prima di sua iniziativa e poi con l'autorizzazione del governo coniò una moneta d'oro, il Popper, in due tagli denominati in grammi d'oro: la 1 grammo (12,5 - 13 mm, 86.4% oro 13.2% argento) e la 5 grammi (17,5 - 17 mm, stesso titolo della 1). Secondo alcune fonti 1.000 pezzi della 5 grammi e circa 5.000 pezzi della 1 grammo furono prodotti in una zecca rudimentale ad El Páramo, mentre alla zecca di Buenos Aires ne furono ricavate altre da circa 175 kg d'oro. In una lettera del 1892 a Don Bartolomé Mitre y Vedia, Popper scrisse: "[...] Ho battuto queste monete d'oro a causa della mancanza di comunicazioni regolari tra la Terra del Fuoco e la capitale della Repubblica, le frequenti fluttuazioni del tasso di cambio monetario e la necessità di evitare l'inconveniente di manipolare polvere e pepite di questo metallo. " (francobollo da 10 centesimi in oro)
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