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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/03/22 in Risposte
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Buongiorno a tutti, Le mie al momento uniche commemorative. Per quelle "commemorate" dai Siciliani ci stiamo attrezzando. Un saluto Raffaele.4 punti
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Posto la premessa introduttiva al volume, che meglio saprà descriverlo: Questo libro nasce quale approfondimento numismatico di una controversa stagione politica e culturale della storia del nostro Paese, in occasione del 200° anniversario della morte di Napoleone Bonaparte. Due nuclei archivistici hanno permesso le analisi che ne stanno alla base: il primo è quello dell’Archivio di Stato di Bologna. L’autore è da vari anni impegnato, insieme a Michele Chimienti e Guglielmo Cassanelli, nella identificazione dei documenti relativi alla zecca della città nell’Ottocento e nella loro trascrizione e pubblicazione: in questa sede vengono ordinati in una sequenza narrativa quelli più significativi del periodo del Regno d’Italia, e che ancora risultano inediti. Non è possibile comprendere la numismatica senza conoscere i suoi complessi rapporti con la storia, l’economia, la tecnica del periodo o prescindendo dall’officina in cui le monete sono state coniate. Seppure l’affermazione possa risultare generica, va riconosciuto come merito della burocrazia napoleonica quello di aver cercato in ogni modo di rendere omogeneo il contesto organizzativo, e questa ricerca di uniformità traspare dalle lettere trasmesse dalla sede centrale di Milano e da quelle provenienti da Venezia, cioè dall’insieme delle tre zecche del Regno. Il secondo ambito archivistico è quello del ‘Gabinetto Numismatico e Medagliere di Milano’, parte delle ‘Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco’ che ha permesso di ritrovare vari conii di pertinenza delle zecche di Milano e Bologna, alcuni solo abbozzati altri completi, potendo in tal modo osservarne le caratteristiche e comprenderne le modalità di esecuzione: vengono presentati in uno specifico capitolo. Completano questo volume, e ne costituiscono la trama di supporto, un’introduzione storica, un approfondimento relativo ai principali personaggi che operarono nelle zecche del Regno, una sezione sui decreti monetali del periodo, un catalogo di prove/progetti/monete coniate e la trascrizione commentata di un volumetto sulle macchine idrauliche della zecca durante il periodo napoleonico ed in quello successivo. Confido di aver saputo presentare nuove informazioni in un insieme armonico, capace di interessare non solo il ricercatore ma anche il semplice collezionista, che potrà così corroborare la propria passione con un insieme di informazioni capaci di alimentarla.3 punti
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Tantissimi complimenti all'amico Giovanni B. Vigna , @Giov60, per il suo nuovo libro appena pubblicato.......non tardero' a procurarmelo sicuramente!!!!!!! "Zecche e monetazione napoleonica del Regno d’Italia - Rivisitazione storico-numismatica attraverso il materiale dʼArchivio". Attraverso i documenti dell'Archivio di Stato di Bologna viene esaminata la monetazione a nome di Napoleone dal 1805 al 1813 delle zecche di Milano, Bologna e Venezia. 292 pagine a colori, formato 21x30 cm. Edito da Nomisma nel 2022.2 punti
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Nuovo cofanetto entrato in collezione : REPUBBLICA ITALIANA - Set di presentazione 1982 dell'acciaieria "Nuova SIAS Acciai Speciali2 punti
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Credo sia meglio chiuderla qui, della guerra in Ucraina e delle sue conseguenze si sta già discutendo da giorni in un altro topic, evitiamo di sovraccaricare il forum sull'argomento.2 punti
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Salve, vi mostro la mia 2 euro Dante del 2003 “occhio di bue” e con spessore irregolare.2 punti
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grazie per le risposte e le valutazione della conservazione! Come ricompensa, ho compilato una piccola Storia delle monete in nickel - fino alla II guerra mondiale, quindi il periodo in cui erano prodotte come alternativa alle monete in argento - non ancora per sostituirle. Nel 1837 la ditta Feuchtwanger di NY presentò al congresso delle prove di monete in nickel da 1 e 3 cent ma la proposta venne respinta. La lega era composta da 17% nickel, 68% rame, 12% zinco, 3% argento. Dal 1838 in Francia vennero coniate prove di monete in 15% nickel, 75% rame e 10% zinco, ma poi la lega venne utilizzata per la produzione di medaglie - non per monete. Nel 1848 la Svizzera decise di produrre monete in lega di nickel. Purtroppo i rappresentanti politici conservatori nella commissione riuscirono ad imporre la sostituzione di parte del nickel con argento in modo da raggiungere il 50% del valore nominale. Una decisione dogmatica-politica che aumentò il costo ma peggiorò la qualità del metallo delle monete, prodotte a partire del 1850. La lega quindi era composta da 10% nickel, 15% argento, 50% rame, 25% zinco. Oltre ai problemi di colorazione e resistenza all’usura, questa lega aveva un grosso difetto: la resistenza alle alte temperature, che facilitava la realizzazione di conii per la produzione di monete false. Dal 1856 vennero prodotte monete da 1cent negli USA, ma la quantità di nickel era 12% (con 88% rame) quindi meno del 15% necessario per dare al rame un colore argenteo. Vennero anche prodotte monete per Peru (1 e 2 centavos, 1863-64) e Costarica (1 centavo, 1865-68). Gli USA nel 1864 erano tornati al rame per le monete da 1 cent. Nel 1860 il Belgio mise in circolazione le prime vere monete "in nickel". Da esperimenti con diverse leghe contenenti Nickel al 18-50% era risultato un valore ottimale di 23-24%, ma per semplicità (altra decisione politica) venne scelta una lega 25% Nickel e 75% rame. Questa composizione venne utilizzata dal 1865 per i 5c USA e da allora è una sorta di standard per le monete “in nickel”. Seguirono il Brasile dal 1871, la Germania dal 1873/74, ecc. ecc. (dal 1894 anche l'Italia). Nel 1879 anche la Svizzera decise di passare alla lega 25ni/75cu, ma la solita commissione impose nuovamente il rispetto di un valore minimo di metallo almeno per la moneta da 20c che per questo motivo venne prodotta (fino al 1938) in nickel puro, più costoso del rame. Questa è la prima moneta in nickel puro, e si distinse per una straordinaria resistenza all’usura e per le qualità magnetiche. A partire dal 1881 altri 84 stati hanno prodotto monete in nickel puro. Fra questi anche la Germania dal 1927, con conseguenze notevoli… Infatti il trattato di Versailles imponeva alla Germania limiti per la formazione di scorte di diverse materie prime di interesse bellico, fra cui il nickel. Ma nel 1939 in Germania circolavano 2650 tonnellate di monete in nickel puro, che vennero ritirate e sostituite con monete in alluminio: una vera miniera di nickel a favore della produzione di acciaio per usi bellici! Il nickel era talmente importante durante la guerra, che negli USA nel 1942-45 venne sostituito… dall’argento! E poichè è meno efficace per cambiare il colore del rame, la lega sostitutiva per i 5c era composta da 35% argento, 56% rame, 9% manganese.2 punti
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Asse repubblicano Giano bifronte / prua, è illeggibile, dallo stile direi di Cneo Pompeo zecca Spagna-Sicilia Cr. 479/12 punti
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Si si anche ieri sera è stata una buona occasione per confrontarci anche su temi particolarmenti tecnici, le composizioni della carta, carta velina, carta liscia etc. insomma una bella e istruttiva chiacchierata, almeno per me. Però ragazzi dobbiamo rivedere gli orari, se continuiamo a fare quasi l'una di notte, il giovedì finisce che mi tocca prendere un giorno di ferie... Alla prossima.2 punti
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Vengono inviati anche medicinali e altri materiali sanitari. Ma questo non fa notizia... Arka Diligite iustitiam2 punti
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Buongiorno a tutti, “ Con la scomparsa dei segni di zecca prima, delle varietà e delle sigle poi, aumentarono in modo incredibile le varianti. Se ne trovano tante, e talune molto singolari, da lasciare perplessi e dubbiosi anche alcuni autori moderni, i quali spesso più che considerarle vere e proprie varianti, le considerano degli errori volontariamente o involontariamente commessi da incisori e coniatori” De Sopo 1971. Il 1856 è un’annata, dove le varianti, errori o semplici curiosità non mancano di certo, nella mia piccola collezione ne ho raccolto qualcuna che ho reputato più interessante rispetto ad altre piastre della stessa data. Le piastre che condivido con voi servono a far meglio comprendere l’infinita possibilità di analisi e l’interesse che ne deriva studiando accuratamente ogni particolare impresso e scoprendone l’impressione. 120 Grana scudo del Portogallo vuoto.1 punto
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Buongiorno a tutti, come sapete le monete sono quasi sempre fatte di una lega metallica (i.e. l'unione di due o più metalli). A volte può capitare che i due o più metalli possano non amalgamarsi in modo uniforme e ciò determina l’insorgenza sulla superficie della moneta di striature di diverso colore. La tipica forma a “striscia” - da cui anche il nome di "monete tigrate" - è dovuta al processo di laminazione a freddo a cui sono sottoposti i lingotti che comporta un appiattimento ed un allungamento del metallo. Essendo il "problema" legato al metallo del tondello le strisce coinvolgono non solo il campo della moneta, ma anche le impronte in rilievo, il bordo e in certi casi anche il contorno. Dall'analisi delle monete è stata riscontrata un'elevata concentrazione di questo errore nelle monete in lega di rame dei primi anni '20 (in particolare 1920 e 1921 sui 10 centesimi ape e 5 centesimi spiga). Probabilmente una partita di lingotti di rame non è stata preparata a regola d'arte. Quando poi questo errore si combina ad altri errori l'effetto diviene spettacolare buon proseguimento1 punto
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No, anch'io ne ho qualcuna, poche in effetti. Posto alcune emissioni in Karbovantsiv: Una cosa che ho notato e che mi pare pazzesca è che gli ucraini (ma non solo, anche i polacchi mi sembra, forse è una caratteristica delle lingue slave???) usano declinare in maniera diversa non soltanto il singolare e il plurale (come in italiano, lira e lire) ma fanno differenza anche tra plurale 2-3 e >3: 1 karbovanets 3 karbovantsi 5 karbovantsiv idem con le hruvnye: 1 hrivnya 2 hrivni 5 hriven Mi domando: il 4 come fa? Hrivni o hriven?1 punto
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Vedi che tutti ci siamo presi il Giovedì a seguire di ferie....organizzati?1 punto
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Medaglia devozionale e di protezione, bronzo/ottone, della seconda metà del XVII sec. (dopo il 1658).probabile produzione romana.- D/IL Cristo crocifisso, in campo su nove righe la preghiera di protezione contro le calamità e le malattie.- R/ Busto di San Tommaso da Villanova rivolto a dx in abiti vescovili, non comune. Ciao Borgho1 punto
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Salve. Il gettone in rame non datato inciso da Jacques Nilis (N sotto la testa) celebra la presa di Namur da parte dell'esercito francese sotto il comando del maresciallo di Lussemburgo (30 giugno 1682). Lot 1718.France. Louis XIV 'the Sun King' 1643-1715. Jeton Cu 25 mm, 5.10 g. Nearly very fine. D/ LUDOVICVS . // MAGNVS . REX . Testa anziana a destra. R/ AUGET . VICTORIA . VIRES (Il successo aumenta la forza). Ercole (o re Luigi rappresentato come Ercole) in piedi a sinistra, in leonté, appoggiato su una clava, mano sinistra girata sul fianco. L'idra sconfitta ai suoi piedi, sotto una linea del suolo. Due volute orizzontali simmetriche in esergo.1 punto
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complimenti bella acquisizione, e soprattutto che linearita' nella gestione del tesoretto; in qualche "altro" paese sarebbe andata cosi?1 punto
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... e se fosse un limes falsa? https://www.academia.edu/39643808/COIN_MOULDS_THAT_HAVE_PRODUCED_THE_SO_CALLED_LIMESFALSA_AT_CARNVNTVM Ciao Illyricum1 punto
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Non ho voglia di passare le giornate a rivedere tutte le le mezze verità che posti frequentemente, però la disinformazione può far danni e così mi tocca scrivere... La tua "nuova" caccia alle streghe non è poi così attuale, esattamente è di Agosto 2021: Russian Active Measures Yesterday, Today, Tomorrow by Olga Bertelsen PDF pdf | 3.88 MB | English | Isbn: B08WKCWKQ4 | Author: Olga Bertelsen | Year: 2021 Detta così, magari fa un po' meno notizia ad effetto. njk1 punto
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Buon pomeriggio Bravo @santone, è proprio un Bezzo da 6 Bagattini (detto anche Bezzone); moneta "anonima" che non riporta il nome del Doge sotto il quale è stata battuta. Anche questa, nel giro, attorno alla Madonna col Bambino, riporta le iniziali R C L A intervallate da stelline o bisanti o rosette. E' interessante il dato che si legge nella prima foto = 2 grammi; non può quindi essere della tipologia derivante dalla Legge del 22 gennaio 1604, perché pesava quasi 5 grammi. Vuol dire che quella in parola deriva dalla Legge di emissione del 20 aprile 1619, che aveva un peso oscillante tra i gr 2,34 e 2,85; considerata l'usura, direi che ci siamo. saluti luciano1 punto
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Molto bella e ben conservata. E' anche interessante perchè mostra il cd. "sfregio della virola", vale a dire quella linea sul tondello con la stessa curvatura della moneta che si vede al rovescio. Questo segno viene lasciato dal contatto del tondello con la virola in fase di battitura (si trova principalmente sulle monete con un forte grado di decentratura). Il fatto che si trovi al rovescio ci fa capire che questa moneta è stata battuta con il conio di rovescio installato sul conio di incudine e con il conio di dritto installato sul conio di martello (prassi abbastanza consolidata questa della nostra Zecca, anche se si conoscono alcune eccezioni, come i 50 centesimi leoni).1 punto
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Salve. Il gettone presenta sul diritto la figura allegorica del Commercio seduto su una balla, con un rametto d'alloro nella mano destra e un caduceo alato nella mano sinistra; in basso a sinistra una nave in lontananza. Lot 1685. Canada. AD 1813. Penny Cu 33 mm, 19.52 g. Nearly very fine. D/ TRADE & NAVIGATION/1813 R/ PURE COPPER PREFERABLE TO PAPER: ONE/PENNY/TOKEN Edge Engrailed (contorno zigrinato). Quattro varietà riportate in https://en.numista.com/catalogue/pieces53302.html1 punto
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Essendo da sempre attratto dalle Gallie romanizzate ed essendo sempre rimasto affascinato da questa tipologia di moneta di bronzo coniata a Nimes, vi voglio mostrare in anteprima (ho solamente le foto dell'inserzione di vendita) il mio ultimo acquisto: La conservazione non è delle migliori, tuttavia è corredata da un vecchio cartellino che, per me, ne aumenta il fascino! Prima di sbilanciarmi in ulteriori classificazioni mi riservo di vederla in mano e di confermare il peso, dopodiché proverò a sbilanciarmi sulla possibile classificazione sulla base delle quattro classi individuate. ...e se la cosa mi dovesse prendere oltremisura... non escludo di implementare la mia collezione con altri esemplari!1 punto
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Ci provo! Direi un falso d'epoca di uno scudo di Gregorio XVI https://en.numista.com/catalogue/pieces18062.html1 punto
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Buongiorno Pippo78. Per me la moneta è SPL...forse anche SPL+.... Le foto come al solito non aiutano. Prova a postare altri foto...magari si riesce a fornire un giudizio più attendibile. La moneta non è male.1 punto
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Chiamiamo x i polli e y i conigli. Ogni pollo ha due zampe, perciò il numero totale di zampe dei polli è 2*x. Ogni coniglio ha 4 zampe, perciò il numero totale di zampe dei conigli è 4*y. Polli e conigli hanno una sola testa, quindi il numero totale di teste è dato da x+y. Si ottiene, quindi, un sistema di due equazioni da risolvere: x+y=27, 4*y+2*x=76. Perciò ci sono 16 polli e 11 conigli.1 punto
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Molto bella questa decentratura assai evidente?1 punto
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8º incontro svolto oggi ?? Come sempre numero ottimo di utenti connessi e molti temi toccati. Ci tenevo a ricordare che l’appuntamento ormai è automatico ogni mercoledì dalle 9:30 in poi. Quindi anche se non avvisiamo prima chi vuole può connettersi con la certezza di trovare sempre qualcuno online il mercoledi!1 punto
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Salve. Enrico IV fu re di Francia dal 1589 al 1610. ? CAMERAE · COMPV/TOR · REGIORVM. Scudo di Francia circondato dal collare dell'ordine di San Michele e sormontato da una corona reale chiusa. R: SVBDVCENDIS RATIONIBVS («Per fare i conti»). Due tagliole rotte. Esergo: - NIL - NISI - VOTA - / - SVPERSVNT - ("Restano solo i nostri desideri") / -1590 -. Ottone: 6,10 g, 28 mm1 punto
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Macché, sono fermo da parecchio, piuttosto non vedo postare da parte tua monete che non siano prese direttamente dal web o da cataloghi d'asta. Oltretutto io non sono modesto, né umile quando si tratta di viceregno, mi dispiace che non fosse chiaro ☺️ Stiamo parlando di una moneta apparsa in un'asta che, per quanto riguarda il titolo della discussione rientra, anzi si aggancia pure alla richiesta su un tari del 1622 MCC/CC. Detto ciò... Passiamo ad altre curiosità di Filippo IV Asta GMA del 26/02 Grano 1622 N/C (sic!) Parrebbe un oblungo ribattuto. Battuto a 250 + diritti1 punto
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Buonasera a tutti, chiedo aiuto all'amico Mauro @Numi 62 al quale chiedo se potremmo inquadrarlo nella monetazione di Enrico VI. Saluti Alberto1 punto
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doppio bagattino con la testa di San Marco, Venezia. Per poter dire il doge ci vogliono foto migliori1 punto
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Sì ho avuto fortuna...si trovava in un album con le lire in ordine di anno in condizioni varie e nella pagina delle 100 lire nella casella del 1972 c'era questa...1 punto
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Mi sembra cge tu abbia fatto un gran colpaccio!! Moneta perfetta barretta ben evidente.. Se poi hai anche comperato il lotto a poco.. Più di così non potevi chiedere1 punto
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Salve Si tratta del ½ Penny in rame (28 mm) Mathews on the game of Whist emesso nel 1818 dal Regno Unito. Sul diritto una figura femminile drappeggiata a metà che guarda a destra e ha la mano destra che alza il dito alle labbra (figura allegorica del Silenzio). Al rovescio l’iscrizione su otto righe che richiama una regola del gioco (in italiano: GLI ERRORI POSSONO ESSERE RETTIFICATI IN QUALSIASI MOMENTO, ANCHE GLI ONORI SE CHIAMATI IN TEMPO, MA NON DOPO CHE LA BRISCOLA È STATA SCOPERTA.)1 punto
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Continuo e poi mi fermo con il taglio più piccolo per questa bella, per me stupenda, serie in rame. Poi mi stoppo perché potrei andare avanti con qualche decina di post condividendo queste monetuzze, ma per quello ho già aperto una discussione apposita e non voglio tediarvi ma anzi invogliarvi verso questi tondelli...scrivevo... condivido il taglio più piccino, millesimo 1814, una "modello base" e una "modello molto raro", la prima la trovo davvero fresca nonostante il difetto di conio, la seconda oltre la rarità ha l'aspetto vissuto al punto giusto ...buona serata amici1 punto
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Buongiorno...proseguo con uno dei miei 1790, versione base ma molto carino. Nel mentre chiedo al amico @Rocco68 o a chi sapesse, l'effettiva rarità del 1789 busto corto? Che ne pensate? Ancora, mi piacerebbe vedere un 1788, sarei partito da quello nella discussione ma a me manca...buona mattinata a tutti1 punto
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Buonasera a tutti, @Asclepia Cristiano, eccomi qua come promesso. Mi sbagliavo, pensavo di averne due esemplari del 1789 ma invece sono 3 . parto con il primo, invitando anche gli altri a partecipare alla tua discussione. Magliocca 323 9 Cavalli 1789 credo essere un modello base , come direbbe Sergio @motoreavapore . Osserva le disposizioni delle cifre della data. Diversa dal tuo esemplare. Saluti Alberto1 punto
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