Vai al contenuto

Classifica

  1. fedafa

    fedafa

    Utente Storico


    • Punti

      15

    • Numero contenuti

      5663


  2. fricogna

    fricogna

    Utente Senior


    • Punti

      9

    • Numero contenuti

      357


  3. Giov60

    Giov60

    Utente Storico


    • Punti

      7

    • Numero contenuti

      4308


  4. Layer1986

    Layer1986

    Utente Storico


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      2750


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/13/22 in Risposte

  1. Buongiorno e grazie a tutti per le belle parole. Essendo un "settore di nicchia" non mi aspettavo un così positivo riscontro nell'immediatezza. Questo per me non è un semplice "studio" ma è il frutto di anni di passione. Una passione che mi ha portato a ricercare quanto più possibile sul duca di Sora e sulle sue monete. Una ricerca difficile per la scarsità di materiale a disposizione ma che comunque, negli anni, è diventata sempre più avvincente. Considerate che ero ancora un ragazzino quando ho iniziato a studiare la storia locale e le vicende del Cantelmo ed ora, ormai 50enne, credo sia giunto il momento di rendere questo studio pubblico anche se la voglia di sapere di quel ragazzino ancora non si è spenta... anzi è sempre alla ricerca di nuove fonti. Purtroppo alcuni documenti (allarme spoiler) non sono più disponibili a causa di tristi vicende belliche... avrebbero probabilmente fornito notizie importanti sulla coniazione del bolognino. Ho cercato in pratica di ricostruire, a partire dalla cronaca coeva e dalla documentazione superstite, tutta la storia di Pietro Giovanni Paolo Cantelmo giungendo poi alla sua monetazione. Passaggio obbligato la coniazione di monete durante la congiura dei baroni. In questo capitolo sono riportate (allarme spoiler 2) le concessioni di zecca che Ferdinando I d'Aragona diede a nobili e commercianti dell'epoca. Una lista che potrà essere, mi auguro, punto di partenza per futuri studi che potrebbero portare all'individuazione di nuove officine monetarie. Ringrazio @dareios it che ha sottolineato il costo basso del volume. Il Circolo Numismatico Romano-Laziale da sempre pubblica con lo scopo di divulgare la numismatica senza in pratica fini di lucro. Questo è da sempre anche il mio pensiero e con il prezzo del volume credo che il circolo rientri appena delle spese considerando anche che nello stesso non vi è pubblicità. Una buona lettura a tutti!
    11 punti
  2. comune ma per me sempre di grande fascino.
    7 punti
  3. @wsstj Durante la fase di coniazione. Questa avveniva attraverso conii rotanti; vari "conii" venivano incisi sui due rulli della pressa e delle lastre sottili vi passavano attraverso; successivamente le monete erano ricavate con dei taglioli. Quando il conio marcava il bordo della lastra, questa parte appariva sulla moneta come una tranciatura, anche se tale non era. Sono difetti frequenti nel periodo. During coinage. This took place through roller press; several die impressions were cut on a pair of rollers and a strip of coin metal passed between them as they turned. Subsequently the coins were obtained through sharing punches. When the minting marked the edge of the strip, this part appeared on the coin as a blanking of the planchet, even if it was not such. They were frequent defects in that period.
    7 punti
  4. Per @giuseppe ballauri, @fedafa e per chi fosse interessato, allego un breve scritto sull'incendio doloso perpetrato dai nazisti ai danni del patrimonio dell'Archivio di Stato di Napoli. Fonte: "Il Rievocatore", anno LXI n. 4, ottobre-dicembre 2015, pp. 19-20.
    4 punti
  5. Ciao a tutti, grazie @vathek1984 per l'invito. vathek1984 sopra ha già praticamente raccontato tutto. Io volevo solo soffermarmi ancora sull'elezione del '32, in quanto segna un particolare momento della storia tedesca e dare un po' di spazio anche agli altri candidati, rimanendo però solo sui tre del ballottaggio. Da una parte il nostro Maresciallo che - vista la sua età - all'inizio non si voleva più candidare e che pur essendo dichiaratamente nazionalista veniva appoggiato dai democratici pur di combattere quelli ancora più nazionalisti. A sinistra Ernst Thälmann, del Partito comunista, praticamente stalinista, tutt'altro che moderato - il quale poi ha fatto una brutta fine in un campo di concentramento. Il suo partito era troppo estremista per essere supportato dai socialisti, che erano così dalla parte di Hindenburg. In mezzo (anche in senso lato) c'era Hitler, che però aveva un problemino: dal 1925 era apolide, in quanto nato in territorio austriaco, ne aveva rigettato la nazionalità per evitare di venirne estradato e non aveva mai preso la nazionalità tedesca! Così ha cercato "un impiego statale civile diretto o indiretto", che era considerato una naturalizzazione per uno straniero. Dopo diversi tentativi andati male, il ministro dell'Interno dello Stato di Brunswick (guarda caso del NSDAP, il partito di Adolf), lo nominò nel Consiglio di Governo di Braunschweig tre giorni dopo che aveva annunciato la sua candidatura. Hitler però non assunse mai l'incarico previsto, ma gli fu immediatamente concesso un congedo per la campagna elettorale e in seguito chiese un congedo a tempo indeterminato per le sue future "battaglie politiche". =================== Allora: Hindenburg era decisamente contro Hitler che era contro i comunisti, (Sullo striscione: Combatti il Marxismo) che erano contro di lui. Insomma, ha vinto quello con cui ce l'avevano di meno e come al solito nelle dichiarazioni hanno vinto tutti: i socialisti hanno attribuito a loro il successo di Hindenburg, la rielezione è stata "una grande vittoria del partito, un trionfo della democrazia" - ma è stata la loro impopolarità, insieme ai cattolici, ad aver portato voti a Hindenburg. Ma uno sguardo più attento rivela che Hitler fu in grado di guadagnare molto di più nel secondo scrutinio rispetto a Hindenburg, segno della sua popolarità che avanzava. Nel 1933 la prossima puntata. Servus, Njk
    3 punti
  6. Buongiorno a tutti, posto la mia piastra del 1856 modello base. Magliocca 566 Taglio inciso al Diritto Saluti Alberto
    3 punti
  7. Dopo il fallito putsch di Monaco del 1923, Adolf Hitler era stato arrestato, scontando tuttavia soltanto pochi mesi di carcere perchè ritenuto "non pericoloso", durante i quali aveva scritto il famoso Mein Kampf. Egli, tuttavia, pur se indiscusso leader del partito nazionalsocialista, in ragione delle sue riconosciute doti oratorie e carismatiche, non aveva un peso politico rilevante nel paese. Tale stato di cose cambiò in seguito alla crisi finanziaria del 1929 ed alle conseguenze drammatiche che ebbe nella Germania di Weimar. Come già anticipato, alla crisi economica si sommava una crisi delle istituzioni, con una serie di governi molto deboli di nomina presidenziale, che si trovarono a gestire una situazione esplosiva sia dal punto di vista economico che sociale. Hitler seppe trarre vantaggio da tutto questo, tanto che alle elezioni del settembre 1930, il partito nazista, profittando del diffuso malcontento popolare, ottene il 18% dei consensi e 107 deputati al Reichstag, divenendo la seconda forza politica del paese. Dopo questa affermazione Hitler decise addirittura di sfidare Hindenburg per le successive elezioni presidenziali del 1932. Hindenburg, all'epoca ultra ottuagenario, tuttavia venne convinto a correre per un secondo mandato da un lato perchè restio ad abbandonare il potere dall'altro perchè lusingato dai tanti che lo vedevano come l'unico argine al partito nazionalsocialista. Le elezioni presidenziali videro la loro tornata decisiva nel ballottaggio dell'aprile del 1932 ed Hitler perse nettamente pur ottenendo, comunque, oltre il 35% dei voti. Curiosamente, Hindenburg, che nel 1925 era stato il candidato dei nazionalisti e dell'esercito, venne rieletto grazie all'appoggio dei moderati e dei conservatori. (Manifesto elettorale pro Hindenburg del 1932, da notare le bandiere naziste che vengono "spazzate via")
    3 punti
  8. Buon giorno, Vi presento il nuovo libro scritto da Davide Fabrizi @fedafa, Il libro rientra nella collana edita dal Circolo Numismatico Romano Laziale, giunta alla decima pubblicazione.. Il volume tratta la storia e le monete del duca di Sora, Pietro Giovanni Paolo Cantelmo, personaggio storico dal carattere ribelle ed imprevedibile ed è corredato da una corposa appendice documentaria. Lo studio che vi apprestate a leggere è stato approfondito in ogni suo aspetto, è un lavoro completo che in futuro si potrà arricchire ancora di più solo grazie ad altri ritrovamenti documentali - che tutti noi ci auguriamo possano sorgere dalle “nebbie” odierne in cui sono avvolti – ed offre anche un quadro storico ed economico del periodo. Lo studio comprende anche le varianti conosciute e un catalogo con le valutazioni odierne delle monete ivi riportate. Il libro conta ben 280 pagine, in carattere Times New Roman n. 12, è stato stampato in 100 copie a colori su carta opaca da 120 gr, in formato A5.; la copertina è 4+4 su carta patinata opaca da gr.300 plastificata, con allestimento in brossura e cucitura in filorefe. Le copie saranno disponibili alla vendita entro la fine di marzo 2022, intanto potrete prenotarle attraverso la E- mail: [email protected] Il suo costo è di € 15,00 più eventuali Spese Postali. Saluti Eliodoro
    2 punti
  9. Nel 1500 la città di Napoli contava diverse comunità straniere tra cui la comunità Genovese. Dalle famiglie genovesi arrivano gli elementi della nuova borghesia napoletana. I Ravaschieri e i Cavo ad esempio sono illustri esponenti della comunità napoletana originaria di Genova, i cognomi menzionati non sono fatti così a caso, ma sono i cognomi di almeno 4 direttori della zecca partenopea. I mercanti genovesi sappiamo avevano grossi interessi anche in terra di Spagna dove, assieme ai Fugger, erano i principali creditori della corona d'Asburgo: gran parte dell'argento delle Americhe passa per la Liguria. Ora detto ciò, mi sono fatto un'idea sulla soluzione di un rebus legato ad alcune monete prodotte sotto Filippo IV: il simbolo IH in monogramma. Analizzando il simbolo mi domando perché è presente solo questo come monogramma, perché IH e non AB o OM. Non posso accettare l'obiezione della correzione di simbolo da H a I (o viceversa) con relativa ribattitura perché il simbolo presenta i due caratteri incolonnati uno sopra l'altro e non sovrapposti e poi lo troviamo spesso su grani, tornesi e altri nominali in rame. E poi... A me ricorda troppo questo simbolo, il castello di Genova. In questo momento scrivo per sapere il parere dei miei colleghi collezionisti. Nel frattempo ho iniziato a sfogliare alcuni libri relativi ai mercanti genovesi a Napoli nel 1500/1600 recuperati un po' di tempo fa per curiosità
    2 punti
  10. Si, e anche quelli a firma Anna Miari Carlotti e Luigi Carlotti tutore. retro di biglietto da 1 lira retro di biglietto da 3 lire Esiste anche qualche biglietto da 5 lire con timbro a secco e dicitura "Pietro de Stefano - Portomaggiore" (fonte Crapanzano Vol II). In ogni caso, secondo il Crapanzano si tratta di iniziative a carattere privato. A proposito del Barzilai, il Crap dice: "...siamo giunti a ritenere cheil Barzilai, avendo avuto all'epoca la possibilità di maneggiare una certa quantità di biglietti, in preda a crisi di grafomania, vi abbia apposto la propria firma."
    2 punti
  11. Buonasera, approfitto della discussione per postare il mio esemplare recentemente acquisito in collezione con relativa descrizione: Licinius I (308-324). BI Siliqua or Argenteus. Treveri (Trier) mint. Struck AD 309-313 AD. Obv. IMP LICINIVS AVG. Laureate, draped, and cuirassed bust left, holding thunderbolt and sceptre over shoulder. Rev. IOVI CONSERVATORI AVG. Jupiter, holding thunderbolt and sceptre, seated left on eagle standing right, with head upturned left and wings spread; in exergue, PTR. RIC VI 825. BI. 2.86 g. 18.00 mm. RRR. Very rare. VF/Good VF
    2 punti
  12. Ciao @gioal, « Notizie che non troveremo sui media italiani » ma ti sei chiesto perché? Da dove provengono? Puoi citare le tue fonti? In esclusiva, un’intervista che non verrà nemmeno diffusa dai media occidentali: Un venditore di bombonieri e coriandoli nella città di Marioupol: « Gli Ucraini accolgono a braccia aperte i liberatori russi. Scene di giubilo nella città, balli popolari nelle strade. Sono felice, si torna agli affari. » Se potessimo smettere di diffondere le fake news appena uscite dal nulla, se non altro per rispetto nei confronti di tutte le vittime di questa strage annunciata?
    2 punti
  13. Complimenti per la pubblicazione all’autore @fedafa e achi lo pubblica il C.N.R.L., che propone sempre ottime pubblicazioni di estremo interesse su diversi ambiti della numismatica. Ho letto con piacere un altro volume sempre dedicato a questo periodo storico ed a questo personaggio, una storia avvincente perché ribellarsi ad un Sovrano non era cosa semplice o senza conseguenze a quei tempi. Spero, ma ne sono certo, che anche questo libro mi farà scoprire nuove informazioni sul Cantelmo e le sue coniazioni. Naturalmente ho già prenotato una copia. Ancora complimenti.
    2 punti
  14. Eccomi di ritorno, ho consultato alcuni libri quali HIstoria Numorum Italy, il Rasile nonchè l'ottimo studio del Dott. Luigi graziano, orbene l'opinione unanime è che si tratti della Tiche, definita come la Dea Fortuna dal Rutter e come la rappresentazione della Città di Capua dal Rasile, non vedo molti elementi per discostarmi da queste interpretazioni. Ti aggiungo qualche foto delle Matres
    2 punti
  15. Diversi anni fa, qui sul forum, avanzai un'ipotesi simile. Mi domandai sul perchè alcuni incisori venissero identificati da una lettera ed altri invece da un simbolo... questa differenza mi fece ipotizzare che alcuni incisori, per motivi diversi, potessero utilizzare un simbolo a loro più consono magari derivante dal proprio cognome, dalla famiglia di appartenenza o altro. Pur trattandosi di una ipotesi (che ora ho evidenziato e sottolineato) fui subito "redarguito" e non portai più avanti l'argomento. Leggo quindi ora con piacere che il pensiero non è solo mio. Ovviamente e giustamente bisogna tenere sempre conto che si tratta di ipotesi ma, in assenza totale di documentazione, è bello anche argomentare, con la speranza di non scendere in polemica, su dubbi ed incertezze di questa monetazione. Mi congratulo con @Layer1986 e mi auguro che le sue ricerche portino a qualche risultato concreto.
    2 punti
  16. Finalmente vedremo un po' dei cavalli della stalla di @fedafa ?
    2 punti
  17. 2 punti
  18. Colgo l' occasione per postare un nuovo esemplare di cornuto di Carlo II entrato in collezione . Scudo leggermente inclinato quasi verticale , SANCTVS MAVRICIVS , DVX ,T B B , senza anellino sotto le zampe , ma due anellini ai lati della testa del santo. Questo esemplare e' simile al n. 429a ma qui troviamo D VX e lo scudo e' piu' inclinato
    2 punti
  19. Cari amici del forum, un pò di tempo fa mi è stata regalata questa monetina che dovrebbe essere in argento. Reca la data del 1792 ed è stata coniata dalla zecca di Genova. Come vi sembra? Il cartellino è di un noto negozio di numismatica. Grazie mille a tutti coloro che vorranno intervenire. Auriate
    2 punti
  20. Ciao! Ottima resa, complimenti. Direi che sono confermate le anticipazioni con stemma in quadrato e iniziali AG saluti luciano
    2 punti
  21. finalmente anche nella mia collezione è entrato Ferdinando I
    2 punti
  22. Di attraente gusto arcaico, un raro tetrobolo attribuito al re macedone Alessandro I per la zecca di Aigai : passerà verso fine Marzo in asta RomaNum. XXIII al n. 144 .
    1 punto
  23. Direttamente dal convegno di Modena il mio piccolo bottino
    1 punto
  24. Il confronto con due monete ( genuine ), fa risaltare come le genuine coniate hanno dettagli nitidi, a prescindere della conservazione. Diversamente le altre due sopra, create a fusione, con il metodo della cera persa, hanno fondi senza lucidi ( da colpo di martello ), sferette e i colpi accidentali sul dritto e sul rovescio, allo stesso posto. Qui sotto, un confronto co le due genuine. In basso con le freccette in nero, il bordo delle due ( Solidus e Bertolami ), che hanno perfettamente gli stessi difetti, allo stesso posto.
    1 punto
  25. Questa la mia 1805, nella versione capelli lisci, un po’ più rara, e in FDC
    1 punto
  26. Purtroppo non ho più molte idee ? il 3 è riferito al valore nominale di qualche moneta del paese in questione??
    1 punto
  27. SVEZIA, per il leone....
    1 punto
  28. Personalmente penso che il gran coniare di monete (giorno e notte) danneggiavano i conii ed anche i punzoni per crearli; forse, ad un dato momento, non avendo molto più tempo e voglia di fare "finezze", hanno accantonato i triscele ed usato i punti, molto più semplici e rapidi da farsi.
    1 punto
  29. Buonasera @fricogna, vista la conservazione e lo Scudo piccolo al rovescio non credo sia proprio comune. Complimenti molto bella, a me ancora manca.
    1 punto
  30. Fai conoscere diametro e peso. Così a prima vista dire che potrebbe essere buona. E' in bronzo . poi successivamente dorata. Sappiamo che alcune furono dorate immediatamente.
    1 punto
  31. I Rotolini devono essere confezionati dalla Zecca italiana ,non devono essere aperti. Il Catalogo-Prezziario in cui sono valutati i Rotolini della Repubblica Italiana emessi dalla Zecca italiana è il Montenegro. Tuttavia devi valutare i vari cedo numismatici per avere il"polso"sull'effettivo valore commerciale dei Rotolini. Salutoni odjob
    1 punto
  32. Traccia ancora più rilevante in https://www.academia.edu/33049903/THE_LOCAL_COINAGES_OF_CENTRAL_ITALY_IN_THE_LATE_ROMAN_REPUBLIC_Provisional_Catalogue_2007 nella pagina 23 0.471, così descritta "Rev. Hercules left. 394 Æ 20mm 9 2.99g 0.471 - ANS 44.100.57774 (this coin).
    1 punto
  33. Buonasera, @Paolo Maria la prima sembra di area Messinese, potrebbe essere un Follaro di Guglielmo Il. Chiederei foto più a fuoco se riesci, e l'aiuto di @Numi 62. Saluti Alberto
    1 punto
  34. A me la decorazione ricorda il rappen svizzero ma il leone potrebbe rimandare al belgio...ma di gettoni non ci caspisco nulla tranne per quelli per i flipper e i videogiochi dove ero un killer?
    1 punto
  35. A questo poi si deve aggiungere che, come disposto, in zecca dovevano sempre essere pronti nuovi ferri e nuove pile perché si rompevano spesso durante le fasi battitura. Quindi se il battitore X rompeva la sua pila dubito ne preparassero subito un'altra con lo stesso simbolo precedentemente assegnato ma, rispettando le disposizioni, se ne prendeva una già pronta con un nuovo simbolo (una sorta di serie sostitutiva ? - passatemi la battuta -) con l'ovvia registrazione della modifica sul registro. Con buona pace, almeno fino alla successiva assegnazione, di una eventuale "pila personalizzata". Insomma la logica dice che le assegnazioni sono casuali ma allo stesso tempo potrebbero rispettare delle regole (lista di Prota che risale al 1623). Successivamente, almeno nel 1636/7, però sono nuovamente casuali (articolo Bovi). Tutto questo insegna che al momento non è possibile assegnare simboli in maniera univoca però, allo stesso tempo, non ci vieta di fare ipotesi con la contezza però che restino tali.
    1 punto
  36. Interessante patina "a bersaglio"...
    1 punto
  37. Gran chiasso d'indiavolati monellacci
    1 punto
  38. 1 punto
  39. Complimenti all'autore e al CNRL
    1 punto
  40. Complimenti a Davide e anche al prezzo popolare del libro che invoglia l'acquisto anche alle persone che di solito non comprano libri a causa dei prezzi alti.
    1 punto
  41. Buona giornata Complimentoni a @fedafa ed al Circolo Numismatico Romano Laziale che rende possibile la divulgazione. saluti luciano
    1 punto
  42. Non c'è male per un mezzo ducato di Filippo III
    1 punto
  43. Condivido la mia 1851 busto adulto.
    1 punto
  44. Buonasera, volevo segnalare che nell'edizione di Marzo di Panorama Numismatico sono presenti due articoli che vanno ad aggiornare la catalogazione ad oggi nota per le monete di Messina, per quanto riguarda le sigle di uno dei Maestri di Zecca, e di Palermo per quanto concerne il corretto millesimo di coniazione di una moneta in rame. https://www.facebook.com/113898907000301/posts/496194202104101/
    1 punto
  45. Forse la più bella della mia raccolta. Tarì 1735 della serie precedente l'incoronazione di Carlo di Borbone come re di Sicilia. È l'esemplare in foto nel gigante, perdonatemi ma non sono capace di fare foto paragonabili a quelle
    1 punto
  46. Non ricordo se l'ho mai postato... Tarì di Filippo II al rovescio stemma trilobato con tosoni
    1 punto
  47. Ciao @vathek1984 si i dettagli sono fantastici considerando anche che è per niente un padellone anzi, ripeto l'ombellico e la pancina sotto la veste mi lasciano a bocca aperta. Non ci crederai ma l'ho trovata sulla baia italiana.
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.