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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/28/22 in Risposte
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Qualche mese fa, allettato da un prezzo abbordabile, ho acquistato questa moneta che ho il piacere di condividere oggi con voi e che e’ stata spunto, come sempre accade, di un approfondimento personale storico/numismatico che spero susciti anche il vostro interesse. Ecco la moneta: Si tratta di un antoniniano di Mario del peso di 3,19 grammi e del diametro massimo di 21,54 mm: D : IMP C MARIVS P F AVG: Busto di Mario, radiato, drappeggiato e corazzato, a destra R : SAEC FELICITAS: la Felicitas, stante a sinistra, con un corto caduceo nella mano destra ed una cornucopia nella sinistra. Zecca di Treveri. Certamente la conservazione è così così, ma le effigi sono ancora apprezzabili. Nel complesso, però, in mano, la moneta appare gradevole e, credetemi, molto meglio che in fotografia, dove tra l’altro ha una colorazione vagamente azzurrina a differenza di quello che posso notare dal vivo dove invece spicca una tonalità giallo/verdina che ben contrasta con il colore scuro/violaceo delle effigi e delle legende. In fondo, e' pur sempre Mario. Alla luce di quello che vedo l’ho classificata come Mairat 547, Cunetio 2505, Elmer 634. Il RIC V la classifica come RIC 10, ma sappiamo come il RIC non sia molto affidabile per le galliche. Ecco un riepilogo, tratto dal Mairat: Interessante il numerino 181 che compare tra parentesi quadre sulla destra: Si tratta del numero noto a Mairat di tutti gli esemplari presenti in ripostigli pubblicati, musei, collezioni di pregio pubblicate o passaggi d’asta. Vi farei notare la Mairat 546, subito sopra. Si differenzia dalla 547 per i “dots”, ovvero: IMP C MARIVS ● P● F● AVG. Di questa Mairat segnala un solo esemplare. Io ho provato a guardare bene la mia moneta, ma non si legge nulla, le legende sono troppo rovinate. E’ ovvio che, per frequenza, ipotizzo che la mia sia la 547. Poi, non si sa mai, ma tanto per me, onestamente, non cambia. Una piccola considerazione riguardo al peso che è un po’ più alto della media. Se guardiamo su VCoins gli esemplari oscillano tra 1.85 grammi e 3.11, con una prevalenza di esemplari appena sotto i 3 grammi (2.80-2.95). Se leggiamo il report del Cunetio Hoard (che ha classificato i radiati di Mario in maniera assai soddisfacente) sui 49 esemplari di questa tipologia, il peso medio e’ di 2.99. In effetti, la moneta in mano da una bella sensazione di pieno. Un super Mario, va’ (si fa per dire). E ora parliamo un po’ di lui, di Mario come persona. Chi era Mario? Facciamo in piccolo richamo. Siamo nell’Imperium Galliarum, il regno secessionista sorto nel 260 d.C. e che aveva strappato all’augusto ufficiale Gallieno importanti aree della parte occidentale dell’impero romano quali Gallia, Britannia, Germania e Spagna sotto la guida di Postumo. Postumo resse le redini dell’impero gallico fino al gennaio del 269, quando il suo potere fu insidiato da Leliano, una sorta di usurpatore dell’usurpatore. Presto tra i due si arrivò allo scontro armato (metà febbraio del 269) e, nella contesa decisiva, la vittoria arrise a Postumo che però subì una tragica fine; infatti, fu assassinato dalle sue stesse truppe che gli si erano ribellate perché aveva negato loro il saccheggio della città di Mogontiacum, roccaforte dell’usurpatore Leliano appena sconfitto. Si creò una sorta di vuoto di potere e, nel caos di quei giorni, a contendersi il trono si fecero avanti due uomini ambiziosi. Uno era Marco Piavvonio Vittorino, che probabilmente era Prefetto del Pretorio di Postumo. L’altro era un ufficiale dell’esercito di nome Marco Aurelio Mario. Il primo a muoversi fu proprio Mario che occupò le due zecche allora attive, probabilmente prima quella di Colonia (che era stata nelle mani di Leliano) e poi quella di Treveri (che era stata fedele a Postumo) iniziando a battere moneta (sia aurei che antoniniani). Arrivato a Colonia utilizzo subito (e non a caso, direi) un rovescio di Leliano, il VICTORIA AVG, che propagandava un successo che Leliano non potè realizzare, ma che comunque ben si adattava alla speranza di Mario stesso. Il messaggio doveva essere chiaro. Il vincitore era lui. Le monete di Mario enfatizzano la fedeltà dei soldati ed il patto di alleanza con loro. Ribadiscono la sua necessità non solo di ottenere il continuo sostegno delle truppe, ma anche di riconciliarle tra loro dopo la spaccatura che si era creata nell’esercito in occasione dello scontro tra Postumo e Leliano. Forse, le monete esprimono più una aspirazione più che uno stato di fatto. Sapeva di dovere tutto ai soldati. E del resto, la guerra non era ancora finita, si era solo all’inizio. Coniò, pertanto, rovesci tipo FIDES MILITVM e CONCORDIA MILITVM (e CONCORD MILIT) come questa, assai nota, con le “clasped hands: Senza dimenticare il suo valore di Mario stesso; dopo tutto, se era lì, era perché i soldati avevano creduto nella sua valentia come comandate militare, nonostante le origini (lo vedremo). Poi c’è lei, la SAEC FELICITAS (la mia moneta) la speranza che il suo regno durasse a lungo e che fosse latore di una felicità secolare per lui e per i cittadini ovvero la felicità intesa come connubio di equilibrio e armonia. E per estensione, connubio di salute (caduceo) e prosperità (cornucopia). Salute e soldi, come ci auguriamo noi solitamente noi. Questo un esemplare nettamente migliore del mio, ma mi accontento. Ma chi era veramente Mario? Facciamo un piccolo passo indietro e cominciamo dal nome….Interessante il nome…Marco Aurelio Mario…Marco Aurelio…teniamolo a mente. Ma ancora più interessante e’ sapere che noi conosciamo come si chiamasse Mario proprio grazie alle monete che ci sono giunte. Dicevamo prima di Leliano. Ebbene, il nome esteso di Leliano era Ulpio Cornelio Leliano. Il nome Ulpio ci porta subito a Traiano, quasi che Leliano volesse rivendicare una sorta di discendenza proprio da Traiano con cui condivideva l’origine spagnola. Non e’, tuttavia, escluso che fosse un tentativo di ottenere l’appoggio della Legio XXX Ulpia Victrix nella lotta contro Postumo. Sta di fatto che probabilmente Leliano cercò di costruirsi una sorta di pedigree, se così possiamo dire. Forse e’ avvenuto lo stesso per Mario? Che volesse darsi anche lui una nobile discendenza? In effetti, pare che lui fosse di umili origini… Le fonti letterarie sono parche di informazioni (le fonti epigrafiche addirittura non lo citano affatto). Ne parlano (pochissimo) Aurelio Vittore nel Liber de Caesaribus ed Eutropio nel suo Breviarium. La fonte principale sarebbe Aurelio Vittore, la cui opera e’ di poco antecedente al Breviarium di Eutropio (che quindi a lui si sarebbe a sua volta ispirato). I due cui racconti presentano diversi punti in comune come si può notare; il che fa pensare che entrambe le fonti abbiano attinto da una altra fonte precedente andata perduta. Si tratterebbe di quella che lo studioso Alexander Enmann, in una sua pubblicazione del 1884, chiama Kaisergeschichte (abbreviata in KG da Drinkwater nella sua opera) e che dovrebbe essere stata scritta sotto Diocleziano. Dal racconto emerge che Mario fu un “ferri quondam opifex”…”vilissimus opifex”….insomma, un umile fabbro. E sarebbe stati ucciso dopo aver regnato due soli giorni….(“iugulato post biduum”…”secundo die interfectus est”). Successiva ai lavori di Aurelio Vittore e di Eutropio sarebbe la Historia Augusta che probabilmente si ispirò anche lei, oltre ai citati, alla KG e ad allo storico greco Dexippo. Essa ripete un po’ gli stessi concetti: ex fabro ferrario….triduo tantum imperavit… Sappiamo, però che lo inserì tra i “Tyranni triginta” della storia romana….povero il nostro Mario…. Altre fonti sono Zosimo (V secolo) e Zonara (XII secolo) che usarono come fonte comune ancora Dexippo. Mario si distingue dalle effigi degli imperatori gallici in virtù del suo aspetto, come si può notare dalle monete: capelli tagliati corti, barba anche essa corta e curata, un quadro stilistico che contrasta un poco con i ritratti irsuti degli altri imperatori gallici predecessori e successori, una fisionomia che lo assimila di più agli imperatori “illirici” dell’impero centrale. E’ una cosa che pare stonare, ma forse riflette la situazione di incertezza e di nervosismo in cui dovettero trovarsi le truppe, arrabbiate per quanto avvenuto e assi dubbiose sul come gestire il vuoto di potere venutosi a creare. Ma come e’ finita poi la storia? Mario certo si era mosso per primo impossessandosi delle due zecche, ma Vittorino possedeva ancora l’autorità massima in quel momento in qualità di Prefetto del Pretorio e probabilmente il maggior sostegno militare e civile. Mario, infatti, sarebbe stato assassinato dalle sue stesse truppe (per motivi di fatto sconosciuti) e Vittorino sarebbe dunque rimasto solo al potere senza apparentemente colpo ferire. Tornando alle fonti, e’ assai improbabile che Mario sia rimasto al potere per pochi giorni. In effetti, gli antoniniani di Mario, sebbene descritti come rari, sopravvivono ancora in discreto numero e attestano indirettamente come l’imperatore non possa essere stato spazzato via in pochi giorni. Egli, probabilmente, restò al potere pochi mesi (2-3 mesi?), probabilmente fino alla tarda estate del 269. Perchè allora le fonti letterarie parlerebbero di pochi giorni? Secondo Chastagnol la fonte dell’errore sarebbe (involontariamente) Aurelio Vittore in questa frase: “Hoc iugulatum post biduum, Victorinus deligitur” che letta con una pausa (indicata dalla virgola) in quella posizione indicherebbe: Ucciso (Mario) dopo due giorni, Vittorino fu scelto”. Letta però così: “Hoc iugulatum, post biduum Victorinus deligitur”, ovvero con la pausa/virgola dopo iugulatum, si dedurrebbe che Vittorino fu scelto dopo due giorni dalla uccisione di Mario. Quindi l’errore sarebbe stato generato da una errata interpretazione del testo latino di Aurelio Vittore che poi sarebbe passata ad Eutropio ed alla Historia Augusta. Ma ci sono autori che a loro volta sostengono che l’errore fosse già presente nelle KG e che Aurelio Vittore avrebbe quindi ripreso quella fonte. Tutto ciò non fa altro che ribadire l’incompletezza e la corruzione delle fonti. Comunque sia, al di là di tutto, Mario, prima di andarsene, volle lasciare ancora un segno del suo breve passaggio. Vittorino, probabilmente, si dovette essere impossessato prima della città di Treveri, il principale centro geo-politico gallico. Iniziò quindi a battere moneta. Gli zecchieri di Treveri, pertanto, sapevano chiaramente che nome avesse e che aspetto avesse e quindi coniarono monete con la sua effigie classica, con la lunga barba appuntita sul mento ed il naso aquilino: A Colonia la situazione era differente. Vittorino era lontano, la città non era stata ancora (per poco) occupata e, pertanto, le prime monete coniate a suo nome non mostrano l’effigie del nuovo imperatore, bensì un ritratto di Mario. Gli zecchieri di Colonia chiaramente, non sapevano nulla dell’aspetto che avesse Vittorino quando cominciarono a battere moneta in suo nome. Solo più tardi, ma man mano che riceveranno nuove informazioni circa il suo reale aspetto, i loro ritratti cominceranno ad essere sempre più verosimili. Ed ecco, quindi , la mia AEQVITAS AVG con Vittorino che sembra Mario…. Spero di non avervi annoiato e di non avere detto inesattezze. Nel primo caso, me ne scuso, non s'e' fatto apposta, nel secondo ogni commento o correzione sarà bene accettato. Un ringraziamento particolare all'amico e collega @grigioviola. Fonti: - Drinkwater: The Gallic Empire - Elmer: The coinage of gallic emperors in Cologne, Trier and Milan - Mairat: The coinage of Gallic Empire - The Cunetio Treasure Roman Coinage of the third century A D - www.Gallic-Empire.com (archive.org) Buona serata da Stilicho4 punti
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io non posso che proporvi una imitativa .... che per Mario non è nemmeno una cosa tanto comune per quanto ne sappia IIIIIP*CM MARIVS AVG mi pare RIC 19 come prototipo saluti Alain3 punti
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Soltanto un mese dopo l'ascesa al cancellierato, per Adolf Hitler si concretizzò l'opportunità di porre le basi per un governo autoritario. Nella notte del 27 febbraio 1933, infatti, il Reichstag prese fuoco per un incendio doloso e subì danni ingenti. Le responsabilità del gesto non furono mai appurate con certezza, ma la presenza, nei pressi dell'edificio, di un noto agitatore comunista, diede al governo il pretesto per introdurre norme liberticide ed Hitler riuscì a convincere il Presidente Hindenburg a firmare il relativo decreto. Si sostenne in seguito che gli stessi nazisti fossero coinvolti direttamente nel folle gesto, anche perchè un solo uomo non avrebbe potuto provocare dei danni tanto estesi ove mai avesse agito da solo.. Il Decreto dell'Incendio del Reichstag fu emanato già il 28 febbraio, solo il giorno dopo l'evento doloso e prevedeva la sospensione indeterminata di molte delle libertà costituzionali di Weimar, comportando, inoltre, l'arresto dei dirigenti e quadri del partito comunista tedesco. Tale decreto, il cui nome originale era "Decreto del Presidente del Reich per la protezione del Popolo e dello Stato", fu il primo e decisivo tassello che consentì l'instaurarsi del regime nazista in Germania, garantendo ad un Hitler ormai senza reali oppositori politici, di prendere il 44% dei consensi alle successive elezioni del marzo del 1933. (in questa drammatica foto, il Reichstag in fiamme)3 punti
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Ciao, oggi condivido (con molto piacere) il mio 50esimo denario ed il mio 35esimo volto imperiale inserito in collezione. Un traguardo abbastanza importante per me visto che seppur seguo e studio la monetazione imperiale da circa tre anni è solo da poco più di un anno che ho iniziato ad acquistare e collezionare. Quando ho deciso di farlo, in tutta sincerità avevo pensato ai bronzi (sesterzi, asse e dupondii) monete stupende dal modulo importante (quello che mi ha fatto desistere sono le troppe manomissioni che subiscono e che per mia forma mentis non riesco minimamente ad accettare) percui ho optato per gli argenti(denari ed antoniniani), scelta di cui sono contento e che dal punto di vista Numismatico mi gratifica molto. Essendo un neofita ed avendo tutto da imparare mi sono iscritto al forum proprio per accrescere le mie conoscenze(solo i libri non sono sufficienti) e per confrontarmi con gli altri (non avendo nella mia città un Associazione da poter frequentare) e devo dire che grazie agli interventi degli esperti nelle varie discussioni che seguo con costanza ed attenzione da 10 mesi(in realtà sono 9 perché per un mese mi è stato impedito....) qualcosa sto iniziando ad acquisire ma ovviamente la strada è lunghissima, la volontà e la passione non mancano e penso che mi accompagneranno sempre. Sono alla base di tutte le cose della vita. Permettetemi poi una piccola ma per me importante considerazione:leggo e mi confronto con esperti e neofiti come me sempre con il massimo rispetto, cercando di apprendere da tutti e senza mai sminuire o snobbare nessun intervento. Ricordiamoci tutti che non si finisce mai di imparare... Diciamo sempre la nostra.... È importante... È così che si cresce... Concludo condividendo il denario di Giulia Mamea, madre di Alessandro Severo ed Augusta fino al raggiungimento della maggiore età del figlio, con al rovescio la Felicitas Publica (RIC 335). Il mio argento numero 50. Che dire, auspicandomi altri 5 di questi traguardi termino con un grandissimo AD MAJORA SEMPER a tutti noi e sicuramente alle prossime? ANTONIO MM 20,50 G 3,102 punti
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@Poemenius bella imitativa. Mario imitativo non è affatto comune, anzi! Di norma talvolta ci si imbatte sulle clasped hands imitative ibridate con Tetrico al dritto. ...ma nel caso della tua moneta ci vedo un (bellissimo) Tetrico I imitativo cldel tipo VIRTVS AVG (la legenda del rovescio è retrograda!). Che possa essere Tetrico e non Mario lo interpreto dalla lettera T e dalla C(retrograda) che vedo al dritto: Questo il tipo: IMP C TETRICVS P F AVG; radiate, draped and cuirassed bust right. VIRTVS AVGG; Virtus stg. l. holding spear and shield. RIC V 1482 punti
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Ciao Hirpini. Dopo tanto tanto tempo, con piacere vedo riapparire su queste pagine il tuo "pro-nomen,", tanto cercato per le tue sempre eccellenti identificazioni, e mai più visto. Con un OPS! La declassazione da Marchese a Barone, da Barone a Utente Storico. Il tutto in una manciata di ore. Pur degradato ricordo, che come tu stesso scrivi "eppure sono sempre io”, che le tue identificazioni sono sempre state fatte con competenza, mai incomplete e/o approssimative e se c'era una ragione aggiungevi qualcosa in più, perfezionandone il riconoscimento storico. Cosa non da tutti. Portando la questione, sempre, fino all'identificazione completa e definitiva. Mi auguro che tutto venga appianato e che la tua competenza numismatica prosegui su LaMoneta.it così tanto importante per gli appasionati, conoscitori ed estimatori della numismatica. A beneficio di tutti. Ciao. PizzaMargherita.2 punti
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Stilicho sempre grazie per i tuoi spunti storico/numismatici eccellenti. Ne approfito per mostravi il mio Mario saluti maumo2 punti
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Non so.... provo....e' un gioco... per serpenti mire PERSER VENTI LIRE Buona notte da Stilicho1 punto
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Ciao Antonio, complimenti per il percorso e l'obiettivo raggiunto! Bella moneta pure questa e, come dire, chi non ha un denario Felicitas Publica di Mamaea in casa scagli la prima pietra! ? Questa è la mia... uno dei primi acquisti. Ave! Quintus1 punto
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Allego questo in mio possesso, anche se la scritta è "ducato venito". Non so però dire l'area di provenienza...1 punto
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Mi spiace bruciarle tutte così presto? Paraguay, 20 Centavos 1900-1903 https://en.numista.com/catalogue/pieces4343.html1 punto
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Ciao, qualunque sia il tipo di monetazione che scegliamo e decidiamo di collezionare, l'importante è farlo con passione e costanza( nei ritagli di tempo che le giornate ci permettono ovviamente ?). Tu lo fai e traspare in tutti i tuoi post per me e penso per tanti altri sempre didattici e che seguo con molto interesse. Tra l'altro, cosa non da poco, senza mai trascendere e confrontandosi sempre con tutti. Complimenti ed avanti sempre così. ANTONIO1 punto
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Io, come collezionista, ho fatto un percorso opposto al tuo. Ho iniziato coi denarii dei Severi. A proposito, ecco la mia 335, uno dei miei primi acquisti: Poi, pian piano, forse complice l'interesse storico, mi sono fatto prendere dai bronzi del IV secolo. Ma non solo! Io collezionerei tutto! Nel complimentarmi per il traguardo raggiunto, non mi resta che salutarti con un VOT XXXXX MVLT XXXXX e oltre! Buona serata da Stilicho1 punto
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2 liards, Paesi Bassi austriaci, Maria Teresa d'Austria, fine settecento https://en.numista.com/catalogue/pieces25231.html Se non ricordo male l'avevi postata anche nella discussione ciotole anche se mi pare avesse il buco che credo tu abbia riparato digitalmente ? in tal caso era un esemplare del 1777 Post #271 punto
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@Poemenius Una moneta molto interessante. Sì, In effetti, sembra un rovescio VIRTVS AVG (Virtus con scudo a terra e lancia). Le imitative sono davvero particolari. Qui pare quasi che la legenda (corrotta) sia sinistrorsa, no? Grazie per il tuo contributo e per l'apprezzamento. Buona serata da Stilicho1 punto
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Hai ragione questa moneta è molto più bella dal vivo che in foto e comunque migliore del 100 lire 1958 che avevo postato giorni fa1 punto
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Ciao @pippo78 Le monete della Repubblica che posti sono tutte veramente molto belle, complimenti. Anche questa è vicinissima alla massima conservazione. Questo tipo di foto(che mette a nudo la moneta) però non gli rendono giustizia, sono sicuro al 100% che in mano è più bella. Se vuoi, per apprezzarla al meglio prova a fare una foto che mostra ciò che l'occhio vede. Buon pomeriggio1 punto
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Già che c'eri oltre al 2 e il 4 potevi scrivere pure l'otto maravedis Paese Regnante nominale periodo storico Okkeeee! Per la precisione è un 8 maravedis del 1779 (l'altra faccia)1 punto
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Tra l'altro il dritto è molto bello, mi piace molto, complimenti! Di nuovo Saluti, M1 punto
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Questo è l'articolo sul nuovo ritrovamento in Britannia. Una versione è stata pubblicata sul numero 150 della rivista mensile Fenix di Aprile 2021. https://www.academia.edu/45664887/Ritrovato_lanello_di_Re_Artu_Rinvenimento_dellanello_doro_della_Gens_Artoria_nellantica_Britannia Per quanto riguarda la nuova lettura dell'epigrafe di L. Artorius Castus potete fare riferimento alla sezione di wikipedia (aggiornata da me), in quanto il pdf pubblicato su JIES potrebbe essere soggetto a copyright. https://en.wikipedia.org/wiki/Lucius_Artorius_Castus1 punto
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Fai benissimo. Io in aggiunta, da qualche tempo, non guardo più telegiornali, edizioni, speciali, maratone e approfondimenti vari sulla guerra russo-ucraina. Se ne sentono di tutti i colori, sembra di stare allo stadio: fazioni contrapposte e tifosi di squadra. Giornalisti e politici vari che cercano solo di fare spettacolo e sensazionalismo da 4 soldi. Nessun approfondiento serio; anzi quando qualche esperto di geopolitica viene invitato, nemmeno lo fanno parlare (visto ieri sera sulla 7, di sfuggita mentre facevo zapping ). M'hanno fatto schifo tutti quanti, ho spento la TV e buonanotte.1 punto
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Provo anch'io! Regno di Spagna, 2 maravedis o 4 maravedis, fine settecento, Carlo IV https://en.numista.com/catalogue/pieces27538.html1 punto
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Complimenti per il completamento della Serie. Deve essere una bella soddisfazione. Bella anche la moneta. Aspettiamo la foto di gruppo. Saluti.1 punto
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1929 Concordato fra lo Stato Italiano e lo Stato del Vaticano ("Patti Lateranensi") da volume 150 ANNI DI MEDAGLIE JOHNSON 1836-1986 n.187 Bronzo dorato, mm. 100 - Autori L. POGLIAGHI, E. FARE' - CONIO JOHNSON Riferimenti: Gianfranco Casolari 25 ANNI DI STORIA - 1996 - n. VII/101 punto
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Ora vedo che è scomparso il barone e sono utente storico. Mah1 punto
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E' forse a causa della mia lunga assenza che con sorpresa mi vedo degradato da marchese a barone. Eppure sono sempre io. Peccato, se è come penso, la punizione è ingiusta e le mie intenzioni di rientrare sono svilite. Per puro scoraggiamento dico addio! (Nel frattempo non mi spiacerebbe una spiegazione dallo staff o line)1 punto
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Salve, non vedo tracce di fusione o altro di sospetto; modulo e peso sono giusti; credo che la moneta sia autentica. Il SEAR 2002 classifica il denario sub 5334 Saluti a tutti1 punto
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Hai perfettamente ragione Macs. Non sapevo che "As for" avesse anche il significato di "Per quanto riguarda". L'avevo tradotto come "Come per" e questo ha cambiato il senso di tutta la frase. Niente coincard FDC purtroppo. Grazie per la delucidazione!1 punto
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Il confronto delle contromarche BOIA presenti in questa discussione: 1834 1836 18561 punto
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Ciao ma voi i prezzi delle monete dove li avete presi? Silvio1 punto
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Sarcofago aperto! Ecco le mie foto, peccato non sono riuscito a far risaltare i fondi lucenti al R/ Carina, no?1 punto
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DE GREGE EPICURI So dirti solo qualcosa. La n.5 è quella più recente, delle dinastia Qing; ha delle scritte anche al rovescio, che credo significhino MANCHU. Credo sia anche la più comune, se ne vedono spesso. La n.3 (quella cha a sinistra ha una forma del tipo "clessidra") è la più antica, periodo Han; lo so perchè ne ho avute alcune. La n.1 l'hai postata "storta", va ruotata di 90° in senso antiorario.1 punto
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In verità avrei voluto fare di più, ma il tempo in questo periodo è tiranno. Però vedo che te la stai cavando egregiamente, BRAVO! petronius1 punto
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@Quintus La tua moneta e' davvero bella, mi piace molto; il ritratto di Claudio II e' stupefacente per i dettagli. Mi ha colpito la legenda del rovescio: FELICIT TENPO, con la N. Sono quindi andato a vedermi la classificazione del vecchio RIC V.1.: Come si può notare, al numero 145, non viene contemplata la variante FELIC TENPO, con la lettera N (il vecchio RIC V conferma un po' i suoi limiti). Riconosce solo una variante TENDO. Per di più, la 145 e' descritta come busto a sinistra e con lancia. Sono poi andato su Wildwinds, che identifica una 145 var: Morgat 859 RIC 145v Claudius II, Billon antoninianus, Milan mint. 268 AD. IMP CLAVDIVS PF AVG, radiate, draped, cuirassed bust right / FELIC TENPO, Felicitas standing left, holding caduceus and sceptre. Officina letter T below. Morgat-en-Crozon hoard 759; RIC V-1, 145 Milan var (rev legend.). Interessante la parte testuale: Claudius II, Billon antoninianus, Milan mint. 268 AD. IMP CLAVDIVS PF AVG, radiate, draped, cuirassed bust right. FELIC TENPO, Felicitas standing left, holding caduceus and sceptre. Officina letter T below. Morgat-en-Crozon hoard 759; RIC V-1, 145 Milan var (rev legend.). Note: Many people think that TENPO is an engraver's error. However, in his article about the coinage and mints of Claudius II, Märkl gave a convincing argument that the spelling was deliberate and was one way of distinguishing the Milan version of this reverse type. Infine, interessante il soggetto del rovescio e la legenda, che mi ha portato subito alla mente le mie FEL TEMP REPARATIO. La Felicitas ha nella mano destra un caduceo, qui simbolo di prosperità, di benessere e quindi di felicità. E' la felicità dei tempi, operata dal sovrano (lo scettro nella mano sinistra). Sarebbe interessante sapere se la moneta possa essere stata coniata dopo la vittoria di Naisso contro i Goti. In questo caso la moneta avrebbe un significato davvero particolare. Ancora complimenti per l'acquisizione. Buona notte da Stilicho1 punto
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Per tornare al tema del contenuto d'argento modesto nelle emissioni di Claudio il Gotico soprattutto per la zecca di Roma, riporto questo esemplare invece ben argentato RIC 98 September 268 – end 269 D/ CLAVDIVS AVG R/ SALVS AVG1 punto
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Credo si possa anche omettere il termine “sottovoce”. Sto notando da tempo su più fronti un certo interesse per la cartamoneta. Questi realizzi ne sono un ulteriore prova1 punto
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E' che a me le monete senza la storia del contesto in cui operavano e delle modalità di funzionamento non dicono molto...ciò che più mi affascina e suggestiona di questi particolari oggetti è il loro essere una piccola ma potente finestra che si affaccia su panorami profondi e spesso inesplorati della storia, le monete con le loro vicissitudini ci raccontano davvero la vita concreta, materiale, effettiva e quotidiana di tutti gli strati sociali nelle varie epoche e civiltà...ed è fantastico osservare tutto questo attraverso un lasso cronologico di ben più di duemila anni, anche di più se estendiamo il significato del termine moneta a tutto ciò che possiamo definire come denaro...ecco, raccogliendo dei libri che raccontano ciò cerco di avere un punto di vista diverso e più approfondito sulla storia italiana tutta, una storia d'Italia ricostruita attraverso le tantissime monete che sono state prodotte o hanno circolato nel suo territorio...1 punto
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Qui vengono riportate le novità bibliografiche. Per le opere già edite c'è il post "Elenco libri". Grazie1 punto
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