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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/25/22 in Risposte

  1. Buongiorno. Oggi presentiamo il piccolo della serie. Ottavo di scudo, Doge Francesco Erizzo. Massaro BB, Bernardo Balbi. Forse il più comune degli ottavi ma affascinante. Ex asta Varesi 79 e esemplare fotografato nel Paolucci.
    5 punti
  2. Buonasera a tutti i "cavallo-dipendenti". Mi rendo pienamente conto che da tanto non posto più una moneta qui sul forum ed in particolare in questa discussione che racchiude una parte importante della mia passione Numismatica. Ho deciso di riparare postando un cavallo battuto a nome di Pietro Giovanni Paolo Cantelmo duca di Sora e di Alvito. Al D/ :KROLVS°D°G°R°FR°SIC°IE, l'arme di Francia con i tre gigli liberi nel campo sormontati da corona; Al R/ :PE°I°PA°CAN°SO°AL°DVX, croce ancorata. La moneta, ex Hatria Numismatica, ha un diametro di 18 mm ed un peso di 2.45 gr. Una discreta conservazione per la tipologia che permette una quasi totale lettura della legenda e dell'iconografia. Che ne pensate?
    4 punti
  3. Buon pomeriggio, La mia napoletana di oggi, è una piastra da 120 grana del 1854 . Ho deciso di non liberarla dalla Perizia di P.P.Testa .
    3 punti
  4. Cari amici all’asta Nomisma Aste Verona del 14 maggio scorso c’erano molte chicche e purtroppo non ho resistito alla tentazione. ?. Le aggiudicazioni sono arrivate oggi e inizio con il condividere un collo lungo comune ma veramente in alta qualità. Queste monete sono bellissime e imponenti, ma soffrono di uno standard qualitativo medio assai modesto. Quando si trova un FDC vero quindi c’è veramente da rallegrarsi. Se poi, per arcane ragioni, rimane invenduto a una base del tutto irreale in un periodo in cui la caccia grossa alle qualità superiori è diventato lo sport nazionale, allora bando alle esitazioni! ? Questo esemplare, a parte il modesto graffietto sul volto, vanta rilievi assolutamente intatti e una patina da antica raccolta su fondi lucenti. A Voi! ??
    2 punti
  5. D’accordissimo ma mi pare che il denarino da poche decine di euro acquistato sui eBay da normativa è equiparato ad un bene culturale unico. Speriamo che la giurisprudenza capisca la differenza e non persegua il povero (in tutti i sensi) collezionista. Sicuramente parlare del problema è una buona strada. Gli Stati Generali sono stati un ‘ottima iniziativa. Parlare da più parti con un’ unica voce a favore del collezionismo è positivo. Nei fatti però la legge di marzo 2022 è peggiorativa dove già la legge Urbani era molto negativa. Almeno io non sono ottimista. Mi pare che ci sia difficoltà anche per i musei privati. Egoisticamente essendo che colleziono monete coniate dopo il 1000 spero che la giurisprudenza continui nel orientamento di attribuirne uno scarso interesse come bene culturale. Ma non ne sarei sicuro... Con la normativa attuale non mi sento di consigliare a nessun giovane di fare sacrifici per iniziare una collezione a meno che questi non voglia collezionare monete contemporanee. Cercare le varianti, la serialità e quindi la collezione come insieme omogeneo e quindi la numismatica come studio mi pare che stia per scomparire a causa della normativa. Rimane un collezionismo elitario di monete rare in conservazione ms da investimento che è solo una parte della numismatica. Infine i numeri in termini di fatturato delle case d’asta italiane non sono paragonali a quelli che fanno all’estero e questo non tanto per le scarse possibilità economiche degli italiani (almeno non solo) quanto per la normativa italiana sulla numismatica.
    2 punti
  6. Se Vi può interessare sul gazzettino 9 del Cordusio ho pubblicato un breve articolo : Falsi moderni del cavallo di Ortona
    2 punti
  7. Ciao, si tratta di un antoniniano di Traiano Decio con la Vittoria al rovescio. Posto foto della stessa tipologia con dati identificativi? ANTONIO
    2 punti
  8. Ciao, il valore di questa bella banconota a cui ti riferisci dipende soprattutto dalle sue condizioni, per essere più precisi in una valutazione servirebbero le foto nitide ed intere di fronte e retro del biglietto in tuo possesso. ps: La fanciulla raffigurata sulla banconota è una delle tre grazie presenti sul dipinto 'Primavera' di Botticelli (è la prima), più precisamente Aglaia.
    2 punti
  9. Linea curva anomala, difficilmente imputabile all'apposita macchina da taglio. Dovrebbe provenire da un possibile spostamento dell'intero foglio durante le fasi di taglio, ma creerebbe un bordo perfettamente dritto seppur obliquo. Nessuna idea al proposito se non quella di un'intervento successivo alla stampa, ma è solo un'ipotesi senza nessuna fondatezza, personalmente non l'avrei comprata.
    2 punti
  10. arrivato 5 minuti fa il 2€ proof Falcone e Borsellino, direttamente dalla zecca. molto ma molto bella come moneta.
    2 punti
  11. Il CCNM organizza per martedì 7 giugno in sede (Milano, via Kramer 32, ore 20.45) una conferenza della dott.ssa Costanza Cucini su: LA ZECCA DI MILANO NEL PERIODO AUSTRIACO E NAPOLEONICO. RESTI ARCHEOLOGICI, DOCUMENTI D'ARCHIVIO E TECNOLOGIA. La vonferenza verrà trasmessa anche in streaming, con un link che sarà comunicato successivamente. Lo scavo effettuato nel 2004-2005 dalla Soprintendenza Archeologica in via Moscova a Milano portò alla luce un forno di fusione per metalli della fine del XVIII-inizi del XIX secolo. I resti metallurgici furono analizzati dall'A. che, in parallelo, condusse una ricerca all'archivio di Stato di Milano , dove si conserva un'ampia documentazione fino ad allora inedita. Ciò permise all'A.di ricostruire l'organizzazione produttiva degli impianti della nuova zecca voluta del governo austriaco e compiuta sotto il governo francese, di cui il forno scavato costituiva parte integrante. Insomma, sarà un incontro in cui non mancheranno aspetti tecnico-metallurgici! Ne daremo qualche altra anticipazione.
    1 punto
  12. Direi che hai fatto benissimo. Gran bella moneta di grande qualità. Complimenti.
    1 punto
  13. è una delle riproduzioni di monete che venivano regalate dalla Plasmon: la numero 2 https://www.forumancientcoins.com/monetaromana/falsi/ErgospalmaPlasmon/ergospalma.html
    1 punto
  14. Si bella davvero. Mi consolo così , devo aspettare ancora perchè arrivi la mia avendo scelto l'invio unico degli ordini.
    1 punto
  15. 1 punto
  16. ALTERO SEVERO SECCO NO Buona serata da Stilicho
    1 punto
  17. Nel farti i miei più sinceri auguri (per il compleanno e per "l'omaggio") integro la tua carrellata con un esemplare della mia collezione..
    1 punto
  18. Dato che dalle foto, ma potrebbe essere un effetto ottico, sembrerebbe che ci sia un disallineamento tra il piano di stampa e l'intero biglietto. Per avere qualche info in più servirebbero le misure sia del piano di stampa che del biglietto e per quest'ultimo sarebbe utile prenderle in tre punti diversi sia in altezza che larghezza.
    1 punto
  19. Abbiamo l'immagine della medaglia vaticana https://www.numismatica-visual.es/2022/05/una-medalla-de-vaticano-por-la-paz-en-ucrania-se-podria-convertir-en-negocio-para-los-especuladores/ Oltretutto è stato identificato un errore nel testo delle prime medaglie vendute in quel di Verona. Vendita, pertanto, interrotta prontamente. Riprenderà il prima possibile con le medaglie "nuove" caratterizzate da diciture corrette. In pratica le prime medaglie coniate indicano che siamo nel 12° anno di pontificato di Papa Francesco, mentre siamo solo nel 10°.
    1 punto
  20. Non ti preoccupare, ogni tanto qualche svarione capita a tutti
    1 punto
  21. Estia Boulaia era la divinità protettrice della Bulè, cioè del senato cittadino che aveva sede nel pritaneo dove si pensa si svolgessero anche cerimonie, udienze, banchetti. Il pritaneo (in greco antico πρυτανεῖον, prytaneion, "presidenza") era, nell'antica Atene, l'edificio pubblico dove in origine era ospitato il primo magistrato (pritano: vi era custodito il focolare sacro della città e potevano esservi accolti ospiti di particolare riguardo o cittadini benemeriti). L'edificio tuttavia aveva un ruolo molto più ampio, in quanto rappresentava il focolare e il cuore della città, dove si trovava il fuoco sacro che non si spegneva mai. Simbolo della continuità della città, consacrato ad Estia, dea del focolare, della casa e della famiglia, il pritaneo era il cuore simbolico e politico della polis: in esso sedevano i magistrati, si accoglievano gli ambasciatori e si celebravano le cerimonie pubbliche, si prendeva il fuoco per fondare le colonie (e il loro pritaneo), si tenevano i sacrifici solenni e le offerte agli dei. Ad Atene il Pritaneo non va confuso con la Thòlos (Θόλος) dell'agora dove i pritani, eletti dalle tribù di Atene per assicurare la presidenza della Bulè (assemblea ristretta), vivevano e lavoravano; il Pritaneo era invece un edificio più antico, situato alle falde settentrionali dell'Acropoli. In origine vi si riunivano i pritani, intesi in senso arcaico come sommi magistrati della costituzione ateniese precedente alla riforma di Clistene. Successivamente, pur mantenendo la funzione di custodire il fuoco sacro, l'edificio fu adibito ad accogliere i cittadini onorati del δεῖπνον, il pranzo offerto per merito dalla città, mentre la sede dei pritani fu trasferita nell'Agorà. Chi veniva onorato di sedere continuativamente alla mensa comune (il δεῖπνον infatti valeva per un solo pasto), cioè chi godeva del privilegio della σίτησις (vitto), era anche detto parassito, con il significato di "mangio insieme, sono commensale". Plutarco (Solon, 24) riferisce di cittadini illustri mantenuti a spese dello Stato nel Pritaneo come ad esempio Cleone, che venne onorato del privilegio del vitto dopo la vittoria contro i Lacedemoni nella battaglia di Sfacteria nel 425 a. C., durante la guerra del Peloponneso. Da https://it.wikipedia.org/wiki/Pritaneo apollonia
    1 punto
  22. Interessante l’ipotesi di una coniazione gallica pro Britannia senza indicazione del segno di zecca nelle emissioni di DioclezIano piú tarde. A tal proposito e in epoca forse contemporanea a quella della moneta in questione, anche alcune emissioni di Severo II omettono il segno di zecca. Di seguito un esempio di tale coniazioni che ho pescato dal mio “archivio” e che classifico come RIC VI 63a per Londinium. Saluti FM
    1 punto
  23. Hai ragione, debbo cercare di essere un pò più flessibile......
    1 punto
  24. @Mas Blanco, se sei così interessato ai seriali delle banconote ti consiglierei di andare sul sito linkato sotto, dove oltre a vedere i dati raccolti nel database se vuoi potrai anche discutere nel forum con esperti & maniaci dell'argomento. http://www.eurobt.eu
    1 punto
  25. 1 punto
  26. Anche qua clicco solo per svecchiare questa discussione che assolutamente però RESTA QUA. Mitico Petronius grazie di cuore ?
    1 punto
  27. La mia emissione preferita, fra quelle itineranti cesariane, è RRC 452/2 (datata al 48-47). Anche qui ho il mio bel piccolo rottame, acquistato da asta InAsta 53 (12/03/14), lotto 257; diametro mm 16-19, peso g 3,49.
    1 punto
  28. Una curiosità: secondo me è una delle monete con il maggior numero di persone raffigurate Moneta fantastica!
    1 punto
  29. In Sicilia cominciarono subito a coniare con l'effige del nuovo sovrano, perché Napoli (tra l'altro conquistata precedentemente) avrebbe dovuto aspettare un anno? Nella pagina riportata inoltre c'è una nota di riferimento al libro Banchi di Napoli e della lor ragione, che avevo già letto ed ha delle tavole direi "emozionanti". Questo testo riporta che la coniazione di monete comincia appunto nel 1734, in occasione del diploma col quale Filippo V indica l'infante come Re di Napoli. Mi permetto di incollare qualche tavola estratta dal libro così, giusto per lustrarci gli occhi.
    1 punto
  30. Avrei voluto pubblicare questo post in un'altra discussione più appropiata, ma purtroppo risulta chiusa. Nell'elogio estemporaneo per la gloriosa memoria di Carlo III monarca delle Spagne e delle Indie - stampato nel 1791 e scritto da Pietro d'Onofri - è riportato un passo dove si narra che il padre di Carlo di Borbone, Filippo V re di Spagna, donò al figlio Don Carlos, in occasione della conquista del Regno di Napoli e di Sicilia, "un milione, e ottocento mila pezze da otto Spagnuole" che vennero inviate in zecca per essere trasformate in pezzi da 120 e 60 grana con la legenda DE SOCIO PRINCEPS. Il disegno fu ideato dal pittore Francesco Solimena https://www.treccani.it/enciclopedia/francesco-solimena_(Dizionario-Biografico) e il motto suggerito da Matteo Egizio https://www.treccani.it/enciclopedia/matteo-egizio_(Dizionario-Biografico) venne scelto da Bernardo Tanucci https://www.treccani.it/enciclopedia/bernardo-tanucci_(Dizionario-Biografico) Si noti che l'imbarcazione spagnola con le monete destinate al Regno di Napoli giunse il 6 ottobre del 1735, ma le prime monete con la legenda DE SOCIO PRINCEPS sono millesimate 1734. Se la testimonianza dell'autore è veritiera, allora si aprono due opzioni: 1) l'argento delle monete coniate nel 1734 aveva una provemienza diversa; 2) la coniazione delle prime monete Sebeto avvenne nel 1735, ma per celebrare la conquista del Regno del 1734 le monete vennero retrodatate. Tale ipotesi trova riscontro anche in una piastra del figlio di Carlo di Borbone, Ferdinando IV, che dal 1791 fece coniare i 120 grana SOLI REDVCI sempre con il medesimo millesimo.
    1 punto
  31. La numero 5 è un 4 cavalli 1791 di Ferdinando IV di Borbone per il Regno di Napoli... https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FIV1/6
    1 punto
  32. La numero 11 è un bronzo tardi imperiale credo di Valentiniano con al rovescio Secvritas rei publicae. La zecca potrebbe essere Antiochia. Guarda questa per confronto https://numismatics.org/ocre/id/ric.9.aq.9A
    1 punto
  33. Eccomi, ho fato delle scansioni di quelle che stavano in una zona in particolare del raccoglitore, spero vi piacciano! Purtroppo non posso caricare file troppo grandi quindi la risoluzione non è eccelsa.
    1 punto
  34. Buongiorno, una nuova piccolina si è aggiunta alla mia collezione di errori. 5 lire 1969 full brockage (peccato non abbia l'1 rovesciato ). Questo errore si forma quando una moneta appena coniata rimane attaccata al conio di martello e il successivo tondello viene battuto da questo conio. La moneta presenterà quindi le impronte in positivo ed in rilievo del conio di incudine e nell'altra faccia le stesse impronte in negativo e in incuso (generate dalla moneta rimasta attaccata al conio di martello). Il fatto che in questa moneta di ci sia un doppio rovescio ci dice che nel conio di incudine è stato installato il conio di rovescio, come da prassi. Per questo motivo la maggior parte dei brockage italiani riportano un doppio rovescio, anche se si conoscono dei brockage doppio dritto, come in alcuni centesimi di Vittorio Emanuele II della Zecca di Napoli (che aveva la prassi opposta) oppure in alcune monete (es. 50 centesimi leoni) che, non si sa per quale motivo, venivano coniate con il conio di dritto installato nel conio di incudine. I full brockage sono errori molto rari e molto ricercati. Buon proseguimento!
    1 punto
  35. Bella Piastra @favaldar complimenti, se posso permettermi la discussione sulle Piastre del 1856 è in corso, ti posto il link: Buona Serata,
    1 punto
  36. Bellissima piastra Massimo! Molto gradevole sia la conservazione che la patina, che tuttavia sono meglio valorizzate dalle foto di Cesare, che mi permetto di allegare, proprio per esaltare maggiormente questa stupenda moneta. Sia il D/ che il R/ di questa piastra sono ad opera del Borner. Propongo anche la versione Munt 21, il cui D/ invece é a firma di Saint Urbain che senza dubbio presenta un ritratto del pontefice più elegante ed equilibrato.
    1 punto
  37. Chi volesse pubblicare uno studio su questa moneta potrebbe intitolarlo così: "Una difficile nascita: la piastra del 1805"
    1 punto
  38. Non c'è male per un mezzo ducato di Filippo III
    1 punto
  39. Ho seguito solo a tratti. L'unico aspetto che mi ha colpito, è stato da parte di un relatore (purtroppo non ricordo il nome) che ha esplicitamente definito il collezionismo come "bene culturale" di per se stesso e come tale meritevole di tutela e valorizzazione. Penso sia un concetto molto vero e non l'avevo mai sentito esprimere così chiaramente. E' prevista comunque la pubblicazione degli atti.
    1 punto
  40. Ho avuto modo di seguirlo, interventi interessanti, alcuni più incisivi altri oggettivamente meno. confesso che per gli argomenti trattati sia per i modi che sono stati trattati la sensazione di aver assistito al canto del cigno per la numismatica Italiana per la monetazione antica c'è ed è forte. Ora speriamo che nella lungimiranza del legislatore, che capisca che oltre all'oggettivo impoverimento del valore indubbio del collezionismo per la nostra storia e cultura come paese, oggetto dell'evento, questa normativa ambigua e le recenti interpretazioni, citando un'intervento, con la richiesta di "prove diaboliche" da parte dell'imputato, non porti ad un impoverimento del patrimonio storico culturale italiano incentivando l'illecita esportazione all'estero di collezioni e ritrovamenti. il dubbio c'è e basta paragonare il numero di ritrovamenti di "tesoretti" fatti in Italia negli ultimi anni rispetto nazioni come la Francia e il Regno unito, che hanno condizioni legislative più favorevoli per lo scopritore, per comprendere che è un dubbio non privo di fondamenti. Che tristezza sarebbe vedere il patrimonio culturale italiano illegalmente disperso a causa di leggi ambigue e interpretazioni a mio vedere "miopi" che guardano al dito e non alla luna ribadisco, confido in una lungimiranza dei legislatori
    1 punto
  41. Il problema generale è la salvaguardia del collezionismo in Italia. Mi permetta di relegare la ''Nota 56'' a un problema minore. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  42. Sante parole,almeno un eventuale interessato alle antiche sa a priori se farsi il Segno della Croce o meno,evitando brutte storie.
    1 punto
  43. Spero ovviamente che le mie impressioni pessimistiche siano sbagliate. Per fortuna ho praticamente smesso di collezionare ed il danno sarebbe modesto per me, parlando egoisticamente, ma invece riferendomi alla numismatica italiana in generale è una situazione veramente preoccupante. Quando collezionavo le romane, che per fortuna ho smesso da anni, pur stando attentissimo ad acquistare solo cose tracciate, di circa una sessantina di pezzi, di cui la stragrande maggioranza proveniente da aste estere, sapete quante avevano un pedigree documentato ante 1909? Tre! Vorrei vedere nelle collezioni in generale quale sia la percentuale di monete con queste caratteristiche, ma temo simile alla mia. Si fanno confronti, convegni, ben vengano, per carità, ma temo che siano parole al vento. A me, se la situazione fosse chiara, piacerebbe, pur con i miei scarsi mezzi economici, ricominciare una raccoltina. Temo di fare prima a morire...
    1 punto
  44. Lo scopo del convegno è quello di sottolineare l'importanza del collezionismo numismatico, messo a dura prova dalle vicende degli ultimi anni. Si riuscirà a fare chiarezza? Non saprei. Ma è giusto provarci. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
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