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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/13/22 in Risposte
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vi allego il mio ultimo acquisto che dire... il Top..... pezzo R in Fdc parz rosso....... guardate che baffi???5 punti
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Condivido pienamente, i testi digitali sono assolutamente efficaci e utili nell'attività di ricerca, consultabili ovunque senza problemi di spazio e cercabili in tempi decisamente più rapidi di un testo in formato tradizionale... I formati cartacei però danno gioia e piacere a chi ha la passione per il libro come oggetto materiale, ecco la mia sezione di bibliografia numismatica tra cui alcune edizioni più vecchie dei Surveys che ovviamente ho scaricato anche in digitale per le consultazioni più rapide e utilitaristiche...5 punti
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Salve, Non è possibile non segnalare l’esemplare di cui al Lotto 92 della prossima asta Varesi (Asta Numismatica 80) che si terrà i prossimi 9 e 10 novembre p.v. Di seguito ed in allegato, descrizione e foto in catalogo: (§) CREMONA CARLO V IMPERATORE (1515-1556) Patacca coniata durante l'assedio operato dalle truppe franco/pontificie/veneziane 1526 D/ 1526 CES (CESAREIS) CRE OB (CREMONA OBSESSIS) R/ liscio MIR 310 CNI 1/2 (valore incerto) Ag g 5,16 mm 26x29 (lamina ottagonale) • Trattasi a nostro avviso dell'esemplare riprodotto in disegno su molte opere numismatiche del passato (Duby, Mailliet etc) e, per la prima volta, da Gian Giacomo Luchi nella sua Sylloge Numismatum Elegantiorum...:" edita a Strasburgo nel 1620 (vedi foto). Morbio parla di "monete tra le più rare d'Italia", sia perché battute in numero di esemplari molto limitato sia perché, finito l'assedio, data la loro buona lega in argento, finirono nel crogiulo per ricavarne il prezioso metallo (da Gli Assedi e le loro monete, di Mario Traina, numero speciale 15 di Cronaca Numismatica del 2001) Dagli "Annali" di Cavitelli: ....con quale veemenza l'assalissero non é da dire. Tre giorni di seguito con cento bocche di cannoni che vomitarono fuoco e palle e sì la batterono che le mura in tre punti sbranate cadevano a terra....E nullameno temerono di entrarvi. BB • Per questa moneta non effettuiamo spedizione all'estero / We don't ship this coin out of Italy. Prezzo base: Euro 10.000,00 Riporto anche quanto da P. Tonini scritto in Della Zecca di Cremona (Periodico di Numismatica e Sfragistica per la Storia d’Italia 1868). Saluti, Domenico3 punti
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Leggo poco il forum ultimamente e mi perdo interessanti spunti di riflessione… Anche se con un mese di ritardo spero possa essere utile questa foto di tre miei esemplari. Da sinistra in senso orario, C, A su C e C gotica. Rispettivamente MIR 84/9 - 84/10 e 84/7 Gaetano3 punti
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Per me la moneta è autentica. Posto per confronto, un esemplare periziato ed in buona conservazione:2 punti
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Il 10 Cent.Ape è una delle monete più falsificate del Regno. Falsi degli anni '60-70 piuttosto distinguibili x alcuni particolari ( venature delle ali, scritta MOTTI diversa, R diversa etc ) ma soprattutto dal bordo "sfuggente". Negli ultimi decenni i falsari si sono migliorati, purtroppo... pertanto è molto difficile da qualche foto giudicare la moneta postata da @Alex Cinquantenario. A mio modesto parere, la considererei originale, ma comunque consiglio sempre di acquistare le monete rare e molto contraffatte con una Perizia di un Professionista di fiducia. Saluti a tutti, Beppe2 punti
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In Italia sempre di più mi sembra di essere nella vignetta del grande Quino dove in una piazza tutti procedono con estrema cautela perchè al centro c'è un poliziotto con il taccuino pronto e sopra di lui un cartello dove è scritto: INDOVINATE COSA E' VIETATO. Arka Diligite iustitiam2 punti
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Buongiorno @aemilianus253 si tratta molto probabilmente di un falso d'epoca che ha quasi del tutto perso l'argentatura superficiale lasciando in bella mostra la sua anima di rame puro, "nocciolo" della truffa, più complicato è stabilire l'epoca visto che presenta caratteristiche miste ma siamo forse intorno alla metà del XII secolo.2 punti
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Penso che sarebbe utile fare un'ulteriore precisazione riguardo la fede di credito emessa dai banchi pubblici napoletani a cui si riconosce il corso legale il 27 Giugno 1580 dal viceré De Zuñica che redige la Prammatica III De Monetiis nella quale si stabilisce che la medesima costituisce atto probatorio e che, pertanto, come tale debba essere riconosciuta dai tribunali, decisivo nelle liti giudiziarie; poi uffici e magistrature dello Stato l'accettarono come pagamento d'imposte o di altre somme dovute. Coerentemente a tale disposizione, i polizzini venivano accettati dagli uffici pubblici per il pagamento di imposte e di ogni altra tassazione dovuta all'erario, acquisendo pertanto una funzione monetaria. L'emissione delle fedi venne limitata a quattro banchi pubblici assolutamente affidabili, per cui questo titolo di credito conquistò la piena fiducia della popolazione. Successivamente con l'Unità d'Italia fu confermata tale disposizione con il R.D. n. 2873 del 1 Maggio del 1866 il quale dispose all'articolo 7: "Le fedi di credito e le polizze dei Banchi di Napoli e di Sicilia saranno date e ricevute come denaro contante per il loro valore nominale nei pagamenti effettuati nelle province napoletane e siciliane rispettivamente, tanto tra l'erario pubblico ed i privati......" Quindi la fede di credito, per le garanzie che offriva s'impose come alternativa alla moneta fino a quando non ci fu l'emissione dei biglietti di banca. Di seguito una fede di credito del Banco di Napoli del 1572: ...e chi se lo sarebbe immaginato che grazie @Clar622 e al suo articolo si finiva nelle cedole e fedi di credito? Che dire se non grazie ancora?2 punti
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Un grazie a L. Passera anche da parte mia. Una piacevole sorpresa vedersi citato.2 punti
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Un giovane amico, da poco nel mondo della numismatica, mi ha chiesto una puntuale classificazione di un denaro di Lucca da lui acquisito in un lotto al mercatino di Riccione. Inutile dire che... faccio fatica ad aiutarlo perché il dritto mi pare diverso dai tipi consueti e non riesco ad individuarlo. Sarà per caso un falso d'epoca? Prima che mi dimentichi, il peso è 0,66. Grazie a chi riuscirà ad approfondire.2 punti
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Buonasera a tutti, apro questa discussione/contenitore per inserire le immagini di monete da noi acquistate , "sparite" e mai giunte a noi, con la speranza di poterle rintracciare se proposte in vendita su qualsiasi piattaforma di vendite. Non mi dilungo sulle cause delle sparizioni che possono essere le più svariate, come inettitudine nel sigillare le buste o con le modalità "piego di libri" a soli 2,80 per risparmiare sui costi di spedizione.... Non voglio mandare anatemi a chi compie queste azioni, voglio solo creare una banca dati delle monete sparite....le nostre monete. Inizio io con questo 10 tornesi 1844 che avevo acquistato per poterne studiare la fattura...se coevo o moderno e che non era in busta, perché aperta e rubata. La moneta è particolare e non passerà inosservata se proposta in vendita. Spero di essere aiutato e di poter aiutare tutti quelli che si sono trovati nella mia stessa spiacevole situazione. Grazie a tutti.1 punto
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Buon pomeriggio Volevo presentarvi un100 Lire 1958 ancora in discreto stato di conservazione, direi qSPL. I rilievi sono ancora molto buoni, dal vivo presenta in alcuni punti un discreto lustro di conio che si intravvede anche nelle foto e non ha colpi sul bordo. Il difetto più grosso sono quei graffi al D/. Deve essere stata a lungo a contatto con alte monete o oggetti che l'anno graffiata. Comunque sia nella collezione delle circolate penso faccia la sua figura. Voi amici del Forum cosa ne pensate? Saluti1 punto
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Ciao a tutti, di solito me ne rimango buono buono nella sezione cartamoneta ma questa chicca DEVO assolutamente segnalarla qui. Siòre e siòri, solo per oggi e solo per la miseria di 64500 euro potrete aggiudicarvi un’ottimo 10 lire del 1982!! (Sorvolo sulla conservazione…) https://www.ebay.it/itm/354046487117 Vi lascio il piacere di capire da soli (spoiler: guardate le foto!) da dove diavolo il venditore è riuscito a tirare fuori questo prezzo meraviglioso… ?1 punto
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Non conoscevo S. Bellino per Rovigo, e così…. https://www.serenissima.news/le-monete-polesane-del-veneto-leone/ Sotto la reggenza del Provveditore Giovanni Marcello, la Repubblica fa coniare una piccola moneta celebrativa a ricordo dell’annessione del Polesine di Rovigo avvenuta con la Pace di Bagnolo del 1484. La Dominante fece battere nella Zecca di Venezia dei quattrini recanti da una parte l’effigie di San Bellino, Patrono del territorio Polesano e dall’altra il Veneto Leone in “moleca”. Si trattava di monete in misura metallica a base d’argento, del valore di un quattrino.1 punto
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Buonasera a tutti, in effetti a ben pensare, probabilmente mi sono confuso con l'ordine dell'ermellino. Posto foto di un Busto presente al museo di capodimonte, dove è ben visibile l'ermellino e un collare di fattura interessante. Foto dal web, unica cosa riporta Busto di Ferdinando o di Alfonso I d'Aragona. Saluti Alberto1 punto
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Eh già! L'elmetto che ho in collezione è di provenienza fidata...a prova di ordigno direi, ahah ?1 punto
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Ciao Elisa,il mio consiglio è di fare periziare la moneta,è un errore molto interessante.Poi la perizia darebbe un valore aggiunto.1 punto
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Comuni le ribattute su questi quattrini usando spesso vecchi conii ormai logori1 punto
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Quando ho letto Tolstoj e, soprattutto, Cechov ho provato a immedesimarmi. Ma è difficile. Siamo molto diversi... Arka Diligite iustitiam1 punto
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Concordo in pieni con l’intervento dj Grigioviola le collezioni vanno ‘manutenute’ e curate comunque indipendentemente dal loro destino o da quando ‘giungera’ il momento’ di decidere cosa farne la collezione non e’ solo nostra bensi e’ qualcosa che va curata e tutelata per poterla passare ad altri - che siano la famiglia - i musei o il mercato e questo lavoro va fatto da noi ?1 punto
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Io sono dell'idea che le collezioni devono poter girare e fa parte del loro ciclo di vita fisiologico l'essere smembrate. Le collezioni "importanti" assumono ovviamente uno status ulteriore ed è giusto che vengano in qualche modo preservate se diventano di certe dimensioni o se rivestono un particolare interesse culturale. Credo comunque che la tutela di ogni collezione, da quella nascente a quella di Vittorio Emanuele III, dovrebbe partire dalla costruzione e tenuta del pedigree. Tutelare e valorizzare qualsiasi collezione oggi, ai nostri giorni, è relativamente semplice: esistono numerosi tools e strumenti di pubblicazione online (qualora uno ritenga che la propria collezione abbia una certa rilevanza e utilità nei confronti dei terzi). Rimanendo in un ambito più riservato e privato, la creazione di uno schedario a uso interno con la semplice indicazione del pedigree di ogni pezzo ritengo sia uno strumento di elevata utilità per se stessi quando si dovrà decidere quale destinazione far prendere a quanto raccolto o per chi se ne dovrà occupare un domani. Purtroppo il mantenimento del pedigree è una prassi che ancora stenta a prender piede. Mentre capisco la riservatezza che può esserci nell'indicare il nome dei vari collezionisti privati che hanno posseduto una moneta, non comprendo la perdita di informazione legata al non tener traccia dei vari venditori professionali che hanno trattato quella moneta. Spesso e volentieri sono ad esempio le stesse case d'asta a non tenere i cartellini che accompagnano le monete... cartellini dove frequentemente molti collezionisti annotano il nome del venditore e/o qualche dato sulla provenienza del pezzo se noto. Io stesso ho avuto modo di ricostruire alcuni pedigree solamente dopo aver contattato direttamente qualche casa d'aste perché avevo qualche "sospetto" o avevo avuto qualche imbeccata... cataloghi "muti" che cancellano con un colpo di spugna provenienze interessanti... perché?1 punto
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Comunicazione di servizio bis Se qualcuno vuol giocare una partita di scopa in quattro a 3 carte o a 9 carte o a 10 carte, può collegarsi al sito https://www.giochi123.net/gioco/scopa Lui siederà in Sud come VIP e avrà come partner l’affascinante LadyG. Il gioco procede in senso antiorario. apollonia1 punto
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@fricogna il catalogo Nomisma e il Magliocca sono due pubblicazioni completamente diverse perchè hanno finalità diverse. Il Nomisma è un catalogo, mentre il Magliocca è un manuale: il primo non potrà mai sostituire il secondo. Il Manuale è ricco di note storiche e numismatiche e l'impostazione è più articolata e completa; nulla a che vedere con il Nomisma. Il Nomisma è di immediata consultazione e, secondo me, per chi vuole avvicinarsi per la prima volta alla monetazione di Napoli mentre per chi vuole sviscerarla non può fare a meno del Magliocca.1 punto
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Ciao, ho cercato di migliorare un po' le foto della prima moneta che è un sesterzio dell'imperatore Traiano Decio con al rovescio la rappresentazione della Dacia. Ti posto foto di un sesterzio della stessa tipologia. Per la seconda attendi altri interventi, io non posso esserti di aiuto? ANTONIO1 punto
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Buongiorno a tutti,dalla prossima asta della GMA un "presunto"doppio cavallo di sicuro interesse... https://gma.bidinside.com/it/lot/2337/napoli-ferdinando-i-dtaragona-/1 punto
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Non credo. Se non mi sbaglio, mi pare l'avessero detto sin dall'inizio che avrebbero voluto aumentare la tiratura per diffondere il più possibile la moneta. Non per una questione di possibile tesaurizzazione.1 punto
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Opera encomiabile Dracma che dirti… GRAZIE! passera e’ pienamente giustificato nel citare - nella Survey of Num. Research - il Forum per le discussioni - quelle dotte - che vi si possono trovare1 punto
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SIGNORI, abbiamo una situazione molto interessante che è bene analizzare un po' nel dettaglio prima della chiusura del thread. E' stato liberato tutto l'oblast di Kharkiv e due nodi strategici fondamentali come Kupyansk e Izyum, conquistate dai russi la scorsa primavera a caro prezzo, e i grandi centri di Slovjansk e Kramatorsk. In generale c'è un incremento della pressione ucraina su tutto il settore nordoccidentale dell'oblast di Lugansk e un non trascurabile impatto psicologico documentato da diversi blog e account russi Telegram e Twitter, dove fra l'altro si chiede la testa dei comandi militari locali e si invoca la mobilitazione generale. Gli ucraini hanno eseguito un'azione da manuale: dopo aver scelto il punto più debole del dispositivo russo, difeso da pochi reparti della milizia secessionista, hanno sfruttato la schiacciante superiorità numerica, ma anche qualitativa, e con tre reparti eccellenti (la 25a Brigata Aeroportata, l'80a Brigata d'Assalto Aereo e la 92a Brigata meccanizzata) hanno sfondato in punti che non erano neanche stati messi "in sicurezza" con campi minati, entrando rapidamente molto in profondità nel'area sotto controllo russo. Il fattore sorpresa e la velocità dell'azione hanno messo in crisi il comando russo, che non ha avuto tempo e modo di richiamare le riserve dispiegate sul fronte di Kherson. L'aviazione russa si è dimostrata incapace di tamponare, vista anche la fornitura massiccia all'Ucraina di MANPADS (missili anti-aerei spalleggiabili) quali soprattutto Stinger e Starstreak, a cui si stanno aggiungendo batterie di NASAMS (*). Quindi i russi hanno mollato tutto e sono scappati a occidente del fiume Oskil, per evitare l'accerchiamento e perdite ancor più ingenti. Il ritiro è stato rapido, tanto che in mano ucraina sono finiti un'ottantina tra carri armati e veicoli da combattimento per la fanteria, compresi diversi T-80 della 4a Divisione corazzata russa, più alcuni UAV (droni) e 3 o 4 depositi di munizioni e armi. Oltre ai numeri, che da soli non bastano, gli ucraini avevano come sempre una superiorità schiacciante in termini di ISR (a livello informativo, di ricognizione e d'intelligence), fornita dalla NATO, ma anche a livello di pianificazione. Cosa interessante che si vista a livello tattico è che gli ucraini hanno messo in piedi un'operazione combinata con unità meccanizzate tradizionali e squadre di tecniche (pick-up armati), che sono avanzate rapidamente in profondità gettando scompiglio nelle unità russe. Ha partecipato attivamente anche l'aeronautica ucraina, che coi missili antiradiazione HARM (**) e insieme all'uso delle munizioni circuitanti (droni kamikaze) Switchblade e Phoenix Ghost hanno inflitto gravi perdite alle batterie anti-aeree russe. Non secondario è stato il ruolo dell'artiglieria di precisione a lungo raggio, con forniture occidentali che com'era anche facile immaginare sono in quantità ben superiore a quanto dichiarato ufficialmente. Il targeting (basato sul sistema Gis Arta di assegnazione dei bersagli con intelligenza artificiale) è molto accurato: gli ucraini eliminano senza problema posti di comando, depositi di munizioni, infrastrutture e centri di stoccaggio, cosa che ai russi costa molte più risorse e tempo. (*) Postazioni che sparano le versioni lanciabili da terra di alcuni missili aria-aria per i caccia. (**) Missili che rilevano il fascio radar delle batterie anti-aeree nemiche e lo seguono automaticamente. Sono stati integrati a tempo di record sui MiG-29 ucraini.1 punto
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Comunicazione di servizio Se qualcuno vuole cimentarsi con il gioco della scopa online può collegarsi al sito https://www.solitaricarte.it/scopa.html Il mazzo di 40 carte è a sinistra e cliccando su “Nuova partita”, ne vanno 3 in Nord, 3 in Sud e 4 in tavola. Nella prima partita il mazziere è l’ospite (Sud), nella successiva è Nord. apollonia1 punto
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Avete ragione, direi che TEA.. è l'interpretazione più plausibile. He he sì, sarà per il prossimo cavallo!1 punto
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Grazie Davide @Orodicarta per il bel commento. Devo ammettere che non conoscevo l'editto da te citato. Ciò che dici non fa che dimostrare ulteriormente quanto sia interessante e meritevole di approfondimento la circolazione cartacea nello Stato Pontificio!1 punto
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Per dare un valore ragionevole , servirebbe almeno la foto del dritto, peró, come errore é tra i più ricercati.1 punto
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Fosse stato Sora avresti letto ...I PɅ... Comunque mai rimanere delusi per una moneta "persa". La prossima sarà migliore.1 punto
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Assolutamente d'accordo, non dico di studiare tutte l'emissioni di un Paese prima di iniziare a collezionare una o più tipologie di banconote, ma almeno documentarsi sul periodo storico che si intende prendere in considerazione e sulle tipologie emesse. Comprare tanto per comprare si rischiano queste "sole"1 punto
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Normalmente si disperde la collezione per la gioia di nuovi collezionisti. Spwsso questo passaggio non viene capito o è ignorato. Invece è proprio questo che fa Cultura e non a caso scrivo con la maiuscola. È proprio questo passaggio che permette alle nuove generazioni di scoprire il passato e appassionarsi alla sua storia. E magari trovare nuovi spunti di studio di questa materia affascinante che è la Numismatica... Arka Diligite iustitiam1 punto
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Ragazzi ma anche l'acquirente con oltre 600 feedback poteva fare qualche ricerca prima di acquistare questo esemplare di 2 lire? È vero che ognuno con il proprio denaro ci fa quello che vuole ma se proprio era convinto che fosse una prova di stampa un minimo di info poteva ricercarle altrimenti che collezionista è...vedi i link postati in precedenza anche da @PriamoB e @wstefano. Inoltre sempre su ebay ritrovi inserzioni come questa: https://www.ebay.it/itm/152982196766?mkcid=16&mkevt=1&mkrid=711-127632-2357-0&ssspo=AT4xVTVmSx2&sssrc=2349624&ssuid=ObPKgLupRze&var=&widget_ver=artemis&media=COPY allora un dubbio potrebbe insinuarsi e se approfondisci la ricerca in rete ti ritrovi con queste belle mazzette: A questo punto se proprio uno ci tiene a metterlo in collezione spende il meno possibile, consapevole di avere un biglietto fantasy, un souvenir. Alla fine non darei tutte le colpe al venditore perché anche l'acquirente non ha fatto nulla per evitare tutto questo....ma poi in fondo il biglietto è FDS non male anche certificato ed il colore non è malvagio?1 punto
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devo dire che mi sono stupito per la rapidità con cui hanno omaggiato la numismatica con l'immediato pdf!!!!! poi voglio condividere con voi amici di lamoneta il mio orgoglio nel vedermi citato 9 volte per 8 contributi differenti è stata davvero una sorpresa piacevole e che mi ha molto onorato saluti Alain Gennari1 punto
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Salve, ho trovato questa moneta che non avevo mai visto prima in giro, così mi sono chiesto se avesse un qualche valore.1 punto
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Appunto. E il metodo in Italia non è dei migliori. Arka Dilicite iustitiam1 punto
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Sottoscrivo tutti i tuoi interventi parola per parola. Aggiungo un mio breve punto di vista: qui non si tratta di dare patenti di "buono" o "cattivo", come qualcuno sopra pare sostenere. Il buono è chi opera nell'interesse della collettività, indipendentemente dalla mera proprietà di un dato bene culturale. Nessuno può dare all'altro lezioni di moralità perché esistono esempi positivi e negativi da entrambe le parti (non necessariamente contrapposte). Riguardo la storia della popolare di Vicenza, nessuno tutela veramente i poveri investitori truffati, spesso con piccole cifre che rappresentavano però i risparmi di una vita. Se si pensasse veramente a rimborsare i creditori, tutti, per quanto possibile, si sarebbe messo all'incanto i beni della banca cercando di ricavare il massimo possibile e certo non dividendo per lotti massicci, peraltro anche sottoposti a tutela. Cosi' si ricaverà il minimo del minimo, non il valore effettivo. Riguardo Caravaggio o altri maestri importanti, per i quali capisco la necessità di non farli uscire dall'Italia, lo stato, che siamo poi noi tutti, perché invece di mettere il vincolo, non tira fuori i soldi e se le compra le cose uniche ed importanti, destinandole ad un museo pubblico che può valorizzarle? Sarebbe ora! La collezione numismatica, per niente unica come propagandata, andava venduta singolarmente e senza vincolo. Lo stato, al massimo, avrebbe potuto esercitare una prelazione, su tutto o su determinati pezzi, da valorizzare poi e non destinare ad un magazzino dimenticato. Dobbiamo secondo me cambiare il concetto di ciò che intendiamo per bene culturale. Un bene culturale è proprietà dell'umanità, non di un singolo stato o di un privato. Importante è che si possa studiare e valorizzare, che la collettività possa goderne. Si è detto che l'Italia ha un numero smisurato di beni culturali di ogni genere. Sarà ora di catalogare, fotografare, restaurare e promuovere nell'interesse della cultura, invece di limitare sempre di più il commercio ed il possesso? Ciò che importa è la conoscenza, non il mero possesso di un oggetto.1 punto
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Perdonami Denario la storia dei diamanti aggiunge indignazione alle nefandezze esperite dai farabutti della banca vicentina e fin quj non ci piove. dissento invece dalle conclusioni molto sommarie che rischiano di scadere nel qualunquismo. qui non so tratta di contrapporre privato e pubblico come fosse un derby qui si tratta semplicemente di fare distinzione tra chi fa le cose giuste nell’interesse della cultura e chi invece non le fa. Bravo e’ chi agisce pro-cultura Il colore della pelle non conta ?1 punto
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