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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/17/22 in Risposte
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Buongiorno a tutti, Condivido con voi l'ultimo arrivo nella mia umile raccolta. Un saluto Raffaele.3 punti
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Non penso che la logica non è sempre tutto. penso che la logica e la base di tutto. Mi rivolgo a te numa numa........ sai spiegarmi cosa è successo a queste monete ? sempre sul rovescio, facciamo molta attenzione alla cuffia retinata che raccoglie i capelli. Ho ci sono due conii, o ........... la prima foto, il dettaglio ( in blue e giallo ) la cuffia su Hirmer e su Gulbenkian. In confronto (in blue e in giallo ) , Gorny&Mosch marzo 2020, Kunker marzo 2017. Gorny e Kunker hanno destato forti dubbi. Sotto la moneta di questa discussione NG. Sotto Hirmer e Gulbenkian ( sicuramente genuine ) Sotto Gorny & mosche e Kunker Il cordoncino evidenziato in giallo, su Hirmer e Gulbenkian, non e totalmente visibile, non fuoriesce un ricciolo, come su Gorny e Kunker. Così il modellato della retina sono rigidi è lievemente ingrossati. poiché sono monete che devono provenire da un unico e solo conio, queste Gorny e Kunker, non li condivido che siano state coniate dal conio Kimon. qualcuno potrà pensare ad una correzione dell’epoca, ma la mano e insicura e niente di artistico. Poi ci sarebbero altri dettagli che in mancanza di una visione dal vivo, darebbe una certezza alle mie rilevazioni. Certamente non si tratta di scivolamenti o salti di coni. Disponibile a leggere commenti costruttivi e non arroganti e prepotenti. Gionnysicily.3 punti
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A Bologna ne abbiamo parlato con @aleale e altri amici... Un influente collezionista di Mantova mi ha spiegato che, a differenza delle altre opere d'arte, che sono direttamente nelle disponibilità della fondazione, la collezione numismatica è di proprietà della banca, in custodia alla fondazione... e quindi a rischio di viaggio di sola andata verso Siena... Ho già inoltrato una mail chiedendo il contatto diretto con l'ufficio mps per poter rompere le scatole direttamente a loro... Sperom!!! Mario3 punti
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Salve. Pubblico la foto di una monetina che è nella mia collezione da parecchio tempo( foto un po' scure). Dovrebbe trattarsi di un 3 cavalli del 1636, con sigla GA/C, di Filippo IV. Data leggibile. Correggetemi se sono in errore. Ringrazio tutti.3 punti
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Negli anni sessanta la banca d’Italia iniziò sistematicamente ad emettere banconote con impressi i volti degli uomini che hanno reso grande l’Italia. Uno dei personaggi che ovviamente non poteva mancare era Leonardo Da Vinci. Egli è stato uno scienziato, inventore ed artista Italiano nato ad Anchiano (frazione del comune di Vinci in provincia di Firenze) nel 1452 e morto in Francia nel 1519. Venne inserito sulla banconota da 50 mila lire che all’epoca era il secondo taglio con valore più alto dopo il taglio da 100 mila lire a partire dal 1967 fino al 31 marzo 1979, giorno in cui fu dichiarata fuori corso. Il volto rappresentato sulla banconota è tratto dall’opera dello stesso Leonardo realizzata nel 1515 circa e chiamata “Autoritratto”. Il suo capolavoro è conservato a Torino nella Biblioteca Reale. Nel retro della banconota troviamo una raffigurazione del borgo medievale di Vinci, luogo di nascita dello scienziato. In questa banconota c’è lo zampino artistico dell’incisore Trento Cionini, maestro Di fama mondiale che realizzerà in seguito alcune delle banconote più belle in assoluto mai realizzate in Italia come la 20 mila lire “Tiziano” e la 500 mila lire “Raffaello”3 punti
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Monetina rara ma ancor di più in buona conservazione, periziata Tevere bb/spl2 punti
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Buonasera, aggiungo alla discussione pagina del "PAGANI PROVE E PROGETTI" dove è menzionata in due varianti ma non fotografata.2 punti
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Buonasera, Sono sincero, ho l’impressione che la foto dell’asta della moneta di apertura restituisca, in alcuni punti dei rilievi, un immagine “falsata” dai riflessi dell’illuminazione sul metallo. Se si osservano i particolari del dritto mi riesce difficile confrontarli con sicurezza: molte caratteristiche sono chiaramente identificabili come corrispondenti, altre sembrebbero essere quasi in aperto contrasto. I dettagli postati sopra da Giovanni ne contengono davvero molte e sono solo una minima porzione. Potrebbe essere come dice @gionnysicily una pulizia successiva, che ha reso le superfici quasi come fossero “cromate” aggiungo io. Anche se come diceva @numa numa ho pensato anche a dei fotoritocchi (li facevano già allora?!). Ne ho visti di certi da non credere.. e non per l’esecuzione quanto per le casa d’aste che li aveva presentati. Per il momento resto quindi assai confuso. E per gli approfondimenti che verranno aggiungo, purtroppo nuovamente solo il rovescio, della moneta del lascito Lloyd, al British Museum dal 1946, SNG 1409. Asse di conio ad ore 11, diametro 36 millimetri, peso 43.21 grammi. Unisco ancora, anche se poco utile per i confronti vista la scarsa definizione, la moneta della ex collezione di Arthur Stone Dewing (1880-1971) numero 868, al Museo di Harvard dal 1965. Asse di conio ad ore 10, peso 39.94 grammi.2 punti
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Il peso riportato da NG è di 43.02 gr. Nei due Hirmer purtroppo non sono riportati i pesi per questo esemplare. Pero' il catalogo Bank Leu 81 , lotto 111 (questo esemplare) riporta un peso di 42.99 gr. Trattandosi di una differenza di 3 centesimi di grammo, diciamo che ci puo' stare .. Aggiungo che la foto del diritto riportata nel catalogo Leu evidenzia il medesimo difetto (?) nella coscia sin. del primo cavallo a dx. Mi viene il dubbio se la foto riportata in Hirmer possa essere stata 'migliorata'?2 punti
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Ok. Abbiamo solo la foto del dritto ( la quadriga ) dell’Hirmer. la moneta pubblicata Hirmer, dalla foto risulta ancora con tracce di cloruro e solfuri. Pertanto probabilmente è stata ripulita. Ecco perché sembra nuova. pur mantenendo tutti i dettagli del modellato, non mi so spiegare cosa sia successo alla coscia del primo cavallo. sicuramente non dipende dalla coniatura. qualche spiegazione ? sul rovescio, altri dettagli che non avendo la foto, il confronto l’ho fatto con altri esemplari.2 punti
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E per concludere il giro odierno, un gradevole trittico composto da due monetine comuni ed una più rara, ma tutte in buona conservazione:2 punti
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Se consideriamo che i testi di riferimento sono ancora Crespellani, CNI, Zocca, e in questi testi non è descritto... se non ci sono passaggi d'asta sfuggiti alla rete degli appassionati, penso sia effettivamente un esemplare particolare e probabilmente inedito... Da studiare!2 punti
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Buona domenica a tutti gli amici del forum! Quest'oggi ho il piacere di condividere con voi il mio ultimo acquisto, direttamente proveniente dall'asta Kunker 373. Si tratta del mio primo acquisto di questo 2022. Lo so, è arrivato un po' in ritardo, dato che siamo già ad ottobre, ma, come si suol dire, meglio tardi che mai! Premetto subito che ho avuto molte difficoltà ad ottenere delle foto discrete e quelle che vi mostrerò sono le meno peggio (non ho il coraggio di definirle "migliori"). Credo che l'oro sia in assoluto il metallo più complesso da fotografare. Quando poi si tratta di una monetina da 3,45 grammi, diventa un vero incubo... Prima di mostrarvi l'acquisto, come sempre, desidero descrivervi un po' la storia di questa moneta. Il ducato con cavaliere venne coniato tra il 1808 ed il 1809 dalla zecca di Utrecht. I conii furono realizzati dall'incisore George, uno dei migliori del tempo e dalla cui mano nacquero numerose tipologie di monete per il Regno d'Olanda (1806-1810). Nei due anni di coniazione vennero emessi un totale di 282.870 esemplari ma molti di questi vennero, purtroppo, rifusi direttamente in zecca in quanto sostituiti da una nuova tipologia di ducato con un rovescio diverso. Al dritto troviamo il ritratto di Luigi Bonaparte rivolto verso sinistra. La legenda in olandese recita: "LODEW. NAP. KON. VAN HOLL.", ovvero "Luigi Napoleone Re d'Olanda". Al rovescio, invece, abbiamo un cavaliere in armatura, un soggetto iconico presente nelle monete olandesi fin dal lontano 1586. Il cavaliere regge nelle mano destra una lunga spada, mentre nella sinistra tiene stretto un fascio di sette frecce, a simboleggiare l'unione delle province costituenti la Repubblica delle Sette Province Unite. La legenda circolare “EENDRAGT MAAKT MAGT” è traducibile in “La concordia fa potenza” (una sorta di "L'unione fa la forza"). L'esemplare in mio possesso è complessivamente in un buono stato di conservazione, considerando la tipologia molto ostica. Posso assicurare che non è affatto scontato trovare tutti i singoli rivetti dell'armatura così ben definiti. Anche i capelli di Luigi Bonaparte e la basetta sono ben delineati. Come lati negativi, posso dire che presenta, purtroppo, una debolezza di conio ad ore 3, a livello del bordo, e diversi hairlines nei campi. Ciononostante, mi ritengo soddisfatto dell'acquisto fatto. Adesso vi lascio alla visione delle foto. Ovviamente, ogni vostro commento è come sempre ben accetto.1 punto
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Purtroppo non possiamo sapere come fossero queste monete quando furono rinvenute. Viste le dimensione dei modulo potrebbe essere che fossero molto “incrostate” e successivamente pulite . Ai tempi non andavano molto leggeri….1 punto
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Sembra così Ad essere onesto, ho pensato di poter identificare questa moneta in modo più accurato grazie al forum e pensavo che la moneta fosse descritta da qualche parte nella letteratura della numismatica italiana ma sembra che questa copia sia l'unica conosciuta)) Non so se sia buona o cattiva, ma sono contento di avere una moneta del genere nella mia collezione;) Almeno per i collezionisti di monete MODENA, qualcosa di nuovo si è aperto su questo forum1 punto
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Altra monetina: un poco più rara, ma ancor più rara per la buona conservazione...1 punto
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Mi pare assurdo che almeno su ori e argenti non ci sia alcun controllo: non voglio pensare a qualcuno che si ritrova quello schifo su un 100€ d'oro pagato 2000€ o su un 200€ pagato 3500€....1 punto
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Per fortuna che abbiamo il forum che ci assiste in questi casi. Se il giorno della vendita non fosse stato segnalato su queste pagine quasi sicuramente avrei perso l'occasione di acquistare la moneta. PS. A proposito, bisogna rendere merito a stegiato che è stato il primo a segnalare la data della vendita nel post #42.1 punto
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Se ho visto bene il 1649 è il solo anno in cui gli ongari sono datati. Proverò a scaricare il Corpus https://www.numismaticadellostato.it/web/pns/iuno-moneta/biblioteca/corpus?p_p_id=CNI_WAR_FSIA6_Numismatica10_INSTANCE_H8fC&p_p_lifecycle=1&p_p_state=normal&p_p_mode=view&p_p_col_id=column-1&p_p_col_count=1&_CNI_WAR_FSIA6_Numismatica10_INSTANCE_H8fC_actionName=cniPDF&_CNI_WAR_FSIA6_Numismatica10_INSTANCE_H8fC_volCni=IX&_CNI_WAR_FSIA6_Numismatica10_INSTANCE_H8fC_numPage=1&_CNI_WAR_FSIA6_Numismatica10_INSTANCE_H8fC_javax.portlet.action=invoke1 punto
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Ciao @Pxacaesar, meno male che ognuno di noi, ha dei limiti. Prima di evidenziare le incongruenze, sto mettendo in ordine tra i falsi ( che esistono di questa moneta ) e le poche Genuine. A tempo, sarò lieto di soddisfare le tue conoscenze. Per imparare. 👍👍1 punto
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Buongiorno a tutti e complimenti per la bella discussione che ho letto con gusto. Essendo di queste zone citate vorrei aggiungere una piccola storia a riguardo: Per secoli si pensò, soprattutto nel XIX secolo, che il tempio di trovasse in un luogo, una vallata, fra il monte Petria e il monte Cerro, detto oggi "Ara di San Maffeo (Matteo)", tanto è che nel 1800 un tale Bufalini scavò dove ora sorge il Rifugio omonimo. Trovò poco o nulla (probabile i resti del castellaccio del monte Petria di epoca Bizantina) e lasciò perdere l'impresa. Lascio uno screen shot del Libro dove se ne parla. Ci sarebbe ancora tantissimo da dire su questo posto, ma è più una tradizione orale e di esperienze dei cittadini locali, che non veri e propri saggi di scavo archeologici.1 punto
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Ho provveduto a unire le due discussioni, lasciando aperta la risultante in Exonumia.1 punto
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Complimenti,colleziono modena anche io. Con aquila con una sola testa è la prima volta che la vedo....potrebbe anche essere un inedito. Molto interessante.1 punto
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Ciao, dovrebbe essere questo 10 kreuzer di Ludovico VIII https://en.numista.com/catalogue/pieces194472.html1 punto
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Questo L esemplare Gulbenkian . l immagine tratta dal libro di Hill ( libro fantastico per immagini, che consiglio), “ L’ Art dans les monnaies grecques “, il precursore del kraay1 punto
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Vale un cenno ricordare che l' edificio in post 8, è un diverso ed interessante edificio, pressochè coevo, noto come " cenotafio di Annia Regilla " , la moglie di Erode Attico .1 punto
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Raffaele, unisco i miei complimenti a quelli che ti sono già giunti. Gran bella moneta, che non ho e che, penso, non avrò ancora per molto tempo. Purtroppo! Ciao1 punto
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DE GREGE EPICURI La medaglia mi è stata regalata da un amico (e socio del CCNM) originario di Monfalcone; è di grandi dimensioni (70 mm e 150 g.), in metallo bianco; non vedo il nome dell'incisore. E' stata coniata dalla Assoc iazione Filatelico-numsmatica locale, "Il Falcone". Al D., una veduta dall'alto del vecchio borgo cinto dalle mura e da un fossato; sopra: ASSOC. FILATELICA NUMISMATICA. Sotto: CITTA' DI MONFALCONE 1976; a sinistra: IL FALCONE. A destra: scudo araldico con un falco. Al R.: al centro, un quadrilatero che rappresenta il Friuli, dentro al quale una scena del terremoto: un uomo atterrito e una donna con due bambini, mentre una casa crolla. Intorno, la scritta: UNITI NEL DOLRE CON I FRATELLI FRIULANI CHE SUBIRONO IL CATASTROFICO SISMA GIOVEDI' 6 MAGGIO 1976 ORE 21. CHE TRISTEMENTE DOVETTERO ABBANDONARE LA LORO TERRA D'ORIGINE- MERCOLEDI' 15 SETTEMBRE 1976". La mostro anche perchè mi pare non sia compresa nel nostro catalogo.1 punto
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Complimenti @Raff82 gran bella moneta ed il millesimo più raro della serie. Bravo! Spero anch'io di poterne avere un'esemplare in futuro. ♥️1 punto
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Un esemplare interessante di tremisse in oro con al diritto busto con leggenda ed al rovescio monogramma con leggenda . Dalla Francia merovingia del VII sec. Sarà il 31 Ottobre in vendita Lansky&Lambert 5 al n. 179 .1 punto
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Mentre passavo due belle settimane in Sicilia, a casa è arrivata una nuova moneta da aggiungere a questa collezione. 3 marchi 1914 raffiguranti Guglielmo II, ultimo imperatore tedesco e ultimo re di Prussia. Sono riuscito a trovarla in un buono stato di conservazione e devo dire che, dal vivo, è una delle monete più belle che ho. La collezione comincia a prendere forma: sono a 10 monete! Qui sotto vi lascio un riepilogo della collezione attuale e di quelle che vorrei ancora acquistare.1 punto
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Dopo un po' di assenza... oggi voglio mostrarvi due realini aggiunti in collezione durante l'estate grazie a due ottimi amici (anche se in passato appartenevano ad uno solamente)... Il primo, già pubblicato in questa discussione, è il reale senza data con volto giovanile, il secondo, del primo tipo, purtroppo con data non visibile. Entrambe molto rare.1 punto
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Ciao! Intendi dire che non c'è censito un esemplare con IOAN, mentre c'è IOANNES? Papadopoli ha censito gli esemplari dei quali è venuto a conoscenza; può essere benissimo che, ai tempi, non trovò informazioni di un esemplare uguale al tuo; tutto qui. Ciò non toglie che possano esserci varianti ... Dalle nuove foto che hai fatto, credo che Arka ci abbia visto lungo .... sembra proprio che la moneta sia stata indossata; la consunzione mi pare tipica ed anche l'esistenza di un vecchio appiccagnolo mi lascia pochi dubbi. saluti luciano1 punto
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Salve a tutti. Arrivati a questo punto, mi sembra doveroso aggiungere una nota sull'argomento trattato... perché rileggendo quello che ho scritto, sembra quasi che io voglia affermare che il taglio del collo rappresenti una sorta di firma dell'incisore, di segno distintivo dell'artista - a dire il vero, si tratta di una conclusione a cui ero arrivato anch'io, fino ad un certo punto della ricerca - se non fosse che, poi ho riscontrato anche degli altri mezzi busti attribuibili allo stesso incisore, ma con il taglio del collo del tipo "base" ed altri tipi. - Ad esempio, sui 10 tornesi dal '33 al '37 - e nello specifico - 1833 stella a cinque punte capovolta - 1835 stella a cinque punte (dove però pare che non era l'unico incisore con la stella a cinque punte, perché esiste un altro conio con la stella ancora più in asse rispetto al bordo, presumibilmente eseguito da un'altra mano) - e 1837. Lo stesso artista, si riconosce anche su delle altre piastre (per i quattro anni consecutivi dal 1833 al 1836), che presentano dei ritratti con differenti tagli del collo - tra cui il collo lineare (di tipo B), su cui Raffaele in un suo commento, ha giustamente notato il profilo del naso differente (la punta del naso), che rappresenta uno dei "segni" di riconoscimento più identificativi dell'artista in questione. Alla luce di queste considerazioni, si potrebbe anche concludere che, questo tipo di taglio appartiene ad un unico incisore che però, ha eseguito anche degli altri ritratti con diversi tipi di tagli. Un saluto1 punto
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Grazie Raffaele! Vale lo stesso discorso per le piastre 1831 e 1836 con il taglio lineare... sovrapponendo la '31 e la '36 sono diverse tra loro e, sovrapponendole con queste del '34, sono sempre e comunque diverse. In merito a questo tipo di varianti, ho trovato anche la foto di un 10 Tornesi 1831 con lo stesso taglio lineare alla base del collo... e mi sono tornate in mente le parole scritte da Rocco come risposta alla mia domanda su "varianti" e "tipi", in quella vecchia discussione in cui presentavo la mia strana piastra del '34: "Se fosse una tipologia di busto la troveremmo anche nei 30 Ducati e nei 10 Tornesi. Magari se in un futuro avremmo un riscontro simile di busto anche in questi nominali, potremmo definirlo un tipo". Per questo, sono portato a credere che, queste particolari varianti con differenti tagli alla base del collo, quando si trovano in diversi nominali, siano più importanti di quanto si possa pensare. Da qui, mi si é aperto un mondo ed ho cominciato a studiare e comparare le teste giovanili di tutte le monete anni '30 - oro, argento e rame (ovvero Decuple, Piastre e 10 Tornesi). Ad oggi, il risultato di questa ricerca (ancora "work in progress") mi ha portato ad individuare alcune varianti - nello specifico, a catalogare (senza alcuna pretesa e solo a scopo di studio), degli altri differenti tipi di taglio alla base del collo, presenti solo su determinate date ma, facilmente riconoscibili ad occhio nudo.1 punto
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Ciao @Legio II Italica e buon giorno a tutti La tematica del mito di Atlantide è molto complessa e si deve esaminare ponendoci delle domande: - Platone parla di un isola reale oppure narra di un'isola fantastica od ancora descrive un'isola reale ma con elementi fantastici? A seconda della scelta che effettuiamo troveremo ulteriori domande. Per esempio se vogliamo ritenere il racconto del filosofo solo un'invenzione narrativa (come l'Isola che non c'è in Peter Pan) allora la ricerca di questo luogo è inutile perché impossibile. Ricordiamoci che Platone era un filosofo e per spiegare dei concetti era avvezzo a creare miti. Se invece scegliamo l'ipotesi della reale esistenza di Atlantide allora dobbiamo scavare e setacciare nel brano del filosofo per trovare indizi che ci possano aiutare nella ricerca. C'è però da sottolineare che le Colonne d'Ercole, al di là delle quali si ergeva la nostra isola, sono state spostate nel tempo: ora mi spiego meglio. I primi navigatori Greci avevano posto le Colonne d'Ercole (da intendersi come il confine del mondo) molto vicino alla loro terra in quanto la navigazione dei primordi era soprattutto svolta lungo la costa e quindi non si raggiungevano grandi distanze. Poi col progresso tecnologico e con l'esperienza maturata da più generazioni di marinai, i navigatori Greci hanno spostato sempre più in là il confine del mondo ad esempio anche nello Stretto di Messina, fino ad arrivare al limite estremo del Mediterraneo corrispondente allo Stretto di Gibilterra. Un elemento a favore dell'esistenza di un'Atlantide mediterranea lo ritroviamo nella conformazione geologica dell'isola greca di Santorini chiamata nell'antichità Thera. Infatti nel racconto platonico l'isola viene descritta circondata da altre isole in modo concentrico Tornando all'articolo menzionato io non ho trovato alcun indizio che possa riferirsi ad Atlantide. Certo ci possono essere stati degli insediamenti umani ma mi sembra strano che se fosse mai esistita una civiltà così avanzata alcune tracce non si siano conservate nelle popolazioni del nord Europa. Inoltre parlando di terre emerse a causa dell'ultima glaciazione allora si dovrebbe menzionare il Mar Nero che all'epoca era un piccolo (relativamente alle dimensioni di oggi, perché si è circa triplicato) lago d'acqua dolce circondato da aree fertili che avrebbero potuto ospitare numerosi insediamenti umani. Apro delle riflessioni: 1- l'area del Mar Nero è ipotizzata come il luogo del mitico paradiso terrestre, 2- sulle rive del Mar Nero ci sono numerosi indizi di popolazioni neolitiche con avanzata tecnologia 3- se le Colonne d'Ercole fossero collocate nello Stretto dei Dardanelli ? E ci sono alcuni elementi che mi fanno propendere per questo: -la città di Troia si trovava lungo un crocevia di commerci con le popolazioni del Mar Nero, quindi c'erano contatti intensi tali da aver reso molto potente e ricca Ilion (non credo che i Troiani potessero arricchirsi con popolazioni ancora tecnologicamente all'età della pietra); e poi c'è anche da considerare che i Troiani non erano ritenuti Greci dalle popolazioni elleniche e forse questo potrebbe essere un segno o una traccia interessante per considerare i Troiani come i discendenti di una qualche popolazione dell'area del Mar Nero che a causa dell'aumento del livello dei mari si sono spostati ad occidente; -sono stati ritrovati reperti di alta oreficeria in oro (alcuni oggetti sono in scala addirittura) di età molto arcaica sulle coste della Bulgaria, non riconducibili all'area greca o mesopotamica o egizia, quindi il prodotto di qualche popolazione locale che possedeva delle buone conoscenze tecnologiche; -il mito degli Argonauti e del vello d'oro collocato nella Colchide, cioè dell'attuale Georgia sulle sponde del Mar Nero , area ricca di oro; -ritrovamento di insediamenti urbani e protourbani sommersi sempre nelle acque del Mar Nero. @Legio II Italica sulla domanda perché Platone non ha indicato un'area geografica ben precisa ci sarebbe da rilevare che il suo è un racconto utile ai fini filosofici e non un resoconto storico o etnografico (come fa Erodoto, anche se a volte anche lui scade nel mito) quindi dove la colloca la colloca, perché il senso della storia non cambia. Inoltre il suo è potuto essere anche un escamotage letterario per attirare maggiormente l'attenzione del lettore collocando la storia in un logo lontano e fantastico. -1 punto
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