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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/19/22 in Risposte
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Ciao a tutti, come già accennato in un'altra discussione, oggi voglio parlarvi di Nibelunghi, draghi e funghi. Prendo spunto da una storia raccontata su Topolino n° 1000 del lontano 26 gennaio 1975 "I Funghi dei Nibelunghi" dove la banda dei paperi incontra personaggi famosi come Alberico o Fáfnir il drago: Scrivendo appunto del mostro, mi viene in mente un commento di @numys di un'altra discussione che accennava anche ad un biglietto tedesco da 5 marchi dei primi del novecento, che per puro caso è anche in mio possesso: Clicl per ingrandire dove sul retro è riportato l'animale: , più simpatico di quello mitologicamente corretto - qui sotto l'interpretazione di Arthur Rackham: Per correttezza adesso posto la banconota completa con qualche dettaglio: il lucertolone è appoggiato sulla fascia che riporta il valore, non ha un atteggiamento aggressivo ma difende sicuramente ciò che ha accumulato nel tempo ("Nun me toccate il tesoro, che se no m'inc***o!") - Qui siamo in un tempo di transizione, la guerra russo-giapponese è in corso, si sa poi cosa è successo dopo. Completo con l'altro lato: Qui abbiamo molti particolari già visti - qualche anno dopo - nel "Flottenhunderter", ma la scenetta è mooolto più pacifica: - lo scudo è a lato e mezzo nascosto - la lancia non solo è in secondo piano, ma ha pure la punta nascosta da un drappo - e per chi non l'ha ancora capito: al centro una colomba con il rametto d'ulivo🕊️ che vola dalla mano di un bambino: Il Reich tedesco offre la pace al mondo! Tanto poi per non essere troppo pacifisti, all'orizzonte niente battelli da guerra, ma la prua di una nave vichinga sullo sfondo che non ricorda tanto il commercio, ma eventi storici più movimentati. Come il drago dell'altro lato - "Ich lieg' und besitz' " (Io giaccio e possiedo, lasciatemi dormire), qui si difente lo status quo: in altre parole, una nazione che vuole godere in pace i frutti (in basso a destra) del lavoro! Il caduceo, la ruota dentata, incudine e martello, la balla di merce: tutto già visto! La filigrana, niente di particolare : per oggi è tutto, magari la prossima volta parliamo di Nani Lunghi (e vediamo se anche stavolta a @numys viene un'idea 🤣, giuro che poi un post ce lo scrivo!) Servus, Njk3 punti
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DE GREGE EPICURI Secondo me, le scritte sono state decisamente "aiutate", sia al D che al R. Al D in particolare hanno scavato quasi un fossatello fra le lettere ed il ritratto, oltre che scavare fra le lettere. Poi la scelta è tua. Forse, se aspetti un po' trovi a prezzi accettabili un bronzo migliore, eventualmente non un sesterzio.3 punti
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Un aspetto interessante e' che queste monete non si trovano nel RIC. In particolare, dovrebbero trovarsi nel RIC VI sotto Massimino Daza; però, quando il VI volume fu pubblicato (nel 1973), si pensava che queste emissioni appartenessero a Giuliano II (l'Apostata) le cui monete avrebbero dovuto essere contenute nel RIC VIII. Tuttavia, nel 1981 (quando fu pubblicato in RIC VIII), Johan Van Heesch aveva già dimostrato (eravamo nel 1975) che appartenevano a Massimino Daza. Così queste monete rimasero fuori dal RIC. Ecco l'articolo originale di Van Heesch: CIVIC COINAGE MASSIMINO DAIA (articolo di Van Heesch).pdf Ed ecco il mio esemplare cui sono molto legato perché regalo della mia mamma e del mio papà (opportunamente imbeccati😉): Buona serata da Stilicho3 punti
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E' la versione proof per collezionisti che i mercenari di ATL battevano sulle litre di Dionisio I per il mercato tedesco anglosassone e nord italiano3 punti
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Dopo la morte di Galerio nel 311, il suo Cesare, Massimino II, che aveva dichiarato lui stesso Augusto l'anno precedente, prese il controllo dell'Asia Minore e del Levante. A quanto pare persecutore della minoranza cristiana (Lactant De mort pers 36-49,...... Euseb Hist Eccl 9), fu costretto sotto i dettami del editto di tolleranza a sospendere le persecuzioni. Ma le ambasciate di varie città ora sotto il suo controllo, tra cui Nicomedia e Antiochia, richiesero che in nessun modo i cristiani potessero continuare a vivere nelle loro città e distretti. Antiochia arrivò al punto di erigere una statua di Zeus Philios, il cui oracoli condannavano i cristiani (Euseb. Hist. Eccl., Op. Cit.). Incoraggiato da questa apparente ondata di sostegno popolare, Massimino personalmente nominò sacerdoti pagani e inviò copie di un documento relativo alle memorie di Ponzio Pilato (cfr Euseb. Hist. Eccl., 2.2). Ma forse temendo ripercussioni da Costantino e Licinio , Massimino inaspettatamente pose fine alle persecuzioni nel dicembre 312. A seguito della sua sconfitta da parte di Licinio nell'aprile del 313, Massimino proclamò la restituzione dei beni e privilegi ai suoi sudditi cristiani . Questo non ebbe , tuttavia, l'effetto desiderato, per il luglio o agosto dello stesso anno, dopo essere stato nuovamente sconfitto da Licinio, Massimino morì a Tarso. Da questi eventi registrati da Eusebio, è chiaro che la persecuzione di Massimino non era una precisa richiesta dalla politica imperiale, ma dalle città stesse, la cui ricchezza e l'economia dipendeva dal mantenimento delle attività religiose pagane locali, che comprendeva oracoli, santuari, giochi e feste, sui cui Massimino faceva affidamento per la riscossione dei tributi. Data questa situazione, è facile capire perché Massimino acconsentì a perseguitare il segmento cristiano della popolazione locale. Le questioni civiche di Nicomedia, Antiochia, Alessandria riflettono l'accordo politico tra l'imperatore e le città. E dopo questa premessa, ecco la protagonista di questo post 😬 R/ APOLLONI SANCTO Apollo stante a sinistra suona la lira. SMA in esergo, Iota in campo destro. D/ GENIO ANTIOCHENI Tyche seduta su una roccia, ai suoi piedi il Dio Fluviale Oronte a braccia aperte.2 punti
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Ma vuoi vedere che in collezione ti ritrovi qualche banconota di un nano famoso come questo e ci fai un bel post🤣: Penso che ci farai viaggiare nel fantastico mondo degli zwerge😁 Grande @littleEvil Attendo con ansia il post👍2 punti
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Non c’è un “ terzo mento” è solo un gioco di luci, così come per le differenze tra gli orecchini, la collana e i capelli sul collo verso la nuca… ancora non avete imparato cosa possono fare luci inclinate in modi diversi eppure pontificate….2 punti
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° Borsa Scambio Collezionismo Catania ° << Sabato 22 ottobre 2022 >> Manifestazione di filatelia, numismatica, faleristica, cartofilia, militaria. << DOVE >> << Hotel Mercure Excelsior >> Piazza Giovanni Verga n°39 - Catania << ORARI >> Sabato 22 ottobre 2022, dalle ore 8:00 alle 18:00 << INGRESSO LIBERO >> << Per informazioni >> Associazione Filatelica e Numismatica Etnea Numismatica Katanè - Telefono: (+39) 3495822418 - email: [email protected] Numismatica Pirrone - Telefono: (+39) 3458885748 Numismatica Faro - Telefono: (+39) 3470745550 Trombetta Coll. - Telefono: (+39) 34608670952 punti
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Hai risparmiato 300 euri la prima volta,ne risparmi 350 adesso,se fai passare ancora un altro Vitellio che non vale la pena di possedere ti porti già verso una cifra importante che magari ti permette di acquistare una moneta di qualità decente.2 punti
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Rispondo s Jonnysicily onestamente occorrerebbe una visione diretta dell’esemplare posto ora in vendita. Le foto delka Leu 81 , ma anche quelke di morton & Eden sono prese con luci e angolazioni diverse. Concordi che alcuni elementi ‘appaiano’ diversi. Ho detto oero’ appaiano e non e’ detto che ‘siano’ .. inoltre come suggerito e’ possibile che vi sua stata una pulizia selka moneta ( follia a mio avviso - ma tutto e’ possibile).e quindi anche questo altererebbe in parte le cose.. in ogni caso una visione diretta dell’esemplare contribuirebbe a sciogliere i dubbi sulle piccole incongruenze che appaiono dalle foto2 punti
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Buongiorno a tutti, Condivido con voi l'ultimo arrivo nella mia umile raccolta. Un saluto Raffaele.1 punto
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Ciao a tutti, Condivido con tutti voi le ultime piastre di un grande Re.1 punto
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Infatti.. peccato perchè se fosse stata B ma non lavorata, l'avrei presa..1 punto
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grazie per le foto🙂, devo essere sincero.. le tue foto non erano abbastanza comprensibili.. avevo dei dubbi sulla sua autenticità.. bordo mancante al rovescio ad ore 12 e contestualmente al dritto ore 6.. inoltre si notavano, sempre dalle tue foto, debolezze di conio sulla legenda in più punti.. dalle foto del catalogo in realtà la debolezza riguarda principalmente la legenda al rovescio ore 5. Sicuramente le foto del catalogo sono più comprensibili, ha questa decentratura che mi lasciava qualche dubbio proprio perché le prime foto non erano abbastanza chiare.. pero',vista la provenienza, le mie prime impressioni erano sbagliate. È una bellissima moneta, rara, e difficile da trovare in questa conservazione.. i miei complimenti 😊👍1 punto
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Bravissimo Rick! Complimenti per la nuova straordinaria acquisizione. Nulla dies sine linea ✌️1 punto
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Ciao @gpittini, condivido le tue osservazioni ed aggiungo che sarebbe stato meglio se non avessero totalmente riscritto il nome vitellius(da notare come vi sia un salto tra le lettere vite...llius, in prossimità della presunta frattura, ma mi sembra più si tratti di una mancanza di metallo. Impossibile che il metallo si sia allargato in quel modo dopo la battitura distanziando in maniera così precisa la lettera E dalle doppie LL Una moneta inverosimile e resa innaturale non dal tempo (questo ci sta ed è una cosa che io personalmente ricerco sempre quando decido di fare un acquisto ) ma sopratutto dal dottor De Monetis di turno 🙂1 punto
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Buonasera a tutti, grazie @Releo, sembra una R ed è il contrassegno. Negli esemplari del 1626 di norma è davanti al busto, mentre negli esemplari con la C retrograda si può trovare sia sotto che davanti al busto, chiaramente o l'una o l'altra posizione. Nel mio esemplare ad esempio ha la S davanti. Ed è quello riportato in dettaglio sul Libro delle Vicereali di Magliocca . Anche quanto riportato è preso dal Magliocca. Saluti Alberto1 punto
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DE GREGE EPICURI Posso fare un breve riassunto, anche se il bello della serata è stata la partecipazione "dal vivo". Fabio Songa ha esposto gli aspetti principali della monetazione alessandrina: inizio e conclusione, antecedenti (la monetazione dei Lagidi), caratteri della "monetazione chiusa", entità delle emissioni (straordinaria per Nerone: decine di milioni di pezzi), tipi di numerario. Poi, in particolare, i metalli: percentuali di Ag nei tetradrammi nei vari periodi, cambio alla pari col denario, uso o meno degli aurei imperiali. Quindi si è passati ai tipi dei diritti e dei rovesci, mostrando molte monete portate da tre soci (c'erano anche 3 oboli dei Nomoi!). Molte domande e risposte sulla figura di Giovanni Dattari, sulla sua collezione e le vicende della stessa (vedi i libri citati nel post precedente). Datazione sulle monete, altre scritte decifrabili. Nella seconda parte della serata abbiamo osservato le molte monete portate dai soci (qualche centinaio), in particolare i tetradrammi e alcune belle dracme.1 punto
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mi sembra di intravedere un paio di colpetti, escluderei il FDC. non so se si tratta di una data rara.1 punto
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la luce proveniente dal piano della moneta, forse un po pulita, si riflette sotto il mento che è ad alto spessore, in forma minore, perchè meno spesso, lo si vede anche sulla linea del collo.1 punto
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Peccato per il dritto un po' giù di conservazione, ma di questa emissione è decisamente più significativo il rovescio. Questa sedia curule infatti non va inquadrata come tutte le altre del periodo repubblicano e quindi associata ad una magistratura maggiore, ma è un vero e proprio tributo e segno di riconoscenza a Cesare (il magistrato monetario, figlio del pompeiano Considio Longo, ottenne infatti la grazia da Cesare stesso). E' Cassio Dione a menzionare un decreto del senato col quale veniva concesso a Cesare l'utilizzo della sedia curule praticamente ovunque, eccezion fatta per il teatro. Tale privilegio, simbolo tangibile di indiscusso potere, fu poi mantenuto dai successivi imperatori.1 punto
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Ciao, forse @VALTERIvoleva intendere perché la foto non è stata rifatta, visto che obbiettivamente sono venute non proprio benissimo. Perché pubblicarle così? Una richiesta per tutti, io non sono in grado, ma qualcuno può farsi inviare nuove foto dalla NG, così da poter fare una nuova comparazione e cercare di, sempre se possibile, di mettere un punto? 🙂 ANTONIO1 punto
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Ciao, secondo me dopo aver analizzato quello che si riesce a vedere dalle foto (sempre con tutti i limiti del caso, è ovvio) secondo me ha ragione @dux-sab. In realtà non c'è una triplice battitura, ma una doppia battitura dovuta o a rimbalzo o ad uno scivolamento del conio. È solo un riflesso sul mento che da la sensazione di una prima battitura che in realtà non esiste. La distanza che intercorre tra il mento e il doppio mento ribattuto è la stessa, se notate tra tutte e due le monete, e la linea della doppia battitura si ricongiunge al collo nello stesso punto, dove si vedono due segni che partono da essa verso l'interno del collo. Per me, anche se si tratta solo di un mio parere, è la stessa moneta. Se ci sono stati poi dei ritocchi, questo non sono in grado di vederli 🙂 ANTONIO1 punto
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Ciao @VALTERI il triplo mento sicuramente no!! La coscia lo ha già detto @gionnysicily (che saluto ) che probabilmente e che ci possa stare, la moneta possa avere subito un colpo accidentale dovuto ad una " probabile caduta " il che sarebbe molto grave se fosse così. Personalmente,sempre nei limiti di margine di errore, ipotizzo che la moneta possa essere stata pulita perché dalla foto Hirmer presente sul Kraay sono spariti quegli aloni scuri presenti in alcune parti del modellato come per esempio attorno alla Nike.1 punto
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Buongiorno @gionnysicily ed una domanda . Al post 88 @babelone ipotizza che " qualcuno molto incoscientemente ha fatto una pulitura al limite della follia rendendola così lucida " . Una pulitura ' folle ' potrebbe avere fatto emergere il triplo mento, ma anche il solco sulla coscia del cavallo ?1 punto
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Anzi che la delusione non ti ha frenato! Anzi,magari ti ha spronato😁1 punto
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Per me si. Le legende per lo più non erano corrette ma diciamo che gli assomigliavano (non serviva la precisione nella legenda, la maggior parte della popolazione era analfabeta) Non sono un esperto di falsi, ma l'argento utilizzato era sicuramente di lega più scadente e/o di peso scarso. Considera che verificare la purezza dell'argento impiegato era molto difficile (a differenza dell'oro) ed il solo modo conosciuto all'epoca consisteva col procedere con la coppellazione come nel processo di raffinazione del metallo. Ecco perché la zecca emittente (Venezia in questo caso) era la garanzia che l'argento fosse della purezza dichiarata (in questo caso quasi il 100%). Diverso il tema dei falsi in oro più facilmente individuabili1 punto
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Complimenti, banconota rara per non dire rarissima vista la lettera F del numero di serie...1 punto
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Quanti di noi conoscono questo gioiellino? La Chiesa di Sant’Urbano, che domina la Valle della Caffarella, rappresenta uno dei monumenti meno conosciuti della Roma fuori le Mura, anche se di grande valore. E’ considerato un vero tempio antico, mantenutosi eccezionalmente nella sua integrità grazie agli interventi del IX secolo, che lo trasformarono in luogo di culto cristiano. La chiesa, oggi di proprietà privata, fu dedicata al vescovo Urbano, santo e martire, da non confondersi con l’omonimo papa, anch’esso martire, morto nel 230. All’interno, la Chiesa di Sant’Urbano, conserva un ciclo di affreschi, firmato da Fratel Bonizzo (1011), risalenti all’XI secolo, ma ridipinti in occasione dei restauri nel 1634 per volere del cardinale Francesco Bernini. Essi sono composti da 34 pannelli, i quali raffigurano storie di Gesù, di Sant’Urbano, di Santa Cecilia e di altri santi. Originariamente si trattava di un tempietto di epoca romana, prostilo, fatto erigere sotto l’imperatore Marco Aurelio; le quattro colonne della facciata e l’architrave sono fatte di marmo pentelico. Con il restauro del 1634, venne aggiunto un muro di mattoni tra le colonne del pronao e realizzato un campanile sul tetto. La zona della Caffarella, in cui si trova la Chiesa di Sant’Urbano, e che prende il nome dalla famiglia Caffarelli, faceva parte del Triopio, una vasta villa suburbana di proprietà di Erode Attico. Nato ad Atene intorno al 100 d.C., Erode fu uomo politico, retore, letterato ed amante delle belle arti. Venne a Roma sotto Anonino Pio, ottenne il consolato nel 143 e sposò una nobildonna romana, Annia Regilla. Erode restaurò una villa più antica, arricchendola di architetture, statue, decorazioni pittoriche e rivestimenti marmorei. https://www.prolocoroma.it/la-chiesa-santurbano-caffarella/1 punto
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Forse è il nominale più comune del Vicereame questa tipologia di 3 Cavalli per Filippo III , ma ci ho messo tanto a trovarne uno che mi piacesse .1 punto
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Partecipo con la mia Piastra con millesimo 1849. Non sapevo dei 2 conii al R/: qualcuno può illuminarmi sulla differenza fra i due?1 punto
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Complimenti @Raff82! Hai aggiunto un tassello importante... Io, per non pensarci... in quella casella ho messo un bel 10 Tornesi del '49 Comunque, chi colleziona le monete di Ferdinando II, sa bene che non potrà mai dire: "serie completa"... perché ahimè, si scopriranno sempre delle nuove varianti. A proposito di questo, visto che di '49 se ne conosce un solo conio al dritto, ma due diversi conii al rovescio... secondo te, dovrei lasciare due caselle vuote anziché una?1 punto
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Romania Carol I Circa l'annullo Cernavoda è una città portuale sul Danubio passata dall'impero ottomano alla Romania dopo il 1878.1 punto
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Grazie della risposta... a parte il profilo diverso, é proprio quella la differenza che cercavo di far notare... io direi che la '33, quella che tu definisci con la punta più tozza, rientra nella norma (con un angolo di circa 60°) riscontrabile sulle piastre dal '31 al '39, mentre quella del '35 ha una punta più sottile (con un angolo di circa 45°) rispetto a tutte le altre piastre del 1° e 2° tipo. Questo particolare tipo di taglio alla base dell'effige, potrai riscontrarlo solo sulle piastre del '34 e '35 - sui 30 Ducati del 1835 - sui 10 Tornesi 1833 stella a cinque punte. Un saluto1 punto
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purtroppo le foto son quel che sono.......ma era in buona compagnia nel vassoio come paragone (pure senza lente)😉1 punto
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