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  1. Rocco68

    Rocco68

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/12/22 in Risposte

  1. Ecco la moneta liberata dalla perizia. Faccio una considerazione a titolo del tutto personale: So benissimo che anche qui sul forum ci sono collezionisti che investono (e possono investire) centinaia e centinaia di euro per ogni singola moneta. Non tutti però hanno la possibilità o la voglia di spendere cifre considerevoli per coltivare una passione, quindi sono "costretti" ad accontentarsi di conservazioni non eccelse ma che danno comunque soddisfazione. Ho voluto fare questo preambolo perchè mi è capitato di percepire in giro per il forum (anche in relazione ad altre tipologie di monete, non solo napoletane) un certo "snobismo" nei confronti di chi colleziona monete in conservazioni considerate "di scarto" e che non siano SPL/FDC. Credo che, specie con i prezzi attuali che girano sui vari siti di numismatica e nelle compravendite tra privati, la maggior parte dei collezionisti si trovi di fronte a due strade: o accontentarsi di monete in MB/BB o continuare a guardare le collezioni altrui sperando un giorno di potersi permettere una singola moneta. Io, personalmente, mi accontento di quello che mi posso permettere. Chiedo scusa se mi sono dilungato troppo
    7 punti
  2. Salve Trattasi per me di un rechenpfennig con al dritto una testa di sultano e al rovescio una città orientale. I rechenpfennig erano gettoni da conto di area tedesca prodotti soprattutto a Norimberga tra il XV e XIX secolo. Qui in queste discussioni alcuni esemplari identici al suo:
    3 punti
  3. Non è "fredda ed estranea" una moneta in FDC , semmai è freddo ed estraneo chi la acquista solo per investimento e non ne conosce affatto la sua storia.
    3 punti
  4. Vi faccio vedere il mio buono di cassa da 2 lire per un confronto. Io sono convinto che sia il mio che quello di @jaconico siano dei veri falsi d'epoca. Se si guarda con attenzione tutte le macchioline e le imperfezioni che ci sono intorno alle scritte non coincidono tra i due biglietti quindi non è possibile che siano uno la fotocopia dell'altro (o tutti la fotocopia di un archetipo). Evidentemente non hanno circolato, probabilmente provengono da un ritrovamento (o da un sequestro) di un certo numero di biglietti che erano pronti per essere spacciati. Lo stesso discorso vale per i 2 lire consorziali che ho postato qualche tempo fa. Io ne ho 2, un numismatico me ne ha offerto un altro e su ebay ce n'è un altro ancora, tutti e quattro con lo stesso seriale e non circolati. In questo caso sono assolutamente certo che siano falsi originali perché, come ho evidenziato nel post relativo, ci sono tantissimi errori sul biglietto che mi fanno ritenere assolutamente impossibile che sia una scansione di un biglietto originale (primo tra tutti il fatto che sul fondo la scritta DUE LIRE sia invertita in LIRE DUE, mi sembra inverosimile che qualcuno si sia messo con photoshop a fare un lavoro del genere, perché poi?). Aggiungo che a mio avviso che uno degli aspetti più interessanti del collezionismo di falsi sia proprio questo tipo di analisi che stiamo facendo ora, scervellarsi sui dettagli, confrontare con gli originali e con altri falsi ,cercare di capire se ci stanno tirando un pacco o meno. In ogni caso spero di avere presto il piacere di incontrare Nicolò e di confrontare in nostri biglietti dal vivo!
    3 punti
  5. Un interessante esemplare delle piuttosto rare1/2 silique al nome dell' imperatore Zenone ed attribuite alla zecca di Milano per Odoacre. signore in Italia dopo Romolo Augustolo . Sarà l' 8 Dicembre in vendita Rauch 115 al n. 326 .
    2 punti
  6. Secondo me la ricetta vincente nel collezionismo è semplicemente comprare ciò che incontra il nostro gusto personale. A mio modesto avviso, non è una scelta saggia inseguire a tutti i costi i trend di mercato o determinate monetazioni che vanno di moda, a meno che, ovviamente, non ci piacciano veramente.
    2 punti
  7. Potreste aggiungermi al pranzo, per favore? Grazie mille A presto
    2 punti
  8. Ciao Vickidog, per ufficiale intendo coniata da zecca ufficiale , nel caso di Claudio Roma, le barbariche sono coniate ( o fuse ) da zecche clandestine e spesso tollerate dall'autorità emittente perchè indispensabili per soddisfare zone periferiche dell'impero ( nel primo caso da me postato probabilmente iberica, nel secondo probabilmente balcanica), ad ogni modo è sceso a 165 euro spedita, penso di prenderla, a queste cifre non c'è molto di meglio sul mercato..
    2 punti
  9. Direi di iniziare a coniare già stasera...mi raccomando tiratura limitata che sulla baia facciamo un figurone🤣
    2 punti
  10. Sono un po' sconcertato quando leggo certe affermazioni, partiamo dal presupposto che la moneta nasce in FDC,quindi tutte le conservazioni a scendere sono postume alla moneta stessa e frutto di un processo scaturito dalla circolazione,quindi si può dire che la moneta può solo peggiorare e non certamente migliorare,poi è ovvio che anche una moneta circolata,ma non troppo, può mantenere comunque un certo appeal... Ma l'affermazione che una moneta in MB,o meno,sia fantastica e bellissima lascia il tempo che trova... È anche vero,come afferma antfolle,che in alcuni casi bisogna fare delle scelte,e su questo sono d'accordo, l'importante è che la moneta venga valutata e pagata per quello che è... Ma, ripeto, rimango sconcertato quando leggo di elogi per monete in MB e denigrazione per monete in FDC, penso che a nessun collezionista faccia schifo avere monete in FDC in collezione... Discorso diverso se parliamo di monete rarissime o di monete appartenenti a determinati periodi storici dove il processo di coniatura non era preciso come quello al bilanciere, in questo caso ci si accontenta della moneta in MB o addirittura B,oppure con diversi difetti ascrivibili proprio al processo di produzione... Un'altro fattore da non sottovalutare è che con il passare del tempo il gusto del collezionista si affinerà e diventerà più esigente,quindi quella moneta acquistata anni prima con la foga di averne subito una tra le mani non piacerà più,e solo allora capiremo che forse era meglio mettere ogni tanto qualche soldino da parte e comprare un esemplare migliore,e questo non per dire di comprare una moneta in FDC ma sicuramente in una conservazione decisamente più apprezzabile ... E questo lo dice uno che di monete in MB ne ha un bel po',ma se tornassi indietro non comprerei più...
    2 punti
  11. Ciao di nuovo a tutti, grazie a @El Chupacabra per aver condiviso con noi la tua disavventura. Non credo comunque che sia stato un fattore di spazio a rendere questo disegno differente, ma sia stata una cosa ponderata. Oggi, riguardando bene la monetina, ho anche notato che un altro particolare la differenzia dalle altre sue cuginette, ma non dalla sorella: sulle 10 lire la scritta "REPVBBLICA ITALIANA" è scritta su due righe nelle altre è circolare - @miza avevi fatto caso anche a questo? Se vogliamo riportare questa moneta all'interno dei parametri canonici delle altre, dovremmo proprio modificarla e non solo ritoccarla - come ha fatto @nikita_ e tu @numys, che ne dici? Prepariamo una serie speciale? Servus, Njk
    2 punti
  12. Ti posso assicurare che quando mi metto a guardare le mie monete (dagli “scarrafoni” alle monete meglio conservate di cui posso disporre) mi emoziono come la prima volta che ebbi tra le mani un dieci tornesi di Ferdinando II… 😉 e certe emozioni non si possono quantificare economicamente. Però se eviti di svenarti meglio ancora 😅😅
    2 punti
  13. I miei due pezzi della Piastra 1857, uno in metalli bianchi con limatura di saggiatura e uno in ottone con tutta l'argentatura, entrambi realizzati per fusione. Il motto nel taglio non presenta errori ed è impresso bene, giglio compreso.
    2 punti
  14. E' purtroppo una raccolta minuscola, di Ferdinando II ne ho solo tre, queste due del 1857 già presentate ed il 60 grana del 1858 (foto sotto), di Ferdinando IV ne ho quattro (3 x 120g + 10 tornesi) + 10 tornesi di Francesco I, falsi già postati in questa discussione nel corso del tempo. Non sarà proprio una foto di gruppo ma una piccola famigliola, questo perchè non faccio acquisti mirati online, spendo molto poco e mi affido solamente alle ciotole. (peso gr. 12,10 - diametro mm 30,00)
    2 punti
  15. Ciao a tutti, per questo 120 grana qualche anno fa avevo aperto un topic a parte per sapere se era stato prodotto all'epoca o meno, la reinserisco una volta che non è presente in questa discussione specifica riservata ai falsi. Leggermente più grande ma più leggera della precedente sempre del 1857. 1857 - diametro mm 37,00 e grammi 21,00
    2 punti
  16. Ora è chiaro, devo scartabellare e mettere dei segnalibri che mi permettano una più agevole consultazione nel corso del tempo. Qualcosa ho trovato, occorre solo un po' d'impegno. Peccato solo che sia in latino e io non l'abbia mai studiato (non ho fatto le scuole "grosse" 😅), mi arrangerò!
    2 punti
  17. Salve a tutti come da titolo volovo da voi pareri sull autenticita di questa moneta da 120 grana del 1825... Grazie a tutti
    1 punto
  18. Salve, segnalo : The coins of Tarentum from VI century to 350 BC L’opera si inserisce in un più ampio progetto editoriale, articolato in quattro volumi e dedicato ad una sistematica trattazione della monetazione tarantina. I primi tre lavori seguono lo sviluppo dell’intera produzione monetale della celebre polis: dal VI secolo al 350 a.C. (Volume I), dal 350 al 281 a.C. (Volume II) e dal 281 al 209 a.C. (Volume III). Il quarto libro, invece, compirà un’analisi delle coniazioni dal punto di vista tipologico, epigrafico e figurativo, con una proposta di tassonomia relativa all’evoluzione delle diverse forme dell’etnico. Partendo dagli studi di Wolfgang Fischer-Bossert (Chronologie der Didrachmenprägung von Tarent 510-280 v. Chr.), che per primo ha analizzato le sequenze dei conî, vengono esaminati anche tutti i frazionali, inquadrandoli cronologicamente nelle rispettive serie, sulla base dei raffronti tipologici ed iconografici, della presenza di analoghe sigle dei Magistrati Monetali, o delle attestazioni in tesoretti coevi. Nell’opera sono analizzate complessivamente 510 fra tipologie principali e varianti, suddivise cronologicamente in 26 serie, le quali vengono messe in parallelo ai 42 gruppi di Fischer-Bossert. In totale il libro consta di 366 pagine a colori. Il volume è stato scritto da Alberto D’Andrea, Marco Miglioli, Giuseppe Tafuri ed Enrico Vonghia. Sarà disponibile al Convegno di San Marino (12 novembre) e successivamente all’evento si potrà acquistare on-line. https://www.edizionidandrea.com/
    1 punto
  19. Salve Nell’asta Varesi di alcuni anni fa mi ero aggiudicato tre monete di Monza, la mia città natale, che sono rimaste un po’ in disparte. Questo è il Grosso di Estore Visconti, Signore di Monza dal 1407 al 1412.
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  20. Piastra davvero eccezionale! Complimenti Massimo, un altro massimale argenteo papale che si aggiunge alla tua ampia e raffinata raccolta tematica. Molto bella anche la patina che esalta la qualità di questo "monetone". Aggiungo la nota relativa alla legenda al rovescio: DILIGIT DOMINVS PORTAS SION (il Signore ama le porte di Gerusalemme), con chiaro riferimento alla Porta Santa del Giubileo. La posizione atipica della legenda, scritta sulla cornice del portico, costituisce la particolarità iconografica di questa piastra. Michele
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  21. sicuramente le foto non aiutano a dare valutazioni certe... non prenderei nessuna delle 4.. sicuramente la peggiore è la prima proprio per i graffi.. sulle altre si naviga a vista proprio a causa delle foto... delle altre.. la terza sembra essere messa meglio a livello di conservazione.. più che una foto però mi sembra una scansione.. la quarta ha quelle chiazze chiare sparse che non mi piacciono.. forse il risultato di una pulizia... la terza quanto meno sembra avere una discreta patina
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  22. Ciao, ho visionato con più attenzione la moneta e da quel poco che si riesce a leggere delle legende e sulla figura del rovescio esprimo il mio parere. Come detto anche da @ImmensaFla figura del rovescio dovrebbe essere la Concordia, quindi con patera nella mano destra e non Roma . Le lettere che indico sul rovescio sembrano una n ed una c della scritta Concor come pure sulla parte finale della legenda mi sembra leggere COS VI. Potrebbe appartenere quindi a questa tipologia(posto foto). Che dire ci abbiamo provato🙂. ANTONIO
    1 punto
  23. Sono d' accordo,"parli" con uno che viaggia con le medio basse conservazioni.... So di che parli,so a cosa ti riferisci,so quel che provi🔝😁
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  24. nel range del "non circolato", visti i dubbi sopra espressi. Rilievi apprezzabili? con quella guancia al dritto? e quel seno-veste al R/? Rilievi apprezzabili son così
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  25. Iniziano a comparire i difetti piú sottili.. i segnetti sulla guancia anche. Secondo me di meno. Ma resto della solita idea. Questa è na foto dove non puoi giudicare neanche i fondi. E io non sono un professionista.di foto.🤷🏻‍♂️
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  26. Carissimo Io credo che dovresti esserne orgoglioso,anche in tale conservazione,l' importante è la soddisfazione e seguire i propri parametri. 🔝
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  27. Come già detto da altri, è bene prima leggere accuratamente lo studio di Freyberger prima di emettere giudizi. Ad ogni modo, sarà interessante vedere come lo studioso spiegherà una diversa collocazione dell'Anfiteatro di Statilio Tauro rispetto a quella menzionata da fonti autorevoli come Cassio Dione (LI 23.1, in basso il testo originale e in grassetto la parte rilevante), in cui il suddetto monumento (primo della sua specie in muratura nell'Urbe) viene chiaramente collocato dallo storico nel Campo Marzio ( ἐν τῷ Ἀρείῳ πεδίῳ). Per inciso, anche Strabone menziona la stessa collocazione nella sua descrizione del Campo Marzio (V.3.8), pur non citando esplicitamente il nome di Statilio Tauro come committente; in questo caso si tratta di un autore pressoché contemporaneo alla costruzione e tradizionalmente considerato autorevole per aspetti topografici. Vedremo come lo studioso concilierà la sua nuova ipotesi con queste due fonti letterarie. τότε μὲν δὴ ταῦθ᾽ οὕτως ἐπράχθη, τοῦ δὲ δὴ Καίσαρος τὸ τέταρτον ἔτι ὑπατεύοντος ὁ Ταῦρος ὁ Στατίλιος θέατρόν τι ἐν τῷ Ἀρείῳ πεδίῳ κυνηγετικὸν λίθινον καὶ ἐξεποίησε τοῖς ἑαυτοῦ τέλεσι καὶ καθιέρωσεν ὁπλομαχίᾳ, καὶ διὰ τοῦτο στρατηγὸν ἕνα παρὰ τοῦ δήμου κατ᾽ ἔτος αἱρεῖσθαι ἐλάμβανε.
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  28. Si Marco Aurelio o Commodo, dal rovescio una tipologia similare a quella di questa discussione non capisco se la figura al rovescio abbia lancia e vittoria o se nella mano destra abbia una patera
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  29. Questa "variante metallica" per mia esperienza non è facile da trovare nel millesimo 1857, e ancor più rara è quella realizzata dal falsario in metalli bianchi di cui solo il peso ne tradisce la falsità, perché a prima vista la si confonde facilmente con gli esemplari genuini. Complimenti ancora @nikita_, la tua collezione di falsi d'epoca Napoletani deve essere fantastica! Sarebbe bello che ne postassi una foto di gruppo.
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  30. Buongiorno, il tuo percorso Numismatico va avanti, mi fa piacere. Nuova acquisizione, bravo, sono anche io per liberarla. Per conservazione mi terrei su Mb. Vediamola Nuda... Saluti Alberto
    1 punto
  31. VENEZIA. Ludovico Manin Doge CXX, 1789-1797 Doppia Osella anno V, 1793. Ag gr. 19,41 Dr. NEC NUPER DEFECI (Neppure recentemente vi abbandonai). La Beata Vergine, con un’aureola di sette stelle, stante e frontale su una nube che sovrasta la superficie del mare; sullo sfondo, a s., la prua di una nave ed un edificio; a d., una chiesa; in esergo, Z A B (Zuan Andrea Bonlini). Rv. LUDOVICI / MANIN / PRINCIPIS / MUNUS AN V / 1793. Iscrizione disposta su cinque righe entro corona d’alloro. Allude alla peste scoppiata a bordo di una nave entrata in porto e opportunamente allontanata presso l'isola di Poveglia per la quarantena. Condivido questo esemplare di Osella di doppio peso e chiedo agli esperti info circa la coniazione di queste tipologie di Oselle. A che scopo il “doppio peso”? Erano destinate ad altre specifiche personalità? Grazie, D
    1 punto
  32. Ciao Domenico, bel pezzo io ho la normale in alta conservazione. La doppia Osella era destinata a chi aveva il diritto di riceverne due, mi pare di averlo letto nelle prime pagine del Werdnig. Il perché ci fosse tale “diritto” non è comunque mai stato chiarito. Nel libro di Rancan ci sono numerosi dettagli su questa vicenda, ricordo la curiosità che la nave in questione trasportasse formaggio. Poveglia isola oggi abbandonata, tuttavia conserva ancora il bel campanile rappresento. saluti Doge92
    1 punto
  33. Lo stile di Laodicea sembra inconfondibile. Ma non è detto che quelle con stile più "istituzionale" non siano coniate pure lì. Non ho finora approfondito troppo la cosa, ma a Laodicea le monete di Settimio vennero coniate con due stili: uno tipico Siriano e un altro molto simile a quello Romano, distinti come Vecchio e Nuovo stile. https://www.forumancientcoins.com/dougsmith/mintlao.html
    1 punto
  34. Questa è la mia lira ‘36 . Secondo me la più bella della serie . La 2 L e’ ostica a causa della dimensione e del dritto che sembra fatto apposta per attirare i graffi 😅
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  35. A me fanno abbastanza ridere quelli che titolano "una scoperta più importante dei bronzi di Riace" paragonando delle (peraltro pregevoli) statuette votive di max quasi un metro a due bestioni di un quintale e mezzo l'uno, alti quasi due metri realizzati per colata unica da dei geni di artigiani del V sec a. C. su un modello di un artista eccelso.... Ma si sa che la morigeratezza ed i titoli giornalistici non vanno di pari passo 😉
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  36. Ciao Dedde86, ti è possibile leggere i due marchi con una lente e dirci cosa c'è inciso su ciascuno ? Sai in che metallo è stato coniato l'anello ? Oggi il doppio marchio è presente sulla maggior parte dei monili preziosi : uno indica la Ditta o l'Orafo che lo ha prodotto, l'altro il titolo del metallo Nobile usato (Oro e Argento). Se invece si tratta di un anello da bancarella, i marchi come ha già detto Bruzio possono servire a confondere le idee a qualche acquirente sprovveduto. Saluti. @Dedde86
    1 punto
  37. Ferdinando II, 60 Grana 1832
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  38. Un conto è acquistare, altro è vendere. Se si vendono monete a clienti italiani nessun problema. Se invece il cliente è straniero, Ue o extra Ue non cambia, va fatta richiesta all'ufficio esportazione per qualsiasi moneta. Se ha meno di 70 anno c'è una procedura, se ne ha di più un'altra. Comunque sul forum ci sono diverse discussioni su questo argomento.
    1 punto
  39. Di atlanti prezzati ho solo un Kozen Schul-Atlas austroungarico del 1893 che costava 3,60 fiorini. Di almeno affine ho un libro di geografia del 1817 (Primi elementi di Geografia moderna, di Adriano Balbi) edito a Venezia e venduto a Brescia con "Prezzo d'Italia" di 1,25 lire.
    1 punto
  40. Buona sera, Recentemente ho acquistato una moneta dagli USA sulla Baia. Al momento del pagamento, lo stesso Ebay aggiungeva, dazi, tasse sdoganamento ecc, oltre a costo della spedizione. In pratica vi é un servizio ebay che si occupa di tutto, ma essendo io l'acquirente, non só altro.
    1 punto
  41. E se tutto va bene …ci saranno alcune copie in omaggio da distribuire ad appassionati interessati dell’ultimo Gazzettino 9
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  42. Peccato soltanto per l'usura abbastanza evidente; il primo resta tuttavia un esemplare rarissimo, difficile a trovare in qualsiasi conservazione. Il Mir, infatti, lo classifica come R3. Complimenti, alla prossima!
    1 punto
  43. Dall'ultima foto io non vedo alcun segno inequivocabile di abrasione. La "nuvoletta omogenea" mi sembra nient'altro che superficie vuota, libera, liscia, esposta all'aria e al tatto. D'altronde quella percezione che interpretiamo come "nuvoletta" si ripresenta anche risalendo a destra e sinistra lungo il bordo della moneta. Diventa anche quella zona abrasa? Non capisco perché ci ostiniamo a considerare l'opzione dell'abrasione, tutta da dimostrare, quando abbiamo, ora, teorie circostanziate che parlano di altro. Voglio introdurre qui il concetto di distorsione cognitiva, poiché mi sembra adeguato alla discussione. Cito dalla voce BIAS COGNITIVO di Wikipedia: "In psicologia indica una tendenza a creare la propria realtà soggettiva, non necessariamente corrispondente all'evidenza, sviluppata sulla base dell'interpretazione delle informazioni in possesso, anche se non logicamente o semanticamente connesse tra loro, che porta dunque a un errore di valutazione o a mancanza di oggettività di giudizio. I bias cognitivi sono forme di comportamento mentale evoluto: alcuni rappresentano forme di adattamento, in quanto portano ad azioni più efficaci in determinati contesti, o permettono di prendere decisioni più velocemente quando maggiormente necessario; altri invece derivano dalla mancanza di meccanismi mentali adeguati, o dalla errata applicazione di un meccanismo altrimenti positivo in altre circostanze. Questo fenomeno viene studiato dalla scienza cognitiva e dalla psicologia sociale." Fine della citazione. Qui il link: https://it.m.wikipedia.org/wiki/Bias_cognitivo Abbiamo praticamente una tradizione di opinioni che parla di abrasione e, a sprezzo del metodo galileano, ci ostiniamo a perpetuarla senza acribia quando invece il Gigante ci ha fornito altre spiegazioni.
    1 punto
  44. Ma figurati ? ... alla sera ci sarà il conferimento di medaglie al merito ... Vediamo a chi andranno . ?
    1 punto
  45. che ho pubblicato io per la prima volta, esistono esemplari che sembrano di tessalonica, altri di Antiochia (anche se ad oggi ne conosco solo 4 in tutto) il più bello da proporvi è questo Esistono per Anastasio anche delle imitative, in alcuni casi anche con la crocetta al dritto al posto del busto, ma oggettivamente non in quantità enormi, molte delle monete che sembrano “vandaliche” (uso un termine che fa ribrezzo…ma per spiegarmi meglio…) sono in realtà prodotti di Antiochia FINE Ps – cari amici, siamo giunti alla fine di questa trattazione …. Ma non alla fine del lavoro che sto facendo di raccolta e risistemazione di questa monetazione in bronzo Spero di aver acceso in voi un po’ di interesse, e spero di non avervi annoiato troppo con i “miei” bronzetti “sgarruppati” Grazie a chi ha avuto la pazienza di leggermi Alain Gennari
    1 punto
  46. e ora le tavole: Un importante dettaglio. Nei due pezzi, e specialmente in quello Bolaffi, la legenda dell'etnico al diritto è scritto HIMEPA in grossi caratteri, quando in quella serie l'etnico era sempre HIMERA, con la rho arcaica, con la gambetta….. e in genere in caratteri più piccoli. Stupisce il modesto livello culturale del falsario, che evidentemente non conosceva questo importante dettaglio…..
    1 punto
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