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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/20/22 in Risposte
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Ci sarei dovuto essere anch'io in questa foto e anche al tavolo, non alla stessa altezza di @wstefano ma in modalità @PriamoB e @Orodicartacon taglio di capelli diverso😁, ma per impegni lavorativi ho dovuto dare forfait. Comunque vorrei ringraziare tutti gli amici collezionisti del forum che attraverso questa discussione mi hanno permesso, pur se virtualmente, di respirare e vivere l'incontro al Veronafil con il sano spirito della convivialità, amicizia e grande allegria. Questa è la dimostrazione che la passione del collezionismo, qualunque sia il settore di interesse, va oltre il collezionismo fine a se stesso e l'individualismo ma crea comunità, relazioni, conoscenza e grandi rapporti di amicizia fra persone distanti solo geograficamente. Leggere tutti i post e guardare le foto pubblicate è stato emozionante e allo stesso tempo mi lascia un po' di delusione per essermi perso questo incontro di gioia e divertimento con tutti i vecchi e i nuovi amici del forum. Ringrazio il forum e tutti gli utenti con la speranza di poter partecipare al prossimo Veronafil per trascorrere una piacevole giornata con tutti voi. Un saluto numys👍5 punti
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Da sx: @Orodicarta @PriamoB @wstefano . Vederlo in video @wstefano sembra "normale", invece ti trovi davanti un marcantonio da due metri 😅😅. a parte le battute... bellissima giornata e un ringraziamento a @dabbene ,Mario, per tutta la passione che mette in questi eventi.5 punti
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E ora come sempre il botto finale...ad 1€ pure lei: La coniazione militare per le truppe tedesche della II guerra mondiale da 10 pfenning anno 1940 zecca Berlino, purtroppo un po' malconcia ma comunque di grande soddisfazione essere riuscito a scovarla dopo tanti anni che la cercavo!4 punti
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È’ tornata Verona e direi che è’ tornato “ il rito di Verona “, meeting point, monete, tanti visi conosciuti o nuovi, tante stette di mano e ovviamente tanti, tanti Gazzettini dati e tanti Cataloghi dell’ Ambrosiana consegnati. Il trolley è’ tornato completamente vuoto come non era mai successo finora come è’ tornata la numismatica di condivisione. Due tavolate al canonico pranzo con tanti, tanti giovani e questo è’ uno degli ulteriori grandi segnali di questa Verona di novembre 2022.4 punti
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In questa discussione relativa al ritrovamento di una moneta di Rouen del X secolo rinvenuta in Svezia è stato affermato che queste monete dovevano viaggiare parecchio in Europa visto che 34 esemplari sono stati rinvenuti a Salerno arrivati, probabilmente, al seguito di qualche soldato normanno. Questa cosa mi ha fatto rammentare di un altro interessante rinvenimento "esotico": Il tesoretto di monete anglo-sassoni rinvenuto nell'atrium Vestae del Foro Romano pubblicato nel numero 55-56 del Bollettino di Numismatica del 2011. Si tratta di un ripostiglio scoperto l’8 novembre 1883 nel corso degli scavi dell’Atrium Vestae nel Foro Romano, noto anche come Casa delle Vestali. Il ripostiglio era composto da 830 monete, più alcuni piccoli frammenti, quasi tutti penny d’argento inglesi del tardo IX secolo. Tutti i pezzi identificabili, eccezion fatta per sei, furono infatti coniati in Inghilterra tra gli anni ‘80 del IX e gli anni ‘40 del X secolo, a nome dei re anglosassoni compresi tra Alfred the Great (871-899) e suo nipote Edmund (939-946); pochi invece a nome di Plegmund, arcivescovo di Canterbury (890-923) o dei sovrani vichinghi di York Probabilmente la data di occultamento va dal 942 al 946, sotto il pontificato di Marino e il regno di Edmund in Inghilterra. Insieme alle monete inglesi sono state trovate una moneta francese, una della Baviera, una della Lotaringia, un solido bizantino dell’imperatore Teofilo (829-842) e due denari pavesi a nome di Berengario (915-924), Ugo e Lotario II (931-947). Il solido bizantino è l’unico pezzo in oro e la moneta più antica del ripostiglio. Queste sei monete potrebbero essere state aggiunte nel corso del viaggio dall’Inghilterra a Roma. il ripostiglio fu trovato sotto una larga pietra mentre stavano ripulendo la pavimentazione di un edificio altomedievale nell’angolo più a nord dell’antica Casa delle Vestali, circa 1,6 metri sopra il livello di calpestio dell’Atrium Vestae romano. Al momento del rinvenimento il ripostiglio era contenuto in quella che venne descritto dagli archeologi come una ciotola di rozza terra cotta. L'analisi delle monete fa pensare che Londra sia il più probabile centro di origine del ripostiglio giunto a Roma non come preda di guerra, come soldo di militari o dovuto a scambi commerciali bensì come Peter’s Pence, noto in italiano come “obolo di San Pietro”, cioé il nome medievale – mai usato in epoca anglosassone – del censo versato annualmente dall’Inghilterra al papato come segno di pia devozione. L'indizio primario della connessione con il papato è costituito dal paio di fermagli d’argento con il nome di papa Marino II rinvenuti arrieme alle monete. Sembra assai probabile che il ripostiglio fosse originariamente contenuto in una borsa o una sacca appositamente preparata per essere consegnata al Pontefice in persona. Il BDN in questione è reperibile qui: https://www.numismaticadellostato.it/pns-pdf/BdN/pdf/BOLLNUM-55-56.pdf La casa delle Vestali3 punti
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Sesino di solferino a nome di Carlo Gonzaga. Si distingue bene nel verso quel che resta della legenda: (nobilitas marti)NENGA. Nel campo l'aquila... Nel dritto: (car d g s r) IMP (m svlfrin)... nel campo ritratto rivolto a destra... In maiuscolo le porzioni leggibili... Si tratta di una imitazione del sesino di Modena per Francesco I d'Este. Ciao Mario3 punti
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Quando prima ancora di Babbo Natale viene a trovarti babbo chiappa e ci si ritrova la possibilità di arraffare due bei volumi originali del Corpus, in ottimo stato e bella rilegatura in mezza pergamena con nervi e tasselli al dorso, al prezzo di 130 euro al volume, malgrado tutti i propositi di moderazione tascale, non ci si può esimere dalla tentazione 😅😁3 punti
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Non avevo più postato le mie foto, eccole! I fondi speculari non aiutano, e neppure la plastica dello slab, però da l'idea, secondo me più delle foto di NGC e di Kuenker3 punti
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Oggi è stata una piacevolissima giornata. È stato un grande piacere conoscere molti amici nuovi @Oppiano, @Scudo1901, @Faletro78 e molto altri. Oltre a rivedere vecchi amici. Grazie a tutti e ci si rivede a maggio.3 punti
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È entusiasmante constatare quanto una comune passione possa avvicinare le persone, fino a farle essere amiche come se si conoscessero da anni. È quello che sento ogni volta che incontro (dal vivo come a Verona oggi ma anche in streaming ogni giovedì) i miei colleghi/amici della cartamoneta. Per questo devo ringraziare il forum in primis e Mario @dabbene per l'organizzazione, tra le altre molte cose, del pranzo veronese. Un unico rammarico, oggi, lo desumo dal fatto che, complice la grande partecipazione, la pizzeria ha predisposto 2 tavolate tra loro distanti, sicchè si è creata una separazione tra monetari e banconotari. Parlo a titolo personale ma penso di interpretare il sentimento di tutti se dico che questa separazione non era in nessun modo discriminatoria, ma solo una conseguenza di un problema di spazio. In ogni caso, una bella giornata, grazie ancora a tutti.3 punti
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Ciao @fapetri2001come è già stato detto si tratta di un sesterzio di Marco Aurelio, coniato sotto il padre Antonino Pio, quando era solo Cesare. Appartiene alla tipologia con la Fortuna con timone rappresentata sul rovescio. Il busto dalla foto sembra drappeggiato percui dovrebbe corrispondere al RIC 1338b. Posto foto per identificazione 🙂 ANTONIO2 punti
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Ho appena trovato ed acquistato questo: https://www.arborsapientiae.com/libro/15549/aurei-longobardi-la-collezione-numismatica-della-fondazione-crup.html2 punti
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Anche a me ha fatto piacere incontrare tutti gli amici e scambiare quattro parole con loro. Peccato per il pranzo a cui non ho potuto partecipare. Ho notato un'ottima affluenza al venerdì e una minore, ma sempre consistente, al sabato. Questo mi fa ben sperare per i prossimi convegni. Sembra essere tornata la voglia di incontrarsi di persona. Spero che il maggior interesse porti anche a una migliore presenza di monete... Arka Diligite iustitiam2 punti
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Esemplare particolarmente interessante. Il globetto appare ben visibile al di sotto dello sperone e questo permette una determinazione della cronologia delle emissioni. Per meglio comprendere: aver punzonato lo sperone sul conio con il globetto lascia supporre che il tipo con globetto sia stato coniato prima del tipo con sperone. Quando? I documenti non vi sono ma dubito che questo esemplare sia stato coniato sotto Roberto d'Angiò. La "prova" è l'istituzione, sotto il regno di Giovanna I d'Angiò, dei primi registri (quaternus) in cui dovevano essere rendicontate le emissioni della zecca con l'aumento della responsabilità da parte dell'ufficiale di zecca che inizia così a siglare quanto coniato... e quella n del gigliato la si ritrova nei denari della regina... ma qui entriamo nel campo delle ipotesi.2 punti
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Buongiorno e Buona domenica a tutti, si in effetti avere una moneta che sia pubblicata fa sempre piacere. Come giustamente aveva precisato @Rocco68 e @gennydbmoney la tua moneta è la 87-I mentre l'esemplare in foto 87-1 è il mio. Magari appena possibile lo ripropongo. Saluti Alberto2 punti
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Ciao e un saluto a tutti, vedrò di rifarmi in primavera. Complimenti per aver ritrovato il vero spirito del Rito di Verona. Roberto2 punti
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Nellasta Bolafffi, è esitato questì'ottimo gigliato che presenta, analogamente all'esemplare citato, uno sperone sul globetto2 punti
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Un paio di 3 pence d'argento tra Vittoria e Edoardo VII, purtroppo di quello di Vittoria non riesco a leggere la data...roba da cavarsi gli occhi...2 punti
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Senza approfondire, magari lo farò, questa a me non fa sorgere particolari sospetti2 punti
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Comincio con questo 50 cent di Capo Verde del 19302 punti
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Esatto. Peccato ma non c'erano soluzioni. Almeno a quanto detto dalla signora. Recupereremo a maggio con la reunion tra cartari e metallari. Prenoteremo l'intero ristorante 😅2 punti
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Un sentito grazie della bella giornata anzitutto a Mario @dabbene, e a Marco @El Chupacabra per i graditi omaggi e a tutti gli amici del Forum che ho potuto conoscere a Verona oggi di persona, tutti simpatici, preparati e conviviali: @lorluke, @DOGE82, @Oppiano, @gigetto13, @fabry61, @caravelle82, @ceolo e a tutti gli altri (tanti) che non ho citato.2 punti
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Dalle foto sembrerebbe proprio un falso, La moneta è stata anche pulita "male" ricoperta com'è di graffi. Nonostante la pesante manomissione è possibile ancora notare le differenze con un originale: oltre a quelle già evidenziate da chi m'ha preceduto, anche il "6" della data è completamente diverso,così come la firma degli autori (a parte la differenza di alcune lettere) che è più simile a quella del II conio del 1947 e degli anni successivi (probabilmente è stato usato un esemplare degli ultimi anni come base per la riproduzione). Qui sotto un esemplare per confronto:2 punti
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Buonasera a tutti gli amici del forum. Quest’oggi ho intenzione di trattare una tematica un po’ “spinosa”, che avevo in mente di toccare già diverso tempo. Ho visto, inoltre, che sul forum non se n’è mai discusso e, dunque, mi sembra opportuno che finalmente qualcuno ne parli. Come da titolo, mi piacerebbe spiegare perché, a mio modesto avviso, è scorretto annoverare Maria Luigia tra i napoleonidi. Premetto che la mia non è un’imposizione ed ognuno è libero di rimanere della propria idea. So, inoltre, che, dal punto di vista numismatico, la monetazione di Maria Luigia è, per consuetudine, annoverata da svariati anni tra quelle dei napoleonidi e, dunque, sarà una battaglia durissima convincervi del contrario. Quantomeno, però, mi piacerebbe aprire un confronto con voi su questo tema. Per iniziare, vorrei cercare di definire meglio cosa intendiamo per “napoleonide”. Sulla Treccani, è descritto genericamente come “appartenente alla famiglia di Napoleone o discendente da lui per via diretta o indiretta”. Su Wikipedia, invece, è presente una definizione più circoscritta (almeno per quel che riguarda il nostro specifico contesto): “Con napoleonidi in numismatica sono indicate monete coniate da Napoleone I e dagli altri stati che erano più o meno strettamente legati al Primo impero francese”. Abbiamo adesso una buona base da cui poter partire. Chiaramente, tra i napoleonidi possiamo citare i fratelli Giuseppe, Luigi e Girolamo, la sorella Elisa ed il valoroso Murat, marito di Carolina. Si tratta in tutti i casi di parenti diretti o acquisiti a cui Napoleone ha assegnato una porzione di territorio da amministrare e concesso di poter battere moneta, sottostando sempre alle direttive provenienti da Parigi. Maria Luigia, invece, rientra effettivamente nella categoria dei napoleonidi o si tratta di un’intrusa? Per avere una risposta a questa domanda dovrete attendere il prossimo “episodio”, nel quale affronteremo la storia di questo enigmatico personaggio e capiremo in cosa si differenzia rispetto agli altri napoleonidi sopracitati.1 punto
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attribuito ad alta epoca, un esemplare di statere incuso di Metaponto, descritto come variante piuttosto rara, con al rovescio spiga affiancata su entrambi i lati da 2 serie di 3 puntini . Sarà il 3 Dicembre in vendita LeuNum. 24 al n. 860 .1 punto
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Visto anche lo stile generale del rovescio direi che è un falso. Guarda anche solo la resa dello scudo come se non bastasse la resa della figura di Roma estremamente "pesante" nella moneta in questione. Io la metterei nella mia collezione di falsi.1 punto
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Si, @miroita, grazie. ce l'ho ma mi sembrava che mancasse il topic o il post specifico su questo numero "esotico".1 punto
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Ciao @miza , infatti... nonostante mi sia dotato di una cesoia e abbia sviluppato una tecnica per aprire le scatolette NGC e PCGS, in questo caso ho deciso di lasciarla nel sarcofago1 punto
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Per me, guardando le foto, con quel metallo e i difettini che si intuiscono non può essere falso. Poi sbaglierò e chiederò semmai venia...1 punto
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C'è qualcosa che non mi convince, sarà sicuramente per via della conservazione.1 punto
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Mannaggia, dicevo io che qualcosa non riportava.. Eppure ero cosi sicura, continuavo a leggerci SANCTVS,nonostante conoscevo tutte le alternative il mio cervello non vedeva altro..Beh comunque un esemplare diverso dai soliti, non ne avevo mai visti con la scritta VENETVS completa, solitamente viene riportata sempre abbrevviata. Un altro dettaglio degno di nota di cui mi sono appena accorta riosservandola da vicino, è che la moneta non presenta le classiche stelline (*) di separazione nelle legende, né nel dritto, né del rovescio, ma solo puntini/globetti...Ed io che ero convinta di conoscere bene questo genere di monete ... GRAZIE MILLE per il suo aiuto Buona serata Maria1 punto
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Questa non mi è costata che 20 cent ma nonostante sia comunissima non l'avevo mai vista: 20 satang 1946 Thailandia1 punto
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Un 5 cent East africa a nome di Edoardo VIII sovrano del Regno Unito per meno di un anno nel 19361 punto
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Il 9 cavalli catalogato al numero 87/1 è con sigla m/ɔ anziché m/c,quinci con C speculare,mentre è chiaro che nel tuo esemplare la C è correttamente coniata... Comunque ad un primo confronto di immagini la tua sembrerebbe proprio l'esemplare raffigurato sul Magliocca...1 punto
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Sono stato questa mattina a Verona. Parto col dire che sono davvero lieto di aver conosciuto di persona numerosi utenti del forum. In particolare, è stato molto piacevole dialogare con gli amici di “Quelli del Cordusio”. A livello di acquisti, non ho trovato nessuna moneta che mi allettasse. Ciononostante, non sono tornato a casa a mani vuote. Difatti, mi sono regalato il mio primo vero monetiere in legno!1 punto
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Una bella mostra su un periodo misconosciuto e poco trattato dell'Urbe : https://www.avvenire.it/agora/pagine/la-capitale-nel-medioevo-era-tutta-unaltra-storia https://www.google.com/search?q=mostra+roma+medievale+palazzo+braschi&source=lmns&tbm=vid&bih=610&biw=320&prmd=inmv&hl=en&sa=X&ved=2ahUKEwjEp8m9_6r7AhUJDOwKHbrzAbYQ_AUoBHoECAAQBw#fpstate=ive&vld=cid:247d2f44,vid:wHx7Tg6UHak1 punto
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Buona giornata Alcuni cimeli appartenenti al Morosini, presenti al Museo Correr Il suo corno dogale e la veste che si metteva sotto la corazza; il suo bastone di comando; il busto che venne effettuato quando era ancora vivo (evento eccezionale per la politica veneziana) saluti luciano1 punto
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Ciao giorgio28, la tua tessera è un esemplare di una vasta gamma di tessere della serie di Androclo e il leone. Le varianti e gli stili sono numerosissimi. Franca Maria Vanni ritiene possano essete tessere emesse da autorità comunali come la gabella o il dazio, che rilasciavano permessi di esposizione di merci al mercato oppure la gabella per l'ingresso in città o anche dazio di passaggio. Personalmente, visto il grande numero degli esemplari e dei tipi, oltretutto molto diffusi, li riterrei dei semplici gettoni di conto , utilizzati nel medioevo e anche molto più avanti, da ogni commerciante o da chiunque dovesse far di conto. La tipologia più diffusa abbina al D il leone tipo Venezia . Leone che ha una particolarità significativa: appoggia la sua zampa non sul Vangelo ma sulla tavola del contabile o abaco dove muove dei gettoni, appunto per far di conto e ne tiene altri a disposizione da utilizzare. E' esattamente la raffigurazione del contabile intento a fare somme o altre operazioni contabili. Per quanto riguarda la valutazioe, purtroppo, da quanto vedo dall'immagine, la conservazione sembra scarsa e dunque anche il possibile suo valore. leopoldo1 punto
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