Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/21/22 in Risposte
-
Cari Lamonetiani amanti delle piastre, posto la mia ‘25, recentissima (e sudata) acquisizione … stupenda e ricchissima di fascino . Che dite : la liberiamo dal giogo ‘mericano?6 punti
-
Cari fan dei capolavori pontifici l’ultimo acquisto del 2022 porta a dodici in totale il numero delle piastre papali in collezione, tutte tra lo SPL e il FDC. Qui siamo decisamente su bei livelli di conservazione, molto ma molto vicini alla massima qualità, su una tipologia bisbetica della serie di Innocenzo XI del 1684 con al R la scritta DEXTERA TVA DOMINE PERCVSSIT INIMICVM, apparsa in asta non così frequentemente ed in condizioni quasi mai superiori allo SPL. Questo affascinante esemplare, censito al n. 27 del Muntoni, vanta una perizia NIP di FDC al D e qFDC al R e si distacca quindi notevolmente dai realizzi d’asta consueti. In più vanta una delicata patina omogenea di antica raccolta, fondi lucenti, flan ampio e regolare. Con questo si chiude l’anno numismatico 2022. A tutti serene Festività 🎉5 punti
-
Ciao a tutti, Visto che se ne era parlato nella relativa discussione in 'prossime aste', vi mostro la mia fotografia dell'esemplare in oggetto specificato. L'alta risoluzione permette di apprezzare ancora meglio gli artistici particolari di questa tipologia (specialmente grazie alla qualità della coniazione), nonostante, a mio parere, non sia dello stile più bello. Condivido con piacere la foto che ebbi il piacere di scattare per il collezionista che allora l'aveva in custodia, anche perché non è facile avere una foto chiara e leggibile di questa tipologia (per di più in risoluzione adeguata). Come considerate la qualità di questo esemplare?3 punti
-
3 punti
-
3 punti
-
Stasera, voglio condividere con voi questo esemplare di Osella proveniente dall’asta NAC 136 di Milano del 15/12/2022, Lotto 350, così descritto in catalogo e relativa foto: Venezia. Francesco Molin, 1646-1655 Osella anno VIII (1653), AR 9,69 g. S M V – GERMINAVIT LILIVM FLOREBIT ÆTERNO FR – MOL D S. Marco seduto in trono a s., porge con la mano d. il vessillo sormontato da una croce al doge genuflesso; alle spalle del Santo, S. Antonio da Padova con ramo di giglio nella d. All’esergo, F R (Francesco Riva, massaro). Rv. COHIBENTE TER – REVM ÆTHERNO Il sole dirige i suoi raggi su una fiamma che scaturisce dal terreno dinanzi una chiesa; all’esergo, ANNO / VIII. Paolucci II, 136 (questo esemplare illustrato). Molto rara. Migliore di Spl Ex asta NAC 53, 2009, 846. Da: https://www.ilgiornaledellanumismatica.it/parole-e-monete-il-giglio-ha-germogliato/ GERMINAVIT LILIVM FLOREBIT AETERNO, ossia “Il giglio è germogliato [e] fiorirà in eterno” è la legenda che appare al dritto delle due versioni dell’osella veneziana coniate a nome di Francesco Molin, 99° doge della Serenissima, nel 1652 in oro, al valore di 5 zecchini, e nel 1652-1654 in argento. La raffigurazione al dritto vede come di consueto san Marco nell’atto di porgere al doge, inginocchiato a destra, il vessillo; tuttavia, dietro le spalle dell’evangelista compare su questa bella moneta-medaglia un’altra figura in piedi, quella di sant’Antonio, adottato proprio nel 1652 dalla città lagunare come uno dei suoi protettori e alcune delle cui reliquie furono trasportate in città da Padova, centro della devozione nei confronti del santo. Il giglio, simbolo di sant’Antonio, è dunque il fiore che – come il culto per il santo stesso, “fiorirà in eterno” a Venezia. La legenda rappresenta, spiega Mario Traina ne “Il linguaggio delle monete”, un adattamento e una fusione dal testo biblico di Osea (14, 6) ove si legge “Israel germinabit sicum lilium” (“Israele germoglierà come un giglio”) e di Isaia (27, 6) che recita “Florebit et germinabit Israel” (“Israele fiorirà e germoglierà”). La legenda è preceduta da S M V (SANCTVS MARCVS VENETVS) e seguita dal nome del doge FR MOL D(FRANCISCVS MOLINO DVX). Al rovescio dell’osella del 1652, anno VII di dogato del Molin è invece è rappresentato l’esodo del popolo ebraico guidato dal Signore affinché scampasse alle persecuzioni degli Egizi. Si tratta di un’immagine che richiama il difficile momento che la Repubblica di Venezia stava vivendo alla metà del Seicento con l’augurio che, così come Dio fu guida e protezione degli Ebrei verso la Terra promessa, così il santo potesse fare da “supporto” nel proteggere i Veneziani durante la guerra in corso contro i Turchi. Nonostante le vittorie riportate, la situazione a Candia rimaneva assai difficile. Il blocco veneziano ai Dardanelli era una spina nel fianco della flotta turca, ma non poteva continuare per tutto l’anno, avendo le navi necessità di manutenzione e riparo durante l’inverno, mentre i Turchi di Candia ricevevano rinforzi ed approvvigionamenti regolari. Questa osella, nella legenda al rovescio fa riferimento alla guida sicura del Signore: IN HOC SPERANS NIL ERRANS, ovvero: “Noi crediamo in questa guida e dunque non possiamo sbagliare”.3 punti
-
Ciao sono Alessandro da Milano. Questa medaglietta ha come sfondo il padiglione della distilleria FERNET BRANCA, durante l'esposizione internazionale di Milano 1906. I padiglioni vennero costruiti per l'inaugurazione del Sempione tra Francia e Italia. Nel 1906 venne rimodernata Milano in modo molto radicale. Infatti la vecchia piazza d'armi del Castello Sforzesco venne trasformato in un parco da cui prende il nome infatti (parco Sempione). Tale esposizione venne messa in vista tutta la nuova tecnologia del regno d'Italia dando sfoggio con varie mostre e raduni tra cui aeronautica con esposizione di mongolfiere, marina militare, mostrando le nuove armi in dotazione all'esercito di sua maestà vittorio Emanuele III ( salito al trono da 6 anni, dopo l'assassinio del padre Umberto I). Queste medagliette vennero fatte in 3 leghe ottone, ottone argentato e rame. Vennero probabilmente create seguendo i buoni da 20 centesimi di lire 1906 creato per essere spesi all'interno dell'esposizione e tenere come ricordo. Questi buoni si potevano comprare all'entrata della fiera pagando il corrispettivo di 2 -5 -20 lire( se non ricordo male) per rame argento e oro. Inoltre oggi di quell'esposizione abbiamo solamente pochi riferimenti le uniche strutture ancora esistenti sono l'acquario comunale, la torre branca e l'arena. Tutte le altre strutture sono state distrutte,compreso la ferrovia che da piazza duomo portava su un tracciato sopra elevato una stazione ferroviaria in piena regola, facendo capolinea al Sempione.3 punti
-
2 punti
-
Purtroppo data l'estrema usura non si vede bene se il mento di Ferdinando II è barbuto o meno, ma propendo per quello non barbuto del 1831.2 punti
-
Ciao In generale i principi valutativi rimangono invariati, ma come avrai capito dall’ottimo intervento di lorluke, serve studio ed esperienza per poter apprezzare appieno queste tipologie pre-decimali.2 punti
-
Intanto,ma non gareggia perchè è la mia,posto un 2 cent 1900 Umberto l, che era affetto da cancro. Mi sono divertito,come altre,a far fuori tutto,pian pianino..... Eccola prima ... e poi trattata con tanto amore😁2 punti
-
Ciao Domenico Certamente si, le prove di nuove monete venivano approntate anche secoli fa, così che chi di dovere potesse decidere se erano soddisfacenti o meno ed iniziare, se del caso, la produzione ufficiale. Riporto uno stralcio di quanto da me riportato nel 2015 nel lavoro che illustrai al CCNM (Centro Culturale Numismatico Milanese) sui ritratti dei Dogi nella monetazone veneziana: Nel "Capitolar dalle broche", nei mesi di giugno e luglio 1462 (il Moro era stato eletto Doge il mese precedente), si susseguono le trascrizioni di disposizioni emanate dalla Signoria ai Massari della zecca, perché producano dei flaoni buoni per stampare grossi e grossoni, così che possano essere incisi da miser Antonello per il facimento di prove. ..... "Alla data del 21/06/1462 leggiamo che i primi 12 flaoni per stampare grossi devono essere consegnati a miser Piero Salomon, Capo della Quarantia; successivamente, alla data del 23/06/1462 vengono consegnati altri 20 flaoni per la stampa di grossi ed il successivo 03/07/1462 la Signoria richiede ulteriori 13 flaoni per le stampe di grossoni. Interessante è quello che si legge alla data del 7 luglio 1462: + MCCCC°LXII adì 7 luio Noto io Iachomo de Antonio d'Alvixe schrivan chomo vene qui alla Zecha miser Triadan Griti savio grando disse da parte de la Signoria se dovesse far far zerti pezolli grandi per mostre de rame puro e chussì fo fato et è fato che i fono e fono dati al dito miser Triadan. I qual pizoli aveva da una banda la testa del Dosie e da l'altra san Marco, presente io Iacomo schivan sopradito. Curioso il nome Triadan (derivante da Hàghia Triàda, cioè Santissima Trinità in greco) e che, salvo omonimie, ma non credo, era il nonno di Andrea Gritti, futuro Doge; morto nel 1474 a ottant'anni, con la dignità di Capitano generale da mar, cioè comandante in capo della flotta veneziana. Quanto sopra è inequivocabile; la Signoria ha voluto delle prove di piccoli (bagattini) in puro rame, che riportino in un lato il ritratto del Doge e nell'altro San Marco." .... saluti luciano2 punti
-
Prendo atto delle tue osservazioni e in parte posso anche condividerle ma spero converrai nel fatto che anche per le coniazioni a martello una "prova" di come viene la moneta senz'altro andava fatta...è pacifico che prima di realizzare qualcosa di definitivo si fanno "prove"..si prova a teatro, nel realizzare un film, una canzone, un dipinto...perchè se no ogni tanto apparirebbero filmati inediti o audio inediti? Del resto pure Leonardo, Picasso, facevano prove o bozzetti delle loro opere... e nella moda? non si prova prima di realizzare un capo definitivo? E se leggiamo la RIN dall'inizio, troverai che si parla anche di prove in bronzo di Costantino II... E poi Gnecchi....Francesco Gnecchi, in Rivista Italiana di Numismatica (RIN) anno 1907, pag.32 e seguenti, esprimeva un significativo giudizio che, anche se riferito a dei Medaglioni romani, ben si attaglia anche alle moderne prove di zecca; attraverso lo studio di alcuni di questi reperti della Roma antica, l’insigne studioso individuava alcuni pezzi che “…offrono il tipo della prova di conio fatta dall’artista per rendersi conto del proprio lavoro. Ve ne sono naturalmente di tutti i moduli, ma sono assai scarsi…”. Tra le prove di conio (o presunte tali), che Francesco Gnecchi elenca, a suo dire “…potrebbero ricomprendersi anche alcune prove di piombo o di stagno…”. Posso citarti anche altri illustri studiosi, ad esempio Laura Breglia... Vogliamo davvero confutare tutto quanto è stato scritto nel passato? Io prima di sprecare una battitura su un tondello d'oro faccio una prova su piombo o stagno.....o no?2 punti
-
Grazie @Oppiano per tutta la letteratura proposta sull’interpretazione del R/ dell’Osella. Mi rimetto ovviamente a chi di questa materia ne sa certamente più di me, ma devo evidenziare due cose: 1) non conosco, o comunque non ho trovato conferma, che alla chiesa del Giglio di Venezia fosse affiancato o eretto un monastero, fatto salvo che si faccia proprio riferimento a questa chiesa che è posta tra campo S. Maurizio e campo San Moisè; 2) bisogna tenere sempre conto della interpretazione della “italianizzazione” corrente di alcune parole locali, perchè a Venezia S. Maria del Giglio è anche detta S. Maria Zobenigo, così chiamata perché eretta per volontà della famiglia Jubanico o detta anche Giubenico, e da qui il termine Zobenigo. Quindi il Giglio, almeno per la chiesa, non è riferito al fiore ma al nome della famiglia fondatrice.2 punti
-
Caro @simtart70 In questo forum ci sono persone che dedicano il loro tempo ad aiutare chi, come te, desidera identificare delle monete a loro sconosciute; non c'è un motore di ricerca che, una volta inserita la foto, identifica la moneta. Pertanto è gradito salutare, chiedere per favore e grazie. Se, prima di postare la foto della tua moneta, ti fossi premurato di leggere le avvertenze per i nuovi arrivati, queste cose le sapresti già; oltre a ciò avresti letto che sono gradite le presentazioni e che le foto delle monete devono essere - almeno - diritte. E' una questione di rispetto nei confronti di chi deve riconoscere la moneta. saluti luciano2 punti
-
Auguro a tutti gli amici del forum buone feste. Come ogni anno ho allestito un piccolo albero di Natale a tema numismatico dedicato a tutti gli amici virtuali. A presto! 🎄🎅🏻1 punto
-
Ultimo acquisto del Regno Lombardo Veneto. Patina un po' pesante, sono contrario a lavaggi ma su questa moneta non saprei cosa fare 🤨1 punto
-
Elimino il problema alla radice accettando qualche piccolo compromesso ma in compenso la tua moneta avrà una nuova identità e la vedrai diversamente ma molto diversamente😁 È il pezzo forte della mia collezione...Bolaffi mi chiama ogni settimana dopo aver visto il post che ho fatto lo scorso anno🤣1 punto
-
Ciao, non so nulla di medaglie e gettoni ma nel caso dei francobolli si tratta di sovrastampe, cioè la giustapposizione del fascio sull'effigie del re non è contestuale ma successiva quindi non mi sembra pertinente. Njk, anche se è scherzosa, la tua ipotesi mi pare x ora la piú... gettonata! 😉1 punto
-
È caduta in una pozzanghera e calpestata da un branco di scalmanati. Ho cercato di eseguire un "restauro" ad arte con lavaggio in lavatrice a 1200 giri a 60° con vanish e ammorbidente. Asciugatura naturale e successivo bagnetto in acqua demineralizzata con aggiunta di bicarbonato...tamponamento e pressatura in un libro del 1200 di 5 kg. Uhm ...🤔 visto il risultato qualcosa non è andato per il verso giusto ... dovrò rivedere le mie tecniche di restauro 🤣 ...ma sono ottime procedure per realizzare degli horror😱1 punto
-
Alcuni shop online avendola esaurita, non aggiornano mai i prezzi. Io seguo l'andamento dei pezzi venduti sulla baia solitamente. Circa leonardo 2019, guarda qui e qui Anche il 2€ proof del portogallo 2017 è andato alle stelle. Così come le francesi 2017 e 2018. (lotta al cancro e fiordaliso). Un ottimo sito per vedere i prezzi medi, è secondo me eurocoins.tv1 punto
-
1 punto
-
Ciao @enriMO Liberala. Il collezionista deve poter sentire in mano la moneta. Per fortuna non ho mai comperato monete "slabbate" che considero un' abitudine deleteria. Avevo visto su Youtube che ci sono dei filmati che insegnano come fare, Buona Serata, Beppe1 punto
-
1 punto
-
Per valutare una moneta del XVIII secolo ci sono diversi elementi da tenere a mente. In primis, dobbiamo guardare allo stato del metallo. È ancora fresco? Ha una bella lucentezza? Ovviamente, su una moneta di 300 anni fa non possiamo aspettarci un argento "scintillante" come in una moneta coniata oggi ma, se conservata opportunamente nel corso dei secoli, si dovrebbe notare che i fondi hanno mantenuto ancora una buona lucentezza. Altro elemento da considerare sono i rilievi. Tutti gli elementi sono ben nitidi e definiti o alcuni risultano appiattiti? E se sono appiattiti è perché sono stati impressi male in fase di coniazione o perché la moneta ha circolato? Qui bisogna fare esperienza ed avere l'occhio un po' allenato per saper distinguere le cose. Poi, su questo tipo di monete ci sono anche altri aspetti da valutare che possono influire sull'appeal (e, di conseguenza, sul valore economico) dell'esemplare ma che, magari, non incidono propriamente sullo stato di conservazione. Ad esempio, la forma del tondello è irregolare? Sono presenti strappi o graffi di conio? Si evidenziano screpolature? Insomma, gli elementi in gioco sono numerosi e sicuramente mi sarò dimenticato anche di citarne alcuni. Per questo, non è mai semplice esprimere un giudizio su monete del genere che sia condensato in una sigla come SPL o FDC.1 punto
-
Grazie ancora per il tuo prezioso lavoro. Lo leggo subito con grande attenzione. Lo citerò nel mio libro.1 punto
-
È la patina del tempo. A me piace molto e la lascerei assolutamente così com'è. Piuttosto, la libererei dalla plastica della perizia e la fare riposare su un bel vassoio.1 punto
-
Attivo probabilmente tra fine IV e inizio III secolo a.C., l’incisore Philistion appone la sua firma, in genitivo (Philistionos), sul bordo inferiore del lophos di Athena. Ne deriva una serie di pregevoli conii caratterizzati da una vivacità di cifre stilistiche e rese iconografiche che in progresso di tempo hanno reso questi esemplari particolarmente apprezzati (e quotati) sul mercato antiquario. Questo segmento di monetazione velina, corrispondente al periodo VII della classificazione Williams (da ora W), insieme a quello segnato dall’attività di Kleudoros (fine IV sec.), resta pertanto uno dei più significativi all’interno della produzione della zecca. A Philistion si devono i conii sui quali l’elmo di Athena, generalmente attico (sporadicamente frigio o corinzio) è decorato con una pluralità di motivi che attingono al patrimonio mitico-religioso della polis: pegaso, quadriga, grifone, ala, ala su corona, delfino, ippocampo. CNG Triton XXI, 2018, 323 (W 394.m) pegaso Oxford, SNG Ash. 1316 (W 407) quadriga W 408 RN 25, 2022, 46 (W 420) grifone CNG Triton XXIII, 2020, 55 (W 463) ala CNG Triton XXV, 2022, 36 (W 486) ala su corona CNG 484, 2021, 37 (W 509) delfino Leu 11, 2022, 17 (W 511) Ippocampo1 punto
-
Buonasera agli horror utenti,specie chi si è imbattuto con coraggio in questa discussione! È bene sí,siamo arrivati a dicembre e,come da tradizione,anche questo anno verranno "eletti" gli orrorini vincitori dello screen shot ideato da nikita! A proposito @nikita_, che per caso li vorresti di nuovo ideare sti sei bei premiucci ?? Sarebbero sempre 6! Sei orripilanti screen shot per i telefonini,da mettere e portare orgogliosamente nel mezzo delle nostre app e icone.....ma solo i sei premiati! Ricordo che le categorie sono due,avente ognuna un podio,primo,secondo e terzo per ciascuna! Prima categoria: "orrore del tempo che fu 2022" ; Seconda categoria: "orrore artefatto e/o restaurato " . Non è cambiato nulla nella modalitá di selezione. Posterò i vincitori e le classifiche dei sei,alle ore 22:00 del 31/12/22 , un paio d' ore prima del nuovo anno! Sta ancora tempo,io intanto mi spulcio tanti e dico taaaanti orrori da voi postati nel 2022. Le tradizioni sono belle,anche "questa" la portiamo avanti😬 Un caro saluto a tutti Grazie @nikita_😁👹1 punto
-
Confermo. Una sola Torre rovesciata e lo si evince anche dal lato più largo, dove c'è la "porta", in basso. Chissà cosa avranno voluto dire o se è stato solo un'errore.............1 punto
-
Grazie Fabrizio per condividere con noi queste stupende foto che immortalano delle monete magnifiche. Personalmente, sono abbastanza in linea con il giudizio espresso dalla casa d’aste. Secondo me, si tratta di uno SPL pieno. Volendo essere generosi, dato che a Natale siamo tutti più buoni, potrei dire SPL+.1 punto
-
Buongiorno, si vede molto poco ma mi ricorda questo: https://www.deamoneta.com/auctions/view/539/66 provi a confrontare. Un saluto1 punto
-
1 punto
-
Buongiorno Sandokan. Ho detto la mia sul gettone con scarsa convinzione, come chi dà la soluzione di un rebus con la premessa “Poco convinto”. Lo scopo era di muovere le acque. Poi ho chiamato in causa i francobolli per dimostrare che la coesistenza su un tondello metallico della monarchia (corona sabauda), della repubblica sociale italiana (RSI) e del fascismo (F) non era poi così fantomatica. Anche l’aspetto stilistico come quell’1 allungato e sottile che ricorda quello dei gettoni di Cogne, nella Valle d’Aosta (implicata nella RSI), ha avuto la sua parte. apollonia1 punto
-
Buongiorno, per me autentica, un BB , ha un usura para e senza vistosi graffi, peccato per il colpo a dz dell'elmetto1 punto
-
1 punto
-
Grazie @Terkel, interessante il tema dell’esatta individuazione della Chiesa e/o Monastero. Riporto anche la descrizione del Jesurum. Anche in questo caso, però, si parla di un “Monastero di S. Maria del Giglio”. Forse è giusto il riferimento del Werdnig alla Chiesa di S. Maria del Pianto?1 punto
-
Sembrerebbe una moneta con i voti ( non so se si dice cosi)… cercando un po’ ho trovato una vecchia discussione, ma non mi fa mettere la foto…1 punto
-
@Alexio85 se la moneta è di un tuo conoscente puoi suggerirgli di metterla a bagno in acqua molto calda per alcuni minuti, poi lasciarla raffreddare e vedrai che se si tratta di colla o resina naturale tipo copale dovrebbe staccarsi e scivolare via con l'aiuto del polpastrello. La moneta non si rovinerà. Saluti1 punto
-
Così Arthur Sambon nella Rivista Italiana di Numismatica (1889): LUCANIA AUSTRALIS. SYBARIS. Didramma. D/ — Bove retrospiciente, a rilievo. Ha in testa una corona di globetti, ed alla estremità della coda si scorge il fiocco bipartito, anch’esso adorno di globetti. All’esergo MV; al di sopra del bue altro MV. Meandro d’intorno formato di due circoli concentrici, tra cui un ornato a volute e globetti. All’esergo, ornato a globetti. R/ — Il medesimo bove del dritto in incavo. Meandro a linee dritte ed incavate all’ingiro; all’esergo una linea incavata e perfettamente liscia. Arg. Mod. (Scala di Mionnet) 8. Peso gr. 7,55 (f. d. c.) Il trovare due volte impresso, su di un medesimo lato della moneta, il nome della città, è cosa del tutto nuova, e vieppiù accresce l’importanza del fatto altra simile ripetizione su di un diobolo Metapontino, dell’istessa epoca del Sibarita. E perchè non s’abbia a credere che, sobbalzando le due monete sul conio, abbiano ricevuto così, di [p. 140 modifica]sghembo, una seconda impressione, dirò che freschissime di conio, non offrono alcuno spostamento di tipo che valga a provare questo caso. Quanto alla metapontina in ispecie, la stessa disposizione delle leggende sgombra ogni dubbio. Imperocché se l’una di esse fosse stata riprodotta sulla moneta, per ispostamento del tondino, sarebbe apparsa colla sommità delle lettere rivolta all’orlo della moneta; ovvero, girando addirittura il tondino, in senso inverso a quello che si osserva difatti. Sul toro diademato, peculiare di alcuni conii sibariti, ho avuto già modo di soffermarmi in una precedente discussione (https://www.lamoneta.it/topic/201898-sibari-e-il-toro-diademato/#comment-2230203). Ciò che invece appare interessante è il risalto conferito da Arthur Sambon alla fine del XIX secolo alla ripetizione dell’etnico (MV) sullo stesso lato della moneta, rispettivamente in esergo e nel campo in alto. Si tratta di un fenomeno singolare e per quanto le motivazioni addotte dallo studioso siano opinabili, indiscutibile appare il merito di aver focalizzato l’attenzione su questa “duplicazione epigrafica” alla quale negli studi successivi non è stato rivolto opportuno interesse. Finanche il più recente corpus della monetazione sibarita sembra sorvolare sulla questione, che invece proprio per la sua eccezionalità meriterebbe una trattazione più esaustiva. Mentre, infatti, è alquanto comune la ripetizione della legenda civica su entrambi i lati della moneta, altrettanto non può dirsi per la presenza di due etnici identici sulla stessa faccia. Certo è che non dovette trattarsi di un mero errore dell’incisore. Spagnoli 2013, classe H Paris, BN, Delpierre 361 (= Spagnoli 276.a) NAC, 27, 2004, 44 (ex Leu 42, 1987, 54 coll. A.D.M.) (= Spagnoli 275.a) Kunker 143, 2008, 49 (ex Peus 395, 2008, 32 ex Lockett, SNG 458 ex Glendining 1955, 33 ex AC 5, 1923, 525 = Spagnoli 265.a) L’esemplare viene citato nel catalogo della Spagnoli come proveniente dall’asta M. u. M. 143 (2008), 491 punto
-
La Spagnoli ritiene probabile che questo esemplare risulti battuto dallo stesso conio di incudine di un pezzo del Museo di Den Haag (n. 23 = Spagnoli 2013, 266.a), posto pertanto in immediata successione al pezzo di Kunker (143, 2008, 49 ex SNG Lockett 458) nella sequenza. Per quanto le due monete essi siano molto simili sul piano stilistico il conio risulta tuttavia diverso come osserva F. Barritta (2013, p. 63 e nota 361). La Spagnoli osserva che il D/178, che lega le coppie 275-276, potrebbe forse documentare il reimpiego di un conio della fase B (cfr. coppia 167), o la ripresa dello schema iconografico caratteristico di questa fase produttiva (p. 165). A ben vedere tuttavia il conio cui fa riferimento la studiosa (D 111) è del tutto diverso da quello che batte le coppie 275-6 (D 178) come si ricava dall’esemplare di seguito illustrato, corrispondente al n. 167.b del catalogo della Spagnoli. Ira & Larry Goldberg Coins & Collectibles 72, 2013, 4007 (ex coll. Hunter) Spagnoli 167.b Peraltro dalla stessa coppia di coni di questo esemplare risulterebbe battuto uno statere proveniente dal ripostiglio di Curinga, il cui conio di martello sembrerebbe tuttavia differente. Spagnoli 2004, Curinga 75 (= Spagnoli 2013, 167.e) La questione è molto complessa in quanto non risultano documentati casi di esemplari incusi di altre zecche con duplicazione al D/ dello stesso etnico. A giudizio della Spagnoli l’ultimo tratto della monetazione sibarita (fase C), databile all’età di Telys (514-510 a.C.) e all’interno della quale si colloca l’esemplare in oggetto, sarebbe caratterizzato da forme epigrafiche meno rigide (MV oltre all’usuale VM) che, seppur in casi rari, risultano anche in abbinamento su un medesimo esemplare (D/ e R/): NAC 25, 2003, 32 (coll. A.D.M.) Obolo (0,45 g) Si aggiungono casi di progressivi aggiornamenti epigrafici dei coni e/o dal riutilizzo di incudini già impiegate in precedenza. Si tratta di osservazioni interessanti che tuttavia lasciano aperta la questione. Perché l’incisore avrebbe ripetuto al D/ lo stesso etnico (MV) anziché, ad esempio, provvedere alla sostituzione di una forma più “arcaica” (ad es. VM) adeguandola a grafie più recenti (ad es. MV)?1 punto
-
Taglio: 2 euro cc Nazione: Germania G Anno: 2006 Tiratura: 4476000 Condizioni: BB Città: Milano Taglio: 2 euro TDR Nazione: Germania G Anno: 2007 Tiratura: 5173000 Condizioni: BB Città: Milano Note: 2 monete Taglio: 2 euro EMU Nazione: Germania G Anno: 2009 Tiratura: 4312120 Condizioni: BB Città: Milano Taglio: 2 euro cc Nazione: Germania G Anno: 2010 Tiratura: 4382720 Condizioni: BB Città: Milano Taglio: 2 euro cc Nazione: Germania G Anno: 2011 Tiratura: 4383000 Condizioni: BB Città: Milano Taglio: 2 euro cc Nazione: Germania G Anno: 2012 Tiratura: 4384000 Condizioni: BB Città: Milano Note: 2 monete Taglio: 2 euro TYE Nazione: Germania G Anno: 2012 Tiratura: 4332000 Condizioni: BB Città: Milano Taglio: 2 euro cc Nazione: Germania G Anno: 2013 B Tiratura: 4362000 Condizioni: BB Città: Milano Note: 3 monete Taglio: 2 euro cc Nazione: Germania G Anno: 2014 Tiratura: 4357000 Condizioni: BB Città: Milano Note: 3 monete Taglio: 2 euro cc Nazione: Germania G Anno: 2016 Tiratura: 4332825 Condizioni: BB Città: Milano Taglio: 2 euro cc Nazione: Germania G Anno: 2017 Tiratura: 4320000 Condizioni: BB Città: Milano Note: 3 monete Taglio: 2 euro cc Nazione: Germania G Anno: 2018 A Tiratura: 4314625 Condizioni: BB Città: Milano Taglio: 2 euro cc Nazione: Germania G Anno: 2018 B Tiratura: 4312625 Condizioni: BB Città: Milano Note: 2 monete Taglio: 2 euro cc Nazione: Germania G Anno: 2019 B Tiratura: 4640000 Condizioni: qSPL Città: Milano Note: 2 monete Taglio: 2 euro cc Nazione: Germania G Anno: 2020 A Tiratura: Condizioni: BB Città: Milano Taglio: 2 euro cc Nazione: Germania G Anno: 2020 B Tiratura: Condizioni: BB Città: Milano Taglio: 2 euro cc Nazione: Germania G Anno: 2021 Tiratura: 4200000 Condizioni: BB Città: Milano Note: 2 monete1 punto
-
Segalo lo studio di Fabrizio Arpaia pubblicato su Appunti numismatici del 2017.1 punto
-
Buongiorno. Penso a uno denario di Carlo II di Spagna, zecca di Majorque(1665_1700.) Riferimento=Catalogo general de la moneda espanola (Jose Vicenti.)1 punto
-
Da semplici bottini di guerra, che celebravano la vittoria di Roma sull'Egitto, gli obelischi iniziarono ad essere apprezzati per il loro significato simbolico e religioso. Non era un caso che gli obelischi di maggiori dimensioni fossero situati sulla muraglia (spina)che si estendeva in lunghezza sull'asse longitudinale del circo,attorno alla quale si effettuavano sette giri di corse con i carri.Posizionati in tal modo, gli obelischi,non perdevano il loro legame originario con la stella del mattino dal momento che,per i romani,le corse dei carri rappresentavano il percorso che effettuava Apollo(dio del sole)in cielo. Quelli di dimensioni più piccole erano collocati nei templi dedicati ad Iside ed a Serapide (divinità greco-egizie). A Roma vi si trovano 13 obelischi e ciò la rende la città con maggior numero di obelischi al mondo. Come precedentemente scritto,il primo obelisco a toccare il suolo di Roma fu quello fatto portare da Augusto che lo fece posizionare sulla spina del Circo Massimo(oggi questo obelisco,chiamato Flaminio,fu ricollocato in Piazza del Popolo, sempre a Roma,nel 1859,all'inizio di Via Flaminia). E' di granito rosso e fu iniziato dal faraone Seti I e terminato da Ramses II ; esso proveniva dalla città di Heliopolis.Alto 24 metri e pesa circa 235 tonnellate . Nel 357 d.C.,sulla spina del Circo Massimo,fu posizionato un altro obelisco ancora più alto di quello posizionato da Augusto,la sua altezza,infatti,era di 32,18 metri ed è il più alto al mondo.Esso ,originariamente,fu eretto nel tempio di Karnak a Tebe dai faraoni del nuovo regno Thutmose III e Tuthmose IV e fu trasferito ad Alessandria dall'Imperatore Costantino e suo figlio Costanzo II provvide di portarlo a Roma.Dopo il periodo di decadenza della "città eterna"i due obelischi furono dissotterrati per volere di Papa Sisto V. Papa Sisto V su un Testone bolognese (da asta Ranieri 17,lotto 361) Una volta restaurati, quello di Augusto fu riposizionato in Piazza del Popolo ,mentre quello di Costanzo II in Piazza San Giovanni in Laterano. Nel secolo XIX si riprese la"tradizione"di prelevare gli obelischi dall'Egitto e furono eretti a Parigi , Londra e New York.Ne furono costruiti altri con tecniche moderne come quello a Washington alto 169 mt. Grazie a chi ha letto questa mia discussione odjob1 punto
-
Con un messaggio di speranza il gruppo vocale The Tenors lancia il nuovo brano "The Miracle" il cui video è stato girato nello splendido scenario del teatro Andromeda a Santo Stefano Quisquina ad Agrigento. Un video emozionante con le immagini della Sicilia, del suo mare, dei suoi colori e dell’incantevole teatro Andromeda con tanto di orchestra per diventare magia allo stato puro:1 punto
-
1 punto
-
La moneta in questione non è in mistura ma in argento 900 millesimi. Probabilmente @fofo si è confuso con altre tipologie napoleoniche. Onestamente, faccio molta fatica a formulare un giudizio con le foto che ha mostrato. Bisognerebbe, innanzitutto, scattarle perpendicolarmente, con la moneta posta fuori dalla bustina. Le uniche su cui posso eventualmente esprimermi sono quelle del venditore. Personalmente, vedo una moneta in bassissima conservazione, che oltre ad aver circolato molto è stata anche pulita più volte (a mio avviso non solo con acqua e sapone neutro ma con prodotto aggressivi, tanto che il metallo appare quasi poroso). La colorazione biancastra che osserva probabilmente è il risultato delle reazioni a queste operazioni invasive. Fossi in lei, lascerei in pace questa povera moneta, che mi pare sia già stata maltrattata a sufficienza… Sicuramente, più si ostinerà a pulirla, più finirà con l’apparire strana e con una colorazione bizzarra.1 punto
-
Avevate mai visto un 2 lire Quadriga così conciato? Il bello è che la data è rimasta perfettamente leggibile...1 punto
-
Salve, Di seguito una serie di link per vedere i vari tipi di patine dell'argento dipendenti anche dal tipo di metallo presente, oltre all'argento Rossiccia o bluastra: http://www.mcsearch.info/record.html?id=... http://www.mcsearch.info/record.html?id=... http://www.mcsearch.info/record.html?id=... Verdeacqua: http://www.mcsearch.info/record.html?id=... Iridescente: http://www.mcsearch.info/record.html?id=... Giallino-beige: http://www.mcsearch.info/record.html?id=... Grigia uniforme, dal color fumo all'antracite: http://www.mcsearch.info/record.html?id=... http://www.mcsearch.info/record.html?id=... Molto bella quando si deposita vicino ai rilevi, conferendo vigore scultoreo alle medaglie: http://www.mcsearch.info/record.html?id=... http://www.mcsearch.info/record.html?id=... Le tracce rossastre di solito sono la prima avvisaglia di una bella patina, presenti già su monete relativamente giovani conservate in cassetti e lasciate "respirare" (io ho alcune 1000 lire 1970 con questo tipo di patina). Per le patine uniformi blu intenso, viola o nero lucido, di solito si deve aspettare qualche secolo...1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.
Il network
Hai bisogno di aiuto?
