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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/16/23 in Risposte
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Ciao a tutti! I mitici Pony Express del far west credo li conoscano in molti ed il corriere DHL ci porta spesso un pacchetto direttamente a casa ma il RAZZO POSTALE credo sia ignoto a molti di voi Vi racconto allora la storia del soldato Schmiedl! Lui era in trappola insieme a decine di migliaia di altri uomini dell'esercito imperiale e reale austro-ungarico che si erano trincerati nella fortezza polacca di Przemyl nell'inverno del 1914, sfidando l'offensiva russa (I soliti sospetti anche qui), non avevano modo di comunicare con il mondo esterno. Gli assediati cercarono di inviare messaggi dietro le linee nemiche con piccoli palloni, ma il vento li deviò e così le lettere spesso caddero proprio nelle braccia dei russi. Quando le notizie sull'assedio giunsero a Salisburgo, uno dei parenti di Schmiedl - di soli 13 anni - fu colpito dal destino del suo parente ed ebbe l'idea di costruire un piccolo razzo. Fece un modello di cartone lungo 50 centimetri e, con un diametro di circa nove centimetri, abbastanza grande per trasportare lettere. Il vantaggio più grande: il vento non poteva semplicemente soffiare il proiettile nella direzione sbagliata. Gli insegnanti del ragazzo presentarono l'idea all'alto comando dell'esercito ma senza successo. L'austriaco rimase convinto che i razzi sarebbero stati i mezzi di trasporto del futuro. In un articolo del gennaio 1932, Schmiedl, ormai adulto, scrisse che la "rapida crescita del turismo e degli sport di montagna nelle nostre regioni montane" rendeva "sempre più urgente il collegamento postale di molti rifugi e alberghi di montagna". A quel punto Schmiedl aveva già progettato, costruito e lanciato razzi e centinaia di lettere sono volate dalle valli più difficili da raggiungere fino all'ufficio postale più vicino; voli documentati dalla stampa, che ha riportato regolarmente i suoi lanci. Il primo volo di successo al mondo di un razzo con posta a bordo fu un test effettuato da lui il 2 febbraio 1931. Nell'idilliaco scenario montano di Graz, il razzo di prova n. 7 fu lanciato con 102 lettere dal monte Schöckl di Graz al villaggio di Sankt Radegund a cinque chilometri di distanza. Sebbene il V7 sia atterrato con successo a Sankt Radegund, questo volo non è stato considerato come il primo volo postale a razzo per Schmiedl: si è svolto in un giorno festivo, l'ufficio postale di Radegund era chiuso [!!! 🤣 ndr] e non poteva accettare il carico storico per il trasporto successivo. Qui una cartolina del primo lancio tedesco: E l'uomo di Graz non era solo al mondo: In Germania, ad esempio, il pioniere dei razzi Reinhold Tiling lavorava ai suoi missili nei terreni del castello di Arenshorst, in Bassa Sassonia; allo stesso tempo, l'ingegnere Rudolf Nebel costruiva proiettili esplosivi in un capannone a Berlino-Reinickendorf; sui monti Harz, il tecnico Gerhard Zucker armeggiava con fuochi d'artificio convertiti. In India, i razzi del dentista Stephen Hector Taylor-Smith hanno sorvolato il fiume Damodar, mentre negli Stati Uniti il servizio postale ha lanciato lettere dal New Jersey a New York. In Germania ci furono esperimenti con razzi postali fino agli anni Settanta, anche se dopo la morte di due persone in un incidente durante un lancio nel 1964, la legislazione fu modificata di conseguenza, in modo che da quel momento in poi il lancio di razzi con un'altitudine di volo superiore a 100 m da parte di privati fosse vietato. ====================================== Ora arriviamo al mio documento, del 1965, ufficialmente trasportato da un razzo: Nel nord della Germania si pensava di collegare con razzi le isole Frisone ed è per questo che al qui ci fu più attività che non in altre regioni, meglio collegate tra loro, non solo con la bassa marea! Furono lanciati diversi razzi che trasportavano posta e altri piccoli carichi utili, ma il programma fu infine abbandonato a causa dei costi elevati e della mancanza di affidabilità. Oggi, l'uso dei razzi per consegnare la posta non è un metodo di consegna molto diffuso ed è per lo più limitato a progetti sperimentali e dimostrativi. Con l'avanzare della tecnologia, sono state sviluppate altre opzioni, come i droni e i palloni aerostatici, per consegnare i pacchi, rendendo la posta via razzo meno pratica. Nel complesso, la storia della posta a razzo è la storia di un'idea promettente che non è mai stata all'altezza del suo potenziale, a causa dei limiti della tecnologia dell'epoca e dei costi elevati associati alla sua realizzazione ====================================== Qui non si tratta di filatelia, in quanto il francobollo non ha nessun ruolo, se non quello di ufficializzare la missiva, non è neanche una collezione di cartoline - anche se - come vedete in un immagine sopra, in basso a SX - la Leuchtturm ha pure preparato dei raccoglitori appositi. Forse è solo una curiosità di un particolare momento storico, un futurismo dove razzi e velocità ZAPP ZUUUUM CaRtOlinE ZING-ZING facevano sognare. Servus, Njk _____________________________ Per saperne di più: https://cuxpedia-de.translate.goog/index.php?title=Raketenstarts_in_Cuxhaven&_x_tr_sl=de&_x_tr_tl=it&_x_tr_hl=de&_x_tr_pto=wapp E poi: Sorpresa! Una parte del testo NON la ho scritta io, ma il contenuto l'ho fatto generare da una AI (anche se 'sti bot alla fine poi non sono molto intelligenti ) https://chat.openai.com/chat che - si comincia bene - è gia stata vietata in alcuni istituti scolastici americani.3 punti
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Buonasera a tutti, Condivido un'altra foto di gruppo: monete del periodo Napoleonico Napoletano. "Murat e il suo ritratto sulle monete" Così appariva ai nuovi sudditi del Regno : Riccioluto , con un bel profilo e senza quel "nasone" rappresentato sulle monete dello spodestato Ferdinando IV. Un caro saluto.3 punti
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Ammetto che in effetti fa abbastanza impressione 😬3 punti
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Buonasera Oggi mio padre,anch' egli appassionato,si presenta da me,prima del mega pranzo domenicale e me fa: " Riccardo tieni,fai questa collezioncina,è una bella idea. Fai i personaggi nelle monete da 2€ della Zecca italiana. È bella no st' idea? Fdc" Mi dà un mini raccoglitore,con delle 2€ fdc italiane,commemorative e non,un inizio..... E io: "papá io raccolgo giá spaziando a destra e manca,pure questa mancava....grazie eh pá". Cascava a pennello con questa discussione bella🤣3 punti
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Ciao a tutti per condivisone riposto questo pezzo, che per anni non ha avuto passaggi d'asta, seppur la conservazione non sia eccelsa quando l'ho visto in vendita mi ha colpito e ho fatto di tutto per averlo mio, non spendendo una cifra enorme, e come si può notare la capigliatura del Re è totalmente diversa dai falsi postati ed in più nei falsi si nota la consapevole usura del pezzo. Questo dieci tornesi mi appaga per qualità della legenda e del ritratto che seppur usurato ti fa scorgere il conio .2 punti
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Ciao, ho schiarito un po' la foto del dritto da dove si vede che la moneta appartiene all Augusta Erennia Etruscilla e non purtroppo a Tranquillina 🙂. Dovrebbe trattarsi di un sesterzio della tipologia con la personificazione della Pudicizia seduta rappresentata sul rovescio. Posto foto di esemplare simile. ANTONIO2 punti
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secondo me, bottone per tenuta da caccia, probabilmente di fattura inglese di fine ottocento2 punti
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Yes. È bastato fargli la domanda giusta 😇2 punti
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10 centavos dell'Angola del 1928, anche se non in perfette condizioni, portata a casa per 50 centesimi.2 punti
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Non sono d'accordo con questa impostazione, per me un 100 lire del 1955 sarà sempre una moneta comune in qualunque stato di conservazione, che in FDC ha un valore notevole ed in BB vale 2 euro. Ciò che si paga è l'esclusività dello stato di conservazione non la moneta in sè (reperibile circolata in qualunque ciotola). Del pari un 20 centesimi "stemmino" rimane una moneta della più estrema rarità sia in FDC sia in B. Questo, lo ripeto, è il mio modo di vedere le cose, so bene che esiste la tesi opposta che rispetto ma non condivido..;)2 punti
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La cosa più preziosa del collezionismo è la passione ma quella piú rara è qualcuno con cui condividerla! In bocca al lupo2 punti
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non devi svendere: con la tecnica giusta puoi ottenere risultati fantastici! =================== Questo bot non è fatto tanto per dare risposte, tipo una Chat à la Wikipedia, ma per dialogare con l'interlocutore su dei temi più disparati: potrebbe essere una sua debolezza voler fare l'umano, guardate per esempio tutte le aste farsa su ebay o "mio cuggino mi ha detto che un suo amico ha comprato una banconota da 100k euri e che poi la ha rivenduta a 100050 e ciafatto 'naffarone". Questo è ancora un laboratorio, ma non so se la prossima volta che ci si vede, magari sullo schermo non sono io ma il mio Deep-Fake, così se "lui" dice delle castronerie, io ho un alibi! 😁 Buon resto di domenica Njk2 punti
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Buonasera a tutti. Con immensa gioia vi mostro il mio primo acquisto 2023. Spero che la visione di questa moneta possa far piacere agli appassionati del settore.1 punto
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Ho trovato in rete le seguenti informazioni sui f.lli Bartolomeo. Avete informazioni a riguardo dei lavori che hanno realizzato? grazie skuby1 punto
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Esattamente e quando si parla di un vassoio di oro (e non a peso) si fa presto a capire che son svariate decine di migliaia di euro. Io son stato presente tutta mattina...anche il palapanini purtroppo con questa affluenza è una vera e propria tonnara. O si cambia sede o si fa un convegno di sola numismatica e senza filatelia. Ci vogliono corsie più larghe e banchi più distanziati....la vigilanza serve a poco altrimenti. Segnalo anche il solito individuo già noto al veronafil con la sua compagna,noto ladruncolo che si aggirava indisturbato tra i tavoli con tanto di auricolare per comunicare coi complici.....e nessun commerciante che si è alzato e l'ha fatto sbatter fuori!!! Inoltre occorre capire che i tempi son cambiati e dei vassoi di monete d'oro non si possono più buttare su un tavolo così...servono delle teche e le monete di un certo valore si fan vedere ad un cliente per volta....il tempo c'è se le monete interessano. Insomma, anche i commercianti non devono porgere il fianco...poi può accadere comunque ma serve più attenzione....è che finché non capita a sé stessi va sempre bene poi dopo si piange. Spiace tanto per questi avvenimenti ma la colpe son diverse.....io ad esempio fossi un commerciante, a queste condizioni non parteciperei Marco1 punto
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Grazie avevo messo thurium qualche giorno fà, ma con la scritta copia lucana vedo che la ricerca è più vasta. Sarebbe bello avere nella sezione del catalogo del sito lamoneta una dedicata a questo periodo.1 punto
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Buonasera, ho cercato bottoni simili online ma non ho trovato nulla eccetto un bottone che riportava la sigla J.R.M in cui si diceva che era un bottone militare dell'America Latina. Mi sembra alquanto improbabile che questo bottone venga dall' America Latina, la cosa più probabile è che sia lo stesso produttore.1 punto
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Gentilissimi amici del forum mi aiutereste a gettare luce su questo denaro di Genova? (data, tipologia, caratteristiche tipiche etc.....). Grazie mille a chi vorrà intervenire!1 punto
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Ciao @Asclepia Probabilmente nella coniazione in rame di Carlo Felice sono state prodotte delle monete utilizzando o tondelli non conformi o altre monete riconiandole, mi ricordo di alcuni casi, ora dovrei cercarli però.. Sarebbe interessante vedere anche la differenza di spessore fra le due monete a parte il taglio.. È possibile che abbiano utilizzato dei tondelli di recupero oppure, anche se non se ne vede traccia, un'altra moneta anche in questo caso...1 punto
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Ciao Littore, in linea di massima la risposta è affermativa : una medaglia di qualsiasi tipo può incontrare l'interesse di qualcuno a cui piace, per cui è disponibile ad acquistarla e sa bene che dovrà corrispondere una somma più elevata di quanto non ricaverebbe dal cederle ad un laboratorio di oreficeria o ad un "compro oro" al prezzo dell'"oro vecchio", cioè quello di un qualunque rottame purché d'oro. In genere, per quanto è dato vedere qui nel Sito ed anche alle Mostre/Mercato del settore, queste medaglie "aziendali" non sono tra le più ricercate e collezionate. Anch'io ne ricevetti una assai pesante dall'Azienda in cui prestavo servizio e - pur essendo interessato alle medaglie - mi affrettai a conferirla ad un orafo in cambio di un paio di monili. Certo, ogni genere ha un suo mercato di nicchia : da tempo vanno per la maggiore quelle a tema religioso mentre in questi ultimo anni è scemato l'interesse per le decorazioni militari, anche se tuttora godono di un buon mercato e pertanto di un discreto controvalore, anche quando si tratta di esemplari coniati anche in alcuni milioni di copie. Un'idea uno se la può fare scorrendo i bollettini d'asta, o chiedendo agli espositori di una Mostra/Mercato di numismatica ma personalmente non me la sento di avanzare cifre anche approssimative. Conta anche l'estetica : una medaglia può essere acquistata anche perché realizzata da un Artista, quindi come una piccola opera d'arte. Se uno vuole alienare esemplari come quelli che hai m0strato è consigliabile non avere fretta e vedere appunto se sul mercato c'è chi può essere interessato ad uno o più esemplari. Un saluto cordiale.1 punto
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Bronzo di Gordiano III (Patara, Licia) che raffigura al rovescio Bellerofonte su Pegaso al galoppo, che attacca la chimera con una lancia (CNG, Triton XI). LYCIA, Patara. Gordian III. AD 238-244. Æ 29mm (21.89 g, 12h). AVT KAI M ANT GORDIANOC CEB, laureate and draped bust right / PATA R E w И, Bellerophon left on Pegasus, thrusting spear in raised left hand at the Chimaera below, standing left. Von Aulock, Münzprägung 242 (same dies; rev. illustrated) = SNG Copenhagen 115; BMC -; SNG von Aulock -. VF, black-green patina with areas of red on obverse. Extremely rare. From the James E. Cain Collection. Estimate: 500 USD apollonia1 punto
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Stesso discorso per lo statere di Argos Amphilochikon con octopus al rovescio: https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=6375&lot=40050 AKARNANIA. Argos Amphilochikon. AR Stater (8.24 gms), ca. 330-280 B.C. NGC VF, Strike: 4/5 Surface: 3/5. Die Shift. HGC-4, 786; Pegasi-19; BCD Akarnania-Unlisted. Obverse: Pegasos flying left; A below; Reverse: Helmeted head of Athena left; octopus to right. Dagli stessi conii l'esemplare CNG, EA 314, 2013, 88: https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=245024 AKARNANIA, Argos Amphilochikon. Circa 340-300 BC. AR Stater (20mm, 8.32 g, 1h). Pegasos flying left; A below / Head of Athena left, wearing Corinthian helmet; octopus behind. Pegasi 13; BCD Akarnania 131; SNG Copenhagen –. VF, numerous scratches under tone. Rare symbol. Ex Classical Numismatic Group Electronic Auction 291 (21 November 2012), lot 42; Purchased from P. Minns, November 1969.1 punto
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per il commerciante che abita lontano fermarsi anche la domenica implica un costo maggiore, con il rischio di dovere a volte azzerare il guadagno del sabato. I costi sono troppo elevati..probabilmente lo comunica anche al circolo che organizza il convegno. La questione penso sia difficilmente risolvibile...se non cambia la condizione economica della stessa. Sono sempre del parere che un piccolo contributo ( biglietto d'ingresso ) possa aiutare..sempre se va' nella direzione di abbassare i costi per chi espone. Dino1 punto
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Stefano, ma questa roba è uscita dal cervello del bot??? 😱1 punto
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Ciao, non si tratta di un denario dell'imperatore Caracalla ma di Eliogabalo. La tipologia appartiene a quella con la Fortuna seduta rappresentata sul rovescio. Posto foto di esemplare simile🙂 ANTONIO1 punto
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E' divenuto ormai la norma che i convegni annunciati non rispecchiano più il calendario: come in questo caso, sabato e domenica, ed invece, da quello che leggo, praticamente solo il sabato. In fin dei conti, il commerciante che partecipa lo fa per lavoro e rimanere per tutto il periodo programmato è un segno di correttezza nei confronti dei collezionisti che per andare a quel convegno, si sciroppano, alcuni, fior di chilometri. Spesso il sabato tanti lavorano e aspettano la domenica, per qualche ora di "relax", magari con famiglia al seguito, per visitare il convegno. Chi prenota il banco è consapevole da tempo che il convegno dura il sabato e la domenica, per cui deve mettere in programma che fino all'ora "ics" della domenica il suo posto è al convegno. Sbaraccare prima del tempo non lo giustifico, anzi, a mio parere, si penalizzano da soli, dando una brutta immagine del loro lavoro.1 punto
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Ciao Numa, premetto che ho aperto la discussione separandola volutamente dall altra, con lo scopo, se possibile , di individuare chi in quel periodo produceva falsificazioni . non mi sembra un argomento mai trattato e valevole di approfondimento. grazie per le info; sku1 punto
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Siculo punica Poi la moneta indicata come Aitna e' pure siculo punica.1 punto
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Buonasera, secondo me è un quadrante di Claudio con al rovescio un Modio. Claudius (41-54). Æ Quadrans (17mm, 3.11g). Rome, AD 41. Modius. R/ SC; around legend. RIC I 84. Saluto Alberto1 punto
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Si @Vel Saties è un mercato da investimento ( collezionismo ) e hanno delle tirature molto limitate ma non tutte queste monete avranno un riscontro numismatico anche perchè troppo giovani..la moneta in questione pesa 39.93 gr d'oro 917 il prezzo di questa moneta è di € 3600 ma quotata solo come oro intrinseco ne vale 2100 quindi se in futuro non ci sarà interesse prima di recuperare i soldi spesi passerà parecchio tempo...bellissima si ma troppo cara per una moneta contemporanea.1 punto
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Buonasera a tutti, sempre dalla mia biblioteca, vi propongo questo libro che approfondisce una tematica specifica della cartamoneta: - Titolo: Mille lire al mese - Autori: G. Ardimento-G. Russo - Pagine: 142 - Formato: 140x205 mm Decrizione: Mille lire al mese: tre secoli di storia raccontati da una banconota" Uno studio storico, monetario e nummografico che seguendo le orme del biglietto da mille lire (dal 1746 al 2002) traccerà la storia sociale ed economica del paese a cavallo di tre secoli. In quest'arco temporale, oltre a scoperte, guerre, conquiste, miracoli e orrori, ci sono uomini come Barbetti, Capranesi, Garrasi, Cionini che con la loro arte hanno trasmesso qualcosa ad uomini dei nostri tempi. Con un ricco corredo iconografico, analisi finanziarie, ampia referenza bibliografica, grafici e note esplicative, il testo si propone come ausilio essenziale per il collezionista, il cultore e lo studioso del settore. Grazie e buona lettura numys1 punto
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Sicuramente, o almeno non sono scientifici nel senso di ricerca empirica che si da al termine le rarità dei cataloghi sono per lo più opinioni di numismatici di grande esperienza rinforzate dalla ricerca sui passaggi in asta delle varie monete per un certo lasso di tempo. Un censimento di tutti i pezzi esistenti per tutte le monete descritte dal MIR sarebbe impossibile.. anche per una monetazione come quella di Firenze dove i pezzi giunti fino a noi sono relativamente pochi e quindi 'rari a prescindere' come dice @fofo Le rarità dei cataloghi son comunque uno strumento di partenza importante da cui iniziare una ricerca autonoma. Un saluto1 punto
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Grazie per le vostre risposte e la esauriente spiegazione. Continuerò a seguire il vostro sito con piacere .......la prossima volta spero di trovare qualcosa di più raro. 🤣 Buona giornata a tutti.1 punto
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Il mistero che circonda Nefertiti Di Carme Mayans per Storica National Geographic (Newsletter di sabato 14 gennaio 2023) Il 6 dicembre 1912 l'archeologo tedesco Ludwig Borchardt si trovava ad Amarna, dove dal 1907 aveva scavato per conto della German Oriental Society. Pochi giorni prima aveva scoperto il laboratorio dello scultore reale Thutmose, e dalle sabbie del deserto erano riemersi vari busti della famiglia reale amarniana. Quel 6 dicembre Borchardt si trovava nella sua dimora all'interno del cantiere, «poco dopo essersi fermato per il pranzo», quando uno dei suoi collaboratori accorse a reclamare la sua presenza nello scavo. Nello studio di Thutmose era apparso qualcosa di sorprendente. Quando Borchard arrivò, ammirò per la prima volta il busto della regina Nefertiti, un bellissimo pezzo alto 50 centimetri sormontato da un'incredibile corona blu. La scultura conservava praticamente intatta la policromia originaria, anche se un orecchio era danneggiato e mancava l'occhio sinistro. Incredulo e pieno di entusiasmo, Borchard scriverà nel suo diario: «Abbiamo tenuto tra le mani l'opera più vibrante dell'arte egizia». Il ritrovamento, per quanto sorprendente, è stato da sempre oggetto di polemiche. Si dice infatti che lo stesso Borchardt abbia minimizzato il suo valore davanti a Gustave Lefevre, ispettore del Servizio delle Antichità Egiziane, per portare il busto in Germania senza intoppi burocratici. Tuttavia, sebbene fu subito spedito nel Paese tedesco, il pezzo venne esposto al pubblico solo nel 1924, dodici anni dopo la sua scoperta. Il modo "irregolare" con cui era stato portato via dall'Egitto continua al giorno d'oggi ad essere oggetto di contesa tra la Germania e il Paese del Nilo. Le autorità egiziane rivendicano il pezzo perché portato via illegalmente, quelle tedesche invece negano la violazione dei protocolli allora vigenti. foto: Cordon Press Sia come sia, il busto egizio più famoso della storia è stato esposto in Germania fino a quando lo scoppio della Seconda guerra mondiale ha sconvolto il mondo. Come è noto, i musei di tutto il pianeta si sono affrettati a salvaguardare i loro tesori e hanno attuato piani di emergenza per tenerli al sicuro da possibili bombardamenti. Nefertiti fu inizialmente nascosta nei sotterranei della banca governativa prussiana e nel 1941 fu trasferita in un bunker antiaereo a Berlino.Pochi anni dopo, nel 1945, quasi alla fine della guerra, il busto fu portato in una miniera di sale in Turingia. Lì sarebbe stato scoperto dall'esercito americano e portato a Francoforte. Attualmente è esposto al New Museum di Berlino, dove rimane il pezzo forte della collezione egizia. È autentico? Le polemiche attorno a questo iconico pezzo di arte egizia non si sono mai placate, e non riguardano solo il modo in cui ha lasciato l'Egitto. La sua spettacolare bellezza e la sua aria di modernità hanno indotto alcuni ricercatori a sostenere che si tratti di un falso. Così affermano lo storico dell'arte svizzero Henri Siterlin e lo storico Erdogan Ercivan, i quali sostengono che fu proprio per questo motivo che non fu esposto al pubblico fino al 1924. Ovviamente, sia le autorità culturali egiziane che quelle tedesche hanno sempre rifiutato categoricamente queste affermazioni. Oggi, i progressi nelle moderne tecniche di analisi stanno aiutando a svelare i segreti nascosti nel busto di Nefertiti. Nel 2009 l'oggetto è stato sottoposto a una tomografia computerizzata a Berlino, che ha permesso di determinare che la scultura presenta un nucleo in pietra calcarea su cui si sono accumulati molti strati di stucco di diverso spessore. I ricercatori credono di essere riusciti a intravedere in questo nucleo il vero volto di Nefertiti, una donna con zigomi meno prominenti e pieghe sulle guance e agli angoli della bocca. Lo scultore Thutmose, quindi, ritrasse veramente la regina? Probabilmente sì. La rivista scientifica Science News ha affermato dopo lo studio completo che questo "volto nascosto" dimostrava chiaramente che il busto era autentico. Ma dov'è sepolta la regina Nefertiti? C'è qualche possibilità di localizzare la sua tomba e ricostruire il vero aspetto dell'influente moglie di Akhenaton? Qualche anno fa, l'egittologa britannica Joan Fletcher affermò che la mummia di Nefertiti fosse la Younger Lady, una mummia scoperta nella tomba KV35 nella Valle dei Re, sebbene la maggior parte degli egittologi non fosse d'accordo con le loro conclusioni. Secondo lo studioso egiziano Zahi Hawass, Nefertiti sarebbe invece una delle due mummie femminili rinvenute in un'altra tomba della valle, la KV21, scoperta da Giovanni Battista Belzoni nel 1817. Nel 2010 l'analisi del DNA su una di esse ha confermato che si trattava della madre dei due feti mummificati rinvenuti nella tomba di Tutankhamon, quindi si tratta quasi certamente di Ankhesenamun, moglie del re e figlia di Akhenaton e Nefertiti. Ma l'altra mummia potrebbe davvero essere quella Nefertiti? Nell'ottobre dello scorso anno l'egittologo ha annunciato che alcune difficoltà nell'ottenere il DNA avrebbero ritardato la tanto agognata identificazione, quindi bisognerà attendere. Se dopotutto sarà confermato che si tratta di Nefertiti, potremo dire che «la bella è arrivata», proprio come recita il suo nome.1 punto
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Molto bella e con magnifica patina, nell argento è meno comune, ma come fai a resistere a non stringere una moneta tra le dita? Ti perdi la parte migliore! 😉1 punto
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Incentivare i giovani e’ importantissimo, e’ un dovere, lo dice uno che ha organizzato un concorso numismatico aperto esclusivamente ai giovani i cui vincitori sono stati addirittura premiati dalla SNI in una sala del Castello sforzesco a milano pero’ - proprio perché giovani - occorrerebbe un minimo di preparazione e un pizzico di umiltà verso chi - studiosi seri - ci ha preceduto e speso tempo, fatica, energie per studiare e ricercare le emissioni di cui oggi leggiamo la storia e interpretiamo il tipo. io credo che TUTTO possa essere messo in discussione ma occorre farlo con cognizione di causa - avendo prima compreso cio’ di cui si vuole parlare e criticare / altrimenti piu’ che una critica di valore e costruttiva rischia di assomigliare ad una chiacchiera da bar Sport…1 punto
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Buonasera a tutti, una simile visione mette sicuramente di buon umore. Vorrei rassicurare @fricogna e tutti gli Amici che hanno saputo. Sto bene, ho avuto un malore ma sembra superato. Stavo già pensando a che fine avrebbero fatto le mie amate monete. La cosa mi ha spinto a fare delle riflessioni, ma magari più avanti ne parleremo. saluti Alberto1 punto
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Innanzi tutto giriamola nel verso giusto. Provo a descrivere quello che mi pare di leggere. Al dritto IMP LICI-NIVS AVG Al rovescio DOMINI dot N dot LICINI AVG a circondare una ghirlanda con inscritto VOT XX In esergo mi pare di leggere AQS, zecca di Aquileia, 2^ officina Ho il dubbio di un dot prima di AQS. Se fosse dot AQS dot dovrebbe essere la RIC VII 86 Senza i dot, la RIC VII 67 Ciao da Stilicho1 punto
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Ti ringrazio per la dettagliata spiegazione.. qualcosa sapevo ma a grandi linee 😅.. Assolutamente d accordo sul valore storico , mi piace pensare a quanti passaggi possa fare una moneta…e a tutte le persone che L hanno tenuta in età diverse… forse anche per questo mi sono avvicinato a questo mondo. Complimenti per la moneta veramente bellissima! saluti1 punto
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Ciao @Liucksky03 concordo con le considerazioni degli amici @El Chupacabra e @caravelle82, la tua moneta purtroppo è in scarsa conservazione e pertanto non collezionabile ( in quanto tale è anche molto difficile attribuirle una conservazione) . Ma devi tenerla comunque, perchè qualsiasi moneta è la testimonianza di un periodo storico. In particolare i 5,3 e 1 Centesimo 1859 "Governo della Toscana" sono veramente interessanti: il 29 Settembre 1859 la Toscana introduce il sistema decimale e per evidenziare questo, si procede alla coniazione delle suddette monete. Probabilmente, per il numero ingente di pezzi ( circa 28 milioni !) la Zecca dell' ex Granducato non era in grado di coniare le nuove monete, pertanto venne stabilito che fossero prodotte a Birmingham nell'Officina Ralph Heaton ( Fonte: Gigante 2021 ). Per ritardi tecnici-burocratici, tutte le monete sono state coniate nel 1860 e non come riportato dalle stesse nel 1859. Infine con R. Decreto n.1553 del 29 Novembre 1863, furono ritirate dalla circolazione. La moneta potesse parlare, racconterebbe molte storie, le persone che l'hanno tenuta in mano, quante volte è stata persa e poi ritrovata. Ed in questo caso anche la storia ufficiale racconta di un periodo travagliato e anche un pò controverso: la costruzione dell'Unità d'Italia. Posto il mio 5 Centesimi. Buona Serata, Beppe1 punto
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Ricordiamoci che siamo custodi temporanei di questi tondelli, li possediamo per un'infinitesima parte della loro vita... E secondo me è nostro dovere morale cercare di conservarli come sono arrivati a noi, cercando di trasmetterli nel modo migliore possibile. Non mi piace che per gusto personale si rovinano 2000 anni di storia. Ricordiamoci che siamo custodi temporanei e che un domani le monete andranno in altre mani.1 punto
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Non può essere una sovrabattitura come i 20 centesimi esagono, se vedi le impronte fantasma nel tuo caso sono in incuso e "passano" sotto le impronte in rilievo. E' senza alcun dubbio una collsione dei coni1 punto
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E' un errore denominato "coni collisi", qui trovi le iformazioni di come si forma: https://www.erroridiconiazione.com/c-6-coni-collisi/1 punto
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