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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/23/23 in Risposte

  1. Nell'Archivio di stato di Napoli ho rintracciato un importante documento inedito dal contenuto particolare. Segnatura: Ministero delle finanze, busta 2139. I fatti Il 3 luglio del 1796 il maestro di zecca cavalier gerosolimitano Antonio Planelli scrive al re informandolo di un episodio. Racconta che il maestro de conj D. Domenico Perger, il giorno precedente, voleva entrare da solo, allontando il custode, nelle stanze de' torchi per svolgere un'operazione segreta su comando della regina Maria Carolina. Il Planelli non si oppose a tale richiesta e ordinò al custode di lasciare entrare il Perger da solo, ma impose che l'incisore dovesse mettere per iscritto che stava per fare un'operazione segreta ordinata dalla regina. Il Perger rifiutò, obiettanto che lui è un galantuomo e che sarebbe andato dalla regina a riferirle l'accaduto. Il Planelli conclude chiedendo al re come si deve comportare in simili casi, ossia cosa deve fare quando gli ordini di coniazione arrivano da soggetti diversi dalla Regie segreterie. Il documento Il commento Leggendo con attenzione il documento, si può osservare che il Planelli non denunci come fatto grave l'attività del Perger, tanto che rimase in carica sino al 1804, ma semplicemente chieda lumi al sovrano sul da farsi in simili circostanze; tant'è vero che il Planelli avrebbe permesso al Perger di coniare moneta, purché avesse lasciato traccia di tale operazione segreta, senza trascrivere però di cosa esattamente avesse coniato. Purtroppo non ho trovato la risposta del re. La questione La domanda che mi pongo è questa: Il Peger doveva realmente svolgere un'attività segreta per conto della regina, o voleva utilizzare i torchi per per fini personali?
    6 punti
  2. Buonasera a tutti. Ecco a voi la mia Napoletana più brutta : Grano Cavalli 1793 😊
    4 punti
  3. Buongiorno Personalmente mi fiderei di professionisti cui avrei il privilegio di far la loro conoscenza. A Verona ad esempio,ne ho conisciuto qualcuno finalmente dal vivo,cui affiderei il mio materiale. Detto ciò,posso assicurare,viste le ricerche fatte, (Gazzettino del Cordusio 9), che il falso piú letale e incisivo è il SECONDO tipo. Detto falso,sicuramente andrebbe visto da gente molto esperta. Chi se non un Nip di fiducia? Un Nip cui facciamo affidamento per "la roba grossa"..... Questo il mio pensiero ovviamente😉 Inserisco il falso "bastardo" 😅 con uno stralcio del Gazzettino 9 @dabbene @El Chupacabra , ringraziando ancora le colonne di esso.
    4 punti
  4. Buonasera a tutti, posto il mio grano 12 Cavalli 1797 FEDINAN. Saluti Alberto
    3 punti
  5. Buonasera, deve essere emozionante avere la possibilità di consultare documenti così antichi e interessanti, (soprattutto per noi appassionati di monete )legati a ciò che accadeva in zecca. Poi l'episodio riportato apre nuovi spunti di studio. Complimenti e grazie @demonetisper aver condiviso il tuo studio. Saluti Alberto
    2 punti
  6. Buonasera @Pacaziano. Anzitutto, vorrei complimentarmi con te per questa bella iniziativa. Da collezionista di napoleoniche, vorrei consigliarti il seguente libro: "Napoleone Bonaparte. Arte e storia nelle medaglie" di Mario Coniglio (ed. 1977). Si tratta di un libro che, attraverso la visione di alcune medaglie, fa rivivere ai lettori alcuni dei momenti più salienti dell'epopea napoleonica. Trovo che sia un volume alla portata di tutti, non solo appassionati di numismatica, dato che ha una forte connotazione storica. Inoltre, ritengo che sia giusto dare un po' di spazio anche alla medaglistica. Di seguito ti riporto un paio di foto del volume in mio possesso, cosicché tu possa farti una prima idea.
    2 punti
  7. Quello delle quotazioni dei cataloghi è un argomento spinoso e se ne discute spesso. A mio parere le quotazioni andrebbero fatte prendendo i risultati delle aste e facendo una media. Facile a dirsi meno a farsi per svariati motivi, ad iniziare dal fatto che il metro di giudizio delle monete varia da un'asta all'altra. Negli ultimi anni poi le quotazioni hanno subito delle variazione frequenti che i cataloghi hanno faticato a recepire. Una parziale soluzione potrebbe essere inserire solo due valori MB e SPL o BB e FDC , ma ritengo che l'unico indicatore abbastanza attendibile siano i risultati delle aste e listini, oltre a frequentare i convegni numismatici dove ci si rende conto a quanto vengono proposte le monete.
    2 punti
  8. Penso possa essere da Chasseur francese (un paio di foto di kepy come riferimento), ma non sono esperto di uniformologia francese quindi lascio la parola ai più esperti
    2 punti
  9. Oh caspita allora sono stato davvero fortunato a vederne almeno due. Uno cinquant’anni fa (circa), poteva essere tranquillamente il 1970/71, nelle mani di Cesare Bobba nel suo mitico negozio di Asti, chiaramente non lo ricordo che molto molto vagamente. Ricordo però che il mio babbo buonanima diceva che era da prendere, poi alla fine non lo fece, pur collezionando lui anche Repubblica. 😱Non rammento assolutamente la richiesta economica. Un altro esemplare lo vidi a Vicenza Numismatica attorno al 2003-2004 circa, lo aveva l’altrettanto compianto Angelo Bazzoni. Quest’ultimo lo ricordo meglio, voleva appunto 2.500 euro, ma per me era giusto una curiosità, a quel tempo raccoglievo aurei Savoia, figuratevi 🤗😉
    2 punti
  10. chi l'ha pulita in quel modo quel giorno avrebbe dovuto andar a farsi una vacanza nudo in cima ad un monte in pieno inverno
    2 punti
  11. Ho pensato di aprire questo topic per raccogliere tutte le discussioni iniziate da petronius arbiter nelle quali racconta le storie più interessanti che stanno dietro alle nostre amate monete. Dato che pur essendo molto interessanti non tutte possono essere in evidenza si rischia, come è successo inizialmente a me, che ai nuovi arrivati qualcuna possa sfuggire e sarebbe veramente un peccato! Con l'aiuto di petronius arbiter ho quindi cercato tutte queste discussioni e vado ad elencarvele: MONETE D'ORO: 1. James B. Longacre e la "Double eagle" 2. L'aquila di San Gaudenzio 3. Un'aquila da 7 milioni di dollari 4. Racconti dell'età dell'oro 5. The Eagle and I 6. Le Zecche dell'oro DOLLARI D'ARGENTO: 1. Il Re ed Io 2. Storia di Morgan 3. L'Uomo dei Dollari 4. Un dollaro di pace 5. Il Dollaro Perduto del '64 ALTRE MONETE: 1. A nickel's story 2. Cinque piccoli indiani 3. Who's that girl 4. 1 milione per un centesimo 5. Il dollaro di Susie B. 6. It's only a dime... 7. Confederate Half Dollar 1861 8. La prima Americana 9...e poi lo chiamarono Dollaro 10. I dollari dei Nativi 11. L'Innovazione Americana 12. Il Presidente e Mister T 13. Le monete di Abramo 14. The Wonderful Wizard of Oz CURIOSITA' 1. Quando pulire le monete fa male... 2. Gin Craze 3. Cosa fare a Denver quando sei morto Stiamo preparando una discussione simile anche per la sezione "cartamoneta e scripofilia", appena pronta inserirò qui di seguito il link. ECCOLO! Buona lettura a tutti!
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  12. CELTIC BRITAIN. Catuvellauni and Trinovantes. Cunobelin. Ca A.D. 20-43. AR silver unit. 1.27 gm. 13 mm. Hercules right, an animal carcass on his shoulders; CVN around rim from 9 to 6 / Diana standing, a dog at her side, a bow in her left hand; TASCIOVANTIS around (adapted from a Roman denarius reverse). S. 317. ABC 2879. VA. 2063. Very Fine; clear, bold strike on good silver with minor surface roughness, exceptional example of this issue. The Zabel Collection.
    1 punto
  13. Buongiorno, anzitutto complimenti per l'acquisto: la Dena è una magnifica moneta che amo in modo particolare, e il tuo è veramente un bell'esemplare. Riguardo alle domande: 1. La situazione è complicata, cercherò di essere sintetico: il Francescone è la moneta tradizionale del Granducato di Toscana; con l'arrivo di Napoleone in Italia si cerca di introdurre in tutti gli stati "liberati" il sistema metrico decimale e la monetazione sul piede della Lira. La Dena viene proprio introdotta così, andando ad affiancare la monetazione precedente. 2. Le monete "restrike" non sono distinguibili dalle prime coniate, ma mi risulta che furono riconiate solo con le date 1805 (in numero ridotto) e 1807 (in gran quantità), quindi per il 1804 non dovrebbero esserci dubbi. Comunque i restrike realizzati in questa circostanza sono monete a tutti gli effetti e non hanno minor valore dei primi esemplari coniati, quindi l'unico parametro che il restrike è andato a influenzare è quello della reperibilità della moneta (e infatti di Dena del 1807 è pieno il mercato).
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  14. Ecco....anche a me piacerebbe molto mettere un esemplare FDC in collezione....Spero di riuscirci prima o poi....
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  15. Sono uscite le tirature della Croazia 2023: https://www.euro-coins.tv/croatia/euro-coins-2023
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  16. Nicolò, il restauratore c'è, ora bisogna solo capire se tra un articolo qui, una chat la, troverà il tempo... Personalmente condiviso in toto il pensiero di @numys.
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  17. Confermo che esistono gettoni del Castrum Zumellarum. Credo che siano acquistabili presso il castello. Arka Diligite iustitiam
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  18. Ti ringrazio, dalla descrizione e dalla legenda dovrebbe essere proprio questa
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  19. Ciao @Ulpianensisbel sesterzio. Nessun dubbio, per me, per quanto riguarda la sua autenticità 🙂 ANTONIO
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  20. Personalmente mi affiderei ad un bravo restauratore che con un lavoro ad arte potrà recuperare la banconota in tutte le sue parti danneggiate. Questo permetterà di renderla più godibile e fruibile dal punto di vista collezionistico ma sopratutto conservativo della stessa. La scelta finale sarà tua ma credo che per trovare un 25 Aquila di una conservazione accettabile bisogna iniziare a salire sopra i 500/600 euro per cui dovrai fare le opportune valutazioni. Comunque, a prescindere, questo tipo di banconota in queste condizioni andrebbe restaurata per preservarne la sua conservazione ed evitare che continui il processo (lento) di degrado delle fibre e dei colori. Beh vado controcorrente....😉
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  21. Il mio Grano 1797 FEDINAN
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  22. Grazie @magicoin, due esemplari conosciuti ed entrambi in conservazione eccezionale....come se non fossero entrati in circolazione.
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  23. Nella mia secolare ricerca di collezionista della Repubblica Italiana in Lire, un FDC vero non l'ho mai veduto. Tuttavia, non rinunciando ad averlo prima o poi (tanto sono immortale...), negli anni ho provveduto ad aggiornare lo stato di conservazione di questo esemplare. Partendo dal classico Falso da bancarella, al momento ho raggiunto lo stadio di SPL+ (la foto non rende, ma posso dire che sia già una conservazione soddisfacente): questo non vuol dire che rinunci alla ricerca di un pezzo dal giusto prezzo.
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  24. Buonasera @Re di denari Ne vidi uno periziato FDC in un negozio di numismatica circa 25 anni fa. Era la, appesa a circa 160 cm da terra, in bella mostra, lucente come fosse appena uscita dalla zecca con tanto di perizia e commenti che ne esaltavano la sua rarità e qualità su di un foglio A4 inserito in una busta di plastica trasparente... Il prezzo lo ricordo come fosse oggi: 1.000.000 di lire. Ricordo pure che dissi a me stesso, ma chi spende un milione per una moneta da 5 lire. Col senno di poi, chi ha preso quella monetina ha fatto un ottimo acchiappo Saluti
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  25. Guardare i paesaggi da un treno in viaggio è come ammirare una collezione, e non si smette mai di sognare…
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  26. Penso più che altro alla spensieratezza che alla sensibilità... le forme di espressione possono essere varie e non in tutte si coglie d'impatto la sensibilità sopra citata... continuiamo a farci trasportare dalla passione... ciuff, ciuff con qualche altro dentello sovietico...
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  27. E'una delle poche monete della Repubblica che mi mancano,in FDC non l'ho mai vista,SPL si
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  28. È un bel pensiero, i francobolli fanno sognare,.. non è da tutti al giorno d'oggi,.. manca la sensibilità.👍 Altri treni allora.... Buon viaggio...
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  29. La data dell'evento si avvicina e credo che sarà molto importante esserci, sia perché Salerno è una città che è cresciuta moltissimo turisticamente per le offerte culturali e ambientali che offre, e le tante navi da crociera che attraccano a Salerno durante tutto l'arco dell'anno ne sono una prova. Poi perché è la prima volta che si organizza a Salerno un convegno numismatico degno di questo nome e in un posto davvero particolare quale è la stazione marittima da poco terminata. So già che verranno amici (miei) dalla Sicilia, Calabria, Puglia e Lazio, e spero anche da tante regioni d'Italia. Vorrei fare gli auguri agli organizzatori del convegno, Attilio Maglio e Pierpaolo Irpino, per l'impegno e il tempo speso per la riuscita di questo importante evento, atteso da tanto, anzi, da troppo tempo.
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  30. Ciao non so cosa lei collezioni ma questa E' un interessante denario con una buona conservazione e con foto non male se ne vedano di peggio su molte aste, e non vedo il perchè debba chiamarla cosa. forse lei non ha molta dimestichezza con la numismatica antica, ma prima di fare certi apprezzamenti bisognerebbe conoscere bene la materia in se stessa, e soprattutto il grado di esperienza o se è un principiante e tante altre valutazioni su chi posta una domanda. Silvio
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  31. Quando il tuo gatto sta escogitando un piano per conquistare il mondo, o vuole fartela pagare per quella volta che hai osato comprargli delle crocchette di un’altra marca...
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  32. Tempo fa avevo aperto una discussione sui graffiti monetali nella sezione "Sicilia e Magna Grecia" proprio in virtù dell'importanza rivestita da questi elementi epigrafici. A questo proposito mi sembra interessante che l'iscrizione PHILO si trovi anche in ambito greco:
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  33. Concordo. Gli esempi sono molteplici. Solo a titolo esemplificativo cito una moneta molto conosciuta, il 20 lire Cappellone. Fino al qFDC incluso è comune. Prova a trovare un FDC vero, vale a dire dall’MS65 in su. Diventi pazzo! 🫣🤣
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  34. Ciao, oggi condivido il mio ultimo acquisto del 2022. Si tratta di un sesterzio dell'imperatore Massimino Trace (235-238 d. C) abbastanza comune con la personificazione della Pace (Pax Augusti) nella sua raffigurazione più classica, stante, con scettro a sinistra e ramoscello di ulivo retto con la destra. Rappresentava la rassicurazione da parte dell'Augusto di serenità e pace a tutti gli abitanti dell'impero. Possedendo anche alcuni denari ed avendo visionato tantissimi esemplari sia di denari che di sesterzi ho notato l'enorme differenza di rappresentazione dei ritratti sulle sue monete ed a tal proposito faccio alcune considerazioni. Primo imperatore di origine barbara che pur non avendo cittadinanza romana e non essendo mai stato eletto senatore grazie all'appoggio della maggior parte dell'esercito che guidava nelle battaglie di confine riuscì a salire al potere governando l'impero per circa tre anni. Ottimo stratega e combattente, proprio perché impegnato nelle campagne militari sopratutto contro i popoli germanici non mise mai piede in tre anni nella città di Roma. È qui mi ricollego alla notevole diversità dei suoi ritratti sulle monete per cercare una spiegazione. Nel primo anno, 235-236 d. C, la sua immagine è molto più lineare ed i difetti che aveva molto poco appariscenti. Forse perché i maestri incisori lavoravano sul racconto di come si presentava il suo aspetto. Nei due anni successivi invece il suo ritratto è molto diverso ed è quello che secondo me più rispecchia la realtà. Alcuni maestri incisori che avevano visto dal vivo l'imperatore riportandolo fedelmente sui conii fecero da scuola a tutti gli altri? Massimino era molto alto, ben oltre i due metri, cosa molto rara a quei tempi percui alcuni studiosi sostengono fosse affetto da gigantismo ed anche acromegalia (una malattia degenerativa) che comportano nel tempo cambiamenti somatici molto rilevanti. Non ci sono note storiche a tal proposito di autori a lui coevi, quindi non c'è certezza di questi suoi problemi di salute, ma si possono ritenere possibili. Parere personale, quindi opinabile ed ogni intervento a tal proposito sarà da me gradito, penso che la diversità dei ritratti riscontrabili sulla sua monetazione non sia dovuta a una sua trasformazione dovuta alle malattie (pochi mesi non sono compatibili alla degenerazione) ma alla non conoscenza diretta dell'imperatore durante i primi mesi di coniazione e che il suo aspetto reale sia stato sempre quello riportato sulle monete coniate nei suoi ultimi due anni di regno. Il sesterzio da esame diretto risulta coniato (spero ai tempi di Massimino 🙂), ben centrato, con ritratto tipico delle prime coniazioni(235-236 d. C) è con metallo abbastanza integro. Non sembrano esserci ritocchi, almeno credo, ed ha circolato visti i segni di consunzione visibili sulle parti più sporgenti percui ha svolto la sua funzione di moneta. Grazie ed alle prossime ANTONIO 33 mm 20,79 g RIC 58 I diversi ritratti che si trovano sulle sue monete. Dei primi tempi del suo regno e dei due anni successivi.
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  35. Buongiorno. Quando il mercato inizierà a collegare il concetto di rarità con quello di conservazione, le idee potranno essere più chiare a tutti. Lei dice che sono tutte comuni. Io Le chiedo: quanti 2 lire 1911 (50° del Regno) in FDC vero ha visto? Quanti 50 centesimi Leoni ha visto in FDC vero? Questo tanto per stare su monete destinate effettivamente alla circolazione... Un saluto e buon Anno.
    1 punto
  36. Cari collezionisti del Regno, Vi vorrei presentare una moneta che ho da poco ricevuto e messo in collezione. Personalmente la trovo gradevole e la posto per confrontare le vostre opinioni. Come sempre ogni spunto è gradito. Buona serata a tutti
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  37. Sì, anch’io ho il “Les Monnaies Napoléoniennes” e so bene che sono riportate praticamente tutte le monete coniate in Europa dal 1795 al 1815, fatta eccezione per Inghilterra, Austria, Prussia, Russia e loro alleati. Secondo me, da un punto di vista prettamente storico, Maria Luigia non è una napoleonide e credo di averne spiegato ampiamente le ragioni. Se poi si continuerà a classificarla come tale, non posso farci niente… Lo scopo della discussione non è attuare una piccola rivoluzione copernicana in ambito numismatico ma chiarire la mia posizione su questo tema (peraltro mai trattato sul forum, almeno da quel che mi risulta). Ciò che mi auguro è che quante più persone possibili, leggendo quanto scritto, provino a ragionare di testa propria, scrollandosi dalle spalle decenni di consuetudini consolidate. Poi si può essere d’accordo o meno con le mie conclusioni ma l’importante è sempre ragionare da un punto di vista storico e non rifacendosi alle tradizioni tramandate numismaticamente di generazione in generazione.
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  38. Ciao ragazzi no, non intendo “rovescio” nell’accezione di “cocente sconfitta”, stile Waterloo ad esempio visto il protagonista del post, 😂 ma parlo del R, ovvero di quella magnificenza di decoro artistico 👌che è rappresentato al rovescio della tipologia di cui questo 5 lire 1808 Milano di Napoleone Bonaparte Re d’Italia è degno esponente. Quando la conservazione è a questi livelli, il perdersi a contar le piume, le gemme della corona e i dettagli dei simboli inquartati è una vera goduria per gli occhi.😳 Questo esemplare, come avviene abitualmente, presenta il R migliore rispetto al D, il quale peraltro anche lui si difende abbastanza benino. 🧐 È il 1808 Milano un millesimo comune (non il più reperibile in verità, ma non è certo il 1807) ma così diventa assai raro da trovare. La patina sui fondi lucenti è omogenea e presenta qualche cenno di colorazione. Tra i graditi commenti che mi aspetto sono particolarmente ansioso, se ne ha voglia, di leggere quelli dell’amico @lorluke, profondo conoscitore e grande estimatore dell’Imperatore Corso e della sua affascinante monetazione. 🤗 che leggo sempre con piacere e riconoscenza. Buona serata a tutti 🙏🏼
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  39. @@Legio II Italica ciao, (estratto da Wikipedia) Secondo la tradizione popolare, il nome Gossolengo deriverebbe da "osso lungo", il femore di un grosso mammifero rinvenuto in un fossato. Il reperto sarebbe stato ritenuto appartenente al corpo di un elefante africano, animale raffigurato anche nello stemma comunale, in quanto la zona fu interessata dal passaggio delle truppe di Annibale in occasione della battaglia del trebbia.
    1 punto
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