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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/25/23 in Risposte
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Ciao a tutti per condividerlo con voi, vi posto il mio ultimo acquisto effettuato dall'amico Mauro di "Numismatica Pirrone". Sesterzio di Gordiano III. Peso 23,61 gr. - RIC 294a Cohen 23. D/ Busto laureato dell'Imperatore, volto a destra. IMP GORDIANVS PIVS FEL AVG R/ Imperatore in armatura con globo seduto e volto a sinistra, attorno ad esso la legenda PM TRP III COS PP - SC La particolarità' di questo sesterzio che lo rende carino è il modulo di 36 mm non comune per Gordiano III6 punti
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Contribuisco modestamente con la mia napoletana di oggi, moneta acquistata a fine 2017 con i fondi brillanti e sostanzialmente priva di patina. Oggi, dopo cinque anni di velluto in monetiere si presenta in passerella come una gran dama della sua tumultuosa epoca…🤗😁 e ben vestita! 😉5 punti
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Si tratta, in effetti di: Gepidi AR "Quarto di siliqua" del "Sirmium group" Zecca di Sirmium Tipo Anastasio/monogramma + legenda D) imperatore Anastasio [DNANASTASIVS]PPA[VG] R) Monogramma di Teodorico. Legenda (da ore 7): [INVICT+AR](V)M(A)[D*M]? o INVIT+ARVMAD*M ? NB: la "D" finale è ipotizzata. Tipo 2 Gennari @Poemenius, Demo 76 Ho trovato questo frammento scorrendo il web alla ricerca di immagini. in particolare sulla tanto demonizzata baia. Il frammento mi sembrava buono e l'incisione delle lettere fresca nonostante la moneta risulti spezzata. Per me questo oggetto è bellissimo e ne sono innamorato. Quindi ho controllato la valutazione del venditore e l'ho contattato chiedendogli la provenienza della moneta (visto che era indicato "Ownership History Available"). Mi è stato risposto che il frammento proveniva da un lotto di un'asta CNG. Nel frattempo ero sicuro di averlo già visto in alcune pubblicazioni. Sono andato a controllare ed ho trovato la corrispondenza dei coni del diritto e del rovescio. Ho fatto un giochino grafico che vi allego di seguito. Pertanto ho fatto una cosa che non faccio quasi mai: ho fatto un'offerta, l'ho vinta e, al costo di pochi euro, mi è arrivata a casa. E' piccola, imperfetta, spezzata, non varrà quasi nulla dal punto di vista collezionistico ma io la amo. Ogni promessa è debito, @Adelchi665 punti
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Ciao @apollonia, Γ Γ , ΓΡΑΜΜΑΤΙ o ΓΝΩΜΗ ΓΕΡΟΥΣΙΑΣ sarebbe l’equivalente di Senatus Consulto sulle monete imperiali, ma è ancora oggi discusso. S’incontrano le lettere ΓB prima di Valeriano. A K M sono i titoli della città, si vedono anche sulle monete della città rivale di Tarsos. Per Tarsos, questi titoli vennero concessi alla città nel 215 d.C, durante la sosta di Caracalla in questa città. È verosimile che questi titoli non siano così « ufficiali » per Anazarbos. A, la prima lettera, scritta per πρώτη, la prima (di tutte) K, καλλίστη, la più bella M, μεγίστη, la plus grande La T, la lascio a chi ne vuole. 😋4 punti
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La cosa che mi perplime di più è il requisito di competenza in molteplici ambiti della numismatica (celtica, greca, romana repubblicana e imperiale, bizantina, altomedievale e addirittura islamica) non so se ci si rende conto quanto essere davvero esperti anche in uno solo di quegli ambiti sia non poco arduo, vista la mole di monete da conoscere, i campi della numismatica greca e islamica già da soli sono degli universi sconfinati, per non parlare dell'ambito alto medievale e bizantino con tutto il problema delle imitazioni germaniche da discernere, roba che non basta una vita intera per raccapezzarvisi pienamente 😅... Non so, io sono sempre un po' scettico sulle presunzioni e pretese di tuttologia, certo, ci saranno sicuramente studiosi geniali e iperpreparati in più ambiti della numismatica, ma quanti potranno essere? E soprattutto è improbabile siano anche dei giovani in cerca di lavoro e relativo stress 🤔4 punti
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Ciao a Tutti, finalmente trovo un attimo di tempo per pubblicare questa nuova discussione a beneficio di appassionati e cultori. Sfogliando e leggendo il nuovo listino LEU (FPL 1 di gennaio) non ho potuto fare a meno di notare che al lotto n.37 viene messa in vendita una didramma di GELA che già da una prima occhiata mi ha destato forti perplessità: https://leunumismatik.com/en/fpllot/43/37 Ed infatti dopo una verifica anche con il Corpus redatto da Jenkins nel 1970 "The coinage of Gela", risulta essere censita tra le primissime falsificazioni realizzate all'indomani del famoso tesoro del 1956 trovato da alcuni operai intenti a lavorare allo Scalo della Stazione Ferroviaria (IGCH 2066). La moneta è stata acquistata da LEU all'ultima Lansky-Lambert auction ed è proveniente dalla famosa collezione Gillet: https://www.biddr.com/auctions/lansky/browse?a=2971&l=3350746 Ho ricostruito info e foto e tutto torna anche con la descrizione del falso (altro clone gemello) descritto da Jenkins (autore e studioso formidabile!!!!!). Da una semplice comparazione con altri esemplari indubbiamente genuini ed originali citati da Jenkins si possono apprezzare le evidenti discrepanze. Vedete i post successivi. Saluti Odisseo3 punti
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Tra i principali elementi "pacchiani" del falso LEU (ex Gillet): -la capigliatura del dio Gelas arzigogolata che scimmiotta quella del conio Jenkins 5 ì, ovviamente completamente diverso -l'assenza del taglio in rilievo della protome di Gelas -al dritto la mancanza del piede di sinistra del cavaliere sotto la pancia del cavallo -la lancia sghemba del cavaliere -le redini curve etc.... -la completa assenza di morbidezza e rotondità dei modellati al dritto ed al rovescio INSOMMA UNA PORCHERIA CHE NULLA A CHE VEDERE CON LA MAESTRIA DEL CONIO ORIGINALE. Odisseo Per un confronto (lato capigliatura) con il Jenkins 5 che però presenta un conio di rovescio (oltre ovviamente di dritto) diverso. Posto l'esemplare ex collezione Abecassis venduto dalla "vera" LEU con la vendita 81 del 2001 (lot. 48). Odisseo3 punti
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Mi piacerebbe condividere con voi anche la storia di questa banconota. È stata trovata da un amico mio (colleziona monete) in un lotto di argento che ha acquistato. Mi ha raccontato che tra questi argenti ha trovato questa banconota piegata ad 8, tanto che stava per buttarla. Prima di buttarla ha pensato di controllare su ebay ed è rimasto sorpreso poiché ha visto prezzi altissimi. Non capendoci molto ha chiesto a me. Insomma, questa banconota è rimasta conservata per decenni piegata ad 8 e proprio per un pelo non è finita nella spazzatura. Meglio così! Ora certamente si godrà un meritato riposo al sicuro nel raccoglitore3 punti
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Da una rivista del 1951 in mio possesso, il titolo è "Come riconoscere le monete false?" ma si parla di banconote. Una banconota falsa viene definita *biglietto matto* Spero che la scansione si legga, dedicato a chi ha voglia di leggerlo, è stato interpellato un esperto cassiere di banca, sentiamo cosa consigliavano alla popolazione ben 66 anni fa Anche questo ritaglio di rivista fa parte della mia collezione di banconote.2 punti
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E per finire una serie di esemplari autentici di Jenkins 3 tra cui il pezzo del British Museum (BM) pubblicato come plate coin da Jenkins e il pezzo ex Pennisi, acquistato alla mitica asta 98 del 1933 esitata da Hamburger con una favolosa collezione di monete siciliane, e riapparso nella vendita Spink del monetiere di Robert P. Ball. Odisseo Altro esemplare autentico venduto da Gorny nel 2008 (Auktion 164 lot. 48) Odisseo2 punti
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Quest'ultima discussione è l'esempio lampante che se si mettono solo i link poi la discussione, passati alcuni anni quasi è inutile, perché il link non è più raggiungibile, vedere per credere: http://worldnewsdailyreport.com/hungary-archeologists-discover-tomb-of-attila-the-hun/ Oggi avremmo potuto fare un confronto, ma non è possibile. Pregherei @Cremuzio e tutti quanti di non allegare solo un link, ma di riportare l'articolo, perché altrimenti chi leggerà dopo di noi non capirà nulla. Facciamo in modo che il Forum sia anche una biblioteca di contenuti, sempre consultabile da tutti.2 punti
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Attila, trovata in Romania la tomba del 'flagello di Dio'. L'archeologo: «C'è una spada di ferro e tanti oggetti in oro» La tomba di Attila, il re degli Unni, il barbaro guerriero considerato dai romani il «flagellum Dei», il flagello di Dio, per la carica di atroce violenza che contribuì alla caduta dell'Impero di Roma, potrebbe essere stata ritrovata. Sarebbe in Romania, il sepolcro che custodisce i resti di Attila, rinvenuto durante i lavori per la realizzazione di un'autostrada nel paese dell'Europa orientale. Nemico di Roma Secondo l'analisi degli studiosi, il luogo del rinvenimento potrebbe essere compatibile, con quello che è stato tramandato dalla storia sul seppellimento di Attila, morto nel V secolo dopo Cristo, sotterrato in una fossa scavata dagli schiavi, vicino al letto di un fiume. A tramandare queste informazioni nei secoli, fu Prisco, un diplomatico romano che aveva contatti con Attila. Resti in Romania Gli operai che stavano lavorando alla costruzione dell'arteria stradale ad alta velocità, hanno portato alla luce una tomba ricca di tesori, insieme ai resti umani di un guerriero e del suo cavallo. La tomba è databile proprio al V secolo quando, quella regione dell'Europa era sotto il controllo del re degli Unni: armi, oggetti ricoperti di oro e gioielli con pietre preziose oltre a decine di manufatti, tra cui una spada di ferro, punte di freccia e una maschera d'oro che probabilmente un tempo copriva il volto di Attila. La conferma dell'archeologo A confermare l'ipotesi è stato l'archeologo Silviu Ene del Vasile Pârvan, dell'Institute of Archaeology di Bucarest, che ha analizzato la tomba, trovata vicino alla città di Mizil a circa 220 chilometri dal Mar Nero. Ancora non è nota l'etnia del presunto Attila, ma la ricchezza del corredo funerario suggerisce che fosse un membro ricco dei cavalieri nomadi, originari dell'Asia centrale che occuparono l'estremo oriente dell'Europa, dando inizio al periodo delle invasioni barbariche che accelerano la fine dell'impero romano, già in crisi da decenni. Chi era Attila Attila era a capo di un vasto impero, che si estendeva dall'Europa centrale al Mar Caspio, e dal Danubio al Mar Baltico, unificando - per la prima e unica volta nella storia - la maggior parte dei popoli barbarici dell'Eurasia settentrionale: invase due volte i Balcani, cinse d'assedio Costantinopoli, marciò attraverso la Francia spingendosi fino ad Aurelianum (Orleans), scacciò da Ravenna l'imperatore Valentiniano III. Soprannominato flagellum Dei perché si diceva che dove fosse passato non sarebbe più cresciuta l'erba. https://www.msn.com/it-it/notizie/mondo/attila-trovata-in-romania-la-tomba-del-flagello-di-dio-l-archeologo-c-è-una-spada-di-ferro-e-tanti-oggetti-in-oro/ar-AA16GGJX?ocid=msedgdhp&pc=U531&cvid=8755c7e42b8a43d2a8480210d216df28 © Social (Facebook etc)Attila, il flagello di Dio: ritrovata la tomba in Romania. L'archeologo: «C'è una spada di ferro e tanti oggetti in oro2 punti
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Quanta verità in queste parole... mentre scrivevo il post in cui menzionavo il film con Pozzetto, ero pervaso dal quel pizzico di piacevole nostalgia per quei lunghi viaggi in treno fatti da bambino. Si partiva alla sera e si doveva attraversare gran parte della penisola in direzione sud e già solo la smania di svegliarsi al mattino successivo per vedere di quanti vagoni si era allungato il treno, valeva il "prezzo" del viaggio, per non parlare dell'ultimo tratto percorso con la mitica "littorina" a gasolio ed addentrarsi nell'entroterra lucano. Poi, venuto più grandicello, le innumerevoli volte che percorsi la tratta Torino - Parigi - Amsterdam. E sempre accompagnato da quell'inconfondibile "odore di ferrovia" di cui ne conservo vivissima memoria. E ditemi voi, che sicuramente come me avete provato queste sensazioni, non abbia scatenato quell'irrefrenabile voglia, da bambini, di possedere una meraviglia del genere?... Buonanotte a tutti e che la ferrocarril sia con voi! 😃2 punti
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Personalmente punto ad una conservazione migliore anche a costo di prendermi una sola moneta l'anno o piu! Punto a delle monete che solo a guardarle mi viene spontaneo dire:"Porca Vacca" da quello capisco che voglio quella moneta, ma ognuno colleziona cio' che vuole, tempo fa su questo forum ho notato una frase di Tinia Numismatica dove diceva che se una moneta nn ti piace non ti piacera' mai e i soldi poi te li dimentichi, di frasi celebri sul collezionismo ne avevo lette un bel po, ma questa mi colpi' in particolar modo! Magari le tue disponibilita' in fondi aumenteranno in più tempo e potrai regalarti un Tiberio dove nn avrai incertezze vista la tua conoscenza ModuloLargo 😉2 punti
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Salve, Stimolato dalla questione sul perché si decise di coniare una nuova moneta, la Dena per appunto, mi son riletto quello che riporta il Galeotti sulla questione. In sintesi: oltre alla volontà di uniformarsi al sistema metrico decimale si volle introdurre una nuova moneta anche per ragioni di convenienza economica. In effetti il promotore della riforma fu il direttore della zecca Fabbroni intenzionato a ripianare i deficit che la zecca aveva accumulato negli anni precedenti anche per il mutato costo dell'argento. Fu infatti deciso di battere la Dena con il titolo dell'antico argento "popolino" di 11 once e mezzo d'argento per libbra, rispetto alle 11 once per libbra dei francesconi, ma la valuta fu aumentata più che proporzionalmente passando dalle 6 lire 13 soldi e 4 denari dei francesconi alle dieci lire tonde della Dena. Mi son fatto una paginetta di conti (che vi risparmio altrimenti mi odiate🤣) e, se non ho fatto troppi errori, in zecca dallo stesso quantitativo di argento contenuto in una libbra usata per monetare francesconi si sarebbero ottenuto un corrispettivo di 79,17 lire anziché di 75,70 se avessimo deciso di coniare Dene. Lo stesso Fabbroni nelle sue memorie giustifica questa scelta dicendo "esser provato che la nostra zecca trova maggior utile nel convertire un dato peso di argento fino piuttosto in Dene che in Francesconi". Ma allora perché non abolire del tutto le vecchie monete e passare al nuovo sistema di conto? Probabilmente mancò il coraggio, nella consapevolezza che si sarebbero stravolte abitudini consolidate e temendo una reazione negativa del popolo. Si potevano però coniare francesconi con il nuovo titolo d'argento rivalutandoli? Teoricamente si, il francescone sarebbe diventato un sottomultiplo di un sistema integrato e coerente ma si decise di continuare a coniarlo con lo stesso titolo, come ci dice ancora il Fabbroni "perché riescendo necessariamente più piccolo e più leggiero [il Francescone] sarebbe stato non bene accolto dalla gente idiota" Un ultima considerazione: sulla legenda della Dena compare la dicitura Florentiae prima della data anziché il Pisis dei Francesconi, questo cambiamento riguarda proprio il mutato titolo dell'argento. Entrambe le monete sono coniate nella zecca di Firenze ma sul dieci paoli si decise di inserire il Pisis proprio ad indicare che l'argento contenuto aveva lo stesso titolo delle vecchie coniazioni della zecca di Pisa e non il consueto titolo dell'argento popolino che da sempre usava la zecca di Firenze. Un saluto dimenticavo, la fonte che ho usato è: Arrigo Galeotti 'Le Monete del Granducato di Toscana'2 punti
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Proposta molto interessante, ma penso che una persona con tutte quelle caratteristiche sia molto difficile da trovarsi.2 punti
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Salve, ho la seguente moneta commemorativa di Michelangelo ancora nella confezione originale della zecca, ho notato una colorazione bluastra dal bordo, da cosa può dipendere?1 punto
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Buongiorno a tutti. Volevo segnalare e farvi vedere questo falso del 2 lire 1916 quadriga briosa VEIII, sicuramente copia moderna. Il suo peso è decisamente calante 7,60 g contro i 10 g dell'originale. Il diametro è di 27 mm come l'originale. Nella scheda del catalogo non ho trovato riscontro su una copia moderna del 1916, ma solo della data del 1914 (Il 1916 risulta falso d'epoca). Volevo chiedervi in che materiale potrebbe essere stato realizzato, se per voi è coniato e se avete avuto riscontro su altri falsi del 1916. Grazie1 punto
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Secondo l'analisi degli studiosi , il luogo del rinvenimento in Romania potrebbe essere compatibile con quello che è stato tramandato dalla storia sul seppellimento di Attila , morto nel V secolo dopo Cristo , sotterrato in una fossa scavata dagli schiavi , vicino al letto di un fiume . A tramandare queste informazioni nei secoli fu Prisco , un diplomatico romano che aveva contatti con Attila . Da : https://www.msn.com/it-it/notizie/mondo/attila-trovata-in-romania-la-tomba-del-flagello-di-dio-l-archeologo-c-è-una-spada-di-ferro-e-tanti-oggetti-in-oro/ar-AA16GGJX?ocid=msedgdhp&pc=U531&cvid=8755c7e42b8a43d2a8480210d216df281 punto
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E' un denario RIC I (second edition) Tiberius 26/28/30 della zecca di Lugdunum esemplare piuttosto pesante. Non conosco quale possa essere il suo valore attuale in queste condizioni1 punto
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Ciao @dupondio davvero un bel sesterzio. Una mia curiosità, potresti dire anche il peso, grazie🙂 ANTONIO1 punto
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Denaro emesso dalla zecca di Brindisi per Manfredi re di Sicilia https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MNF/8 Mario1 punto
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Buonasera, mi sembra che al verso si intravedano le lettere C.V.S con il punto di centratura, se così fosse potrebbe essere un denaro di Ancona (XIV Secolo). Nel dritto invece si vede benissimo la croce patente nel cerchio. Le mie sono supposizioni perché non sono esperto della monetazione medievale di Ancona.1 punto
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Basti pensare ai denari Romani di cui ne sono stati fatti milioni se non decine di milioni di esemplari, mentre magari alcune monete medievali o ossidionali ne sono stati fatti molte di meno e questo aumenta sicuramente il loro valore venale. Poi come è stato già detto ci sono altri fattori che influenzano il prezzo come la richiesta sul mercato, la rarità e lo stato di conservazione.1 punto
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Interessante questo articolo. Da notare che vi è rappresentato anche un 1000 lire Capresi, piuttosto raro da trovare come falso.1 punto
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Certo le due opere hanno molte differenze sostanziali, rimane il fatto che il MIR, ispirato al Corpus ha il vantaggio dei tempi moderni, un catalogo ricco di foto, dove sono presenti una mole industriale di immagini delle monete, cosa che nel Corpus, per ovvi motivi, manca. Il MIR è un catalogo prezziario e non una pubblicazione atta far conoscere tutte le monete presenti in collezioni pubbliche o private con eventuali varianti o altro. Rimane comunque un lavoro che secondo me integra molto bene il lavoro svolto da Vittorio Emanuele III ed i suoi collaboratori nella prima metà del XX secolo.1 punto
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Si credo che ci sia un'altra legenda sotto o un salto o è stata ribattuta.Prima della R (regni) mi sembra di intravedere una X. Ancora la devo ricevere. Grazie a te Alberto 🖐🏼️1 punto
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manca anche un buongiorno,per favore,grazie....oltre a foto migliori di entrambi i lati, non sfocate ed allegando peso e misure.1 punto
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E' vero che delle ipotesi non si butta via niente perché fanno viaggiare il pensiero. Ma. Quello che sappiamo è che fosse una tomba di un importante capo tribù nomade. Fino alla fine dello studio finale del corredo e della comparazione con gli studi archeometrici non sapremo la datazione approssimativa di massima della sepoltura. (dai resti che vedo temo, anche se spero di no, che ci sarà una bella forchetta temporale) Per i dati che ci sono adesso siamo in territorio di totale ipotesi già sulla questione dell'etnia del corpo. Non parliamo poi dell'attribuzione della tomba al personaggio famoso. Per riuscire a stabilirlo dovremmo fare dei test del DNA con suoi discendenti diretti e ravvicinati noti. L'ipotesi della presenza di visigoti che hanno consigliato al top della nobiltà unna come seppellire il proprio leader mi pare un tantino azzardato Per ridere. E' una bufala, ma divertente.1 punto
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Bravo, buon divertimento. Studialo bene dall'inizio alla fine, e diventerà il tuo più fidato compagno d'avventure1 punto
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Dovrebbe essere 27/28 gennaio. il 28/29 dovrebbe essere riferita alla mostra giocattolo1 punto
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Mi associo a chi mi ha preceduto: nessuna delle due. Dovendo scegliere per un acquisto non rimandabile, la prima .. aspettando un Tiberio in condizioni migliori. La considerazione evidenziata è molto bella: proprio, per questo aspetterei una degna conservazione, per una degna "casella riservata a lui".Ciao1 punto
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Personalmente non capisco tanto questa smania di individuare errori di conio, leggerissime differenze nelle date, o magari nella firma dell’incisore, sedicenti varianti, che tali non sono proprio perché possono capitare nelle coniazioni dei disallineamenti casuali, che non solo non sono interessanti, ma non costituiscono neanche delle curiosità. Forse dipende dal desiderio di trovare qualcosa che non esiste. Le varianti riconosciute dal mercato sono poche, e selezionate, e non necessariamente ricercate, tranne alcune eccezioni, in ogni monetazione.1 punto
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io colleziono esclusivamente ritratti per imperatore( mogli, figli, padri ecc) e quindi prenderei solo Tiberio. Pensa che ho acquistato (erroneamente per me) una moneta di Statilia Messalina e solo dopo mio sono accorto che non c'è lei nella moneta...è ancora nella mia lista mancanti... anche riferito alla frase di Tinia ho qualcosa da dire...ho un Germanico in collezione con patina verde e marcato spl....non riesco proprio a vederlo...NON MI PIACE !!!1 punto
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Ciao, un bronzo di Anazarbos di Cilicia sotto il regno di Valeriano. Al rovescio, poco leggibile sulla tua moneta, ЄT BOC alla fine della legenda: Anno 272 dell'era di Anazarbos = 253/254 d.C. La Tyche della città regge una corona agonistica. https://www.acsearch.info/search.html?id=50646041 punto
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Ah, sì, grazie, capisco. Mi sono rivolto all'utente sbagliato... ma grazie per avermelo fatto notare. @ Made91 Come ho detto, vengo dalla Germania e da anni raccolgo informazioni sui ritrovamenti di capsule di theriak in Germania o nei paesi di lingua tedesca. Sono attivo in vari forum dove vengono mostrati i ritrovamenti fatti con i metal detector. Ho creato un database in cui registro i reperti e li valuto statisticamente. Il tipo "Alla Madonna" è attualmente rappresentato con dieci diversi tipi di base. Dei 201 reperti registrati, 92 sono del tipo Alla Madonna. Cioè il 45,7%. . Sarei interessato a sapere dove avete preso la capsula, dove è stata trovata.1 punto
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Rovescio Datazione Peso; diametro Catalogazione denario IVL VERVS MAXIMVS CAES, testa verso destra, drappeggio sulle spalle; Pietas AVG, un lituo, un coltello, una brocca, un simpulum ed uno spruzzatore. coniato nel 235/238; 3.06 gr, 12 h,, (zecca di Roma); RIC Maximinus Trax, IVb, 1; BMCRE 118; RSC 1.1 punto
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Buonasera a tutti, non è ancora il nostro momento, intanto facciamo incetta delle altre, poi piano piano facciamo il colpaccio. Saluti Alberto1 punto
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No, assolutamente non intendo quello, anche perché se vuoi investire, devi puntare ad alta qualità= uno zero in più e moltiplicare … intendo di puntare a qualcosa di meglio. Non è solo tappare il buco .. e via all altro…è anche guastarsele ed ammirarle per magari una bella patina anche se i rilievi non sono il massimo, o viceversa .1 punto
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Lasciala così sin quanto non potrai sostituirla, quasi sicuramente riprenderai i soldini spesi se non di più. Non è un semplice restauro mirato sulla carta danneggiata, bisognerebbe ripristinare anche il colore mancante di numerose zone e secondo me non va proprio bene, questo è quel che penso.1 punto
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Ammettendo che abbia interpretato correttamente la questione.. per capire se sono dei falsi o no ,bisogna : salutare chiedere per favore ,inserire foto decenti,inserire peso , inserire diametro ,ringraziare e salutare nuovamente . Il tutto in un italiano corretto. Grazie.1 punto
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Si parte con una delle regioni più remote e ostili della terra: l’Antartico1 punto
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