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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/27/23 in Risposte
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L’incisore francese Raymond Gayrard (1777-1858) ha prodotto nel 1812 una serie di venti gettoni da gioco ottagonali in argento che raffigurano sul dritto la testa di donna bifronte, una sorridente e coronata da fiori, l’altra con viso corrucciato e serpi tra i capelli, e sul rovescio venti soggetti diversi. In uno dei due gettoni della serie pubblicati dal Mitchiner (Mitchiner M., The Low Countries and France – Jetons, Medalets & Tokens, vol II, p. 1564, London 1991) troviamo il Cupido alato, nell’altro Aurora nel sole sulla biga. Nella recente asta Varesi e8 erano presentati altri due esemplari che mi sono aggiudicato. GETTONE DA GIOCO DEL PALAZZO IMPERIALE 1812 Opus Gayrard D/ Busto a due volti, uno sereno ed uno triste; una ruota integra davanti al primo, spezzata davanti al secondo R/ La Fortuna e Amore, bendati, si tengono per mano - Bramsen 1200 Ag g 13,05 mm 30 RR SPL GETTONE DA GIOCO DEL PALAZZO IMPERIALE 1812 Opus Gayrard D/ Busto a due volti, uno sereno ed uno triste; una ruota integra davanti al primo, spezzata davanti al secondo R/ Figura femminile nuda su globo, con drappo svolazzante e cornucopia rovesciata. Bramsen - Ag g 12,36 mm 28 q.SPL apollonia2 punti
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Ciao, oggi condivido un denario di Traiano (98-117 d. C) con la personificazione della Vittoria sul rovescio, quindi comune, coniato a Roma nel 107-111 d. C. Fu il primo che diede il via alla pratica che voleva l'imperatore non scelto per discendenza diretta ma adottato da chi lo avrebbe designato a suo successore (nel caso di Traiano fu Nerva). Nerva, salito al potere anziano e senza figli, governo' per soli due anni ed il suo rapporto con l'esercito (sempre importante ai fini del buon governo) fu un po' complicato perché era solo un ottimo politico ma non aveva mai avuto a che fare con i militari. Seppe ovviare a questo inconveniente proprio grazie all'adozione di Traiano, ottimo stratega e combattente e quindi eccellente militare, designandolo come futuro imperatore. Il suo lungo regno fu caratterizzato, e non poteva essere altrimenti, da numerose campagne militari vittoriose ed anche di prosperità per tutto l'impero. Proprio per questo gli fu attribuito l'appellativo di Optimus Princeps. Tornando alla moneta si tratta chiaramente di un denario celebrativo con la Vittoria stante, con palma e corona, volta a destra. Da esame diretto risulta coniato(spero ai tempi di Traiano🙂), ben centrato, con buon metallo (I denari di questo periodo erano in buon argento) ed ha evidentemente circolato ottemperando alla sua funzione di moneta. Grazie ed alla prossima ANTONIO 18 mm 3,18 g RIC 1282 punti
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Tra l'altro vorrei ricordare che fu proprio Jenkins, dopo Griffo, a fornire l'elenco delle monete del famoso rinvenimento del 1956 (IGCH 2066) all'interno della sua monografia sulla zecca di Gela (pp. 150-1: 848 ess.), prima del furto del 1976. Un ulteriore elenco fu poi stilato da Colin Kraay nell'IGCH (p. 311, n. 2066) anche se non perfettamente coincidente a quello di Jenkins. Dopo il furto l'intervento delle forze dell'ordine portò al recupero di 530 monete immesse nel Museo di Agrigento fino al 1991 e successivamente restituite al Museo di Gela, dove attualmente sono custodite. Jenkins, quindi, le monete le aveva viste e studiate per bene.2 punti
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Ciao, non sono assolutamente esperto di monete napoletane ma possedendo una moneta identica che postai tempo fa per avere un parere sulla sua autenticità e facendo alcune ricerche risultano tra le prime monete ad essere coniate nel regno di Napoli in serie, non più a martello ma con un macchinario per l'epoca moderno chiamato bilanciere che permisero una coniazione ovviamente molto più precisa. Tecnica che migliorata successivamente non fu mai più abbandonata fino ad oggi. La tua moneta non avrà un valore economico rilevante ma resta di importante valore storico e Numismatico 🙂 ANTONIO2 punti
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Esattamente @skubydu Diciamo che a (parziale) scusante per lui e molti dopo di lui vi è la circostanza che le didramme di Gela risultano essere tra i tipi maggiormente falsificati con (a mio avviso) un grado qualitativo della contraffazione molto elevato.... Andatevi a vedere quante didramme false dei primi numeri Jenkins sono passate nelle vendite Munzen und Medaillen AG etc..... Se vogliamo fare un paragone possiamo accomunarle in taluni casi ai falsi di Fichera del tetradramma di Leontini coi capelli bagnati...... Infatti in entrambi i casi (GELA HOARD 1956 - Scalo Ferroviario che altro non era in antichità che uno dei santuari della Polis di Gelas e quindi parliamo di un tesoretto votivo e CARLENTINI HOARD 1984 con ogni probabilità la zecca di Leontini con monete appena coniate) parliamo di monete in stato pressochè FDC - MINT STATE che hanno permesso ai falsari di trarre ottimi modelli per i conii delle monete da riprodurre.... Odisseo2 punti
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Evidentemente hai interpretato male. Chi dovrebbe motivare non sei certo tu ma chi vende la moneta visto che la sua autenticità è stata messa in dubbio in passato da uno studioso (Jenkins) al quale peraltro è stato fatto riferimento nella scheda dell'esemplare. Non è un obbligo ma sarebbe buona norma. Chi ha aperto questo post e cioè @odisseo, del quale condivido in pieno ciò che scrive, non solo ha fatto un'ottima ricerca ma ha anche esplicitato in modo estremamente dettagliato le sue opinioni. Chi esercita l'attività di controllo, che non a caso ho virgolettato, sono gli utenti del forum che da tanti anni segnalano esemplari che per motivi diversi meritano particolare attenzione. Detto ciò, considerata la tua competenza in materia, un tuo parere sulla moneta sarebbe particolarmente gradito.2 punti
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Qui non si tratta di errori umani o atteggiamenti fideistici ma di correttezza metodologica. Se schedo una moneta facendo riferimento ad un corpus che la ritiene falsa posso anche non essere d'accordo ma sarebbe corretto perlomeno esporre le motivazioni che mi inducono a dissentire.2 punti
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È una vecchia querelle…… i corpus sono scritti da uomini , quindi soggetti ad errore ne più ne meno che tutti gli altri chiamati a dare un giudizio , non vanno MAI considerati il Vangelo…. Le cose cambiano, le conoscenze avanzano e quel che ieri era autentico oggi può essere falso e viceversa . La scienza non adotta mai atteggiamenti fideistici nei confronti delle persone, lo fa, e non sempre ci azzecca, con i suoi principi scientifici….figuriamoci se ci azzecca di più con la fallacia dell’essere umano2 punti
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Buonasera a tutti, per la serie dei miei grani, in attesa del raro 1800 posto il mio modesto Grano 12 Cavalli 1798 di Ferdinando IV. Saluti Alberto2 punti
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Concordo ed anche per un collezionista che non ha un gran badget può andar bene se l'accompagni con un libro/catalogo ne puoi studiare la sua storia.1 punto
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Anche io ho ricevuto una medaglia dal ministero delle finanze, ma tutti i dipendenti dei monopoli di stato l'hanno ricevuta, in occasione della cessione delle fabbriche di sigari e sigarette ai privati. Del resto era inevitabile visto che lo stato faceva campagna antifumo ma era lo stato stesso che produceva i prodotti da fumo. La medaglia prodotta per i dipendenti dei monopoli è stata prodotta dalla ditta Johnson di Milano, una medaglia che non sento mia. Almeno su quella ricevuta dal sig. Schoofs c'era il suo nome.1 punto
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Ragazzi,io avevo pensato ad un falso, molto sinceramente. La firma, il segno di zecca, i numeri della data, le lettere. Boh,io vedo micro differenze.1 punto
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Lorenzo, sei stato chiarissimo e più che esauriente. Anche io avevo inquadrato la mia moneta nella norma, ma, visto che la data risultava un po' pasticciata, dopo tante volte che mi ero ripromesso di farlo, la notte scorsa mi sono finalmente deciso a chiedere delle conferme. Mi congratulo con te perché hai una visione sempre lucida e circostanziata delle situazioni che vengono sottoposte ad indagine. Ti ringrazio in modo sentito per i chiarimenti dettagliati e ad ampio respiro. Un caro saluto.1 punto
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Intanto tira, tira... e il prezzo é sceso, e sono felice per te. Pulizia mal fatta? Mh... non penso. Avrebbero dovuto usare un abrasivo piuttosto forte fino a togliere proprio una buona parte del metallo e solo in alcune zone; cosa che solo uno stolto o un bimbo avrebbero potuto fare.1 punto
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Ciao Dipende da tante cose e direi fissazioni,quindi metterei in mezzo il fattore ambientale,aria,umiditá,temperatura ecc.... Dipende dai materiali cui sono fatte le monete e successivamente dalle tasche di ognuno di noi😁 Tutto si può fare,qualsiasi soluzione, in base a questi fattori. Per l' argento ad esempio eviterei le plastiche a casa mia,perchè? Aria umida. Risultato propabile? Appiccicaticcio con alone sulla moneta. Su un vassoio libere? Possibilitá di formazioni di macchie nerastre o anti estetiche. Ogni cosa come vedi,deve fare i conti col proprio ambiente. Se conosci bene il tuo,puoi sbizzarrirti e iniziare a capire le varie possibilitá (anche i monetieri per quelle di un certo livello secondo me), vassoi..... Per altre monete vi sono gli oblò, le capsule di ogni forma( che uso tantissimo proprio per il problema aria/ occhio perchè se ti piace far patinare gli argenti,qui si blocca tutto.....questioni di prioritá) , i fogli a taschina, gli scrigni in legno,le scatole,salvadanai oer le mondiali, scatole di plastica con scompartimenti per minuteria da fai da te(per quelle della Repubblica circolate) ecc ecc ecc...... Ti consiglio di guardare in primis l' esigenza che l' estetica,sorpresine pessime evitando......😁1 punto
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Mezzo denaro piano di Mantova classificata fra le anonime senza simboli vescovili (1256 - 1328) https://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-ASSV/2 Mario1 punto
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Purtroppo basarsi su vendite passate non basta. Una casa d'asta è libera (come chiunque) di dissentire e avere un'opinione diversa da quella espressa in passato da autorevoli studiosi. Il dissenso andrebbe però motivato. Non si può classificare un esemplare facendo riferimento ad un corpus - in questo caso quello di Jenkins del 1970 - che lo ascriveva tra le contraffazioni e non argomentare la questione.1 punto
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forse che si basano molto sulla provenienza da vendite passate, piuttosto che osservare attentamente i particolari, che richiede più tempo e occhio.1 punto
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Non confuto l'autenticità della moneta ma mi domando: come può essere così consunta nel verso ed essere perfetta nel dritto? Questa è la cosa che mi depista un po'. Quanto ai seni, é vero sono appena accennati. Per ciò che riguarda il terreno, dove poggia lo scettro ( nelle immagini che ho notato in monete analoghe conservate al British ) che non posso purtroppo riportare per il Copyright, e quindi il mouse non agisce per il copia incolla, si notano ben due fili d'erba nei quali é inserito. Beh, posso dirlo con franchezza? Il verso, a me non piace affatto, poco si addice a una moneta di un certo pregio.1 punto
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La moneta è una riproduzione moderna. Lo puoi vedere facilmente dai FERT sul contorno. Qui puoi vedere un FERT autentico :1 punto
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Salve. Da qualche tempo ho in collezione questo carlino 10 grana del 1836. Lo presento perché mi sembra di notare delle ribattiture nella data. Il 6 è ribattuto? E il numero 8? Sinceramente non sono riuscito a capirci nulla. Facile che tutto sia nella norma, sia dritto che rovescio! Tuttavia, sarei molto grato ai collezionisti esperti che volessero esprimere un loro parere. Un caro saluto.1 punto
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Ma no, anzi, chiacchierare un po' sulle monete libera la mente dai pensieri. E poi è stimolante : si impara sempre. Buona notte anche a te (spero di riuscire a dormire)1 punto
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Salve. Mi capita di notare che le 20 lire "quercia" presentano talvolta le cifre relative all'anno di emissione non perfettamente in asse. Per esempio, adesso ho sottomano la 20 lire 1989 e tutti gli esemplari in mio possesso (che sono parecchi) hanno il 9 sfalsato rispetto ai precedenti numeri che compogono la data. Alcune monete in misura appena accennata, altre in misura molto evidente. Questo fatto lo si può considerare un errore di conio? La cosa mi interessa, dato che colleziono monete con errori o varianti di conio. Esistono pubblicazioni che abbiano preso in esame questo aspetto delle 20 lire quercia?1 punto
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Buonasera a tutti, complimenti! @magicoin Questo conio al D/ - a parte il 7 della data non ribattuto - è caratterizzato da un'effige con la punta del collo "particolarmente voluminosa" - punta del collo che arriva a toccare la linea di margine della legenda (cioè la parte alta della "X"). Siccome fino ad oggi abbiamo differenziato i conii al D/ semplicemente come - "7 ribattuto" e "7 non ribattuto" - penso che questo dettaglio dell'effige con il "collo diverso" - potrebbe aiutarci a distinguere questo conio - da un altro conio con il 7 non ribattuto, per quanto quest'ultimo risulti essere di estrema rarità. Allego una rara piastra 1837 con il 7 non ribattuto e con la punta del collo che termina circa a 3/4 della X (con dei dettagli utili al riconoscimento). Allego anche un'immagine comparativa dei tre diversi conii al D/ .1 punto
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Ciao,se fosse FDS,sarebbe considerata non comune o Rara e avrebbe un valore superiore al facciale,quanto superiore lo stabilisce l'acquirente,se si trova,in queste condizioni penso che valga 50 €1 punto
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Grecia - 150° aniversario della nascita di Constantin Carathéodory Grecia - 100° anniversario della nascita di Maria Callas1 punto
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Complice purtroppo la pessima informazione di certi siti che pur di fare il titolo clickbait millantano rarissimi pseudo errori di conio o altre assurdità nel valore di monete comunissime dalle lire repubblicane del nonno agli euro...la gente cerca un attimo su internet e viene sommersa da articoli, informazioni poco attendibili o inserzioni di altri furboni a prezzi stellari e quindi pensa di avere chissà che tesoro tra le mani. Poi il valore di una moneta è dato innanzitutto, tra gli altri molteplici parametri, dalla domanda...chi pensate che spenda cifre folli per un errore di conio insignificante che manco si vede! C'è anche un po' il concetto che il valore sia una realtà assoluta e certa dietro questa degenerazione del "quanto vale..." secondo me.1 punto
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Gettoni con la stessa allusione alla colonizzazione del Canada. 517. LEGEND: Sedem non animum mutant; (They change their seat but not their mind.) A swarm of bees led by their queen passing from a hive to an empty one on the other side of a river. 4 varieties. R. 4. Louis XV - Jeton 1756 - Price Guide and Values 512. LEGEND: Utrique facit commercia mundo; (He established commerce with both worlds.) Mercury flying over the sea. Initials, C.N.R. (Ch. Norbert Roettiers.) 3 varieties. R. 4. Louis XV - 1752 - Price Guide and Values 513 LEGEND: Satis unus utrique; (One is sufficient for both.) The sun shining on the eastern and western hemispheres. 6 varieties. R. 4. Louis XV - Jeton 1753 - Price Guide and Values apollonia1 punto
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Ultimi tre gettoni presentati che alludono alla colonizzazione del Canada. 515. LEGEND: Non vilius aureo; (Not less valuable than gold). The vessel of the Argonauts returning with the golden fleece. 5 varieties. R. 3. Louis XV - Jeton 1755 - Price Guide and Values 514. LEGEND: Non inferiora metallis; (Not inferior to metals.) Beavers building a dam across a Canadian stream. They are at work with their teeth which serve as their tools for cutting down trees. Initials of medalist to the right, F. M. 7 varieties. R. 4. Louis XV - Jeton 1754 - Price Guide and Values 510. Jetons were first issued as counters. As, for instance, when an addition had to be made in Livres, Sols and Deniers. There was a box with three compartments, one for each denomination, into each of which Jetons were thrown as the amounts were given. When there were twelve Jetons in the denier department, they were removed and a Jeton put in the sol compartment, and when there were 20 sols they were replaced by a Jeton in the livre compartment. The signatures or initials under the bust of the King are those found on the original issues. Re-strikes of these Jetons have, from time to time, been ordered by collectors or dealers and obverses with different heads and busts have been used with the same reverse. This is the reason for the occurrence of so many varieties. These Jetons were struck in copper and silver, with a single specimen in gold for the cabinet of the King. The designs on Nos. 510 to 517 relate to the colonization of Canada. Those on Nos. 518 and 519 to the victories of Louis XV. LEGEND: Sub omni sidere crescunt; (They grow under every constellation.) An Indian in a plantation of lilies, before him is an alligator coming out of the water. There is a variety without the alligator. Initials, D. V. (DuVivier.) 5 varieties. R. 3. Louis XV - Jeton 1751 - Price Guide and Values Altri a seguire. apollonia1 punto
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Personalmente non capisco tanto questa smania di individuare errori di conio, leggerissime differenze nelle date, o magari nella firma dell’incisore, sedicenti varianti, che tali non sono proprio perché possono capitare nelle coniazioni dei disallineamenti casuali, che non solo non sono interessanti, ma non costituiscono neanche delle curiosità. Forse dipende dal desiderio di trovare qualcosa che non esiste. Le varianti riconosciute dal mercato sono poche, e selezionate, e non necessariamente ricercate, tranne alcune eccezioni, in ogni monetazione.1 punto
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Ciao Sandokan. Il mondo delle ferrovie è estremamente affascinante, e quando potevo, da ragazzo prendevo sempre il trenino regionale, (il mio primo amore lo conobbi proprio su uno di questi treni...) che anche se lentissimo attraversava boschi e paesini che sembravano incantati.... non ti dico quando faceva la neve... che spettacolo! Oggi purtroppo quella tratta, a scartamento ridotto, è stata abbandonata e tutte le sue infrastrutture stanno inesorabilmente deperendo, ahimè. Rimane solo un piccolissimo tratto turistico, dove in alcuni giorni festivi è attiva una vecchia locomotiva a vapore degli anni 20 e anche il solo vederla sbuffare da lontano, mi riempie di gioia.1 punto
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CANADA - LOUIS XV Jeton franco-américain AR 28 1754 (https://www.cgb.fr/canada-louis-xv-jeton-franco-americain-ar-28-sup,fjt_058616,a.html). apollonia1 punto
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Ciao sai come ho fatto io ho chiamato il n verde e gli è stato posto il problema poi lori mi hanno mandato il corriere ha nno ritirato la moneta è mi fanno il trattamento dopodiché me la rispediscono1 punto
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Grazie a voi,che ne siete l' anima e il fuoco ardente💪 Lascio il 2022 con questo horror,appena oggi ripulito da cancro! E quanto...... Prima Adesso è un 2 centavos argentino1 punto
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Carlino 1832 , lo stesso del pezzo in apertura discussione, fu il Carlino definitivo dopo varie "prove" o abbinamenti fra conio di dritto e di rovescio. Infatti il Magliocca riporta per i primi conii dei dritti i busti di Ferdinando II utilizzati per 3 Ducati dello stesso millesimo. Magliocca 521 e 522 Ad un veloce confronto noto però che al 521 solo il busto coincide e non le legende che risultano per il 3 Ducati di grandezza inferiore. Mentre per il dritto del Carlino successivo (522 del Magliocca) il conio del 3 Ducati 1832 è lo stesso.1 punto
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Buongiorno e grazie a tutti per aver condiviso le vostre '37... quando si collabora, si raggiunge la sfera più alta del collezionismo, si onorano le vite di coloro che ci hanno preceduti e che hanno speso la loro esistenza per lasciarci qualcosa attraverso i loro studi e loro ricerche. A mio avviso, é proprio questa l'essenza della Numismatica... dove "il sapere" é più importante "dell'avere". Di questo millesimo se ne conoscono solo due conii: La Piastra 1837 del tipo base é quella con il 7 della data ribattuto. La "testa diversa" (ex variante R3) invece, é l'altra (senza la ribattitura del 7). Se per qualche motivo, non si riesce a leggere il 7 della data per verificare se sia ribattuto o meno... la variante la si può riconoscere anche da altri dettagli, ad esempio: Il ciuffo sulla fronte arriva sotto la D di DEI; La punta del collo (essendo più voluminosa dell'altra) arriva sulla parte alta della X di REX. Come si può vedere dalle scansioni con i rettangoli rossi che ho allegato ieri, le due effigi sono effettivamente diverse tra loro... Non é un effetto ottico, dovuto magari alla posizione dell'effige o alla legenda più o meno vicina al bordo - o alla dimensione dei caratteri. Le due effigi presentano delle chiare differenze.1 punto
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Ciao a tutti, non è una moneta rara, ma trovarla con una BELLA e SANA patina, variopinta di coloratissime iridescenze, se ne vedono davvero molto poche. La condivido con tutti voi, con una fotografia in una risoluzione più grande del solito, sperando che possiate apprezzarne i dettagli, ma sopratutto le stupefacenti iridescenze della patina, che ci tengo a dire, assolutamente sana, cresciuta in un monetiere di buon legno e velluto. @cembruno5500 Chiamo l'amico Bruno... che credo (e spero), avrà due parole da spendere...1 punto
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Non sarei certo al 100% di quello che affermi, che poi possano ripagarsi dell'inflazione al pari dell'oro, stai pur certo è pura fantasia..... ti faccio solo un esempio, ( mi riferisco sempre alle emissioni per collezionisti, che siano in euro o nelle monete che vuoi, ) guarda che fine che hanno fatto le quotazioni delle varie serie della lira ( italiana, vaticana e sanmarinese) dagli anni '70 a oggi?!?! Ti faccio un esempio, la serie ufficiale della repubblica italiana del 1968, nei primi anni '70 si acquistava a 100.000 lire, pari ad € 51,67, e centomila lire del 1970, erano bei soldini....... bene oggi la stessa serie su EB viene venduta a 35€!!!!!! https://www.ebay.it/itm/HN-REPUBBLICA-ITALIANA-SERIE-ZECCA-1968-8-VALORI-FDC-con-Lire-500-in-Ag/253608714996?hash=item3b0c41e2f4:g:YpwAAOSwNhpa8J6l:rk:11:pf:0 Questo è un esempio di una serie relativamente rara, se poi vai a controllare, Vaticano e San Marino la situazione è ancor peggiore. Tu mi dirai che l'euro è un'altra cosa, certo ha un bacino di utenza ben maggiore, che garantisce una vitalità di mercato sicuramente migliore, però se osservi le emissioni di altri stati ( sempre commemorative e similari) la situazione non cambia, un esempio le varie emissioni commemorative in argento, sempre anni '70/80 delle varie olimpiadi ( russia, canada eccc) la situazione si è leggermente salvata in quanto l'argento ha avuto una buona rivalutazione, però all'epoca ( come per oggi) furono emesse a costi molto alti rispetto l'intrinseco, e impiegarono vari decenni per recuperare il prezzo di emissione. Con ciò non voglio scoraggiare nessuno a collezionare le emissioni attuali, però non pensate a rivalutazioni, è una passione spendete ( non investite) i vostri sodi, è un hobby.... sempre meglio che acquistare sigarette e fumarsele. saluti TIBERIVS1 punto
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Un conto è collezionare e scoprire un bel giorno di avere uno o più pezzi che hanno acquisito valore, un altro è accaparrarsi tutti i pezzi possibili per specularci sopra, oltre tutto togliendo disponibilità a chi magari acquisterebbe veramente con vero spirito numismatico. Chi colleziona con passione non parte mai con l'auspicio di arricchirsi.1 punto
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IL REALE VALORE DELLE LIRE REPUBBLICA Sebbene su certa stampa e siti internet non di settore si favoleggi la possibilità di ritrovare in casa autentici tesori fra gli spiccioli dimenticati in borsellini e salvadanai vari la realtà dei fatti è completamente diversa. Ecco quindi una lista INDICATIVA (ad uso neofiti e non addetti ai lavori) delle monete in Lire più rare e/o di valore emesse per la COMUNE CIRCOLAZIONE. Monete RARE che quindi hanno un buon VALORE IN QUALSIASI CONSERVAZIONE: 1, 2, 5 e 10 Lire del 1946 (ATTENZIONE: esistono moltissime falsificazioni e imitazioni) 1, 2, 5 e 10 Lire del 1947 (ATTENZIONE: esistono moltissime falsificazioni e imitazioni) 2 lire del 1958 (ATTENZIONE: esistono moltissime falsificazioni e imitazioni) 5 lire del 1956 (ATTENZIONE: esistono moltissime falsificazioni e imitazioni) 50 lire 1958 (E' quella di minore valore, circa 10/15 euro per un esemplare circolato) Monete COMUNI che quindi hanno buon VALORE SOLO IN ALTISSIMA CONSERVAZIONE: Indicativamente QUASI TUTTE le monete da 1 lira, 2 lira, 5 lire, 10 lire, 20 lire, 50 lire e 100 lire emesse negli ANNI 1948, 1949 e negli ANNI '50/60 (esclusi gli anni 1968 e 1969) ATTENZIONE! Per ALTISSIMA CONSERVAZIONE si intende il cosiddetto FDC (Fior di Conio) che corrisponde alla condizione di una moneta praticamente perfetta, come fosse appena uscita dalla Zecca, e subito presa e conservata da parte con particolare cura. Di conseguenza il suo reperimento in un borsellino o in un salvadanaio nel 99% dei casi esclude la possibilità che si trovi in questa condizione (praticamente annullando anche il valore di queste annate) Infine TUTTE LE ALTRE ANNATE E TIPOLOGIE, praticamente il 99% del totale delle monete che è possibile trovare fortuitamente in casa, NON HANNO PRATICAMENTE VALORE NEMMENO IN ALTISSIMA CONSERVAZIONE. Infatti queste monete, prodotte in milioni e milioni di esemplari, solitamente vengono trattate (in grosse quantità) ad un tot di Euro al Kg (al momento si oscilla dai 5€ a massimo 10€ al kg) per poi essere rivendute al dettaglio per pochi spiccioli nelle ciotole dei mercatini. Da questo discorso ESULANO: Monete IN ARGENTO da 500 Lire "CARAVELLE", "DANTE ALIGHIERI", "UNITA'D'ITALIA" e 1000 Lire "CONCORDIA" che mediamente valgono più o meno almeno il peso dell'argento contenuto secondo le quotazioni del momento. Monete IN ARGENTO prodotte appositamente per COLLEZIONISTI Particolari VARIANTI che hanno un mercato tutto loro e che presuppongono precise e pregresse conoscenze collezionistiche e numismatiche. Importante ricordare che la famosa (e quotatissima) 500 Lire "CARAVELLE" CON BANDIERE CONTROVENTO era una versione di PROVA (datata 1957) donata a suo tempo a Parlamentari della Repubblica Italiana e (come anche tutte le altre monete PROVA esistenti) non era assolutamente pensata per la normale circolazione di tutti i giorni. Di conseguenza se trovate in casa qualche 500 Lire "Caravelle" nel 99,999999% dei casi troverete la versione "normale" e comunissima con date che vanno dal 1958 al 1967.1 punto
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