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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/30/23 in Risposte
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Buongiorno per proseguire la carrellata delle belle la mia publica del 93...non facile questo millesimo in questa conservazione. Un caro saluto Cristiano.6 punti
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Ciao a tutti condivido volentieri con voi anche questo sesterzio di Tito "Patina Tevere" proveniente da asta NAC. Tito 79-81 d.C. Zecca di Roma (80-81d.C). 24,05 gr. - 35 mm. RIC 154 In questo sesterzio di Tito con Patina Tevere si nota chiaramente sul rovescio, la tipica superficie a buccia d'arancia che contraddistingue le monete provenienti da giacitura fluviale.4 punti
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Sig. Shennon credo lei utilizzi un traduttore automatico (Goog o quant'altro ) per i suoi messaggi che forse sono in origine in inglese? Se cosi sarebbe preferibile che scrivesse direttamente in inglese per poterci far comprendere meglio il suo pensiero che dal suo messaggio, al momento, non risulta chiaro. Grazie oops : vedo ora che l'amico Dracma mi ha preceduto sottolineando la medesima esigenza3 punti
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Meravigliosa moneta in ottima conservazione >>>>> >>>>> presa dal web (Numista) La sua versione horror In ogni caso onore al merito di servizio, ha circolato parecchio.3 punti
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Ciao a tutti, oggi condivido volentieri con voi un Sesterzio di Massimo Cesare con patina verde azzurra bellissima, con un pedigree importante: Ex Baranowsky, Ex Gadoury Monaco 2012 Lot.334, Ex Tinia Numismatica. Sesterzio Massimo Cesare 235-238 d.C. 19, 28 gr. D/MAXIMVS CAESAR GERM - R/ PRINCIPI IVVENTVTIS Sear 84112 punti
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Sicuramente non è raffigurata una siringa, poichè in quegli anni la vaccinazione ( stiamo parlando di vaccinazione per il vaiolo) non veniva fatta con una siringa. Veniva fatto il prelievo di siero da una pustola vaiolosa presente sui capezzoli (in genere) di una vacca e immesso in una incisione cutanea, con sollevamento dei lembi (scarificazione), fatta sul braccio della persona da vaccinare, Non si usava una siringa.2 punti
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Ciao a tutti!! anche io aggiungo una mia moneta un po’ vissuta… non è ai livelli di quella postata da nikita….ma direi, futura ghost Coin??😆2 punti
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Buongiorno, e' una scala usata per le monete di bronzo ( magari mi correggeranno i piu esperti)e dovrebbe essere così: AE1 = monete con diametro superiore a 25 mm AE2 = diametro tra 25 e 21 mm AE3 = diametro tra 21 e 17 mm AE4 = diametro inferiore a 17 mm Ma ci sono anche esempi di monete con diametro di 16 -18 mm, cioè a cavallo di due classi che si trovano classificate come AE3/4. Saluti Alberto2 punti
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Ciotola di ieri mattina, speso un solo euro per queste tre monete, la più liscia in verità non è stata conteggiata. Ho preso questa albanese da 2 lek e fortunatamente non è stato un doppione, mi ero dimenticato di averla o meno. Piuttosto consumata ma capibile Vittorio Amedeo III 20 soldi 1796 Ag.290 Presa dal web per la visibilità dei rilievi. Vittorio Amedeo III 5 soldi 1795 rovescio schiarito La moneta che avrebbe dovuto essere2 punti
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Statua romana rinvenuta a parco Scott: chi è l'uomo che veste i panni di Ercole? Il volto della statua è stato confrontato con monete ed altre sculture per stabilire che sia raffigurato nei panni di Ercole Statua romana rinvenuta a parco Scott: chi è l'uomo che veste i panni La statua di marmo rinvenuta durante i lavori in corsi a parco Scott raffigura un uomo abbigliato come la figura mitologica di Ercole. Si tratta di una personalità che doveva avere un certo rilievo nella storia dell’antica Roma. Ed ora spetta agli archeologi determinare chi fosse l’uomo che, un ignoto scultore, aveva raffigurato a grandezza naturale con i panni di Ercole. Un reperto rimosso dal contesto originario La prima novità emersa, rispetto al recente ritrovamento, è che il reperto rinvenuto al secondo miglio della "Regina viarum" non si trova nel suo contesto originario. Dal parco archeologico dell’Appia Antica infatti hanno spiegato che “nel secolo scorso, la scultura era stata gettata in una trincea eseguita per la posa in opera del vecchio condotto fognario che attraversa parco Scott”. Si tratta del condotto che, gli operai, stanno cercando di sistemare e che è all’origine delle voragini apertesi nell’area verde dell’Ardeatino. Datazione incerta Il fatto che la statua sia stata gettata nella collina di Parco Scott insieme alla terra di riporto, complica la datazione del reperto. Gli archeologici del parco, infatti, hanno spiegato che “non avendo dati stratigrafici”, devono ricorrere ad altre soluzioni. Per stabilire chi sia il misterioso uomo raffigurato nella statua, bisogna “cercare dei confronti, analizzando manufatti assimilabili” ha reso noto l’ente parco archeologico dell’Appia Antica. Chi era l'uomo vestito da Ercole I restauratori stanno già preparando gli interventi che, a partire della pulitura, consentiranno una più facile identificazione. Ad oggi, però, un’ipotesi è stata avanzata. “Nel corso di queste primissime analisi abbiamo trovato una discreta somiglianza tra il ritratto del nostro personaggio in veste di Ercole e l’imperatore Gaius Messius Quintus Traianus Decius, meglio noto come Decio Traiano, che regna dal 249 al 251 d.C.” fanno sapere gli archeologi del parco. La somiglianza con l'imperatore romano “Il volto del ‘nostro Ercole”, seppur corroso, sembra condividere con i ritratti ufficiali di Decio che richiamano la ritrattistica romana repubblicana” viene evidenziato dal parco archeologico dell'Appia Antica. Quelle rughe sono presenti anche in un'altra scultura dell’epoca e nelle raffigurazioni forgiate nelle monete. Altre analogie sono rappresentate dalla rada barba e dalla forma degli occhi, del naso e della bocca. E’ quindi probabile che l’Ercole sia l’imperatore romano morto insieme al figlio Erannio Etrusco nella battaglia di Abrittus tra Romani e Goti. Anche se, l’ipotesi, va confermata dopo il restauro. https://www.romatoday.it/attualita/statua-romana-rinvenuta-a-parco-scott-le-novita-sul-ritrovamento.html Il profilo della statua trovata a parco ScottFoto da: Statua di Ercole rinvenuta a Parco Scott: foto parco archeologico dell'Appia Antica L'imperatore Decio Traiano in una monetaFoto da: Statua di Ercole rinvenuta a Parco Scott: foto parco archeologico dell'Appia Antica Volto statua di ErcoleFoto da: Statua di Ercole rinvenuta a Parco Scott: foto parco archeologico dell'Appia Antica Altra scultura raffigurante Decio TraianoFoto da: Statua di Ercole rinvenuta a Parco Scott: foto parco archeologico dell'Appia Antica2 punti
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Buona sera, mi sembrava corretto accodarmi a questa discussione seppur datata considerato che conserva oltre alle immagini anche contenuti di qualità grazie ai suoi illustri partecipanti, sono anche io un fortunato possessore di un denaro piccolo massano, e oggi quando mi sono imbattuto casualmente in questa discussione mi è venuta voglia di fargli prendere un po d'aria e di mostrarvelo, moneta di estrema rarità ( R5 con tre esemplari conosciuti al 2011) è il terzo tipo con stella forata a cinque punte e l'ultimo ad essere stato censito e studiato, ci conferma la "C" chiusa al rovescio descritta da Massimo Sozzi con punto di domanda, la "N" però è si rovesciata ma presenta un nodino nella stanghetta sullo stile di quelli già visti per Pisa (sui grossi) e Genova (sui denari), e già in uso circa un secolo prima, le mancano circa un paio di millimetri di diametro ma conserva un peso in linea con gli esemplari conosciuti. Vi domando cosa sia cambiato secondo voi in 12 anni rispetto al numero di esemplari conosciuti, magari passati nelle aste o su questo forum e che mi sono perso. Sperando vi sia utile e gradita vi do la buona notte, Giovanni.2 punti
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Grazie! Lo sò...ma è giusto far notare le cose. Ci perdo del bel tempo a scrivere ai vari furbi o sprovveduti su ebay...qualche volta si ottiene qualcosa, altre, ci si becca pure della maleducazione gratuita. Va così.2 punti
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Buonasera, Questa sera condivido le foto di una piastra 120 grana del 1838. Particolarità di questa '38, sono le cifre 120 in caratteri grossi. A tal proposito, mi piacerebbe sapere se è una caratteristica frequente, perché sicuramente di recente non ne ho viste altre. magicoin2 punti
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Ciao a tutti condivido volentieri con voi questo sesterzio di Nerone, proveniente da vecchia collezione, EX Asta Artemide, EX Asta Rauch. Nerone 54-68 d.C. Zecca di Roma (65 d.C.). D/ NERO CLAVD CAESAR AVG GER PM TR P IMP PP. R/ ROMA SC - 26,76 gr. 36,50 mm. Moneta patina cuoio di provabile provenienza fluviale, avendo sulla superficie le tipiche corrosioni ramificate e la tipica superficie a buccia d’arancia. “Le monete Patina Tevere, devono aver giaciuto in acqua e si presentano di colore giallo ocra, colore che può virare al cuoio quando, provenienti da vecchie collezioni, hanno riposato per decenni nel vassoio restando esposte all’aria. Generalmente si riconoscono perché in superficie hanno spesso corrosioni ramificate. Altro aspetto comune è una irregolarità a buccia d’arancia dovuta alla reazione della superficie agli agenti dilavanti e corrosivi presenti nel luogo di giacitura.”2 punti
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Queste immagini permettono ancora una volta di evidenziare altri aspetti in parte già discussi: - il "retrotreno" del cavallo perde dettagli dei muscoli, apparentemente il membro virile viene evidenziato e compare un segno sulla coscia destra, appena accanto, probabilmente per un colpo dato al conio - abbiamo già evidenziato le treccioline alla Michael Jackson, che non appartengono a questo conio - a mio avviso ciò che è più evidente è la difformità del corno, che perde del tutto il suo vigore e la forma cambia, allungandosi e curvandosi, perdendo naturalezza ES2 punti
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Auspicando che la discussione possa proseguire, farei parlare le immagini: - qui notiamo il piede sx mancante, che abbiamo già commentato, a mio avviso non compreso da chi ha rimaneggiato il conio tratto da un Jenkins 3 - la zampa anteriore sx ha una "muscolarita' " e plasticità del tutto inferiore, e anche le redini ritengo - ma soprattutto noto la criniera del cavallo probabilmente alterata. È risaputo che i falsari talvolta hanno la tentazione di ravvivare alcuni dettagli, e la criniera è spesso oggetto di queste attenzioni...2 punti
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Grazie a @odisseo per questa discussione e per i suoi attenti commenti. Se mi è concesso vorrei anch'io fare delle considerazioni: 1) come dice giustamente @Tinia Numismatica non si tratta di clone rispetto al falso Jenkins riprodotto al #2 (foto 5 e 6): i cloni per definizione sono identici e provengono da fusione (o pressofusione), questi ovviamente non lo sono 2) si tratta di un esemplare coniato, mi pare indubbio. Lo stesso Jenkins (#2 foto 3) dice che il falso da lui esaminato proveniva da "conii fusi derivati da un esemplare originale", non da fusione (o pressofusione). Pertanto potrebbe ben trattarsi di esemplare falso i cui conii non sono originali. 3) nella stessa nota al falso 1 (#2, foto 3) Jenkins esprime dei criteri di falsità che non possono essere applicati direttamente al presente esemplare (particolari impastati, segni di retrazione dell'argento, difformità delle ultime lettere, ...) in parte per la decentratura in parte perché non sembra. 4) L'esemplare Leu (ricordo che, a mia conoscenza, gli attuali "esperti Leu" non sono più quelli di un tempo e che la nuova ditta "Leu" ha acquistato il marchio per ragioni commerciali senza avere alcun expertise da spartire con la vecchia) è stato chiaramente pulito, verosimilmente tramite elettrolisi, con parziale difformità dall'originale (ad esempio la lancia nella foto 2 a bassa definizione del #2, sembrerebbe più dritta) 5) Il particolare più problematico da spiegare nell'esemplare Leu è la mancanza del piede sinistro. Se si trattasse di un originale si potrebbe invocare un "conio occluso" (per detriti che accidentalmente hanno riempito quella zona) ... Per quanto riguarda il giudizio mio personale, premetto quanto segue: A) come recita una frase attribuita a Roberto Russo "non vi sono monete autentiche o non autentiche, solo monete che si vendono o non si vendono" B) "Mentre possiamo avere la certezza assoluta che una moneta sia falsa (per esempio essendo presenti durante la sua fabbricazione), non potremmo mai avere la totale sicurezza che un determinato pezzo sia autentico. (...) Se volessimo occuparci della numismatica antica, mi sembrerebbe giusto accettare quanto detto come una delle regole del gioco ed iniziare a parlare di probabilità al momento dell’autenticazione di una moneta. Il problema nasce nel momento in cui si cerca di quantificare questa probabilità con lo scopo di renderla più comprensibile (...) il GCA (Grado di Certezza sull’Autenticità ...)" ( in Carlos Fabrega "E' falso il mio denario?" pg 203) C) sarebbe interessante conoscere l'opinione di @gionnysicily che di falsi magnogreci se ne intende (si veda ad esempio l'interessante discussione passata sul tetra di Leontini) Personalmente: non acquisterei mai questa moneta anche se ne avessi desiderio e disponibilità perchè potrebbe essere un falso con una probabilità ben superiore al 50%. Sappiamo che i giudizi esperti sono spesso discordanti e trovare per le monete classiche uniformità di vedute è (spesso) un'utopia ... e ben più quelli derivati da una semplice foto!2 punti
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Gebhard Leberecht von Blücher, principe di Wahlstatt (Rostock, 16 dicembre 1742 – Krieblowitz, 12 settembre 1819) è stato un generale prussiano con il grado di feldmaresciallo. Arruolato nell'esercito prussiano, nella guerra della Quarta coalizione che terminò con la totale sconfitta della Prussia venne catturato con le sue truppe a Lubecca pochi giorni dopo la battaglia di Jena. Violentemente ostile alla Francia e a Napoleone, fu sempre fautore della guerra per liberare la nazione prussiana e vendicare la sconfitta. Nel 1813 prese il comando supremo dell'esercito prussiano che condusse con grande energia durante le alterne vicende della guerra della Sesta coalizione, prendendo parte con un ruolo importante alla battaglia di Lipsia e alla successiva invasione della Francia, fino a Parigi. Ebbe inoltre una funzione decisiva nella battaglia di Waterloo del 1815, intervenendo sul campo di battaglia nel momento culminante in aiuto dei britannici. Gebhard von Blücher, pur non mostrando grandi qualità di stratega, diede sempre prova di grande fierezza e tenacia, divenendo un eroe nazionale prussiano per la sua volontà combattiva e per il suo spirito patriottico. Dall’asta Varesi e8 questo gettone dedicato alle sue vittorie in Francia. Gettone. Opus Lauer D/ Busto in uniforme del Generale R/ La Vittoria con 2 corone nelle mani in prossimità di un trofeo d'armi e bandiere. Bramsen - Julius - Ae mm 24 SPL apollonia1 punto
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Se la vista non mi inganna, il Bastien la classifica così: tratto da: Le Monnayage de Magnence (350-353). Pierre Bastien, Wettern 1964. Dalla foto l'esergo sembrerebbe essere però R*S anziché R*P. Io ho la prima edizione del testo e non so se nella seconda risulta anche con questo esergo. Tuttavia potrebbe non essere un S come pare da foto, ma una P con delle concrezioni di patina che la mascherano e camuffano da "s" (e quindi sarebbe corretta la classificazione "Bastien 507, Roma"). Più di questo non riesco a dirti @fastrobert se non che è tra le ultime battute a Roma da Magnenzio.1 punto
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Eccoci, ho controllato su tutte le Sylloge ma il conio di dritto non compare. il rovescio è il NOE 26 = ANS 152 (gr.8,04). E tuttavia resta il fatto che dallo stile del "daimon" sembra uno degli ultimi incusi, barbarico e sgraziato. le ginocchia " a pallini", le proporzioni del corpo non sono da standard. Riguardo lo stile infatti, come rileva il Gorini, "...l'immagine è risolta ormai in forme espressive che di greco non hanno più nulla" Senza contare che la vista del metallo (non il conio) assomiglia molto a quello che il NOE indica P1 (Plated) = ANS 164. Plated coins are fairly frequent in the coinage of Caulonia,....The first piece is one of the rare, plated incusi. Comparison with genuine dies will be found rewarding, especially for the reverse where the failure to understand the incuse technique is most noticeable in the rim. The silver coating of the torso and left arm is wanting. Saluti1 punto
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Ciao @lorluke ho visto si , sta mattina in pausa lavoro me la sono ritrovata sullo schermo mentre bazzicavo le nuove aste del periodo ....sarà bella da vedere, ma davvero non ha nessun appeal per un collezionista di monete, di monete vere...continuerà a girare, e onestamente credo che in qualche occasione sia stata comprata senza leggere bene quanto scritto nella descrizione, altrimenti non mi spiego sto spreco e sto sproposito di denari. Uno con una filia spropositata per Murat, il suo ritratto e i suoi ricci potrebbe pigliarla, ma è malsano il discorso Seguiremo....e staremo a vedere che fa sto giro! Grazie per la segnalazione1 punto
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pare non ci sia sul serio, ma il focus non è proprio dove dovrebbe essere al 100%, falla vedere da un perito tuo di fiducia oppure mandala ad @andrea78ts che è un perito di tutto rispetto, specialmente per queste cose, ma prima sincerati che il rombo non ci sia davvero. semmai....BRAVO! BEL COLPO.1 punto
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Ciao @dracma, non penso che si tratti di un falso. Sicuramente la mano delle maestranze degli incisori, non tutti erano di grandi doti stilistiche. Come tu sai, altri stateri incusi, hanno lineamenti da far pensare a delle imitazioni barbariche. Una attenta ricerca, ha dato altre monete dello stesso conio. Te le allego.... Questa e quella da te postata Vedi confronto....1 punto
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Rottami di vagoni merci (I cremino G avidi matto R) buona serata1 punto
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Ho già avuto modo di citare sul forum Edward Jenner, il medico e scienziato inglese conosciuto soprattutto per aver sviluppato il primo vaccino. Jenner osservò che le mungitrici erano effettivamente immuni dal vaiolo e ragionò che fossero protette perché erano venute in contatto con il vaiolo bovino, una malattia simile ma meno virulenta. Nel 1776 Jenner fece un esperimento su un giovane ragazzo di nome James Phipps creandogli una piccola incisione sul braccio e inserendo una piccola quantità di pus da un postulato del vaiolo bovino. Jenner dimostrò in seguito che Phipps era ora immune al vaiolo, sviluppando così il primo vaccino. Il diritto di questa medaglia raffigura il volto di Edward Jenner con sopra il suo nome e cognome e sotto il suo anno di nascita e di morte. Il rovescio della medaglia mostra un braccio con un segno circolare in rilievo che rappresenta la cicatrice che tipicamente si forma dopo la tecnica di vaccinazione di Jenner. Sopra il braccio ci sono le parole che rappresentano i suoi contributi scientifici, "Introduced Vaccination". Riedel, S. (Jan 2005). Edward Jenner and the history of smallpox and vaccination. Baylor University Medical Center Proceedings, 18(1). Retrieved July 19, 2017. BBC. (2014). Edward Jenner (1749-1823). Retrieved July 19, 2017. apollonia1 punto
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Ave! La mia patina preferita... FINALMENTE!!! E come giustamente fa notare @aemilianus253 anche il ritratto è stupendo. Moneta che ti invidio molto! Grazie per aver condiviso questo "gioiello" con noi. 🙂 Ave! Quintus1 punto
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Mio esemplare aggiudicato nell’asta Varesi e8. RIVENDITORI DI SETA DI LIONE 1814 Gettone. Opus N. Tiolier D/ Armi della città di Lione R/ Un gelso da seta ai piedi del quale una balla del prezioso tessuto ed un corno d'abbondanza Bramsen 1555 Julius 3229 Ag g 13,36 mm 32 RRR q.FDC. Al dritto lo scudo della città di Lione su cuoio e la data 1814; al rovescio, sotto un albero (che nutre ciò che arricchisce) si trovano una cornucopia e un pacco di merce. apollonia1 punto
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Se il tizio è onesto se la ripiglia, ma se la vende con la clausola visto e piaciuto o non accetta le restituzioni, finisce solo con un feedback negativo. Ciao Max, per precisione l'originale è 900 come titolo...le copie si, possono avere titolo inferiore, ma anche riproduzioni fedeli anche al fino dell'oro, che però appunto non son originali. Il tizio di ebay mi ha risposto che è sua da tanto tempo, che è in oro e che comunque lui la vende così...vista e piaciuta....paracul!!!1 punto
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Al link di seguito potete trovare una "intro" sull'argomento della conferenza e informazioni sul relatore Enrico Lesino. https://www.cronacanumismatica.com/la-riforma-monetaria-di-carlo-magno-nellitalia-del-nord/ Vi aspettiamo martedi 7 Febbario alle 20:45 alla conferenza1 punto
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Caro @Archestrato ad ulteriore conferma di quanto scritto ti posto una bellissima immagine del pezzo del MFA di Boston, non citato da Jenkins nel suo Corpus, ma acquistato privatamente nel 1960 dalla MuM AG. Come vedi, nonostante la freschezza dell'esemplare, il conio iniziava già a dare i propri cedimenti/rotture/degradazioni. Odisseo1 punto
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Mi domando come un funzionario pubblico autorizzato ad intervenire sul Bollettino di Numismatica che e’ un organo dell’amministrazione statale possa definire ‘improvvide’ le sentenze - passate in giudicato - emesse da magistrati nell’esercizio del ruolo cui sono preposti dallo Stato stesso. credo che un maggior controllo dovrebbe venire esercitato dai superiori affinche’ affermazioni di tale genere, contraddittorie se non addirittura lesive dell’azione di tutela giuridica del cittadino che lo Stato svolge attraverso i magistrati, non vengano riportate in documenti di divulgazione scientifica di matrice statale.1 punto
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La cosa più semplice è che alla Leu abbiano semplicemente riportato la classificazione senza mai aprire il libro, in fondo anche i libri oggi si vendono bene se "nuovi" quindi perché aprirli. Diciamo che è capitato che alcune aste abbiano messo in vendita monete ritenute "dubbie" solo che venivano supportate da qualche parere autorevole . Magari da un venditore ci si aspetta questo , non atti fideistici positivi o negativi , ma spiegazioni. K.Jenkins credo sia tra i pochi ad aver visto e studiato i ripostigli siciliani....1 punto
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Ciao, non credo che Leu abbia avuto l’intenzione di confutare il lavoro del grande Jenkins, perché altrimenti avrebbe dovuto argomentare un diverso punto di vista con elementi fattuali. Banalmente, non avranno conoscenza di quanto repertoriato da Jenkins come falso. Mi sembra la spiegazione più plausibile. Circa il corpus di Gela, è stato trovato qualche conio in più dopo il lavoro di Jenkins; tuttavia, chi conosce bene il testo riconoscerà la assoluta qualità del lavoro e delle argomentazioni contenute. Una cosa è trovare un nuovo conio, meglio se accoppiato ad un altro già noto, diverso è confutare un falso riconosciuto da uno studioso (di solito con molta prudenza) riconoscendolo ora come genuino. In questo caso l’onere della prova spetterebbe a chi voglia definirlo come buono, o no?1 punto
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PH in Latino è una questione piuttosto intricata, almeno per me, non avendo mai trovato chiarezza definitiva: si leggeva molto probabilmente come P, almeno fino all'età imperiale, più tardi scomparso...Anzi quasi, dato che in francese il dittongo ph esiste tuttora. Sta di fatto che il nome PHILO era diffuso, che si leggesse Pilo o Filo, basti pensare al console Publio Emilio Philo. E poi il diffuso nome Filodemo per esempio. La lingua Greca si sa era ampiamente diffusa e persino di moda potremmo dire, quindi non era necessariamente un nome di un soggetto di origine Greche (*). Sta di fatto che questo graffito monetale è affascinante, se coevo. Un'ultima nota a sostegno della relativa alfabetizzazione del popolo Romano, non soltanto di casta elevata, anche all'epoca della moneta in questione (circa 75 aC / gens Cornelia): https://www.ultimaedizione.eu/2013/04/30/listruzione-nella-roma-antica-niente-politica-senza-la-cultura/1418/#:~:text=Pensare che nell'antica Roma,nazione alla metà del 1900. "Pensare che nell’antica Roma la cultura della popolazione fosse scarsa è assolutamente errato. Nel periodo dei Cesari, infatti, l’alfabetizzazione degli abitanti dell’Urbe era di molto superiore a quella della nostra nazione alla metà del 1900". (*) E’ fondamentale ricordare come l’Impero Romano sia stato sempre bilingue, tanto che fin dall’epoca di Plauto (250 a.C.) la popolazione meno colta era già in grado di comprendere perfettamente i termini greci di cui le sue commedie erano infarcite. Quindi i ragazzi che uscivano da questo secondo ciclo scolastico parlavano e scrivevano perfettamente sia in latino che in greco.1 punto
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La superficie bruno-aranciato a tratti è segno evidente della presenza di ferro. secondo me quindi il tondello è in lega ferrosa, magari suberata (bagno in argento ?)1 punto
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Buonasera a tutti, per la serie dei miei grani, in attesa del raro 1800 posto il mio modesto Grano 12 Cavalli 1798 di Ferdinando IV. Saluti Alberto1 punto
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Ok forse l'usura e quell'esubero mi ha ingannato. Grazie @Rocco68 PS:Ho dei falsi d'epoca molto somiglianti1 punto
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Buonasera a tutti. Ecco a voi la mia Napoletana più brutta : Grano Cavalli 1793 😊1 punto
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@Oppiano, Domenico la mia amarezza era riferita anche ai bei tempi passati con veri Numismatici come De Falco, Becker, Morello, Miatello, Fornoni, Baranowsky, Ruotolo, e tanti altri...seri, e dispensatori di sinceri consigli verso un giovane appena entrato in un mondo avventuroso come lo è la monetazione Napoletana . Ora quei tempi non ci sono più, ma da "vecchio" collezionista ho imparato che siamo noi a portare avanti questo mondo...noi siamo quelli che alla fine decidiamo cosa mettere in collezione, nessuno mi ha mai costretto ad acquistare ciò che non mi piaceva...e il tempo mi ha dato ragione, ogni moneta ha per me un bel ricordo indissolubile. Ed è questo per me il vero motivo del collezionare.1 punto
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Salve. Con piacere vengo ancora a condividere due monete reimpresse: una piastra 120 grana del 1817 ed una piastra 120 grana del 1818. La 1817 mi sembra sia stata impressa su un 12 carlini, per la 1818, invece, brancolo nel buio. Sono certo, comunque, che saprete chiarirmi la situazione. Vi ringrazio e vi saluto caramente.1 punto
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Concordo. Nella Repubblica del secolo scorso c'erano veri artisti che disegnavano francobolli. Oggi abbiamo dei dilettanti che fanno tutto in un computer Questo comunque lo noto molto per le emissioni italiane, altre nazioni anche ai giorni nostri sfornano capolavori.1 punto
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Ciao @mylae, al momento ho raccolto e rielaborato alcune discussioni nella sezione "Antologia Numismatica". Mi auguro che in un futuro sperabilmente prossimo si possa pensare a forme alternative di pubblicazione.1 punto
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:buoncompleanno: :buoncompleanno: augurissimi di parte mia!!!...bon et joyeux anniverssaire!! :lol: :lol:1 punto
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