Vai al contenuto

Classifica

  1. Releo

    Releo

    Utente Storico


    • Punti

      8

    • Numero contenuti

      1524


  2. wstefano

    wstefano

    Utente Storico


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      1046


  3. numa numa

    numa numa

    Utente Storico


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      14725


  4. Vel Saties

    Vel Saties

    Utente Storico


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      2859


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/01/23 in Risposte

  1. Buonasera, ho recentemente aggiunto in collezione un Denario di Marco Emilio Scauro, lo desideravo perché credevo avesse attinenza con la Città di Scauri che è poco distante da dove vivo . La mia è una continua ricerca della storia dei luoghi legati alle mie origini che sono in parte Calabre e in parte Campano Laziali. Sono quindi affamato di conoscenza, di studio. È straordinaria la mole di cose che si possono imparare dallo studio di un piccolo tondello. La voglia di vederci chiaro di sapere di approfondire. E proprio spinto da questo desiderio che ho iniziato a fare delle ricerche sulla figura di Emilio Scauro e mi sono imbattuto in un pregevole studio su Cronaca Numismatica del 17 Dicembre 2020 a firma di Enrico Piras . La gioa e soddisfazione è indescrivibile, in un colpo solo ho avuto delle notizie su questa figura Storica e sulla moneta in mio possesso. Inoltre grazie sempre a questo articolo ho avuto la possibilità di vedere due esemplari della tipologia in mio possesso, ma con una conservazione notevole e che mi hanno fatto ben comprendere ciò che sulla mia moneta è per certi versi solo intuibile. Ecco cosa riporta l'articolo in questione. Costui era rampollo di un’importante famiglia romana: il padre naturale, suo omonimo, era stato princeps del Senato. Quanto a sua madre Cecilia Metella, dopo la morte del primo marito si era risposata niente meno che con Silla, del quale egli divenne pertanto figliastro. Con simili parenti alle spalle, era scontato che Scauro si desse alla politica, cosa che infatti avvenne: fra il 66 e il 62 circa lo troviamo agli ordini di Pompeo in Asia, provincia che si preoccupò di depredare rapacemente. Divenuto edile nel 58, nello stesso anno fece coniare a suo nome una moneta della Repubblica. Si tratta di un denario d’argento, molto noto fra gli appassionati di numismatica. Al dritto è raffigurato il re dei Nabatei Areta che, sconfitto dai Romani, aveva ottenuto la pace proprio da Scauro, e che per questo motivo è rappresentato in ginocchio di fianco a un dromedario, rivolto verso destra. La legenda sopra la figura è M. SCAVR. AED. CVR. (Marcus Scaurus aedilis curulis); nel campo, troviamo EX. S. C. (ex Senato consulto), mentre in esergo REX ARETAS. Al rovescio è raffigurato Giove in quadriga verso sinistra, con uno scorpione sotto i cavalli. La legenda recita P. HYPSAE. AED. CVR. (Publius Hypsaeus aedilis curulis), mentre in esergo e nel campo troviamo C. HYPSAE. COS. PREIVE. e CAPTV (Caius Hypsaeus consul; Preivernum captum). Publius Hypsaeus, collega di Scauro nel 58, aveva precedentemente esercitato un comando militare durante la campagna in Asia di Pompeo. Tale incarico era stato svolto nella Commagene, una regione della Siria di cui lo scorpione raffigurato sotto i cavalli era simbolo. Quanto a Caius Hypsaeus, era un antenato di Publius che, nel IV secolo, aveva conquistato la città di Priverno. Notevole anche il collegamento con Cicerone e la sua arringa in difesa di Scauro accusato di Concussione. Cicerone ci ha lasciato una testimonianza di grande valore storico, letterario e giuridico: ci è infatti pervenuta, purtroppo frammentaria, l’arringa che egli pronunciò in difesa del suo assistito, l’orazione Pro Scauro. In essa, Cicerone sfoggia tutta la sua formidabile eloquenza. Mi fermo qui, non è farina del mio sacco, ma ne faccio tesoro. A voi la facoltà di continuare, di arricchire lo studio, non necessariamente qui nella discussione, comunque mi congedo soddisfatto della mia piccola ricerca. Saluti Alberto
    4 punti
  2. Ciao @Etruscosenzatempo. La moneta falsa che hai acquistato, non è un F3, ma un falso ibrido, con l'accoppiamento di un dritto F4 e il rovescio J 28 Questo vuol dire che esistono falsi anche con questi accoppiamenti "ibridi". Se osserviamo il J28, il rovescio è sempre quello, ma il dritto il cavallo e il cavaliere, sono del dritto F4.
    4 punti
  3. Vedo solo ora discussione a parte la colorazione dell’oro peraltro sempre difficile da giudicare dalle foto, e’ l’epigrafia che non torna rispetto alle flavie ‘ortodosse’ . quello per Novate ( si tratta di Castelnovate che non c’entra nulla con Novara) e’ uni degli esemplari piu’ rari. Qui hanno copiato la legenda dell’esemplare riportato da Bernareggi ( non riportato nemmeno in foto nel volume della Pardi) commettendo pero’ alcunj errori nelle lettere che compongono la legenda. Scusate se non commento oltre ma non vorrei fornire troppi particolari per una delle serie alto-medioevali piu’ prese si mira dai falsari.
    4 punti
  4. Condivido la mia gazzetta saluti Doge92
    4 punti
  5. Salve a tutti! Oggi breve giretto al mercatino che viene sempre fatto il mercoledì nella mia città. Nulla di che in realtà di solito nessuno ha monete oltretutto... Oggi è stata una piacevole sorpresa con due monetine a 50 centesimi l'una. Certo con gli ultimi post vi ho "abituato bene"😄 oggi ho trovato queste due umili monetine, una già l'avevo ma in conservazione peggiore e poi la Palestina la prendo sempre quando capita e finora mi è capitata appunto solo una volta. L'altra un po' meno soddisfacente ma mi mancava, una moneta che mi è sempre piaciuta ma forse sono stato un po' affrettato a prenderla visto quanto è comune e sicuramente mi ricapiterà in condizioni migliori... Palestina, mandato britannico 1946 (una delle ultimissime coniazioni) Egitto, 10 milliemes 1943
    3 punti
  6. Alberto, la SIGILIAR non l'ho fatta mai vedere ed allora ne approfitto per pubblicarla. Non è eccezionale, ma bisogna accontentarsi, altrimenti si finisce in bancarotta... Un caro saluto
    3 punti
  7. Hai fatto bene, è una moneta ricca di storia. Precisiamo che in tutte le emissioni ci sono varianti nella legenda (per mancanza o diversa disposizione delle lettere) e nella sella del dromedario (epiippium, alta sella da guerra, o sagma cameli o basto per mercanzie). La moneta fu emessa da due edili curuli (Babelon ritiene che la precisazione EX S.C. alla straordinaria concessione loro del potere di battere moneta), forse per i festeggiamenti offerti per celebrare il ritorno di Scauro, dopo la vittoria su Areta; gli storici antichi descrivono le somme enormi che egli donò nell’occasione e a tali elargizioni è dovuta l’abbondanza di questa emissione. Uno dei due era Hypseo (vedasi la nota alle emissioni 420/1 e 420/2), l’altro forse lo stesso Scauro, eletto edile nel 58. Marco Emilio Scauro, orfano cresciuto da amici di famiglia, era cognato di Pompeo, che ne aveva spostao la sorella (Emilia Scaura) e si prese cura di lui anche dopo la morte di lei. Durante la terza guerra mitridatica, Pompeo lo scelse personalmente come tribuno militare e gli conferì, benché fosse solo questore, la responsabilità sulla Giudea. Qui avvenne l’episodio ricordato al D/: Aristobulo II, gran sacerdote assediato a Gerusalemme da Areta III (re di Nabatea e di Damasco), invocò l'aiuto di Pompeo per il tramite di Scauro, offrendo un'enorme ricompensa, ma quando Scauro costrinse Aretas a rinunciare all'assedio (64) Aristobulo lo accusò di avergli estorto 1000 talenti; Pompeo dette fiducia al cognato e, all’esito di una campagna (cui forse rinvia l’emissione rrc 431/1) sostituì Aristobulo (deportato prigioniero a Roma) con suo fratello Hyrcano II (63). Tornato Pompeo a Roma (62) il Senato diede mandato a Scauro, appena ventenne, di pacificare l’area; egli allora sbarcò ad Alessandria e con manovra fulminea occupò Petra, capitale del regno di Nabatea; tolse l'assedio solo dopo che Areta ebbe gato un riscatto di 40 talenti; in seguito, fu accusato di averne trattenuta parte. Nel 59 ebbe un trionfo con grande magnificenza e fece costruire il theatrum Scauri, capace di 80.000 spettatori. Pretore nel 56 e propretore in Sardegna nel 55, nel 54 ebbe l'appoggio del primo triumvirato per la carica di console ma fu accusato de repetundis; sebbene palesemente colpevole fu assolto, grazie a Cicerone. Fu accusato di brogli elettorali ed esiliato nel 53; i rotoli del Mar Morto fanno cenno alla sua morte. Si ritiene che il R/ rivendichi la discendenza di Hypseo da uno dei due omonimi conquistatori di Priverno nel IV secolo (si veda la nota alle emissioni rrc 420/1 e 420/2); lo scorpione potrebbe richiamare l'antica credenza che gli uomini nati sotto quel segno zodiacale fossero saccheggiatori di città, oppure essere simbolo della Commagene, ove egli esercitò un comando sotto Pompeo. Questa moneta è molto interessante in quanto presenta, a livello iconografico, tracce di conservatorismo, per via del richiamo ad un antenato al R/ ma, al tempo stesso, sfrutta il D/ per proporre una tematica di natura propagandistica di tipica eredità sillana; è uno dei primi casi di commemorazione di eventi della storia contemporanea. Nonostante queste differenze, tra le due facce vi è comunque un sottile legame, che rivela l'acume dei monetarî: il riferimento alla famiglia, entità superiore per buona parte del periodo repubblicano, usata e sfruttata per storificare miti e per legittimare il compimento delle azioni dei singoli, seppur giustapposto a messaggi decisamente più attuali, che di "repubblicano" hanno davvero poco.
    3 punti
  8. pare il nome di una ricetta, invece è una parte della mia collezione
    2 punti
  9. La notizia, di carattere prettamente archeologico ha a che fare strettamente con la numismatica visto che il "porto perduto esagonale" è immortalato con vista a volo d'uccello su un meraviglioso sesterzio dell'imperatore Traiano, un esemplare del quale (non uello riprodotto qui sotto) è stato al centro di un'iniziativa del Comune di Fiumicino per acquistarlo da un'asta svizzera nel 2017. Un tesoro di Roma antica si "svela" per la prima volta: a Fiumicino l'imponente bacino esagonale imperiale, oltre 357 metri per lato ed una superficie di circa 32 ettari, nel complesso portuale di Claudio e Traiano, è, infatti, sotto "la lente" di indagini archeologiche, con l'impiego anche di nuove tecnologie. Le prime attività sono iniziate nel febbraio 2021 e le ultime nei giorni scorsi: rientrano nel servizio Tutela del Patrimonio Culturale subacqueo del Parco archeologico di Ostia antica, sotto il coordinamento del direttore del Parco archeologico, Alessandro d'Alessio, e della responsabile del servizio Tutela Patrimonio Culturale subacqueo, la funzionaria archeologa subacquea Alessandra Ghelli. Obiettivo: acquisire i dati relativi alle caratteristiche costruttive del bacino portuale, alla sua frequentazione e fruizione, con la documentazione e il recupero di qualsiasi testimonianza utile alla ricostruzione delle varie fasi di vita, in senso sincronico e diacronico, di quello che è stato il porto marittimo più importante dell'antichità. Le prime attività di indagine, effettuate in immersione, con il supporto tecnico operativo del Nucleo carabinieri subacquei di Roma e dei carabinieri Nucleo Tpc di Roma, hanno permesso di recuperare alcuni frammenti ceramici pertinenti a contenitori da trasporto (puntali e colli d'anfora, anse) e materiali edilizi (laterizi e tegole). Ora una nuova fase di ricerca per il bacino inglobato all'interno di una proprietà privata e gestito dalla Fondazione Portus Onlus, che ne garantisce la fruibilità dal 1993: "La visibilità all'interno del bacino esagonale, per la qualità delle acque e le caratteristiche del sedimento che ne ricopre i fondali, è quasi nulla. Nuovo impulso alle attività è fornito dall'impiego di nuove tecnologie, ricorrendo alle strumentazioni per la geofisica marina applicate ai beni culturali, come quelle messe a disposizione dalla Codevintec Italiana Srl nella recente campagna di indagine condotta tra il 16 e il 18 gennaio scorsi", spiega Ghelli. Tra il 100 e il 112 d.C., l'imperatore Traiano ideò il nuovo progetto che prevedeva l'escavazione di un grande bacino esagonale, interno rispetto al porto di Claudio, per implementare il Porto di Roma e, allo stesso tempo, risolvere i numerosi problemi, primo fra tutti l'insabbiamento, cui era soggetto il "portus Augusti Ostiensis", ovvero il primo impianto portuale fatto costruire, 2 km a nord della foce del Tevere, dall'imperatore Claudio e completato da Nerone. L'imponente complesso portuale imperiale doveva assolvere al crescente fabbisogno di approvvigionamento di materie prime, ma non solo, dell'Urbe in relazione al progressivo incremento demografico. Punto cardine del complesso portuale traianeo fu, quindi, la costruzione di un bacino interno rispetto al porto di Claudio; la pianta esagonale ne agevolava le operazioni di attracco della navi onerarie e quelle di scarico e carico delle merci. Un sistema di vie d'acqua artificiali, fossae, assicurava la comunicazione diretta con il mare e con il Tevere. A quest'ultimo, in particolare, era collegato tramite una via d'acqua trasversale che si immetteva, in un canale, già presente nel primo impianto di Claudio, che costituiva il collegamento diretto con il Tevere, la Fossa Traiana (odierno canale di Fiumicino). Negli anni Venti del secolo scorso, l'esagono traianeo fu oggetto di un imponente intervento di bonifica che liberò il porto di Traiano dall'oblio che per lunghi secoli lo avevano relegato a poco più di uno stagno melmoso e malsano. Notizia in: https://www.ansa.it/canale_viaggiart/it/regione/lazio/2023/01/20/archeologia-hi-tech-il-porto-esagonale-di-traiano-si-svela_169e4e4c-0341-4c86-ad35-8e844efcb004.html Dell'iniziativa per l'acquisto del sesterzio se n'è parlato qui: https://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/fiumicino_una_colletta_per_salvare_il_sesterzio_di_traiano-3300893.html?refresh_ce
    2 punti
  10. La prossima e-sale 106 di Roma Numismatics propone una piccola collezione di monete "barbariche" o imitative di Gallieno e degli imperatori delle gallie. https://romanumismatics.us1.list-manage.com/track/click?u=bd4117df40059e6ea3c43af3b&id=c4821007fd&e=9b5e2b8c38 e qui: https://www.romanumismatics.com/e-sale-106/2023-02-16?catId=&cat_id=4&closedLots=0&currency=10&excl_keyword=&exclude_keyword=&gridtype=listview&high_estimate=7500&ipp=10&keyword=&list_type=list_view&load_till_page=1&lots_per_page=100&low_estimate=5&page_no=1&search_lot_no=&search_type=&sort_by=lot_number&view=bidders
    2 punti
  11. Giusto per stare in tema posto una moneta di cui vado particolarmente fiero, ma non perché nasconde chissà quale segreto...
    2 punti
  12. Buonasera,io la penso in senso opposto,non è che in ogni cosa fuori dall'ordinario bisogna ricercare un messaggio segreto,una segnatura,un codice o chissà cosa, è vero che la monetazione di Ferdinando IV è ricca di varianti di cui molte meritevoli di approfondimenti ma è anche vero che altre hanno un'origine casuale,e fino a quando non avranno un riscontro certo rimarranno tali... Inoltre è un conto un simbolo o una lettera o un numero invertito,capovolto,speculare,ma una "cosa" informe solo perché è attaccata ad un numero,una lettera o una figura non significa niente per me,e se così non fosse allora ogni moneta sarebbe una variante e nasconderebbe chissà che segreto... Allora si che sarebbe una vera Babilonia...
    2 punti
  13. Dovrebbe essere questo follis (Sciscia) Crispo (316-326 DC)
    2 punti
  14. A questo punto sarebbe corretto pensare che l’area centrale concava del dritto, in rilievo sul conio di incudine, si sia lievemente “appiattita/schiacciata” e deformata dopo un certo periodo di utilizzo, creando le alterazioni che abbiamo notato. Direi che il sassolino di cui parlavo non da più fastidio. Finalmente 😅 Il mio dubbio nasceva dal fatto che tra i vari segni di usura del conio questo specifico particolare non venisse evidenziato da Jenkins. Che è il faro che guida ogni studioso della monetazione di Gela. In ogni caso mi hanno sempre colpito alcuni dei primi conii utilizzati nelle serie dei didrammi tardo arcaici geloi, così ricchi di dinamismo e di uno stile già così curato. Non c’è da sorprendersi che Gelone avesse deciso di trasferire molte maestranze geloe a Siracusa quando vi prese il potere. Erano di certo tra le migliori della grecità occidentale all’epoca.
    2 punti
  15. Salve. Di questo argomento si è già discusso nel topic : “Ferdinando IV piastra 120 grana 1795” del 22 novembre 2011. Gli interessati possono facilmente consultarlo su questo forum. Anche Francesco si era impegnato a far eliminare questa variante dal catalogo Gigante del2013, ma, a quanto pare , è ancora presente nel catalogo del 2023. In quel topic ci sono le foto della 1795 con la variante in discussione. Da una prima osservazione molto veloce mi sembra di rilevare che, almeno una, è di diverso conio rispetto alla mia. MI riservo di approfondire la faccenda con calma e di pubblicare, eventualmente, le foto da me messe a confronto superficialmente poco fa. Può darsi mi sia sbagliato, non ci sarebbe da meravigliarsi. Piuttosto, quello che più mi preoccupa, è che venga sempre messo in campo la fuoriuscita di metallo, l’escrescenza, il mal funzionamento del conio e roba simile. Io non metto in dubbio che in questo caso realmente c’entri il conio. Ma sta di fatto che, molto spesso, quando non riusciamo a spiegarci una determinata evidenza, troviamo comodo e facile coprirci con la foglia di fico che abbiamo individuato nel conio. Troppo spesso ed in tante circostanze diverse ho sempre sentito addossare le colpe al conio…È sempre lui che si diverte a combinare marachelle…! La variante SIGILIAR è dovuta al conio? Ma come si fa ad esserne certi? Può darsi sia dovuta al conio, ma può anche essere che non sia dovuta al conio! Bisogna approfondire la questione prima di prendere delle posizioni, bisogna essere certi di quello che si dice, altrimenti creiamo solo un grande caos e grande disorientamento nei collezionisti. Scusate per lo sfogo, ma troppe volte ho sentito addossare le colpe al conio, che mi sembra comportarsi come un missile intelligente. O crediamo nelle varianti, nella segnatura delle monete e cerchiamo di capire oppure certifichiamo che non sappiamo nulla, che tutto quello che andiamo rilevando e scrivendo sui cataloghi è solo aria fritta. È solo perdita di tempo.Per cui conviene tenersi fuori dal manicomio imperante nel collezionismo numismatico. Altro che storie!
    2 punti
  16. Ciao a tutti, stasera scrivo per condividere una strepitosa figura di m*rda fatta dai grafici della Newton Compton che ha pubblicato l’ennesima edizione del libro di Vasari sulle vite eccellenti dei nostri tre amati e ben conosciuti personaggi 💸. Vabbè, mi fermo qua. Vi lascio ammirare la copertina e rabbrividire 🫣
    2 punti
  17. Egregi, Vi aggiungo delle valutazioni frutto di miei studi. Come già anticipato, possiedo da tempo un esemplare F3 Jenkins, acquistato come falso da studio, che ho analizzato con altri didrammi di genuini di Gela. L'F3 Jenkins in questione è una copia del J28. Allego foto di confronto con esemplare genuino. Potete chiaramente riconoscere i segni di un falso: Il metallo dettagli sfocati, specie nel cavaliere lettere non compatibili con il conio originale ( J28 ) patina artefatta e innaturale incrinature segno di pressa idraulica , ben diverse dai segni di espansione da battitura a martello Spero che il contributo , anche se non precisamente riguardante la moneta oggetto, sia stato utile. Saluti
    2 punti
  18. Comunque sei troppo pignolo....l'importante è il contenuto e ti fanno anche il 20% di sconto😉. Vuoi vedere che se gli invii una bella mail dello strafalcione te lo regalano insieme alla versione integrale .... avrai l'originale e la variante del libro con prezzi alle stelle fra qualche anno😁
    2 punti
  19. 2 punti
  20. Quando ne sarebbero bastate 560.000 🤷‍♂️
    2 punti
  21. 650.000 lire rovinate...
    2 punti
  22. Condivido anche la seconda puntata 😉🤣
    1 punto
  23. Ciao a tutti condivido volentieri con voi anche questo sesterzio di Tito "Patina Tevere" proveniente da asta NAC. Tito 79-81 d.C. Zecca di Roma (80-81d.C). 24,05 gr. - 35 mm. RIC 154 In questo sesterzio di Tito con Patina Tevere si nota chiaramente sul rovescio, la tipica superficie a buccia d'arancia che contraddistingue le monete provenienti da giacitura fluviale.
    1 punto
  24. Buona sera. Volevo condividere questi 20 centesimi Uruguay, anche se non presi da una ciotola nei mercatini.. Mi sembra una bella moneta,🙂 dovrebbe raffigurare una fortezza costruita nel 1800.. Cordiali saluti
    1 punto
  25. Guardi, nell'unica occasione in cui ne ho avuto bisogno, ho chiesto aiuto ad un professionista che mi ha fatto gratuitamente il favore di immergere la moneta malata in mio possesso per un giorno in benzotriazolo. Il benzotriazolo è infatti cancerogeno, nocivo e abbastanza pericoloso. Io ho evitato di usarlo ed eviterei di usarlo senza adeguata preparazione. Conviene contattare qualche numismatico della sua zona e chiedere lumi.
    1 punto
  26. Sul dritto mi pare di leggere IVL CRIS-PVS NOB C, busto laureato di Crispo, qui cesare. Il rovescio va girato: Si dovrebbe trattare di una CAESARVM NOSTRORVM/VOT X Forse SIS (Siscia) in esergo? Buona serata da Stilicho
    1 punto
  27. Andate a consultare il Gigante a pagina 526, Nomisma a pagina 220 e Magliocca a pagina 138 ( foto con ingrandimento della”G”). Mi chiedo: i cataloghi perché vengono compilati? Per ingannare il collezionista? Se ogni volta contestiamo o mettiamo in dubbio quello che riportano, mi dite a che gioco stiamo giocando? La faccenda non mi è chiara e mi preoccupa. A questo punto, vista la grande confusione esistente, non mi fido più di nulla. È solo una grande Babilonia, dove ognuno si sente libero di terremotare qualsiasi certezza. E senza le certezze non si va avanti. Sono stufo di sentir parlare delle continue prodezze del conio, ormai in tutte le minestre, e di vedere affossata la ricerca del perché di determinate varianti. un caro saluto.
    1 punto
  28. Grazie, scusate, ma devo ancora fare un po'di esperienza. @Bruzio
    1 punto
  29. A me sembra un'escresenza di metallo. O sbaglio?
    1 punto
  30. eh lo so, ma sono un po' una capra per queste cose e per non far danno.....
    1 punto
  31. Niente paura! Stanno lavorando sulla copertina della prossima edizione
    1 punto
  32. Si diciamo che anche se avessero messo il Michelangelo giusto la copertina sarebbe stata comunque imbarazzante!
    1 punto
  33. Ciao a tutti, oggi posto per condividerlo con voi, un mio denario di Macrino mSPL con provenienza: Ex Numismatica Varesina, Ex Numismatica Moruzzi, Ex Numismatica Katane. Macrino 217-218 d.C. - Emissione 217d.C D/ IMP C M OPEL SEV MACRINVS AUG. - R/ PONTIF MAX TR P II COS P P. RIC 32, Cohen82. 3,77 gr. "NC"
    1 punto
  34. E' arrivata la risposta dalla Casa d'Aste..... Odisseo Thank you kindly for your email. The information has been forwarded to our Winterthur office, where the coin is currently located, for examination.
    1 punto
  35. Buongiorno, chiarissimo! Ottima disamina! Concordo in toto, e sono ben lungi dal voler prendere in giro l'utente. Lo confesso, però, in fondo, anch'io sono alla ricerca di una moneta "rara" che mi possa far guadagnare qualche eurino: ( bollette gas, condominio... si sa) come anche un francobollo con difetti o una vecchia cartolina speciale, o trovare con il metal detector un tesoretto; che poi dovrei dichiarare. Beh, mi limito a sognare, per ora.
    1 punto
  36. la moneta non mi suscita dubbi 15° anno di Giustiniano, Costantinopoli.... in mano ti sembrerà grande come un sesterzio, anche un po' di più, pesante forse poco meno, un tantino meno spessa di certi sesterzi... con un bordo meno tondeggiante e più squadrato...
    1 punto
  37. Esemplare particolare . La figuretta del "daimon" con tratti tendenti al filiforme, l' etnico retrogrado dall' alto al basso, il rovescio semplificato, potrebbero ricordare gli ultimi stateri incusi di diametro ridotto . La figura di Apollo al diritto, per contro, pare appartenere ai primi incusi : la testa con capigliatura acconciata a treccioline, le braccia robuste, busto e gambe apparentemente esili, esilità forse accentuata fotograficamente dalle ombre che le affiancano . Curiosa la linea di terra sulla quale poggiano i piedi : piuttosto importante, a pallini e con centralmente nell' area di esergo, un pallino isolato . Si può anche notare nel tondello, l' importante perdita di parte della cornice decorata .
    1 punto
  38. Ciao a tutti, condivido volentieri con voi un mio sesterzio proveniente da una vecchia collezione, "EX Numismatica Picena" Sesterzio Otacilia Severa, 244-249 d.C. - Zecca di Roma (245-247 d.C.). 21,72 gr. 33mm. RIC 203a.
    1 punto
  39. Ciao, non credo che Leu abbia avuto l’intenzione di confutare il lavoro del grande Jenkins, perché altrimenti avrebbe dovuto argomentare un diverso punto di vista con elementi fattuali. Banalmente, non avranno conoscenza di quanto repertoriato da Jenkins come falso. Mi sembra la spiegazione più plausibile. Circa il corpus di Gela, è stato trovato qualche conio in più dopo il lavoro di Jenkins; tuttavia, chi conosce bene il testo riconoscerà la assoluta qualità del lavoro e delle argomentazioni contenute. Una cosa è trovare un nuovo conio, meglio se accoppiato ad un altro già noto, diverso è confutare un falso riconosciuto da uno studioso (di solito con molta prudenza) riconoscendolo ora come genuino. In questo caso l’onere della prova spetterebbe a chi voglia definirlo come buono, o no?
    1 punto
  40. Qui non si tratta di errori umani o atteggiamenti fideistici ma di correttezza metodologica. Se schedo una moneta facendo riferimento ad un corpus che la ritiene falsa posso anche non essere d'accordo ma sarebbe corretto perlomeno esporre le motivazioni che mi inducono a dissentire.
    1 punto
  41. Eccola, io la chiuderei q.fdc
    1 punto
  42. Buonasera a tutti, per la serie dei miei grani, in attesa del raro 1800 posto il mio modesto Grano 12 Cavalli 1798 di Ferdinando IV. Saluti Alberto
    1 punto
  43. Grazie del tuo post. Ti rispondo muovendo da quanto già osservato sapientemente da Jenkins che, a mio avviso, ribadisco essere il più grande studioso straniero di monete greche (assieme a Kraay), specie di ambito siciliano. Riporto la descrizione del Jenkins 3 in cui si indica che alcuni esemplari tra cui il pezzo della Collezione Pennisi (Barone di Floristella) acquistato all'asta Hamburger 98 del 1933, presenta dei flaws ovvero delle rotture di conio..... Sono molto comuni nelle didramme di Gela. Non sono delle reincisioni e/o rilavorazioni del conio, ben diverse e visibile soprattutto nell'evoluzione dei 3 conii di dritto O4 - O5 - O6........... Ovviamente i pezzi ex Pennisi e collezione A.W. sono successivi a quelli del British Museum (plate coin del Jenkins 3) e del Gorny... Odisseo
    1 punto
  44. Ciao Adolfo, ieri andavo un po' di corsa e non ho risposto subito al tuo messaggio, in quanto ero troppo di fretta. Volevo trovare le parole giuste per incoraggiarti: è soprattutto studiare e divulgare gli argomenti di nicchia o, meglio, la Cultura che sentiamo a noi più vicina, che lascerà traccia nel futuro e forse ci salverà dal e nel futuro, da quello che Pasolini definì "il Nuovo Fascismo" , inteso come "nuovo Potere" che "è americanamente pragmatico. Il suo fine è la riorganizzazione e l’omologazione brutalmente totalitaria del mondo" [Pier Paolo Pasolini Il Potere senza volto, in Il Corriere della Sera (1974) in Scritti corsari, Garzanti, Milano - 1975]. La divulgazione dell'ovvio , degli argomenti di massa, è roba da influencer... Questo paese ha abbandonato la via della cultura , per allinearsi ad un pensiero che non gli appartiene...abbiamo voltato le spalle a culture millenarie per accogliere a braccia aperte Coca-Cola e Chewingum...abbiamo abbandonato la nostra storia per assecondare chi di storia non ne ha. Ma la storia è dura a morire... Ad maiora!
    1 punto
  45. Il tuo messaggio è di grande spessore e soprattutto gratificante. Gli anziani (ma non solo) del Forum spendono tempo nel rispondere ai quesiti degli Utenti e mettono a disposizione di tutti le loro conoscenze, nei limiti che ognuno di noi possiede. Ti assicuro che spesso capita di non ricevere in cambio neanche un grazie. Piuttosto credo di essere caduto nel banale nella mia ultima affermazione nel precedente messaggio. Talvolta rimango stupito di me stesso. Purtroppo le mie monetazioni preferite non hanno grande seguito e mi chiedo a cosa serva divulgare se poi a nessun interessano. Ma è una questione tutta mia, dai. Grazie di nuovo e cordiali saluti. Per qualsiasi motivo non esitare a contattarci A.S.
    1 punto
  46. Ciao A cosa si riferisse e chi rappresentasse lo scudetto con astro non è ancora chiaro. Almeno credo e in base alle mie (limitate?) conoscenze. Potrei ipotizzarne un utilizzo per riconoscere le ultime emissioni di denari paparini (poco prima della morte di Giovanni XXII) da quelli precedenti. Infatti (da Martinori 1909 p. 431): Nel mese di maggio del 1334 Giovanni XXII torna a scrivere al Rettore ed al Tesoriere del Patrimonio, residenti in Montefiascone, perchè ordinino la coniazione di nuova moneta paparina per comodo della provincia, e con il consenso ed il consiglio del Vescovo di Viterbo. Il Tesoriere, tale Stefano Lascoutz, scrisse subito ad Angeluzzo Peponi mercante di Orvieto, per invitarlo a venire in Montefiascone e prendere gli accordi necessari col Rettore per la coniazione della moneta; e ciò « per mandato del papa ». Nel documento si fa accenno alla esperienza dell'Angeluzzo in tale lavoro. E' solo una possibilità di ragionamento. Riconoscere nella tua moneta l'armetta è impresa ardua, in effetti. Con un poco di fantasia, forse. Anche se la tradizionale E finale potrebbe essere la soluzione. Con visione diretta sarebbe più facile ma se tu non riesci vuole dire che il particolare non è realmente leggibile. Grazie a te per averci resi partecipi. E' una monetazione di nicchia e di cui non si parla mai. In parole povere non ci capisce una "mazza" nessuno 🙂🙂🙂 Cari saluti a tutti
    1 punto
  47. Salve. Con piacere vengo ancora a condividere due monete reimpresse: una piastra 120 grana del 1817 ed una piastra 120 grana del 1818. La 1817 mi sembra sia stata impressa su un 12 carlini, per la 1818, invece, brancolo nel buio. Sono certo, comunque, che saprete chiarirmi la situazione. Vi ringrazio e vi saluto caramente.
    1 punto
  48. Filippo II° Principe di Spagna mezzo Ducato coniato tra il 1554/1556 D; PHILIP R ANG FRA NEAP PRI HI R; POPOLORUM SECURITATI fonte; Cagiati Memmo; Le monete del Reame delle due Sicilie, Napoli, Tipografia Melfi & Gioele, 1911 pag.94 Cagiati n° 11 _ CNI n° 113 : PR n° 5 Maestro zecchiere Giovanni Battista Ravaschiero
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.