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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/02/23 in Risposte

  1. Scusate, ero via e vedo solo ora questa discussione. Concordo in pieno con tutti quelli che mi hanno preceduto. Gli esemplari "buoni" sono altri:
    4 punti
  2. Ciao Confermo che sono stati inviati diversi di questi messaggi spam. L’utente in questione è già stato bannato. Ho avvertito gli admin @Reficul e @incuso che sicuramente sapranno cosa fare un caro saluto, Fabrizio
    3 punti
  3. Ho ricevuto altre foto dell’asta Palombo che tolgono ogni dubbio sul fatto che il sesterzio Tkalec- Palombo è lo stesso del sesterzio New York Sale. Ma non so se posso postarle. Comunque il confronto con un sesterzio dagli stessi coni (Naville Numismatics) mostra cosa è irrimediabilmente sparito nella completa reincisione. Ho scelto la foto di New York Sale, è quella più somigliante alle nuove foto di Palombo. Il ritratto in particolare, stupendo nella sua espressività sull’esemplare anche usato Naville, è diventato una caricatura.
    3 punti
  4. Segnalo l'uscita del n. 391 di Panorama Numismatico. Questo è l'indice: Gianni Graziosi, Immagini femminili sulla cartamoneta, I parte – p. Roberto Diegi, La monetazione di tipo greco in Sicilia, 4, Leontini e le sue monete – p. 11 Alberto Castellotti, Un imperatore a “marcia indietro”– p. 17 Vladimiro Pirani, Zecca di Ancona: i bolognini – p. 21 Giuseppe Carucci, Gli emisferi di Magdeburgo – p. 41 Alberto Mosca e Artur Zub, Il tricolore ai piedi del leone – p. 45 Giuseppe Carucci, I soldi del calcio – p. 51 Notizie dal mondo numismatico – p. 55 Mostre e Convegni – p. 62 Aste in agenda – p. 63
    2 punti
  5. Buongiorno a tutti, spero innanzitutto di essere nella sezione giusta (primo messaggio…). Volevo chiedere a voi esperti un parere su questa moneta da 2 euro con evidente errore di conio mai circolato. È comune? Può avere un interesse collezionistico? Grazie a chi vorrà dare il suo parere.
    2 punti
  6. Ciao, oggi condivido un denario dell'Augusta Giulia Domna (193-211 d. C) moglie dell'imperatore Settimio Severo recante sul rovescio la personificazione della Pietà (Pietas), denario molto comune coniato a Roma nel 200 d. C. circa. La Pietà era per i romani la fautrice dei buoni rapporti e quindi dell'armonia e del quieto vivere tra le persone. In questo caso è rappresentata stante con contenitore di incenso( Acerra o Turalis) in braccio a sinistra mentre sparge con la mano destra grani dello stesso su un altare sacrificale. Una Pietas Augusti questa rivolta più a tutta la famiglia imperiale, oltre che al popolo, che però non servì a molto visti come finirono i rapporti tra i suoi due figli Caracalla e Geta, dopo la morte del padre. Da esame diretto il denario risulta coniato (spero ai tempi dell'Augusta 🙂), ben centrato, con bel ritratto, buon modulo e metallo ed ha circolato abbastanza svolgendo la sua funzione. Grazie ed alle prossime ANTONIO 20 mm 3,64 g RIC 572
    2 punti
  7. Ciao a tutti per condividerlo con voi posto un Dupondio patina Tevere proveniente dall'Asta Thesaurus, Auction 17, Lot. 77. DUPONDIO AUGUSTO (27 a.C -14 d.C.) M. Sanquinius - 12,3 gr. D/Entro due rami di quercia AVGVSTVS - TRIBVNIC - POTEST R/Nel campo le lettere S C in legenda: M SANQVINIVS Q F III VIR A A A F F
    2 punti
  8. Sono due utenti (con ogni probabilità soltanto uno, con due account) haver33 e Rani02, che come detto sono già stati eliminati, speriamo sia finita. petronius
    2 punti
  9. guarda... praticamente lo stato/la banca centrale non hanno mai emesso dei Notgeld/Aushilfsschein/Gutschein, anzi, sono stati loro ad aver invitato industria, città e comuni a produrre questi biglietti semi-ufficiali. Qui addirittura un Aushilfsschein di una caffetteria di Sylt, un'isola del nord Qui un'altro di una cittadina praticamente attaccata ad Amburgo, che durante gli anni bui è poi stata "annessa". Interessante il biglietto di una città anche questa vicina ad Amburgo (Pinneberg) dove viene riportata sia la denominazione "Notgeld" che "Aushilfsschein" Vediamo dove andiamo poi a finire! Alla prossima, Njk
    2 punti
  10. Anche questo passaggio non mi è chiaro,ma probabilmente è un mio limite... Riscontri certi per molte varianti non li avremo mai,ma in alcuni casi anche un'ipotesi concreta potrebbe anche essere presa in considerazione... Se poi basta così poco per "chiudere bottega"allora vuol dire che non abbiamo abbastanza interesse e aspettiamo sempre che la risposta ci venga data da qualcun'altro,e quasi sempre non saremo d'accordo con quella risposta... L'ipotesi di LOBU riguardo alla C biforcuta è di sicuro molto interessante e non nascondo che mi ha stuzzicato ma rimane pur sempre un'ipotesi... Per quanto riguarda i cataloghi è da considerare che sono per l'appunto cataloghi e non testi specifici o scientifici,sono utili per una catalogazione di massima e di "stampo"commerciale,quindi ci sta che riportano tutto quello che ha interesse collezionistico, indipendentemente che sia una variante degna di nota o una ciofeca,sta poi al collezionista decidere, secondo il suo pensiero se quella determinata variante può essere interessante o meno...
    2 punti
  11. Ciao a tutti, ciao @nikita_! Tanto per fare i precisini qui si tratta di un'altra categoria di denaro sostitutivo: ci sono i Notgeld cioè il denaro di emergenza; ci sono i Gutschein cioè i buoni; e poi - chissà perchè - ad Amburgo e dintorni sono state stampate le Aushilfsschein che con una traduzione (forse un po' approssimativa, ma rende il concetto) potrei chiamare biglietti ausiliari. Adesso devo andare, ché se non capisco perchè al Nord li hanno chiamati così non dormo... Servus, Njk
    2 punti
  12. Ciao, una mia considerazione per quanto riguarda la moneta della discussione ed ovviamente alle altre centinaia palesemente rifatte e stravolte (che per me valgono meno di tante belle repliche moderne che si vendono a poche decine di euro, parere sottolineo personale) che vengono acquistate in tante aste ogni anno. Ho usato acquistate e non vendute non a caso. Infatti non sono d'accordo con chi impunta la colpa di tutto questo principalmente a chi propone tali monete ma anzi penso che invece la colpa sia principalmente di chi le acquista e cioè noi che le raccogliamo o collezioniamo. Siamo sempre alla ricerca dell'esemplare migliore, più bello, più intonso dimenticandoci forse che sono monete che hanno più di duemila anni, in metallo povero quindi facilmente compromesso dalla giacitura nei luoghi di ritrovamento, e spesso usurate dalla circolazione. Noto con dispiacere che quando qualcuno chiede pareri sull'acquisto di un sesterzio il 99% di chi risponde lo rimanda a cercare un esemplare migliore, di attendere... Che cosa? Forse un esemplare 'pataccato' che appare più bello? Siccome al peggio non c'è mai fine tira e ritira si arriva alla moneta della discussione, proposta in vendita ma soprattutto acquistata (da noi!!!) ed è questa la cosa piu grave. Siamo noi che acquistiamo che incrementiamo tale pratica. Quindi... Si vende perché c'è chi acquista questi obbrobi... Percui non si fa altro che attaccare l'asino (cioè noi) dove vuole il padrone. Se andassero invendute forse qualcosa cambierebbe, o no? Ma tant'è.... 🙂 ANTONIO
    2 punti
  13. Un vecchio (e bravo) numismatico mi ripeteva sempre: ''Guarda la moneta e non ascoltare le storie.'' Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  14. E allora dovrò copiarti, visto che quasi condividiamo le origini di Latium Adiectum e gli intenti di costruire collezioni "geolocalizzate ". 😉
    2 punti
  15. Ma forse vale la pena interrogarsi sui vincoli che pesano effettivamente sulle grandi case d’aste, per sapere se, in generale, comprando da loro monete antiche, possiamo realmente fidarci della loro origine non fraudolenta, o se, con coscienza pulita, prendiamo il rischio di alimentare il saccheggio di beni culturali di paesi sottomessi a situazioni geopolitiche caotiche, o semplicemente privi di mezzi di far applicare le leggi esistenti? E sul perché tale passaggio da una rinomata casa d’aste costituisce ancora, in linea di principio, un certificato di rispettabilità e un passaporto valido per le successive vendite.
    2 punti
  16. De Grege Epicuri. Direi una splendida collezione: anni fa mi ci sarei buttato a pesce. Pero' anni fa le imitative si compravano per poco; ora, vedrete che prezzi faranno!
    2 punti
  17. Ciao, capita spesso di vedere qualcosa di simile, è quel che rimane di un timbro rettangolare di una banca, l'altra porzione è rimasta impressa sulla fascetta. MB .... è rimasta stampigliata la conservazione?
    2 punti
  18. Ciao a Tutti, finalmente trovo un attimo di tempo per pubblicare questa nuova discussione a beneficio di appassionati e cultori. Sfogliando e leggendo il nuovo listino LEU (FPL 1 di gennaio) non ho potuto fare a meno di notare che al lotto n.37 viene messa in vendita una didramma di GELA che già da una prima occhiata mi ha destato forti perplessità: https://leunumismatik.com/en/fpllot/43/37 Ed infatti dopo una verifica anche con il Corpus redatto da Jenkins nel 1970 "The coinage of Gela", risulta essere censita tra le primissime falsificazioni realizzate all'indomani del famoso tesoro del 1956 trovato da alcuni operai intenti a lavorare allo Scalo della Stazione Ferroviaria (IGCH 2066). La moneta è stata acquistata da LEU all'ultima Lansky-Lambert auction ed è proveniente dalla famosa collezione Gillet: https://www.biddr.com/auctions/lansky/browse?a=2971&l=3350746 Ho ricostruito info e foto e tutto torna anche con la descrizione del falso (altro clone gemello) descritto da Jenkins (autore e studioso formidabile!!!!!). Da una semplice comparazione con altri esemplari indubbiamente genuini ed originali citati da Jenkins si possono apprezzare le evidenti discrepanze. Vedete i post successivi. Saluti Odisseo
    1 punto
  19. Ciao a tutti, questa sera vi parlo di una moneta che qui sul forum non è mai stata presentata. Come da titolo, si tratta del testone di Paolo V per Ferrara. Paolo V (1605-1621), Ferrara, Testone. Munt 211, CNI 112, MIR 1605/1. D/: Busto a destra con camauro e mozzetta. . PAVLVS . V . BURGH . PONT. MAX +. In basso nel giro in fuori: ++1619+ R/: Il Santo con elmo non piumato, in armatura a cavallo galoppante a destra, in atto di trafiggere con la lancia nelle fauci il drago in piedi a destra, retrospicente. . S . GEORGIVS . FER - RARIAE . PROTECT All'esergo, due armette ovali: a sinistra quella del cardinal legato Giacomo Serra, sormontata da cappello; a destra, quella della città di Ferrara, sormontata da corona. Nel mezzo +. T/: liscio. Peso 9.56 g Al rovescio, è protagonista San Giorgio, patrono di Ferrara. È rappresentato secondo i caratteri tipici della sua iconografia, in armatura a cavallo, intento ad uccidere il drago. La leggenda narra che Giorgio fosse un nobile cavaliere errante, originario della Cappadocia (nell’attuale Turchia), di fede cristiana. Apostolo su un bianco cavallo, giunse un giorno nel regno di Silene, in Cirenaica, che era funestato dalla presenza di un terribile drago, la cui forza distruttrice poteva essere contenuta solo da sacrifici umani. Fu proprio il “soldato di Cristo” a salvare dalle fauci del mostro la figlia del re, e come ricompensa non volle né onori né denari, ma che tutto il popolo si convertisse ricevendo il battesimo. La rappresentazione di san Giorgio che combatte con il drago è in assoluto una delle più diffuse nell’arte cristiana, in epoca medievale ma ancora nei tempi moderni, in Occidente come in Oriente (dove il cavaliere è annoverato fra i megalomartyroi, cioè i santi per eccellenza della tradizione ortodossa). Numerosissime sono le varie rappresentazioni di San Giorgio e il drago nella storia dell'arte. Ve ne allego due, celeberrime, quella di Paolo Uccello e di Raffaello. Nella provincia di Ferrara il culto è particolarmente diffuso poiché spesso, nella credenza popolare dell'Alto Medioevo, il Po e altri corsi minori venivano considerati la tana di un drago, che san Giorgio avrebbe ucciso salvando gli abitanti. In realtà il drago è stato identificato come metafora della pericolosità delle piene del fiume, che rischiavano di distruggere Ferrara e gli altri centri della zona. A Ferrara le due chiese principali gli sono dedicate. Sempre a Ferrara, gli è dedicato il palio, nel quale il premio è appunto il drappo del "santo Zorzo" (san Giorgio nel locale dialetto). Sempre al rovescio della moneta è presente lo stemma della città di Ferrara, che è costituito da uno scudo perale diviso orizzontalmente a metà, con la parte superiore di color nero e la parte inferiore di color argento. Lo scudo è timbrato da una corona ducale, ricordo del periodo ducale della città. Da un punto di vista numismatico, si tratta di una moneta ritenuta rara, che compare abbastanza di frequente sul mercato. Dei due anni di coniazione (1619 e 1620), il 1619 è sicuramente più raro, in base ai passaggi che ho registrato sul mercato, nonostante il MIR assegni R al 1619 e RR al 1620. Nella grande maggioranza dei casi però la conservazione non va mai oltre il BB ed in genere si tratta di un conio che presenta spesso debolezze, salti e ribattiture. Questo esemplare, sicuramente superiore alla media, appare scevro dai difetti maggiori e si presenta ben impresso e corredato da una gradevole patina. Il significato dei segni "croce", "rosetta" e "stella" che compaiono nei testoni (e nei giuli) è di difficile interpretazione. Non si tratta di segni di zecca in quanto si accompagnano spesso alle iniziali F.R degli zecchieri Franchini e Rivaroli; è più probabile che siano segni di differenziazione delle varie emissioni. Michele
    1 punto
  20. Conoscete? RESA o occupazione DI NAPOLI 1815 Opus non indicato D/ La Vittoria alata in volo, in procinto di incoronare un toro dal volto umano R/ Legenda in 9 linee. Coniata a Berlino. Toro androcefalo, verso d., incoronato da una Vittoria alata; all’esergo, NEAPOLITWN. Rv. NEAPEL / NACH EINEM / SECHSWOCHENT / LICHEN FELDZUG / AN FML / B BIANCHI / UBERGEBEN / DEN 23 MAI / 1815.
    1 punto
  21. La prossima e-sale 106 di Roma Numismatics propone una piccola collezione di monete "barbariche" o imitative di Gallieno e degli imperatori delle gallie. https://romanumismatics.us1.list-manage.com/track/click?u=bd4117df40059e6ea3c43af3b&id=c4821007fd&e=9b5e2b8c38 e qui: https://www.romanumismatics.com/e-sale-106/2023-02-16?catId=&cat_id=4&closedLots=0&currency=10&excl_keyword=&exclude_keyword=&gridtype=listview&high_estimate=7500&ipp=10&keyword=&list_type=list_view&load_till_page=1&lots_per_page=100&low_estimate=5&page_no=1&search_lot_no=&search_type=&sort_by=lot_number&view=bidders
    1 punto
  22. Credo sinceramente che con pochissimi euro in più saresti riuscito a prendere un esemplare conservato molto meglio e senza cancro sulla moneta
    1 punto
  23. Grazie @petronius arbiter, ora i messaggi non sono più presenti nell’area riservata. Grazie.
    1 punto
  24. Volevo vedere proprio quella del catalogo sylloge… non fido sempre di quello che scrivono 😀 Sarebbe interessante verificare se ne siano state trovate in qualche ripostiglio
    1 punto
  25. Buonasera a tutti, complimenti Antonio @Pxacaesar mi piacciono molto le monete postate, anche io mi sto appassionando ai denari e antoniniani femminili. Saluti Alberto A me intriga molto la terza , somiglia ad uno dei miei, ha però la Laetitia al rovescio... @Pxacaesarper curiosità la tua cosa ha al rovescio? Saluti Alberto
    1 punto
  26. Di questa carrellata di pezzi eccezionali, vi segnalo quelle che per me sono due chicche: La prima per singolarità dell'accoppiata ibrida Vittorino / Postumo di questo pezzo: La seconda, anche questa sempre ibrida ma con diversa accoppiata Vittorino/Gallieno il cui rovescio ha gli stessi conii di due pezzi presenti nella mia collezione (uno dal ripostiglio di Guercheville e uno da una precedente collezione privata): qui trovate la relativa discussione: Per quanto riguarda questo secondo esemplare... chissà! ho chiesto lumi alla casa d'aste se ha qualche informazione aggiuntiva o se c'è qualche annotazione utile nel vecchio cartellino per fare qualche ipotesi circa la sua provenienza... tre pezzi con la medesima identità di conio al rovescio e ben tre imperatori differenti al dritto è chiaramente "figlia" della medesima officina locale!
    1 punto
  27. Grazie del consiglio🙂… lascerei perdere anche io la patinatura con zolfo, magari più complicata… Però con acqua ossigenata potrei anche provare, essendo comunque una moneta dal poco valore… Magari viene fuori la patina “iridescente” ?😅 Meglio con quella che con tutti quei graffi… ( gusto personale)…. Saluti
    1 punto
  28. Ciao, non lo trovi perchè non è una vera e propria banconota, si tratta di un buono (gutschein) e/o notgeld (denaro di necessità) prodotto ad Amburgo durante l'iperinflazione tedesca. un esemplare su ebay Amburgo 1 miliardo
    1 punto
  29. D/ Ritratto di LOUIS DE WOLF 1959 - Firma LE/PLAE R/ Immagine di un lupo all’interno di una cornice circolare ondulata circondata da scritte all’interno e all’esterno. Medaglia di bronzo placcata argento (72,0 g; 50 mm): autore Charles Leplae; Belgio - Regno; provenienza asta Elsen 153. apollonia
    1 punto
  30. ....e anche qui.... Ottimo Saturno🔝
    1 punto
  31. Si tratta di battitura con "virola parziale "; vedi qui : https://www.erroridiconiazione.com/b-4-battitura-con-virola-parziale/
    1 punto
  32. A mio parere, potrebbe essere una "doppia battitura", vedi qui https://www.erroridiconiazione.com/b-3-battitura-doppia-o-multipla/ però, nonostante questo, la moneta ha ampiamente circolato....
    1 punto
  33. No, non penso che la situazione possa cambiare. Perché il mercato offre anche questo. sicuramente i collezionisti hanno le loro colpe, ma ricordiamoci che spesso, chi acquista, lo fa andando in totale fiducia in chi vende. se chi vende non riporta gli interventi subiti da una moneta, chi sbaglia?? E di questo ne abbiamo sempre discusso. poi certo, se uno sa ciò che compra e come lo compra , non può lamentarsi …. Cerchiamo di non scaricare anche questa responsabilità… anche perché allora cosa rimane a chi vende? ( forse garantire la sola autenticità??? Ed anche su questo ne abbiamo viste delle belle …. )
    1 punto
  34. Complimenti gran bella moneta e patina eccellente!
    1 punto
  35. Ciao Demonetis, un altro esemplare è in collezione di un utente del Forum, lo condivise tempo fa.
    1 punto
  36. Bella medaglia. Ho visto in vendita una medaglia simile su e-bay: Medaglia di bronzo unilaterale o.J., di Hartig, a.d. compositore Joseph Haydn | eBay
    1 punto
  37. Ave! Piacciono molto anche a me, soprattutto quelle dei due Tetrico. Peccato che come dice il buon @gpittini temo che la valutazione di "soli" 50 € cad. sia un eufemismo. 😞 Ave! Quintus
    1 punto
  38. Giusto per stare in tema posto una moneta di cui vado particolarmente fiero, ma non perché nasconde chissà quale segreto...
    1 punto
  39. Salve a tutti! Oggi breve giretto al mercatino che viene sempre fatto il mercoledì nella mia città. Nulla di che in realtà di solito nessuno ha monete oltretutto... Oggi è stata una piacevole sorpresa con due monetine a 50 centesimi l'una. Certo con gli ultimi post vi ho "abituato bene"😄 oggi ho trovato queste due umili monetine, una già l'avevo ma in conservazione peggiore e poi la Palestina la prendo sempre quando capita e finora mi è capitata appunto solo una volta. L'altra un po' meno soddisfacente ma mi mancava, una moneta che mi è sempre piaciuta ma forse sono stato un po' affrettato a prenderla visto quanto è comune e sicuramente mi ricapiterà in condizioni migliori... Palestina, mandato britannico 1946 (una delle ultimissime coniazioni) Egitto, 10 milliemes 1943
    1 punto
  40. Hai fatto bene, è una moneta ricca di storia. Precisiamo che in tutte le emissioni ci sono varianti nella legenda (per mancanza o diversa disposizione delle lettere) e nella sella del dromedario (epiippium, alta sella da guerra, o sagma cameli o basto per mercanzie). La moneta fu emessa da due edili curuli (Babelon ritiene che la precisazione EX S.C. alla straordinaria concessione loro del potere di battere moneta), forse per i festeggiamenti offerti per celebrare il ritorno di Scauro, dopo la vittoria su Areta; gli storici antichi descrivono le somme enormi che egli donò nell’occasione e a tali elargizioni è dovuta l’abbondanza di questa emissione. Uno dei due era Hypseo (vedasi la nota alle emissioni 420/1 e 420/2), l’altro forse lo stesso Scauro, eletto edile nel 58. Marco Emilio Scauro, orfano cresciuto da amici di famiglia, era cognato di Pompeo, che ne aveva spostao la sorella (Emilia Scaura) e si prese cura di lui anche dopo la morte di lei. Durante la terza guerra mitridatica, Pompeo lo scelse personalmente come tribuno militare e gli conferì, benché fosse solo questore, la responsabilità sulla Giudea. Qui avvenne l’episodio ricordato al D/: Aristobulo II, gran sacerdote assediato a Gerusalemme da Areta III (re di Nabatea e di Damasco), invocò l'aiuto di Pompeo per il tramite di Scauro, offrendo un'enorme ricompensa, ma quando Scauro costrinse Aretas a rinunciare all'assedio (64) Aristobulo lo accusò di avergli estorto 1000 talenti; Pompeo dette fiducia al cognato e, all’esito di una campagna (cui forse rinvia l’emissione rrc 431/1) sostituì Aristobulo (deportato prigioniero a Roma) con suo fratello Hyrcano II (63). Tornato Pompeo a Roma (62) il Senato diede mandato a Scauro, appena ventenne, di pacificare l’area; egli allora sbarcò ad Alessandria e con manovra fulminea occupò Petra, capitale del regno di Nabatea; tolse l'assedio solo dopo che Areta ebbe gato un riscatto di 40 talenti; in seguito, fu accusato di averne trattenuta parte. Nel 59 ebbe un trionfo con grande magnificenza e fece costruire il theatrum Scauri, capace di 80.000 spettatori. Pretore nel 56 e propretore in Sardegna nel 55, nel 54 ebbe l'appoggio del primo triumvirato per la carica di console ma fu accusato de repetundis; sebbene palesemente colpevole fu assolto, grazie a Cicerone. Fu accusato di brogli elettorali ed esiliato nel 53; i rotoli del Mar Morto fanno cenno alla sua morte. Si ritiene che il R/ rivendichi la discendenza di Hypseo da uno dei due omonimi conquistatori di Priverno nel IV secolo (si veda la nota alle emissioni rrc 420/1 e 420/2); lo scorpione potrebbe richiamare l'antica credenza che gli uomini nati sotto quel segno zodiacale fossero saccheggiatori di città, oppure essere simbolo della Commagene, ove egli esercitò un comando sotto Pompeo. Questa moneta è molto interessante in quanto presenta, a livello iconografico, tracce di conservatorismo, per via del richiamo ad un antenato al R/ ma, al tempo stesso, sfrutta il D/ per proporre una tematica di natura propagandistica di tipica eredità sillana; è uno dei primi casi di commemorazione di eventi della storia contemporanea. Nonostante queste differenze, tra le due facce vi è comunque un sottile legame, che rivela l'acume dei monetarî: il riferimento alla famiglia, entità superiore per buona parte del periodo repubblicano, usata e sfruttata per storificare miti e per legittimare il compimento delle azioni dei singoli, seppur giustapposto a messaggi decisamente più attuali, che di "repubblicano" hanno davvero poco.
    1 punto
  41. Non so come spiegare il silenzio degli utenti del forum (imbarazzato, depresso, indifferente?) simile a quello del thread di FAC, davanti alla dispersione sotto i nostri occhi di un ripostiglio che non sarà mai studiato (o con fatica e in modo molto incompleto nel futuro, com’è successo per il tesoro di Lava) presumibilmente trovato in un territorio dove le leggi sarebbero meno vincolanti. Se il transito di una moneta antica attraverso una prestigiosa casa d’aste dovrebbe bastare per garantire all’acquirente la sua provenienza lecita, come mai in questo caso non viene menzionata? Oppure se la provenienza non è verificabile, com’è ancora oggi possibile proporla in vendita? Leggo ogni tanto le numerosissime discussioni sulle specifiche difficoltà giuridiche italiane, con conseguenze a volte gravissimi per i collezionisti nell’acquisizione o la vendita, e condivido l’intransigenza che mostrate quando un utente non ha comprato la sua monetina, anche comune e malmessa, attraverso vie ufficiali, ma a cosa serve se per monete di altissimo valore storico e pecuniario si chiede così poco ai venditori internazionali patentati, offrendo l’opportunità di aggirare qualsiasi legge nazionale vigente? L’ipotesi, e ribadisco pur rimanendo un’ipotesi, che il medaglione spuntato dal nulla, probabilmente una delle prime coniazioni se non la prima della zecca di Aquileia nel 294 d.C, provenga dallo stesso ripostiglio subacqueo insieme ai dieci aurei (tutti databili dal 293 al 299, da zecche orientali tranne l’aureo di Diocleziano VIRTVS MILITVM coniato a Roma) verrebbe facilmente scartata con il minimo di spiegazione circa l’origine di questo eccezionale multiplo tetrarchico da parte della casa d’aste. E se non è d’obbligo, mi pare che la lotta pure molto impegnativa al livello nazionale contro i tombaroli e contrabbandieri di beni culturali sia una battaglia persa in partenza. Mi sarebbe molto piaciuto sentire qualche parere a tale riguardo.
    1 punto
  42. Buonasera a tutti, spero di fare cosa gradita nel condividere il mio esemplare di Mezza Piastra 1794. Immagini per intero per poterne confrontare le lettere in legenda. Concordo quanto sopra : non è una P ma una F
    1 punto
  43. I due concentrici ricordano le famiglie fiorentine degli Albizi e degli Lanfredini come dalla Franca Maria Vanni riportato nel suo lavoro Il segno dei mercanti..
    1 punto
  44. Ciao a entrambi, e grazie al sempre gentilissimo @sandokan che mi segnala il quesito. E con il quale concordo nel non conoscere il "cimiero" di questo "stemma": uso le virgolette perché, purtroppo, tutto l'insieme ha di araldico un vago sapore, ma non il significato. Me lo suggeriscono le tre "stelle" interne allo scudo, l'inferiore a otto raggi e anche abbastanza ben fatta, ma le superiori... ...troppo diverse dall'inferiore, troppo diverse addirittura fra di loro, e troppo tirate via con tre linee ognuna e tracciate quasi a casaccio... Se poi osserviamo l'elmo a forma di goccia rovesciata e con tre fessure verticali, beh, ditemi voi se non sembra il fratello dorato di un omino venuto dallo spazio interstellare 👽 ! Mi spiace per l'amico @Lacedemone, ma purtroppo da un simile contenuto non riesco a risalire a date o localizzazioni utili, e tanto meno a significati araldici o emblematici.
    1 punto
  45. Direi anch'io che si tratta di una dramma di Massalia (Marsiglia ) originale ,interessante notare la riduzione a nominale inferiore tagliando la moneta lungo l'asse longitudinale che risparmia il profilo femminile ,modus operandi che ricorda quello usato per dividere in due gli assi repubblicani bronzei coevi.
    1 punto
  46. Posto l'unico 9 cavalli in mio possesso, la conservazione non è delle migliori (non denigratela per questo è pur sempre più grande di voi ? ) però mi stava simpatica la variante... secondo voi che cosa sono tutti quei triangolini sul volto?
    1 punto
  47. Buongiorno, chiedo lumi su questa specie di moneta molto sottile. Diametro 23mm Raffigurazione veramente particolare
    1 punto
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