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  1. Corrado Lampe

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/06/23 in Risposte

  1. Salve a tutti! Solo oggi scopro questa discussione sul presunto tesoretto di San Lorenzo. Ho il piacere di svelare il mistero, visto che sono colui che raccolse le, per l'esattezza, 699 monete. Per questa sera vi sottopongo il testo di una mia email inviata al Museo dell'Alto Medioevo nel 2018, dopo che per un caso strano venni a sapere che a 40 anni dalla consegna delle monete al museo sarebbe stata fatta una pubblicazione in merito. Mi riservo di pubblicare su di un mio blog l'intera storia. questo il testo della mia mail: *** Egregi Signori, ho appena letto con grande interesse il V/s articolo sul "Tesoro di Tor San Lorenzo" (http://www.ilgiornaledellanumismatica.it/il-tesoro-di-tor-san-lorenzo-le-monete-degli-ostrogoti-e-la-storia-di-un-ritrovamento/), soprattutto perché nel titolo si preannunciava "la storia di un ritrovamento". Si da ora il caso che io sia colui che quelle monete trovò e consegnò al Museo dell'Alto Medioevo. Io, da giornalista, prima di scrivere una storia, cerco di rintracciare tutte le fonti possibili, per evitare di scrivere sciocchezze. Il mio nome nel vostro articolo compare, ma se non fossi io mi chiederei "Questo Lampe chi cavolo è?". Se vi foste presi la briga di contattarmi, cosa non difficile a farsi, forse avreste potuto apprendere maggiori particolari sul rinvenimento. Ho anche inviato al Museo una memoria scritta, con allegata una immagine da satellite con l'indicazione dell'area di rinvenimento, nella quale chiarisco che si trattava di un sepolcreto e non di un tesoretto, aggiungendo anche alcune note storiche relative al sito, che contribuivano a comprendere meglio il contesto storico in cui quel sepolcreto si formò. Devo confessare che non mi ha fatto piacere il modo in cui sono stato trattato e chiedo cortesemente che come minimo in un prossimo futuro vogliate pubblicare in modo chiaro il mio nome e cognome, oltre al fatto che sia stato io ad effettuare il ritrovamento, che spontaneamente consegnai al Museo le monete e, se volete, anche due parole sulla mia ipotesi relativa al luogo di rinvenimento. **** Cordiali saluti a tutti
    8 punti
  2. Ciao a tutti condivido con voi anche questo sesterzio patina Tevere proveniente da Asta Artemide XXXVI. Augusto (27 a.C - 14 d.C). Sesterzio, emesso da Tiberio ( 35 - 36 d.C.) RIC (Tib.) 62 D/ DIVO AVGVSTO SPQR. Augusto seduto a sinistra su carro trainato da quattro elefanti montati da cornac. R/ TI CAESAR DIVI AVG F AVGVST PM TR POT XXXVII intorno a grande SC. 27 gr. - 37.00 mm.
    7 punti
  3. Pubblico questo video fumetto per la divulgazione della numismatica ricevuto dalla dott.ssa Valeria Vettorato Conservatore del Museo Bottacin che ringrazio con l’occasione, il fumetto sarà donato al Museo l’11 febbraio come da locandina https://drive.google.com/file/d/1W8PRHqqRE-pE8UMvzTC9aPktfsewVvMe/view?usp=drivesdk
    3 punti
  4. Ciao, oggi condivido un denario dell'imperatore Antonino Pio ( 138 - 161 d. C ) recante sul rovescio la personificazione più classica dell'Equita' ( Aequitas ), stante con cornucopia dell'abbondanza e bilancia, coniato a Roma nel 148-149 d. C. Era la dea della giustizia " equa" ( dal punto di vista giuridico) ma anche portatrice di equilibrio, pace e serenità in tutti gli altri ambiti della vita quotidiana. Divinità che ben rappresenta il modo in cui governo' questo imperatore nel suo lungo regno assicurando prosperità e tranquillità a tutto il popolo romano grazie alla sua saggezza. Senza dubbio uno tra i più amati. Da esame diretto risulta coniato e dal suo aspetto generale in questo caso mi sbilancio dicendo sicuramente ai tempi di Antonino Pio. Ben centrato, con discreto metallo ( in buon argento ) ed ha evidentemente circolato svolgendo la sua funzione. Grazie ed alle prossime ANTONIO 18 mm 3,28 g RIC 177
    3 punti
  5. Buongiorno, si tratta di un errore noto come "battitura con virola parziale", qui trova la spiegazione: https://www.erroridiconiazione.com/b-4-battitura-con-virola-parziale/ Si la moneta merita una perizia, se serve sono a disposizione
    3 punti
  6. Buonasera a tutti. Partecipo per la prima volta a questa discussione con questa piastra 1805 capelli ricci (Magliocca 392b) con 1 speculare al dritto e scudo piccolo. Mi piacerebbe molto un vostro parere, cosa ne pensate?
    3 punti
  7. Buongiorno,il gettone di sinistra è stato coniato dalla UT-URMET Costruzioni Elettrotelefoniche nell'Agosto del 1976,quello di destra è stato coniato invece dalla CMM-Costruzioni Minuterie Metalliche nel Febbraio del 1979... Vengono classificati dal Rapposelli ambedue comuni e valutati in FDC 2 euro il primo e 1 euro il secondo...
    3 punti
  8. Denaro di Parma emesso nel periodo di dominio da parte di Simone, Azzo e Guido da Correggio, 1341-1344. La descrizione è la seguente: dr: D' PARMA / croce con globetti in 2 e 3 vr: S.BOVUS / ritratto del santo vòlto a sinistra. https://www.numismaticaranieri.it/archivioscheda/13294-parma-simone-azzo-e-guido-da-correggio-1341-1344-denaro-imperiale.aspx Ciao Mario
    3 punti
  9. Buongiorno è un cavallo coniato nel Regno di Napoli a nome di Filippo III di Spagna,1598-1621... Al D/:PHILIPP.DG.REX.ARA✠,al centro una pietra focaia con attorno quattro fiamme disposte a croce e intervallate da quattro fiammelle.. Al R/:SICILIAE.ET.HIERVSA✠,al centro croce di Gerusalemme accantonata da quattro globetti... La moneta è classificata al numero 95 di pagina 191 de: "LA MONETA NAPOLETANA DEI RE DI SPAGNA NEL PERIODO 1503-1680" di Pietro Magliocca... è una moneta con grado di rarità R3(rarissima) non facile da reperire,la tua è un bel esemplare,per la tipologia la considererei un qBB ,che per questa moneta non è poco... Nel Magliocca viene valutata 40 euro in MB e 120 in BB... Allego scheda del catalogo del forum... https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FIII/1
    3 punti
  10. Io c'ero quando questi "biglietti" circolavano. Ne ho quattro album ricolmi ben catalogati (ho recentemente acquistato il catalogo "I Miniassegni ...come non li avete mai visti" di Massimo Palermo Ed. Nomisma maggio 2022). Li raccolgo gratuitamente quando amici e parenti decidono di disfarsene e ne ho acquistati su eBay per pochi Euro quelli in serie "speciali". Purtroppo, è un ramo del collezionismo "tramontato" e che non sembra possa più tornare in auge. Li colleziono per ricordo e solo come pezzo del tempo che fu, con affetto e senza pretesa di "fare un affare". Sono una parte della storia economica del nostro Paese e mi riportano alla mia giovinezza. E tanto mi basta.
    3 punti
  11. Un po' di educazione e meno sarcasmo non guasterebbe. Mica siamo degli schiavi al tuo servizio!
    2 punti
  12. Per me è falsa...
    2 punti
  13. Se un operatore professionale le compra a 4,5 euro e le vende a 6,5 euro non so come si possa ragionevolmente pensare di andare fuori questo range. Si rende conto che se qualcuno fosse disposto a pagarle 9 , ne potrei comprare in quantità a 6,5 e rivendergliele a 9? Chi le vende a 9 ragionevolmente non troverà compratori.
    2 punti
  14. Ciao @Mnelao , ti invito a leggere il mio studio sui denari di Ancona, oppure a dare una controllata alla scheda del catalogo. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-REPUAN/2
    2 punti
  15. Ciao a tutti, belle e rare tutte le monete postate, il tarì del 98 che ha postato @Rocco68con la P senza punto e busto e peso diverso ne vidi uno ....ma in 20 anni non ho ancora visto questo esemplare senza punti al rovescio!
    2 punti
  16. Proseguo condividendo anche la Mezza piastra dello stesso anno
    2 punti
  17. Sulle imitazioni galliche non esistono dei testi veri e propri. Tuttavia ci sono molti articoli, brevi saggi, report di ripostigli ecc che trattano la materia. Prevalentemente si tratta di scritti in inglese e francese perché si tratta di un filone di studi numismatici strettamente legato al territorio di produzione di questa monetazione che solo in anni recenti ha iniziato a riscuotere successo anche da noi. Se fai qualche ricerca sul forum trovi varie discussioni, usa i termini "imitative galliche", "imitazioni galliche", "imitativi radiati", "barbarous radiates", "impero gallico" ecc e troverai diverso materiale discusso per la maggior parte da me, da @gpittini, da @Illyricum65 e da altri appassionati in materia. Se cerchi un testo, la cosa che più ci si avvicina (nonostante sia alquanto datato e per certe cose superato) è una corposa tesi di dottorato che comunque mantiene ancora una notevole validità e che a mio avviso è una pietra miliare imprescindibile da leggere e studiare per addentrarsi e iniziare a comprendere questa tipologia monetaria. Si tratta di: Barbarous radiates : A study of the irregular Roman coinage of the 270's and 280's AD from Southern England. Author: Davies, J.A. Awarding Institution: University of Reading il testo, diviso in due corposi tomi, è (o almeno lo era!) liberamente scaricabile. In questa vecchia discussione trovi link e modalità: si tratta di un'opera specifica sulle imitative galliche di antoniniani e non prende in considerazione le emissioni bronzee imitative del periodo di Postumo (l'unico sovrano gallico ad aver emesso sesterzi e doppi sesterzi poi largamente imitati nelle officine locali coeve). Su questo filone ti consiglio di leggere questa discussione: Nella discussione trovi anche una piccola bibliografia di riferimento (tutta in francese perché i grandi bronzi imitativi, sono stati studiati maggiormente da autori francofoni).
    2 punti
  18. Cani dindi separati = Candidi sparati apollonia
    2 punti
  19. Consiglio vivamente la visita di questo sito archeologico poco conosciuto se non ai residenti nelle zone limitrofe . Con l' occasione , poco distante , da visitare anche Ninfa , due gioielli del Lazio .
    2 punti
  20. Innanzitutto ringrazio io per essere stato accolto. Capisco benissimo la curiosità, ma vorrei dare un resoconto dettagliato delritrovamento; come già accennato intendo pubblicare la storia su di un mio blog. Ci sto lavorando. Comunque ho già dato alle stampe qualcosa relativamente al gruzzolo di Tor San Lorenzo in un mio libro (alle pagine 141-144) che potete trovare qui: www.academia.edu/44770328/Divagazioni_Medioevali Online la lettura è gratuita e scaricabile, comunque volendo, sono disponibili ancora copie presso le Edizioni Scorpios di Velletri.
    2 punti
  21. Io consiglierei la moneta del Norbanus, allora ( http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G94/1 ), dato che in questo caso il nomen è un chiaro riferimento alla provenienza della gens da Norba (odierna Norma). Sito archeologico affascinante ...
    2 punti
  22. un non comune esemplare di denario al nome e con testa di Celio Caldo, con al rovescio testa del Sole tra scudi e con leggenda . Sarà il 6 Marzo in vendita Gorny&Mosch 293 al n. 436 .
    2 punti
  23. Il gettone del ponte Galata è stato presentato molte volte nel settore identificazioni, questa è l'ultima dell'anno scorso
    2 punti
  24. intanto buongiorno e benvenuto sul Forum. Il tuo intervento cambia tutto , allora i presupposti su cui si basano le nostre estrapolazioni sono errati . @Corrado Lampe ti pregherei di definire meglio : "si tratta di sepolcreto e non di tesoretto ". se volessi anche pubblicare qui la memoria da te inviata al museo dell'alto medioevo te ne saremmo grati,sarebbe una testimonianza di prima mano inestimabile che permetterebbe di esprimere qualche ipotesi basandoci su dati certi. grazie e di nuovo benvenuto. Adelchi.
    2 punti
  25. Poi ho preso questa altra moneta che ho identificato con successo! Ho pensato di lasciare l'identificazione a @nikita_ e agli altri amici per il momento...vediamo se qualcuno la trova o conosce già!per il momento solo un lato😄
    2 punti
  26. D/ LES TRAVAUX ONT COMMENCÉ LE 27 JANV. 1887 / LE MONUMENT A ÉTÉ INAUGURÉ LE 6 MAI 1889 / INVALIDES 105 ; NOT. DAME 66 ; COLOGNE 159 ; OPERA 56 ; GD PYRAMIDE 146 ; PANTHEON 83 ; ST PIERRE 132 ; ARC DE TRIOMPHE 45 ; ROUEN 150 ; OBELISQUE WASHINGTON 169 ; TOUR EIFFEL 300. La Torre Eiffel in scala davanti ai vari monumenti citati nel testo. R/ SOUVENIR DE MON ASCENSION AU SOMMET DE LA TOUR EIFFEL 1889 Testo e cartiglio per il nome da incidere firmato USINE METALLURGIQUE PARISIENNE. Bronzo: 40,9 g; diametro 42 mm; provenienza asta Elsen 153. Medaglia firmata C. TROTIN / FABBRICA METALLURGICA PARIGINA. Charles Trotin è un incisore e medaglista francese nato il 23 settembre 1833 a Parigi e morto in data e luogo sconosciuti. Interessante testimonianza dell'inaugurazione della Torre Eiffel e dell’atmosfera di entusiasmo intorno al padiglione francese di questa esposizione universale del 1889. apollonia
    1 punto
  27. La notizia, di carattere prettamente archeologico ha a che fare strettamente con la numismatica visto che il "porto perduto esagonale" è immortalato con vista a volo d'uccello su un meraviglioso sesterzio dell'imperatore Traiano, un esemplare del quale (non uello riprodotto qui sotto) è stato al centro di un'iniziativa del Comune di Fiumicino per acquistarlo da un'asta svizzera nel 2017. Un tesoro di Roma antica si "svela" per la prima volta: a Fiumicino l'imponente bacino esagonale imperiale, oltre 357 metri per lato ed una superficie di circa 32 ettari, nel complesso portuale di Claudio e Traiano, è, infatti, sotto "la lente" di indagini archeologiche, con l'impiego anche di nuove tecnologie. Le prime attività sono iniziate nel febbraio 2021 e le ultime nei giorni scorsi: rientrano nel servizio Tutela del Patrimonio Culturale subacqueo del Parco archeologico di Ostia antica, sotto il coordinamento del direttore del Parco archeologico, Alessandro d'Alessio, e della responsabile del servizio Tutela Patrimonio Culturale subacqueo, la funzionaria archeologa subacquea Alessandra Ghelli. Obiettivo: acquisire i dati relativi alle caratteristiche costruttive del bacino portuale, alla sua frequentazione e fruizione, con la documentazione e il recupero di qualsiasi testimonianza utile alla ricostruzione delle varie fasi di vita, in senso sincronico e diacronico, di quello che è stato il porto marittimo più importante dell'antichità. Le prime attività di indagine, effettuate in immersione, con il supporto tecnico operativo del Nucleo carabinieri subacquei di Roma e dei carabinieri Nucleo Tpc di Roma, hanno permesso di recuperare alcuni frammenti ceramici pertinenti a contenitori da trasporto (puntali e colli d'anfora, anse) e materiali edilizi (laterizi e tegole). Ora una nuova fase di ricerca per il bacino inglobato all'interno di una proprietà privata e gestito dalla Fondazione Portus Onlus, che ne garantisce la fruibilità dal 1993: "La visibilità all'interno del bacino esagonale, per la qualità delle acque e le caratteristiche del sedimento che ne ricopre i fondali, è quasi nulla. Nuovo impulso alle attività è fornito dall'impiego di nuove tecnologie, ricorrendo alle strumentazioni per la geofisica marina applicate ai beni culturali, come quelle messe a disposizione dalla Codevintec Italiana Srl nella recente campagna di indagine condotta tra il 16 e il 18 gennaio scorsi", spiega Ghelli. Tra il 100 e il 112 d.C., l'imperatore Traiano ideò il nuovo progetto che prevedeva l'escavazione di un grande bacino esagonale, interno rispetto al porto di Claudio, per implementare il Porto di Roma e, allo stesso tempo, risolvere i numerosi problemi, primo fra tutti l'insabbiamento, cui era soggetto il "portus Augusti Ostiensis", ovvero il primo impianto portuale fatto costruire, 2 km a nord della foce del Tevere, dall'imperatore Claudio e completato da Nerone. L'imponente complesso portuale imperiale doveva assolvere al crescente fabbisogno di approvvigionamento di materie prime, ma non solo, dell'Urbe in relazione al progressivo incremento demografico. Punto cardine del complesso portuale traianeo fu, quindi, la costruzione di un bacino interno rispetto al porto di Claudio; la pianta esagonale ne agevolava le operazioni di attracco della navi onerarie e quelle di scarico e carico delle merci. Un sistema di vie d'acqua artificiali, fossae, assicurava la comunicazione diretta con il mare e con il Tevere. A quest'ultimo, in particolare, era collegato tramite una via d'acqua trasversale che si immetteva, in un canale, già presente nel primo impianto di Claudio, che costituiva il collegamento diretto con il Tevere, la Fossa Traiana (odierno canale di Fiumicino). Negli anni Venti del secolo scorso, l'esagono traianeo fu oggetto di un imponente intervento di bonifica che liberò il porto di Traiano dall'oblio che per lunghi secoli lo avevano relegato a poco più di uno stagno melmoso e malsano. Notizia in: https://www.ansa.it/canale_viaggiart/it/regione/lazio/2023/01/20/archeologia-hi-tech-il-porto-esagonale-di-traiano-si-svela_169e4e4c-0341-4c86-ad35-8e844efcb004.html Dell'iniziativa per l'acquisto del sesterzio se n'è parlato qui: https://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/fiumicino_una_colletta_per_salvare_il_sesterzio_di_traiano-3300893.html?refresh_ce
    1 punto
  28. VENEZIA Alvise IV Mocenigo (1763-1778) Osella 1765 per Murano. D/ MUNUS COMMUNIT MURIANI ALOY MOCENIGO DVX nel giro interno G PIET ZORZI P PAO COLONA C Gonfalone ornato che scende dall’alto, sormontato da angelo che suona la tromba; sul gonfalone, in alto, lo stemma del Doge entro cartella ornata; sotto, gli stemmi. R/ MAR ANT ONGARO ZUAN RAVANELLO Stemmi dei tre Deputati entro cartelle ornate; sotto 17 65 e più in basso, nel giro interno, ZUANNE BIGAGIA.
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  29. Sai che si dice “ho speso un rene” per dire che ho sborsato talmente tanti soldi che ho dovuto vendere l’organo per poter pagare…. ecco ho usato una locuzione ulteriormente iperbolica per dire che ho sborsato una cifra allucinante.
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  30. D/ In esergo: SIEGE DE PARIS - MDCCCLXX Firma C . T in basso a destra. La Repubblica brandisce una spada e tiene una bandiera nella mano sinistra. Dietro i suoi soldati. R/ JETON / DE / PRESENCE / - Sopra, in un cartiglio, REPUBLIQUE FRANCAISE. Iscrizione su tre righe nel campo. Rame: 16,0 g; diametro 34 mm; provenienza asta Elsen 153. Sembra che la medaglia commemorativa dell’assedio di Parigi sia stata fatta coniare da uno speculatore che le ha dato il nome di JETON DE PRESENCE. L’idea ha avuto un grande successo per le numerose richieste del gettone in bronzo o in argento che doveva portare il nome del suo possessore. apollonia
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  31. Buonasera Ha la foto del rovescio e del bordo, peso e diametro? Giusto per provare a vedere di fare ipotesi..
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  32. DE GREGE EPICURI Allora però ricordiamo anche il link per vedere la conferenza a distanza (ma solo dalle h. 21 alle 22 precise!): meet.google.com/she-cybx-kxi Vedo però che, almeno in questo formato, il link non è attivo; occorre ricopiarlo sul proprio pc o smartphone.
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  33. SALONE SGOMBRO Buona serata da Stilicho
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  34. @Mnelao, nella scheda che ti ho indicato nel catalogo dovrebbe essere quella alla nota 16.
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  35. No, quelli erano ransomware diretti ai server di aziende e istituzioni.
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  36. A mio parere non si tratta di errore. Mentre infatti il sostantivo dracma conserva il genere femminile del suo derivato greco (gr. δραχμή), altrettanto non può dirsi di ἡμίδραχμον che essendo di genere neutro si presta ad entrambe le traduzioni italiane (emidramma/o), tant’è che il dizionario Rocci (p. 855) lo traduce semplicemente come “mezza dramma”. La citazione dell’articolo di Stazio, come ho precisato, era a puro titolo esemplificativo in quanto l’uso del termine emidrammo è attestato senza soluzione di continuità da tempi remoti fino all’età contemporanea. Questo è un dizionario etimologico del 1820 in cui compare il termine emidrammo (tomo III, p. 87): Questo invece è un estratto del volume n. 50 degli Annali dell’Istituto Italiano di Numismatica del 2005 (p. 10): Potrei continuare l’elenco ma sarebbe di poca utilità. Faccio solo presente che nel dizionario della lingua italiana Olivetti il termine usato è “emidrammo”. Se poi anche i dizionari sbagliano allora alzo le mani. Su base bibliografica emerge pertanto che i termini “emidrammo” ed “emidramma” sono attestati entrambi e non mi risulta pertanto che Stazio abbia commesso un errore, come non lo hanno commesso coloro hanno usato (ed usano) questo sostantivo al genere maschile. E’ stato adoperato certamente un termine di uso meno frequente ma non per questo errato. Riguardo all’indicazione delle unità di peso e di misura abbiamo già discusso ampiamente in un’altra sezione. Concordo sul fatto che bisognerebbe uniformarle al sistema nazionale, di fatto non è semplice, come dimostra questa pagina di copertina contenente le norme redazionali degli Annali dell’Istituto Italiano di Numismatica: Detto ciò e scusandomi se l’argomento è OT, tornerei alla questione “Erice” che mi sembra molto più interessante.
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  37. Le procedure di emissione e coniazione nel corso dell'ottocento non erano molto diverse da quelle tipiche dei secoli precedenti, direi che la differenza più sostanziale sta nello sviluppo di una sempre maggiore razionalizzazione dei sistemi monetari, con sforzi sempre più accentuati nei vari stati preunitari e poi anche nell'Italia unitaria di centralizzare, standardizzare e normativizzare tutte le procedure, cioè si producono leggi monetarie che mirano a regolare in maniera dettagliata tutta la materia inerente le monete (esempio classico la legge del Regno delle Due Sicilie del 1818), si creano sistemi monetari con un preciso e determinato standard, monometallico o bimetallico, si precisa quali tipologie monetarie siano a corso legale all'interno dei confini di uno stato con il loro valore relativo in moneta locale, si accentrano tutte le attività di zecca in sedi uniche o comunque molto più ridotte con un'amministrazione diretta da parte di organi e funzionari statali abbandonando il sistema degli appalti che era prevalente in passato, non che nei secoli precedenti tutto ciò non esistesse, ma nel corso dell'ottocento si assiste anche nei fatti e non solo sulla carta ad una effettiva e maggiore razionalizzazione di tutto il sistema inerente la moneta, con rilevanti innovazioni anche tecnologiche nei processi di produzione. L'iniziativa nelle procedure di emissione della moneta è duplice, può essere avviata dai privati come dallo stato, ma bisogna distinguere sempre in base ai sistemi monetari vigenti, su base monometallica o bimetallica con eventuali limitazioni alla libera coniazione in un metallo o nell'altro, generalmente la coniazione delle monete di rame/bronzo, di carattere fiduciario, è riservata ovunque allo stato, mentre per i metalli preziosi, oro e argento, è consentita la libera coniazione da parte dei privati, nel Regno delle Due Sicilie era l'argento il metallo standard che permetteva in misura illimita l'estinzione di ogni tipo di obbligazione, sia di natura pubblica, quindi fiscale, che privata, l'oro aveva carattere sussidiario, emesso solo su iniziativa privata e non rapportato ad un valore fisso nei confronti dell'argento, ma lasciato libero di fluttuare secondo il prezzo di mercato del momento, quando dei privati desideravano portare oro in zecca per riceverne monete auree, ricevevano delle monete d'oro sostanzialmente puro (996 millesimi) con la sola trattenuta delle spese di coniazione, la zecca generalmente una volta ricevuto e contabilizzato il metallo consegnava al privato una ricevuta da presentare al Banco delle Due Sicile che provvedeva alla consegna dell'ammontare di monete corrispondenti al metallo portato in zecca, l'emissione di monete d'argento invece poteva avvenire sia per iniziativa privata che pubblica, lo stato coniava per effettuare i suoi pagamenti e onorare i suoi debiti, in primis il debito pubblico, in seguito ai pagamenti statali vari flussi di moneta entravano in circolazione, anche grazie al tramite del Banco delle Due Sicilie che faceva da intermediario tra le attività finanziarie dello stato, la zecca e i privati... Ovviamente le specifiche procedure potevano essere diverse in base ai sistemi monetari vigenti e alle relative norme emanate nei diversi stati, ma più o meno il meccanismo era quello descritto sopra, è da considerare anche la variabile della cartamoneta, più o meno presente e influente nei diversi ordinamenti, nel Regno delle Due Sicilie non circolava vera e propria cartamoneta, cioè titoli al portatore e non nominativi, ma fedi di credito, titoli appunto nominativi ma che potevano essere girati a terzi estendendo la loro efficacia e diffusione nella circolazione...
    1 punto
  38. Ottimo! Grazie mille. Contiamo sul fatto che quando l'articolo del blog sarà pubblicato lei ci riporti il link @Corrado Lampe. A prestissimo! www.academia.edu/44770328/Divagazioni_Medioevali PS mi sono permesso di attivare il link al suo intervento su Academia
    1 punto
  39. Buonasera, mi riuscireste a dire di che moneta si tratta? Ci sono passaggi d'asta per capire il valore? Oppure, voi quanto la pagareste? 0,97 gr diametro 1,6/1,9 grazie per gli eventuali commenti
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  40. Salve a tutti! Oggi propongo alla vostra attenzione questo gettone francese preso per una modica cifra al mercatino per curiosità. Mi domandavo se qualcuno (magari i sempre ottimi @apollonia e @sandokan) ne poteva ipotizzare periodo e impiego... vi ringrazio come sempre anticipatamente per ogni osservazione!
    1 punto
  41. D/ CHICAGO FIRE CENTENNIAL 1871 – 1971, con la scena della città in fiamme. In basso, nel pannello con il nastro, la scritta CHICAGO HISTORICAL SOCIETY (società storica di Chicago). R/ CITY OF CHICAGO INCORPORATED 4TH MARCH 1837. Presenta inoltre un grande sigillo della città al centro e un bordo esterno circondato da stelle. Bronzo: 24,2 g; diametro 38 mm; contorno zigrinato. Provenienza asta Elsen 153. Esiste anche la versione in argento 999‰. apollonia
    1 punto
  42. Buona sera, Direi gettone da 20 para turco.. l ho trovato mettendo “ moneta con stella dentro cerchio asiatica?”😅😅 saluti
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  43. Moneta meravigliosa Dominic, e come al solito corredata da riferimenti bibliografici degni della tua passione e preparazione 👏🏽
    1 punto
  44. Protettorato di Boemia e Moravia 20 haleru 1940 Poi un 2 rappen svizzero del 1929 con tiratura abbastanza bassa sui 700.000 pezzi
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  45. Intanto sarebbe educato esordire con un : Buongiorno,e terminare la propria richiesta con un : Grazie... Per rispondere alla tua domanda in molte città degli stati preunitari (ma anche nei primi anni del regno d'Italia)le monete troppo usurate o fuori corso venivano dentellate per poi montarle su un manico e usarle come "rotella tagliapasta"...
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  46. 1 punto
  47. Prima immagine della seconda moneta commemorativa Germania 2023 Carlo Magno
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  48. Ancora un altro…. 41-bis e buttare la chiave!
    1 punto
  49. Altra Piastra di Ferdinando IV con errore in legenda al rovescio, meno rara della precedente: 1816 INPANS
    1 punto
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