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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/12/23 in Risposte
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Buongiorno a tutta la sezione, Ultima 34enne entrata nella mia umile raccolta. Un saluto a tutti. Raffaele.5 punti
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Buongiorno a tutti, Io sinceramente non penso che nella zecca di Napoli veniva impiegato personale ignorante (mio umil pensiero e tale deve restare), altrimenti non avrebbero corretto alcune legende, penso piuttosto che ci fosse una perfetta logica nel creare tutte quelle varianti/varietà che all'occhio meno attento potessero sembrare normali monete ma che servissero ad identificare chi avesse fatto cosa. Alcuni esempi di legende corrette direttamente sul conio.5 punti
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Ciao a tutti, buona domenica, oggi condivido volentieri con voi un mio sesterzio di Alessandro Severo patina verde oliva smalto non toccata, proveniente dall'asta HD Rauch Descrizione della moneta dell'Asta: RÖMISCHE KAISERZEIT Severus Alexander (222-235) (D) Sestertius (16,78g), Roma, 231-235 n. Chr. Büste mit Lorbeerkranz und leichter Drapierung an linker Schulter / Spes mit Blume. RIC 648, C 547var (Büste).3 punti
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Questo uno dei miei due esemplari, ovviamente autentica e periziata. Il raffronto può aiutarti a notare le non banali differenze.3 punti
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cerchiamo di non andare fuori tema...rimanendo su questa patina scura.. se ne vede gia in giro abbastanza di robaccia, non mi sembra il caso pure di spiegare come fanno a patinare le monete. Poi in questa discussione. C'è la sezione apposita.. grazie P.S. Avete mai sentito parlare di come venivano patinate le monete nelle vecchie collezioni dell'800??3 punti
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Nella mia personale sensibilità a medio termine i convegni sono destinati a sparire. Sarebbe tanto bello quanto altrettanto utopistico temo poter tornare ai tempi in cui, ad esempio, Vicenza Numismatica faceva scuola e tendenza, non solo commerciale, ma anche scientifica, divulgativa, sociale.3 punti
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Ecco un 6 ducati 1777 di Ferdinando IV di Borbone con le N capovolte nelle legende... Ho sempre creduto che alcuni "segni" venissero apportati per distinguere partite di metallo, provenienza o prove di macchinari...3 punti
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Un non comune esemplare di didrammo di alta epoca da Taranto, con al diritto Taras su delfino con tra le mani patera e polipo ed al rovescio ippocampo con sotto conchiglia : apparentemente con qualche incertezza la classificazione in scheda . Sarà il 21 Aprile in vendita MDC Monaco 11 al n. 3 .2 punti
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Aneddoto fresco, fresco sulla 500 lire Barbetti al convegno di Domenica: un commerciante, fiero e orgoglioso, mi mostra il pezzo appena arrivato e cerca di convincermi con tante belle parole. Mentre stavo ad ascoltarlo, il mio commercialista, stanco della tiritera, esclama:" Senta ma quanto costa questo pezzo di carta rosso?". Dopo avermi dato un'occhiata con voce bassa e rauca risponde:" Beh posso scendere a 4.500 euri". Il mio commercialista con calma e serenità ribatte:"Ma io 4.500 euri ci compro un bel divano 4 posti motorizzato più poltrone e tappeto con bel tavolino ed in regalo un televisore 55 pollici!". Il commerciante colpito nell'orgoglio mi dice:" Anche questa volta non comprerai nulla, nemmeno una moneta dalla ciotola...il commercialista ha sentenziato". Ho dato il mio assenso ed ho pagato il pranzo al commercialista😉2 punti
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Complimenti bella moneta,con la sua storia ,che bisogno ha di essere slabbata,a parte il fatto che io sono contrario in via di principio,saluti Aldo.2 punti
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Anche con una bilancia da cucina, 4 grammi di differenza sono troppi. Ma non è quello il (solo) motivo per cui è una riproduzione. E potrebbe anche essere d'argento, sebbene dalla foto non mi sembri. Ma il motivo principale per cui è una ripoduzione senza valore (tranne i pochi, eventuali, spiccioli dell'argento) è che se fosse autentica, in questa conservazione, dovresti averla pagata all'incirca 10.000 euro, e in quel caso lo sapresti, no? E se a comprarla sono stati tuo padre, tuo nonno, tuo zio, l'avrebbero pagata la stessa cifra, o una cifra equivalente, una decina di milioni di lire o più, prima dell'arrivo dell'euro. E anche in quel caso, qualcuno in famiglia dovrebbe saperlo, o pensi che l'abbiano comprata e poi buttata da qualche parte dimenticandosi di averla? Monete così non capitano per caso, è inutile perder tempo con prove, foto più dettagliate, misurazioni, o quant'altro, la sola prova che serve è il prezzo pagato, dando ovviamente per scontato che chi compra una moneta così lo faccia avendo tutte le garanzie di autenticità, e di serietà del venditore. petronius2 punti
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Penso anche io che la moneta sia stata protetta con la pece come si usava nelle vecchie collezioni dell'800, il sesterzio è sicuramente bello e autentico, ma con uno strato di pece che lo ricopre, cosi' come veniva utilizzato appunto nell 800 per proteggere le monete. Un pezzo di storia Romana e ottocentesca che non va toccato assolutamente. Io ho un Domiziano di una vecchia collezione dell' 800 che ha la stesso strato protettivo di pece nera.2 punti
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Allora aggiungo queste 2 monete per inaugurare la tessera. 🔥🔥2 centesimi Vittorio Emanuele 2º 1862 N ( 1 forse 1861? N)🔥🔥 Queste anche rare sarebbero sul gigante…😉😎 Dopo questi guardo un po’ i vostri che unnnnn è che so infiniti….😜2 punti
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Credo che la moneta in oggetto rimarrà un mistero irrisolto! Mai lo sapremo che moneta era! Mannaggia ero proprio curioso...😄2 punti
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Wow, personalmente non slabberei mai una moneta così...in realtà non slabberei proprio nessuna moneta, ma una quadrupla papale con questo pedigree non merita senz'altro di venire inumata in plexiglass. Per certificare cosa poi? La conservazione? Ma dai!! Ah dimenticavo... @dux-sab complimenti per questa meraviglia!2 punti
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Buona Domenica @VALTERI, Ad osservare le immagini di altri esemplari viene da riflettere sul fatto che non sia sempre agevole distinguere tra conii simili tra loro. Di seguito posto due monete esitate dalla medesima casa d’aste e segnalate come entrambe battute dal conio V26 (nonostante alcune significative differenze nei tentacoli del polpo), anche se ci sono allo stesso tempo elementi di somiglianza. Ex CNG WebShop, catalogato FB 62 (V26-R49): https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=116594 Ex CNG 72/63, catalogato FB 62-64 var. (V26-R non noto) questa moneta proviene dallo stesso conio di incudine dell’esemplare di apertura. Diagnostici in tale senso, oltre ad altri elementi, la frattura di conio che parte dal polso del braccio sinistro e quella poco sopra il bicipite dello stesso braccio. https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=83835 Anche l’esemplare postato da @dracma mi sembrerebbe battuti dallo stesso conio di dritto. PS: Ma la patera descritta da MDC invece?2 punti
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Buongiorno a tutti. Allego la scansione (no foto - no prospettiva) di due mie Piastre del 1843. Comparando le due effigi, a parte l'elemento più "eclatante" e cioè, una testa più o meno voluminosa, si possono notare anche delle altre differenze: la forma del naso; la dimensione del mento; la larghezza del collo; etc. Secondo voi, si tratta di debolezze di conio o di un'effige diversa e "ridimensionata"?2 punti
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Scusami @elledi forse mi sono espresso male, quando scrivo ignorante mi riferisco alla popolazione, non al personale della zecca. Li sono sicuro che ci lavorasse personale altamente preparato e preciso, lo dimostrano le medaglie che hanno creato. Mi vengono in mente altri casi di legende volute ad esempio le 1794 con sicilar presente in tutti i nominali stesso "errore" presente nelle 1798.2 punti
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Una discussione molto interessante...Io mi sto facendo un'idea ma prima di sparare scemenze voglio sentire il parere di altri ...e magari se qualcuno posta le monete con le N rovesciate che ora non ricordo dove le ho viste o il BN con la N rovesciata. Questa però mi pare una bella P, altro che F2 punti
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La volontarietà nel creare non è frutto di ipotesi ma é ben documentata in uno scritto a firma di B. Cosentini pubblicato in Supplemento all'opera LE MONETE DEL REAME DELLE DUE SICILIE a cura di M. Cagiati, anno IV, n. 1(Napoli 1914).2 punti
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L'esemplare viene indicato come proveniente dallo stesso conio di incudine (V26) che ha battuto gli esemplari nn. 62-64 del catalogo di Fischer-Bossert. Il confronto con un esemplare del British Museum (BMC 47 = Fischer-Bossert 27.a) tuttavia non mi convince del tutto. https://www.britishmuseum.org/collection/object/C_1846-0910-532 punti
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Davvero un bel vedere. Ecco, per caratteri definiti, intendevo proprio questi 😁1 punto
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Caro @Liucksky03 vedi il tuo avatar sul mio profilo e dimmi se ti piace...adesso è firmato:1 punto
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Si può sentire anche il tintinnío....ma a spiegarlo è impossibile.1 punto
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Perchè chiuderla? Per mantenerla, conservarla meglio? O vuoi venderla? Le monete per mio gusto sono belle da toccare, ogni tanto. altrimenti è come andare in un museo.👌🏼1 punto
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Bellissimo esemplare, patina autentica , spessa e rilievi intonsi . Gran bel pezzo, complimenti👍🏾1 punto
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L'architrave subì danneggiamenti all'inizio '700 per terremoti e risistemato. Ma nel 1750 già appariva così ritratto dallo Ioli1 punto
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Esistono prodotti appositi, ma a livello casalingo si usano alcuni tipi di concimi. Io non uso ne l'uno ne l'altro ma ho visto degli oggetti ripatinati da un amico, il cui risultato mi ha lasciato sorpreso. E' l'impressione che ho avuto anche io vedendo le foto, poi tutto può essere. Tienila d'occhio per un po'1 punto
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Da non sottovalutare che, anche la battuta del conio e la differenza di durezza di un tondello rispetto a tanti altri e non per ultimo, l'usura stessa del conio (anche se minima), a volte può far emergere differenti particolari nelle immagine/disegno. Può sembrarvi strano ma una delle prove iniziali che faccio sempre su una moneta, è confrontare l'espressione che mi trasmette Cerere (in questo caso) e confrontarla con una moneta autentica; tra un falso e un originale, spesso riesco a vedere espressioni diverse. Buona domenica a tutti.1 punto
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La realtà è che purtroppo chi organizza riempie sempre il capannone,si assicura il guadagno con prezzi che aumentano di anno in anno e fa finta di niente su tutto il resto. Poco interessa se qualcuno viene derubato poiché loro non hanno responsabilità dirette per questo...a livello legale eh. Finché ci guadagneranno non cambierà niente....forse e dico forse quando i commercianti si saranno ridotti all'osso le cose cambieranno o la fiera non si farà più. Marco1 punto
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...aggiungiamo la mancanza di una torretta nello stemma del Portogallo nelle piastre del 17981 punto
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Si, ho in raccolta una 34,56,59 con la V di VTR dove la V è sostituita da una A capovolta, e non solo anche FERDINANDVS la ultima V è sostituita da una A e sempre nelle date 34,56 e 59 anche se ultimamente ho trovato anche una 1840 con lo stesso particolare. Qui penso sia stata veramente distrazione, ma non è il solo caso di inversione di lettera, esiste anche la 1805 HSIP oppure la 1834 GRAITA.1 punto
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Riproduzione allegata alle pubblicazioni del reader's digest... https://www.ebay.it/itm/294420308772?mkevt=1&mkcid=1&mkrid=724-53478-19255-0&campid=5338491329&toolid=20006&&customid=178cd608af9b82f9c8577893dcfd842f2258e27a Mario1 punto
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La scoperta. Il vaso dei combattimenti fu realizzato per contenere le ceneri di un gladiatore romano Dopo la morte del gladiatore o di un personaggio del mondo dei giochi gladiatori, il corpo venne posto sul letto funebre e bruciato. Ceneri e frammenti ossei furono temporaneamente collocati in un punto riparato poi inseriti in una “coppa” riservata ai campioni romani. Alcuni frammenti incombusti dell’apparato scheletrico hanno permesso di stabilire, alla fine di sofisticate indagini di laboratorio, che quell’individuo aveva, al momento della morte, una quarantina d’anni e che, nonostante fosse stato sepolto in terra britannica, aveva origini probabilmente origini europee. Uomo del continente, insomma. Non un britannico. Un campione giunto da Roma e morto nel corso di uno spettacolo nell’anfiteatro di Colchester? Colchester costituì il primo insediamento romano di rilievo in Britannia, dopo la conquista a opera dell’imperatore Claudio. L’imperatore, proprio a Colchester, ricevette, nel 43 d.C., fu oggetto di un’accoglienza trionfale. Il vaso di argilla, recante raffigurazioni di gladiatori e cacciatori di orsi, scoperto in una tomba romana a Colchester. Fotografia: Douglas Atfield/Musei Colchester Frank Hargrave, direttore del Colchester and Ipswich Museums (CIMS), ha detto all’Observer che la ricerca ha portato a “nuove sorprendenti conclusioni”, mostrando il suo vero significato nel registrare un vero spettacolo di gladiatori a Colchester, città nota ai romani come Camulodunum . “È l’unica prova di un combattimento di gladiatori nell’arena romana effettivamente organizzato in Gran Bretagna”- ha detto Hargrave . Il vaso è di così alta qualità che, con un po’ di snobismo al contrario, si riteneva che non potesse provenire dalla Gran Bretagna, mentre tutte le analisi ora hanno escluso questa ipotesi”. La cittadina romana – che disponeva di due teatri romani – aveva certamente anche un’arena per i combattimenti – come quella di Verona o, in dimensioni ridotte, come il Colosseo -, che non è ancora stata portata alla luce. Come si presentava il corredo funebre nella tomba.. Fotografia: Douglas Atfield/Musei Colchester Ma torniamo al prezioso vaso – che , a partire dal 15 luglio 2023 sarà uno dei pezzi di maggior interesse all’interno della mostra che il museo dedica ai gladiatori – e ai resti umani in esso contenuti. L’opera fu realizzata intorno al 175 d. C.. Essa è decorata con tre scene principali: 1) due uomini che combattono tra loro 2) due uomini che ingaggiano una lotta con un orso 3) un cane che insegue due cervi e una lepre Il contenitore ceramico racchiude le immagini di tre tipi di intrattenimento che erano comunemente offerti negli anfiteatri romani: uomini che combattono uomini, uomini che combattono animali e animali che combattono animali. I recentissimi studi – svolti, appunto, in previsione della mostra dedicata ai Gladiatori romani – hanno permesso di stabilire che il vaso non fu importato, ma realizzato con l’argilla locale e che un’iscrizione contenente quattro nomi di gladiatori, vergata sulla parte superiore del contenitore, non fu “graffiata” dopo la cottura dell’opera, come si riteneva, ma venne realizzata sull’argilla fresca. La scritta è pertanto collegata strettamente alle immagini. Le iscrizioni graffite nella ceramica ancora fresca, che recano i nomi dei quattro gladiatori Che significa tutto ciò? Significa che il legame tra contenitore e resti mortali in esso contenuti è strettissimo e che, con alta probabilità, il vaso non è stato adattato per un riuso. Forse fu realizzato per la morte di uno dei quattro gladiatori, il cui nome appare sulla ceramica – un dono da parte di colleghi, che in questo modo si univano eternamente all’amico? – o forse era una sorta di trofeo, poi utilizzato per contenere le ceneri di uno dei quattro “uomini di spettacolo”. I quattro nomi incisi sono quelli dei protagonisti dei combattimenti nell’arena: Secundus e Mario stanno combattendo l’orso; Memnone e Valentino sono il secutor e il reziario. Quindi siamo di fronte a quella che possiamo pensare come una piccola squadra. Accanto al nome Memnon c’è l’abbreviazione SAC e il numero romano VIIII, a indicare che Memnon, un secutor , aveva combattuto e vissuto nove volte. Accanto a Valentino (la ‘s’ è omessa) c’è la parola LEGIONIS e il numero XXX. Ciò indica che Valentino aveva probabilmente militato nella 30a legione dell’esercito romano. La XXX era stata fondata da Traiano nel 105 dc per la guerra contro i Daci. https://www.stilearte.it/la-scoperta-il-vaso-dei-combattimenti-fu-realizzato-per-contenere-le-ceneri-di-un-gladiatore-romano/1 punto
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E' un follis di Anastasio, coniato tra 498 e 518, zecca di Nicomedia se non sbaglio. Moneta gradevole; immenso valore storico ma scarso valore economico.1 punto
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Carina! per comodità ho crudinato le immagini: Medaglia per le madri dei caduti Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. La medaglia per le madri dei caduti fu istituita dal Regno d'Italia per la prima guerra mondiale, poi estesa ai successivi conflitti e riconfermata anche dalla Repubblica Italiana per la seconda guerra mondiale. https://it.wikipedia.org/wiki/Medaglia_per_le_madri_dei_caduti#:~:text=un verso di Gabriele d,era accompagnata da un diploma. Mi sa che la vado a cercare... Servus Njk1 punto
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Secondo me è una medaglia del Battagliobe San Marco,all' epoca battaglione,operante "per mare , per terram". Ciao1 punto
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Spero con tutto il cuore che la tua moneta (che, tra l'altro, pare suberata a vederla meglio) sia autentica. Ma, perdonami, i caratteri delle due scritte almeno dalla foto sono completamente differenti. Però io guardo una foto molto contrastata e tu hai l'originale in mano.1 punto
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Un po' di Frisacchi A parte i due in basso a sinistra, che probabilmente in pochi ne avevano ancora in tasca, tutti gli altri circolavano abbondantemente in friuli, assieme ai denari patriarcali.1 punto
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Il Friesach-Salzburg più antico che ho, cat Probszt 8. mm. 17,5 gr. 1,11 EBERHARD I° von HIPPOLSTEIN u. BIBURG 1147 . 11641 punto
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Ciao a tutti, oggi posto per condividerlo con voi, un un sesterzio di Treboniano Gallo con patina verde intonsa, proveniente dall' Asta Bertolami. Allego descrizione dell'Asta: Trebonianus Gallus (251-253), Sestertius, Rome, AD 251-253; AE (g 18,11; mm 29; h 12); IMP CAES C VIBIVS TREBONIANVS GALLVS AVG, laureate, draped and cuirassed bust r., Rv. VIRTVS - AVGG, Virtus standing l., resting hand on shield and holding spear reversed. RIC 126a; C 134. Untouched green patina.1 punto
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