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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/10/23 in Risposte
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Ciao @apples62 Secondo me, un bronzo del koinon di Galatia, sotto Tiberio. RPC 3553. Al dritto, [ΤΙΒΕΡΙ]ΟΣ [ΚΑΙΣΑΡ] Forse una ribattitura? Lettere in alto all’esterno della perlinatura, e un rilievo strano sulla guancia di Tiberio. Al rovescio …ΠΡΕΙΣΚ… per Priscus, magistrato: legenda completa ΕΠΙ ΠΡΕΙΣΚΟΥ ΜΗΤΗΡ ΘΕΩΝ (mater deorum) con Cibele velata. ΓΜ nel campo davanti al ritratto di Cibele, vedrai se ne rimane qualche traccia. https://www.acsearch.info/search.html?id=4730613 punti
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...quando poi il venditore non sa cosa sta proponendo, l'acquisto a poco prezzo da molta soddisfazione 😊 Buona Pasquetta a tutti.3 punti
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È il suo bello... Capisco,mi è capitato di passare intere nottate su alcune monete,e il mattino dopo mi toccava andare a lavoro, ecco perché ci vuole impegno e passione...2 punti
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Portando ad esempio la monetazione veneziana, solo le monete che portano il nome del doge vengono a lui attribuite. In assenza del nome si parla di monetazione anonima, pur sapendo esattamenre la data di emissione grazie alle iniziali del massaro. Quindi, visto che furono coniate prima del referendum, verrebbero chiamate monete anonime del Regno d'Italia. Arka Diligite iustitiam2 punti
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Buongiorno a tutti. Ho letto ora questi ultimi post e, per quel che conta, mi trovo d'accordo con quanto sopra indicato. Carico/Scarico nel padiglione a beneficio degli operatori e biglietto d'ingresso nominativo per noi appassionati potrebbero essere accorgimenti, certo da studiare ma non complicatissimi da fare, in grado di ridurre notevolmente i rischi. Se poi un Commerciante viene seguito e rapinato all'autogrill è chiaro che le considerazioni necessarie all'individuazione dei corretti rimedi riguardano "tavoli" diversi dal nostro. Un saluto cordiale e a presto.2 punti
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L'unione monetaria europea non è la prima nè l'unica al mondo: ne esistono altre, che per la maggior parte hanno a che fare più o meno direttamente con l'euro. Quella che ci riguarda più da vicino è sicuramente il franco CFP (sigla che sta per "Change franc Pacifique") delle dipendenze francesi di Nuova Caledonia, Wallis e Futuna, Polinesia francese. Fu creata nel 1945 per evitare che la forte svalutazione del franco metropolitano nell'immediato dopoguerra colpisse anche le colonie, e viene attualmente emesso dallo IEOM (Istituto d'emissione d'oltremare), con sede a Parigi. Il franco CFP era legato da cambio fisso al franco francese e nel 1999 l'euro ha ereditato automaticamente questo legame con il rapporto di 1000 franchi CFP = 8,38 € (ovvero 1€ = 119 franchi). Il contante attuale segue le stesse basi generali della seconda serie dell'euro: le banconote sono graficamente uguali, con Stato di emissione indistinguibile, mentre le monete hanno una faccia comune e una diversa per Nuova Caledonia e Polinesia. A Wallis e Futuna vengono distribuite quelle per la Nuova Caledonia. Altra unione monetaria legata in qualche modo alla nostra è quella del franco CFA (Comunità Finanziaria Africana), che raggruppa 14 paesi africani, quasi tutti ex-colonie francesi, organizzati in due distinte comunità economiche: 1) Benin, Burkina Faso, Costa d'Avorio, Guinea-Bissau, Mali, Niger, Senegal e Togo sono riuniti nell'UEMOA (Unione Economica e Monetaria dell'Africa Occidentale) 2) Camerun, Repubblica Centrafricana, Congo, Gabon, Guinea Equatoriale e Ciad sono riuniti nella CEMAC (Comunità Economica e Monetaria dell'Africa Centrale) Inoltre le isole Comore pur avendo una valuta propria, il franco delle Comore, sono associate al franco CFA. Il franco CFA fu creato nel 1945, contemporaneamente al franco CFP, ed è diverso per le due comunità: la prima ha come istituto di emissione il BCEAO (Banco Centrale degli Stati dell'Africa Occidentale), con sede a Dakar, in Senegal, la seconda il BEAC (Banco degli Stati dell'Africa Centrale), con sede a Bangui, nella Rep. Centrafricana. I due tipi di franco (il franco della Comunità Finanziaria dell'Africa e il franco della Cooperazione Finanziaria dell'Africa Centrale) hanno grafiche diverse e possono circolare solo nel territorio delle rispettive comunità. In entrambi il contante in banconota è identico ma con lettere distintive di ogni paese d'emissione nel numero di serie, mentre le monete hanno facce uguali e nessun segno distintivo nazionale. I due istituti centrali sono vincolati da identici accordi con la Francia, che prevedono: - Un cambio fisso con l'euro, ereditato dall'ex-franco francese, col rapporto di 1€ = 655,957 franchi CFA - Piena convertibilità con l'euro garantita dal Tesoro francese. - Fondo comune di riserva di moneta estera a cui partecipano tutti i paesi della zona CFA (con almeno il 65% delle posizioni in riserva depositate presso il Tesoro francese, che in tal modo si fa garante del cambio monetario). Altra unione monetaria di eredità europea, ma della Gran Bretagna, è il dollaro dei Caraibi Orientali. Si tratta della valuta degli otto membri dell'Organizzazione degli Stati dei Caraibi Orientali, che riunisce le isole di Antigua e Barbuda, Dominica, Grenada, Saint Kitts e Nevis, Saint Lucia e Saint Vincent e Grenadine, ed è anche la valuta delle due isole territori britannici d'oltremare di Anguilla e Montserrat. Invece non è usata nelle isole Vergini Britanniche, altra dipendenza britannica, che pur facendo parte dell'Organizzazione adotta come valuta il dollaro USA. Fu creata nel 1965, quando le isole che ne fanno parte erano ancora tutte colonie britanniche, ma dopo la progressiva indipendenza di quasi tutte le isole viene emessa autonomamente dal 1983 dalla Banca Centrale dei Caraibi Orientali, con sede a Saint Kitts e Nevis. E' legata da cambio fisso al dollaro USA, col rapporto di 1 dollaro USA = 2,70 dollari dei Caraibi. Il contante attuale ha grafica uguale e nessun segno distintivo dell'emittente sia per le monete che per le banconote. Un caso particolare è quello del fiorino delle Antille olandesi: si trattava della valuta delle Antille olandesi, arcipelago dei Caraibi dipendenza dei Paesi Bassi formato da cinque isole (esclusa una, Aruba, fin da prima amministrativamente a sè stante), che è stata sciolta il 10 ottobre 2010. I suoi ex-componenti ora sono organizzati in questo modo: - le isole di Bonaire, Sint Eustatius e Saba sono municipalità speciali d'oltremare del Regno dei Paesi Bassi (parte del territorio dei Paesi Bassi e territori europei d'oltremare) che hanno adottato il dollaro USA. - le isole di Curaçao e Sint Maarten [*] sono membri autonomi del Regno dei Paesi Bassi (unità autonome) che continuano ad usare il fiorino delle Antille olandesi. [*] Sint Maarten è la metà meridionale dell'isola di San Martino mentre quella settentrionale è la collettività territoriale francese di Saint Martin, che usa l'euro] In pratica dopo lo sciogliemento delle Antille olandesi Curaçao e Sint Maarten si sono ritrovate automaticamente a formare un'unione monetaria bilaterale con la stessa valuta di prima, emessa dalla Banca delle Antille olandesi poi ridenominata Banca Centrale di Curaçao e Sint Maarten. Secondo i piani iniziali il fiorino delle Antille olandesi (legato al dollaro USA con cambio fisso 1 dollaro = 1,75 fiorini) avrebbe dovuto essere soppiantato da una nuova valuta, il fiorino dei Caraibi olandesi, sempre legato da cambio fisso al dollaro USA. Negli ultimi anni però l'opportunità di mantenere questa unione monetaria è stata messa in dubbio da più parti e si è mantenuta la situazione attuale in attesa di una risoluzione definitiva... che non arriva: le autorità governative delle due isole non prendono alcuna decisione e dal 2017 non parlano nemmeno più della questione. Anche in questo caso il contante ha grafica uguale e nessun segno distintivo dell'emittente sia per le monete che per le banconote.1 punto
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Filippo IV di Spagna (1621-1665). Scudo. Au (22 mm - 3,32 g - 4 h)1 punto
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Torna dopo 20 anni al mercato, un esemplare " extremely rare " di didrammo di Cuma di Campania, con al diritto testa femminile ed al rovescio Cerbero stante su conchiglia ed etnico . Sarà il 18 Maggio in vendita NAC 138 al n. 3 .1 punto
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Pozzuoli, rinvenuti Altari nabatei sul fondo del mare Il disvelamento delle are nabatee ancora “in situ” avverrà l’11 aprile, Giornata Nazionale del Mare L’altare Nabateo ritrovato negli anni '60 Non solo Baia sommersa, anche l’antica Puteoli torna a regalare sorprese archeologiche dai suoi fondali. Due Altari Nabatei dedicate al dio Dusares sono stati individuati nei fondali flegrei al largo dell’Ex stabilimento Sofer, già in passato luogo di importanti ritrovamenti archeologici. La sensazionale scoperta, che testimonia ancora una volta la presenza di comunità orientali nell’antica Puteoli, segue, quella avvenuta negli anni’60 e che portò al ritrovamento rocambolesco di un altare dedicato alla divinità nabatea di dimensioni maggiori rispetto a quelli rinvenuti già nel 1754. Il ritrovamento del 1964 avvenne da parte di pescatori locali (Gennaro Delicato e i fratelli Lucignano) che segnalarono il rinvenimento all’ingegner Càrola. In seguito poi alle autorizzazioni ottenute dalla Sovrintendenza avvenne il recupero. L’ara, attualmente conservata al Museo Archeologico dei Campi Flegrei, dedicata al Dio Dusares, è un blocco di marmo di Carrara bianco con striature bluastre (Alt. 61cm – largh. 150cm. – spess.38 cm) che riporta l’iscrizione: Dusari Sacrum da un lato e dall’altro Sacrum. Oltre all’altare furono rinvenute anche piccole lapidi di pietra da inserire nei vuoti presenti sull’altare. Ora l’incredibile notizia della presenza di altri due altari, in quello che era il quartiere commerciale, base dei mercatores Nabatei denominato Vicus Lartidianus dove già alla metà del I a.C., possedevano un loro specifico luogo di culto. I preziosi reperti giacciono ancora sui fondali marini, a causa del fenomeno del bradisismo che sconvolse l’area intorno al IV secolo d.C, e aspettano di essere riportati alla luce. Stando alle informazioni attuali, i nuovi altari hanno dimensioni maggiori rispetto a quelli esposti nella sala baiana e, di conseguenza, presentano più alloggi per le lapidi; uno in particolare, ne ha 8 rispetto ai 3 e 7 dei precedenti. Il disvelamento di queste are nabatee ancora “in situ” avverrà l’11 aprile, Giornata Nazionale del Mare, alla presenza del Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano e del Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci. Il sopralluogo sarà svolto congiuntamente dai dirigenti della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli, Mariano Nuzzo e del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, Fabio Pagano. https://www.ilmattino.it/napoli/area_metropolitana/pozzuoli_delle_meraviglie_rinvenuti_altari_nabatei_fondo_mare-7333087.html1 punto
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Come fai correttamente notare solo le monete emesse a nome di Alessandro I Pico (1602 - 1537) sono coerenti con il periodo di emissione della tipologia imitata. Il bolognino per Alessandro II Pico (1637 - 1691) è rarissimo ma conosciuto, descritto e rappresentato con immagini leggibili nella monografia di L.Bellesia (La zecca dei Pico, 1995); la legenda ALEX II PI DVX MIRANDV non può lasciare dubbi. Il soldo ossidionale descritto con data 1704 è conosciuto in più esemplari e nel verso riporta la data... anche in questo caso quindi... pochi dubbi.... Il lasso di tempo intercorso fra la prima emissione (1633) e l'ultima (1704) è spiegabile con la permanenza in circolazione degli originali ben oltre il loro periodo di emissione con conseguente accettabilità anche nel corso del periodo di governo di Alessandro II e successivi... anche se la rarità degli esemplari a nome di Alessandro II fa pensare ad emissioni mirandolesi numericamente abbastanza limitate. L'emissione ossidionale è da considerare come eseguita con il materiale creatore ancora presente in zecca e disponibile per gli assediati e quindi ispirata più dalla necessità che dalla reale attualità dei tipi rappresentati. Per quanto riguarda la prolungata permanenza in circolazione delle monete di questo tormentato periodo mi pare emblematico il caso delle muraiole e dei giorgini di Modena emesse a nome di Francesco I d'Este a partire dal 1633 e ancora in circolazione nel 1717 e 1722 tanto da essere rivalutate con contromarca per ordine di Rinaldo I d'Este. La confusione monetaria del periodo doveva essere notevole e le tipologie circolanti molto varie; a tal proposito è interessante l'articolo di L. Bellesia su P.N. n°352, p.15, in cui viene analizzata una grida bolognese del 1710 che bandiva dalla circolazione diverse monete forestiere (Mantova, Mirandola, Guastalla, Venezia). L. Bellesia nelle descrizioni del bando riesce a riconoscere monete emesse fra il 1575 e il 1630. Anche in questo caso una permanenza in circolazione di diverse tipologie e valori protratta oltre i 100 anni. Ciao Mario1 punto
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Specie quando hai a che far con le basse conservazioni😅1 punto
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E comunque volevo dirvi che alla fine non l'ho presa... non mi piace il pesce1 punto
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Io ho centinaia di 10 Lire "spiga", ma le uniche che presentano una rotazione d'asse fuori dai 180° sono quelle 4 o 5 false che ho in collezione. Comunque, il catalogo dell'Attardi "Varianti ed errori nelle monete della Repubblica Italiana",riporta per gli anni dal 1951 al 1991 una novantina di rotazioni, tutte considerate tra NC (Non Comune) ed R2 (molto Rara). Quindi esistono, ma averne più rotate che "normali" è piuttosto un'anomalia.1 punto
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Villa romana "Ad Duas Lauros" presso Centocelle. Fonte: https://www.romanoimpero.com/2012/09/villa-ad-duas-lauros.html Vale1 punto
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barba radeva ST: azione! BARBARA DEVASTAZIONE Buona serata da Stilicho1 punto
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È lo stesso esemplare raffigurato nel catalogo del forum e descritto come senza data,ma la data c'è,non proprio chiara ma c'è... https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FIV/291 punto
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Duomo di Casale Monferrato (davast, pardon restaurato nell'800) col crocefisso medievale. Ci venivo da piccolo da mia zia... 😄 Questa è quel gioiello meraviglioso della chiesa di S. Maria sopra minerva al foro romano ad Assisi. Mi commuovo sempre a vederla sta chiesa... che fortuna che sia avvenuta una desaugurazione ed una riattribuzione al culto cristiano che ci ha fatto avere un tempio romano esastilo pressoché completo1 punto
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Nel dritto del tuo esemplare si legge quel resta della legenda (ALE)X.II. .D(??)... quindi sicuramente da attribuire a Alessandro II... l'estensione della legenda mi sembra poi corrispondere meglio a quella descritta per la tipologia ossidionale del 1704, vedi collegamento: https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ASMIR/1 Ovviamente senza data e/o legenda del verso leggibili (IN TE DOMINE SPERAVI) una classificazione certa e definitiva resta nel limbo Mario1 punto
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con uno studio sulle monete d'oro con il leone mi sembra che si sia appurato che sono ottocentesche, o sbaglio?1 punto
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Come dicevo in altro post ho un dubbio ontologico...che non sia proprio mai esistita questa tipologia autentica. Mi piacerebbe che qualche appassionato della peculiare e affascinante monetazione etrusca si esprimesse in merito...anche sulla singola moneta ma soprattutto sulla produzione in oro etrusca su nominali da 50 assi che mi sa tanto di artigianato orafo toscano ottocentesco...o anche piu' recente...1 punto
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IÆ Medal 1932 (50mm, 65.3g, 12h), opus E. Saroldi. Ferrovia Rimini-San Marino. CONCORDI NEL SIMBOLO LITTORIO DECRETARONO COMPIRONO ROMA - SAN MARINO, Busts of Italy and S. Marino l. R/ MCMXXVII GIVLIANO GOZI II - RVGGERO MORRI COSS MCMXXXII GIVLIANO GOZI III - POMPEO RIGHI COSS,1 punto
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Grazie, ora è più chiaro. Complimenti per la ricerca , non sarà stata semplice1 punto
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Adriano, non c'è niente chenon quadra, conosco quell'elenco xké l'articolo di PN l'ho scritto io, i vostri buoni sono assolutamente originali, solo non risultano essere stati erogati, solo sovrastampati (eccetto il tuo da 50 lire che è stato erogato ma non risultava ancora rimborsato al momento della compilazione della contabilità). Tieni presente che solo una piccola parte dei buoni creati furono collocati. Tutto ok quindi, solo che per questi ultimi da 1 e 2 lire non è stato possibile individuare una "storia" della loro circolazione..1 punto
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Salve. Riprendo questa discussione per condividere alcuni gettoni in uso nelle miniere ricevuti da un amico. IRELAND. DUBLIN Halfpenny token, 1793. Camac Kyan & Camac (Bronzo: 12,4 g, diametro 31 mm). D/ PAYABLE AT DUBLIN OR BALLYMURTAGH. Donna seduta a destra, con un’arpa a 5 corde nella mano destra e un alambicco alla sua sinistra R/ CAMAC KYAN AND CAMAC ONE HALFPENNY 1793 attorno alle iniziali H M Co apollonia1 punto
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Bravo. È proprio Visby. In questa città hanno girato molti film sul Medioevo e pure Pippi Calzelunghe.1 punto
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La MPA dea lo genero' TTE LAMPADE ALOGENE ROTTE Ciao da Stilicho1 punto
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Buonasera @VALTERI, Aggiungo l’illustrazione del lotto 2099 dal catalogo dell’asta Merzbacher 21 del 1909, che é l'esemplare della collezione della American Numismatic Society (SNG237), conservato a New York grazie al lascito Newell del 1944. Si tratta di una emissione particolarmente evocativa. Difficile, osservandola, non ricordare la discesa negli inferi di Enea per incontrare lo spirito del padre Anchise, narrata da Virgilio quattro secoli più tardi. Il troiano guidato dalla Sibilla Cumana incontra proprio Cerbero in quell’occasione.1 punto
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http://wildwinds.com/coins/ric/trajan/RIC_0483_As.jpg RIC 483, As Trajan AE As. 9.70g; 27mm. 103-111 AD. IMP CAES NERVAE TRAIANO AVG GER DAC PM TRP COS V P P, laureate head right, drapery on far shoulder / SPQR OPTIMO PRINCIPI S-C, Roma standing left, holding Victory and spear. RIC 483.1 punto
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Il problema non è solo italiano ed è un segno preoccupante di malessere psicologico, creato dalla paura e il disagio seguenti alle crisi ed emergenze varie nell'ultimo ventennio, in rapida successione, poi incentivati dai social network. La questione è seria, ha ricevuto da tempo analisi e reazioni ai più elevati livelli (si veda ad esempio l'ottimo materiale informativo europeo e svizzero ) anche perchè comincia ad avere risvolti politici importanti. Basta pensare alla creazione di movimenti come QAnon o ai primi risultati significativi alle elezioni locali di certi posti (Italia compresa, vedasi successo dei no vax in Friuli). Difficile prevedere le conseguenze di questa situazione e dire se siamo difronte a una sorta di decadenza "neo-oscurantista" o a un fenomeno che si esaurirà col passare di questo pessimo periodo storico.1 punto
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Buonasera a tutti, posto altra monetina appartenente alla mia Fel temp reparatio. Constantius II. AD 337-361. Æ Nummus. (17 mm, 2,8 g) Uncertain mint. Purtroppo non posso aggiungere altro, la zecca non è leggibile. Però per me sono apprezzabili alcuni dettagli del viso dei due soldati e anche la testa del cavallo ripiegata in una sorta di rannicchiamento, la zampa anteriore piegata a parare la caduta. Vedo tutta la scena, il cavaliere Romano che trafigge il soldato nemico che qui si volta e che cerca di parare il colpo con la mano. Saluti Alberto1 punto
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Buonasera. Lieto di aver potuto interloquire con uno studente molto capace, torno a scrivere delle monete "ITALIA 1946". Come noto esse furono coniate in base al Decreto Legge Luogotenenziale n. 151 del 25.6.1944 e al Decreto Legislativo Luogotenenziale n. 419 del 8 maggio 1946. Parecchi Autori attribuivano queste "monete" alla Repubblica, invece che al nostro ultimo Sovrano, in forza di una certa "uguaglianza della tipologia" derivante dal fatto che le monete in esame rispecchiano abbastanza fedelmente le prime prove della Repubblica e le prime monete effettivamente coniate da quest'ultima. Non concordando con questa interpretazione in ragione del fatto che non ritengo possa attribuirsi una coniazione a una Repubblica che ancora non esisteva, nel corso del 2004 interpellavo Mario Traina per chiedere una sua opinione sul punto e questi, con il solito garbo, mi rispondeva affermando: "perché attribuire alla Repubblica anche le prove preparate sotto Umberto e risalenti a due decreti reali? E' vero c'è una innegabile continuità, una uguaglianza di tipologia tra le une e le altre. Ma ritengo prevalenti su queste considerazioni l'indicazione del tempo in cui furono coniate e dei due decreti in virtù dei quali furono fabbricate. Sono quindi d'accordo con Lei: sono progetti da attribuire all'ultimo Re d'Italia che, come noto, alla faccia di alcune patacche attribuitegli per pure speculazione, non ha coniato moneta." Oltre a rimarcare la grandezza di un Traina che "perdeva tempo" a rispondere a un ventenne, le considerazioni mi sembrano interessanti anche per aggiungere ulteriori argomenti al ricordo del Re Umberto II. Chi rammenta i passaggi in asta o listino di queste coniazioni? Un saluto e a presto.1 punto
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Siamo allo stesso principio dei 2 € circolanti comuni venduti a 25.000 euro. Se uno stato ha deciso che il vecchio contante al cambio è valido fino a un certo termine è così e basta: ci risparmino una buona volta questa rottura di c******* e tutto il codazzo di fake. Aver trovato 23 milioni piuttosto che 500 lire non cambia niente. IL TERMINE E' SCADUTO. Voltiamoci verso il futuro e affrontiamolo senza rompere i suddetti c*******.1 punto
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Grazie a tutti coloro che mi hanno fatto i complimenti...so bene comunque che alle spalle ci sono un mare di critiche..ma tanto ci sono abituato...è il sale della vita😁 Io ci ho messo tutto l'impegno possibile...ricerca, studio, passione...gli errori ci saranno senz'altro...nulla è perfetto...e io sono soddisfatto. E' stato un lavoro impegnativo e con tante problematiche...e mi inchino di fronte a chi mi ha preceduto e che aveva minori mezzi a disposizione...Soprattutto il mitico bersagliere...Antonio Pagani...un omaggio doveroso, ma non dobbiamo dimenticare tutti gli altri...1 punto
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La distribuzione a piazza Verdi, come indicato da un cartello appeso già da tempo, per le monete che vengono emesse di sabato avverrà il lunedì successivo. Quindi la 5 euro "Tutela Ambiente" sarà distribuita lunedì 24 aprile.1 punto
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Non vedo immagini per cui non è possibile dare un'indicazione di massima sulla conservazione. Le banconote a firma Duisemberg hanno una rarità in base alla serie che riportano, oltre alla conservazione ed il Paese che le ha emesse. Il valore è dato dal mercato, cioè da quanto è disposto a pagare l'eventuale acquirente, le cifre riportate dai cataloghi sono puramente indicative. Riporto quanto valuta queste banconote il catalogo Gigante (2021), ovviamente prende in considerazione solo quelle italiane:1 punto
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Buongiorno con questo grano di filippo IV. In basso a destra c'è il numero di catalogo di vecchia collezione ♥️1 punto
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Buonasera @Rosin. Allora... Di sicuro non è un vittoriato che è tutt'altra cosa ma un denario repubblicano. Purtroppo la foto è quasi pessima e non permette una lettura buona di eventuali legende o simboli fondamentali nell'identificazione del monetiere Al diritto: testa elmata di Roma Davanti al collo c'è il simbolo di valore * = XVI Dietro la testa parrebbe esserci una corona. al rovescio: Vittoria che guida una quadriga reggendo una corona. In esergo non si legge nulla. Dovrebbe / potrebbe esserci la scritta ROMA. Si intravede qualcosa ma è fuori conio Con un enorme sforzo posso forse leggere LOPEIM sotto i cavalli Se così fosse dovrebbe essere un denario di L. Opimius, 131 a.C., Roma, Cr. 253/1 PS: il vittoriato è così (primo esempio a caso): Attendo conferma/smentita da chi ne sa più di me1 punto
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Condivido la moneta aggiudicata in asta spagnola J.Vico collezione Cores AE peso 15 grammi. E' una moneta estremamente rara al dritto Athena [?] al rovescio toro stante con lettera punica MEM sotto al ventre (tipica delle coniazioni dei rivoltosi) qualcuno la attribuisce all'iniziale del ribelle Mato, altri la collegano ai tetradrammi punico-siciliani dove compariva la stessa lettera. Dal 241 al 238 ebbe corso la cosiddetta rivolta libica ufficialmente perché Cartagine non voleva o non poteva pagare i propri soldati, che vide di fronte le truppe regolari della città e le milizie mercenarie dell'esercito cartaginese che si erano ribellate dopo la fine della prima guerra punica. La guerra, narrata da Polibio con dovizia di particolari, fu caratterizzata dalla straordinaria crudeltà dispiegata da entrambe le parti, dalle alterne vicende e dalla violenza dei combattimenti. Il conflitto, definito da Polibio "guerra inesorabile" o "guerra senza possibilità di tregua", inizialmente vide i notevoli successi dei mercenari capeggiati da due abili condottieri, l'italico Spendio e l'africano Mato. Dopo l'assunzione del comando di Amilcare Barca, i cartaginesi riuscirono ad avere infine la meglio e distrussero le milizie ribelli, procedendo ad una sanguinosa repressione finale: i capi mercenari furono tutti uccisi; dopo tre anni di conflitto Cartagine si assicurava la vittoria.1 punto
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Per quanto mi riguarda una misura attuabile subito e senza problemi sarebbe il carico e scarico all'interno del capannone in fondo nella zona per intenderci dove ci sono le sorprese kinder che per quanto mi riguarda possono esser ubicate un po più in là...diciamo a Vicenza. Poi biglietto a 10 euro almeno,sorveglianza armata durante carico e scarico e biglietto nominale all'ingresso...siamo nel 2023 e online si fa tutto.....e il vecchio che non ci riesce lo fa fare al figlio o sta a casa. Ma tanto a maggio capannone pieno,far West tra i banchi,soliti volti da galera che girano e segno della croce quando si torna a casa. E il qualcuno di turno ci andrà sotto. Si spera sempre nel cambiamento. Marco1 punto
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