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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/24/23 in Risposte
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Volevo dirvi che... quando mi sono iscritto a questo gruppo l'ho fatto perché, dopo anni di archeologia sul campo e dopo averla abbandonata con delusione del sistema Italia ed universitario per dedicarmi ad altro, un mio amico - il fratello minore che non ho mai avuto - nipote di un importante collezionista e studioso di Bologna, mi ha fatto riappassionare alle monete antiche. e qui trovavo spunti di divertimento e di leggero approfondimento. si... leggero... Il problema è che sono stato investito da così tanta roba meravigliosa che ora sono impazzito per le monetazioni altomedievali, da lì la monetazione bizantina... ma non vuoi anche interessarti al periodo tardoromano? E poi c'è sempre la monetazione repubblicana romana che era stata la mia prima passione da studente di numismatica. Però anche le celtiche sono interessanti... E vuoi mettere le monete medievali? Ci sono aree del forum che non voglio neppure aprire per paura 🙂 Mannaggia a voi!!!! Il leggero problema è che ad ora ho in elenco qualcosa come 68 tra articoli scientifici e libri da leggere, sto collezionando centinaia di immagini tratte dal web della qualunque e tra un po' mia moglie cambierà la serratura della porta di casa... Mannaggia voi... grazie! PS... ho inserito queste due righe qui proprio perché è una questione visceralmente numismatica anche se non si tratta di un oggetto in particolare.6 punti
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Buongiorno a tutti "amici numismatici" e buon inizio settimana. Volevo condividere con voi (a titolo esclusivamente condivisivo) alcune delle mie bimbe. Sono letteralmente innamorato della "2 lire valore" e quando posso, se ne vale la pena, la prendo. Che ne pensate? 4 sono della zecca di Napoli, 2 di quella Torino. Visto quello che si vede in giro, in che stato di conservazione pensate che siano? Grazie.2 punti
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Salve, ho recentemente guardato con attenzione le seguenti tre monete reperite in rete individuando le differenze indicate in foto; chiedo un vostro gradito parere con particolare riferimento a classificazione, rarità, conservazione e valutazione. Ringrazio quanti vorranno esprimersi a riguardo ed invio un caro saluto a tutti.2 punti
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Buonasera. Horror bancanota 10 dinari Tunisia Quanti mercati delle spezie avrá girato? 😁2 punti
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Buongiorno a tutti, continuo con le mie monetine. Spero di non annoiarvi. Ha a mio avviso una bella patina, più apprezzabile dal vivo che in foto. Diametro 23,3 mm Peso 6g. @Stilicho come al solito aspetto un tuo giudizio ma anche degli altri appassionati. Saluti Alberto2 punti
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Sto sistemando alcuni errori e sto procedendo con degli aggiornamenti...Ovviamente chi acquisterà il volume riceverà anche quelli.2 punti
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C'è stata collisione dei conii di dritto e rovescio, se fai caso sotto VICI c'è CAROLVS specchiato2 punti
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NAPOLI Repubblica napoletana (1648) Da 15 Grana 1648 var. sigla X AG (g 4,31) questo esemplare -a mio giudizio- si caratterizza per la lettura completa dell’anno 1648. Avrei però un quesito da sottoporre con riferimento al lavoro di Pietro Magliocca, La moneta napoletana dei re di Spagna nel periodo 1503 - 1680 (Nomisma, 1a Edizione 2020), pagg. 254-255. Vengono catalogati al riguardo due tipi: a) tipo GAC/S b) tipo GAC/M Ricordo che al D/ viene rappresentato il busto di San Gennaro mitrato, con la mano destra benedicente e con quella sinistra che tiene un pastorale ed un libro sul quale sono poggiate due ampolle; a destra, le sigle mentre a sinistra è presente il contrassegno. Mentre al R/ abbiamo lo stemma coronato con all’interno la scritta SPQN (Senatus PopulusQue Neapolitanus). Il tipo GAC/S (Magliocca 1 pag. 254) non riporta tra le varietà il contrassegno della “X”, presente invece tra le varietà di cui al tipo GAC/M (Magliocca 2 pag. 255). Le iscrizioni circolari sia per il D/ sia per il R/ sono uguali per entrambi i tipi. D/: ^S^I^REGE^ET^PROTE^NOS (data) R/: ^HENR^DE^LOREN^DVX^REI^NEAP Il dubbio nasce sull’esatta interpretazione/lettura della sigla sull’esemplare postato. In sintesi, secondo voi, si tratta di GAC/S ovvero di GAC/M ? Grazie per qualsiasi contributo. Domenico1 punto
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Ciao, oggi condivido un denario dell'imperatore Traiano (98-117 d. C.) con la personificazione sul rovescio della dea Vittoria in una delle diverse sue raffigurazioni coniato a Roma nel 100 d. C. circa. È chiaramente un rovescio celebrativo forse di uno dei tanti successi delle diverse campagne militari di questo Augusto. Traiano fu il primo imperatore adottato quindi non discendente per dinastia dal suo predecessore, che inauguro' un lungo periodo di imperatori appunto non dinastici. Fu l'anziano imperatore Nerva, succeduto a Domiziano in un periodo molto travagliato per l'impero, che non avendo figli lo adottò designandolo come suo successore. Nacque nella provincia di Italica in Spagna (il padre era di origine umbra, di Todi, ed era un senatore) quindi fu anche il primo provinciale a guidare l'impero, e faceva parte dell'esercito dove si era distinto per le sue eccellenti capacità strategiche e militari. Il buon Nerva, che governo' per soli due anni, non era ben visto dall'esercito e sappiamo come l'appoggio o meno di quest'ultimo aveva rilevanza fondamentale, perché da senatore era solamente un politico di lungo corso e lui con lungimiranza pose un freno a questo con l'adozione di Traiano (amatissimo dai militari) che quando lo sostituì operò in maniera egregia anche dal punto di vista politico tanto da ricevere l'appellativo di Optimus Princeps. Uno dei migliori imperatori che può essere annoverato tra quelli più amati dal popolo romano. Il denario da esame diretto risulta coniato (spero ai tempi di Traiano 🙂), abbastanza centrato, con discreto metallo (erano coniati in buon argento) ed ha chiaramente circolato ottemperando alla sua funzione. Grazie ed alle prossime ANTONIO 18 mm 3,18 g RIC 58 I miei denari di questo imperatore cui aggiungere un sesterzio 🙂1 punto
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Qualche settimana fa sono riuscito ad accaparrarmi questa moneta stranamente passata un po’ in sordina, per mia fortuna. Si tratta di Nerone (piccolo, appunto, ma pur sempre Nerone): Come detto, la moneta e’ piccola, complessa nel rovescio e non ben centrata; pertanto, mi ha richiesto una lunga ed attenta osservazione per poter cercare di interpretare tutti gli elementi (dalle effigi alle legende) necessari per arrivare ad una identificazione e quindi ad una classificazione le più corrette possibile (si spera), anche perché di questa monetina esistono diverse “varianti”. Ma, come spesso succede con la monetazione romana imperiale, la classificazione non e’ la cosa più importante. O almeno non lo e’ per me e non lo e’ in questo caso. Comunque, dovrebbe trattarsi di un semisse di Nerone in oricalco, il RIC I 233. Diametro massimo: 17,32 mm Peso: 2,82 g Ecco la descrizione (in corsivo) del RIC: NERO CAES AVG IMP: Nero, laur., r. CER QVINQ ROM CO: Table, seen from front and r., bearing urn on l. and wreath on r.; on the front panel, a bas-relief of two sphynxes (or two griphons) confronted; a round shield rests against table-leg. Value-mark S above table to l. S C ex. La moneta in mano e’ assai piacevole, con l’oricalco che occhieggia giallognolo dalle parti più in rilievo. Il ritratto di Nerone e davvero nitido ed espressivo, ben apprezzabile anche nei dettagli del viso (nonostante un piccolo eccesso di metallo adiacente al naso), soprattutto nonostante le dimensioni ridotte della moneta. Il rovescio e’ bellissimo nella sua complessità e i molti elementi rappresentati sono tutti apprezzabili. Che cosa rappresenta? La legenda e’ importante. Sciogliendola diventa: CERTAMEN QVINQVENNALE ROMAE CONSTITVTVM che si potrebbe tradurre come “giochi quinquennali istituiti a Roma”, intendendo quel ROMAE come genitivo locativo con valore di stato in luogo, vista la posizione nella frase. Questa e’ una mia ipotesi, ma il mio latino e’ scarso e vecchio. Magari qualcuno può contribuire con una traduzione più congrua della mia. Comunque, grammatica latina a parte, il senso dovrebbe essere chiaro. A cosa si riferisce, quindi, il rovescio? Nel 60 d.C. Nerone istituì a Roma (secondo il modello greco) il certamen quinquennale, un complesso di giochi (simili ai giochi pitici) cui diede il nome di Neronia. Esso comprendeva tre tipi di gare: ginniche (di atletica), equestri (corse di carri) e musicali (che includevano prove di canto e di recitazione in prosa ed in versi). Ecco cosa dice Svetonio a proposito dei Neronia (De vita Cesarum, Nero) : “Instituit et quinquennale certamen primus omnium Romae more Graeco triplex, musicum gymnicum equestre, quod appellauit Neronia”. “Fu il primo tra tutti ad istituire a Roma un concorso quinquennale secondo l’usanza greca articolato in tre sezioni, musica, esercizi ginnici, corse di cavalli che chiamò Neronia”. E Tacito, Annales, Liber XIV: “Nerone quartum Cornelio Cosso consulibus quinquennale ludicrum Romae institutum est ad morem Graeci certaminis, varia fama, ut cuncta ferme nova.” “Nell’anno del quarto consolato di Nerone e di Cornelio Cosso furono istituiti a Roma i giochi quinquennali sul modello di quelli greci, con reazioni molto diverse, come quasi sempre avviene con le novità.” Dei Neronia parla anche Cassio Dione nella sua Storia Romana (ho trovato la citazione, ma non il passo). Ma vediamo meglio il rovescio, davvero interessante. Forse, quella che si vede e’ una cosiddetta “mensa agonistica” sulla quale si esponevano i doni per i vincitori delle gare atletiche. Ci potrebbe stare visto ciò che si trova sopra, ovvero una corona d’alloro e un’urna che forse, ad onor del vero, sembra più una coppa, simile a quella che viene data oggi in premio ai vincitori delle competizioni. Inoltre, a terra potrebbe esserci uno scudo, ma secondo alcuni addirittura un disco che potrebbe richiamare le gare atletiche. Interessanti anche i grifoni (o sfingi?) affrontati del fondo che potrebbero essere un richiamo ad Apollo ed ai giochi pitici, più simili (rispetto a quelli olimpici) ai Neronia. Il termine quinquennale è stato molto discusso dagli storici anche sulla base delle fonti antiche (soprattutto Svetonio e Tacito). Probabilmente con esso, in realtà, si intendevano i giochi a cadenza “quinquennale”; ogni 4 anni, quindi, dal momento che in antichità nel conteggio venivano compresi il primo e l’ultimo anno dell’intervallo temporale. Ciò sarebbe in sintonia con il fatto che i giochi successivi al 60 si sarebbero dovuti tenere nel 64. E secondo Svetonio, in effetti, si tennero nel 64; invece, secondo Tacito, nel 65. Magari avevano ragione entrambi. Non è escluso che si siano svolti in due parti (nel 64 e nel 65) sia a causa di impegni imprevisti ed intercorrenti di Nerone (viaggio in Egitto e nelle province orientali, poi rimandato all’ultimo), sia soprattutto a causa dell’incendio di Roma. Circa invece l’edizione del 68 non sappiamo nulla. Probabilmente non si fece a causa delle ribellioni di Giulio Vindice, di Clodio Macer e della ascesa della figura di Galba che precedettero di poco la caduta di Nerone (e la sua morte) nella primavera proprio del 68. Nerone aveva forse altro a cui pensare… Dal punto di vista numismatico e’ una moneta che fa parte della III emissione di Roma del 64-65 d.C. caratterizzata dal fatto che, per la prima volta, tutta la serie bronzea (dai sesterzi ai quadranti) veniva coniata in oricalco. Probabilmente, si ipotizza, emessa proprio per la seconda edizione dei giochi. Si tratta di un effetto della riforma monetaria di Nerone (attuata tra il 63 d il 64 d.C.) che riguardò non solo la monetazione nobile di oro e argento, ma anche, per l’appunto, la monetazione enea. Con essa, tutta la monetazione bronzea fu coniata in oricalco e con una riduzione di peso di tutti i nominali. Le motivazioni della scelta di una emissione tutta in oricalco appaiono oscure e si possono solo fare delle ipotesi. L’oricalco, infatti, pur avendo in questo periodo subito una riduzione del tenore di zinco (componente fondamentale della lega) aveva un costo ben più elevato del rame. Quindi, pur se associato ad una riduzione del peso dei nominali, non si capisce bene che vantaggio economico ne avrebbe ricavato l’autorità emittente. Da come ho letto, forse vi era da parte di Nerone la volontà di armonizzare la moneta bronzea nonché il desiderio di migliorarne l’aspetto estetico (cosa cui, come sappiamo, Nerone prestava molta attenzione). Sta comunque di fatto che questa modifica ebbe vita breve. Alla fine, si tornò al sistema augusteo, ma con la testa radiata sui dupondi e con una riduzione della percentuale di zinco nel divisionali in oricalco. Certo che, quante cose ci sono dietro una piccola monetina! Un saluto a tutti da Stilicho1 punto
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Registrandola, ho curiosamente notato che ho speso la stessa cifra della Piastra 1793 gigli invertiti che ho già in collezione. Acquistata da un Listino Fornoni "Autunno 1999" 🤔1 punto
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Buonasera a tutto il gruppo. Ultimo acquisto Borbonico: Piastra 17931 punto
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Nel 1401 a Firenze viene bandito un concorso dall’Arte dei mercanti, il quale doveva sancire un vincitore per comporre la nuova porta nord del battistero di San Giovanni (Firenze); essa vede una serie di artisti (oltre ai giovani Ghiberti e Brunelleschi anche Jacopo della Quercia) concorrere tra di loro sfidandosi su una prova comune: una formella in bronzo che rappresenta il sacrificio di Isacco, la quale doveva essere completata in meno di un anno e utilizzando meno materiali possibili. Il vincitore fu Lorenzo Ghiberti, artista nato a Firenze nel 1378 che si fece conoscere per la sua maestria nel lavorare preziose lamine d’oro e d’argento, la sua formella prevalse sulle altre per la sua ispirazione artistica rappresentata in due momenti con molti particolari al suo interno venendo così definita armoniosa. Il suo rivale Brunelleschi fece anche lui una formella di rilievo ma secondo alcuni dati storici alla giuria non risultò superiore per una scena che si definisce disordinata e l’atto di fare incontrare a contatto il cielo con gli uomini attraverso la personificazione dell’angelo che ferma il padre di Isacco afferrandolo per la mano, cosa che Ghiberti non fa, anzi lo si può notare chiaramente che ritrae con una differenza di dimensioni l’angelo dai personaggi del racconto religioso.1 punto
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Concordo con l'identificazione del tipo ufficiale di riferimento (la spes di Tetrico II). Quanto al periodo, con buona probabilità, va collocata oltre la fine dell'impero gallico in quanto il modulo ridotto fa ipotizzare quasi di sicuro una emissione non coeva. Prendetela con le pinze, ma come periodi di produzione (anche se non può essere intesa in maniera assoluta) è abbasta valida questa tabella di Doyen:1 punto
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Quello che noto subito è che potrebbe trattarsi epoca fascista . Perché tutti gli incudini epoca fascista portavano la M di Mussolini. Se ben noti sotto la A fatta in questo modo si legge la M di Mussolini . ciao1 punto
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Ciao, la rappresentazione della Vittoria su tutta la monetazione di questo imperatore è veramente molto varia. Ho notato la particolare bellezza e cura nei dettagli di molti rovesci delle sue monete segno che ci teneva molto, forse in prima persona, a che le iconografia fossero ben curate. Anche alcuni studiosi mi sembra abbiano ipotizzato che alcuni emissioni fossero dedicate, proprio per la loro particolarità, a collezionisti dell'epoca. Una ipotesi molto suggestiva, non impossibile 🙂 ANTONIO1 punto
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Posso anticiparle che nel prossimo listino n. 16 della Numismatica Felsinea ci sarà una collezione di monete veneziane (formata prima della II guerra mondiale) con prezzi per tutte le tasche. Il listino sarà presentato al convegno di Bologna del 5/6 maggio e poi sarà presente il pdf sul nostro sito.1 punto
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Io ne ho veramente a kili di monete circolanti della repubblica ma veramente non mi riesco ad appassionare.. al pari degli euro1 punto
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Un piccolo bronzo attribuito a Petelia nel Bruzio, al rovescio di una bella testa velata, propone una figurazione 'guerriera' di Zeus che, impugnando una lancia, è in atto di scagliare il fulmine . L' esemplare sarà il 7 Maggio in Naville 81 al n. 75 .1 punto
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in G ombra NT e' diva? No! INGOMBRANTE DIVANO Buona serata da Stilicho1 punto
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Ciao a tutti, @Astericz bellissime piastre, complimenti, la più rara delle 3, secondo me, è quella con i caratteri sottili al diritto e al rovescio, le altre 2 sono più "comuni". Ovviamente mio pensiero. Un saluto Raffaele. ...qui ne avevamo postate un po'.1 punto
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Ogni colpo o graffio che la moneta riceve nel corso della sua vita la rende meno anonima, però resta pur sempre un elemento deturpante nel momento in cui si tratta di un evento accidentale. Il discorso cambia a mio parere nel caso di appiccagnoli o epigrafi: in tal caso il valore storico aumenta - anche se continuerà a diminuire quello venale.1 punto
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Questa me li ero persa… visto che sei birichino e metti cose ungheresi potrebbe essere il parco archeologico di Gorsium con una delle due fontane della zona del foro, se ricordo bene. quella specie di U a dx del teatro è riconoscibile.1 punto
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Buongiorno, direi bene ciò. Ma attenzione che un'abbuffata può essere controproducente anche in tale ambito. Indipendemente se poi dovrà chiamare il fabbro per rientrare nella sua dimora domestica 😆1 punto
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Preparati poi per una dieta ferrea, perché si può prendere su peso in pochissimo tempo (lo strutto e il burro sono quasi come il prezzemolo....). Bisogna essere allenati e fare molta attiva fisica (oltre che regolarsi con le porzioni) Ma i cibi sono buonissimi. Avendo anche origini italiane io però sostituisco lo strutto/burro con il ben più leggero olio di girasole.1 punto
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Buonasera a tutti, complimenti @Oppiano bello e rarissimo Tari di Carlo II. Mi colpiscono alcuni particolari che ho notato in un altro esemplare senza sigle passato in asta qualche tempo fa, di conservazione inferiore ma con le stesse caratteristiche del tuo esemplare. Ora non vorrei sbagliare vista l'ora tarda e insufficienti mezzi a disposizione. Noto in pratica sotto la scritta VICI altre lettere in incuso, allo stesso modo vedo altri immagini in incuso ad ore 10,45/11 oltre a barre verticali sotto la corona. Cose che non mi sembra ritrovare in altre annate della stessa tipologia. Perdonatemi eventuali sviste. Saluti Alberto1 punto
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DE GREGE EPICURI Penserei a uno dei Tetrici, e come modello una SPES o una PAX, ma per sicurezza chiediamo @grigioviola1 punto
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1853 Capo di buona Speranza ex colonia britannica oggi parte dell'unione del Sudafrica. Ti riporto i valori di catalogo che ricordo diversi da quelli di mercato. 1 penny rosso usato 250 sterline 4 penny blu usato 80 sterline 6 penny lilla 550 sterline 1 scellino Verde usato 600 sterline Questi francobolli hanno molti tipi di varianti che potrebbero aumentare di molto o diminuirne il valore, io ti ho riportato i valori di catalogo comuni sempre che i francobolli non abbiano difetti occulti a Occhio nudo, andrebbero periziati da un esperto. Ricordo che è un francobollo altamente falsificato a causa degli alti valori, ma ad occhio a me sembrano tutti buoni. Esistono molte diversità di colore con valori diversi. Super complimenti per possederne alcuni, non comuni da trovare soprattutto in Italia. Ps Gradita foto di ognuno dritta e su sfondo nero. Grazie ciao.1 punto
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TAGLIO: 2 euro NAZIONE: Italia ANNO: 2023 TIRATURA: ??? CONSERVAZIONE: SPL LOCALITÀ: Muggiò NOTE: NEWS1 punto
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Buongiorno a tutti e buona domenica. Posto altro Carlino di Filippo II. Sempre FIDEI DEFENSOR Cosa vogliamo aggiungere? Saluti Alberto1 punto
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Ciao @vathek1984, ciao @cabanes (se ci sei batti un colpo!), ciao naturalmente anche a tutti gli altri che leggeranno. Riapro la discussione per presentarvi il mio... Tallero della scrofa! [Sautaler] ma perché un suino? Questi Madonnentaler/Marientaler venivano spesso trasformati in oggetti devozionali (per offerte e ringraziamenti, come talismani) e gioielli (come il mio). Queste monete che - come anche questo Vereinsthaler - erano un mezzo di pagamento, scomparvero sempre più dalla circolazione e divennero così rare e preziosae che addirittura, al tempo di Maximilian III, nel XVIII secolo, con una sola ci si poteva comprare un maiale intero, il che diede al tallero il soprannome di "Sautaler". GRUUUNT! Servus, Njk1 punto
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Si tratta straordinariamente della seconda emissione datata 2022: la Memorial Sovereign. Coniata per celebrare la regina Elisabetta contiene oltre al ritratto del neo re Carlo III al dritto, una rivisitazione del celebre incisore Jody Clark delle cosiddette "Royal Arms" al rovescio. Le due versioni datate 2022 al diritto quindi hanno rispettivamente la regina Elisabetta II e re Carlo III, mentre al rovescio le medesime "Royal Arms" rappresentate in due diverse incisioni. Ovviamente l'orientamento dell'effige di Re Carlo è verso sinistra, dato che è tradizione che al cambio di regnante vi sia una inversione. Se vuoi contattami in privato.1 punto
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Catalogo Gigante o Montenegro o Nomisma cartacei costano sui 25 euro .Per vendere affidarsi ad un negozio di numismatica o ad Aste tipo Bolaffi al Nord ce ne sono molte o su internet.........1 punto
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Fra 2000 anni i numismatici si chiederanno il perchè di queste contromarche e si faranno mille ipotesi. E JK, osservandoli dall'alto, avrà la sua soddisfazione. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Ciao a tutti! Grazie a @Saturno da un paio di giorni mi cimento con monete commemorative tedesche dell'est e dell'ovest e leggendo il catalogo ho trovato interessanti queste "due" monete del 1972, che in effetti però sono la stessa (ma non identica) e che così ho estratto dal mucchietto delle Anlagemünzen (monete da investimento) della "fu" Nonna: Trovata la differenza - a parte che una è sporca e l'altra no? Su che è facile... la prima, del gennaio 1970, dice XX giochi olimpici 1972 - IN GERMANIA e l'altra, di luglio '72 "A MONACO". Ma perchè hanno modificato il testo? Il comitato olimpico dell RDT, si era lamentato - in effetti anche loro erano "una" Germania - dicendo che i giochi si svolgono in una città e non in uno stato ed hanno pure vietato la vendita delle prime nella repubblica - vabbè... - democratica. La stessa moneta, ma con l'altra scritta, venne così nuovamente coniata - anche questa in 10Mio. di esemplari - insieme alle altre cinque sorelle. La leggenda narra che le monete della prima serie siano più rare, ma non è assolutamente vero, in quanto NON vennero nè ritirate, nè bloccate le vendite e sono di pari numero di 10 milioni. La serie intera (qui il PDF di un documento dell'epoca) https://www.bundesbank.de/resource/blob/599496/d2f910a8316356c134c17959df06e71d/mL/olympiamuenzen-zu-10-deutsche-mark-data.pdf fu coniata in 100 mio. di esemplari = entrate di oltre 1 miliardo di marchi, di cui - dopo aver dedotto i costi - rimasero più di 600 milioni per finanziare gli edifici olimpici di Monaco. Rare sono veramente solo quelle della "seconda serie" che sul contorno non hanno cinque cerchi/pallini ma gli arabeschi Servus, Njk1 punto
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La differenza tra i due tipi di 500 Lire "Caravelle" sta tutta nel fatto che quelle "prova" sono state coniate nel 1957 per i parlamentari ed alte personalità dello Stato per un totale di circa 2.200 esemplari, mentre quelle per la circolazione /coniate dal 1958 in avanti) si contano in decine di milioni di esemplari. Per le differenze di conio, ti rimando alla "Briciola" pubblicata sul Gazzettino #4 di Quelli del Cordusio del gennaio 2019:1 punto
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I prezzi folli che vede sono quelli delle proposte di vendita, non dei realizzi. Anch'io posso mettere in vendita su ebay i miei calzini a 12mila euro... altra cosa è trovare qualcuno che me li compri.1 punto
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taglio: 2 euro cc paese: grecia anno: 2018 B tiratura: 750.000 condizioni: bb+ città: trieste note: NEWS!!!1 punto
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Gettone Rossana Martini spendibile nelle profumerie della catena Gi Vi Emme. Bronzo: 6,0 g, 25 mm Scheda Pitotto1 punto
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Dato che ci siamo procedo con una descrizione delle monete di questo periodo: Tutte le monete vennero coniate nella zecca dell’arsenale; portano il nome di Enrico di Lorena con il titolo di Duce della Repubblica Napoletana ed hanno al rovescio l’impronta dello stemma della nuova repubblica con la sigla SPQN (Senatum popolusque Neapolis ) e dux reip. Neap.. 15 Grana sigla GAC/M > (Rif. P.R. 1; Andreani 1; lamoneta IRN 1/1) Descrizione > diametro millimetri da 26 a 27 > grammi 4,72 > Ag. Rarità: R D/ HEN DELORENDVXREIP NEAP ; in un circolo liscio scudo coronato contenente in una fascia la scritta SPQN; bordo perlinato; R/ SI REGEETPROT NOS; in un circolo liscio busto mitrato di San Gennaro sulle nubi che benedice con la destra e tiene con la sinistra il pastorale ed un libro sul quale poggiano due ampolle di diversa misura; a sinistra lettere/simboli del coniatore e a destra la sigla GAC/M su due righe; sotto 1648; bordo perlinato; Giovanni Andrea Cavo, maestro di zecca; Giuseppe Maffei, maestro di prova; 15 Grana sigla GAC/S > (Rif. P.R. 2; Andreani 2; lamoneta IRN 1/2) Descrizione > diametro millimetri da 26 a 27 > grammi 4,72 > Ag. Rarità: R3 D/ HEN DELORENDVXREI NEAP ; come la precedente; R/ SI REGEETPROTE NOS; come la precedente ad eccezione delle sigle GAC/S su due righe; sotto 1648; Nota : in questo tipo di monete al R/ a sinistra del busto del santo come simbolo del coniatore, possiamo trovare le lettere A, D, G, H, M, N, O, P, T, X, Y, 4, un pisside, una corona, mezza luna o un giglio araldico. La dizione al D/ HEN DE LOR DVX REI NEAP si traduce in: Enrico di Lorena condottiero della Repubblica Napoletana e al R/ S I REGE ET PROT NOS si traduce in: San Gennaro guidaci e proteggici.. Pubblica sigla GA/C > (Rif. P.R. 3; Andreani 3; lamoneta IRN 2/1) Descrizione > diametro millimetri 28 > grammi 7,72 > Cu; Rarità: C D/ HEN DELORDVXREIPN ; scudo coronato contenente in una fascia la scritta SPQN; bordo perlinato; R/ PAXETVBERTAS 1648; tre spighe legate ad un ramo di ulivo, in alto GA/C, sotto lettere/simboli del coniatore; bordo perlinato; Nota : in questo tipo di monete al R/ come simbolo del coniatore, possiamo trovare le lettere A, B, C, C coricata, D, E, F, G, I, K, L, M, O, R, S, T, V, X, Z, 2, 3, 4, 6, 7, 8, 9, fiore, testina, quadrupede, serpente, volatile, una croce, torretta o un giglio araldico. La dizione al D/ HEN DE LOR DVX REIP N si traduce in: Enrico di Lorena condottiero della Repubblica Napoletana e al R/ PAX ET VBERTAS si traduce in: Pace e Prosperità. Grano sigla GA/C > (Rif. P.R. 4; Andreani 4; lamoneta IRN 3/1) Descrizione > diametro millimetri da 26 a 29 > grammi 4,97 > Cu; Rarità: R D/ HENDELORDVXREIPN ; scudo coronato contenente in una fascia la scritta SPQN; bordo perlinato; R/HINC LIBERTAS 1648; canestro con frutta e spiga, in basso a sinistra GA/ a destra C; bordo perlinato; Nota : al R/ come simbolo del coniatore, possiamo trovare le lettere A, B, C, F, H, I, K, L, M, N, P, Q, R, S, T, X, 2, 4, 6, 8, 9, un leoncino, una corona, mezza luna, un punto, asterisco, un cane, una croce o un giglio araldico. La dizione al D/ HEN DE LOR DVX REIP N si traduce in: Enrico di Lorena condottiero della Repubblica Napoletana e al R/ HINC LIBERTAS si traduce in: Da qui la Libertà. Tornese sigla GA/C > (Rif. P.R. 5; Andreani 5; lamoneta IRN 4/1) Descrizione > diametro millimetri 25 > grammi 2,35 > Cu. Rarità: R2 D/ HENDELORDVXREIN ; scudo coronato contenente in una fascia la scrtta SPQN; bordo perlinato; R/ LETIF ICAT 16 48; grappolo d’uva con a sinistra le sigle GA/C; bordo perlinato; Nota : al R/ come simbolo del coniatore, possiamo trovare le lettere B, C, G, K, Q, R, S, T, X, 5, 7, un leoncino, una corona, asterisco, una croce o un giglio araldico. La dizione al D/ HEN DE LOR DVX REI N si traduce in: Enrico di Lorena condottiero della Repubblica Napoletana e al R/ LETIFICAT si traduce in: Allieta.1 punto
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